Perché dopo una separazione ti senti una cacca?

Separazione: che cosa aspettartiArgomento tosto quello di oggi, la separazione. Forse non ci crederai, ma la nostra vita è piena di esperienze di separazione. Separazione dalla mamma il primo giorno di scuola o di scuola materna, separazione dai compagni alla fine delle elementari, delle medie o delle superiori, separazione dagli amici quando si concludono alcuni cicli di vita e ne iniziano altri. E anche separazioni da luoghi e da oggetti. Ovviamente qui e adesso parliamo della separazione che pone fine a una storia d’amore, non importa che sia lunga o breve, o che sia un matrimonio oppure no.

"L’amore che poté morire non era amore.Berthold Auerbach
"

La separazione che avviene dopo un matrimonio o dopo una lunga convivenza (che magari ha visto anche la nascita di figli) è l’esempio più significativo di separazione, il più “grande” e il più “forte” e include in sé tutte le caratteristiche di un distacco, alla loro massima potenza. Quando si tratta di relazioni meno “impegnative” (che per esempio non hanno comportato la convivenza dei due partner) la separazione può essere vissuta con intensità più o meno forte ed è caratterizzata comunque da tutti i fenomeni che ci sono in una separazione successiva a un matrimonio o a una convivenza di tipo matrimoniale.

“Scusa Ilaria, perché mi fai tutta questa lunga premessa?” tu chiederai. E io ti rispondo che ti faccio questa lunga premessa perché è importante che tu legga tutto l’articolo, anche se non sei stata sposata o non hai avuto lunghe convivenze. Parlerò infatti di temi molto utili per te, per la tua storia d’amore attuale e futura.

Separazione: una storia vera

Due giorni fa ho avuto un’importante conversazione con una lettrice, che qui chiamerò Manuela. Quando io parlo con le mie clienti di coaching o con le mie lettrici ricevo spesso delle illuminazioni. Per questo io sono estremamente grata a chi mi segue, a chi legge, a chi mi scrive: è dallo scambio tra noi che nascono le soluzioni più efficaci.

Manuela era piuttosto giù e mi ha detto che si sentiva una “cacca”. Io quella parola – “cacca” – a dir la verità non l’avevo mai sentita prima ;) e siccome lei me l’ha fatta scoprire, le ho chiesto il permesso di utilizzarla. Lei me lo ha dato e io ora la uso. Spero che questa parola non ti dia fastidio. Non so se tu sai che cosa vuol dire “cacca”. Ma probabilmente riesci a capirmi. Non so nemmeno se sai che cosa significa “sentirsi una cacca”, ma sono sicura che anche in questo caso riesci a capirmi.

Manuela è una giovane donna – giovanissima! – di 38 anni che ha già dei figli e si sta separando dal marito. Manuela si è sposata molto giovane (tra i 20 e i 25 anni) e i suoi bimbi sono grandicelli. Attenzione 1: quando ci siamo parlate Manuela si sentiva una cacca a causa della separazione. Attenzione 2: l’iniziativa della separazione l’ha presa lei. Interessante vero? Ma se hai vissuto una separazione dopo una storia importante, sai bene che questa apparente contraddizione ha molto senso.

Lei ha dato il primo impulso alla separazione perché dopo molti anni si è accorta che il marito proprio non era in grado di andare incontro ai suoi bisogni. A Manuela era venuto anche il sospetto che il marito avesse un’altra donna. In effetti al momento il marito ha un’altra donna, dalla quale aspetta un bimbo. Le procedure della separazione vanno avanti etc etc.

Sottolineo un dato importante: Manuela è una donna di straordinaria umanità – mi ha toccato il cuore, per molte ragioni -, ha una grande intelligenza e una grande vitalità (lei adesso queste cose non le riesce molto a percepire, ma saltano all’occhio). Ha anche delle capacità pratiche, un buon lavoro, è una mamma amorevole. Una donna alla quale non manca niente per vivere una vita grandiosa e felice. E anche per sedurre un uomo. Questo noi lo sappiamo – io e te che ci stiamo riflettendo in questo momento -, perché le capacità e le possibilità negli altri riusciamo a vederle. Manuela non riesce ancora a esserne consapevole. Quando ci riuscirà – e ci riuscirà! – si salvi chi può.

Separazione e autopercezione di escremento

A dirla tutta, la storia di Manuela è molto simile a quella di centinaia, probabilmente migliaia di donne. Ci si sposa in età giovanile, senza grandi esperienze e con sogni immensi e bellissimi progetti. Si dà tutte se stesse al marito e poi ai figli, se arrivano. A un certo punto ci si accorge che manca qualcosa. In questo caso ci si accorge, dopo un po’ di tempo, che l’uomo che si ha al proprio fianco non è quello giusto. Ma questa scoperta avviene dopo molte sofferenze, dopo tante frustrazioni che si sono prolungate nel tempo. Tant’è che la decisione di separarsi nasce dall’esasperazione, dalla disperazione, dall’esaurimento. Anche se è la decisione migliore possibile. Anzi, è la madre di tutte le decisioni, quella che permette a tutte le nuove opportunità di presentarsi, e che permette anche di costruire il proprio futuro e di creare la propria vita, vera, autentica.

E allora, perché dopo una separazione molte donne si sentono una cacca? Perché tu ti senti una cacca?

Ti senti una cacca perché hai subito un processo di trasformazione in negativo che ha una potenza quasi incommensurabile. Se ci pensi bene dipende dal susseguirsi di fasi diverse, che corrispondono a stati emotivi – potentissimi – diversi tra loro. Sono stati emotivi così potenti che hai la sensazione che abbiano modificato il tuo vero essere. Ma non è vero, anche se ti sembra! Il tuo vero essere è li pronto a ripartire appena ti ricarichi.

Le 7 fasi emotive che hai sperimentato finora

1)      C’è la fase dell’innamoramento, del riconoscimento di un compagno come il “proprio compagno” e dell’investimento emotivo in un sogno/progetto che è la vita insieme ed è anche e soprattutto la propria vita. Questo è importantissimo e molto forte: in questa fase le energie, i pensieri, le fantasie e l’”immaginazione” sul futuro che ti attende giocano un ruolo fondamentale.

2)      C’è la fase della messa in opera del progetto e del coinvolgimento totale e totalizzante: ok, si parte, iniziano i lavori. Ci si sposa, si va a convivere. Vai con l’investimento di fisico e mentale a fare, realizzare, risolvere eventuali difficoltà. Il tutto prende grandi energie non solo emotive, ma anche pratiche: organizza, cucina, pulisci, trova punti d’incontro con il partner, costruisci una vita insieme. Una bella sfida.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

3)      C’è la fase delle difficoltà, del bagno di realtà e della perseveranza: ok il progetto è partito, ha richiesto un sacco di investimento e di energia. Ma non è proprio come te l’aspettavi. Non importa, tu fai spallucce e te ne freghi, vai avanti a testa bassa, convinta che il tuo sogno e il tuo progetto contino più di tutti e di tutto. Perseveri, sicura che la tua dedizione, il tuo impegno e il tuo sacrificio ti portino dove vuoi andare. Anche se non sai più di chi è davvero il progetto al quale stai lavorando.

4)      L’avvilimento: è un fenomeno estremamente bastardo, perché si insinua in ogni angolo della tua relazione e della tua vita in modo lento e insesorabile: le cose non girano proprio e tu non vuoi accettarlo. Nel contempo cominci a trascurare te stessa e la tua vita. Non curi più il tuo aspetto e la tua persona e nemmeno la tua anima, rinunci a te per fare spazio agli altri (compagno, figli,), magari ingrassi o dimagrisci eccessivamente (la tua tristezza e la tua delusione la devi pur mettere da qualche parte). Cominci a non dormire etc etc.

5)      La mancanza di amore. A quel punto, quando già sei a un buon grado di cottura, la distanza tra te e il tuo compagno si fa gigantesca. Lui non è l’uomo giusto (e questo fatto non è  colpa di nessuno, né tua, né sua) e quindi non riesce a supportarti, a sostenerti, a darsi da fare. Anzi, magari si rivela un po’ stronzo e per giustificare e dare logica a quel che sta succedendo, lui dà la colpa a te. Ti fa sentire inadeguata, non all’altezza, magari poco attraente e poco affascinante. Ti lascia spesso sola. Si dedica a se stesso e non a te. Ti fa mancare amore. E questo ti fa stare malissimo.

6)      Il riscatto del buon senso, della vitalità e della speranza: arriva proprio quando sei disperata, per paradosso. In fondo al tuo cuore sai e ti dici: “Accidenti, ma così non posso mica andare avanti! Posso, voglio e mi merito di meglio.” Siccome sei una donna intelligente, prendi l’iniziativa per la separazione.

La mazzata finale e la sorgente di possibilità

Attenzione, a questo punto, fermiamoci a riflettere: è ovvio che alla fase 6) le tue energie emotive e anche fisiche sono esaurite, addirittura sotto lo zero termico, ne hai poche, pochissime. Il fatto è che la fase 6) è la più delicata, quella che richiede più forza e più energia, proprio nel momento in cui, invece, tu, di forza e di energia ne hai meno (hai presente tutto quello che hai fatto finora, te ne rendi conto?). E’ in questa fase che devi decidere, spingere, prendere in mano la situazione. E’ in questa fase che devi prendere in mano la tua vita. E magari andare dall’avvocato, parlare con il giudice, lo psicologo etc. O spiegare la faccenda ai tuoi, ai suoi, agli amici e ai colleghi. Ufff… Ed è in questa momento che si passa alla fase sette…

7)      La mazzata finale: la separazione vera e propria. Per quanto tu l’abbia voluta o comunque sappia che è la cosa giusta da fare per te, il momento in cui ti separi davanti al giudice o in cui lui se ne va di casa o decidete di non vedervi più (in tutte le varianti possibili e immaginabili) ha un significato simbolico profondo, che non può che essere percepito emotivamente come un colpo di grazia alla tua energia e alla tua autostima.

In sintesi: il sentirsi una cacca dopo una separazione, è la fase finale di un lungo processo, magari durato anni, in cui tu hai vissuto intense emozioni, hai impiegato energie e messo a dispozione risorse in un progetto che poi non si è compiuto come tu avresti voluto.

E ora dopo tutto questo gran parlare di sentirsi una cacca, dove andiamo? Ci fermiamo a riflettere sul fatto che questa separazione, questa fine è, di fatto, un grandioso nuovo inizio. Qualcosa che, qualsiasi sia il tuo punto di partenza, ti permette, finalmente di realizzare te stessa. Più forte e più bella di prima.

Anche se avrei voluto continuare, oggi mi fermo qui: il messaggio importante di questo mio articolo è che tu comprenda le profonde ragioni per cui ti senti uno straccio dopo la fine di una storia. Non sono scuse o giustificazioni. E’ un dato di fatto. La presa di coscienza di essere legittimamente e logicamente in un momento di grande debolezza deve essere un elemento che ti aiuta a valorizzare te stessa, il tuo presente e anche il tuo passato. Ed è essenziale per costruire il futuro che vuoi. In un prossimo articolo continuiamo.

Fammi sapere se il tema ti interessa e se vuoi che approfondiamo. Raccontami la tua esperienza.

Lasciami il tuo commento, è importante.

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447 Commenti

  1. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (7 Settembre 2014 22:52)

    @ Daniela, forse se a decidere, alla sua bella età, fosse tua figlia? :)
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  2. Avatar di rosa maria

    rosa maria 10 anni fa (11 Settembre 2014 14:12)

    Il mio unico commento è che mi sento una cacca!
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  3. Avatar di monica

    monica 10 anni fa (4 Ottobre 2014 14:32)

    Salve a tutti..io sono separata da 3 anni e mezzo..la causa il tradimento da parte di lui...ci ho sofferto tanto sono ritornata a casa dei miei con un figlio sulle spalle da mantenere..non ho piu niente..solo voglia di lottare e far stare bene il mio piccolo..il bello sapete qual e'. Lui aspetta un figlio dalla compagna..partorira tra qualche giorno..bhe non si e smentito..ha tradito anche lei..lasciandola in attesa. E gia ha una relazione con un altra...meglio perderlo che trovarlo uno cosi..mah sono della convinzione che " chi tradisce tradira' sempre"..baci a tutti
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  4. Avatar di BABI

    BABI 10 anni fa (7 Ottobre 2014 17:37)

    CIAO ILARIA, IO MI TROVO ALLA FASE 7, HO PRESO IO LA DECISIONE DI CHIUDERE UNA CONVIVENZA DI 7 MESI DOPO 2 ANNI DI FIDANZAMENTO MA NONOSTANTE IO ABBIA CAPITO CHE NON E' LA PERSONA ADATTA A ME STO SOFFRENDO TANTISSIMO QUESTA FASE DI DISTACCO, ANCHE PERCHE' LUI MI CHIEDE DI DARGLI UN'ALTRA POSSIBILITA' E DI RITORNARE...DI FATTO LE MIE COSE SONO ANCORA IN CASA "NOSTRA" ED IO ORA MI SENTO MOLTO COMBATTUTA SE DARE L'ENNESIMA POSSIBILITA' O CHIUDERE DEFINITIVAMENTE COSA MI CONSIGLI?
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  5. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (7 Ottobre 2014 17:49)

    Ciao Babi, io non posso darti un consiglio "fai così o fai cosà" lo sai bene, perché tu sai decidere da sola. E sai anche bene che cosa è la cosa giusta da fare, perché la storia consoci bene come funziona, sai bene quanto valgono certe promesse ricorrenti e sai bene a che cosa vai incontro se dài l'"ennesima possibilità". Devi solo decidere che cosa preferisci: tornare alla tua vita e alla tua libertà quanto prima o farti rubare un altro pezzo di vita e di libertà. Un grande abbraccio di vicinanza e affetto.
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  6. Avatar di giulia

    giulia 10 anni fa (25 Ottobre 2014 9:57)

    @DANY Gentile Sig.ra Dany, mi chiamo Giulia e sono già intervenuta qualche volta su questo forum e la mia storia si trova su questo stesso thread sulla separazione solo qualche mese fa. Ho avuto il privilegio anche di ricevere una mail privata dalla Dott.ssa Cardani e sono felice di pensare che non tutti gli psicoterapeuti siano uguali e che ,per difendere la propria categoria, non è giusto denigrare le impressioni negative di una paziente. Anche io come lei ho subito un lungo “tira e molla” fatto di “Ti amo o forse no, magari amo la mia amante e che ne so! ”. La dottoressa (Sistemico-relazionale di approccio) che ci faceva terapia di coppia non solo appoggiava il delirio di mio marito sostenendo che “i sentimenti per l'amante non si possono spegnere con l'interruttore e che lui va lasciato in pace,senza domande e senza sospetti da parte mia” ma -ad un certo punto- ha letteralmente cacciato via me dalle sedute, incoraggiandomi a trovare un altro dottore e sostenendo che poteva seguire individualmente solo il mio ex marito (salvo poi fare di rado ancora qualche incontro di coppia,ma in realtà ce n'è stato uno solo nel quale ci ha incoraggiato a separarci). Mi rendo conto che se non avessi preso il coraggio a due mani forse ora saremmo ancora lì in questo doloroso stillicidio a tre in cui mio marito continuava a scrivere messaggini a lei ( con richiesta di aspettarlo) e teneva in sospeso anche me (dicendomi che ci vuole tempo per re-innamorarsi della propria moglie).La mia più grande paura era che concedendogli pause di riflessione o andando io via di casa potesse mettersi definitivamente con l'amante. Così è infatti stato. Il ruolo di una moglie tuttavia non può essere quello di un carabiniere che controlla le marachelle del marito. Ci siamo effettivamente separati da sei mesi,lui è corso fra le braccia dell'amante ed effettivamente, a giudicare da tutti i loro “proclama” di amore eterno su Facebook, ora sembra felice. Sono molto abbattuta ma credo che le cose sarebbero comunque finite così ed una resistenza ad oltranza non può trattenere il marito incarcerandolo. La vita è fatta anche di sconfitte ed io devo accettare che tredici anni siano andati in fumo. Un abbraccio grande Giulia
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  7. Avatar di Monichina

    Monichina 10 anni fa (27 Ottobre 2014 19:58)

    Ho 48 anni lui 43. Da due mesi (dopo 9 che ci frequentavamo) iniziava a manifestare lati del suo carattere che mi hanno spiazzata, a volte sarcastico, a volte mi riprendeva davanti ad estranei a voce alta anche per cose dove io avevo ragione. Si lamentava di continuo che gli andava tutto male, in particolare il nuovo lavoro per cui diceva di doversi ritenere fortunato ad aver trovato subito dopo che il suo lavoro "storico" era andato male causa fallimento dell'azienda, ma invece lo rendeva nervoso per lo scatto all indietro che aveva fatto sia a livello finanziario e per essere passato da capo a semplice operaio. Poi se capitava che io mi lamentassi per qualcosa di grave lui non tollerava ed alzava la voce. Il riassunto di tutto questo è che, finché io stavo "buonina" l equilibrio era perfetto, appena mi "degnavo" di dire la mia o esprimere un opinione o un bisogno l equilibrio saltava. Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e ansia fortissima alla gola tipo nodo che mi strozzava, non mi sentivo più libera nemmeno di dire una parola per il timore di come avrebbe reagito lui, quindi ho preso coraggio e gli ho detto che io ho voglia di essere amata e rispettata e che amavo lui come era prima. Fatto sta che lui è rimasto letteralmente paralizzato dicendo che non si aspettava una decisione così è che non riusciva nemmeno a parlare. Io sono così andata via e tu dirai dove sta il problema? Il problema è che lui non si è più fatto vivo, io mi aspettavo una sua chiamata per poterci vedere e chiarire il tutto, visto che lui ha fatto scena muta. Sono così trascorsi due mesi dove io sono a pezzi per averlo perso perché eravamo tanto assieme prima che lui cambiasse e sono frastornata da questo silenzio. Non riesco pur impegnandomi seriamente, ad andare avanti. Sento in peso nel cuore di questa cosa irrisolta. Ma come è possibile che non si faccia più vivo dopo 9 mesi di giornate intense piene di passione di amore e di noi? Una parola di conforto, per favore...
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  8. Avatar di Monichina

    Monichina 10 anni fa (27 Ottobre 2014 22:23)

    Malgrado la presa di coscienza che la storia stava diventando malata, malgrado la mia iperattività per rimuoverlo dai pensieri, malgrado introspezione profonda per capire le dinamiche malate, malgrado la certezza dell incompatibilità caratteriale, malgrado la lettura di libri sul Tema della dipendenza affettiva e di migliaia di forum sull argomento, malgrado nuove persone che si affacciano alla mia vita, malgrado l ansia che sparisce, più tempo per me, la certezza di non rivolerlo, la certezza che abbia problemi, che il tempo mi guarirà e che è meglio così, prendermi cura di me fare sport uscire ecc, ho una delirante PAURA e la morte nel cuore...
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  9. Avatar di Monichina

    Monichina 10 anni fa (27 Ottobre 2014 22:49)

    Con le lacrime agli occhi per la commozione per le tue parole, sono però cosciente di non avere quello strumento che mi permetta di far scattare dentro me la molla dell amor proprio, non so come si fa a livello mentale malgrado la coscienza sia avanti un passo dal cuore e dalla mente, a sentire lo schiocco del click che mi faccia dire e pensare che lá fuori c'è qualcosa di bello e dentro me ancora di più! Vorrei imparare il meccanismo mentale che porta ad amarsi e a prendersi in braccio per portarsi in salvo
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  10. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (27 Ottobre 2014 22:09)

    Cara Monichina, sei stata brava a liberarti di lui e il fatto che lui non ti cerchi significa che hai vinto alla lotteria. Si trattava di una relazione tossica la tua, con un uomo con personalità instabile, un violento, un uomo sbagliato. Ne riparleremo.
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  11. Avatar di Monichina

    Monichina 10 anni fa (27 Ottobre 2014 23:26)

    Grazie Ilaria, il mio compito da tra poco in poi sarà pensare al tuo braccio che mi sorregge e provo a lasciare andare, a volte mi rendo conto che lo penso talmente tanto da rasentare la paranoia, in scenari per me dolorosissimi come il terrore di vederlo con un altra o che torni con la sua ex con cui è stato 10 anni, cosa che aveva fatto all inizio della nostra storia, di tornare con lei per poi pentirsene la sera stessa e cercandomi di nuovo. Quando entro nel delirio dei miei pensieri, penso anche che posso aver enfatizzato i suoi comportamenti, cosa che mi diceva spesso, ma poi penso che non è importante se li avessi esagerati o meno, e che l importante fosse il mio percepire Può essere che essendo una donna così fragile abbia "capito male" abbia frainteso un comportamento che in realtà nelle coppie è normale?
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  12. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (27 Ottobre 2014 22:37)

    Ehilà, Monichina, hai pure studiato! ;) Come dire, non ti manca niente, allora, ti sei fatta tutta la trafila. Ora devi compiere l'ultimo miglio. Quello di iniziare - finalmente - la TUA vita. E ci credo che hai paura e hai la "morte" nel cuore. Ma siccome hai studiato e ti sei fatta tutta la trafila sai anche che quell'ultimo miglio puoi farlo. Devi farlo. Io sono con te. Molto più di quanto tu possa lontanamente immaginare.
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  13. Avatar di Monichina

    Monichina 10 anni fa (27 Ottobre 2014 23:38)

    Volevo solo sentirmelo dire, un abbraccio fortissimo, grazie Ilaria, un sorriso
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  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (27 Ottobre 2014 22:55)

    Carissima Monichina, già ci sei, sei lì, c'è solo un velo trasparente tra te e quel click. Sospendi il pensiero e la tensione per un po'. Lascia andare. Non avere fretta - anche se, lo so, il tempo è stato lungo, ne sono consapevole -. Lascia perdere. E lascia che a poco a poco la tranquillità e un senso di sicurezza ti invadano. Se sei arrivata fin qui, che cosa ancora può fermarti? Quel che hai tollerato è stato tanto, nient'altro sarà più grande. Lascia andare. Non pensarci per un po'. E io sono con te, immaginami mentre ti offro il mio braccio e ti tiro mentre tu spingi per andare - definitivamente - in salvo. Ci sono anch'io con te in questo passaggio :)
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  15. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (27 Ottobre 2014 23:31)

    Eh no, Monichina, lo sai che non puoi prendere in giro te stessa (e basta!) e nemmeno me. Su, faccio conto che quest'ultimo commento non l'hai scritto :)
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  16. Avatar di Serena

    Serena 10 anni fa (2 Dicembre 2014 9:34)

    Buomgiorno scrivo per trovare in qualcuno la forza di fare questo passo enorme e difficile. Hob40 anni sposata da 6 dopo due anni di convivenza. Ho una bimba di 5 anni e dopp lunghe delisioni sto meditando (ormai da un po) la sparazione. I motivi sono molteplici dal fatto che per anni ha dato per scontato che la sottoscritta fosse onnipresente per tutto e mi ritrovavo cosi a gestire casa figlia lavoro etc. Perfino in vacanza si è sempre fattola sua palestra a cui non ha mai rinunciato week end cocompresi (in 5 anni non ha mai pranzato con me e la bambina)l'anno scorsola botta finale. Sua mamma si ammala e passa 6 mesi per tutti i week end da lei ma alla mia richiesta di stare con noi lui continua ad andare in palestra la mattina e i pomeriggi dalla mamma.Rinunciare alla palestra che dice essere un dovere per il suo stare bene e togliersi lo stress e il mal di schiena......mai! Imparare ad affrontare l'ordine in casa mettendo a posto almeno le sue cose? Assolutamente no! E cosi oggi mi ritrovo con questa idea ma senza il coraggio perché ho paura di lasciare mia figlia a lui ogni due week end che lui non e in grado di gestire. Ho paura di non farcela economicamente. Ho paura che la bambina ne possa risentire e cosi mi sono bloccata e lui dando velatamente la colpa a me mi cerca solo quando deve farsi una sc......a! Per il resto fa come un bravo cagnolino quanto gli fa comodo! Apparecchia ogni tanto ogni tanto giica con la piccola ogni tanto non lascia piatti e tazzine e fazzoletti sporchi in giro per casa. L'ultima motivazione per me non poco importante è chevorrei il secondo figlio ma lui no e non perché non ci siano risorse ma la risposta fino abprima di parlare di separazione è stata....a me i bambini non piacciono! E cosi mi sento intrappolata e di cacca! Un saluto a tutti
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  17. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (2 Dicembre 2014 17:49)

    Ciao Serena, scusa avevi bisogno che te lo dicesse in faccia che non gli piacciono i bambini? Questo è il genere di uomo a cui non piace niente e nessuno, se non l'idea di se stesso...
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  18. Avatar di Dany 78

    Dany 78 10 anni fa (15 Dicembre 2014 10:27)

    Sono sposata da 8 anni, un matrimonio fondato sull'amore e rispetto reciproco. Da questa unione è nata la nostra piccola che ora ha 7 anni.. Mio marito, tutt'ora lo è, sempre presente, amorevole, ma i continui problemi quotidiani ha fatto sì che qualcosa si rompesse... Sento divolergli un grann bene ma l'amore è un'altra cosa. In questi mesi ho conosciuto un'altra persona, me ne sono innamorata, facendo così crollare le mie convinzioni.... Non so più niente... Sono in forte crisi. Abbiamo provato a staccarci per il bene di mia figlia e per non rovinare un matrimonio... Non ce l'abbiamo fatta. Ho detto a mio marito di essere innamorata di un altro, mi sarei sentita un'ipocrita. Sono sincera e leale e non mi andava di continuare questa farsa. Lui è disperato. Mi ama e non vuole perdermi.... Ma io non ce la faccio più.... Non so più cosa fare..... Stare con lui è soffocante ma poi penso a mia figlia e il senso di colpa mi assale.... Aiuto
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  19. Avatar di ROBERTA

    ROBERTA 10 anni fa (15 Dicembre 2014 22:28)

    Ciao a tutti,mi chiamo Roberta,ho 42 anni e mi sono separata da quasi da più di tre anni,la mia è stat una doccia gelata,mio marito ni tradiva ed io l'ho scoperto quasi subito...dopo che l'ho sgamato è iniziato il mio calvario...abbiamo insienme un'attività,una palestra e siamo soci al 50%...ci siamo sempre scornati ma alla fine questo è quello che ci ha sempre permesso di crescere,anche i punti di vista diversi possono essere stimolanti x andare avanti...abbiamo avuto rogne finanziare e grazie anche a qs governo che ci affligge fino alla morte ci hanno fatto penare molte situazioni...ma credo sia normale routine...il fatto poi è che lui si è stufato delle rogne ed è evaso altrove....io ero profondamente innamorata di lui,mi piaceva da impazzire fisicamente,era pieno di muscoli ed un viso maschio ma gentile,gli occhi azzuri e profondi,il suo abbraccio forte ed avvolgente,la sua voce melodiosa..insomma lo amavo con tutti i suoi pro e tutti i suoi contro
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  20. Avatar di ROBERTA

    ROBERTA 10 anni fa (15 Dicembre 2014 22:28)

    ...la cosa più brutta e che ritengo assurda è il fatto che malgrado abbiamo condiviso 10 anni di vita insieme impegnandoci anche pesantemente a livello economico lui non ha mai fatto nulla per evitarmi umiliazioni e dolore e poi è diventato dispotico ed arrogante con me che alla fine non credo proprio di meritarlo qs atteggiamento...ora si è pure defilato dal lavoro e rimane mio socio,ci sentiamo telefonicamente viene giù dalla sua nuova abitazione fuori Liguria dove sia,o noi perchè convive con la sua nuova compagna...ma io mi chiedo come si può diventare così insensibile ed anche menefreghisti della propria attività...qs non ha giovato a miglorarla..anzi mi ha portato ad avere molte più spese..io ho perso tutto..marito,benessere economico e mentale...io ci sono sempre,non ho mai mollato nulla ma stò affondando con la ns attività e tutti i gg mi chuedo il perchè...è molto più complicato spiegarla bene e non con qs voglio dire che io sia una donna con poco carattere ma ora sono triste,demotivata e tanto sola...quindi io sono per un logico pensiero,l'AMORE SE ESISTE NON PUO'FINIRE MAI,POTREBBE MODIFICARSI MA PUR SEMPRE AMORE E'...
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