Come superare una separazione (soffrendo il meno possibile)

come superare una separazione soffrendo il meno possibileLa fine di una storia importante, una separazione e un divorzio sono eventi molto dolorosi nella vita di una persona. Probabilmente tra i più dolorosi. Sono unici e diversi rispetto ad altri episodi drammatici, per una serie di ragioni. Sapere come superare una separazione e tornare a vivere al 100% è molto importante per andare oltre il dolore, per non prolungare la sofferenza e per non disperdere importanti risorse personali (salute, denaro, tempo) che possono essere invece investite nel presente e soprattutto nel futuro. Anche in una nuova storia d’amore, appagante e riuscita, questa volta.

"Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. D. Grosmann "

Nota importante: non è mai troppo tardi per scoprire come superare una separazione. Anche se gli “espertoni” sostengono che la “grande” parte del dolore di una separazione si allontana significativamente in un arco di tempo che va dai 18 mesi ai quattro anni, io so benissimo che in molti (uomini e donne) non riescono a capacitarsi della propria separazione (o delle proprie separazioni) anche dopo decenni.

Perché  mai superare una separazione pare a volte davvero tanto difficile se non impossibile e perché mai è un evento percepito come più drammatico di altri, magari addirittura della dipartita di una persona cara?

In primo luogo perché una relazione importante e un matrimonio sono considerati un impegno e un investimento emotivo a lungo termine, addirittura, si pensa, per la vita. Per cui se falliscono si pensa di essere delle fallite (o dei falliti). Degli abbonati al fallimento.

In secondo luogo perché siamo in una società che sopravvaluta enormemente il rapporto di coppia, vuoi perché sul rapporto di coppia si può fare molto commercio, molto marketing e molta letteratura (o molto “storytelling” come si dice adesso).

Vuoi perché convincere le persone che si sta meglio in un rapporto di coppia, anche di melma, è un simpatico modo alternativo, tra i molti, per togliere loro autonomia e indipendenza e quindi renderle più controllabili. Per farci commercio, marketing e letteratura con più facilità. Ecco perché superare una separazione può sembrare tanto difficile, all’inizio.

In terzo luogo per la percezione “sociale” di una separazione e di un divorzio. Fino a pochi anni fa nel nostro paese una separazione e un divorzio erano giudicati una “colpa” e quindi chi si separava o divorziava non trovava molta comprensione negli altri, semmai veniva “giudicato male”. E si sentiva colpevole. Come in molti si sentono colpevoli tuttora. Falliti e colpevoli.

C’è anche da dire che al giorno d’oggi molti considerano separarsi e divorziare un fenomeno talmente comune da essere quasi “normale”, un passaggio della vita quasi naturale. E, così di nuovo, chi si trova nel bel mezzo della fine di una storia si accorge che all’”esterno” in pochi capiscono la portata traumatica di quel che sta attraversando.

Insomma, in un modo o nell’altro, il dolore della separazione viene sempre sottovalutato dal mondo là fuori. Invece si tratta di un vero e proprio lutto, solo che non viene percepito come tale se non, forse, da chi ci è passato.

Come superare una separazione e stare meglio di prima

Il senso di fallimento, l’isolamento e il dolore buttano benzina sul fuoco del senso di colpa e della vergogna. Diciamo onestamente che anche se ci si separa per i migliori motivi al mondo ci si sente (almeno un po’) sfigate, sfortunate, incapaci.

Gran bella roba, insomma.

A questo si aggiunge che il futuro improvvisamente sembra diventare molto più incerto.

Un evento spiacevole e terribilmente definitivo sconvolge quella che si pensava fosse una situazione stabile e l’ansia aumenta.

Ecco perché ci si insulta tanto e ci si offende spesso tra quasi ex coniugi: è la ricerca di una condivisione di responsabilità, il tentativo di liberarsi della colpa opprimente del fallimento, il tentativo di buttarla sull’altro/a.

Mamma che angoscia, solo a scriverne e a leggerne. Pensa a esserci nel bel mezzo.

Quindi: se ti senti male, molto male per una separazione che stai attraversando o hai attraversato o che è avvenuta anche parecchi anni fa, ne hai tutte le ragioni.

Non è cosa semplice venirne fuori.

Soprattutto dato che è un evento che per lo più si affronta, come dicevamo prima, nella quasi totale solitudine emotiva.

Ecco perché è così importante sapere come superare la fine di una storia.

Un evento così dirompente e significativo per la propria esistenza bisogna affrontarlo nel modo migliore possibile se no, per l’appunto, lascia tracce permanenti e che possono influenzare la vita sentimentale in futuro, pesando sulla scelta del partner successivo (che rischia di rivelarsi sbagliata ancora una volta) e sulla serenità della persona, in ogni campo.

Di fronte a un evento come la separazione è necessario non solo accettare il dolore, ma addirittura viverlo pienamente, fino in fondo, con tutto il suo peso e il suo strazio.

Eh, già, sembra terribile eppure è l’atteggiamento più utile da assumere.

“Distrarsi” dal dolore non fa per niente bene. E può avere conseguenze negative a lungo termine.

E come si fa a sperimentare il dolore pienamente, senza lasciare niente indietro?

Attraverso la consapevolezza e la comprensione di sé.

Anche attraverso la compassione per sé.

"Mi si erano spente le vene, gelata la pelle. Avevo avuto freddo, lui se ne era andato. Elena Ferrante"

Il dolore è un’esperienza umana, umanissima e che ha l’”utilità” di guidarci attraverso gli accadimenti della vita, dando loro il significato più utile per noi.

Questa è una buona ragione per non rifiutare il dolore e attraversarlo, traendone insegnamenti proficui. E proprio per evitare una lunga sofferenza, non per altro.

Attraversare il dolore

Riconoscere e accettare di attraversare il dolore per quello che è può proteggerti da guai più grossi.

In che modo?

Proprio perché una separazione è un evento traumatico e ad alta intensità emotiva “toglie lucidità”.

Cioè: durante una separazione non si è al proprio meglio, non si è in pieno controllo e si rischia di prendere decisioni sbagliate.

Si è in un certo qual modo in uno stato di confusione che può non aiutare a fare le scelte e a prendere le decisioni più giuste.

Molto bene.

Si fa per dire.

Essere consapevoli che il dolore e gli alti e bassi emotivi possono portare a “confusione” e a mancanza di lucidità permette di proteggersi, di tutelarsi, di essere caute.

Aiuta a essere più comprensive con se stesse e questo a sua volta rende più facile proteggersi, in un circolo virtuoso e vantaggioso.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"L’inizio dell’amore è spesso simultaneo. Non così la fine: da ciò nascono le tragedie. Alessandro Morandotti"

Per aiutarti in questa comprensione di te che ti permette di superare una separazione al meglio ti vorrei parlare di Elizabeth Kübler Ross, una ricercatrice di origine svizzera che ha condotto, negli Stati Uniti, studi fondamentali sulla morte e il morire.

Tant’è che il suo libro più importante si intitola proprio Sulla morte e il morire.

Tu dirai: “Accidenti Ilaria, che allegria! Separazione, trauma, lutto… Adesso anche di morte ti metti a parlare?! Ma non esageriamo…!”

Il fatto è che Elizabeth Kubler Ross ha studiato per bene le dinamiche mentali e le fasi emotive dei malati ai quali viene diagnosticata una malattia terminale.

E queste fasi e dinamiche si sono mostrate analoghe anche nelle persone che sperimentano una perdita o un lutto, compresa la separazione.

Quando ci si trova di fronte a un evento “dirompente” si attraversano cinque fasi.

Conoscere queste cinque fasi ti permette di capire come superare una separazione e di tornare a vivere bene (o cominciare a vivere bene).

Le 5 fasi per uscire dalla crisi

La prima fase è quella della negazione e del rifiuto. L’atteggiamento più comune in questa fase è del tipo: “Accidenti, accidentaccio! Ma proprio a me doveva succedere?!  Proprio a me deve capitare che il MIO matrimonio finisca? Non ci posso credere. Non ci voglio credere. Farò di tutto per evitare questo, perché questo non accada!”

E intanto tuo marito se ne è già andato e ha magari una nuova fidanzata…

La seconda fase è quella della rabbia e del risentimento.

E della paura del futuro.

L’atteggiamento è del tipo: “Quell’orrido rospo, come ha potuto farmi questo? Con tutto quello che ho fatto per lui! Brutto bugiardo raccontapalle! Imbroglione! Ha giocato con i miei sentimenti e la mia buona fede.”

"Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo. Isabel Allende"

La terza fase è quella del patteggiamento, della negoziazione, che può portare a un tentativo di riavvicinamento (“Va bene, dài, non dirò più che tua madre è invadente e impicciona, lo giuro!”).

So che molte delle lettrici sono delle specialiste di questo atteggiamento.

Attenzione, qui c’è il rischio zerbinaggio, eh!

In realtà patteggiamento e negoziazione possono essere proiettate non solo al passato, come nell’esempio che ho appena fatto, ma possono essere proiettate anche nel futuro e rivolti  a se stesse, con fiducia, del tipo: “Sai cosa? In effetti non vedevo l’ora che questa relazione finisse e sono certa che ce la farò, mi riprendo in mano la mia vita, alla faccia tua e di tutto quello che ho patito in questi anni…”

La quarta fase è quella della depressione. C’è una presa di coscienza dolorosissima e distruttiva di quel che sta accadendo. L’atteggiamento è del tipo: “Eh… niente… porca miseria… E’ successo proprio a me. Una separazione, l’ultima cosa che avrei desiderato nella vita. Mi sento sconfitta, perdente, disperata… Non ne verrò fuori. Mai.”

(Invece no, perché stai scoprendo come superare una separazione e tornare a stare meglio. O cominciare a stare bene).

La quinta fase è quella dell’accettazione. L’atteggiamento è del tipo: “Oh… urca! Mi sto separando, accidenti. E’ successo a me, proprio a me anche se non l’avrei mai detto. Sono viva, però, ecco. In fin de’ conti conosco un sacco di donne separate che ce l’hanno fatta e adesso che ci penso meglio così. Ce la faccio. Ce la farò. La mia vita va oltre il mio matrimonio e anche oltre questa separazione. Meglio che mi concentri sul futuro e sul presente. Quel che è stato è stato…”

Ora una cattiva notizia (un articolo così allegro deve essere riequilibrato, perbacco!).

Come spiega Kübler Ross nei suoi scritti, si tratta di fasi, non di stadi.

Che cosa significa?

Significa che queste “fasi” possono presentarsi più e più volte ripetutamente in diversi momenti e magari anche contemporaneamente l’una con l’altra.

La buona notizia è che è tutto normale e che quanto più tu diventi consapevole di dove ti trovi, di che cosa stai attraversando, meglio gestisci te stessa e le tue emozioni, mantieni il controllo sulla tua vita e sul tuo futuro e cresci come persona.

Il che ti apre la strada per una vita più piena e appagante, soprattutto dal punto di vista sentimentale.

E veniamo alla visione positiva che davvero può aiutarti a superare una separazione senza soffrire inutilmente, più del necessario e per troppo tempo.

Viviamo in un mondo in cui le opportunità sono moltissime e a fronte di tante opportunità molte “garanzie” si perdono.

Viviamo in un mondo in cui la fine di un matrimonio è un’eventualità da mettere in conto.

Molto spesso è un’eventualità positiva, a meno che tu non voglia fare la fine di coloro che stanno in relazioni di odio e non di amore.

Considera anche che se ti ritrovi in un’età giovanile – che potrebbero essere i 40 o i 50 anni, per fare un esempio – e sei in una relazione che non ti soddisfa e ci resti, come potresti sentirti tra cinque, sette o dieci anni?

Interrompere una relazione spesso è davvero la decisione più giusta da prendere anche se spesso molto dura.

In più, questa te l’avranno già detta ed è straordinariamente vera: proprio per il fatto che viviamo in un mondo pieno di opportunità, nuove aperture possono verificarsi solo a fronte di chiusure definitive con il passato.

Ecco.

Questo è per il momento.

Fammi sapere le tue opinioni e le tue idee su come superare una separazione.

 

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413 Commenti

  1. Avatar di Shy

    Shy 9 anni fa (25 Aprile 2016 22:58)

    È proprio vero che gli stadi si ripresentano più volte. Ma che dire, da ottobre che ne sono entrata, ne sono cambiate di cose, sono riuscita ad accettare tutto. Più andavo avanti con il tempo, più scoprivo cose brutte, ma la mia guarigione andava di pari passo con esse, per qualche strano motivo. Mi accorgo solo ora che sto parlando al passato, e questo mi incoraggia. L'ho già detto in altri commenti, ma lo ripeto, non vedo veramente l'ora di esserne del tutto fuori e poter venire qui,con voi,a gioirne e poter dire finalmente "ce l'ho fatta!"
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  2. Avatar di MERAVIGLIA

    MERAVIGLIA 9 anni fa (25 Aprile 2016 23:35)

    Ciao ILARIA, grazie per le tue belle parole ed utili consigli. ...separata da sei anni circa e da altrettanti SOLA!... e non per scelta almeno credo! Adesso sicuramente più consapevole di prima ma sempre SOLA... ALLA PROSSIMA! CIAO.
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  3. Avatar di Risina

    Risina 9 anni fa (25 Aprile 2016 23:41)

    Ciao Ilaria... ho vissuto la separazione in un momento molto delicato della mia vita, durante la malattia e poi il decesso di entrambi i genitori, uno a pochi mesi di distanza dell altro, c è stato un momento in cui mi sembrava che mi crollasse, il mondo addosso, scoprire che il mio ex marito se la spassava mentre tt era così delicato mi ha fatto male... in quel momento mi sentivo vulnerabile, mi sembrava di avere sotto i piedi il nulla... di precipitare... sono andata via da lui, mi sono data il tempo per curare le ferite... ho preso in mano la mia vita, niente più rabbia, niente rancore... quello che mi preme ora è stare bene e vivere con dignità e amore per me stessa. Grazie Ilaria, leggerti è sempre un piacere. Un abbraccio
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  4. Avatar di Fabiola

    Fabiola 9 anni fa (25 Aprile 2016 23:45)

    Ciao a tutte ho lasciato mio marito a dicembre 2014 e le 5 fasi le vivo tuttora, soprattutto le ultime due. Che dire è dura voltare pagina perché se fino a ieri pensavi a due adesso devi pensare solo per te, tutto questo Costa impegno ma c.... volete dirmi che non si riesce? Buon lavoro su se stesse a tutte quelle del club.
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  5. Avatar di Eleonora

    Eleonora 9 anni fa (26 Aprile 2016 0:07)

    Anche io come altre lettrici spero di poter finalmente dichiarare che questa trappola durata 10 anni sia finita un giorno. Mi trovo nella fase 2, ho superato la fase di disperazione e depressione acuta anche se sporadicamente piango pensado al mio fallimento in questa relazione, al fatto che sono stata sedotta ingannata ed abbandonata. Mi trovo anche, a volte, in inutile e distruttiva "competizione" con la nuova ragazza del mio ex, e quando vengo a sapere che qualsiasi spillo lei faccia è oro e tutto quello che ho fatto io in passato non è nemmeno stato degno di nota la mia autostima ne risente. Nonostante questo minestrone sto cercando di uscirne, sto guardando al mio presente e sto cercando di lavorare adesso per avere un futuro migliore. Sono single da 10 mesi e non ho nemmeno voglia di conoscere altri uomini, figurarsi intraprendere una nuova relazione. Il mio unico timore è che questa insofferenza possa durare per lungo tempo ma in fin dai conti non mi importa: non voglio accontentarmi, mai più.
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  6. Avatar di Clelia

    Clelia 9 anni fa (26 Aprile 2016 0:48)

    Confermo tutto. Ho chiuso più volte storie lunghe e importanti e ogni volta quando uscivo dalle fasi di tristezza, sfiducia, chiusura, c'era la felicità di stare bene da sola. Poi questa attira l'attenzione ed ecco comparire un nuovo uomo... non quello "giusto", ma forse solo giusto per quel momento. Forse avrei dovuto aspettare di più? Chissà. Comunque quando un rapporto scricchiola vanno chiariti i problemi, e poi via, chiudere cercando di restare in contatto il meno possibile, se si può. E' difficile, soprattutto se ci sono figli, beni in comune, e problemi vari, ma la libertà non ha prezzo.
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  7. Avatar di Erika

    Erika 9 anni fa (26 Aprile 2016 1:24)

    Io sono separata dal 2013 , le fasi le ho passate tutte ! Adesso posso dire di aver trovato un equilibrio ma in ogni caso il futuro non esiste , non lo vedo ! Una nuova vita, migliore ? Mah ! Direi di no ! Ti devi arrangiare a fare tutto ( io ho figli ) , indipendenza , c'è l'avevo anche prima , nuovi amori , neanche con il binocolo! La famigerata rinascita io ancora non l'ho vista ! È come dice Meraviglia , sola sono ! E il senso di solitudine , ragazze mie , non se ne va , rimane ancorato bene a noi !
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  8. Avatar di Anna Rita

    Anna Rita 9 anni fa (26 Aprile 2016 6:53)

    Ho letto questo atticolo e l ho sentito a pelle come una guaina che mi stringe l anima ,circa 9 anni fa ho perso mio marito con il quale il rapporto di coppia era finito da molti anni ho affrontato un lutto con tutte le sue conseguenze ,dopo 2 anni ho conosciuto una persona con la quale sto tutt ora ,ma mi rendo conto che con il passare degli anni il rapporto è cambiato lui è attratto da alttre donne ed è diventato più sgarbato nei miei confronti forse è arrivato il momento giusto di chiudere ,ma sinceramente il pensiero di soffrire di nuovo tanto non mi fa prendere questa decisione ti premetto che sono una donna indipendente economicamente e che non rinuncio alle mie passioni,sono in grado di affrontare le mie problematiche ma non riesco ancora a rendermi libera emotivamente ho la consapevolezza che sarebbe ma cosa migliore da fare ma non riesco,questo articolo spero mi aiuterà.Grazie del tuo aiuto e buona giornata.
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  9. Avatar di Daisy

    Daisy 9 anni fa (26 Aprile 2016 7:35)

    Buongiorno, Io proprio ieri ho interrotto una relazione di 6 anni che ho scoperto essere fatta di bugie e tradimenti. Ho un dolore dentro strano, mi sento umiliata dalla persona che avrebbe dovuto amarmi o almeno volermi bene dopo questo tempo e invece è arrivato al limite facendomi scoprire la sua bugia mentre me la raccontava. Forse voleva che fossi io a lasciarlo... In questo momento sono confusa vorrei solo trovare una cosa che mi faccia stare meglio. Molta delusione.
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  10. Avatar di Anna

    Anna 9 anni fa (26 Aprile 2016 7:41)

    Stare in una relazione sbagliata è molto peggio che stare sole, in quanto non si ha neanche il modo di stare bene con se stesse. Man mano che ci si rende conto di questo, si ricomincia a vivere
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  11. Avatar di Matilde

    Matilde 9 anni fa (26 Aprile 2016 10:43)

    Buongiorno, articolo molto interessante. Grazie Ilaria. Leggendo l'articolo, oltre al contenuto, avverto un profondo senso di umanità. Il tema è trattato con la solita competenza, ma sento quel tocco in più di chi ti dà un buon consiglio e lo fa rispettando il tuo dolore. Senza sminuirlo: perché oggi così va il mondo, senza ingigantirlo: perché sei un/a fallito/a.
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  12. Avatar di Anto

    Anto 9 anni fa (26 Aprile 2016 11:02)

    Buongiorno a tutte, sono separata da due anni e mezzo per mia scelta, ho un nuovo amore.....però tanti ostacoli....ero nella fase nr 5....ma da poco sono tornata indietro....sprofondata nella fase nr 4....mi sento depressa a causa delle difficoltà oggettive che sto vivendo....padre che non si occupa del figlio perché più depresso di me e senza lavoro, io che mi sveno per il bambino tra lavoro casa, impegni e problemi l'energia va a farsi fottere...scusate il termine ed io mi sento risucchiata in un vortice...alterno momenti di gioia e tristezza, sfiduciata a lottare per un futuro migliore la forza va e viene.....mi sento sola e incompresa da chi mi sta vicino ma questo l'ho accettato anche se fa male....scusate lo sfogo....passerà
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  13. Avatar di clacla

    clacla 9 anni fa (26 Aprile 2016 11:08)

    Anche io noto che a 10 mesi dal fatto, gli stadi si ripresentano e oscillo tra la seconda della rabbia, quando ad esempio scopri o ti torna in mente che è beato e felice con la nuova fiamma, la quarta della tristezza, quando senti di non essere stata amata e ti chiedi se non avevi le qualità per meritarlo, e l'ultima, quella dell'accettazione, quando realizzi che in realtà è stato un bene separarsi. Ma pian piano l'ultima prende sempre più spazio, bisogna darglielo. Leggere queste parole mi ha fatto sentire compresa, come un'accettazione, una coccola.. io sto sistemando da sola la casa che volevo acquistare con lui ed oscillo tra il dolore di essere sola ad occuparmene e l'orgoglio perché stò facendo tutto, soprattutto come piace a me e con le mie forze. Gli altri vedono solo che stai reagendo, ma a volte non comprendono tutto il dolore che c'è dietro e la sfiducia nei rapporti amorosi che ne deriva.
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  14. Avatar di loretta

    loretta 9 anni fa (26 Aprile 2016 11:15)

    Vivo una storia complicata, dopo un fallimento matrimoniale. Le fasi le ho passate tutte ed ora ho il terrore che mi sis tiano riproponendo. Un respiro e analizziamo....sono consapevole di ciò che sono e di ciò che valgo, ma soffro....
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  15. Avatar di sbirulina

    sbirulina 9 anni fa (26 Aprile 2016 11:08)

    Ciao Ilaria; Sono una ragazza transessuale di 20 anni. Ho iniziato da un pò un percorso di transizione di genere che mi porterà a sottopormi ad un intervento di riassegnazione chirurgica di sesso. Sono infatti nata fisicamente di sesso maschile ma ho sempre avuto una identità di genere femminile. Vorrei chiederti un consiglio in merito a come "svelare" questo mio "segreto" agli uomini che frequento. Ho iniziato da poco a frequentare uomini nella "vita reale" in quanto prima ero solita uscire con "uomini da chat", trovando i peggiori esemplari di sesso maschile (psicopatici, quarantenni pervertiti, uomini che volevano solo usarmi per soddisfare le loro curiosità). Mi sento come se avessi 12 anni in merito a questioni sentimentali, non ho mai avuto una storia normale con un ragazzo e ho pochissima esperienza. So che devo "buttarmi" la fuori, ma il fatto di non avere una configurazione genitale corrispondente alla mia identità psichica mi frena. Grazie in anticipo per il tempo a me dedicato :)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (26 Aprile 2016 11:58)

      Ciao Sbirulina, "buttarsi" anche se pare fascinoso e molto "moderno" non sempre può essere la scelta giusta. Buttarsi a fare che, poi? A vent'anni di sicuro non si può vantare grande esperienza in fatto di sentimenti e spesso nemmeno a 50, immagina. La questione, molto importante per te e non certo nuova, viste le scelte che ti sei trovata a compiere, è che cosa vuoi per te, che cosa desideri da una relazione di coppia, che cosa ti serve per stare bene, per essere compresa, per sentirti compresa. Da qui puoi partire per fare una rigida selezione delle persone che frequenti. Come hai notato giustamente, mettersi in chat non è una grande idea, per fare selezione, come non è nemmeno una grande idea uscire nel mondo fuori senza un'idea precisa di quali sono i propri confini e i propri desideri. Ho l'impressione che tu "frema" per avere una relazione, come è normale che sia per chi è giovane e non ha avuto esperienze a anche, nel tuo caso, perché probabilmente vuoi metterti alla prova, confrontarti attraverso il riscontro con altri. Questo andare alla ricerca di un giudizio esterno non è un atteggiamento che si può rivelare utile, alla lunga. Per cui datti il tempo per conoscere e osservare i comportamenti altrui, senza avere urgenza di rivelare fatti tuoi privati se non quando sia stata raggiunta una buona intimità e fiducia reciproca (e questo riguarda anche persone che non vivono transizioni: spesso si rivela troppo di sé, troppo in fretta a persone che non sono state selezionate). Ti consiglio anche di entrare in contatto con persone che hanno vissuto la tua stessa esperienza, tuoi coetanei o più grandi, in modo da condividere con loro quello che provi e avere sostegno, partecipazione e anche consigli.
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  16. Avatar di Matilde

    Matilde 9 anni fa (26 Aprile 2016 12:35)

    Ciao Ilaria, ciao a Tutte! Dopo aver faticosamente e dolorosamente chiuso una relazione con un Indeciso (tre anni), aver attraversato tutti gli stadi descritti nell'articolo(per altri tre anni), aver chiuso con molte cose sbagliate della mia vita e aver anche avuto la fortuna di incontrare un Vero Uomo (esattamente il contrario dell'Indeciso), ebbene proprio questo weekend l'HO INCOTRATO DI NUOVO. Abbiamo parlato, mi sembra più maturo e consapevole. Ed è stato come se non fosse passato un secondo, ero pronta a mollare tutto pur di stare con lui. Mi sento in colpa, confusa e ho paura; mi sento quasi una tossicodipendente. Vi ringrazio per ogni risposta e commento, un abbraccio a tutte Matilde
    Rispondi a Matilde Commenta l’articolo

  17. Avatar di Sabry

    Sabry 9 anni fa (26 Aprile 2016 14:55)

    Buongiorno Ilaria! buongiorno a tutte! Leggere questo articolo e tutti i vostri commenti mi dá molta forza e determinazione. Molte volte mi sento sfortunata e sola e mi dimentico che invece molte altre persone sono nella mia stessa situazione o anche in una peggiore. E molte di queste sono riuscite ad uscire da questo difficile momento alla grande. Quando era finita la mia precedente relazione sempre di tre anni mi ero buttata poi fra le braccia di chiunque pur di non sentire il dolore ma ho fatto solo casini dentro e fuori di me, aumentando solo il dolore. Ora ho appena finito un'altra volta una storia di tre anni (da dicembre 2015). Sono stata molto confusa in questi 4 mesi, riguardo la mia decisione (ho deciso io di lasciarlo perché invaghita di un altro), riguardo l'altro che tutt'ora sono costretta a vedere e ancora non capisco bene che sensazioni mi provochi, sono stata a letto 3 volte con un altro ragazzo per puro piacere ( ma mi aggiunto solo altra confusione). Potevo evitare di andare a letto con quest'altro ma ora il danno è fatto! Cerco con determinazione di stare davvero da sola per stare bene prima di tutto e poi per capire cosa desidero davvero. Ho tentato di riavvicinarmi al mio ex ieri dicendogli che mi manca e lo amo ancora ed essendo sincera con lui riguardo ciò che ho fatto in questi mesi. Lui mi ha mandato a cagare ovviamente. Credo davvero che mi manchi ancora e di amarlo ancora ma a volte mi viene il un io che sia solo paura di guardare avanti davvero. Sono contenta che mi abbia rifiutata. Per me è molto importante ora capire se lo amo e lo voglio ancora al mio fianco o no a prescindere da quello che deciderà lui. Per me è molto importante capire cosa voglio davvero ora. Scusate se mi sono dilungata. mi ha fatto bene parlarne. Un abbraccio a tutte e marciamo compatte verso la nostra felicità! Non siamo sole! L'unione fa la forza! Grazie Ilaria davvero dal cuore!
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  18. Avatar di clacla

    clacla 9 anni fa (26 Aprile 2016 15:38)

    Ilaria e ragazze vorrei chiedervi una cosa: secondo voi è lecito cercare di riavere indietro l'orologio molto costoso che gli avevo regalato praticamente due settimane prima di rompere? o farei meglio semplicemente a mettermi l'anima in pace? Oltre a tutte le altre cose successe, questa mi da fastidio in particolare perché voleva avere il significato di un regalo come inaugurazione di quello che stavamo per costruire, tipo un regalo di fidanzamento, mi ruga troppo non essermelo portato via quando lo avevo sotto mano!! Devo smetterla, vero?! Datemi una "sberla", ne ho bisogno.. :)
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  19. Avatar di STEFY

    STEFY 9 anni fa (26 Aprile 2016 17:03)

    Grazie Ilaria! sempre articoli utili! Ma il mio problema viene prima della separazione: sto frequentando un ragazzo da gennaio, mi rendo conto che spesso è egoista e di non fidarmi totalmente... come fare a capire se e quando è il momento di chiudere il tutto?! Razionalmente so che è il caso di farlo il prima possibile, ma come è logico e naturale la parte emotiva spesso prevale! Grazie
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  20. Avatar di SILVIA

    SILVIA 9 anni fa (26 Aprile 2016 17:21)

    Finalmente un'articolo che dice la verità: si soffre. Per le separazioni amorose SI SOFFRE. E' vero che “toglie lucidità”. E' che vero che ognuno ci mette il SUO tempo, è vero che l'età e il vissuto precedente rende ogni separazione diversa ed è vero che se non ti impegni un pochino si cade in depressione... Mi fa star meglio sentire che ci vogliono anche anni per superarli. Mi fa star molto meglio questo articolo, che parla di lutto emotivo, perché non mi fa sentire una bestia rara che dopo un anno si sente dire "ancora li che ci pensi??". Mi fa star molto meglio di tutti quegli articoli che ti sbandierano felicità a destra e a manca con uno schiocco di dita e ti costringono a fare cose che non ti senti per NON SOFFRIRE. E' verissimo anche questo "Distrarsi” dal dolore non fa per niente bene. E può avere conseguenze negative a lungo termine." Ci vuole impegno, tanto, ma tanto... ma mentre tentate di risalire il tunnel... non abbiate paura di toccare il fondo e una volta in fondo, raschiate e scavate ancora se non vi basta. Quando non avrete più lacrime da versare e più unghie per scavare vi guarderete allo specchio e direte " ADESSO POI BASTA". Un abbraccio a tutte.
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