Come superare una separazione (soffrendo il meno possibile)

come superare una separazione soffrendo il meno possibileLa fine di una storia importante, una separazione e un divorzio sono eventi molto dolorosi nella vita di una persona. Probabilmente tra i più dolorosi. Sono unici e diversi rispetto ad altri episodi drammatici, per una serie di ragioni. Sapere come superare una separazione e tornare a vivere al 100% è molto importante per andare oltre il dolore, per non prolungare la sofferenza e per non disperdere importanti risorse personali (salute, denaro, tempo) che possono essere invece investite nel presente e soprattutto nel futuro. Anche in una nuova storia d’amore, appagante e riuscita, questa volta.

"Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. D. Grosmann "

Nota importante: non è mai troppo tardi per scoprire come superare una separazione. Anche se gli “espertoni” sostengono che la “grande” parte del dolore di una separazione si allontana significativamente in un arco di tempo che va dai 18 mesi ai quattro anni, io so benissimo che in molti (uomini e donne) non riescono a capacitarsi della propria separazione (o delle proprie separazioni) anche dopo decenni.

Perché  mai superare una separazione pare a volte davvero tanto difficile se non impossibile e perché mai è un evento percepito come più drammatico di altri, magari addirittura della dipartita di una persona cara?

In primo luogo perché una relazione importante e un matrimonio sono considerati un impegno e un investimento emotivo a lungo termine, addirittura, si pensa, per la vita. Per cui se falliscono si pensa di essere delle fallite (o dei falliti). Degli abbonati al fallimento.

In secondo luogo perché siamo in una società che sopravvaluta enormemente il rapporto di coppia, vuoi perché sul rapporto di coppia si può fare molto commercio, molto marketing e molta letteratura (o molto “storytelling” come si dice adesso).

Vuoi perché convincere le persone che si sta meglio in un rapporto di coppia, anche di melma, è un simpatico modo alternativo, tra i molti, per togliere loro autonomia e indipendenza e quindi renderle più controllabili. Per farci commercio, marketing e letteratura con più facilità. Ecco perché superare una separazione può sembrare tanto difficile, all’inizio.

In terzo luogo per la percezione “sociale” di una separazione e di un divorzio. Fino a pochi anni fa nel nostro paese una separazione e un divorzio erano giudicati una “colpa” e quindi chi si separava o divorziava non trovava molta comprensione negli altri, semmai veniva “giudicato male”. E si sentiva colpevole. Come in molti si sentono colpevoli tuttora. Falliti e colpevoli.

C’è anche da dire che al giorno d’oggi molti considerano separarsi e divorziare un fenomeno talmente comune da essere quasi “normale”, un passaggio della vita quasi naturale. E, così di nuovo, chi si trova nel bel mezzo della fine di una storia si accorge che all’”esterno” in pochi capiscono la portata traumatica di quel che sta attraversando.

Insomma, in un modo o nell’altro, il dolore della separazione viene sempre sottovalutato dal mondo là fuori. Invece si tratta di un vero e proprio lutto, solo che non viene percepito come tale se non, forse, da chi ci è passato.

Come superare una separazione e stare meglio di prima

Il senso di fallimento, l’isolamento e il dolore buttano benzina sul fuoco del senso di colpa e della vergogna. Diciamo onestamente che anche se ci si separa per i migliori motivi al mondo ci si sente (almeno un po’) sfigate, sfortunate, incapaci.

Gran bella roba, insomma.

A questo si aggiunge che il futuro improvvisamente sembra diventare molto più incerto.

Un evento spiacevole e terribilmente definitivo sconvolge quella che si pensava fosse una situazione stabile e l’ansia aumenta.

Ecco perché ci si insulta tanto e ci si offende spesso tra quasi ex coniugi: è la ricerca di una condivisione di responsabilità, il tentativo di liberarsi della colpa opprimente del fallimento, il tentativo di buttarla sull’altro/a.

Mamma che angoscia, solo a scriverne e a leggerne. Pensa a esserci nel bel mezzo.

Quindi: se ti senti male, molto male per una separazione che stai attraversando o hai attraversato o che è avvenuta anche parecchi anni fa, ne hai tutte le ragioni.

Non è cosa semplice venirne fuori.

Soprattutto dato che è un evento che per lo più si affronta, come dicevamo prima, nella quasi totale solitudine emotiva.

Ecco perché è così importante sapere come superare la fine di una storia.

Un evento così dirompente e significativo per la propria esistenza bisogna affrontarlo nel modo migliore possibile se no, per l’appunto, lascia tracce permanenti e che possono influenzare la vita sentimentale in futuro, pesando sulla scelta del partner successivo (che rischia di rivelarsi sbagliata ancora una volta) e sulla serenità della persona, in ogni campo.

Di fronte a un evento come la separazione è necessario non solo accettare il dolore, ma addirittura viverlo pienamente, fino in fondo, con tutto il suo peso e il suo strazio.

Eh, già, sembra terribile eppure è l’atteggiamento più utile da assumere.

“Distrarsi” dal dolore non fa per niente bene. E può avere conseguenze negative a lungo termine.

E come si fa a sperimentare il dolore pienamente, senza lasciare niente indietro?

Attraverso la consapevolezza e la comprensione di sé.

Anche attraverso la compassione per sé.

"Mi si erano spente le vene, gelata la pelle. Avevo avuto freddo, lui se ne era andato. Elena Ferrante"

Il dolore è un’esperienza umana, umanissima e che ha l’”utilità” di guidarci attraverso gli accadimenti della vita, dando loro il significato più utile per noi.

Questa è una buona ragione per non rifiutare il dolore e attraversarlo, traendone insegnamenti proficui. E proprio per evitare una lunga sofferenza, non per altro.

Attraversare il dolore

Riconoscere e accettare di attraversare il dolore per quello che è può proteggerti da guai più grossi.

In che modo?

Proprio perché una separazione è un evento traumatico e ad alta intensità emotiva “toglie lucidità”.

Cioè: durante una separazione non si è al proprio meglio, non si è in pieno controllo e si rischia di prendere decisioni sbagliate.

Si è in un certo qual modo in uno stato di confusione che può non aiutare a fare le scelte e a prendere le decisioni più giuste.

Molto bene.

Si fa per dire.

Essere consapevoli che il dolore e gli alti e bassi emotivi possono portare a “confusione” e a mancanza di lucidità permette di proteggersi, di tutelarsi, di essere caute.

Aiuta a essere più comprensive con se stesse e questo a sua volta rende più facile proteggersi, in un circolo virtuoso e vantaggioso.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"L’inizio dell’amore è spesso simultaneo. Non così la fine: da ciò nascono le tragedie. Alessandro Morandotti"

Per aiutarti in questa comprensione di te che ti permette di superare una separazione al meglio ti vorrei parlare di Elizabeth Kübler Ross, una ricercatrice di origine svizzera che ha condotto, negli Stati Uniti, studi fondamentali sulla morte e il morire.

Tant’è che il suo libro più importante si intitola proprio Sulla morte e il morire.

Tu dirai: “Accidenti Ilaria, che allegria! Separazione, trauma, lutto… Adesso anche di morte ti metti a parlare?! Ma non esageriamo…!”

Il fatto è che Elizabeth Kubler Ross ha studiato per bene le dinamiche mentali e le fasi emotive dei malati ai quali viene diagnosticata una malattia terminale.

E queste fasi e dinamiche si sono mostrate analoghe anche nelle persone che sperimentano una perdita o un lutto, compresa la separazione.

Quando ci si trova di fronte a un evento “dirompente” si attraversano cinque fasi.

Conoscere queste cinque fasi ti permette di capire come superare una separazione e di tornare a vivere bene (o cominciare a vivere bene).

Le 5 fasi per uscire dalla crisi

La prima fase è quella della negazione e del rifiuto. L’atteggiamento più comune in questa fase è del tipo: “Accidenti, accidentaccio! Ma proprio a me doveva succedere?!  Proprio a me deve capitare che il MIO matrimonio finisca? Non ci posso credere. Non ci voglio credere. Farò di tutto per evitare questo, perché questo non accada!”

E intanto tuo marito se ne è già andato e ha magari una nuova fidanzata…

La seconda fase è quella della rabbia e del risentimento.

E della paura del futuro.

L’atteggiamento è del tipo: “Quell’orrido rospo, come ha potuto farmi questo? Con tutto quello che ho fatto per lui! Brutto bugiardo raccontapalle! Imbroglione! Ha giocato con i miei sentimenti e la mia buona fede.”

"Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo. Isabel Allende"

La terza fase è quella del patteggiamento, della negoziazione, che può portare a un tentativo di riavvicinamento (“Va bene, dài, non dirò più che tua madre è invadente e impicciona, lo giuro!”).

So che molte delle lettrici sono delle specialiste di questo atteggiamento.

Attenzione, qui c’è il rischio zerbinaggio, eh!

In realtà patteggiamento e negoziazione possono essere proiettate non solo al passato, come nell’esempio che ho appena fatto, ma possono essere proiettate anche nel futuro e rivolti  a se stesse, con fiducia, del tipo: “Sai cosa? In effetti non vedevo l’ora che questa relazione finisse e sono certa che ce la farò, mi riprendo in mano la mia vita, alla faccia tua e di tutto quello che ho patito in questi anni…”

La quarta fase è quella della depressione. C’è una presa di coscienza dolorosissima e distruttiva di quel che sta accadendo. L’atteggiamento è del tipo: “Eh… niente… porca miseria… E’ successo proprio a me. Una separazione, l’ultima cosa che avrei desiderato nella vita. Mi sento sconfitta, perdente, disperata… Non ne verrò fuori. Mai.”

(Invece no, perché stai scoprendo come superare una separazione e tornare a stare meglio. O cominciare a stare bene).

La quinta fase è quella dell’accettazione. L’atteggiamento è del tipo: “Oh… urca! Mi sto separando, accidenti. E’ successo a me, proprio a me anche se non l’avrei mai detto. Sono viva, però, ecco. In fin de’ conti conosco un sacco di donne separate che ce l’hanno fatta e adesso che ci penso meglio così. Ce la faccio. Ce la farò. La mia vita va oltre il mio matrimonio e anche oltre questa separazione. Meglio che mi concentri sul futuro e sul presente. Quel che è stato è stato…”

Ora una cattiva notizia (un articolo così allegro deve essere riequilibrato, perbacco!).

Come spiega Kübler Ross nei suoi scritti, si tratta di fasi, non di stadi.

Che cosa significa?

Significa che queste “fasi” possono presentarsi più e più volte ripetutamente in diversi momenti e magari anche contemporaneamente l’una con l’altra.

La buona notizia è che è tutto normale e che quanto più tu diventi consapevole di dove ti trovi, di che cosa stai attraversando, meglio gestisci te stessa e le tue emozioni, mantieni il controllo sulla tua vita e sul tuo futuro e cresci come persona.

Il che ti apre la strada per una vita più piena e appagante, soprattutto dal punto di vista sentimentale.

E veniamo alla visione positiva che davvero può aiutarti a superare una separazione senza soffrire inutilmente, più del necessario e per troppo tempo.

Viviamo in un mondo in cui le opportunità sono moltissime e a fronte di tante opportunità molte “garanzie” si perdono.

Viviamo in un mondo in cui la fine di un matrimonio è un’eventualità da mettere in conto.

Molto spesso è un’eventualità positiva, a meno che tu non voglia fare la fine di coloro che stanno in relazioni di odio e non di amore.

Considera anche che se ti ritrovi in un’età giovanile – che potrebbero essere i 40 o i 50 anni, per fare un esempio – e sei in una relazione che non ti soddisfa e ci resti, come potresti sentirti tra cinque, sette o dieci anni?

Interrompere una relazione spesso è davvero la decisione più giusta da prendere anche se spesso molto dura.

In più, questa te l’avranno già detta ed è straordinariamente vera: proprio per il fatto che viviamo in un mondo pieno di opportunità, nuove aperture possono verificarsi solo a fronte di chiusure definitive con il passato.

Ecco.

Questo è per il momento.

Fammi sapere le tue opinioni e le tue idee su come superare una separazione.

 

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413 Commenti

  1. Avatar di Cristina

    Cristina 9 anni fa (26 Aprile 2016 12:07)

    Ciao, io sono uscita da una storia di sei anni ( molto pochi rispetto a molte lettrici) è normale che a me sembra... Di non provare nulla...? Semplicemente penso è finita...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (26 Aprile 2016 12:12)

      Normale. Le separazioni vengono sperimentate in maniera diversa da persone diverse, come tutti i fatti della vita. La tua convinzione "è finita" che assomiglia molto a una neutra presa d'atto ed è molto sana molto probabilmente ne porta con sé molte altre, potenzianti anch'esse. Continua così, procedi serenamente verso il futuro.
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    • Avatar di Daisy

      Daisy 9 anni fa (26 Aprile 2016 18:04)

      Ciao Cristina, anche io penso è finita, non sono triste ho solo delusione. Ma sei stata tu a lasciare?
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  2. Avatar di sbirulina

    sbirulina 9 anni fa (26 Aprile 2016 12:26)

    Concordo appieno. So anche che ognuno ha i suoi tempi, ma sono molto "curiosa" di sapere cosa si vive, cosa si prova in una relazione. Se è vero quel che da sempre si dice XD. Ho fatto molta psicoterapia negli anni e ho superato la "neediness" e i preconcetti interiori del tipo "sei diversa e nessun ragazzo mai si innamorerà di te" (anche se nei momenti neri ritornano a galla) , ma questo desiderio è (credo) normale. Le idee su cosa voglio da una relazione sono chiare, la transizione insegna anche questo :) per il resto sento comunque di poter continuare ad applicare i consigli delle tue guide e dei tuoi articoli, li trovo molto utili anche per ragazze come me:) Ti ringrazio per la disponibiità, Buon proseguimento!
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    • Avatar di Phayfer

      Phayfer 9 anni fa (26 Aprile 2016 23:03)

      Ciao cara! Mi ha fatto tanta tenerezza leggerti. Anche se sono nata donna sia nel corpo che nella psiche, mi sono vista riflessa in te. Da ragazzina avevo la tua stessa curiosità e come dice Ilaria, ho rivelato molto di me a gente non selezionata. Adagio è meglio. Sempre. I preconcetti interiori di cui parli sono comuni a molte di noi. Chi per un motivo, chi per un altro, molte donne temono di non meritare l' amore e si buttano di testa in storie distruttive. Tutela sempre te stessa. Perché, comunque vada con gli uomini, è con te e solo con te, che vivrai la storia d' Amore più vera e duratura della tua vita. Un abbraccio grande.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Aprile 2016 0:23)

      Brava Phayfer :) .
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  3. Avatar di Kiara

    Kiara 9 anni fa (27 Aprile 2016 2:04)

    Eh si'. Quando ho iniziato a leggere i tuoi articoli ero proprio con la persona sbagliata, perché inconsciamente volevo conoscere la persona giusta e ancor prima della fase uno non lo volevo ammettere. Ho passato poi tutte le fasi descritte peggio di un lutto. In realtà ho desiderato anche la sua morte. Ma è solo passando tutti momenti nella loro intensità, senza negarli, che si trova la forza intrinseca a far brillare il gioiello che è in noi. Prenderci cura prima di noi stessi, stare bene, riprendersi la vita e mandare a quel paese i vecchi schemi , fatali, mettendo delle controtendenze e magari sfidandosi a fare cose mai fatte prima, non avendo paura di essere noi stessi con tutte le nostre caratteristiche. Il counselling mi ha aiutato in questo senso, e adesso sono serena e felice di non essere più quella che si preoccupa per l'altro a senso unico, o che affonda nelle insicurezze. Ho imparato a proteggermi di più e a mettere la mia volontà al primo posto. Se non lo faccio io con me stessa per prima, perché dovrebbero farlo gli altri? O un altro in particolare ? Ho reimparato anche a stare da sola e l'ho trovato molto divertente e avvincente! Adesso c'è un'altra persona, anche se non la cercavo, c'è parità, equilibrio e amore sincero. Mi fa stare bene e non vivo più quei drammi sofferenti da film . Così dovrebbe essere per tutti. I rapporti umani devono darci energie, non togliercele. Grazie per il tuo grande lavoro mirato, ce n'è davvero bisogno in mezzo a tanti preconcetti!
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  4. Avatar di Iv

    Iv 9 anni fa (27 Aprile 2016 14:12)

    Ciao Ilaria, sono ormai 5 anni che sono da sola, in questi anni ho ritrovato me stessa ma non riesco a trovare l'amore. In questo periodo sono combattuta se iscrivermi ad un sito per single. Tu cosa ne pensi? Cordialmente.
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  5. Avatar di Demetra

    Demetra 9 anni fa (28 Aprile 2016 11:14)

    Ilaria aiuto! Quasi un anno fa ho lasciato il ragazzo con cui stavo da due anni perché mi sentivo "oppressa" dall avere lui 24h su 24 nella mia vita a controllarmi.. Purtroppo a 18 anni non ero ( e non sono tutt'ora matura come un adulto) e lo feci soffrire.. E poi lo lasciai.. In quel periodo stavo male perché avevamo scoperto che mia nonna aveva un tumore e credo che quello sia stato un periodo di grande confusione.. Il fatto è che, subito dopo scappai a Pisa per fare l'università, ma... Pensavo di averlo dimenticato e invece.. Mi sento in colpa.. Più volte gli ho scritto le mie scuse.. Al momento sto con un altro ragazzo che mi fa stare benissimo ma perché non riesco a lasciare andare il mio ex definitivamente? Perché ho sempre questo peso addosso? A volte guardo il mio futuro e vedo solo incertezze, invece ripenso a quando stavo con lui e mi sembrava tutto così nitido.. Adesso mi sono persa Ilaria.. Non so più cosa voglio fare in questa vita che mi mette difronte a continue scelte.. E io non so scegliere bene.. Mi sento cieca.. Ti chiedo di aiutarmi Ilaria perchè i tuoi articoli mi hanno già dato un aiuto in passato e da allora grazie a te sono diventata più forte.. Quindi, grazie.
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  6. Avatar di valentina.maidiremai

    valentina.maidiremai 9 anni fa (28 Aprile 2016 17:29)

    buona sera, scrivo su questo post perchè mi sto anch'io separando e lo sto facendo da ormai 4 anni. dopo la presa di coscienza mia e di mio marito che il nostro rapporto non funzionava più, da parte mia c'è stata la richiesta che lui trovasse un'altra casa dove vivere. Abbiamo 3 figli di cui il più piccolo ha ora 10 anni, io 50 lui 52. Sono convinta che se non lo avessi spinto a comprarsi un apparamento lui rimarrebbe ancora quì con noi per anni, forse per sempre, non per amore ma per pigrizia. Perchè trova risolto il quotidiano e lui può così occuparsi solo del proprio lavoro e poco altro. Comunque non gli avevo messo fretta, oltre a non parlarci quasi più siamo sempre stati una coppia che non litiga mai quindi la convivenza non è stata pesante ma certo gli avevo detto che nel nostro futuro c'era solo quella soluzione, la convivenza per me non era più possibile e non potevo pensare di rimanere con lui per tutta la vita con quelle premesse. Penso sia stata la separazione meno discussa nella storia (modestia a parte :) ) infatti non siamo mai riusciti a discutere niente, e forse le uniche parole che lui mi ha detto per spiegare i suoi sentimenti non sono state nè offensive nè colpevolizzanti o altro... mi ha detto che non gli interessavo più, semplicemente. E questo è stato il macigno che mi sono portata dietro fino adesso. Penso di aver attraversato e ri attraversato tutte le fasi di cui si parla nel blog. La mia autostima già in crisi ne ha risentito enormemente tanto che ogni volta che ci penso, anche adesso, piango. Non sono abbastanza interessante. Gli sono sempre stata vicino e ho fatto molto per lui, spesso mi sono sacrificata, come tante donne, ho sopportato e spesso facevo di tutto per vederlo contento, mi accollavo oneri non miei per non pesare o fargli pesare i figli o altro. Alla fine è andata così. Neanche io lo amavo più, e anche per questo ho sentito la necessità di voltare pagina: Ad ogni modo ormai è arrivato il momento e fra pochi giorni, dopo anni di separazione in casa, se ne andrà. Lui non ha nemmeno mai parlato con i figli, in parte lo ho fatto io per lui. Adesso il senso del fallimento sta tornando, probabilmente perchè ci stiamo avvicinando ad una nuova svolta, reale, fisica. Nei miei sogni di ragazza c'era la nostra unione per sempre, il diventare vecchi insieme, ritrovare i nostri spazi dopo che i figli sarebbero cresciuti. Il fallimento, dicevo, è sempre il sentimento che mi pervade e probabilmente per questo non riesco a parlare di questa separazione con nessuno. Solo pochi intimi sanno dei nostri problemi ma con le decine di conoscenti che abbiamo non abbiamo mai parlato, anzi ci vedono convivere con i figli come al solito e quando sarà, per molti sarà una sorpresa. Ho riflettuto sul fatto che se non riesco a parlarne liberamente (e oggi scrivo per questo motivo, per vedere cosa esce da me stessa se metto tutte le idee nero su bianco, come se ne parlassi con qualcuno)e ho capito che è perchè di tutto ciò ci sono ancora parti non risolte dentro di me, ma non mi sento onesta nei confronti delle persone che frequento giornalmente per lavoro o altro, così ultimamente tendo ad isolarmi e ne soffro un pò. In questi anni ho iniziato un rapporto con un uomo sposato, con la sincera premessa che il nostro rapporto non sarebbe potuto andare oltre incontri occasionali: questi incontri e la sua vicinanza comunque mi aiutano, mi sta vicino nel suo modo e mi aiuta a non pensare, ammesso che questo sia positivo per me. Mi piacerebbe qualche consiglio su come superare questa fase conclusiva e come trovare il coraggio delle mie azioni. Arrivo a sentirmi colpevole della separazione, del fatto di avere un amante, mi sento spesso sbagliata in tutto...Vorrei imparare ad esprimere questo mio momento, dire alla gente chi sono senza paura del giudizio... le mie scelte non sono state sempre consapevoli, spesso dettate dall'istinto ma alla fine ho capito che erano parte di me e quindi le ho accettate e ne accetto le conseguenze, però ogni tanto ho paura del baratro, che tutto si rivolterà contro di me, i miei figli mi odieranno, gli amici mi isoleranno, e mi pentirò di non aver continuato a costo dell'indifferenza reciproca. Grazie dello spazio in cui ho potuto esprimermi
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    • Avatar di cindy

      cindy 9 anni fa (28 Aprile 2016 20:28)

      Ciao! Ci sono alcuni passaggi del tuo post che rivelano punti nodali di cui dovresti prendere coscienza...Parli di zero litigi ma quello che mi è arrivato è, invece, una tale carica di violenza, indolenza, indifferenza, apatia che ha bucato lo schermo del mio computer...Uno con cui ci ho fatto anche dei figi mi dice non mi interessi più (che motivazione da premio oscar) ese dalla mia vita in un nano secondo. Non perchè non si possa cambiare idea ma perchè i suoi comportamenti negli anni sono stati coronati dalla ciliegina sulla torta: Non mi interessi, rimango qui e mi faccio i miei affari. 4 anni sono una lenta agonia, uno stillicidio. Presa una decisione per mancanza di bene e rispetto, ognuno per la sua strada. Zero ripensamenti ma tu invece rimugini e anzi metti in evidenza, un sacco di volte, che più che pensare a te stai a pensare alla Gente!!!! Io sprizzerei gioia e lo farei sapere in giro quanto sono contenta per essermi tolta un violento (passivo ma violento) dai piedi e ricomincierei a vivere!!! Leggi gli articoli di Ilaria e su intenret dove ti pare.. E' pieno di tutte le fisse mentali che le donne si fanno pur avendo ragione.. Dal tuo post si nota come tu abbia solo cercato di dare agli altri, mettere toppe e portare una maschera senza nessun tipo di "vantaggio" tutto a fondo perduto. Se non incominci a crescere e mettere in conto che la crescita è solitudine (che non vuol dire isolamento), continuerai a far passare il tempo della tua vita così in maniera indolente e senza meta.....sprecandola...in balia degli altri. Coraggio..vivi!
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (29 Aprile 2016 5:16)

      Cindy, hai ragionissima! Le relazioni disfunzionali non sono necessariamente condite da botte e insulti. Questo signore é un passivo-aggressivo, la sua violenza non é fisica, ma esiste eccome. Pensare a cosa penseranno e diranno gli altri é una remora che ruba tempo prezioso alla propria vita. Non bisogna giustificarsi di nulla, neanche con i figli, che oltretutto non son mica scemi e certamente hanno capito tutto da un pezzo, ma subiscono l'imposizione di questa farsa. Ilaria parla giustamente di "vantaggi secondari" per i quali, a torto, si accetta l'inaccettabile... Per cambiare ci vuole coraggio, ma é il coraggio che fa vivere davvero. Non sono mai stata cosi bene come quando ho lasciato il mio compagno, fregandomene di dar spiegazioni a chicchessia. :-) Avanti tutta! ;-)
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    • Avatar di valentina.maidiremai

      valentina.maidiremai 9 anni fa (29 Aprile 2016 18:18)

      cara Gea e cara Cindy, mi fa piacere che abbiate risposto, ed è stato veramente utile per me mettermi nero su bianco, come dicevo nella mia precedente, per accorgermi dello squallore della mia stessa vita, e avere i vostri riscontri.Ora finalmente è quasi finita e non vedo l'ora. aspetto con ansia che lui finisca la sistemazione della sua nuova casa e via, aria nuova... ho aspettato tanto ma questo non è stato positivo per me, spero d'ora in poi le cose cambino, dentro di me soprattutto
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (30 Aprile 2016 12:07)

      Cara Valentina, sono contenta che i commenti di Cindy e mio ti siano utili. Hai ragione a dire che hai perso tempo ma non é mai troppo tardi. Una volta che ci si scrolla di dosso il giogo, ci si sente molto più leggeri e forti. É una vera rinascita! Brava e coraggio per la nuova vita che sarà davvero tutta tua. :-)
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  7. Avatar di Alice

    Alice 9 anni fa (2 Maggio 2016 18:02)

    Ciao Ilaria, è la prima volta che scrivo qui. Mi chiamo Alice e ho 21 anni, fidanzata da appena 4 mesi con un ragazzo stupendo che, però, fin da subito non mi ha dato sensazioni "forti", farfalle nello stomaco e via dicendo. Ma andiamo per gradi. Sono stata innamorata solo un'altra volta nella mia vita, a 16 anni, storia a distanza durata un anno in cui io sarei stata disposta ad incontrarlo mentre lui non sembrava così intenzionato, ma a quel tempo poco mi importava di ciò perché io lo amavo e questo mi bastava per non rendermi conto di niente. Alla fine sono arrivata alla conclusione che il mio amore era scaturito dall'idealizzazione di lui che mi ero costruita nella testa e non da ciò che era realmente. Ti racconto tutto questo perché ho paura che questa "idealizzazione" che mi ha fatta innamorare la prima volta mi stia impedendo di godere della prima storia "non a distanza" della mia vita. Sento come un muro che non permette all'affetto che il mio ragazzo prova per me di avvolgermi, e temo che il mio cervello sia bloccato con una certa idea di "perfezione" che non mi permette di apprezzarlo appieno per quello che è, e cioè umano. Cosa posso fare per liberarmi di questo paletto e iniziare ad apprezzarlo veramente? Forse il fatto che sia la mia prima storia non a distanza mi trova un po' spaesata, non avendone mai avute altre non so nemmeno bene come gestire la cosa? Grazie davvero per quello che fai.
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  8. Avatar di eni

    eni 9 anni fa (3 Maggio 2016 12:49)

    Salve Ilaria. Spero abbia passato un buon fine settimana. Ho appena ricevuto una chiamata da un mio ex, che si preoccupa cosi' tanto di me da volermi informare di aver incontrato un' altra e che in futuro non ci metteremo mai piu' assieme...mi puo' spiegare quale logica sta dietro un comportamento del genere? Io la settimana scorsa avevo chiaramente mollato l' osso...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Maggio 2016 13:18)

      Cara Eni "logica" è il termine più sbagliato da usare. Le vicende umane sono regolate per lo più solo dall'emotività e quando l'emotività è quella di persone poco o per nulla equilibrate, poco o per nulla mature e probabilmente poco e per nulla intelligenti, sono fatti amari. Per questo è necessario proteggersi sempre. Che vuoi? Molti uomini considerano le donne come delle proprietà e delle appendici, un po' come lo smartphone, la macchina o il pallone da calcio. Il nostro amichetto si vede ci tiene - come milioni di uomini - a tenere il piede in due scarpe, a giocare al piccolo sadico e a esibire le sua capacità di conquista sempre tentando di tenerti legata a sé. E' un pirla, il soggetto, che ha un comportamento (seppure espresso con più goffaggine della norma) molto simile a quello di parecchi uomini che, insicuri anche del proprio nome, cercano conferme nelle relazioni con le donne, tentando di dominarle. Speriamo, per te, che l'"altra" tolleri e sopporti finché morte non li separi.
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    • Avatar di Eni

      Eni 9 anni fa (3 Maggio 2016 15:53)

      Ilaria stavo proprio leggendo un articolo sul manipolatore, e cedo che quest'uomo rientri in pieno nella categoria. Non riusciva a farsi una ragione del fatto che io non ho piu' interesse per lui, che mi sono arresa e quindi ha ben pensato di venirmi a rompere le scatole...lo spero pure io ma se cosi' non fosse non cambierebbe nulla. Io non lo voglio un uomo cosi'.
      Rispondi a Eni Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Maggio 2016 16:04)

      La mia era una battuta: tu lo manderai a ranare, ovvio. Comportamento sanissimo!
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    • Avatar di London

      London 9 anni fa (3 Maggio 2016 16:26)

      Con questi soggetti che, più li mandi giustamente a ranare, più cercano di mantenere il contatto, anche per riferirti sciocchezze come quelle che comunica il pirla sopra, dove è evidente la ricerca di conferme, come comportarsi? è sempre meglio chiudere evitando ogni contatto? oppure rispondere senza farsi coinvolgere, con distacco?
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Maggio 2016 18:06)

      Non comportarsi. Chiudere. Tagliare. Mi stupiscono sempre queste domande: è così difficile e complicato chiudere con chi nn ti dà niente, non ha nessun interesse, non ha nessun valore per la tua vita, anzi?
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    • Avatar di London

      London 9 anni fa (3 Maggio 2016 18:29)

      si, hai ragione. forse per il legame malato e dipendenza che si crea con certi soggetti e un conto è chiudere e non essere cercati, un conto è che sti pirla continuino a farsi vivi...
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (3 Maggio 2016 20:43)

      No, non é complicato, a meno che non si sia ostinatamente legati al bisogno di spiegazioni, scuse, rese dei conti e altre remore inutili. Almeno, cosi me lo spiego io, provando a mettermi nei panni di chi si pone questa domande. A me é sempre venuto facile chiudere definitivamente con chi mi delude o mi fa del male. E quando qualcuno (ex compagne/i di scuola, pseudoamiche ed ex fidanzati) hanno provato a riprendere i contatti, il più delle volte non mi sono data nemmeno la pena di rispondere né tantomeno di spiegare alcunché. Magari a qualcuno viene più facile (per me é qualcosa di automatico come tirare lo sciacquone ;-) ), ma sono convinta che anche chi ha più difficoltà a liberarsi del passato puo' imparare a chiudere definitivamente. Provo a dare due consigli: 1) a chi si crogiola nei bei ricordi (la ciliegina) focalizzarsi sulle infinite vaccate subite (la torta di melma sotto la ciliegina); 2) a chi vorrebbe giustizia o vendetta, pensare che la propria vita va spesa per se stessi e non nell'inutile attesa di scuse in carta bollata o contrappassi che risarciscano del male subito. Immaginate di far cadere il passato come un'inutile zavorra e... prendete il volo! :-)
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  9. Avatar di C

    C 9 anni fa (8 Maggio 2016 17:57)

    Il tuo articolo sulla separazione è illuminante.Purtroppo con i figli una separazione per quanto tu ne possa uscire indenne non finisce mai.Gli uomini passano, non loro. Grazie Ilaria
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  10. Avatar di delila

    delila 9 anni fa (11 Maggio 2016 22:28)

    Ciao! Altro articolo molto utile...Io ho 32 anni e sono stata lasciata dopo 8 anni di relazione. E' stato l'anno più brutto della mia vita anche perchè avevamo appena finito di arredare la nostra casa. Ora sono single da un anno e mezzo, penso di essere pronta per una nuova relazione ma non è facile trovare qualcuno. Oltretutto non mi fido più di nessuno e non riesco a farmi piacere NESSUNO quindi alla fine preferisco stare da sola. Inoltre a volte vengo sommersa da pensieri molto negativi e giungo spesso alla conclusione che, anche se riuscissi a trovare una nuova persona, molto probabilmente finirà. Sono sempre stata una persona abbastanza chiusa, ma da un anno a questa parte lo sto diventando anche di più. Come faccio a fidarmi di nuovo di qualcuno? Devo aspettare che qualcuno conquisti la mia fiducia o trovare solo il coraggio di aprire le mia braccia di nuovo? Il mio grande sogno è quello di trovare la persona giusta per me ed invecchiare insieme ma mi sto chiedendo se è un sogno impossibile da realizzare in questa società. Sono una ragazza che ha guardato troppi film ed ha sempre cercato di raggiungere qualcosa di impossibile? E' la mia visione dell'amore ad essere distorta o è la società? Per ora sono contenta di essere single e dico a tutti che non voglio conoscere nessuno perchè ho paura di venir rallentata da un'altra persona. Effettivamente, mi sono resa conto che nella mia precedente relazione mi ero molto annullata, soprattutto dal punto di vista lavorativo perchè il mio principale obbiettivo era costuire una vita con il mio compagno. Puoi immaginare la depressione che ho avuto, quando mi sono resa conto che ero stata lasciata e che facevo un lavoro che non mi piaceva. Ancora oggi mi chiedo come ho fatto ad annullarmi così tanto per una persona.....
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  11. Avatar di Anna

    Anna 9 anni fa (28 Maggio 2016 17:42)

    In questi giorni, riflettevo sul fatto che è difficile separare lo stress legato ad un cambiamento di vita magari anche voluto, i residui di dipendenza, e i sentimenti veri nei confronti dell'altra persona. A volte vorrei avere dei bei ricordi da rimpiangere o cose del genere, una bella tristezza che mi segnalasse che in fondo è finito qualcosa che ha avuto un valore, piuttosto che tutto questo stress e questa rabbia. Vorrei soffrire o aver sofferto per amore, invece oltre alla stanchezza provo poco o niente
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  12. Avatar di Francesca

    Francesca 9 anni fa (26 Aprile 2016 17:42)

    Ciao Ilaria, come sempre stupendo articolo... Sono stata lasciata dopo 8 anni con un messaggio sul cellulare e dopo essermi ripresa pensavo non sarei più stata in grado di amare... Ho però conosciuto un ragazzo...separato e più incasinato di me... ha sempre detto di non volere relazioni ma mi ha sempre trattata come la lei di coppia...passeggiate presi per mano, dormire insieme, mano prese al ristorante e momenti stupendi passati insieme.... Però nello stesso tempo diceva frasi tipo "se dovessi ritornare con la mia ex moglie sarebbe un voltare pagina"... Ora io mi rendo conto di essere nella fase dello zerbinaggio, perchè pur essendo durata poco la cosa io vorrei sempre quei momenti nonostante sappia che lui mi vede come un'amica.... Mi brucia essermi fidata di nuovo di qualcuno e ormai ho capito che sarà sempre impossibile riuscire a trovare l'amore per me. Grazie per il tuo inestimabile lavoro
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    • Avatar di Livia

      Livia 8 anni fa (17 Giugno 2016 13:36)

      Questo ti fa capire che al momento hai bisogno di stare sola, di dedicarti a te stessa, di smaltire la delusione e quando di sarai coccolata come si deve, allora potrai essere più scaltra nel riconoscere chi ti merita. Non buttarti subito in un'altra storia perché lui ha già un'altra e tu no. Aspetta, sii fiduciosa, esci, viaggia, vai al mare, leggi, fai cose che non facevi con il tuo ex e conosci nuove persone, senza buttarti subito a capofitto.
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  13. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (19 Giugno 2016 22:03)

    Ilaria, sono d'accordo sul fatto che molte persone anche dopo decenni soffrano, o comunque dopo tanto tempo. Ma vorrei esprimere questa osservazione. Io per quello che ho vissuto, per le persone che ho conosciuto, ho conosciuto molte più persone che invece, sono superficiali. Vedo le mie coetanee che saltano da una relazione all'altra senza pensieri. Mi dico "vabbè, sono superficiali" . Ma le vedo felici. Quindi succedono due cose: sia che io mi senta diversa dalla massa, sia che mi chieda se vale la pena essere più profonde e con dei valori, se il prezzo da pagare è il soffrire troppo (alla superficialità non può infatti corrispondere nè serietà nè chissà quale sofferenza). Vorrei sapere cosa ne pensi e ne pensate anche voi care compagne. Un abbraccio
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  14. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (20 Giugno 2016 13:05)

    Certo Ilaria, questo è vero. Solo che spesso, trovandomi in mezzo a tante persone che la vivono con molta più leggerezza di me (parlando di relazioni) mi viene da chiedermi se non sia io che sbaglio a pretendere la serietà senza tanti grilli per la testa, poiché mi accorgo che per la superficialità degli altri poi chi soffre e ci rimette sono io.
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  15. Avatar di Enrica

    Enrica 8 anni fa (14 Luglio 2016 3:31)

    Salve Tutto cio che ho letto mi rispecchia molto sono passati 9 anni ma nn è cambiato nulla mi sento tremendamente sola con cui poter parlare la separazione x me è stata devastante toccando il fondo compresa la depressione Un cortese saluto Enrica
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  16. Avatar di Ellie

    Ellie 8 anni fa (8 Agosto 2016 13:28)

    Ciao, sono capitata per caso su questo sito, e volevo condividere la mia esperienza: ho ventitré anni e per due anni sono stata innamorata di un ragazzo che cambiava idea di continuo. All'inizio era carino con me, e avevamo un bel rapporto. Poi lui ha iniziato ad allontanarsi in continuazione, e dopo essere tornato da solo una o due volte, ha smesso, e sono sempre tornata a cercarlo io perché ci stavo malissimo. Ho passato mesi terribili a disperarmi, vivendo nell'ansia e nella depressione, e credevo di non uscirne più. Alla fine, dopo mesi di rapporto 'civile' ma che ultimamente si stava un po incrinando, ieri mi scrive che non è interessato a me nemmeno in amicizia, poiché la pensiamo in modo troppo diverso, e mi ha bloccato ovunque... Ma la cosa che mi sconvolge e che mi aspettavo di restarci malissimo e disperarmi, ma mi ha fatto quasi indifferenza questo messaggio, e a parte il sentirmi scocciata e presa in giro per tutto questo tempo, che non fa piacere a nessuno, non mi sento né triste né arrabbiata. Considerato che, fino a ieri, mi sentivo triste perché mi ignorava o non mi dedicava le attenzioni che avrei voluto, probabile che non provi più niente anche da diverso tempo e che fosse tutto un fattore psicologico? Spero che non mi vengano crisi in futuro perché ne ho avute davvero tante e ci sono sempre stata davvero male, è probabile che vengano?
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  17. Avatar di Luca

    Luca 8 anni fa (29 Maggio 2016 0:15)

    Dopo 30 anni sono stato lasciato con questa frase " Non ti amo più e non provo più niente per te" Un colpo allo stomaco, al cuore, un terremoto biblico nel corpo, ti si ferma tutto, sangue, cuore, vita, ho visto la mia anima cadere per terra. Sono 18 mesi che mi sento una larva, non ho più nessun interesse, ho lasciato il mio lavoro che era oltre un lavoro, era passione... Se questa è vita, arrivare a 51 anni e trovarsi cosi, non è per niente bello, ho pensato mille volte di farla finita, specialmente quando giro in macchina pensando. A metà, ecco come mi sento, a metà, senza luce e senza colori, non riesco nemmeno ad uscire con amici, coltivarne di nuovi, l'unico sfogo che ho son le macchine, in 18 mesi ne ho cambiate 6, non chiedetemi il perche, non lo so, so solo che non ho meta, non vedo futuro e provo un senso di nausea per il genere femminile, non che sono diventato gay, giammai, ma non riesco a guardarle negli occhi senza pensare a qualche loro difetto, o, se hanno anche loro fatto del male ad una persona, il dolore è enorme, il mio, poi altri lo superano velocemente, io no. Il mio è stato un colpo di fulmine, dopo 20 minuti che l'ho conosciuta è venuta con me e lo stesso giorno anche ad abitare con me e per 30 anni..... poi finisce cosi? assurdo. Sono un pazzo? forse, anche se non penso, io amavo con tutta la mia anima, a chi, chi amavo, se una che ha vissuto con me 30 anni mi lascia con certe parole, uccidere una persona è uguale, lei mi ha ucciso. Scusate lo sfogo. Ciao.
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    • Avatar di max

      max 8 anni fa (18 Giugno 2016 2:58)

      i motivi per i quali ti ha lasciato li conosci soltanto tu, ma possibile che non odoravi nulla di strano?...certo che dopo 30 anni è una bella botta, la vita ci riserva sempre delle sorprese nel bene e nel male...sarebbe importante da ambo le parti vivere ogni giorno come fosse il primo della relazione (o come fosse l' ultimo, nel senso "buono" che non si può sapere mai se domani ci saremmo ancora, e quindi godere di ogni attimo con la persona e le persone che ci stanno accanto) ma le incombenze della vita troppo spesso fanno perdere il gusto di stupire la persona amata, ed essere stupiti a nostra volta.
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    • Avatar di Leo

      Leo 8 anni fa (8 Agosto 2016 15:06)

      Caro Luca, a prescindere dal fatto che mi dispiace per il tuo dolore, ci terrei a precisare che 1) i gay non provano senso di nausea per il genere femminile e 2) non temere, gay non si diventa (e tantomeno si smette, alla faccia di Povia e teorie riparative varie)...
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  18. Avatar di Ilaria

    Ilaria 8 anni fa (28 Agosto 2016 15:33)

    Ciao Ilaria, La separazione è un lutto, inspiegabile soprattutto se punto in bianco ci si sente dire "non ti amo più". Fa ancora più male quando la persona amata, invece di avere il coraggio di dirti la verità, ti ferisce con cattiverie, affonda il coltello nel.cuore più volte. Ancora più difficile quando c'è una figlia e quindi sai che comunque dovrai rapportarti per sempre con lui. Fa male perché dopo 16 anni non riconosci l'uomo che ti sta di fronte, un estraneo. Fa male perché in giro va dicendo che si è stancato di te, perché disordinata, perché non ha capito che le sue battute fatte in presenza di amici non erano battute, ecc Fa male perché ti rendi conto che pur avendoti ferito, il tuo cuore batte ancora per lui e sei coscia che fino a quando si prova questo sentimento Vorresti riaverlo al tuo fianco! Non pensavo proprio che soffrire per amore fosse così straziante!
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  19. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (28 Agosto 2016 20:33)

    Mi immagino proprio lui che dall'alto della sua presunzione ti dice "sai le mie battute di fronte agli amici non erano battute"...mamma mia che schifo di uomini esistono. Conosco pure chi dopo 25 anni di matrimonio e due figlie, ha avuto il coraggio di dire "ho fatto un esperimento mettendoti il posacenere sotto il divano, e dopo un mese è ancora lì, sei disordinata e non lo sopporto." Il che non solo è irrispettoso, ma fa anche capire che razza di idee primitive abbiano certi uomini delle donne: come se fosse scontato che una donna debba solo pulire a casa. Assurdo. Ti ha fatto un regalo a levarsi dai piedi, e non ora, non fra un mese, ma quando sarai pronta te ne renderai conto anche tu! Questa donna che conosco, dopo il tempo necessario per riprendersi, si è rifatta una vita, e dell'ex marito vede solo quanto sia disperato. Forza e coraggio!
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    • Avatar di Ilaria

      Ilaria 8 anni fa (30 Agosto 2016 12:58)

      Ciao Shy, Razionalmente so come dovrei comportare, pensare ed agire, purtroppo non riesco a far sì che la mente domini il cuore!? Ho Chi mi suggerisce di non vederlo nè sentirlo, ma come faccio? Con lui ho una figlia! Chi mi dice prova con il chiodo schiaccia chiodo... non sono il tipo, finché il cuore è occupato non riesco.. So che il sole un giorno tornerà a brillare
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  20. Avatar di rita

    rita 8 anni fa (28 Ottobre 2016 18:06)

    salve mi sto separando da mio marito dopo 30 anni di matrimonio , tra alti e bassi ora mi sono stancata ed ho detto basta , ma sto soffrendo perche' dopo tutti questi anni adesso vederlo solo di tanto in tanto e brutto , per lui non provo piu' attrazzione , ma credo nel profondo di amarlo ancora tanto , ma e possibile amare senza esserne attratti sessualmente??
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (28 Ottobre 2016 23:27)

      Tutto è possibile se ci si autosuggestiona. E se si è masochiste e stracolme di senso di colpa che deve essere scaricato in qualche modo. Ma vivaddio i partner incapaci a letto, non attraenti sessualmente e impotenti vanno lasciati senza se e senza ma. Prima di tutti gli altri.
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