Perché dopo una separazione ti senti una cacca?

Separazione: che cosa aspettartiArgomento tosto quello di oggi, la separazione. Forse non ci crederai, ma la nostra vita è piena di esperienze di separazione. Separazione dalla mamma il primo giorno di scuola o di scuola materna, separazione dai compagni alla fine delle elementari, delle medie o delle superiori, separazione dagli amici quando si concludono alcuni cicli di vita e ne iniziano altri. E anche separazioni da luoghi e da oggetti. Ovviamente qui e adesso parliamo della separazione che pone fine a una storia d’amore, non importa che sia lunga o breve, o che sia un matrimonio oppure no.

"L’amore che poté morire non era amore.Berthold Auerbach
"

La separazione che avviene dopo un matrimonio o dopo una lunga convivenza (che magari ha visto anche la nascita di figli) è l’esempio più significativo di separazione, il più “grande” e il più “forte” e include in sé tutte le caratteristiche di un distacco, alla loro massima potenza. Quando si tratta di relazioni meno “impegnative” (che per esempio non hanno comportato la convivenza dei due partner) la separazione può essere vissuta con intensità più o meno forte ed è caratterizzata comunque da tutti i fenomeni che ci sono in una separazione successiva a un matrimonio o a una convivenza di tipo matrimoniale.

“Scusa Ilaria, perché mi fai tutta questa lunga premessa?” tu chiederai. E io ti rispondo che ti faccio questa lunga premessa perché è importante che tu legga tutto l’articolo, anche se non sei stata sposata o non hai avuto lunghe convivenze. Parlerò infatti di temi molto utili per te, per la tua storia d’amore attuale e futura.

Separazione: una storia vera

Due giorni fa ho avuto un’importante conversazione con una lettrice, che qui chiamerò Manuela. Quando io parlo con le mie clienti di coaching o con le mie lettrici ricevo spesso delle illuminazioni. Per questo io sono estremamente grata a chi mi segue, a chi legge, a chi mi scrive: è dallo scambio tra noi che nascono le soluzioni più efficaci.

Manuela era piuttosto giù e mi ha detto che si sentiva una “cacca”. Io quella parola – “cacca” – a dir la verità non l’avevo mai sentita prima ;) e siccome lei me l’ha fatta scoprire, le ho chiesto il permesso di utilizzarla. Lei me lo ha dato e io ora la uso. Spero che questa parola non ti dia fastidio. Non so se tu sai che cosa vuol dire “cacca”. Ma probabilmente riesci a capirmi. Non so nemmeno se sai che cosa significa “sentirsi una cacca”, ma sono sicura che anche in questo caso riesci a capirmi.

Manuela è una giovane donna – giovanissima! – di 38 anni che ha già dei figli e si sta separando dal marito. Manuela si è sposata molto giovane (tra i 20 e i 25 anni) e i suoi bimbi sono grandicelli. Attenzione 1: quando ci siamo parlate Manuela si sentiva una cacca a causa della separazione. Attenzione 2: l’iniziativa della separazione l’ha presa lei. Interessante vero? Ma se hai vissuto una separazione dopo una storia importante, sai bene che questa apparente contraddizione ha molto senso.

Lei ha dato il primo impulso alla separazione perché dopo molti anni si è accorta che il marito proprio non era in grado di andare incontro ai suoi bisogni. A Manuela era venuto anche il sospetto che il marito avesse un’altra donna. In effetti al momento il marito ha un’altra donna, dalla quale aspetta un bimbo. Le procedure della separazione vanno avanti etc etc.

Sottolineo un dato importante: Manuela è una donna di straordinaria umanità – mi ha toccato il cuore, per molte ragioni -, ha una grande intelligenza e una grande vitalità (lei adesso queste cose non le riesce molto a percepire, ma saltano all’occhio). Ha anche delle capacità pratiche, un buon lavoro, è una mamma amorevole. Una donna alla quale non manca niente per vivere una vita grandiosa e felice. E anche per sedurre un uomo. Questo noi lo sappiamo – io e te che ci stiamo riflettendo in questo momento -, perché le capacità e le possibilità negli altri riusciamo a vederle. Manuela non riesce ancora a esserne consapevole. Quando ci riuscirà – e ci riuscirà! – si salvi chi può.

Separazione e autopercezione di escremento

A dirla tutta, la storia di Manuela è molto simile a quella di centinaia, probabilmente migliaia di donne. Ci si sposa in età giovanile, senza grandi esperienze e con sogni immensi e bellissimi progetti. Si dà tutte se stesse al marito e poi ai figli, se arrivano. A un certo punto ci si accorge che manca qualcosa. In questo caso ci si accorge, dopo un po’ di tempo, che l’uomo che si ha al proprio fianco non è quello giusto. Ma questa scoperta avviene dopo molte sofferenze, dopo tante frustrazioni che si sono prolungate nel tempo. Tant’è che la decisione di separarsi nasce dall’esasperazione, dalla disperazione, dall’esaurimento. Anche se è la decisione migliore possibile. Anzi, è la madre di tutte le decisioni, quella che permette a tutte le nuove opportunità di presentarsi, e che permette anche di costruire il proprio futuro e di creare la propria vita, vera, autentica.

E allora, perché dopo una separazione molte donne si sentono una cacca? Perché tu ti senti una cacca?

Ti senti una cacca perché hai subito un processo di trasformazione in negativo che ha una potenza quasi incommensurabile. Se ci pensi bene dipende dal susseguirsi di fasi diverse, che corrispondono a stati emotivi – potentissimi – diversi tra loro. Sono stati emotivi così potenti che hai la sensazione che abbiano modificato il tuo vero essere. Ma non è vero, anche se ti sembra! Il tuo vero essere è li pronto a ripartire appena ti ricarichi.

Le 7 fasi emotive che hai sperimentato finora

1)      C’è la fase dell’innamoramento, del riconoscimento di un compagno come il “proprio compagno” e dell’investimento emotivo in un sogno/progetto che è la vita insieme ed è anche e soprattutto la propria vita. Questo è importantissimo e molto forte: in questa fase le energie, i pensieri, le fantasie e l’”immaginazione” sul futuro che ti attende giocano un ruolo fondamentale.

2)      C’è la fase della messa in opera del progetto e del coinvolgimento totale e totalizzante: ok, si parte, iniziano i lavori. Ci si sposa, si va a convivere. Vai con l’investimento di fisico e mentale a fare, realizzare, risolvere eventuali difficoltà. Il tutto prende grandi energie non solo emotive, ma anche pratiche: organizza, cucina, pulisci, trova punti d’incontro con il partner, costruisci una vita insieme. Una bella sfida.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

3)      C’è la fase delle difficoltà, del bagno di realtà e della perseveranza: ok il progetto è partito, ha richiesto un sacco di investimento e di energia. Ma non è proprio come te l’aspettavi. Non importa, tu fai spallucce e te ne freghi, vai avanti a testa bassa, convinta che il tuo sogno e il tuo progetto contino più di tutti e di tutto. Perseveri, sicura che la tua dedizione, il tuo impegno e il tuo sacrificio ti portino dove vuoi andare. Anche se non sai più di chi è davvero il progetto al quale stai lavorando.

4)      L’avvilimento: è un fenomeno estremamente bastardo, perché si insinua in ogni angolo della tua relazione e della tua vita in modo lento e insesorabile: le cose non girano proprio e tu non vuoi accettarlo. Nel contempo cominci a trascurare te stessa e la tua vita. Non curi più il tuo aspetto e la tua persona e nemmeno la tua anima, rinunci a te per fare spazio agli altri (compagno, figli,), magari ingrassi o dimagrisci eccessivamente (la tua tristezza e la tua delusione la devi pur mettere da qualche parte). Cominci a non dormire etc etc.

5)      La mancanza di amore. A quel punto, quando già sei a un buon grado di cottura, la distanza tra te e il tuo compagno si fa gigantesca. Lui non è l’uomo giusto (e questo fatto non è  colpa di nessuno, né tua, né sua) e quindi non riesce a supportarti, a sostenerti, a darsi da fare. Anzi, magari si rivela un po’ stronzo e per giustificare e dare logica a quel che sta succedendo, lui dà la colpa a te. Ti fa sentire inadeguata, non all’altezza, magari poco attraente e poco affascinante. Ti lascia spesso sola. Si dedica a se stesso e non a te. Ti fa mancare amore. E questo ti fa stare malissimo.

6)      Il riscatto del buon senso, della vitalità e della speranza: arriva proprio quando sei disperata, per paradosso. In fondo al tuo cuore sai e ti dici: “Accidenti, ma così non posso mica andare avanti! Posso, voglio e mi merito di meglio.” Siccome sei una donna intelligente, prendi l’iniziativa per la separazione.

La mazzata finale e la sorgente di possibilità

Attenzione, a questo punto, fermiamoci a riflettere: è ovvio che alla fase 6) le tue energie emotive e anche fisiche sono esaurite, addirittura sotto lo zero termico, ne hai poche, pochissime. Il fatto è che la fase 6) è la più delicata, quella che richiede più forza e più energia, proprio nel momento in cui, invece, tu, di forza e di energia ne hai meno (hai presente tutto quello che hai fatto finora, te ne rendi conto?). E’ in questa fase che devi decidere, spingere, prendere in mano la situazione. E’ in questa fase che devi prendere in mano la tua vita. E magari andare dall’avvocato, parlare con il giudice, lo psicologo etc. O spiegare la faccenda ai tuoi, ai suoi, agli amici e ai colleghi. Ufff… Ed è in questa momento che si passa alla fase sette…

7)      La mazzata finale: la separazione vera e propria. Per quanto tu l’abbia voluta o comunque sappia che è la cosa giusta da fare per te, il momento in cui ti separi davanti al giudice o in cui lui se ne va di casa o decidete di non vedervi più (in tutte le varianti possibili e immaginabili) ha un significato simbolico profondo, che non può che essere percepito emotivamente come un colpo di grazia alla tua energia e alla tua autostima.

In sintesi: il sentirsi una cacca dopo una separazione, è la fase finale di un lungo processo, magari durato anni, in cui tu hai vissuto intense emozioni, hai impiegato energie e messo a dispozione risorse in un progetto che poi non si è compiuto come tu avresti voluto.

E ora dopo tutto questo gran parlare di sentirsi una cacca, dove andiamo? Ci fermiamo a riflettere sul fatto che questa separazione, questa fine è, di fatto, un grandioso nuovo inizio. Qualcosa che, qualsiasi sia il tuo punto di partenza, ti permette, finalmente di realizzare te stessa. Più forte e più bella di prima.

Anche se avrei voluto continuare, oggi mi fermo qui: il messaggio importante di questo mio articolo è che tu comprenda le profonde ragioni per cui ti senti uno straccio dopo la fine di una storia. Non sono scuse o giustificazioni. E’ un dato di fatto. La presa di coscienza di essere legittimamente e logicamente in un momento di grande debolezza deve essere un elemento che ti aiuta a valorizzare te stessa, il tuo presente e anche il tuo passato. Ed è essenziale per costruire il futuro che vuoi. In un prossimo articolo continuiamo.

Fammi sapere se il tema ti interessa e se vuoi che approfondiamo. Raccontami la tua esperienza.

Lasciami il tuo commento, è importante.

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447 Commenti

  1. Avatar di antonella

    antonella 12 anni fa (17 Maggio 2013 15:35)

    il tema mi interessa tantissimo perchè sto vivendo una separazione voluta da me dopo averci riflettuto per moltissimo tempo, dopo quasi 15 anni di matrimonio. Ad incoraggiarmi nel mio caso è stato il mio primo amore (a sua volta separato), fatto uscire ad un tratto dal cappello magico, che ringrazio per questo, ma non per avermi illuso di poter costruire, dopo, cioè adesso, un futuro con lui , per poi tirarsi indietro una volta che sono ritornata una donna libera ..bella mazzata vero? così ho vissuto in otto mesi si può dire..due separazioni..una dalla mia vita precedente ed una dal mio primo amore....si può sopravvivere? ci sto provando!
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  2. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 12 anni fa (17 Maggio 2013 17:36)

    Guarda, Antonella, il fatto che non solo si sopravviva, ma che si inizi a vivere è una certezza granitica. Grazie per lo spunto che mi hai offerto con il racconto della tua esperienza con un altro uomo: ne terrò conto per future rflessioni.
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  3. Avatar di ELI

    ELI 12 anni fa (17 Maggio 2013 18:05)

    Interessante articolo... Nel mio caso sono passata dal punto 3 al 4(la malattia) direttamente al 7 (il decesso). Che dire capisco antonella perchè poi dopo meno di un annno avevo incontrato un papà separato che voleva ricostruire una famiglia..ci abbiamo provato per circa un anno..ma lui aveva davvero un pessimo carattere ed ho deciso di tronacare. Ora è più di un anno che mi sento di C...solo storielle incocluedenti. Ma leggere il blog ed aver fatto il percorso sulla seduzione senza stress..mi ha aperto ad un nuovo modo di pensare... Non ho ancora trovato un Uomo Interessante e veramente Interessato e colgo l'occosione di invitare Ilaria a scrivere qualcosa sulle mamme single e come uscirne (purtroppo il tempo libero è limitatissimo).. ad oggi mi sento pronta per un Nuovo Amore..però che amore sia :)))
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  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 12 anni fa (17 Maggio 2013 18:20)

    Ciao Eli, intendi dire che tu hai perso il tuo compagno, ho capito bene? Per quel che riguarda le mamme single, grazie anche per questo spunto. Mi segno anche questo. E mi è venuta un'ideuzza che adesso vedo di sviluppare.
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  5. Avatar di Alessandro

    Alessandro 12 anni fa (17 Maggio 2013 19:39)

    Comunque vada a finire, ogni separazione è una sconfitta, non voglio essere retorico, ma è tutto un castello che crolla, amore non più corrisposto, rispetto inesistente, figli traumatizzati, il progetto di una vita che va in fumo, speranze e aspettative non realizzate. A volte subentrano le crisi di coscienza, ho sbagliato in qualche modo, non sono stata/o capace di....questo accade particolarmente quando un matrimonio o convivenza finisce in modo lento nel tempo, ovvero non esiste una causa scatenante, improvvisa e violenta, come l'entrata in scena di una terza persona. Molte, troppe donne vivono una situazione di rapporto non condiviso, soprattutto dopo anni di convivenza certi uomini si stancano, non sono distratti da un'altra donna, sono diventati disamorati, anche in assenza di particolari motivi, perdono di interesse e entusiasmo per la compagna, non si parla più o rispondono a grugniti, come i porci. Molte donne vorrebbero separarsi, ma non trovano il coraggio, forse sperano in un periodo negativo del loro lui e che in seguito, pazientando, tutto torni alla normalità, ma è una mera illusione, a volte si crea l'alibi dei figli, non mi separo per loro, a volte sono i problemi economici che impediscono la separazione. Infatti è in crescita l'esercito dei separati in casa, credo che non esista una situazione più frustrante e avvilente di questa, le donne più consapevoli, determinate, oserei dire più intelligenti, affrontano la situazione del convivere ma non vivere con la separazione immediata, consce che è in gioco la loro felicità presente e futura. E' vero, dopo la separazione ci si sente una cacca, i motivi gli ha esposti Ilaria, nella convivenza hai messo tutta te stessa, come moglie, madre, amante, poi arriva la delusione, ed è appunto la delusione di vedere vanificato questo grande lavoro e impegno che ti fa sentire un escremento, moralmente sei a terra. Dal mio punto di vista credo sia meglio una separazione dovuta a un tradimento, piuttosto che causata per il cattivo vivere negli anni, in questo modo si ha veramente la voglia e la grinta di separarsi, non ci sono scuse, è vero si soffre, ma in maniera diversa, a volte per molte è un'ottima opportunità per dire addio al rapporto stanco e disastrato. Sarò cinico, ma preferisco essere l'Araba fenice, risorgere e volare alto, piuttosto che soffrire per anni e immolarmi alla causa della sofferenza a vita, per cosa e per chi poi? Visto, appurato e più che sperimentato di come va il rapporto, rischiare magari di essere lasciato in età avanzata e commiserarmi "Ah se l'avessi fatto prima io anni fa!!" Mi dispiace cara/o che tu non provi più niente per me, e siccome non voglio farti soffrire ancora, ti faccio un favore, guarda prendi i tuoi quattro stracci e fila di corsa.
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  6. Avatar di Eleonora

    Eleonora 12 anni fa (17 Maggio 2013 21:53)

    corrisponde al senso di"fallimento"che ci si porta dietro!...cosi,affermano i divorziati che avevano creduto ad un progetto di vita e ne son rimasti disillusi,poi.molti,faticano ad avere nuove relazioni,molti,proprio non ne vogliono ;altri ancora preferiscono la loro prigione piuttosto che ammettere in primis a se stessi che è finita. purtroppo il senso di frustrazione provata fa parte sempre di entrambi:mancanza di dialogo,intelligenza,AMORE.che volevo fa?????????...quando,poi,ognuno pensa a Sè...ADDIO!!
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  7. Avatar di Eleonora

    Eleonora 12 anni fa (17 Maggio 2013 21:58)

    ottimo,ALESSANDRO:condivido in toto.:)))))))
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  8. Avatar di ELI

    ELI 12 anni fa (18 Maggio 2013 4:33)

    @I Ilaria Si hai capito bene ho perso mio marito..."è andato in cielo" ...(eravamo molto innamorati) Grazie per aver accolto lo spunto sulle mamme single :)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 12 anni fa (18 Maggio 2013 9:47)

      Grazie a te per la testimonianza così personale: credimi, certe "confidenze" sono molto utili agli altri, perché fanno riflettere sulla molteplicità di condizioni che possono presentarsi nella vita e che gli altri hanno vissuto e danno forza. Buona continuazione.
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  9. Avatar di antonella

    antonella 12 anni fa (18 Maggio 2013 10:26)

    @ELI mi spiace tantissimo per tuo marito...in generale lo sbaglio che si fa è gettarsi appena se ne presenta l'occasione in un'altra storia, forse per dimenticare o per riempire un vuoto...il consiglio migliore lo aveva dato Ilaria qualche post fa..il tempo...per lasciare decantare le emozioni e per fare le cose per bene, darsi il tempo per conoscere veramente un'altra persona senza etichettarlo da subito come l'uomo giusto ma aspettare appunto che sia il destino a decidere se è veramente così...un abbraccio.
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  10. Avatar di Rossana76

    Rossana76 12 anni fa (18 Maggio 2013 11:58)

    A diverso grado, senza nulla togliere ,forse ogni separazione ha in sè un piccolo lutto.. Di parole non dette, cose non fatte... @Eli Posso solo immaginare, e so già che non basta, e non ci si può arrivare a comprendere appieno. Un abbraccio grande
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  11. Avatar di Francesca

    Francesca 12 anni fa (18 Maggio 2013 17:22)

    @ Antonella Ciao Antonella, mi interessa molto la tua storia perché stavo per "fare la tua stessa fine". Dopo 13 anni di matrimonio mi sono innamorata di un altro, una bella sbandata. Non ho avuto il coraggio di chiudere il mio matrimonio e di farmi avanti con l'altro, sono stata molto male, ho pensato tantissimo, sono passati i mesi...poi improvvisamente mi sono sentita meglio, ho trovato un equilibrio mio (ma non della coppia, su quello infatti sto ancora pensando) e il tutto si è attenuato. Diciamo che ho preso la strada che non hai scelto di prendere tu, l'ho fatto per mancanza di coraggio, però chissà, degli altri io non mi fido.
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  12. Avatar di wendy

    wendy 12 anni fa (19 Maggio 2013 9:26)

    Importante è capire cosa se ne trae dalla separazione, ovviamente, dopo aver superato i sensi di colpa e la mancanza di autostima. Ci vuole distacco per comprendere cosa ha insegnato la relazione ma trovo sia necessario e fondamentale questo processo per non ricadere nello stesso errore. E' vero, quando un rapporto si esaurisce senza tradimento è più difficile da capire, e l' elaborazione del lutto risulta più complesso. In ogni caso vuole tempo, tanto tempo.
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  13. Avatar di grey

    grey 12 anni fa (19 Maggio 2013 9:35)

    ciao a tutti... condivido e confermo che ci si sente una c...soppratutto quando ci sono di mezzo i figli. è devastante e richiede forse più energie quando sei in questa fase perché sei in una totale confusione tra rimorsi...pentimenti...riflessioni sulla tua vita e anche badare oltre alla tua persona distrutta ai tuoi cuccioli che stanno soffrendo anche loro. ma per fortuna tutto passa e grazie al tempo che ci vuole per il totale risanamento.io(2anni) stai bene...sei a posto..indipendente...e anche orgogliosa di aver ottenuto tutto ciò ..dei piccoli traguardi raggiunti..insomma riinizzi a vivere più forte di prima!!! Non si muore per questo ma ci vuole una tenacia davvero grande per poter andare avanti...e resta sempre la paura di concedersi all'amore un'altra volta perché nn vuoi rivivere quel tipo di dolore.è frustante.ma ci si sente sole. piacerebbe anche a me ilaria che scrivessi dei consigli per le mamme single. grazie!
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  14. Avatar di antonella

    antonella 12 anni fa (19 Maggio 2013 9:35)

    @Francesca Ci tengo a precisare che il mio matrimonio non è finito solo perchè mi sono innamorata di un altro (anche se questo è un sintomo che non si dovrebbe sottovalutare), ma era arrivato al capolinea già da molto tempo...inoltre passato l'amore, non era rimasto niente, stima, rispetto, fiducia, affetto..niente per cui valesse la pena lottare. Per quanto riguarda il resto, non si è trattato semplicemente di un'altro uomo ma del mio primo amore...(e sai che quello non si scorda mai.. ), che mi dato la spinta necessaria che forse mi mancava per prendere una decisione definitiva. Oggi che è finita con tutti e due rimango io, sola con il mio coraggio, la mia dignità e la mia voglia di ricominciare, da qui inzia una nuova sfida...ciao
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  15. Avatar di Okker

    Okker 12 anni fa (19 Maggio 2013 9:36)

    Condivido completamente il commento di Alessandro. Ilaria come si fa a construire una nuova vita dopo 38 anni di matrimonio, dopo 3 figli adulti, dopo 4 nipotini quasi adolescenti? Una vita construita con una persona che amavi e nella quale avevi fiducia, con la quale avevi ancora progetti?
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  16. Avatar di Grace

    Grace 12 anni fa (19 Maggio 2013 9:43)

    Carissima Ilaria, i tuoi racconti sono sempre straordinari. Ho letto tutti i commenti. La mia storia non si può raccontare. Ti dico solo due particolari: decidiamo insieme per la separazione, ma amichevole....e alla fine il mio ex marito si è tolto la vita ....un una pianta con una corda. Sono stata accusata da tutta la mia famiglia...a gradi. Stavo ricominciando a vivere...con una nuova persona... che però dopo questo episodio non mi ha lasciata...ma è crollato tutto. Siamo in terapia di coppia....ma venerdì ...dopo un l'ennesimo episodio estenuante di distacco da parte sua....gli ho detto che era un uomo libero.... Lo vedrò lunedì, forse......non sò cosa accadrà.....sono pronta al peggio. La vita a volte ti mette a prove dure.....peggiori della separazione...... Mi piacerebbe tanto una risposta sulla mia mail personale...privata. Buona domenica a te....e a tutti i tuoi affezionati lettori.........
    Rispondi a Grace Commenta l’articolo

    • Avatar di ilariacardani

      ilariacardani 12 anni fa (19 Maggio 2013 17:33)

      Ciao Grace, comincio col risponderti qui, certa di non violare la tua privatezza e nella speranza di essere utile anche ad altre lettrici che potrebbero essere interessate alla questione. Indubbiamente tu hai vissuto una tragedia che è andata ad amplificare in modo esponenziale quello di cui ho scritto nel mio articolo e che è stato rinforzato nei commenti. Conto che quanto tu hai fatto dopo l'accaduto, anche a livello di terapia, sia stato fatto con l'obiettivo di convincerti che tu non hai nessuna responsabilità in quanto è successo. Noi non siamo reponsabili delle scelte degli altri, come gli altri non sono responsabili delle nostre. D'altra parte è naturale che dopo un fatto del genere scatti la "caccia al colpevole" (lo vediamo tutti i giorni con i fatti di cronaca che accadono sempre più insistentemente). Io credo che sia importante per te proteggerti da ulteriori traumi, riconoscere che sei stata una vittima e non una colpevole e che ti dia tutto il tempo e il modo per recuperare energia e serenità. Ho l'impressione che il fatto che "è crollato tutto" sia stato dovuto, comprensibilmente, a come tu hai reagito alla tragedia, magari colpevolizzandoti tu per prima. Inoltre ho anche l'mpressione che il peso che è attualmente sulle tuie spalle (la gestione del passato e quella del presente) sia davvero troppo e che tu debba al più presto alleggerirlo, magari anche attraverso decisioni drastiche. Se vuoi continuare lo scanbio scrivimi alla mia mail: ilaria@lapersonagiusta.com. Un forte abbraccio.
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  17. Avatar di TIziana

    TIziana 12 anni fa (19 Maggio 2013 10:17)

    Ciao, anche io ho una separazione da raccontare, dolpo 25 anni di matrimonio (all'apparenza felice) e una figlia con problematiche di disabilità, per la quale ho corso in tutte le direzioni per far si che le sue condizioni fossero migliori, barcamenandomi tra fisioterapia, lavoro, casa, ecc...perchè secondo mio marito, io, facendo part time, avevo il tempo per fare tutto,mentre lui lavorava a tempo pieno...correndo dalla mattina alla sera, anche per i suoi parenti...pensando che lui avesse sempre, o quasi, ragione...dopo tutto questo, lui stava iniziando un storia con un'altra donna. Ho scoperto tuttto e gliene ho parlato (così gli ho tolto anche questa responsabilità) sono stata 8 mesi così perchè lui non si decideva e alla fine ho deciso io per la separazione. Si è perso una casa in affitto e se ne è andato.Il problema è che lui non voleva andare dall'avvocato per la separazione legale, ma voleva tenere tutto così, mi passava dei soldi, auto insieme...perchè non ti và bene? mi chiedeva.Ho dovuto cercarmi un'altro lavoro perchè un anno prima mi ero licenziata,non è stato facile. E poi dopo 2 anni me ne sono andata anche dalla casa dove vivevo con mio marito ( era del padre e mi avevano concesso il comodato gratuito) perchè ero stanca di trovarmelo sempre tra i piedi rinfacciandomi che quella era casa sua e io non pagavo l'affitto. Ho vissuto momenti da vera "cacca" (per rimanere nell'argomento) perchè io amavo quell'uomo e mai e poi mai mi sarei aspettata che finisse così ...mi sono fatta troppi esami di coscienza, ma la mia coscienza era pulita, gli avevo dato tutte le possibilità che potevo...ma se le è giocate male. Adesso stò bene sono riuscita anche a perdonarlo...ci ha perso lui, non io... fa fatica a guardarmi negli occhi quelle pochissime volte che ci vediamo per la figlia, perchè sà come stà, ho un lavoro che mi piace, una bella casa ( in affitto) mi sono ritrovata come DONNA, mi sento più attraente. ho ritrovato i miei spazi e non cambierei per nessun altro uomo al mondo...non ne vale la pena credetemi..l'importante è non perdere mai la propria dignità, credere in sè e piacersi, poi viene tutto il resto e certe volte prendere il coraggio di dire BASTA anche se ci fà molto male.Un saluto a tutte...ciao Ilaria... grazie:)
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  18. Avatar di fre

    fre 12 anni fa (19 Maggio 2013 10:18)

    Non ero più innamorata del padre di mio figlio, ho incontrato un uomo...per lui ho trovato il coraggio di separarmi... Dopo qualche mese, quest'uomo...dopo varie promesse di convivenza,figli,matrimonio ecc..si accorge che non sono la persona giusta per lui, e non sa spiegarsi il motivo,nessuna spiegazione, solo un distacco molto lento e doloroso. Indifferenza totale,come se mai nulla ci fosse stato. Ignorava le mie chiamate,i miei messaggi, le richieste di spiegazione...tutto, ero diventata inesistente. Ora a volte mi cerca solo per un momento di passione,che io inizialmente accettavo,nella speranza che qualcosa cambiasse...ma poi ho avuto Il coraggio di dire basta. Devo riprendere in mano la mia vita, devo pensare a mio figlio.... Ma e dura, e dura sentirsi sempre inadeguati,incapaci,umiliati... Ho 28 anni, posso farcela no!?!? Devo! Dobbiamo...
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  19. Avatar di ELE

    ELE 12 anni fa (19 Maggio 2013 10:29)

    Dopo sei anni di convivenza il mio compagno si e innamorato di una signora che vive a zurigo e venuta in italia per lavoro gira il mondo e molto ricca..... cosi loro si vedono una volta al mese.Il mio compagno se fatto vivo vuole frequentare a tutte due pensando mi fa schifo dove vuole arrivare ....e poi perche questa decisione non ho parole....io divento amante lei attuale compagna ......
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  20. Avatar di Valentina

    Valentina 12 anni fa (19 Maggio 2013 10:47)

    Articolo interessante... I punti illustrati sono veritieri... Io dopo la mia convivenza " fallimentare", sono andata via da meno di un mese... Sinceramente mi sento rinata, una " cacca" mi sentivo a stare con lui...chiusa in rapporto, dove ho investito energie... Ora ci sono IO.. E la mia autostima sta crescendo in maniera esponenziale , semplicemente perché nonostante le difficoltà , le paure, i dubbi... Ci sono riuscita!!!! Però ho 32 anni , nn ho figli,ho un lavoro( anche se lo stipendio e' quello che è ) e questo sicuramente può essere a mio favore, pero' anche se è una frase fatta NON È MAI TROPPO TARDI PER RICOMINCIARE!! un abbraccio a tutti quelle persone che come me... Si sentivano e si sentono una "Cacca"!!! Valentina
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