Perché dopo una separazione ti senti una cacca?

Separazione: che cosa aspettartiArgomento tosto quello di oggi, la separazione. Forse non ci crederai, ma la nostra vita è piena di esperienze di separazione. Separazione dalla mamma il primo giorno di scuola o di scuola materna, separazione dai compagni alla fine delle elementari, delle medie o delle superiori, separazione dagli amici quando si concludono alcuni cicli di vita e ne iniziano altri. E anche separazioni da luoghi e da oggetti. Ovviamente qui e adesso parliamo della separazione che pone fine a una storia d’amore, non importa che sia lunga o breve, o che sia un matrimonio oppure no.

"L’amore che poté morire non era amore.Berthold Auerbach
"

La separazione che avviene dopo un matrimonio o dopo una lunga convivenza (che magari ha visto anche la nascita di figli) è l’esempio più significativo di separazione, il più “grande” e il più “forte” e include in sé tutte le caratteristiche di un distacco, alla loro massima potenza. Quando si tratta di relazioni meno “impegnative” (che per esempio non hanno comportato la convivenza dei due partner) la separazione può essere vissuta con intensità più o meno forte ed è caratterizzata comunque da tutti i fenomeni che ci sono in una separazione successiva a un matrimonio o a una convivenza di tipo matrimoniale.

“Scusa Ilaria, perché mi fai tutta questa lunga premessa?” tu chiederai. E io ti rispondo che ti faccio questa lunga premessa perché è importante che tu legga tutto l’articolo, anche se non sei stata sposata o non hai avuto lunghe convivenze. Parlerò infatti di temi molto utili per te, per la tua storia d’amore attuale e futura.

Separazione: una storia vera

Due giorni fa ho avuto un’importante conversazione con una lettrice, che qui chiamerò Manuela. Quando io parlo con le mie clienti di coaching o con le mie lettrici ricevo spesso delle illuminazioni. Per questo io sono estremamente grata a chi mi segue, a chi legge, a chi mi scrive: è dallo scambio tra noi che nascono le soluzioni più efficaci.

Manuela era piuttosto giù e mi ha detto che si sentiva una “cacca”. Io quella parola – “cacca” – a dir la verità non l’avevo mai sentita prima ;) e siccome lei me l’ha fatta scoprire, le ho chiesto il permesso di utilizzarla. Lei me lo ha dato e io ora la uso. Spero che questa parola non ti dia fastidio. Non so se tu sai che cosa vuol dire “cacca”. Ma probabilmente riesci a capirmi. Non so nemmeno se sai che cosa significa “sentirsi una cacca”, ma sono sicura che anche in questo caso riesci a capirmi.

Manuela è una giovane donna – giovanissima! – di 38 anni che ha già dei figli e si sta separando dal marito. Manuela si è sposata molto giovane (tra i 20 e i 25 anni) e i suoi bimbi sono grandicelli. Attenzione 1: quando ci siamo parlate Manuela si sentiva una cacca a causa della separazione. Attenzione 2: l’iniziativa della separazione l’ha presa lei. Interessante vero? Ma se hai vissuto una separazione dopo una storia importante, sai bene che questa apparente contraddizione ha molto senso.

Lei ha dato il primo impulso alla separazione perché dopo molti anni si è accorta che il marito proprio non era in grado di andare incontro ai suoi bisogni. A Manuela era venuto anche il sospetto che il marito avesse un’altra donna. In effetti al momento il marito ha un’altra donna, dalla quale aspetta un bimbo. Le procedure della separazione vanno avanti etc etc.

Sottolineo un dato importante: Manuela è una donna di straordinaria umanità – mi ha toccato il cuore, per molte ragioni -, ha una grande intelligenza e una grande vitalità (lei adesso queste cose non le riesce molto a percepire, ma saltano all’occhio). Ha anche delle capacità pratiche, un buon lavoro, è una mamma amorevole. Una donna alla quale non manca niente per vivere una vita grandiosa e felice. E anche per sedurre un uomo. Questo noi lo sappiamo – io e te che ci stiamo riflettendo in questo momento -, perché le capacità e le possibilità negli altri riusciamo a vederle. Manuela non riesce ancora a esserne consapevole. Quando ci riuscirà – e ci riuscirà! – si salvi chi può.

Separazione e autopercezione di escremento

A dirla tutta, la storia di Manuela è molto simile a quella di centinaia, probabilmente migliaia di donne. Ci si sposa in età giovanile, senza grandi esperienze e con sogni immensi e bellissimi progetti. Si dà tutte se stesse al marito e poi ai figli, se arrivano. A un certo punto ci si accorge che manca qualcosa. In questo caso ci si accorge, dopo un po’ di tempo, che l’uomo che si ha al proprio fianco non è quello giusto. Ma questa scoperta avviene dopo molte sofferenze, dopo tante frustrazioni che si sono prolungate nel tempo. Tant’è che la decisione di separarsi nasce dall’esasperazione, dalla disperazione, dall’esaurimento. Anche se è la decisione migliore possibile. Anzi, è la madre di tutte le decisioni, quella che permette a tutte le nuove opportunità di presentarsi, e che permette anche di costruire il proprio futuro e di creare la propria vita, vera, autentica.

E allora, perché dopo una separazione molte donne si sentono una cacca? Perché tu ti senti una cacca?

Ti senti una cacca perché hai subito un processo di trasformazione in negativo che ha una potenza quasi incommensurabile. Se ci pensi bene dipende dal susseguirsi di fasi diverse, che corrispondono a stati emotivi – potentissimi – diversi tra loro. Sono stati emotivi così potenti che hai la sensazione che abbiano modificato il tuo vero essere. Ma non è vero, anche se ti sembra! Il tuo vero essere è li pronto a ripartire appena ti ricarichi.

Le 7 fasi emotive che hai sperimentato finora

1)      C’è la fase dell’innamoramento, del riconoscimento di un compagno come il “proprio compagno” e dell’investimento emotivo in un sogno/progetto che è la vita insieme ed è anche e soprattutto la propria vita. Questo è importantissimo e molto forte: in questa fase le energie, i pensieri, le fantasie e l’”immaginazione” sul futuro che ti attende giocano un ruolo fondamentale.

2)      C’è la fase della messa in opera del progetto e del coinvolgimento totale e totalizzante: ok, si parte, iniziano i lavori. Ci si sposa, si va a convivere. Vai con l’investimento di fisico e mentale a fare, realizzare, risolvere eventuali difficoltà. Il tutto prende grandi energie non solo emotive, ma anche pratiche: organizza, cucina, pulisci, trova punti d’incontro con il partner, costruisci una vita insieme. Una bella sfida.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

3)      C’è la fase delle difficoltà, del bagno di realtà e della perseveranza: ok il progetto è partito, ha richiesto un sacco di investimento e di energia. Ma non è proprio come te l’aspettavi. Non importa, tu fai spallucce e te ne freghi, vai avanti a testa bassa, convinta che il tuo sogno e il tuo progetto contino più di tutti e di tutto. Perseveri, sicura che la tua dedizione, il tuo impegno e il tuo sacrificio ti portino dove vuoi andare. Anche se non sai più di chi è davvero il progetto al quale stai lavorando.

4)      L’avvilimento: è un fenomeno estremamente bastardo, perché si insinua in ogni angolo della tua relazione e della tua vita in modo lento e insesorabile: le cose non girano proprio e tu non vuoi accettarlo. Nel contempo cominci a trascurare te stessa e la tua vita. Non curi più il tuo aspetto e la tua persona e nemmeno la tua anima, rinunci a te per fare spazio agli altri (compagno, figli,), magari ingrassi o dimagrisci eccessivamente (la tua tristezza e la tua delusione la devi pur mettere da qualche parte). Cominci a non dormire etc etc.

5)      La mancanza di amore. A quel punto, quando già sei a un buon grado di cottura, la distanza tra te e il tuo compagno si fa gigantesca. Lui non è l’uomo giusto (e questo fatto non è  colpa di nessuno, né tua, né sua) e quindi non riesce a supportarti, a sostenerti, a darsi da fare. Anzi, magari si rivela un po’ stronzo e per giustificare e dare logica a quel che sta succedendo, lui dà la colpa a te. Ti fa sentire inadeguata, non all’altezza, magari poco attraente e poco affascinante. Ti lascia spesso sola. Si dedica a se stesso e non a te. Ti fa mancare amore. E questo ti fa stare malissimo.

6)      Il riscatto del buon senso, della vitalità e della speranza: arriva proprio quando sei disperata, per paradosso. In fondo al tuo cuore sai e ti dici: “Accidenti, ma così non posso mica andare avanti! Posso, voglio e mi merito di meglio.” Siccome sei una donna intelligente, prendi l’iniziativa per la separazione.

La mazzata finale e la sorgente di possibilità

Attenzione, a questo punto, fermiamoci a riflettere: è ovvio che alla fase 6) le tue energie emotive e anche fisiche sono esaurite, addirittura sotto lo zero termico, ne hai poche, pochissime. Il fatto è che la fase 6) è la più delicata, quella che richiede più forza e più energia, proprio nel momento in cui, invece, tu, di forza e di energia ne hai meno (hai presente tutto quello che hai fatto finora, te ne rendi conto?). E’ in questa fase che devi decidere, spingere, prendere in mano la situazione. E’ in questa fase che devi prendere in mano la tua vita. E magari andare dall’avvocato, parlare con il giudice, lo psicologo etc. O spiegare la faccenda ai tuoi, ai suoi, agli amici e ai colleghi. Ufff… Ed è in questa momento che si passa alla fase sette…

7)      La mazzata finale: la separazione vera e propria. Per quanto tu l’abbia voluta o comunque sappia che è la cosa giusta da fare per te, il momento in cui ti separi davanti al giudice o in cui lui se ne va di casa o decidete di non vedervi più (in tutte le varianti possibili e immaginabili) ha un significato simbolico profondo, che non può che essere percepito emotivamente come un colpo di grazia alla tua energia e alla tua autostima.

In sintesi: il sentirsi una cacca dopo una separazione, è la fase finale di un lungo processo, magari durato anni, in cui tu hai vissuto intense emozioni, hai impiegato energie e messo a dispozione risorse in un progetto che poi non si è compiuto come tu avresti voluto.

E ora dopo tutto questo gran parlare di sentirsi una cacca, dove andiamo? Ci fermiamo a riflettere sul fatto che questa separazione, questa fine è, di fatto, un grandioso nuovo inizio. Qualcosa che, qualsiasi sia il tuo punto di partenza, ti permette, finalmente di realizzare te stessa. Più forte e più bella di prima.

Anche se avrei voluto continuare, oggi mi fermo qui: il messaggio importante di questo mio articolo è che tu comprenda le profonde ragioni per cui ti senti uno straccio dopo la fine di una storia. Non sono scuse o giustificazioni. E’ un dato di fatto. La presa di coscienza di essere legittimamente e logicamente in un momento di grande debolezza deve essere un elemento che ti aiuta a valorizzare te stessa, il tuo presente e anche il tuo passato. Ed è essenziale per costruire il futuro che vuoi. In un prossimo articolo continuiamo.

Fammi sapere se il tema ti interessa e se vuoi che approfondiamo. Raccontami la tua esperienza.

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447 Commenti

  1. Avatar di ELI

    ELI 12 anni fa (20 Maggio 2013 14:21)

    @Marika .Bellissimo intervento. Confermi le mie convinzioni. Quando scelsi l'Uomo della mia Vita e lui scelse me come Donna della sua Vita, abbiamo proprio "lavorato e costruito" la nostra relazione felice sulla base dell "compatibilità". Il primo requisito per entrambi (Non negoziabile) era che il nostro partner condividesse la visione spirituale della Vita, volesse sposarsi ed avere figli da crescere sulla base di principi di lealtà, spiritualità sincerità e gioia (nessun muso lungo o troppa austerità). Eravamo entrambi molti esigenti e determinati poiché le nostre convivenze passate ci avevano insegnato che è solo con la persona devvero giusta che avremmo potuto creare un Unione felice,---> Una famiglia felice---->dei figli felici. La nostra felicità era fondamentale per entrambi e quella dei nostri figli lo era altrettanto. E così credo che continuerò a pensare semplicemente e dinuovo in quei termini... Non permetterò alla morte di cancellare anche il mio Sogno, il mio progetto di Vita...:). Per un periodo l'ho fatto eccome..lo scoraggiamento aveva preso il sopravvento..ma ora ho deciso che Ritorno a Casa..nel mio Sé..amandomi!
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  2. Avatar di Marika

    Marika 12 anni fa (20 Maggio 2013 19:13)

    @Eli. Io ringrazio te per le tue parole, che sinceramente mi hanno commossa.... Posso immaginare quanta sofferenza avrai provato, perchè quando un'unione è stata come tu l'hai descritta, niente e nessuno ci sembra "equiparabile". Forse il tuo primo pensiero sarà stato: non troverò mai più nessuno così, non avrò mai più una relazione così. Fortunatamente, però, il periodo elaborativo del lutto è passato e da quanto ho capito hai vinto lo scoraggiamento iniziale.... e questo è il più bel regalo si possa fare alle persone che non sono più con noi, secondo me. La loro felicità dipende molto dalla nostra. Se lui fosse qui con te vorrebbe solo vederti felice e sorridente, ne sono convinta. :) Ricercare la compatibilità è essenziale, ma mai pensare di replicare una relazione allo stesso modo, o similare. Credo che ogni relazione sia come un universo a sè stante, con un proprio potenziale corrispondente al cammino che stiamo facendo in quel preciso momento. L'importante è che non ci crei sofferenza, ma ci faccia evolvere. Le relazioni che portano sofferenza o disagio ci succhiano preziosa energia e non giovano certamente alla coppia, casomai appesantiscono sia lo spirito che il corpo. Per incontrare l'amore dobbiamo essere "amore". Cupido non sbaglia un colpo quando cerchiamo di migliorare noi stessi, amandoci prima di tutto, e sviluppando al meglio ogni nostra capacità. Quindi... buon ritorno a casa Eli! :)
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  3. Avatar di ELI

    ELI 12 anni fa (21 Maggio 2013 8:15)

    @Marika non posso che essere d'accordo con te.. vero anche l'indizio sul non volere replicare...per fortuna quello no...ma la sensazione di gioia provata nei momenti belli della vita (l'infanzia, il riuscire in un progetto, l'amore corrisposto ecc..) beh quella sì quella è la guida..la felicità
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  4. Avatar di ELI

    ELI 12 anni fa (21 Maggio 2013 8:23)

    @ Per Ilaria....NOn vedo l'ora che tu scriva come ricostruisci...in parte gli indizi sono già sparsi ovunque...la gratitudine, le buone compagnie le attività che gratificano... La mia domanda è ci sarà pur un modo per noi mamme single di incontrar e uomini attraenti e con voglia di costruire una relazione..cavoli lo troverò mai?? (per ora ai corsi e nelle serate dove esco quei pochi ritagli che ho trovato....nada de nada)
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    • Avatar di ilariacardani

      ilariacardani 12 anni fa (21 Maggio 2013 10:55)

      @ Eli, sì, gli indizi sono sparsi ovunque. Il modo per te c'è e, attenzione, deve partire dal modo di pensare, che deve essere intriso di fiducia e di speranza e anche contenere la giusta circospezione e tutela di te. Ne parleremo, sia di come ricostruirsi, sia di mamme single, magari non nell'immediato dato che nei prossimi giorni alterneremo un altro genere di articoli. Tutti interessanti, in cui ci sono molti indizi.
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  5. Avatar di margherita

    margherita 12 anni fa (21 Maggio 2013 9:18)

    quello che mi piace dell'approccio di Ilaria è l'importanza data al capirsi e comprendersi senza cedere al vittimismo, laddove spesso - soprattutto quando si sta male - si tende a massacrarsi per poi compatirsi. Grazie!
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    • Avatar di ilariacardani

      ilariacardani 12 anni fa (21 Maggio 2013 10:50)

      Brava Margherita. Questo è il mio sforzo. Sono una donna anch'io e so quanto valgono le donne (e non sono stupide frasi da pubblicità) e non posso vedere le vite di donne che vengono sprecate. Anch'io ho avuto molte ragioni per soffrire nella mia vita e ho sofferto molto. Nello stesso tempo, seppure talvolta ho avuto la sensazione di essere sopraffatta, ho sempre pensato che, appunto, la vita non va sprecata e che un modo c'è sempre. Ne parleremo.
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  6. Avatar di Marika

    Marika 12 anni fa (21 Maggio 2013 17:57)

    @Eli... Ha ragione Ilaria, fiduciosa e speranzosa sì, ma con il giusto modo di pensare. Giustissimo e fondamentale questo aspetto. Mi capita, a volte, di osservare donne, amiche, che si perdono in mille calcoli e strategie, caricandosi di ansia o aspettative di fare chissà quale magico incontro, in quello o quell'altro luogo. Mentre, secondo me, sarebbe molto meglio se fossero più rilassate e coccolassero di più se stesse. Chi è pieno di speranza si predispone ad accogliere, ma non si mette il carico sulle spalle. L'amore spesso bussa quando la dolce compagnia di noi stesse ci appaga. Se stiamo bene diventiamo attraenti per chiunque, questo è sicuro. Un vecchio proverbio recita: "in amor vince chi fugge". Infatti, guardarsi continuamente attorno significa calarsi nei panni del cacciatore (anche se inconsapevolmente).... E cosa fa la preda di fronte al cacciatore? Naturalmente fugge, o quantomeno si spaventa! Erroneamente, poi, siamo portati a credere che i nostri pensieri segreti, i nostri desideri nascosti, siano completamente celati agli occhi degli altri. Ma non è proprio così. Chi si mette con lo sguardo a cacciare, mostra tutta una serie di movimenti del corpo ed emana un tipo di energia, che immediatamente fa scappare lontano l'improbabile "preda". Provare per credere: non saremo mai molto attraenti e interessanti quando usciamo di casa con l'intento (conscio o inconscio) di "cercare il tipo giusto". Se "speranza" significa innanzitutto "avere fiducia" non dubitiamo allora neppure per un istante che amore e felicità ce li meritiamo comunque, (la felicità è un diritto universale), ma che ciò si realizzerà nei tempi e nei modi giusti per noi. :)
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  7. Avatar di ELI

    ELI 12 anni fa (22 Maggio 2013 12:48)

    @Marika aprrezzo il tuo intervento..tuttavia per me sarebbe una forzatura questo atteggiamento.... Da ragazza uqando andavo a ballare usavo lo sguardo...ero timida e non riuscivo a reggerlo e allora gardavo altrove sbirciavo poi riguardavo ecc.. ma sempre o quasi il ragazzo si faceva avanti..era come un invito. Stavo riflettendo che senza saperlo seducevo...adesso sembra quasi che me ne sia scordata. Sono assolutamente d'accordo sullo stare bene con noi stesse e amarci..ma io amo essere sincera con me stessa...voglio davvero ritrovare la persona giusta...e vivermi appieno l'amore...appieno quindi amore per me, per mia figlia, pe rgli amici(amici veri) amore per i mei cari...Quindi inconsciamente o no..lo so..ora vediamo come avere l'atteggiamento più giusto accetto consigli critiche opinioni
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  8. Avatar di Marika

    Marika 12 anni fa (22 Maggio 2013 17:05)

    @Eli.... Fai benissimo a coltivare i tuoi sogni, non intendevo infatti dire di rinunciare ai propri sogni e desideri più autentici. Sono d'accordo con te, la sincerità verso noi stessi è la prima cosa se vogliamo attrarre persone altrettanto sincere. Ciò che intendevo dire era in riferimento a stati interiori ansiosi, o morbosi, che in qualche modo avvelenano i nostri desideri: li contaminano e li privano dell'energia giusta per attrarre qualcuno. Non so se adesso sono riuscita a farmi capire meglio, lo spero. :) Come dici anche tu, è proprio una questione di atteggiamento. Secondo me quando ci diciamo troppe volte: voglio, voglio, voglio.... morbosamente voglio ecc.... è proprio quando non attiriamo nessun tipo di evento. Allontaniamo le persone, anzichè attrarle a noi. Avere un giusto distacco dalle cose, pur mantenendo nel cuore i propri sogni, penso sia l'atteggiamento più giusto per attrarre a sè eventi fortunati. Il passato purtroppo non ritorna più e i tempi sono molto cambiati, così come le persone. Un tempo era proprio come dici tu: ragazze timide e ragazzi intraprendenti. Sappiamo bene tutti che oggi non è più così e quindi anche il modo di approcciarsi è mutato radicalmente. Sono però certa che una donna intelligente e sicura di sè non passerà mai inosservata. Tantissimi uomini adorano il fascino e il modo di muoversi di una donna. Se a tutto questo si accompagna un giusto atteggiamento mentale (che appunto non sia quello di una donna in cerca di un uomo a tutti i costi) allora l'effetto "magnete" è assicurato. :))
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  9. Avatar di Anna

    Anna 11 anni fa (3 Giugno 2013 19:12)

    Ho 34 anni e, ancora porto con me le ferite di un amore durato quasi 10 anni che, per mia volontà finì circa 3 anni fa. Un amore difficile, per via della imponente 'struttura caratteriale' di quest'uomo che associata alla mia rendeva il tutto più complesso. Un amore passionale, con tanti hobby in comune, un amore travolgente: insomma, impossibile era stancarsi! Decisi di lasciare questa persona in quanto, il suo voler primeggiare a tutti i costi e la sua arroganza mi toglieva la speranza di un amore vissuto con romanticismo. 2 anni fa incontrai un uomo che da sempre si rivelò affettuoso e disponibile ma..che nascondeva un passato di vizi dei quali ero all'oscuro. Ora ne sono giunta a conoscenza e, in sostanza non posso credere che una persona possa cambiare dalla vita che ha sempre avuto: del resto, qualche segnale negativo lo ha già dato! Credo di essere nella fase dell'avvilimento, mi barcameno tra la sua dolcezza e la sua totale irresponsabilità: che dire, sto prendendo forza per lasciare questa storia, e nel contempo vorrei potermi dimenticare anche dell'amore con cui passai 10 anni! Che difficile storia è la vita!!! L'ottimismo renderà il tutto più semplice!
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  10. Avatar di anonima

    anonima 11 anni fa (15 Giugno 2013 23:59)

    Ciao, preferisco restare anonima, penso che la separazione sia comunque in ogni caso una disfatta,quando con questa arrivano problemi come malattie dei figli, quelle toste, e non sai piu' se n'e valsa la pena di uscire da un matrimonio prigione e trovarsi a lottare da sola x dieci lunghi anni con anoressia di una figlia e tumore ,ora le cose vanno meglio, ma ho messo in relazione separazione-malattia.. forse non è così ma le statistiche dei casi di anoressia vogliono trovare a tutti i costi uno standard e guarda caso i ragazzi che soffrono di questo disturbo sono figli di genitori separati, quindi anche con tutta la vitalita' che il mio gene mi consente, ho un blocco, vivo in simbiosi con la mia ragazza e non riesco a vedere l'uomo come un compagno di vita, ma bensi' un pericolo
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  11. Avatar di Morena

    Morena 11 anni fa (31 Luglio 2013 16:14)

    Io mi sono separata due anni fa...eppure sono ancora ferma al punto 5! Non riesco a recuperare in modo stabile l'autostima, a gettarmi alle spalle il senso di inadeguatezza indottomi dai suoi comportamenti, la paura di essere sbagliata per tutti...con i suoi modi psicologicamente violenti mi ha proprio fatto passare al tritacarne ed ora è difficile recuperare una forma umana. Attenzione ai sensi di colpa e al credere che l'altro abbia più ragione di te stessa, per me sono stati un'accoppiata esplosiva.
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  12. Avatar di lalla

    lalla 11 anni fa (4 Agosto 2013 19:06)

    ciao a tutti. per caso sono capitata su questa pagina. ho letto con interesse e confermo le sette fasi descritte da ilaria. l'ho conosciuto. mi sono trasferita a 1000 km, ho convissuto, ci siamo sposati, abbiamo avuto una figlia, ci siamo separati. non c'era un altro o un'altra; solo io non ero felice, perchè ero io che davo e mi sentivo in dovere di dare e dimostrare. all'inizio ero anche convinta che fosse giusto così. ma una pianta senza sole e senz'acqua muore soprattutto quando le radici e la terra non ci sono più, quando ti viene negato il sesso, quando si mina l'autostima, quando ti fanno il lavaggio del cervello che sei tu quella sbagliata, quando il tuo cuore grida e gli hanno tolto l'audio. sono stata io a chiedere la separazione, a dover andare via di casa con la piccola, a dover scegliere di non mettere 1000 km tra mia figlia e suo padre, a dover rimboccarmi le maniche e dover trovare la forza di tornare a riva pur essendo stanca e delusa. a subire una causa di due anni per addebito di colpa che non c'era. la parte più dura è stata ascoltare i testimoni che raccontavano la mia storia senza conoscerla. eppure sono qui che racconto, ma non sono ancora libera perchè non so quello che voglio fare da grande. ho 41 anni e una bimba di 4. non mi sento bella. ho solo tanta voglia che qualcuno si innamori di me.perchè è solo l'amore che ti dà la forza di fare il salto. sono diventata più egoista che non è il massimo ma mi fa bene, ma non ho più la forza adesso di fare progetti. non mi sento una c..., ma ho bisogno che sia qualcun altro a tirare lo sciacquone!
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  13. Avatar di Ferita

    Ferita 11 anni fa (8 Settembre 2013 17:26)

    Ciao a tutte...vi raccontò un po' la mia storia. Sono sposata da molti anni e ho 2 figli, mio marito ha avuto problemi di droga e alcool, ha compromesso non poco il nostro equilibrio economico oltre che avermi ridotta ad uno straccio dentro e fuori. Il mio problema e' che mi illudo costantemente che lui possa cambiare...non è presente come marito né come padre, è un uomo privo o quasi di emozioni, pigro e sempre stanco...io ho una grande forza e grazie al mio pensare positivo vado avanti, ultimamente sto pensando di portare avanti la baracca da sola come se lui non ci fosse (senza arrabbiarmi piu) tanto non si occupa di nulla se non gli viene chiesto almeno 3 volte...che tristezza...non vuole mai uscire con noi, passa molto tempo davanti alla tv e io mi sento terribilmente sola. Ma ho paura a separarmi, ho il terrore di pentirmene...tendo a sentirmi in colpa, che se mi comportassi diversamente forse lui non sarebbe così...quindi dico se poi fosse davvero colpa mia? So che non è questa la verità...ho impiegato anni a sperare, a illudermi...mi occupo di tutto, dalla casa ai figli ai compiti allo sport...ecc.ecc. Senza amore, senza affetto. Però attenzione che se mi vuole fisicamente allora le coccole si sprecano! Come posso permettere a questa persona di umiliarmi così? Negli anni ho sopportato parole, offese e violenze purtroppo.forse davvero non valgo nulla...non riesco a trovare il coraggio di trovare un avvocato...lui mi dice che devo fare tutto io...come per dire tanto sei una buona a nulla e non ne avresti mai il coraggio. Inoltre credo sia anche un bel narcisista...ha atteggiamenti particolari e secondo me è proprio una persona cattiva. Con i figli è scostante e noto, ahimè, che se siamo in un momento di conflitto lui diventa presente con loro...come se volesse far vedere loro che sono io il problema...purtroppo qualche volta col piccolo ci riesce...mi sento una perdente! Fa di tutto per farmi arrabbiare e poi diventa un agnellino!!! Aiuto! I suoi lo difendono pur sapendo dei suoi problemi...come si fa ad essere così ciechi? Volevo solo una famiglia felice...poche cose...non pretendo la luna...ma finire come una cacca per il mio lui...questo no. Non posso crederci. Ecco mi sento una cacca enorme. Un abbraccio...
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  14. Avatar di lilly

    lilly 11 anni fa (23 Novembre 2013 17:39)

    Ciao....sono arrivata alla fase 6 con una forza che ha sorpreso anche me....ed ora....sono tornata alla 5 . Mi sento una Cacca! In testa mi ritornano continuamente le sue parole.....sei una fallita...non ha mai tempo per me e stai sempre al lavoro o con le bambine...io chi sono...il cretino che porta a casa i soldi!!!!Sei una rimbambita...ne hai sempre una...devi proprio indossare quello!!! Mi umiliava continuamente. Ho provato a cercare interessi al di fuori della coppia...ho cercato supporto e approvazione in un altro uomo...ma non era cio che volevo. Io volevo il suo amore,la sua attenzione che x colpa del computer e di altre donne erano venuti meno. Insomma sono mesi che attendo la fase 7 ma non credo che riusciro` a sentirmi meglio dopo la firma. Me ne son andata io con le figlie e sono ancora qui ad aspettare che mi chieda scusa e di tornare con lui.....sento di essere folle ma la sua frase "senza di me non sai far nulla" si sta materializzando...eppure ho messo su una nuova casa, ho scritto un libro, cresco da sola due figli, ho un lavoro stabile, ho fatto in modo che le bambne si riavvicinassero a lui quando dopo il trasferimento e dopo che lui gli aveva detto di dimenticarsi di avere un padre non volevano piu` vederlo...e ora...ho sopportato tutto per 11 anni,ho afffrontato tutto questo....e mi sento uno straccio...non cexla faccio piu` non credo piu` in niente.
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  15. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (23 Novembre 2013 18:09)

    Lilly, calma e gesso. Quello che provi è comprensibile. Entrare e uscire dalla fase 6 è piuttosto comune. Per un lungo periodo ci saranno alti e bassi e questo è bene saperlo. Le sue frasi sono frasi manipolatorie, tese a deprimerti e a toglierti forza e a mantenere il potere su di te: questa è una ragione in più per continuare a progettare la tua vita e passare alla fase 7. Ti sono vicina, moltissimo.
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  16. Avatar di antonella

    antonella 11 anni fa (23 Novembre 2013 19:33)

    @lilly se hai fatto davvero tutto quello che dici allora sei una gran donna! altro che senza di lui non sai far nulla...sopratutto hai fatto in modo che le tue figlie si riavvicinassero a lui, dopo che il fuoriclasse invece aveva pensato bene di allontanarle! pensa quanto sei matura se sei riuscita a fare questo. Tu non hai bisogno di un essere così misero al tuo fianco, pensa che adesso sei padrona della tua vita e sei finalmente libera da un "uomo" che aveva bisogno di sminuirti per darsi importanza. Lo so la libertà non è semplice da gestire, a volte senti un grande vuoto, ma fai così: riparti da piccole cose, così il resto del mondo non ti farà paura. Concentrati su di te, sul tuo centro; in questo modo vedrai che prima o poi i pezzi si ricomporranno in una meravigliosa nuova fase della tua vita. Ti sono virtualmente vicina. ciao
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  17. Avatar di Elizabeth

    Elizabeth 11 anni fa (25 Novembre 2013 11:24)

    Ciao Ilaria Grazie infinite per il tuo articolo...io mi sto separando ora, e mi ci ha voluto tanto tempo per decidere. Questa grande infelicità a me aveva portato a condurre una vita sregolata, assumevo tanto alcool, frequentavo cattive compagnie...e tutto questo sotto il suo sguardo, per non dire la sua approvazione. Questa vita così disgraziata mi ha portato anche a trovarmi nelle braccia di uomini che mi offrivano ciò che non avevo più, contando anche il rispetto per la mia persona. Come vedi è stato un vero inferno. Mi sono sposata tanto innamorata, molto giovane, lui era separato quando l'ho conosciuto, e per di più sono di un altro paese, perciò ho anche dovuto imparare ad adattarmi ad un mondo per me totalmente diverso. Sono stata una ragazza autonoma e felice nel mio paese, avevo il mio lavoro e cominciavo a conoscere il mondo. Qui ho imparato a far la mamma, la moglie e anche l'amante...tutto da sola. Per fortuna l'anno scorso ho deciso di cambiare vita, di riprendere quella donna che ho sempre voluto essere, di salvarmi a tempo. Ho smesso di bere, frequento altre persone, ho ripreso i miei studi universitari e mi cerco una mia stabilità lavorativa. Lui però si è aggrappato a quei squallidi episodi del passato per squalificarmi davanti a tutti...per 19 anni io mi sono occupata dei miei figli...della pulizia della casa, di cucinare, di educare i miei figli, di avere cura anche delle sue cose, sempre che ho potuto ho anche lavorato...e ora sono la persona più orribile di questo mondo. Chiedo le forze per andare avanti e non fermarmi proprio ora che ho decido di dare una svolta alla mia vita. Mai avrei pensato che chiedere un'altra possibilità significasse essere così odiata e spregiata da chi fino a poco tempo fa continuava a dire che mi amava. Vorrei solo poter svegliarmi al mattino e ringraziare alla vita per avermi concesso di ricominciare a vivere. Grazie per condividere con noi questi momenti così difficili e importanti. C. S.
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  18. Avatar di Sissi79

    Sissi79 11 anni fa (27 Dicembre 2013 0:42)

    Ciao a tutti,mi sono separata da mio marito in aprile perché mi sono innamorata di un collega. La nostra storia e' iniziata clandestinamente due anni fa ormai ,prima di lasciare casa con cui vivevo con mio marito erano passati dieci mesi. Da più di un anno mi sono trasferita a vivere nella sua città ,in un appartamento,da sola. Lui ha un bimbo di due anni e mezzo,e' una storia molto difficile, ho poco spazio nella sua vita,e' totalmente concentrato,giustamente, sulla crescita di suo figlio. Inizialmente una volta a settimana mi concedeva di passare il momento del pranzo con lui e il suo bimbo, mi sentivo parte della sua vita ,mi sentivo importante.poi, a causa di mie esternazioni poco felici, lo ammetto (per me era difficile comprendere che il bimbo aveva bisogno di tanti momenti da solo col padre,per egoismo) lui ha deciso che non ci fosse più il momento del pranzo insieme. Per me questa sua scelta ha rappresentato un passo indietro nella nostra storia. Soffro tantissimo, lui mi dice si aver sbagliato a creare quel momento insieme a suo figlio, mi fa sentire in colpa. Ha anche paura se si parla di convivenza futura, di figli...io ho mollato tutto per lui, a volte mi pento, piango, attraverso momenti di disperazione totale.penso al mio ex marito che mi ha dato tutto,che mi amava, ma c'era stanchezza,abitudine.adesso mi manca quella piattezza. Penso di aver sbagliato tutto. Cosa devo fare?aiutatemi con un consiglio,per favore.... Gli errori si pagano,sempre
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  19. Avatar di Noiri

    Noiri 11 anni fa (2 Gennaio 2014 1:41)

    Seguo da poco il blog, ho scoperto solo ora questa categoria ed ho letto con interesse l'articolo.Sono separata da dieci anni, adesso il divorzio giudiziale. Ai tempi, le ho attraversate tutte, se é possibile anche di più, le fasi descritte con serie conseguenze per il mio stato di salute. Con fatica e con coraggio ho ripreso a vivere e dopo dieci anni, tanta sofferenza, un figlio ormai maggiorenne cresciuto da sola con sacrifici grandissimi, scelgo di divorziare e lui mi nega questo diritto e nega tante altre cose... Da qui a sentirsi di nuovo a terra e molto amareggiata il passo è breve! Però adesso sono più forte. La sofferenza per la brutta situazione c'è, soprattutto se guardo mi figlio, ma c'è anche, dentro di me, la consapevolezza che se sono uscita dal quel passato mostruoso che è stata la mia vita, posso farcela in qualsiasi situazione. Questa la mia piccola testimonianza. Colgo l'occasione per ringraziare Ilaria per gli articoli molto interessanti e dire alle donne che si trovano a vivere una separazione di non lasciarsi abbattere, è dura, lo so, ma si può recuperare e tornare ad essere donne intere. Coraggio. Ad Ilaria ed a tutte buon anno.
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  20. Avatar di adele

    adele 11 anni fa (19 Gennaio 2014 21:32)

    dura da4anni...vari tira e molla poi la gravidanza il matrimonio poi la nascita della nostra creatura poi il tradimento le litigate l'abbandono e il ritorno...ora stiamo insieme....ma è una storia senza fiducia...piena di speranza e progetti....ma poi????'mi chiedo sempre se sia quello giusto...se è questa la mia vita....
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