Perché dopo una separazione ti senti una cacca?

Separazione: che cosa aspettartiArgomento tosto quello di oggi, la separazione. Forse non ci crederai, ma la nostra vita è piena di esperienze di separazione. Separazione dalla mamma il primo giorno di scuola o di scuola materna, separazione dai compagni alla fine delle elementari, delle medie o delle superiori, separazione dagli amici quando si concludono alcuni cicli di vita e ne iniziano altri. E anche separazioni da luoghi e da oggetti. Ovviamente qui e adesso parliamo della separazione che pone fine a una storia d’amore, non importa che sia lunga o breve, o che sia un matrimonio oppure no.

"L’amore che poté morire non era amore.Berthold Auerbach
"

La separazione che avviene dopo un matrimonio o dopo una lunga convivenza (che magari ha visto anche la nascita di figli) è l’esempio più significativo di separazione, il più “grande” e il più “forte” e include in sé tutte le caratteristiche di un distacco, alla loro massima potenza. Quando si tratta di relazioni meno “impegnative” (che per esempio non hanno comportato la convivenza dei due partner) la separazione può essere vissuta con intensità più o meno forte ed è caratterizzata comunque da tutti i fenomeni che ci sono in una separazione successiva a un matrimonio o a una convivenza di tipo matrimoniale.

“Scusa Ilaria, perché mi fai tutta questa lunga premessa?” tu chiederai. E io ti rispondo che ti faccio questa lunga premessa perché è importante che tu legga tutto l’articolo, anche se non sei stata sposata o non hai avuto lunghe convivenze. Parlerò infatti di temi molto utili per te, per la tua storia d’amore attuale e futura.

Separazione: una storia vera

Due giorni fa ho avuto un’importante conversazione con una lettrice, che qui chiamerò Manuela. Quando io parlo con le mie clienti di coaching o con le mie lettrici ricevo spesso delle illuminazioni. Per questo io sono estremamente grata a chi mi segue, a chi legge, a chi mi scrive: è dallo scambio tra noi che nascono le soluzioni più efficaci.

Manuela era piuttosto giù e mi ha detto che si sentiva una “cacca”. Io quella parola – “cacca” – a dir la verità non l’avevo mai sentita prima ;) e siccome lei me l’ha fatta scoprire, le ho chiesto il permesso di utilizzarla. Lei me lo ha dato e io ora la uso. Spero che questa parola non ti dia fastidio. Non so se tu sai che cosa vuol dire “cacca”. Ma probabilmente riesci a capirmi. Non so nemmeno se sai che cosa significa “sentirsi una cacca”, ma sono sicura che anche in questo caso riesci a capirmi.

Manuela è una giovane donna – giovanissima! – di 38 anni che ha già dei figli e si sta separando dal marito. Manuela si è sposata molto giovane (tra i 20 e i 25 anni) e i suoi bimbi sono grandicelli. Attenzione 1: quando ci siamo parlate Manuela si sentiva una cacca a causa della separazione. Attenzione 2: l’iniziativa della separazione l’ha presa lei. Interessante vero? Ma se hai vissuto una separazione dopo una storia importante, sai bene che questa apparente contraddizione ha molto senso.

Lei ha dato il primo impulso alla separazione perché dopo molti anni si è accorta che il marito proprio non era in grado di andare incontro ai suoi bisogni. A Manuela era venuto anche il sospetto che il marito avesse un’altra donna. In effetti al momento il marito ha un’altra donna, dalla quale aspetta un bimbo. Le procedure della separazione vanno avanti etc etc.

Sottolineo un dato importante: Manuela è una donna di straordinaria umanità – mi ha toccato il cuore, per molte ragioni -, ha una grande intelligenza e una grande vitalità (lei adesso queste cose non le riesce molto a percepire, ma saltano all’occhio). Ha anche delle capacità pratiche, un buon lavoro, è una mamma amorevole. Una donna alla quale non manca niente per vivere una vita grandiosa e felice. E anche per sedurre un uomo. Questo noi lo sappiamo – io e te che ci stiamo riflettendo in questo momento -, perché le capacità e le possibilità negli altri riusciamo a vederle. Manuela non riesce ancora a esserne consapevole. Quando ci riuscirà – e ci riuscirà! – si salvi chi può.

Separazione e autopercezione di escremento

A dirla tutta, la storia di Manuela è molto simile a quella di centinaia, probabilmente migliaia di donne. Ci si sposa in età giovanile, senza grandi esperienze e con sogni immensi e bellissimi progetti. Si dà tutte se stesse al marito e poi ai figli, se arrivano. A un certo punto ci si accorge che manca qualcosa. In questo caso ci si accorge, dopo un po’ di tempo, che l’uomo che si ha al proprio fianco non è quello giusto. Ma questa scoperta avviene dopo molte sofferenze, dopo tante frustrazioni che si sono prolungate nel tempo. Tant’è che la decisione di separarsi nasce dall’esasperazione, dalla disperazione, dall’esaurimento. Anche se è la decisione migliore possibile. Anzi, è la madre di tutte le decisioni, quella che permette a tutte le nuove opportunità di presentarsi, e che permette anche di costruire il proprio futuro e di creare la propria vita, vera, autentica.

E allora, perché dopo una separazione molte donne si sentono una cacca? Perché tu ti senti una cacca?

Ti senti una cacca perché hai subito un processo di trasformazione in negativo che ha una potenza quasi incommensurabile. Se ci pensi bene dipende dal susseguirsi di fasi diverse, che corrispondono a stati emotivi – potentissimi – diversi tra loro. Sono stati emotivi così potenti che hai la sensazione che abbiano modificato il tuo vero essere. Ma non è vero, anche se ti sembra! Il tuo vero essere è li pronto a ripartire appena ti ricarichi.

Le 7 fasi emotive che hai sperimentato finora

1)      C’è la fase dell’innamoramento, del riconoscimento di un compagno come il “proprio compagno” e dell’investimento emotivo in un sogno/progetto che è la vita insieme ed è anche e soprattutto la propria vita. Questo è importantissimo e molto forte: in questa fase le energie, i pensieri, le fantasie e l’”immaginazione” sul futuro che ti attende giocano un ruolo fondamentale.

2)      C’è la fase della messa in opera del progetto e del coinvolgimento totale e totalizzante: ok, si parte, iniziano i lavori. Ci si sposa, si va a convivere. Vai con l’investimento di fisico e mentale a fare, realizzare, risolvere eventuali difficoltà. Il tutto prende grandi energie non solo emotive, ma anche pratiche: organizza, cucina, pulisci, trova punti d’incontro con il partner, costruisci una vita insieme. Una bella sfida.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

3)      C’è la fase delle difficoltà, del bagno di realtà e della perseveranza: ok il progetto è partito, ha richiesto un sacco di investimento e di energia. Ma non è proprio come te l’aspettavi. Non importa, tu fai spallucce e te ne freghi, vai avanti a testa bassa, convinta che il tuo sogno e il tuo progetto contino più di tutti e di tutto. Perseveri, sicura che la tua dedizione, il tuo impegno e il tuo sacrificio ti portino dove vuoi andare. Anche se non sai più di chi è davvero il progetto al quale stai lavorando.

4)      L’avvilimento: è un fenomeno estremamente bastardo, perché si insinua in ogni angolo della tua relazione e della tua vita in modo lento e insesorabile: le cose non girano proprio e tu non vuoi accettarlo. Nel contempo cominci a trascurare te stessa e la tua vita. Non curi più il tuo aspetto e la tua persona e nemmeno la tua anima, rinunci a te per fare spazio agli altri (compagno, figli,), magari ingrassi o dimagrisci eccessivamente (la tua tristezza e la tua delusione la devi pur mettere da qualche parte). Cominci a non dormire etc etc.

5)      La mancanza di amore. A quel punto, quando già sei a un buon grado di cottura, la distanza tra te e il tuo compagno si fa gigantesca. Lui non è l’uomo giusto (e questo fatto non è  colpa di nessuno, né tua, né sua) e quindi non riesce a supportarti, a sostenerti, a darsi da fare. Anzi, magari si rivela un po’ stronzo e per giustificare e dare logica a quel che sta succedendo, lui dà la colpa a te. Ti fa sentire inadeguata, non all’altezza, magari poco attraente e poco affascinante. Ti lascia spesso sola. Si dedica a se stesso e non a te. Ti fa mancare amore. E questo ti fa stare malissimo.

6)      Il riscatto del buon senso, della vitalità e della speranza: arriva proprio quando sei disperata, per paradosso. In fondo al tuo cuore sai e ti dici: “Accidenti, ma così non posso mica andare avanti! Posso, voglio e mi merito di meglio.” Siccome sei una donna intelligente, prendi l’iniziativa per la separazione.

La mazzata finale e la sorgente di possibilità

Attenzione, a questo punto, fermiamoci a riflettere: è ovvio che alla fase 6) le tue energie emotive e anche fisiche sono esaurite, addirittura sotto lo zero termico, ne hai poche, pochissime. Il fatto è che la fase 6) è la più delicata, quella che richiede più forza e più energia, proprio nel momento in cui, invece, tu, di forza e di energia ne hai meno (hai presente tutto quello che hai fatto finora, te ne rendi conto?). E’ in questa fase che devi decidere, spingere, prendere in mano la situazione. E’ in questa fase che devi prendere in mano la tua vita. E magari andare dall’avvocato, parlare con il giudice, lo psicologo etc. O spiegare la faccenda ai tuoi, ai suoi, agli amici e ai colleghi. Ufff… Ed è in questa momento che si passa alla fase sette…

7)      La mazzata finale: la separazione vera e propria. Per quanto tu l’abbia voluta o comunque sappia che è la cosa giusta da fare per te, il momento in cui ti separi davanti al giudice o in cui lui se ne va di casa o decidete di non vedervi più (in tutte le varianti possibili e immaginabili) ha un significato simbolico profondo, che non può che essere percepito emotivamente come un colpo di grazia alla tua energia e alla tua autostima.

In sintesi: il sentirsi una cacca dopo una separazione, è la fase finale di un lungo processo, magari durato anni, in cui tu hai vissuto intense emozioni, hai impiegato energie e messo a dispozione risorse in un progetto che poi non si è compiuto come tu avresti voluto.

E ora dopo tutto questo gran parlare di sentirsi una cacca, dove andiamo? Ci fermiamo a riflettere sul fatto che questa separazione, questa fine è, di fatto, un grandioso nuovo inizio. Qualcosa che, qualsiasi sia il tuo punto di partenza, ti permette, finalmente di realizzare te stessa. Più forte e più bella di prima.

Anche se avrei voluto continuare, oggi mi fermo qui: il messaggio importante di questo mio articolo è che tu comprenda le profonde ragioni per cui ti senti uno straccio dopo la fine di una storia. Non sono scuse o giustificazioni. E’ un dato di fatto. La presa di coscienza di essere legittimamente e logicamente in un momento di grande debolezza deve essere un elemento che ti aiuta a valorizzare te stessa, il tuo presente e anche il tuo passato. Ed è essenziale per costruire il futuro che vuoi. In un prossimo articolo continuiamo.

Fammi sapere se il tema ti interessa e se vuoi che approfondiamo. Raccontami la tua esperienza.

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447 Commenti

  1. Avatar di frappacanu

    frappacanu 11 anni fa (8 Maggio 2014 17:43)

    @Indecisa76 tuo marito mi pare un po' narcisista... motivi per lasciarlo ne hai, eccome! prima di tutto il fatto che non ti faccia stare bene. Certo, la nostra felicita' non e' responsabilita' altrui, ma almeno non dovrebbero farci star male! E poi un uomo che ti dice che sei gia' stata fortunata a trovare lui non ti ama... almeno non quanto ama se stesso! Tu perlomeno rispondigli che e' stato lui fortunato a trovare te, perche' un'altra che lo sopporti e' molto difficile che la trovi. Citando Enrico la Talpa, tuo marito e' un po' pieno di se'... digli che provi con un lassativo! ;)
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  2. Avatar di valentina.Maidiremai

    valentina.Maidiremai 11 anni fa (10 Maggio 2014 18:10)

    buongiorno, mi chiamo Valentina ed è la prima volta che scrivo. conosco questo sito da qualche settimana ed ho letto appassionatamente moltissimi articoli. Naturalmente anch'io sono in fase di separazione e mi sento una cacca, anche se l'ho deciso io. In realtà dopo qualche anno di distanza emotiva io e mio marito ci siamo detti che non c'era più niente fra noi tranne i nostri 3 figli, solo che essendo lui come molti uomini di mia conoscenza principalmente attaccato alla comodità di avere me che gli faccio da mamma/badante, la decisione di separarci l'ho dovuta prendere io, altrimenti lui sarebbe andato avanti per chissà ancora quanto tempo come separati in casa per il bene dei figli. Ora io mi sento come quella che non sa sacrificarsi per la famiglia e che quasi per capriccio vuole creare problemi ai ragazzi e non sopportare l'indifferenza che c'è fra di noi. continuo a leggere i post di Ilaria dove trovo tante conferme che è importante invece cercare di superare la fine dell'amore e credere in se stessi, darsi valore e ricominciare una nuova vita, cosa che spero accadrà in barba alla mia paura di solitudine e sofferenza. Ho paura che i miei figli mi odieranno per averli allontanati dal loro padre e non ho ancora il coraggio di dire loro quello che accadrà entro non molto tempo. Grazie per aver accolto il mio commento e spero in futuro di poter dire a tutti che è andato tutto bene e di essere serena, se non felice.
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  3. Avatar di Nora79

    Nora79 11 anni fa (11 Maggio 2014 7:26)

    Ieri mio marito se n'è andato. Tornerà a prendere le sue cose tra qualche giorno. 15 anni di relazione di cui più di 13 bellissimi, sereni, felici. Poi l'infelicità da parte mia, l'incapacità di gioire diquello che prima era tutto per me,la nostra storia. Ho desiderato un figlio, l'abbiamo cercato senza successo per oltre un anno, e alla fine, delusa, arrabbiata con la sorte e desiderosa di riscattarmi da una vita che a 34 anni mi faceva sentire un'ottantenne, ho pensato bene di tradirlo, più volte. Da qui la decisione che l'amore se n'era andato, che quella persona su cui avevo investito tutta me stessa non mi bastava più. Io ero cambiata, lui no. Colpevole due volte, di non amarlo più e di averlo tradito. Ci ho messo un anno a trovare il coreggio di troncare definitivamente, dopo tanti discorsi dolorosi e periodi di decongestione dai genitori, l'unico modo per uscire da quello stato altalenante di crisi in sordina è stata confessare freddamente i miei misfatti. Tempo 4 ore ed era partito. Per sempre, ferito come peggio non si può, gli ho procurato il dolore più grande che avrei mai potuto, proprio alla persona che ho amato di più nella vita e che mi ha sempre amato e rispettato. Risultato: sono una cacca, sotto tutti i punti di vista. Anche io ho il cuore spezzato e rivivo tutti i momenti felici di questi anni che oramai sono solo ricordi. È giusto così, l'ho voluto io. Allora perchè sto così male? Solo senso di colpa (meritato) o errore madornale? Grazie a chi vorrà aiutarmi a capire e digerire....
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  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (11 Maggio 2014 13:16)

    @ Nora, grazie per il tuo messaggio. Intanto mi dispiace molto. Sono abbastannza convinta che la vostra fosse una storia comunque destinata a finire, indipendentemente dai tuoi tradimenti e sono abbastanza certa che tu lo sai. Ci penso e magari dedico un articolo a quanto hai scritto con l'intento di darti qualche spunto che possa esserti d'aiuto. Un caro saluto. Ilaria
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  5. Avatar di Giulia

    Giulia 10 anni fa (29 Maggio 2014 3:05)

    Ciao Ilaria e grazie a tutti quelli che hanno scritto la loro testimonianza.Queste sono le cose che mi aiutano a non sentirmi un marziano chiuso nel suo dolore. Mi chiamo Giulia ho 35 anni ed a settembre fermerò la consensuale. Eravamo insieme da 10 anni di cui 3 di matrimonio. Dopo un primo momento felice il matrimonio è stato un inferno. Poi lui ha pensato bene di trovare una amante su un sito di incontri invece di parlarne con me. Alla fine hanno cominciato a frequentarsi in alberghi ad ore mentre io facevo i turni di lavoro notturno. Lei era sposata con un figlio e spesso lo invitava a casa dua approfittando del fatto che il marito portasse il bimbo dai suoceri.Io non so come abbia potuto fare mio marito ad andare a scopare nel letto nuziale di lei con.le foto del marito ed il figlio.Fatto sta che ho scoperto tutto dopo 4 mesi in cui lui pur facendo sesso con me, portandomi in vacanza e comportandosi normalmente aveva iniziato un uso strsnodi ttelefonino e pc. NON volevo perderlo l'ho pregato di restare, fare terapia di coppia (inutile costosa e deleteria) e parlarne col sacerdote che ci aveva sposati.Ma tutto inutile. Lui continua a mandare sms ambigui a lei che ogni tanto io scopro con successiva lite e pianto. Proviamo il cammino per coppie Retrouvaille con scarsi risultati. Intanto ho perso 20kg e tanti capelli. Attacchi di panico e psicofarmaci ogni giorno. Alla fine a marzo mi dice di non aver più sentimenti per me ed io vado via di casa (di suo padre).A due settimane dalla richiesta di separazione lui è già con lei come nulla fosse. Io ho preso il lavoro e sono tornata dai miei. Questa grande Elena di Troia ha vinto la sua personale guerrax portarmi via il marito. Io continuo a piangere vomitare e cerco d nuovo lavoro. Questa è dolo la mia storia non so cosa consigliare a voi ma accetto ogni commento
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  6. Avatar di stella

    stella 10 anni fa (4 Giugno 2014 12:03)

    io qui Ilaria inserirei anche un altro termine importante e fondamentale l'accettazione perché tu puoi fare tt qs cose (io le ho fatte) ma nn guarisci finchè dentro te stessa nn accetti davvero che la tua storia è finita.
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  7. Avatar di valentina.Maidiremai

    valentina.Maidiremai 10 anni fa (6 Giugno 2014 17:45)

    Buongiorno, vorrei anch'io aggiungermi a stella nel discorso sull'accettazione, perchè anch'io mi sono accorta che mi sono tormentata per 2 anni e non ne capivo il motivo. il fatto è che secondo me le fasi che si devono attraversare per completare il percorso di separazione sono simili a quelle del lutto,e finchè non arrivi veramente ad accettare che l'amore è finito o che comunque i presupposti per ricostruire il tuo matrimonio non ci sono più, soffri. A me è capitato che mio marito mi dicesse "non provo più niente per te" e allo stesso tempo volesse che continuassimo a convivere da separati in casa visto che comunque non c'erano grossi motivi di attrito, il nostro amore si era semplicemente consumato. poi ho capito che questo suo comportamento mi sviliva e il fatto che io intendessi ricominciare una nuova vita (e non intendo un nuovo uomo ma proprio il riprendere in mano la mia vita) non era un capriccio ma l'unico modo per avere rispetto di me stessa. abbiamo 3 figli e ho 47 anni, sono ancora molto in difficoltà ma ho preso atto che questa svolta dovesse avvenire. per me la fase 7 non è ancora arrivata, forse anche perchè per vari motivi non è ancora andato via di casa ma siamo su quella strada, in ogni caso ho vissuto intensamente tutte le precedenti fasi e in ognuna ho lasciato tante lacrime.
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  8. Avatar di batman

    batman 10 anni fa (11 Giugno 2014 11:05)

    Ciao Ilaria, sono un ragazzo di 50 anni, felicemente sposato da 27, con 2 figli (21 e 17 anni). Un anno fa circa, ho conosciuto una ragazza della mia stessa età, divorziata da 15 anni con 2 figli (22 e 21) e mi è scattato da subito "qualcosa".....abbiamo cominciato con un caffè, la volta dopo abbiamo parlato, la volta dopo ancora abbiamo fatto sesso. Il bello è che era come se la conoscessi da una vita, e così anche x lei. Consapevoli tutti e due che non dovevamo vederci x non creare coinvolgimenti sentimentali, al contrario ci vedavamo più spesso, era come una droga, Quando ci si vedeva, si stava bene, erano sempre appuntamenti furtivi dopo il lavoro e nell'ora di pranzo,o a qualche aperitivo con amici, si stava in auto e si facevano cose che neanche a 18 anni erano prevedibili. Da circa un mese a questa parte, non riesco più a fare l' amore con mia moglie (e lei se né accorta ), mi è venuto a mancare il desiderio, nonostante ci sia un buonissimo rapporto. A un certo punto, nel mezzo della notte, lei mi chiede perché non la desideravo più, perché sono diventato così freddo....Le rispondo dicendogli che forse mi ero innamorato di un'altra donna, premetto che a mia moglie le voglio un gran bene, ma con l'altra andavo a completare quello che probabilmente mi mancava, soprattutto sotto la sfera sessuale (come dicevo prima, è come se ci conoscessimo da una vita, sapeva come prendermi senza inibizioni, insomma, eravamo una cosa unica ).Ora io sono molto frastornato....Mia moglie mi ama ancora, tanto che, nonostante la confessione del tradimento, purchè non me ne vada di casa ( soprattutto x i figli ), è disposta a lasciarmi vivere questa storia e a farmi riflettere sulle decisioni da prendere. La mia amica, per vedermi felice e recuperare il rapporto con la mia attuale moglie, pur soffrendo moltissimo, è disposta a non vedermi e lasciare che il tempo sistemi i suoi sentimenti. Essendo molto sensibile, non posso accettare che delle persone possano soffrire x causa mia, ma d'altro canto, devo trovare una soluzione.....che sia la meno indolore x tutti. Essendo la prima volta che mi succede una cosa del genere, mi farebbe piacere avere dei consigli da te.......
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  9. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (11 Giugno 2014 12:04)

    Caro Batman, suppongo tu intenda trovare la soluzione "più indolore" per tutti, giusto? Il tuo messaggio mi ha colpito, perché percepisco autenticità e sincerità in quello che scrivi. Ti sono vicina e hai la mia massima comprensione. La risposta alle domande che mi poni attraverso gli spazi "costretti" del blog ovviamente non può essere completa ed esauriente quanto di certo tu meriti. In ogni caso voglio porre l'attenzione su alcuni che ritengo punti importanti. Intanto chi sono questi "tutti" ai quali ti riferisci? Mi permetto di osservare che i tuoi figli hanno vent'anni e anche se l'infanzia e la giovinezza al giorno d'oggi e in questo nostro paese vengono forzatamente estese all'infinito, ritengo che i tuoi ragazzi siano persone adulte. Anche se tu, cinquantenne, ti definisci "un ragazzo" e hai scelto come nickname "Batman", dopo i vent'anni siamo tutti persone adulte, non credi? Inoltre i matrimoni tenuti insieme per il bene dei "figli" e della "famiglia" sono convinta siano rapporti distruttivi (per tutti) e non costruttivi. Quindi, suggerirei di contenere la preoccupazione per i figli. A questo punto ci sei tu, che sei importante, c'è tua moglie, che è importante, c'è l'altra signora, che è importante. E c'è il legame tra te e tua moglie, che è di sicuro importante, non solo perché si tratta di un matrimonio lungo e soddisfacente, ma anche e soprattutto perché mi pare tuttora solido e ricco. Da quello che riporti, hai a che fare con due donne che stanno dimostrando entrambe grande equilibrio, maturità e buon senso. Sei un "ragazzo" fortunato da questo punto di vista. Riconosci questo tuo stato di "grazia" e fanne buon uso, per te e per loro. Non abusare della pazienza e della comprensione di tua moglie e nemmeno della disponibilità e del cuore della tua amica. Mi permetto di far presente alcuni "principi generali" piuttosto risaputi, che ritengo validi e che è bene ricordare: i) disfare un matrimonio e iniziare un processo di separazione - per vie legali o no - è un'impresa dolorosa, tra le più dolorose nella vita di una persona. E spesso non è utile. Molti matrimoni non hanno ragione di essere mantenuti in vita e la separazione allora è la scelta migliore per tornare a vivere. Un castello di carte non può stare in pieidi, soprattuto se si tratta di carte false. Ma non è che per una macchia sul muro di una stanza si distrugge un edificio solido. Una onesta riparazione fatta a regola d'arte - e non solo per "facciata" - può rendere ancora più accogliente la casa in cui già si sta bene. ii) Sono certa che il "completamento" che hai la sensazione di provare con la tua amica, soprattutto nella sfera sessuale, di cui parli, sia molto gratificante ed eccitante e sia una novità davvero capace di contribuire molto al "frastornamento" che provi. Te lo dico con la massima comprensione possibile. Mi tocca anche dirti, che, per quanto potente e per quanto "resistente", presto o tardi l'eccitazione nella sfera sessuale è destinata ad andare in secondo piano. iii) Penso che se vuoi prendere una decisione che sia costruttiva per tutti (parlo soprattutto di voi tre, tu e le due signore, che se ve la giocate bene potete portarvi a casa tutti qualcosa di utile e di buono da questa vicenda per le vostre vite) devi guardarti dentro con grande onestà e sincerità, senza pensare per un po' di tempo alle tante responsabilità dalle quali ti senti circondato. Prenditi il tempo, una volta nella vita, di pensare a te stesso, ai tuoi bisogni, ai tuoi desideri, a quello che desideri davvero. Tenendo fuori, in questa tua riflessione personale i "doveri" , gli "obblighi" e i "che cosa dice la gente". iv) Con tua moglie cominciate a smetterla di vedervi solo come "genitori" e "responsabili di famiglia". Farebbe bene innanzittutto a questi figli che è utile ed è sano avviare a una indipendenza e autonomia non solo materiale, ma soprattutto emotiva. E farebbe bene a voi due, come uomo e come donna, e soprattutto come coppia. Conto di aver dato utili elementi di riflessione. Fammi sapere, se ti senti e quando ti senti.
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  10. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (11 Giugno 2014 14:52)

    si renderà conto il "ragazzo"? Mi tocca anche dirti, che, per quanto potente e per quanto "resistente", presto o tardi l'eccitazione nella sfera sessuale è destinata ad andare in secondo piano. le due signore, sicuramente sì, "grandi" donne...
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  11. Avatar di batman

    batman 10 anni fa (12 Giugno 2014 23:05)

    Ti ringrazio molto Ilaria delle tue risposte in merito, volevo specificare alcune cose che forse mi sono sfuggite. I miei ragazzi di 21 e 17 anni sono già molto maturi x l'età che hanno, tanto che il maggiore è 2 anni che studia in università all'estero con ottimi risultati, e il piccolo è al 2° anno di superiori anche lui con ottimi risultati. Probabilmente è una preoccupazione di mia moglie che se io decidessi di andarmene di casa, magari ne soffrirebbero i figli riguardo gli studi ......etc etc..... Nel paragrfo III) mi citi una decisione costruttiva da prendere, in modo che tutti e tre ne traggano vantaggio......io ho riflettuto su questa e mi sono posto questa domanda: Come si fa a trarne vantaggio in tre? Si deve mettere in chiaro l' identità dell' amica alla moglie, ( anche se mia moglie ha già capito chi è....). L'amica deve sapere che mia moglie sa?...... Si potrebbe trasformare in una relazione multisentimentale?.......dove tutti sono al corrente di tutto........Secondo te è possibile una relazione a tre dove tutti ci si vuole bene senza gelosie e quant'altro? mettendomi nei panni della mia amica,(sicuramente nella posizione più sfavorevole del trio ), che vantaggio potrei avere? Io ora voglio un bene dell'anima a tutti e due in modi diversi, la mia amica và a completare probabilmente quello che mi è sempre un po' mancato sotto la sfera sessuale......( che secondo me ha una importanza vitale nella coppia ) tieni presente che il sesso che intendo io è quello buono,fatto non tanto per fare........... Non so in che modo potrebbero volersi bene loro due senza avere gelosie, competizioni.........Se hai qualche risposta sulla base delle tue esperienze, ne farò tesoro. Grazie ancora per avermi dedicato il tuo tempo.......
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  12. Avatar di Giulia

    Giulia 10 anni fa (13 Giugno 2014 14:17)

    Ma quale relazione multi sentimentale (parola orribile).Ilaria secondo me le sta chiedendo di fare una scelta che aiuti sua moglie a stare meglio e la sua amante a non restare in sospeso. Io le parlo da donna tradita...cerchi di scegliere in fretta.Sua moglie si rassegnera come sto cercando di fare io se verrà lasciata e se invece lascerà la sua amante se be fara una ragione perché non è giusto iniziare una relazione con un uomo sposato e per quanto buona e sensibile sua la sua amica ha fatto un gran casino a mettersi in mezzo.
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  13. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (13 Giugno 2014 14:46)

    No, Batman, io non mi riferivo a un ménage a trois nel quale le due "donne" si piegano pur di preservare il loro "tesoro". Quello probabilmente è il sogno di molti uomini, è una non scelta, un atto di comodo, irreale che sembra una favola per bambini egoisti. Non pensavo nemmeno alla assoluta trasparenza (informare tutte e due, giusto per lasciare a loro la patata bollente) e addirittura a un "matrimonio" tra le due. Ma ti pare? Ma ti pare possibile chiedere questo ad altre due persone, per non rinunciare a nulla tu? In sintesi, giusto per essere esplicita: la via percorribile è quella che ti ha ventilato la tua amica. Che probabilmente ha le idee chiare. E, indubbiamente lei da questo trarrebbe grandi vantaggi per sé, la propria vita e il proprio futuro.
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  14. Avatar di Ana

    Ana 10 anni fa (13 Giugno 2014 16:33)

    Parlo da figlia: spesso ho desiderato che i miei si separassero. Oppure che accadesse qualcosa come ad esempio un tradimento per dare una scossa, sia in positivo che in negativo, ad un matrimonio, secondo me, infelice e inutile. Perché, almeno nel mio caso, la frustrazione per un matrimonio infelice è stata pienamente scaricata sui figli. Molte coppie restano insieme "per non far parlare la gente" o per "non dare spiegazioni ai genitori". I figli grandi capiscono, e soprattutto non devono scegliere se stare con mamma o papà.
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  15. Avatar di batman

    batman 10 anni fa (13 Giugno 2014 17:12)

    Chiedo scusa per alcune incomprensioni........Ringrazio ancora x i consigli dati, e ne farò tesoro......ora ho un po' più di chiarezza ....... Volevo solo dire a Giulia che la mia amica non si è messa in mezzo volutamente, ma ci si è trovati tutti e due coinvolti senza volerlo in una attrazione fisica e mentale corrisposta inizialmente che poi ci ha spinto a sviluppare dei sentimenti che nessuno dei due avesse mai provato in vita sua.......La scelta, devo ammettere, è molto difficile, perché sono due donne fantastiche.......spero di fare la scelta giusta per tutti.........ma soprattutto per me, che, come si dice, la cosa più importante siamo sempre noi stessi...... Grazie ancora Ilaria per la disponibilità, e a presto.
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  16. Avatar di Emanuele

    Emanuele 10 anni fa (16 Giugno 2014 17:18)

    Dopo 6 anni di fidanzamento,ho dovuto lasciare la mia donna..è arrivato un esaurimento nervoso,senza capirne il motivo poi pian piano ho capito che era lei..l'ho lasciata,ora son passati quasi 2 mesi,ho momenti felici,e momenti in cui mi manca non lei,ma i progetti,prendere casa,figli..ti sentì spaesato,so che passerà,ho 33 anni ma non sono quello di 6 anni fa ed è difficile ancora capire chi sono,ho tanta voglia di amare ed essere amato questo si...
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  17. Avatar di igienico

    igienico 10 anni fa (27 Giugno 2014 17:22)

    Cara Ilaria, ho letto il tuo articolo con attenzione e penso alla mia situazione, in cui dopo 12 anni di intenso matrimonio (nel senso che per quanto tra alti e bassi ci siamo sempre amati, cercati e trovati con estrema passione e coinvolgimento) e 3 passati più tranquillamente con l'arrivo del secondo figlio, nel momento (quasi concordato) in cui avremmo dovuto riprenderci tempo per noi, tutto è crollato... TI chiedo... le fasi sono intercambiabili tra uomo e donna, vero? ;-)
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  18. Avatar di Casper

    Casper 10 anni fa (4 Luglio 2014 13:38)

    Ciao Ilaria ho letto il tuo articolo. Mio marito, dopo 19 anni di matrimonio, ha conosciuto un'altra donna con la quale ha instaurato un legame di "amicizia profonda" così profonda da farlo star fuori anche 5 sere a settimana con varie scusa. Nonostante io facessi presente che la cosa dava molto fastidio a me e alle figlie, lui ha continuato imperterrito a vederla, a scriverle sms e mail in cui si capiva l'innamoramento (a sua insaputa leggevo tutto). I sentimenti verso l'altra sono aumentati, ho provato ad intraprendere un percorso di coppia con una consulente (disastroso..più che cercare di farci ritrovare, dopo due incontri la sua soluzione è stata proporci lo sportello per la mediazione). Lui ad aprile se n'è andato di casa (era da dicembre che avrebbe voluto farlo e continuava a ripeterlo ma l'ha fatto solo dopo aver ricevuto una lettera dal mio avvocato perché in casa, con la tensione che c'era, non si poteva più resistere e anche le figlie ne soffrivano. Nonostante lui abbia ammesso di provare solo affetto per me, di provare amore per l'altra, di averla baciata.... lui mi manca e non riesco ad immaginare un mio futuro senza di lui. Mi chiedo come sia possibile, nel giro di pochi mesi, buttare via 24 anni (5 da fidanzati e 19 da sposati), una vita passata insieme e due figlie (volute e cercate non "arrivate per errore") splendide. Eravamo felici, ogni tanto capitava una piccola crisi, una discussione ma credo faccia parte della vita di una coppia. Lui ora insiste nel dire che i problemi c'erano già prima che arrivasse l'altra... ma ripeto per me erano semplici discussioni a cui seguiva il relativo chiarimento e soluzione. Vorrei tanto tornasse indietro, non avrei mai voluto che se ne andasse ma non ce la facevo più a tollerare la situazione di separati in casa. Ha detto che aveva bisogno di un periodo di riflessione per capire le le manco veramente, ma l'orgoglio è una bruttissima bestia...e io non riesco a rassegnarmi e a pensare che non lo farà mai.
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  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (4 Luglio 2014 14:24)

    @ Casper pensare a quanto si è costruito e si è fatto insieme è molto doloroso, lo so, mi dispiace, ti sono vicina. E' anche vero che quest'uomo non si è fatto nessuno scrupolo di umiliarti quando ti ha tradito (mi auguro che il tuo avvocato sia ben presente su questo punto). Credo che l'orgoglio c'entri ben poco. E che pensare a lui e - peggio - a un suo ritorno sia il modo migliore per farti del male. Chiudi al meglio questo matrimonio - da quel che dici tu hai tutte le ragioni e nessun tribunale potrebbe darti torto e non darti quel che ti spetta - e, per quanto adesso ti sembri difficile, ricominicia a vivere un nuova vita.
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  20. Avatar di Casper

    Casper 10 anni fa (5 Luglio 2014 8:40)

    Ciao Ilaria grazie per avermi risposto subito. Tutte le persone amiche che mi sono vicine mi dicono di chiudere la porta e prima o poi mi si aprirà un portone...ma io non ce la faccio... in qs giorni poi, vicini all'anniversario di quello che avrebbe dovuto essere il 20 anno di matrimonio, sto ancora peggio e mi rendo conto di quanto amore, ahimè, provo ancora per lui, nonostante tutto ciò che ha fatto. Non riesco, non ce la faccio a non pensare ai ricordi, lo so mi faccio del male e tanto anche...ma non ce la faccio. Ogni cosa qui a casa ha un suo ricordo, ovunque io guardi trovo un pezzo di lui e di noi...è una sofferenza atroce. Senza contare il volto triste delle mie figlie (una adolescente e una quasi maggiorenne). Non abbiamo ancora proceduto per la separazione, lui diceva di volere solo uno stacco per decidere, pensare, capire...probabilmente se lui prendesse una decisione definitiva mi sarebbe più facile, credo, rassegnarmi...
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