Quanto aspettare prima di fare l’amore con un uomo in una nuova relazione?
Cioè qual è il momento giusto per raggiungere la piena intimità fisica?
Quando è il momento giusto per fare l’amore per la prima volta con una persona?
Intendiamoci bene: tu della tua vita ovviamente fai quello che ti pare e decidi in massima libertà quando “concederti” – tanto per usare un termine all’antica e non particolarmente femminista – a un uomo.
Quindi non siamo qui a parlare di “moralità”.
Può benissimo essere che un uomo ti piaccia, ti attragga di un’attrazione a breve termine, tu sia ricambiata, et voilà, tempo poche ore o al massimo un paio di giorni, avete un incontro sessuale, bollente e gratificante.
Poi di solito finisce lì così, magari si ripete qualche altra volta.
Ma è difficile, in genere, che una storia basata sulla sola attrazione a breve termine si evolva in relazione più duratura.
Qual è il momento giusto per l’intimità quando si desidera una relazione seria?
Se invece si desidera una relazione seria e duratura, anche l’approccio all’intimità deve essere particolare e deve tenere conto che per creare e coltivare l’attrazione a lungo termine ci vuole un atteggiamento diverso rispetto al “fuoco di paglia”.
Beninteso, non si tratta di una strategia manipolatoria sul proprio partner potenziale.
Si tratta di avviare un processo che sia il più autentico possibile e che permetta a entrambi un avvicinamento in cui ogni tappa idealmente venga affrontata nei tempi più appropriati.
Questo per non creare in se stesse e nell’altro false illusioni e non dover gestire, nell’eventuale fallimento, un “dopo” doloroso e imbarazzante.
E soprattutto per gettare i presupposti di un’intesa reale e autentica, costruita nel poco per volta, un poco per volta che non è un’eternità, ma sufficiente per rendersi conto di eventuali “semafori rossi” o inadeguatezze.
È un’ovvietà dire che se conosciamo una persona da più tempo e la osserviamo con obiettività e il giusto distacco, la conosciamo anche meglio.
Ecco, prendersi il proprio tempo prima di raggiungere la piena intimità, significa conoscere meglio una persona e costruire un legame su basi più sicure.
Oltretutto, darsi i tempi adeguati per quanto riguarda il momento giusto per fare sesso con un uomo, mette al riparo dal rischio di un attaccamento precoce e fuori luogo.
Cioè, come molti ritengono, le donne spesso dopo aver avuto un rapporto completo con un uomo si sentono più legate e “innamorate”, anche se probabilmente non lo sono.
Ma per un complesso insieme di convinzioni su se stesse e la propria “rispettabilità” si sentono coinvolte.
D’altra parte anche un uomo che ha intenzione di avere una relazione seria, può sentirsi più tranquillo e rilassato se e quando non è messo sotto pressione.
Sarò cruda e allo stesso tempo onesta.
Ai giorni nostri non è poi così difficile trovare un partner sessuale.
È di certo molto più difficile trovare un partner per la vita o per una storia seria.
Per cui, se si desidera avere incontri sessuali e casuali con qualcuno, niente impedisce di averli.
La ricerca dell’uomo giusto ha modalità ben diverse da quelle dell’incontro con un partner occasionale.
Quanto aspettare prima di fare l’amore con un uomo?
Non vi è una regola valida per tutti. Ogni persona, ogni coppia, ha la propria storia e la propria evoluzione.
Di sicuro sia aspettare troppo, sia aspettare troppo poco possono essere approcci sbagliati.
E dunque come trovare la giusta via di mezzo?
È una domanda che in molti si pongono e alla quale non è facile dare una risposta perché potrebbe essere “sia dopo qualche incontro, sia dopo qualche mese”.
Sì, va bene, ma se dopo sei mesi ci si è visti tre volte?
Beh, in questo caso si tratta di una storia che non ha un luminoso futuro, perché qualsiasi siano le condizioni esterne, se si vuole una storia seria, bisogna fare sul serio, quindi fare di tutto per vedersi e coltivare la conoscenza.
Veniamo alle ricerche di alcuni esperti sul tema quanto aspettare prima di fare l’amore con un uomo la prima volta. O anche, all’opposto, con una donna.
Nei primi anni duemila, una celebre docente di comunicazione dell’Università dell’Illinois, Sandra Metts, ha compiuto una ricerca su quanto conti avere una connessione emotiva e mentale con il partner prima di avere rapporti intimi con lui o con lei.
In particolare la professoressa Metts considerava se i due si erano già detti la fatidica frase: “Ti amo”.
La sua ricerca si era concentrata su coppie di universitari, circa 300 uomini e donne.
Il risultato dello studio ha portato alla conclusione che le coppie che prima avevano avuto rapporti sessuali e poi si erano dette: “Ti amo” avevano vissuto un’esperienza negativa, anche perché la dichiarazione d’amore “a posteriori” risultava in qualche modo “riparatoria” rispetto all’incontro intimo.
A quel punto Mett, da esperta di comunicazione qual è, ha steso una specie di lista di passi che una coppia dovrebbe seguire prima di raggiungere la piena intimità fisica.
Questa lista include: a) approfondire la conoscenza dell’altra persona; b) darsi un primo bacio e 3) poi dichiarare di volersi impegnare con la persona.
Con tutti gli uomini allergici all’impegno, dirai tu, mica facile!
Anche la psicoterapeuta e coach Toni Coleman considera fondamentale, per la costruzione di un buon rapporto di coppia, la connessione emotiva.
Avere un buon livello di comunicazione e chiarezza reciproca su dove si vuole portare la relazione, aiuta a garantire un gratificante primo incontro sessuale, che apre le porte a una fruttuosa continuazione del rapporto.
L’importanza della sintonia emotiva
Anche lo psicoterapeuta Barton Goldsmith, considera importante la sintonia emotiva e ritiene – giustamente – che tale sintonia emotiva porti naturalmente e spontaneamente a trovare il “momento giusto” per iniziare a entrare in piena intimità.
L’aspetto più importante a suo parere (e anche mio) è che nessuno dei due “pressi” l’altro e che invece si ricerchi insieme il massimo del benessere e della tranquillità.
Si deve essere a proprio agio. Entrambi.
Quindi meglio aspettare finché si prova abbastanza fiducia nell’altro prima di lasciarsi andare e finché si ha una migliore visione di quello che ciascuno dei due vuole da una relazione.
È chiaro che, da questo punto di vista, in termini di tempi, ogni coppia ha i propri.
Tre diversi modi di affrontare la questione
Ci sono 3 punti di vista diversi dai quali si può affrontare la questione e che vale la pena considerare.
1 Aspettare qualche settimana.
Secondo il dottor Goldsmith 36 ore (che precisione!) trascorse insieme possono essere sufficienti. Non si tratta – anche qui siamo precisi 😊 – di ore consecutive, ma possono anche essere spezzettate in più incontri.
Va da sé che se il tuo amato bene è un tuo collega di lavoro, le ore trascorse in riunione non valgono.
Considera che in effetti 36 ore spezzettate possono arrivare a qualche settimana…
Se si va oltre le sei settimane o i due mesi, c’è il rischio che il desiderio sessuale diminuisca.
Io credo che si debba arrivare ad avere la piena intimità dopo alcune settimane (6/8) di frequentazione assidua, in cui si cerca di conoscersi il più possibile, quindi passando molto tempo da soli, più che in compagnia.
Inoltre conta l’età dei due partner e anche il loro stile peculiare di mostrare amore.
Ma di questo parleremo in un’altra occasione.
2 Aspettare qualche mese.
La dottoressa Coleman ritiene che si debba avere un rapporto intimo dopo circa tre mesi dal primo incontro e, pensa un po’, proprio dopo che la fase della “luna di miele” si è conclusa.
Pare balzana come idea, ma la fine della “luna di miele” viene considerata dalla dottoressa Coleman quella fase in cui si smette di considerare il partner come perfetto e si cessa di idealizzarlo.
Considera che non è affatto un punto di vista privo di senso, anzi.
Quando hai smesso di idealizzare il tuo partner, hai i piedi per terra e sostanzialmente i tuoi sentimenti sono più convinti, ma allo stesso tempo tu sei più forte rispetto a possibili inattesi cambiamenti nella relazione. Anche perché probabilmente hai più certezze riguardo a lui.
No ai condizionamenti e alle costrizioni!
3 Aspettare fino al matrimonio.
Ci sono coloro che hanno una fede religiosa alle cui regole decidono di uniformarsi e questa è una scelta come un’altra.
Ed è un criterio, che, se si crede davvero, ha una sua validità.
L’importante è che si tratti di una scelta libera e condivisa e soprattutto che non deve influenzare la decisione di sposarsi…
Quelle appena fatte sono riflessioni che ti propongo per compiere le tue scelte nella massima libertà e autonomia.
Ecco alcune idee su quanto aspettare prima di fare l’amore con un uomo la prima volta.
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