<< Articolo Precedente

40 anni: ecco come conquistare l’uomo giusto e iniziare una relazione

40 anniA 40 anni (e oltre) è possibile trovare l’uomo giusto e iniziare una relazione sana e appagante con lui? Si è ancora in tempo per sedurre un uomo e dar vita a un rapporto di coppia sano e soddisfacente? Certo che si può. Perché mai non si potrebbe? Ci sono delle ragioni per le quali molte donne credono che a 40 anni o a 50 non si possa più fare. E queste non sono ragioni reali, ma solo mentali. Fanno parte di un atteggiamento mentale “appreso”. Che cosa vuol dire appreso? Vuol dire che sono tali e tante le voci che girano sul fatto che dopo i 40 anni alcune cose non si possano più fare, che alla fine le persone ci credono. E cominciano a vivere nel modo in cui che loro vogliono vivere, ma in base ai “si dice”.

"Avevo vent’anni. Non lascerò dire a nessuno che è la più bella età della vita. Paul Nizan"

Io trovo molto interessante come le persone invece di guardare a se stesse, dentro se stesse e per se stesse e invece di decidere come vogliono vivere la propria vita in autonomia, si lascino influenzare moltissimo da quello che gli altri decidono per loro (e per gli altri intendo: la mamma, le amiche, i giornali, i rappresentanti del sesso opposto). Le persone dimenticano di essere individui con possibilità e desideri unici e irripetibili e si muovono come fossero un tutt’uno, un gregge conformista che segue il capobranco e si fa tenere insieme dai cani pastore. Bah…

Detto in sintesi: la vita è tua, fanne quello che vuoi. Esercita la tua libertà, santocielo!

40 anni: seduzione, attrazione e freni mentali

A proposito di libertà. Ogni tanto mi viene da sorridere leggendo le tante mail che ricevo da donne molto giovani (diciamo dai 20 ai 30 anni) completamente impreparate a comprendere la psicologia maschile e che si ritengono “moderne” ed emancipate perché possono fare sesso con un uomo senza troppi problemi. Peccato che poi diventino immediatamente vittime del soffrire per amore, piangono lacrime amarissime (in senso letterale) e perdono un sacco di tempo e di energie, uscendo stremate da tante storie sbagliate con uomini sbagliati.

Queste donne – come anche molte altre che invece hanno sui 40 anni e oltre – credono in un grande malinteso del nostro tempo: che libertà sessuale significhi modernità, apertura mentale.

Sia ben chiaro: la libertà sessuale è un’enorme conquista che va gestita e va protetta con intelligenza e astuzia, anche con cinismo.

Io penso che la vera modernità sia data da qualcosa in più: uscire la sera da sola o con le amiche, mettersi la minigonna e andare a letto con un uomo quando se ne ha voglia sono di certo conquiste. Ma è meglio fare un passo in più: essere moderne significa fregarsene di altre ben più potenti convenzioni e decidere di organizzare la propria vita come si vuole e per il proprio meglio.

Alcuni esempi: chi lo dice che per essere felici bisogna avere un marito e dei figli? Chi lo dice che bisogna laurearsi da giovani? Chi lo dice che bisogna avere un lavoro dipendente? Chi lo dice che bisogna trovare un compagno così e cosà? Chi lo dice che si deve vivere in una casa di proprietà? Etc etc.

Afferrato il concetto?

"L’età che si vorrebbe avere rovina quella che si ha. Daniel d’Arc"

E allora a 40 anni (e oltre) come si fa a sedurre un uomo e soprattutto a essere felici con lui? Come si fa a superare l’insicurezza?

Intanto, a 40 anni ti puoi trovare in diverse situazioni, per esempio: ti sei sposata, poi le cose non hanno funzionato, hai sperimentato la separazione e il divorzio. Oppure non hai mai avuto una relazione duratura e nemmeno particolarmente impegnativa. Oppure hai avuto molte relazioni, qualcuna importante, qualcuna meno.

Come ho appena detto, non viviamo più nei vecchi tempi, ma siamo nei tempi nuovi e in questi nostri tempi nuovi molte di più sono le possibilità di scelta, nella vita, nel lavoro, negli stili in base ai quali impostare la propria esistenza rispetto anche solo a 50 anni fa. Molte sono le opportunità di dare una svolta decisiva, in qualsiasi momento. Considerando che, in un mondo che si “muove” di più, le opportunità si moltiplicano. Per esempio: se tu hai 40 anni e oltre e sei divorziata o separata, ci sono anche più separati e divorziati tra gli uomini della tua età.

Di certo, è necessario andare incontro alle maggiori opportunità con il giusto atteggiamento mentale.

Vi sono ancora troppe donne di 40 anni e oltre che riguardo a se stesse e alla propria età pensano di essere delle fallite, di essersi giocate i loro tempi migliori e sono convinte che mai troveranno il vero amore e che quasi quasi vale davvero la pena rinunciare. Sono queste convinzioni negative su di sé e sui 40 anni che tagliano loro le gambe, non certo l’età.

Ed è solo un lato della medaglia. Infatti considerato da una prospettiva completamente diversa (aperta e moderna) il fatto di avere 40 anni, di sedurre e di iniziare una nuova relazione offre un mondo di possibilità.

Per esempio puoi fare leva sulla grande risorsa di sapere bene chi sei e che cosa vuoi dalla vita per te. Questo è un punto di partenza essenziale (se hai dei dubbi su chi sei e che cosa vuoi, dedica del tempo a scoprirlo, è molto più utile che inseguire uomini sbagliati, cercare di conquistare uno stronzo e soffrire per amore). Ok, ora andiamo avanti e vediamo quali sono i 6 passi essenziali per iniziare una relazione dopo i 40 anni.

Sedurre a 40 anni: 6 passi importanti

1. Fidati di te stessa e dei tuoi desideri

A vent’anni molte persone affrontano la vita impreparate e senza essere consapevoli di essere impreparate. Non sanno chi sono e non desiderano nemmeno tanto saperlo. Spesso scelgono i loro partner in base alle sole “apparenze” e senza approfondire questioni che potrebbero fare la differenza in una relazione. Poi, crescendo e cambiando, si accorgono di non aver sempre fatto la scelta giusta.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Che tu sia soddisfatta del tuo passato e del tuo presente oppure no, a 40 anni hai un senso di te molto più forte (sì ce l’hai, anche se non te lo vuoi riconoscere) e hai il vantaggio – già, è un vantaggio, anche se ancora non te ne rendi pienamente conto – di poter riflettere sulle relazioni passate, quelle con i partner, ma anche con i colleghi, i familiari etc. Se ti avvicini alla tua esperienza passata con la voglia di farne tesoro e non di compiangerti o di lamentarti, puoi trovare le linee guida utili a definire meglio quello che ti serve per stare bene. Tenendo sempre a mente che hai tutto il tempo a disposizione per vivere nuove esperienze entusiasmanti, per crescere e per trasformare te stessa come preferisci.

Quindi che fare nella pratica? Supera la tua insicurezza: le tue caratteristiche peculiari (anche quelle un po’ da rompiscatole) e le tue ambizioni danno forma alla tua personalità, in modo unico e irripetibile. Non aver paura di mostrarti agli uomini per come sei davvero. Essere autentica ti permette di selezionare le persone che vale la pena frequentare e con le quali iniziare una relazione.

"L’età dell’uomo, vista dal di dentro, è eterna giovinezza. H.Von Hofmannsthal"

2. Sii aperta a vivere esperienze nuove

Si fa un gran parlare di creatività. Ebbene, io penso che la creatività sia molto utile anche quando si tratta di incontrare l’uomo giusto. A 40 anni dovresti essere libera e autonoma di muoverti come vuoi, giusto? Essere creativa significa incominciare a fare cose nuove, a intraprendere attività mai provate. Non si tratta di fare chissà che: basterebbe cominciare a togliere la ripetizione dalla propria vita e cambiare abitudini. Per esempio cominciare a girare da sola, anziché sempre “scortata” da qualcuno (il famigerato gruppo di amiche) o cambiare palestra, strada per andare in ufficio etc. Poniti come obiettivo di fare almeno una nuova attività (visitare una mostra, andare a uno spettacolo teatrale,  partecipare a un gruppo di volontariato) alla settimana.

3. Non fare confronti

Hai 40 anni (o di più) e sei single. Bene questo è un ottimo punto di partenza. Siccome tutto parte dal giusto atteggiamento mentale, ti dico subito che se fai confronti non vai da nessuna parte. Quindi: non fare confronti tra la te di adesso e la te di quando avevi 20 anni; non fare confronti tra te e gli uomini che hanno la tua età; non fare confronti tra te e le donne che hanno la tua età e hanno marito-figli-famiglia etc etc. Non fare confronti tra te e le donne più grandi di te; non fare confronti tra te e le donne più giovani di te. Ecchecavolo, dedicati alla tua vita, una buona volta!!!

"Nessuna donna dovrebbe essere troppo precisa quando dice la sua età. Le dà un’aria così calcolatrice! Oscar Wilde"

40 anni: proteggersi è fondamentale

4. Scegliti dei modelli di valore.

Ti ho appena detto di non fare confronti e ora ti dico di sceglierti dei modelli tra donne tue coetanee o più grandi di te che hanno qualcosa che ti piace e che tu ammiri. Sceglierti dei modelli di valore ti aiuta a trovare nuove modalità per realizzare te stessa e ti fa sentire di appartenere a una comunità di donne che vivono bene la propria vita. Io ho moltissimi modelli: donne molto famose, altre solo conosciute, altre che sono state un mio riferimento personale (insegnanti, cape al lavoro, colleghe etc.). Potrei farti una lista infinita di nomi. Te ne cito solo uno, quello di una donna più grande di me che ammiro moltissimo: Meryl Streep.

5. Proteggiti (sempre!)

Le donne di 40 anni (e oltre) possono essere ambite prede per molti tipi di uomini: giovani che vogliono arrichirsi di esperienza senza fare grandi sforzi, meno giovani che vogliono trovare un porto sicuro, uomini incerti che cercano certezze (anche economiche, ahimé!). Quindi, stai bene salda sulle tue posizioni, non farti prendere dalla bisognosità che acceca e proteggi te stessa, il tuo corpo, le tue emozioni. E, non ultimi, i tuoi guadagni e il tuo patrimonio (piccolo o grande che sia, nessuno deve avere impropriamente quello che è tuo).

6. Parla pure dei tuoi figli

Sei una mamma single? Lo so: frequentare nuove amicizie e fare nuove conoscenze è un po’ più complicato quando ci sono dei figli che hanno ancora bisogno di cure e di presenza. Questa però non deve essere assolutamente una scusa per non uscire e rinunciare alle relazioni e a un nuovo amore. Tanto tutti lo sappiamo che tu tieni moltissimo ai tuoi figli, anche se non ti immoli per loro, giusto? I tuoi figli stanno meglio e crescono in modo sano solo se tu stai bene e dài loro il buon esempio, non certo trasformandoti in una donna che rinuncia alla propria felicità per loro (terribile!!!).

D’altra parte un uomo di valore, che va bene per te, di sicuro rispetta il tuo ruolo di madre e le tue necessità famigliari (che tu gestisci con il giusto equilibrio, vero?)

Quindi bando ai sensi di colpa (nei confronti del tuo partner vero o potenziale che sia e dei tuoi figli) e massima trasparenza con tutti. Informa correttamente i tuoi figli, in base all’età che hanno e alla loro capacità di comprendere, senza drammatizzare e senza minimizzare. Farli sentire importanti e amati è essenziale per tutti, per loro prima di tutto, per te e per la tua libertà di costruire nuove relazioni.

Sii onesta anche con gli uomini con i quali esci. Certo, il fatto che hai dei figli non è la prima e nemmeno l’unica informazione che devi dare di te (tu non sei solo madre, e sei molto più che solo madre), ma essere sincera non ti può arrecare danno. Se il tuo interlorcutore non ama una donna che è anche madre, lo verrai presto a sapere e questo ti farà risparmiare tempo e false illusioni,

Insomma, dovunque tu sia e qualsiasi cosa tu abbia combinato finora, ti meriti il meglio per te e per la tua vita.

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza
<< Articolo Precedente

Lascia un Commento!

103 Commenti

  1. Avatar di margherita

    margherita 11 anni fa (26 Novembre 2013 16:22)

    ragazze, i 40 sono un'età meravigliosa, meglio dei trenta. è l'età in cui fare le scelte giuste. e gli strumenti ormai dovremmo averli. E nella tavolozza ci sono proprio tutti, a 40 anni. Non per fare quella che "è comunque peggio come sto io" ma a 50 è davvero diverso. Non so quante cinquantenni leggano il blog, ma i 50 esistono, e come ci si arriva è fondamentale. Cioè, imparare a sedurre non solo con il corpo...? Bisogna esercitarsi! ma non ho le idee così chiare... e ogni tanto mi prende lo sconforto
    Rispondi a margherita Commenta l’articolo

  2. Avatar di Asia

    Asia 11 anni fa (26 Novembre 2013 17:43)

    Salve, ho 47 anni sono separata con 2 figli grandi e sono rimasta anche senza lavoro. Ho iniziato una relazione con un uomo di 42 anni dopo 4 anni di separazione, devo confessare che con lui sto benissimo, parliamo di tutto ci prendiamo in giro e pratichiamo lo stesso sport, la corsa. Ho sempre sperato di incontrare un uomo così, carattere forte ma nello stesso tempo molto dolce, sicuro di se, quando usciamo mi fa sentire come se fossi una persona speciale, più passa il tempo più' gli voglio bene. Ma è giusto essere così felici? Ai miei figli non faccio mancare nulla, sono sempre presente anche se sono grandi, mi faccio in 4 x loro. Ma a volte mi sento in colpa per questa mia felicità'. Spero di essere stata chiara....voi cosa ne pensate? Grazie
    Rispondi a Asia Commenta l’articolo

  3. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (26 Novembre 2013 17:33)

    a me è piaciuto avere dai 30 ai 39 in tutta onestà
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  4. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (26 Novembre 2013 18:54)

    in colpa per cosa scusa? Ci prendi in giro?
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  5. Avatar di Chicca

    Chicca 11 anni fa (26 Novembre 2013 19:04)

    Ho letto con interesse questo articolo, e in generale sono d'accordo su tutto. Una sola frase mi ha fatto rizzare le antenne " I tuoi figli stanno meglio e crescono in modo sano solo se tu stai bene e dai loro il buon esempio, non certo trasformandoti in una donna che rinuncia alla propria felicità per loro (terribile!!!)." Attenzione, è una frase pericolosa. E' vero che una mamma non deve usare i propri figli come scusa per essere infelice: l'amore è una forza che sa di libertà, non di prigionia. Ma a mia conoscenza ci sono tante donne che usano frasi come quella per giustificare le proprie storie "d'amore". Metto la parola amore tra virgolette, perchè la mia impressione è che non si tratti di storie d'amore, ma di storie di noia, di bisognosità e di manipolazione reciproca. Credo che una nuova storia d'amore si riconosca come tale non solo perchè fa "stare bene" noi, ma perchè porta il bene a tutti coloro che ci circondano. Che ne pensate?
    Rispondi a Chicca Commenta l’articolo

  6. Avatar di ross

    ross 11 anni fa (26 Novembre 2013 20:02)

    io ho 38 anni.. vorrei dire che mi sento benissimo ecc ma non sarei sincera.. o meglio, lo dico fuori e in giro ma su questo blog che sta diventando un momento prezioso di considerazioni voglio essere sincera.. forse è per una fase particolare che sto attraversando nella mia vita, e l'età non c'entra proprio nulla, forse è perchè purtroppo continuo a guardare indietro con un po' di tristezza, e so che non si dovrebbe. forse sto crescendo e maturando.. e anche questa cosa mi spaventa magari credo che ci siano adesso più aspettative su di me, sul lavoro e da chi mi conosce invece non so ancora nulla della mia vita.. se voglio cambiare (ancora) città... se troverò una persona con cui costruire una relazione felice, se in fondo lo voglio davvero e se sono pronta.. forse come dice bene paola, è l'età di una magnifica sfida.. e sono solo io che in questo momento non mi sento pronta...
    Rispondi a ross Commenta l’articolo

  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (26 Novembre 2013 20:33)

    @ Chicca, pericolosa quella frase? No, semmai lo sono la bisognosità, le giustificazioni campate in aria (in qualsiasi direzione), la tendenza alla dipendenza etc etc.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  8. Avatar di minou

    minou 11 anni fa (27 Novembre 2013 10:59)

    Penso di aver capito cosa intende Chicca. Penso, non ne sono sicura. Il fatto è che anche io trovo certe frasi potenzialmente pericolose. Potenzialmente. Dipende dalle interpretazioni che uno ne fa, diciamo dall’onestà personale. Posso dire come la penso io, in proposito. Finché non sono diventata madre, mi approcciavo alla faccenda con molta cautela, parlavo in teoria e nella teoria rientrano sempre tante prese di posizione. Ma sono teoriche, appunto. Io non avrei mai mai e poi mai capito cosa vuol dire amare senza mia figlia. Questa è la verità. Sarò limitata, ma l’amore per i genitori, per il compagno, per la vita non mi avevano fatto capire… no, per me non c’è mai stato assolutamente niente di paragonabile. Nella mia teoria pre-maternità ero molto razionale e distaccata, mi immaginavo quasi una “gestione” del figlio. No, non è così. Ragazze, che devo dire, mi basta un sorriso suo per farmi stare bene. E non è retorica, ve lo posso assicurare. E’ ciò che veramente mi fa felice. Lei è l’amore. Chiunque altro può essere un amante. Non è una posizione, è proprio ciò che sento, è la mia verità. E non c’è scelta. Un fine settimana romantico o un fine settimana di giochi? Non c’è scelta. Voglio giocare con lei. Lo voglio proprio. E non lo faccio con spirito di sacrificio. Mi sacrificherei nel fine settimana romantico. Lo farei perché so che si dice che va fatto. Non so se riesco a rendere. Voglio godermi tutto con lei, ogni nuova scoperta, ogni passo in più. E’ un’età così meravigliosa, non si può perdere. Detto questo, è ovvio che uno cerca l’equilibrio in tutto. Non sono una madre oppressiva. Sono presente ma so stare alla giusta distanza. Mia figlia ha la sua vita sociale, parentale, familiare. Non sta tutto il tempo solo con me. Ha i suoi spazi, le sue scelte, la sua personalità che io cerco di proteggere ma con la maggiore levità possibile. Vorrei che crescesse forte di sé, sicura, capace di dire no, capace di scegliere. Va bene il modello positivo, lei è in un’età in cui ammira la mamma, ma io cerco comunque di insegnarle che non ci sono modelli assoluti, che tutto va messo in discussione, che tutti siamo diversi e che mai deve farsi dire ciò che è bello e ciò che non lo è da altri. La sua testa, il suo cuore, il suo corpo e i suoi gusti valgono più di tutto. E io la amo nella sua dolcezza e nei suoi capricci, se si comporta bene e se si comporta male, nei suoi successi e ancora di più nelle sue debolezze. La amo per come è, per come vuole essere. Semplicemente perché è, in qualsiasi modo sia. Morirei se sapessi che per farmi piacere in qualcosa rinunciasse a una parte di sé, della sua personalità, della sua libertà. No, non è una cosa che avrei mai creduto possibile prima. Se me l’avessero raccontato, avrei pensato “seee, vabbè”. E invece è così. Forse, la differenza tra me e suo padre è in questo: la priorità. Mentre per me lei viene prima, GIOIOASAMENTE prima, e cerco di modulare la mia vita sui suoi ritmi (per quel che è possibile, per le uscite per esempio, per il lavoro è un po’ più difficile, ma ho scelto ciò che mi dà più tempo per lei), per lui lei è una parte della sua vita che viene dopo, va incastrata in qualche modo nei suoi ritmi. Dopo sé stesso, le sue compagne, le sue avventure, i suoi hobby, il suo lavoro, la sua palestra etc etc. E capita che lui lo senta come un obbligo, che sia scojonato, nervoso, di fretta. Cosa che per me è impossibile, perché per me è gioia pura, non dovere. Non sarà per tutti così, non lo so. Per me è così. Ed è anche molto difficile farlo capire. Un compagno per me? Certo, perché no? Ma viene dopo, molto dopo, ed è bene che lo sappia. Viene in una forma molto diversa. Potrà esserci, ma solo se la sua presenza farà stare bene insieme me e lei. Oh ragazze, non pensate da tutto ciò che io sia una mamma santa! Quando serve strillo come una satanassa pure io, eh. ;-) Però scoppio d’amore!!
    Rispondi a minou Commenta l’articolo

  9. Avatar di minou

    minou 11 anni fa (27 Novembre 2013 12:57)

    Ciao Ross. Lo so di cosa parli. Forse con un po’ di amore sembrerebbe tutto più facile. Lo so, perché anche io lo vorrei. Quell’abbraccio che mi manca da sempre, quell’uomo con cui sentirmi accolta e protetta. Veramente. Ma il fatto che non ci sia non può diventare una malattia. E’ bello quando si viene abbracciate per amore e per nessun’altra ragione, nemmeno per sentirsi meno sole.
    Rispondi a minou Commenta l’articolo

  10. Avatar di Chicca

    Chicca 11 anni fa (27 Novembre 2013 13:24)

    @ilariacardani si, sono d'accordo, la pericolosità è nella bisognosità, non nella frase. Ma come è formulata la frase è importante: perchè sottolinea l'importanza dello stare bene (che è giustissimo) ma non come si fa a distinguere tra diversi tipi di "stare bene". E io ho sentito troppe volte delle frasi analoghe sulle labbra di donne (e uomini) che avevano solo voglia di giustificare un proprio comportamento egoistico. Non so bene come esprimere questo concetto, ma in qualche modo secondo me ci sono tre tipi di persone che dicono di sé che "stanno bene": quello di chi si racconta che sta bene, ma che in realtà sta negando se stesso per gli altri; quello di chi dice "questa cosa che sto facendo è giusta, perchè mi fa stare bene" ma in realtà per sentirsi bene deve negare gli altri, schiacciare chi gli sta intorno e fare del male; e infine chi sta bene davvero. Io credo che l'unico vero "stare bene" sia quello che fa il nostro bene, ma anche quello delle persone importanti che ci stanno vicine. Una relazione "vera" non si limita a soddisfare un bisogno: ti fa crescere, ti fa amare e in ultima analisi fa "stare bene" chi ti sta intorno. Non è facile darne una descrizione che faccia davvero capire la differenza, mi rendo conto... @minou quello che tu dici sull'amore per tua figlia è bellissimo. Non sono mamma (nè sposata), ma credo di capire cosa intendi, perchè risuona di quello che la mia mamma dice per noi figli. Una cosa importante che mi ha insegnato lei è questa: l'amore, qualunque tipo di vero amore, si riconosce perchè attraverso l'amore che provi per una persona, ami tutto il mondo, e anche te stessa. L'amore per un figlio non è diverso: ti fa amare meglio e di più anche un marito, una suocera, un'amica, ognuno con le modalità proprie di quel tipo di relazione.
    Rispondi a Chicca Commenta l’articolo

  11. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (27 Novembre 2013 13:30)

    L'amore filiale non si può paragonare. Io AMO mia figlia, ma non riempe il mio bisogno di amore sentimentale che vorrei con un uomo. ora lei è in piena adolescenza, da diversi anni non sono il suo modello e forse non lo sono mai stato. ma da piccoli segnali mi accorgo che è mia complice e cerca il mio consenso nei momenti importanti per lei. cerco di accontentarla, di accompagnarla nelle sue esperienze affettive e nella sua educazione sentimentale. sono sicura che lei sarebbe felice per me se trovassi un compagno, ma è assorbita dalla sua vita. Mi ha visto soffrire, ridere, piangere, gridare, ritrovare la serenità, lavoro, amici e amiche, essere attiva, ma anche passiva e depressa. Insomma, una mamma fragile e forte al contempo. Ma che c'entra con l'amore per un uomo? egli sarà sempre un essere distinto, mai carne della mia carne. Lei invece è carne della mia carne e carne di suo padre. Il nostro frutto
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  12. Avatar di minou

    minou 11 anni fa (27 Novembre 2013 15:11)

    Sì, Goldie, infatti non c’entra niente. Ma se io devo descrivere l’amore so farlo solo così. Con nessuna altra persona in vita mia posso dire veramente e fino in fondo di non essere stata egoista. Ci sono stati gli sbagli, i ripensamenti, le lotte addirittura. L’amore? Avrei detto sì. Fino a qualche anno fa, l’avrei detto. Ora posso dire no. Con certezza. Non avevo proprio capito, prima, di cosa esattamente si parlasse. Con questo non voglio dire che una cosa escluda l’altra. No, certo che no. Ma posso dire che mi rapporto all’amore maschile con tutta un’altra consapevolezza. E posso dire che questa consapevolezza mi fa pensare che l’amore maschile è bello, è tanto bello, ma non essenziale. E’ bello nel momento in cui mi fa stare bene e soltanto finché mi fa stare bene. Il resto sono solo paure. Di solitudine, essenzialmente, per me. Ma mi rendo conto che potrebbero essercene tante altre. Ci sono e sono umane. E' vero, Chicca. L'amore ti fa stare bene.
    Rispondi a minou Commenta l’articolo

  13. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (27 Novembre 2013 19:25)

    Sì Minou posso capire dalle tue parole che non hai mai trovato l'amore vero in un uomo. Io sì. Ho amato il mio ex marito più di me stessa, ho amato troppo? Non lo so. Forse "dopo" sicuramente. Quando ho creduto in storielle alle quali ho attribuito troppa importanza. Ma il paragone con quello che ho vissuto è inevitabil e so che è un ostacolo. Ma io voglio il massimo. Non è detto che lo sia x un'altra donna, ma x me dovrà esserlo. Non so se mi sono zerbinata perché spesso mi sono ribellata a certe situazioni. Il mio errore é stato quello di esaere tornata sui miei passi quando avevo deciso di smettere. Questo mi ha messo in situazione di difetto. So benissimo perché. Il sesso mi ha offuscato la mente e fatto credere a un sentimento. Ho imparato la lezione. Ora mi resta la paura di rifarlo col prossimo che dovesse capitare perché volgio evitare lo stesso errore
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  14. Avatar di minou

    minou 11 anni fa (27 Novembre 2013 20:36)

    Goldie, ti faccio una domanda cui non devi rispondere se non te la senti. Perché è finita con tuo marito? Con il mio perché, nel momento in cui ho capito cosa vuol dire veramente amare (e sì, hai ragione, non l'ho capito grazie a un uomo), mi sono resa conto che lui mi stava odiando. Al di là di tanta apparenza, lui mi stava odiando e annientando.
    Rispondi a minou Commenta l’articolo

  15. Avatar di ross

    ross 11 anni fa (27 Novembre 2013 20:45)

    ciao minou... riesci a capire davvero bene quello che provo... l'abbraccio vero di un uomo mi è sempre mancato.. non ho avuto quello di mio padre, uomo egoista, assente e manesco.. nè quello del mio ex marito, uomo fragile e anaffettivo.. per non parlare degli altri che ho trovato/scelto... per cui forse non so nemmeno esattamente cosa voglia dire... è bello quello che scrivi sul rapporto con tua figlia..sono certa che tu sia un'ottima mamma e farai crescere una grande donna. un bacio
    Rispondi a ross Commenta l’articolo

  16. Avatar di minou

    minou 11 anni fa (27 Novembre 2013 21:17)

    Cara Ross, ti sento così vicina, non sai quanto ti capisco e quanto vorrei darti fiducia. Ma anche io sento tanto la paura, la mancanza di appoggio. Ti ringrazio per quello che mi dici. Mi fai commuovere, sai. Io spero solo che lei riesca a crescere libera. Libera, forte e consapevole. Consapevole che l'amore non va meritato, gli abbracci non vanno elemosinati e la felicità è un diritto. Consapevole di sè e del suo valore, dei suoi sogni e della preziosità della vita. Io tutto questo lo sto imparando insieme a lei. Un bacio a te, cara.
    Rispondi a minou Commenta l’articolo

  17. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (27 Novembre 2013 22:24)

    é finita per mancanza di comunicazione, per immaturitá, per idealismo, per la presenza di una donna che é stata sempre intorno a me e a lui. In due parole
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  18. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (27 Novembre 2013 23:36)

    Sì, ma ragazze, scusate... l'amore verso un figlio è una cosa diversa. C'è una differenza di età e, quindi, una responsabilità. Sono cose diverse non ha senso dire "più" o "meno". Sono cose diverse e basta. Sto imparando con la psicoterapia che nemmeno l'amore per i figli è qualcosa di naturale. I figli sono persone, il vero amore vuole che li si rispetti come tali, diversi da noi, passando attraverso l'accettazione. Ma resta quella differenza d'età e di ruoli che sbilancia le cose. Io apprezzo Goldie che dice che l'amore con un uomo comunque le manca. E' giusto... Mi fa più paura chi, come una mia cara amica, dopo il divorzio rinuncia ad una nuova vera relazione e si accontenta di un uomo che si sta rivelando bugiardo quanto il primo, ma che tiene più a distanza nel nome del fatto - dice - che le energie le deve dedicare al figlio. E' solo una scusa per non mettersi in gioco, non crescere, non assumersi il suo carico di responsabilità dopo il primo fallimento e lottare per una relazione vera ora. Vorrei poi ribadire quello che dico sempre ai miei genitori, alle amiche, agli ex e a me stessa... in ogni relazione c'è sempre co-responsabilità. Dopo un fallimento prendiamoci la nostra e impegnamoci per crescere... Pensiamo a quello invece di rimuginare sul passato o trovare scuse...
    Rispondi a Paolaquellanuova Commenta l’articolo

  19. Avatar di minou

    minou 11 anni fa (28 Novembre 2013 11:10)

    Dolce Paola, ma certo che sono cose diverse e non penso che qualcuno possa attribuire un “più” o un “meno”. L’essenza dell’amore, ma in qualsiasi forma e ci sono comunque tante forme diverse, è proprio nel percepire l’altro come persona distinta da te. E ovviamente un figlio è altro da te. Un partner è altro da te, un genitore è altro da te, un amico è altro da te. Su questo non penso possano esserci dubbi. Per quello che mi riguarda, posso solo dire che fino a una certa età, fino all’arrivo di mia figlia, non mi sono resa conto di cosa volesse dire provare amore. E invece mi rendo conto, a posteriori, che prima scimmiottavo ciò che pensavo fosse amore, confondendo un sentimento con il sentimentalismo, l’emotività, la passionalità. E nel momento stesso in cui ho iniziato ad amare realmente, ho capito cosa non fosse amore. In relazione al mio ex marito, ho capito che io non lo stavo amando e che lui mi stava direttamente odiando. Questo è il punto. Per mia natura, le responsabilità me le assumo anche troppo, credimi. Aldilà di un’apparenza molto forte, non una corazza ma una fierezza che può sembrare intoccabile, io non mi lascio scivolare nulla addosso. Sto sempre con le antenne a cogliere il sospiro degli altri, a interrogarmi su ogni mia parola e ogni mio gesto e i loro possibili esiti, a scegliere le parole e i gesti per non intaccare in nulla lo spazio, la libertà, lo stesso tempo degli altri. E mi metto perennemente in discussione. Certo che mi manca l’amore di un uomo! Mamma mia, ma non si capisce da cosa scrivo? Mi manca eccome, Paola. Mi manca da sempre. La differenza, rispetto a prima per me, è che ora riesco a percepire cosa è esattamente quello che mi manca e riesco a inquadrarlo in una prospettiva più sana. Io prima ricercavo l’amore maschile spasmodicamente, convinta che quell’amore fosse quasi un premio, una terra promessa, un riconoscimento, un obiettivo. Paola, capisci che voglio dire? Era un’ottica totalmente strampalata. Io ora so dirti che l’amore non richiede sacrifici e compromessi, l’amore ti rende felice, ti fa stare proprio bene. E questa, per me, è una scoperta epocale. L’amore non si inventa perché lo si vorrebbe. E non sono d’accordo con la psicoterapeuta. E’ naturale, si esprime senza sforzo. Ma soprattutto si esprime nella piena libertà. Le aspettative, il mercimonio affettivo, fanno parte di una sovrastruttura indotta, che non è nemmeno facile individuare subito, così tanto ci siamo immersi. Io adesso non riuscirei ad accettare un compromesso con un compagno. Non ho così bisogno di stare con qualcuno da passarmi sopra. Tu pensi sia una scusa per non mettermi in discussione? Io no. Per me è solo la conquista della mia libertà e dell’amore per me, come persona completa che vuole vicino persone complete. Goldie, capisco cosa vuoi dire con idealismo e forse è proprio questo idealismo che non ti perdoni. Cerca di farlo, cara. Assumersi le responsabilità non vuol dire costringersi a espiare. Un abbraccio.
    Rispondi a minou Commenta l’articolo

  20. Avatar di antonella

    antonella 11 anni fa (28 Novembre 2013 12:47)

    Buongiorno a tutte. Mi occorrerebbe un parere/consiglio da voi: a Luglio 2012 ho conosciuto un uomo perchè entrambi siamo stati volontari presso i comuni terremotati dell'Emilia, io allora ero sposata e, seppure ritenessi abbastanza piacevole la sua compagnia ovviamente la cosa è finita lì, come semplice conoscenza. Quest'estate dopo le mie burrascose vicende (separazione e nuova relazione finita miserevolmente) casualmente l'ho rincontrato e ci siamo visti un paio di volte, senza nessuna implicazione. Poi lui mi ha invitato ad andare ad una cena con lui ma, siccome mi sembrava troppo precipitoso, ho declinato con una scusa l'invito e così ho fatto anche per una successiva proposta. Non ho capito nè se mi interessa nè se io interesso a lui. Non voglio però infilarmi in una situazione spiacevole, non ne ho più voglia.
    Rispondi a antonella Commenta l’articolo