Come superare una separazione (soffrendo il meno possibile)

come superare una separazione soffrendo il meno possibileLa fine di una storia importante, una separazione e un divorzio sono eventi molto dolorosi nella vita di una persona. Probabilmente tra i più dolorosi. Sono unici e diversi rispetto ad altri episodi drammatici, per una serie di ragioni. Sapere come superare una separazione e tornare a vivere al 100% è molto importante per andare oltre il dolore, per non prolungare la sofferenza e per non disperdere importanti risorse personali (salute, denaro, tempo) che possono essere invece investite nel presente e soprattutto nel futuro. Anche in una nuova storia d’amore, appagante e riuscita, questa volta.

"Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. D. Grosmann "

Nota importante: non è mai troppo tardi per scoprire come superare una separazione. Anche se gli “espertoni” sostengono che la “grande” parte del dolore di una separazione si allontana significativamente in un arco di tempo che va dai 18 mesi ai quattro anni, io so benissimo che in molti (uomini e donne) non riescono a capacitarsi della propria separazione (o delle proprie separazioni) anche dopo decenni.

Perché  mai superare una separazione pare a volte davvero tanto difficile se non impossibile e perché mai è un evento percepito come più drammatico di altri, magari addirittura della dipartita di una persona cara?

In primo luogo perché una relazione importante e un matrimonio sono considerati un impegno e un investimento emotivo a lungo termine, addirittura, si pensa, per la vita. Per cui se falliscono si pensa di essere delle fallite (o dei falliti). Degli abbonati al fallimento.

In secondo luogo perché siamo in una società che sopravvaluta enormemente il rapporto di coppia, vuoi perché sul rapporto di coppia si può fare molto commercio, molto marketing e molta letteratura (o molto “storytelling” come si dice adesso).

Vuoi perché convincere le persone che si sta meglio in un rapporto di coppia, anche di melma, è un simpatico modo alternativo, tra i molti, per togliere loro autonomia e indipendenza e quindi renderle più controllabili. Per farci commercio, marketing e letteratura con più facilità. Ecco perché superare una separazione può sembrare tanto difficile, all’inizio.

In terzo luogo per la percezione “sociale” di una separazione e di un divorzio. Fino a pochi anni fa nel nostro paese una separazione e un divorzio erano giudicati una “colpa” e quindi chi si separava o divorziava non trovava molta comprensione negli altri, semmai veniva “giudicato male”. E si sentiva colpevole. Come in molti si sentono colpevoli tuttora. Falliti e colpevoli.

C’è anche da dire che al giorno d’oggi molti considerano separarsi e divorziare un fenomeno talmente comune da essere quasi “normale”, un passaggio della vita quasi naturale. E, così di nuovo, chi si trova nel bel mezzo della fine di una storia si accorge che all’”esterno” in pochi capiscono la portata traumatica di quel che sta attraversando.

Insomma, in un modo o nell’altro, il dolore della separazione viene sempre sottovalutato dal mondo là fuori. Invece si tratta di un vero e proprio lutto, solo che non viene percepito come tale se non, forse, da chi ci è passato.

Come superare una separazione e stare meglio di prima

Il senso di fallimento, l’isolamento e il dolore buttano benzina sul fuoco del senso di colpa e della vergogna. Diciamo onestamente che anche se ci si separa per i migliori motivi al mondo ci si sente (almeno un po’) sfigate, sfortunate, incapaci.

Gran bella roba, insomma.

A questo si aggiunge che il futuro improvvisamente sembra diventare molto più incerto.

Un evento spiacevole e terribilmente definitivo sconvolge quella che si pensava fosse una situazione stabile e l’ansia aumenta.

Ecco perché ci si insulta tanto e ci si offende spesso tra quasi ex coniugi: è la ricerca di una condivisione di responsabilità, il tentativo di liberarsi della colpa opprimente del fallimento, il tentativo di buttarla sull’altro/a.

Mamma che angoscia, solo a scriverne e a leggerne. Pensa a esserci nel bel mezzo.

Quindi: se ti senti male, molto male per una separazione che stai attraversando o hai attraversato o che è avvenuta anche parecchi anni fa, ne hai tutte le ragioni.

Non è cosa semplice venirne fuori.

Soprattutto dato che è un evento che per lo più si affronta, come dicevamo prima, nella quasi totale solitudine emotiva.

Ecco perché è così importante sapere come superare la fine di una storia.

Un evento così dirompente e significativo per la propria esistenza bisogna affrontarlo nel modo migliore possibile se no, per l’appunto, lascia tracce permanenti e che possono influenzare la vita sentimentale in futuro, pesando sulla scelta del partner successivo (che rischia di rivelarsi sbagliata ancora una volta) e sulla serenità della persona, in ogni campo.

Di fronte a un evento come la separazione è necessario non solo accettare il dolore, ma addirittura viverlo pienamente, fino in fondo, con tutto il suo peso e il suo strazio.

Eh, già, sembra terribile eppure è l’atteggiamento più utile da assumere.

“Distrarsi” dal dolore non fa per niente bene. E può avere conseguenze negative a lungo termine.

E come si fa a sperimentare il dolore pienamente, senza lasciare niente indietro?

Attraverso la consapevolezza e la comprensione di sé.

Anche attraverso la compassione per sé.

"Mi si erano spente le vene, gelata la pelle. Avevo avuto freddo, lui se ne era andato. Elena Ferrante"

Il dolore è un’esperienza umana, umanissima e che ha l’”utilità” di guidarci attraverso gli accadimenti della vita, dando loro il significato più utile per noi.

Questa è una buona ragione per non rifiutare il dolore e attraversarlo, traendone insegnamenti proficui. E proprio per evitare una lunga sofferenza, non per altro.

Attraversare il dolore

Riconoscere e accettare di attraversare il dolore per quello che è può proteggerti da guai più grossi.

In che modo?

Proprio perché una separazione è un evento traumatico e ad alta intensità emotiva “toglie lucidità”.

Cioè: durante una separazione non si è al proprio meglio, non si è in pieno controllo e si rischia di prendere decisioni sbagliate.

Si è in un certo qual modo in uno stato di confusione che può non aiutare a fare le scelte e a prendere le decisioni più giuste.

Molto bene.

Si fa per dire.

Essere consapevoli che il dolore e gli alti e bassi emotivi possono portare a “confusione” e a mancanza di lucidità permette di proteggersi, di tutelarsi, di essere caute.

Aiuta a essere più comprensive con se stesse e questo a sua volta rende più facile proteggersi, in un circolo virtuoso e vantaggioso.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"L’inizio dell’amore è spesso simultaneo. Non così la fine: da ciò nascono le tragedie. Alessandro Morandotti"

Per aiutarti in questa comprensione di te che ti permette di superare una separazione al meglio ti vorrei parlare di Elizabeth Kübler Ross, una ricercatrice di origine svizzera che ha condotto, negli Stati Uniti, studi fondamentali sulla morte e il morire.

Tant’è che il suo libro più importante si intitola proprio Sulla morte e il morire.

Tu dirai: “Accidenti Ilaria, che allegria! Separazione, trauma, lutto… Adesso anche di morte ti metti a parlare?! Ma non esageriamo…!”

Il fatto è che Elizabeth Kubler Ross ha studiato per bene le dinamiche mentali e le fasi emotive dei malati ai quali viene diagnosticata una malattia terminale.

E queste fasi e dinamiche si sono mostrate analoghe anche nelle persone che sperimentano una perdita o un lutto, compresa la separazione.

Quando ci si trova di fronte a un evento “dirompente” si attraversano cinque fasi.

Conoscere queste cinque fasi ti permette di capire come superare una separazione e di tornare a vivere bene (o cominciare a vivere bene).

Le 5 fasi per uscire dalla crisi

La prima fase è quella della negazione e del rifiuto. L’atteggiamento più comune in questa fase è del tipo: “Accidenti, accidentaccio! Ma proprio a me doveva succedere?!  Proprio a me deve capitare che il MIO matrimonio finisca? Non ci posso credere. Non ci voglio credere. Farò di tutto per evitare questo, perché questo non accada!”

E intanto tuo marito se ne è già andato e ha magari una nuova fidanzata…

La seconda fase è quella della rabbia e del risentimento.

E della paura del futuro.

L’atteggiamento è del tipo: “Quell’orrido rospo, come ha potuto farmi questo? Con tutto quello che ho fatto per lui! Brutto bugiardo raccontapalle! Imbroglione! Ha giocato con i miei sentimenti e la mia buona fede.”

"Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo. Isabel Allende"

La terza fase è quella del patteggiamento, della negoziazione, che può portare a un tentativo di riavvicinamento (“Va bene, dài, non dirò più che tua madre è invadente e impicciona, lo giuro!”).

So che molte delle lettrici sono delle specialiste di questo atteggiamento.

Attenzione, qui c’è il rischio zerbinaggio, eh!

In realtà patteggiamento e negoziazione possono essere proiettate non solo al passato, come nell’esempio che ho appena fatto, ma possono essere proiettate anche nel futuro e rivolti  a se stesse, con fiducia, del tipo: “Sai cosa? In effetti non vedevo l’ora che questa relazione finisse e sono certa che ce la farò, mi riprendo in mano la mia vita, alla faccia tua e di tutto quello che ho patito in questi anni…”

La quarta fase è quella della depressione. C’è una presa di coscienza dolorosissima e distruttiva di quel che sta accadendo. L’atteggiamento è del tipo: “Eh… niente… porca miseria… E’ successo proprio a me. Una separazione, l’ultima cosa che avrei desiderato nella vita. Mi sento sconfitta, perdente, disperata… Non ne verrò fuori. Mai.”

(Invece no, perché stai scoprendo come superare una separazione e tornare a stare meglio. O cominciare a stare bene).

La quinta fase è quella dell’accettazione. L’atteggiamento è del tipo: “Oh… urca! Mi sto separando, accidenti. E’ successo a me, proprio a me anche se non l’avrei mai detto. Sono viva, però, ecco. In fin de’ conti conosco un sacco di donne separate che ce l’hanno fatta e adesso che ci penso meglio così. Ce la faccio. Ce la farò. La mia vita va oltre il mio matrimonio e anche oltre questa separazione. Meglio che mi concentri sul futuro e sul presente. Quel che è stato è stato…”

Ora una cattiva notizia (un articolo così allegro deve essere riequilibrato, perbacco!).

Come spiega Kübler Ross nei suoi scritti, si tratta di fasi, non di stadi.

Che cosa significa?

Significa che queste “fasi” possono presentarsi più e più volte ripetutamente in diversi momenti e magari anche contemporaneamente l’una con l’altra.

La buona notizia è che è tutto normale e che quanto più tu diventi consapevole di dove ti trovi, di che cosa stai attraversando, meglio gestisci te stessa e le tue emozioni, mantieni il controllo sulla tua vita e sul tuo futuro e cresci come persona.

Il che ti apre la strada per una vita più piena e appagante, soprattutto dal punto di vista sentimentale.

E veniamo alla visione positiva che davvero può aiutarti a superare una separazione senza soffrire inutilmente, più del necessario e per troppo tempo.

Viviamo in un mondo in cui le opportunità sono moltissime e a fronte di tante opportunità molte “garanzie” si perdono.

Viviamo in un mondo in cui la fine di un matrimonio è un’eventualità da mettere in conto.

Molto spesso è un’eventualità positiva, a meno che tu non voglia fare la fine di coloro che stanno in relazioni di odio e non di amore.

Considera anche che se ti ritrovi in un’età giovanile – che potrebbero essere i 40 o i 50 anni, per fare un esempio – e sei in una relazione che non ti soddisfa e ci resti, come potresti sentirti tra cinque, sette o dieci anni?

Interrompere una relazione spesso è davvero la decisione più giusta da prendere anche se spesso molto dura.

In più, questa te l’avranno già detta ed è straordinariamente vera: proprio per il fatto che viviamo in un mondo pieno di opportunità, nuove aperture possono verificarsi solo a fronte di chiusure definitive con il passato.

Ecco.

Questo è per il momento.

Fammi sapere le tue opinioni e le tue idee su come superare una separazione.

 

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413 Commenti

  1. Avatar di Fabrizio

    Fabrizio 7 anni fa (28 Marzo 2018 1:11)

    Non lo so. Io penso che non mi riprenderò mai più. Ci possono essere così tante implicazioni interiori in una separazione da non riuscire a spiegarsi neanche scrivendo un trattato. Non tornerò più quello di prima. Sento che il mio carattere si sta indurendo, il mio animo incattivendo. Certe botte lasciano un segno profondo. Quel poco in cui credevo è sparito, ed in questi casi capisci che la tua vita è appesa ad un filo, in balia del caso, o del destino, e l'idea che possiamo in qualche modo dirigerla ed influire su di essa è una pura illusione, necessaria a non farci impazzire. Ho 58 anni, mia moglie 44. Figli di 13 e 10. Ci siamo separati materialmente da 7/8 mesi, dopo un anno da separati in casa e vari di agonia affettiva. Ho preso casa a due passi, e gestiamo i figli in maniera consensuale, senza conflitti. Nonostante ciò mi sento distrutto e fallito. Aver scoperto lentamente di aver sposato una narcisa, anaffettiva, bloccata, senza che nessuno mi puntasse una pistola alla tempia, mi ha massacrato. Riconoscere tardivamente di non essermi mai veramente sentito ricambiato è qualcosa che mina nel profondo, ti toglie ogni credibilità ed amor proprio. Non puoi prendertela con nessuno, e nessuno ti ridarà indietro gli anni buttati. Ma soprattutto mi sento solo. Nonostante la vita sociale non mi manchi, uno come me, che credeva nella coppia, nell'amore romantico, nella passione, si sente solo ad un livello indicibile, nelle ossa, nelle cellule, nelle molecole. Amici, psicoterapia, famiglia, l'affetto dei figli.. cose che non mancano, ma la cura non esiste. Un sogno si è infranto ed il possibile scenario di una famiglia unita è sparito per sempre. In teoria trovare un nuovo amore sarebbe una cosa che mi aiuterebbe tantissimo, ma non ci conto. Una relazione nuova non si trova certo al supermercato. A questa età e tutto così maledettamente complicato, pieno di vincoli e limitazioni. Trovo tragicamente innaturale e anomalo trovarsi a dover ricominciare da capo alla mia età, invece che godersi una rapporto storico e consolidato. Logico che mi stia attaccando sempre di più al figlio maschio, quello piccolo, che mi adora e ricambia alla grande. Mi rendo conto che lo uso un po' come surrogato, ma almeno me lo godo finché posso. Ma per lo più mi sento solo, ed inferocito. E più passa il tempo più la mia anima si indurisce, come la pelle del contadino o del pescatore a forza di stare al sole: alla fine la pelle si abitua e non si scotta più, peccato solo che a 40 anni ne dimostri 60. La realtà è che la vita umana non ha senso, e mediamente, vista su scala mondiale, fa effettivamente schifo. Il resto sono solo parole.
    Rispondi a Fabrizio Commenta l’articolo

    • Avatar di Fra

      Fra 6 anni fa (19 Agosto 2018 10:52)

      Caro Fabrizio, il tuo commento esprime esattamente lo stato d’animo di chi si trova in situazioni analoghe. O perlomeno io mi ci ritrovo molto in ciò che hai scritto. Mi permetto solo di dirti che però hai un’enorme tesoro che non a tutti è stato concesso. I figli. Se io ne avessi forse mi sarei salvata... Ti auguro di stare meglio presto. Franca.
      Rispondi a Fra Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna maria

      Anna maria 6 anni fa (31 Dicembre 2018 8:53)

      Avrei potuto scrivere le stesse identiche cose. Perfetta la descrizione di tutto ciò che si prova! E non se ne esce...inutile illudersi. Il pensiero è sempre là, maledetto e infame. Nessuna strategia funziona,belle le parole ed i consigli ma sull'orlo del baratro ci sei tu...
      Rispondi a Anna maria Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 6 anni fa (31 Dicembre 2018 13:02)

      Che noia...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Marshall

      Marshall 4 anni fa (26 Giugno 2020 17:52)

      Alla quinta riga mi sono chiesto se stavo leggendo o erano i miei pensieri. Poi ho finito di leggere e ho capito che non erano i miei pensieri solo per qualche piccolissima differenza nei dettagli. Copio e incollo tutto il tuo pensiero. Non è di consolazione ma credo tu sia un grande uomo.
      Rispondi a Marshall Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (26 Giugno 2020 18:15)

      Guardate che a fare così non cambia niente, eh. Potrete ricevere un pat pat sulla spalla ma sempre sull'orlo del baratro rimarrete. Copi e incolli un pensiero senza speranza e via d'uscita. Contento te.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Ally

      Ally 4 anni fa (27 Giugno 2020 0:10)

      Mi può andare bene tutto ma che la vita umana non abbia senso, in particolar modo in questo periodo storico, é un insulto a tutti noi vivi, vegeti e sani ora. Che non si trovi un senso al dolore lancinante che si vive in una separazione ok, lo comprendo benissimo, normale anche dopo una separazione fresca, che i propri progetti saltino tutti ok, ma per il senso della vita invito a riflettere molto su ciò che diciamo. Non lo troviamo? Non significa che non ci sia. Ci facciamo un giro in ospedale? Ci leggiamo la vita di tanti atleti paralimpici, parliamo ad una donna che ha appena abortito? Da tragedia a commedia la differenza la facciamo sempre noi. Le parole che ci diciamo sono importanti. Quando penso a grandi uomini ho ben altri esempi in mente. Se siamo sull orlo del baratro beh.. Eviterei il passo avanti insomma.
      Rispondi a Ally Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 4 anni fa (27 Giugno 2020 5:36)

      Accidenti.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ally

      Ally 4 anni fa (27 Giugno 2020 7:51)

      Buondì Ilaria! Eh si! Il pensiero sulla vita fa schifo, addirittura su scala mondiale mi trova completamente in disaccordo. Ognuno di noi, uomo o donna, fa esperienza del dolore nella vita ed una separazione so bene quanto lo sia. Ma ci sono altri traumi ai quali non possiamo paragonarci, non possiamo assolutizzare sempre. La fine di una vita di coppia é un evento che può dirci molto, chiarirci tanto. Mi è capitato di vedere persone che piuttosto che capire certe dinamiche, imparare comunque dall esperienza fatta, si sono invece abbrutite, diventate così negativi, a tratti anche cattive e rancorose nei confronti del mondo intero e della vita. Chiaro che poi tutto non ha più un senso se é questo quello che gli dai. E piuttosto che fare un plauso a chi prova a ricostruirsi, ad accendere la sua luce, qua la si spenge del tutto. E ci ritroviamo a vivere a gomito a gomito con persone così, con persone perennemente arrabbiate col mondo, con le donne, con la vita. Capisco il vedere tutto nero post rottura ma dopo un po' rimettiamo le cose al loro giusto posto e la vita lasciamola trionfare. Secondo me lo dobbiamo sia a noi stessi che abbiamo già sofferto abbastanza sia per quelli che incroceremo sul nostro cammino, affascinati da noi come esempi positivi, non altro. Ti abbraccio
      Rispondi a Ally Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 4 anni fa (27 Giugno 2020 13:42)

      Grazie per l'abbraccio, ricambio.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (27 Giugno 2020 11:30)

      Esatto Ally, sinceramente la frase "credo che tu sia un grande uomo" proprio non l'ho capita. Un uomo che sta soffrendo per una separazione, sicuramente. Ma come soffre tantissima gente, anche per motivi peggiori. Anzi, il fatto che il primo si senta "inferocito" mi fa capire che non ha fatto né, probabilmente, farà mai alcun lavoro su di sé per capire le ragioni che hanno portato a questo epilogo. @Marshall renditi conto che se uno sceglie la persona sbagliata, è sbagliata punto. Il fatto di farci un figlio, o due o tre, non la trasforma nella persona giusta. Anzi, molti, uomini e donne, pensano di legare a sé l'altra persona facendoci un figlio insieme, ma è pura illusione. Parte della responsabilità di non aver voluto vedere, comunque, è nostra. Sicuramente Fabrizio ha sopportato di tutto e non avrebbe dovuto. Ha sopportato umiliazioni, intemperanze, corna magari, pensando che lei un giorno sarebbe cambiata o sarebbe tornata ad essere quella che sembrava all'inizio della storia. Ma se il rapporto è sbilanciato, se una persona fa il bello e il cattivo tempo mentre l'altra subisce e torna sempre implorando a rimettere insieme i cocci, sobbarcandosi il traino della relazione, allora significa che il rapporto è disfunzionale. Che non è amore. Seppure le vostre "amate" tornassero, per convenienza, vi tratterebbero di nuovo come mezzi uomini, elargendovi briciole d'amore in cambio di sudditanza. Capisci che la vostra è solo illusione di avere l'amore, non c'è amore in una coppia così. Quindi il consiglio è di ragionare sulle vostre insicurezze, che, come capita a tantissime donne, vi hanno portato a farvi agganciare da persone anaffettive ed egoiste.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

  2. Avatar di antonella

    antonella 4 anni fa (13 Agosto 2020 16:34)

    Era un pò di tempo che non venivo qui. Ma una situazione in cui era presente anche il mio ex qualche giorno fa ha fatto riaffiorare rabbia e anche lacrime dopo 5 anni. Grazie sempre per i tuoi articoli che mi aiutarono moltissimo e che sono dei punti fermi da cui partire. Ma poi il lavoro su certe ferite forse non finisce mai. Si può veramente dimenticare di essere state abbandonate con cattiveria e desiderio di vendetta?
    Rispondi a antonella Commenta l’articolo

  3. Avatar di Lucy

    Lucy 5 anni fa (20 Febbraio 2020 15:35)

    Mah!!! Separata da cinque anni, su mia scelta, senza grossi traumi, rimasta in ottimi rapporti (un figlio da tutelare) e a tutt'oggi le sole opportunità incontrate sono state uomini sposati, prontamente mandati a stendere visto che non voglio essere la ruota di scorta, ma mi interessa solo il primo posto. E di questo sono certa. Francamente non comprendo il messaggio, se un messaggio può essere contenuto in tutto ciò.
    Rispondi a Lucy Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 5 anni fa (20 Febbraio 2020 19:26)

      Carissima Lucy, quanto mi piacciono questi commenti gratuitamente aggressivi. Non comprendi il messaggio e nemmeno se c'è un messaggio? Formulo l'ipotesi più benevola, non hai letto l'articolo. Parla di dolore e di resurrezione e cita una delle opere contemporanee più celebri sull'attraversamento e il superamento di un lutto. Mi pare evidente che la tua separazione non è stata dolorosa per te. Buon per te. Mi viene il sospetto da una serie di elementi che tu sia una persona con un basso livello di sensibilità e di empatia. Ho anche la sensazione che tu consideri gli altri come mezzi e non come fini e, guarda un po', ti capita di conoscere solo uomini sposati. A te insomma interessa trovarti un uomo che sia a tua disposizione. Legittimo, per carità, sempre di riuscire a trovare uno così. Ma di zerbini ce ne sono. Hai sbagliato articolo, qui si parla di sentimenti profondi e seri. E credo che tu abbia sbagliato blog. Dovresti tornartene nei circoli di uomini sposati che frequenti di solito. Lì sarete alla pari.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Massimiliano

      Massimiliano 4 anni fa (21 Agosto 2020 16:26)

      Ecco brava... neanche io ho compreso il msg... mi sono separato a dicembre e sono solo all'inizio di questo doloroso percorso... hai consigli da darmi? Massimiliano 48 anni di Roma
      Rispondi a Massimiliano Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 4 anni fa (21 Agosto 2020 17:42)

      Massimiliano, tu he consigli stai cercando?
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (21 Agosto 2020 18:21)

      Ciao Massimiliano, cosa non hai compreso esattamente? Forse dovresti essere più specifico, così almeno possiamo provare ad aiutarti. Perché nell'articolo ci sono molti consigli e, hai detto bene, si tratta di un percorso. Un percorso lungo e doloroso, e soggettivo. Devi innanzitutto accettare che la tua relazione sia finita e comprenderne le ragioni, e poi viverti le fasi del lutto. L'importante è non rimanere impantanato nella negazione. L'accettazione è il primo passo. Lo so che tu vorresti la bacchetta magica, la vorremmo tutti. Ma purtroppo la realtà è questa, e l'importante è ritrovare la luce in fondo al tunnel.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

  4. Avatar di A

    A 4 anni fa (26 Agosto 2020 22:40)

    Bene, sono contenta di ri-leggere che non è mai troppo tardi per imparare ad affrontare "bene" la fine di un matrimonio. Finita la fase distruttiva, proviamo a iniziare la ricostruzione.
    Rispondi a A Commenta l’articolo

  5. Avatar di A

    A 4 anni fa (26 Agosto 2020 22:36)

    Anche io sono d'accordo che il continuo parlare degli ex sia sgradevole e che in ogni caso usare certe espressioni sia fuori luogo, comunque. Quello che non condivido è generalizzare, è possibile che si ritorni agli ex o a frammenti di vita insieme. Soprattutto se sono state storie lunghe, sono pezzi di vita che non si possono cancellare. Io mi sento monca a raccontare certe esperienze del passato, che fanno parte di me, omettendo che c'era anche un'altra persona. Diventano racconti grotteschi, sembra che abbia passato 20 anni (o 40), da sola. Anche questo non sarebbe proprio normale normale. Comunque: non è parlare dell'ex, ma la rabbia/livore che uno ci mette, o la nostalgia o il confronto. Che vuol dire svilire il presente (e le persone accanto). E non tutti o non sempre abbiamo queste accortezze o le energie necessarie. Detto questo, non era il mio un appunto personale. Ma un coro di "brutto (o bruto) chi parla dell'ex"....insomma, valutiamo caso per caso, almeno valutiamo se ci sono delle attenuanti. Ho frequentato chi parlava dell'ex. Sensazioni mie? Delusione, stizza, noia, perplessità, compatimento, dipende. Curiosità rare volte. Ne ho parlato anch'io, e il risultato sarà stato identico. Amen. Per un certo periodo mi giustifico e mi perdono. Son botte. E capisco chi lo fa, anche se poi come conseguenza mi allontano. Però capisco, ci sono passata. Allontanando sicuramente a mia volta qualcuno. E intraprendere un percorso? Certo, ottima idea. Ci sono persone intelligenti e pratiche che lo fanno subito, e altre che ci devono pensare, devono prendere il coraggio di guardarsi allo specchio e dire a qualcuno che sì, vedono la loro vita come un fallimento. Ammettere che non è l'ex brutto e cattivo, ma che loro stesse hanno contribuito a creare una coppia sbagliata o che non è mai evoluta verso qualcosa di meglio. Una pianta magari seminata male e che è creaciuta peggio. Non è facile. Se poi consideriamo che questo mondo ci chiede di essere super performanti in tutto, ammettere di avere un problema è guardarsi ancora allo specchio e vedere qualcosa che non ci piace. Oppure se le cose sono andate male a noi e bene a loro, incassare la sconfitta e lasciar filtrare che tutti i messaggi negativi...beh forse un fondo di verità ce lo avevano. Oppure non poter più nascondere che, anche con tutta la buona volontà, una separazione ha segnato le menti (oltre che i cuori) pesantemente, e non siamo più gli stessi di prima. Tante considerazioni. Va elaborato anche il bisogno di chiedere aiuto, per qualcuno. Quindi non è questione di soldi. Anche se è stupido, uno ci deve arrivare ed esserne convinto, altrimenti è inutile.
    Rispondi a A Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 4 anni fa (26 Agosto 2020 22:57)

      A, da come io ho compreso la discussione è partita parlando di qualcuno che al primo o ai primi appuntamenti non fa altro che parlare della ex (segnale a mio parere pessimo) e che durante tutto il rapporto non fa altro che evocarla. Riguardo il resto del tuo commento io direi che a un certo punto è necessario ridimensionare il fatto accaduto e le proprie azioni. La fine di un rapporto non è una dimostrazione di fallimento, tanto meno una sentenza. Spesso è un atto di coraggio.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ally

      Ally 4 anni fa (27 Agosto 2020 0:28)

      Si, direi che dobbiamo fare un distinguo. Sul parlare Dell ex ad un primo appuntamento o investigare con 2000 domande chi abbiamo incontro sul suo passato amoroso abbiamo già detto e non mi trova d accordo. Sul nominare l ex in fase post separazione, ancora sconvolti dall accaduto, beh mi sembra più che normale ed onesto! Io ho, penso, ammorbato tutti i miei conoscenti, ero sconvolta, la mente pensava solo a lui ogni secondo. Ora che va meglio posso dire che faccio fatica a parlarne con amici o estranei, voglio affrancarmi, vivere pienamente e aggiungere nuove esperienze felici a questa così dolorosa che però mi ha fatto crescere molto. Ho tolto un velo dagli occhi, vedo cose che prima neanche percepivo ed in un modo molto nitido. Sono inoltre più coerente ed autentica con me stessa, cosa non da poco, con alti e bassi che spesso vi scrivo anche :) Mi sono indagata parecchio da sola, con aiuto di persone che mi vogliono bene, ho letto molto, al blog di Ilaria a breve finiró di fare l inventario :P, faccio un percorso di analisi con aiuto professionale che mi da da riflettere e che non sempre mi trova entusiasta. Tutto ciò non è semplice, non è sempre lineare e molti penso che non lo trovino neanche automatico ma per me é stata l unica via d uscita. Sul termine fallimento ci ho costruito tutto questo mio percorso di rinascita e, agganciandomi ad Ilaria, se posso, consiglio il libro elogio del fallimento. Ho visto le cose da un altra prospettiva, finalmente a me più congeniale, proprio perché fuori dagli schemi. Un abbraccio a tutti
      Rispondi a Ally Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (27 Agosto 2020 11:20)

      Completamente d'accordo con Ally. Aggiungo che se non è strettamente necessario approfondire, oramai dico che va tutto bene, tutto a posto, nessun conflitto. Tecnicamente, è anche vero, perché non parliamo da anni ... :D E si taglia un argomento che per me resta sgradevole. Anche in caso di interrogatorio evito le bugie (non le dico mai), ma non racconto come stanno le cose. Prima vediamo se e come si entra in confidenza, poi si vede.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (27 Agosto 2020 10:40)

      Sono d'accordo con Ilaria. @A, il problema è vedere la propria vita come un fallimento solo perché il proprio matrimonio non ha funzionato. Sicuramente è uno dei fallimenti che possono purtroppo verificarsi nel percorso di ognuno di noi, ma non rende fallace il tutto. C'è chi rimane accanto alla persona sbagliata per tutta la vita, a qualcuno che non ama più o non ha mai amato davvero, a qualcuno maltrattante. Quello può significare fallire la propria vita, ovvero farsi dominare dalle proprie paure, dal terrore della solitudine, e rinunciare all'amore, alla libertà e alla realizzazione personale pur di avere un bipede di sesso opposto a fianco e sentirsi conformi ai dettami della società. Questo è il tuo problema specifico e te ne devi liberare, perché ti toglie energia e fascino. Specialmente se la propria relazione è finita da tanto tempo bisogna guardare avanti, e si inizia col non parlarne più e, a domande dirette, rispondere in tono evasivo. Questo aiuta a ridimensionare la storia e a riporla in un cassetto mentale dei ricordi. E poi, come scrive Ally, è bello frequentarsi con una nuova persona e svelare a poco a poco il proprio vissuto, farsi conoscere e conoscerla. Ma con delicatezza, curiosità legittima e non invadente, con tatto. Non vomitando tutta l'amarezza di un rapporto fallito ai primi incontri con un'altra persona, perché così fai vedere il lato peggiore di te. Non c'è fascino né amor proprio nel farlo.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

  6. Avatar di FrancescaF

    FrancescaF 4 anni fa (22 Agosto 2020 0:43)

    Ciao a tutte! :-) Eccomi! Caspita nel leggere questo articolo mi stanno ri-affiorando dei sensi di colpa su una mia supposta mancanza di empatia. Non sono stata coinvolta direttamente in una separazione/divorzio, ma sono stata la persona che è stata dall’altra parte, stando con chi era separato e aveva appena divorziato. Evocava tutto sommato spesso la ex-moglie (o moglie, come ogni tanto la chiamava), mi raccontava dettagli banali, fastidiosi, insignificanti, inappropriati (perché si sono sposati, e l’anello di fidanzamento e che a lei piaceva dormire con le luci accese...). Pure al nostro primo appuntamento parlò per una buona mezz’ora della ex-moglie e di tutti i problemi economici ed emotivi legati alla separazione. Io volevo fuggire, la mia pancia mi disse di andarmene, ma non me ne andai perché in qualche modo non volevo risultare insensibile e perché era in cerca di una relazione seria. Però, leggendo questo pezzo, sento di non averlo capito in questa cosa. E non sono neanche nelle condizioni di farlo, ma almeno tentare di aver pazienza. D’altra parte penso anche che non era compito mio...e, poi, quando diceva di lei “cag*a tr*ia”...ebbene, lì non ci vedevo più e gli dicevo che non tolleravo che si rivolgesse a lei (ovviamente assente) in quel modo. Ho un misto di sensi di colpa per non essere stata sufficientemente empatica e di rabbia nei miei confronti per avere accettato fin dall’inizio certi comportamenti di fatto inaccettabili, mi riferisco al parlare pesantemente di un’ex al primo appuntamento facendo un monologo interminabile...
    Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (22 Agosto 2020 11:04)

      Ciao FrancescaF, bentornata. Devo dire che leggere da te questa cosa, te che ritengo una persona una spanna sopra la media, mi ha fatto pensare a questa frase: "Si innamorò come si innamorano sempre tutte le donne intelligenti: come un'idiota". (Angeles Mastretta, dal libro "Donne dagli occhi grandi"). Io non vedo la tua mancanza di empatia ma la tua ingenuità di allora, e la sua immensa mancanza di rispetto. Se un uomo inizia a parlare della sua ex, al primo appuntamento come al ventesimo, va stoppato immediatamente e gli va detto che non ti interessa l'argomento e non ne deve discutere con te. Se continua, va mollato e lasciato al suo destino. Io pure non l'ho sempre saputo, anzi. Ma adesso non tollero più questa palese mancanza di rispetto. È il canto del cigno, ancor prima di iniziare la relazione.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (22 Agosto 2020 11:35)

      Concordo con te Vic, non si può sentire a un primo appuntamento o ai successivi storie di ex. Per me non solo è una mancanza di rispetto ma rappresenta l'incapacità di andare avanti.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (22 Agosto 2020 12:17)

      @Vic, altroché “allora“. È storia piuttosto recente. Devo però smettere di provare rabbia nei confronti di me stessa per non essermi fidata delle mie chiarissime sensazioni iniziali. Sono arrivata a desiderare di poter sdoppiarmi per prendermi a schiaffi. Ma così casco nel paradosso. Non mi amo perché non mi sono amata e non esco più da questa impasse di palta. Perché il mio istinto puro, scevro da tutte le sovrastrutture maschiliste e familiari, mi diceva con voce cristallina: apri la portiera dell’auto e vai, senza strepiti, scendi e vai. Un misto di nausea e noia che mi si è annidato nello stomaco. Tanto che lui ad un certo punto disse: “come mai sei così spinta verso la portiera?” Mi vergogno a raccontare (grazie per il “persona sopra la media“) queste cose, davvero. Ma ho anche io le mie vulnerabilità di cui mi vergogno orribilmente. Non sono per nulla fiera di me in questo frangente, no buono. Ma provare ciò che provo è il miglior modo per rendermi debole. Sono stata un’idiota vera e continuare a mangiare pane e rabbia fa male solo a me. Stupido è chi lo stupido fa, come direbbe Forrest Gump. E pensare che io all’inizio io non ero manco presa...era lui a inondarmi di attenzioni e tenerezze. È dura. Però ho una buona notizia. Vado in spiaggia, ragazze! Ho un vicino di ombrellone...un uomo! Ed è...un prete! 😂 Non scherzo! L’umorismo mi (ci) salverà. @Ema, sì, era impantanato nel passato o ansioso del futuro (faceva progetti piuttosto “esagerati”): il presente era quasi un optional. Quindi non potevi dirla meglio, niente rispetto e niente entusiasmo nel vivere. Bene, e anche oggi mi son data della stupida.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 4 anni fa (22 Agosto 2020 11:57)

      Ciao FrancescaF, la mancanza di empatia, tatto, coscienza del contesto in cui era e della persona a cui si stava rivolgendo l'ha avuta lui. Non scherziamo. Un minimo di curiosità autentica - se non altro - gli avrebbe fatto capire che c'era tanto da scoprire in te, tanto da aver la premura di volerti iniziare a conoscere. Venendo a te, ti sembra che al primo appuntamento con un uomo tu ti debba sorbire tutta questa "rumba" sulla presunta (o tale) ex moglie, per arrivare alla conclusione che non sei stata abbastanza empatica? Un recentissimo articolo di Ilaria casca a fagiolo, e dice: "Se ai primi incontri attacca a parlare della sua ex, del fatto che non vuole storie importanti e che le donne per lui sono complicate o misteriose, mollalo subito, evitalo. E’ uno che è problematico." Lo trovi qui https://www.lapersonagiusta.com/autostima/come-vincere-la-timidezza-con-un-uomo/ ;)
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (22 Agosto 2020 12:22)

      Difatti Silvia non è accettabile. Il principio base dovrebbe essere non esco con un altra persona fin tanto che non ho superato la situazione. Non siamo mica degli spicologi che alla prima uscita dobbiamo ascoltare i problemi altrui. Che se stessero a casa con i loro problemi. O che vadano da uno specialista che gliele risolve.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (22 Agosto 2020 12:29)

      Silvia, ciao. Grazie. Lo rileggerò (perché l’ho sicuramente letto ma qui c’è da fare come in Karate Kid col “metti la cera, togli la cera”...se leggo e non applico col ciufolo che ci azzecco). Mi son fatta fregare dal fatto che lui ha dichiarato fin dai primi momenti di essere alla ricerca di una storia seria quindi pensavo di avere a che fare con una persona seria. E volete la verità? (quanto mi vergogno!) Io ero alla ricerca di una “liason di letto” possibilmente di una notte (non mi vergogno di questo...) perché ormai non osavo desiderare più d’avere una storia seria (vuoi perché ormai ero abituata a essere single, vuoi perché ci credevo poco, vuoi perché ho problemi familiari talmente grandi che volevo leggerezza e divertimento senza impegni...) e trovarmi dinnanzi agli occhi un uomo con alcuni indubbi elementi positivi mi ha accecata su ciò che è inaccettabile e negativo (eh, ma i treni durante il nazismo erano in orario...). E sono ancora qui a pensare di aver mancato di empatia. Ancora! Sono inorridita dalla mia stupidità. 😔
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (22 Agosto 2020 12:54)

      @FrancescaF, Posso dirti che certe affermazioni del tipo "voglio una storia seria" suonano come un dire ciò che si presume l'atra persona voglia sentire. Non si afferma ma si fanno i fatti dal mio punto di vista. A me solo una volta è capitato di essere ammorbato con storie di ex. Che pesantezza. Io al massimo ne parlo quando mi chiedono. Anche qui ho imparato che se già mi chiedi delle mie ex al primo appuntamento non va bene.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (22 Agosto 2020 13:26)

      Ma lui faceva anche (alcuni) fatti. Alcuni clamorosi, come prenotare alberghi costosi, prendere voli all’ultimo secondo per raggiungermi mentre ero in viaggio da sola. Presente, tenero, attento, curioso. In un periodo difficilissimo come quello che sto/stavo passando (mio fratello malato, mia madre malata e mio padre ricoverato) la sua tenerezza (artificiale a questo punto) mi ha fregato. Perché la tenerezza è una delle cose che più apprezzo in un uomo, così rara e così bella. Ma c’erano queste falle con qualquadra che non cosava. Un groviera, un colabrodo. E pensavo di avere tutto sotto controllo. Sto cominciando a ritenere si trattasse di love bombing. Ma non devo giustificarmi. Devo solo limitarmi a spiegare. Perché mi sono comportata come una perfetta idiota e ogni tentativo di giustificazione è una scusa. Io devo solo imparare una cosa: a fidarmi delle mie sensazioni istintive. Le annego sempre! Sempre! E nel 99% dei casi ci pigliano. Quello che ho da sapere già lo so, è la sovrastruttura che mi frega, lo zaino di pietre che mi porto sulle spalle, quello culturale, familiare, educativo. Ok. Basta ragazzuol*. Smetto con l’ammorbamento e mi godo questa meravigliosa penultima giornata di ferie. Grazie per la vicinanza e i consigli. Un abbraccio da Alassio!
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 4 anni fa (22 Agosto 2020 13:53)

      Love bombing da narcisista. Punto. Chiudiamo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (22 Agosto 2020 16:12)

      Ecco la pancia. Io faccio la stessa cosa. In quanto al parlare delle ex non mi troverete mai d’accordo (e a quale appuntamento volete scoprire che tipo è nelle questioni sentimentali e appunto come parla delle donne ? quando è tardi?) .. ma è vero che c’è modo e modo di parlarne. Uno che ne parla così va lasciato dove sta.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (22 Agosto 2020 19:07)

      Certamente AnnaV c'è modo e modo di parlarne. In questo caso il parlane è da seduta psicologica cologica. Ci manca solo che ci portiamo il lettino al primo appuntamento e facciamo accomodare lei o lui di turno e prendiamo appunti.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 4 anni fa (22 Agosto 2020 20:25)

      Completamente d’accordo. Il primo appuntamento non è ne’ un’anamnesi, ne’ un colloquio di lavoro, ne’ un test...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (23 Agosto 2020 17:05)

      Boh non so. Prima capisco chi ho davanti e che cerca nella vita, meno tempo perdo.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 4 anni fa (23 Agosto 2020 17:46)

      E lo capisci dalle indagini al primo appuntamento?!
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (23 Agosto 2020 19:55)

      Dipende. Nel caso in specie, la pancia di Emanuela aveva sentito giusto. E poi appunto c’è modo e modo di parlare delle ex. Già uno che ne parla in certi termini non mi pare adatto a frequentare delle donne
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (23 Agosto 2020 23:21)

      Il modo in cui ne parlava (denigratorio) è venuto fuori un po’ dopo, quando ci si frequentava regolarmente. Ma già il solo parlarne al primo appuntamento è fastidioso e pesante. Un conto è dire che c’è un ex-moglie e che stai divorziando (anzi, è opportuno), un conto è parlare mezz’ora facendo un monologo sulla loro crisi, sul denaro chiesto da lei, sugli avvocati, sui loro incontri e litigi e scambi di email (e non pago ha parlato anche di una ex precedente alla ex-moglie), blablabla. Una cosa di cui parli spesso e ad estranei (io lo ero) è in buona sostanza un’ossessione o qualcosa di simile. Non ho fatto ovviamente alcun interrogatorio (anzi, era lui a chiedere delle mie precedenti relazioni a cui rispondevo in modo sintetico). Insomma, roba avariata messa sul vassoio da lui che io da brava cretinotta accondiscendente ho preso invece di lasciar cadere anche se ne ho percepito la pesantezza. È che in tutto il resto si era comportato in modo molto piacevole. Sotto certi punti di vista ho avuto una fortuna che non sono stata in grado di sfruttare, si era scoperto subito. I primi appuntamenti dovrebbero servire (anche) a questo...
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (24 Agosto 2020 13:53)

      Infatti. Naturalmente se stai vivendo la di separazione o divorzio non può non uscire nella conversazione, ed è una cosa che può impegnare anche anni (se i figli sono piccoli). Ma per quanto non sia verosimile che tutto sia risolto, situazioni un po’ estreme come la mia io mi vergognavo a raccontarla. Perché questi non si sentono incivili nel raccontare situazioni incivili? Forse perché sono incivili? Che immagine danno di se stessi? Ti dirò che la lagna del separato (sempre la stessa) è spesso un mettere le mani avanti: non ho soldi, non mi impegno, la relazione seria richiede tempo, e anzi non ti stupire se domani chiamo e ti dico che ho problemi personali.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (24 Agosto 2020 14:34)

      In questo caso non c'erano figli e la separazione era avvenuta tre anni prima, due elementi per evitare a maggior ragione la lagna. Lui aveva un conversare enciclopedico, doveva dire tutto e l'oltre. Per me dire tutto, ma tutto tutto, non è sincerità ma indelicatezza e ho avuto modo di vedere che questo suo modo di non filtrare quello che diceva (caratteristica peraltro tipica del narcisista, mi sono documentata) era piuttosto generalizzato quindi figuriamoci il senso di vergogna e di discrezione! Non penso che con la lagna volesse mettere le mani avanti, anzi, spingeva per una relazione seria (altra red flag). O un'apparenza della stessa, direi. Era una lagna e basta.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (24 Agosto 2020 15:05)

      Perfetto proprio!!! 😂 Ti credo che la pancia diceva no!
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (24 Agosto 2020 20:51)

      Ancora peggio allora. Che poi quale è davvero l'esigenza di parlare di un ex ? Cosa si vuole trasmettere a chi si ha di fronte ?
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (24 Agosto 2020 22:37)

      @Ema Beh, se è un/a narcisista lo fa per molteplici ragioni: manipolarti, intortarti, farti credere di essere la persona giusta finalmente incontrata dopo i vari mostri di Lochness, adularti, impietosirti. Così lo spirito crocerossino che è in te alza le antennine come un Teletabbis e gongola, ignaro di quello che lo aspetta. Se invece è un/a pirla qualunque, lo fa per mettere le mani avanti, per farti capire che con la testa è ancora bloccato/a nel passato, che non può proprio garantire di riuscire a impegnarsi. Con te.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (24 Agosto 2020 15:18)

      La lagna del separato "senza carattere" è sempre quella, non credo siano tutti così AnnaV , sono separato da un po' e tra poco avrò il divorzio, ma mai e poi mai penserei di lamentarmi, ho deciso io della mia vita, sono responsabile io delle conseguenze e le affronto senza problemi. Perché mai dovrei caricare una persona, che tra l'altro conosco appena, dei miei dubbi o paure? Risolvo i miei problemi e mi approccio all'altr* sereno, aperto e ottimista, coinvolgendol* in un percorso di amore per la vita, per se stessi e per chi ti sta vicino in uno scambio reciproco di sentimenti, pensieri e soluzioni. Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (23 Agosto 2020 19:02)

      Non puoi capirlo al primo appuntamento. Io se mi ritrovo di nuovo a un primo appuntamento in cui vengo sottoposto a un colloquio di lavoro o un anamnesi vado via immediatamente. Ho sopportato per un anno e mezzo batterie di domande, indagini e test di ogni genere. Qualche domanda va bene, ma gli interrogatori NO !
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (23 Agosto 2020 22:00)

      Emanuele, non c'è bisogno di fare un interrogatorio, basta parlare del più e del meno stando sempre attenti alle reazioni, se una persona è volgare non riesce a nasconderlo a lungo, e se porta il discorso sull'ex al primo appuntamento, denigrandol* , non mi pare sia il caso di continuare, ti deve piacere a tutto tondo o quasi, ma non devono esserci sfaccettature indigeribili. Quando parli con una persona in modo rilassato e non costruito, capisci molte cose della sua personalità, però bisogna stare attenti a ragionare e non fantasticare, molto tatto, sia per te che per l'altr*, non sai se potrà esserci qualcosa, inutile illudere , sarebbe crudele, in fin dei conti è ancora un* sconosciut* . Ciao Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (23 Agosto 2020 22:52)

      Concordo con Fabio. Non serve un interrogatorio. Basta farli parlare (tipo Poirot ... hahah ... ok è un interrogatorio, alla fine).
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (24 Agosto 2020 11:49)

      Effettivamente, mi viene in mente la scena di Benigni ne La vita è bella: - "Scusi, lei come...come la pensa politicamente?" - "Benito, Adolfo, venite subito qui! Diceva, prego?" - "No, dicevo come...come va?" In fondo, qualche info di base per inquadrare il tipo ci vuole :D
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (24 Agosto 2020 14:18)

      Esatto, Vic. Non bisogna parlare di politica e/o ideologie, non appositamente, ma se ci si casca per un qualsiasi motivo e si vede che si è lontani miglia si lascia immediatamente. Mi è capitato proprio ieri sera al mare: assolutamente incompatibili, pur essendo lui un bel tipo che mi attraeva fisicamente. Siamo talmente lontani che nemmeno una cosa unicamente fisica sarebbe stata accettabile.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (24 Agosto 2020 15:01)

      E si vede che io oramai vado a matching. Che la persona sia grosso modo “giusta” è prioritario rispetto a uscire. Per il tipo di vita che faccio e di ambiente che frequento, siamo nell’ordine di una-due persone grosso modo frequentabili se va bene. Con il covid, peggio ancora, quest’anno nessuna conoscenza nuova di persona (parecchie di lavoro, ma a distanza). Però se non selezioni un po’ prima, come fai?
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (24 Agosto 2020 20:43)

      Guarda, AnnaV, a me dicono che sono esigente (e questa storia ha anche stancato...). Io dico che lo sono troppo poco :-D Il punto è che ci sono degli elementi negoziabili e degli elementi fondamentali. Diversamente da quanto sostiene Fabio - o forse l'ho frainteso - le visioni del mondo sono importantissime e connesse ai nostri valori, al senso che noi ci diamo in questa vita. Ora, non si cerca la perfetta sovrapposizione, ma un'intersezione sì e qualora possibile un compromesso. La persona con la quale sono uscita ieri sera mi piaceva e anche parecchio (fino a che...). Io sono vegana, faccio volontariato e attivismo in quest'ambito da 12 anni, lui va a caccia da quando era ragazzetto: è emerso durante la conversazione. Su certe cose non si negozia. Mica mi sono alzata e me sono andata via, anzi, abbiamo chiacchierato davanti a un bicchiere di vino proprio sull'argomento per un'ora e mezza tanto che lui era sorpreso (e io pure) dalla situazione: mi ha detto che non gli era mai capitato di fare un discorso così costruttivo con una persona con una visione del mondo diametralmente opposta alla sua. Ha voluto pagare, mi ha accompagnato fino all'auto e si è sporto a darmi un bacio sulla guancia. Surreale e imbarazzante. E, niente, non lo cercherò mai più, naturalmente, e spero che anche lui non mi cerchi. C'est la vie.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (25 Agosto 2020 0:16)

      FrancescaF, la mia visione del mondo auspica una collaborazione totale di tutta l'umanità, sarei contentissimo di aiutare chi posso, e questo al di là dell'inquadramento dato da certe filosofie, se una persona è "buona" è buona a prescindere dalla fede dal partito o dall'ente beneficio che frequenta. Ma il fare del bene a prescindere non è una buona idea, anzi potrebbe essere pericoloso, visti tutti gli esempi di furbetti o di delinquenti che vediamo ogni giorno, e allora facciamo solo ciò che è giusto secondo il proprio modo di pensare, e questo può essere diverso da me a te, non so quale sia il giusto e se esiste, ma rispetto il tuo pensiero come mi aspetto tu faccia altrettanto. Sei vegana? Io no, ma ti rispetto, non do peso a questa cosa, non lo merita a mio modesto parere, io mangio carne pochissime volte al mese, e, fissa mia, evito carne di cuccioli come vitello agnello ecc.. mi spiace ma ogni cucciolo mi infonde tenerezza e se posso lo proteggo. Ma aggiungo, scusa se sono prolisso, anche le piante meritano rispetto, probabilmente soffrono pure loro, non sono sassi, e allora? c'è chi mangia questo e chi mangia quello, dobbiamo sfamarci e non c'è il buono o il cattivo. Quello che voglio esprimere è che ogni persona è diversa, ogni persona merita il rispetto per le sue idee, sempre che non sia un profittatore o peggio, lui è un cacciatore? Magari dopo aver visto da vicino qualche esserino potrebbe cambiare idea, mio padre fu cacciatore per molti anni, poi smise, forse stanco di veder morire degli esserini o per sensi di colpa a veder morire un animale ferito, appese il fucile e non sparò più un colpo. Non dobbiamo essere troppo intransigenti, potremmo aver sbagliato qualcosa, il mondo è grande e noi siamo piccoli come possiamo sperare di capirlo completamente? Un abbraccio Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (25 Agosto 2020 10:56)

      Fabio, mi spiace, non offenderti, ma non mi avventuro in una discussione di calibro simile da dietro uno schermo e sul blog di una persona fin troppo generosa. Fa parte della discrezione di cui sopra, per come la vedo io. Volevo solo evidenziare, con un mio recentissimo esempio di vita vissuta, che i valori sono fondamentali. Che su alcuni si può certamente negoziare ed è auspicabile, la relazione è anche questo, su altri no. Se il signore in questione vorrà cambiare, ben venga, ma non mi metto certo ad iniziare una frequentazione con il desiderio di cambiare qualcuno, sarebbe a dir poco inopportuno (mi riallaccio al tuo "non essere troppo intransigente, tutti possono cambiare"). Penso di avergli già dato sufficiente materiale su cui riflettere chiacchierando con lui in tutta rilassatezza e trasparenza. Ribadisco, lui stesso era sbalordito dal mio comportamento visto che in genere viene insultato da quasi chiunque. Ma un conto è un aperitivo insieme, un conto iniziare altro. Non riesco neppure a comprendere, a questo punto, come mai sarebbe giusto andarmene da qualcuno che parla continuamente della ex moglie e non lasciare perdere qualcun altro che ha una visione del mondo e del rispetto così inconciliabile con la mia. Non vedo perché nel primo caso dovrei ascoltare il mio istinto, mentre in questo secondo caso no. Avrei molto, ma davvero molto, da dire su ciò che hai scritto, credimi, ma mi astengo. Lo farei davanti a un bicchiere di vino, come ho fatto con il signore di cui sopra, o a una pizza. Questi discorsi necessitano di presenza, di toni di voce, di sguardi. Non è questa la sede, e lo dico a ragion veduta visto che ci sono passata tante volte. Fidati! :-) Un abbraccio a te.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (25 Agosto 2020 12:22)

      Ok, FrancescaF, il mio scrivere è riferito al mio pensiero di vita, è naturale che altri abbiano filosofie diverse, fa parte della bellezza del mondo. Vedo una grande differenza tra una persona che può sparare ad un animaletto, ma, diciamo, rispetta le persone ed un individuo che non fa male a una mosca ma disprezza chi ha accanto, il primo può avere dei difetti, il secondo è marcio! Hai ragione sul fatto di non poter discutere le proprie posizioni su di un blog, senza un contatto fisico con cui percepire le più piccole sfumature e reazioni, ma non si può fare altro, comunque sarei stupido e ottuso se mi offendessi per le tue parole, non è da me, rispetto il tuo modo di vivere però in parte non lo condivido, ma questo non pregiudica la mia simpatia nei tuoi confronti. Un abbraccio Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (26 Agosto 2020 8:57)

      Siamo esseri viventi e pensanti relegati su questa terra, cosa cerchiamo? Il nostro insieme di pensieri, sogni, emozioni, cosa brama? Una persona con cui passare piacevolmente questa vita o il piacere di realizzare un proprio sogno? Ognuno ha la propria risposta, può essere che si riesca a realizzare entrambi i desideri, ma è decisamente più impegnativo ed incerto, perciò, a volte, nostro malgrado dobbiamo fissare delle priorità, una delle due aspirazioni passerà in secondo piano, dobbiamo esserne consci e non rammaricarcene mai. C' est la vie. Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (25 Agosto 2020 15:42)

      Si certo, queste sono cose che richiedono un minimo di frequentazione per emergere. Non mi sembra che sia essere troppo esigente. In una vita si fanno tante scelte, e quindi bisogna avere una certa comunanza di valori.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (24 Agosto 2020 15:26)

      Ma sì, FrancescaF, concordo. Io quando un tizio inizia un discorso e gli scappano "inavvertitamente" una filippica sulla ex, dieci bestemmie come intercalare, le parole "migranti, barconi, sbarchi" a sproposito senza saper argomentare, il termine "negri" e un "forza Salvini" a buffo capisco subito il soggetto e lo lascio al suo destino. Ma in quest'ultimo caso non perché la pensi diversamente da me, piuttosto perché non ci sarebbe dialogo e quindi stima reciproca. Nei primi casi, invece, perché non c'è rispetto e considerazione dell'altra persona.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (24 Agosto 2020 20:54)

      Ma certo, Vic. Sai quando sorge il problema? Quando la linea di demarcazione non è definita e quando ci sono segnali contrastanti. Perché la vita è raramente un caso da manuale. Quando lui ha una visione politica (non in senso partitico, ma in senso di giustizia sociale) vicina alla tua, quando esprime sensibilità e attenzione su certi temi, ma poi perde terreno sul resto, mostrando una sorta di incoerenza, allora tutto questo è fonte di confusione e, nel dubbio, resti, perché speri di sbagliare. Non voglio addentrarmi nei contenuti proprio per evitare argomenti caldi, spero di essere riuscita a trasmettere il mio pensiero.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (24 Agosto 2020 21:01)

      @Vic riflettiamo che ognuno di noi ha la propria visione della vita, della politica e via dicendo. Un diverso modo di pensare per me non è un problema. Fin tanto che non è omofobico , razzista e estremo in qualche modo. Trovo sempre interessante chi si espone senza avere il timore di critiche. Tanto a lungo termine vengono fuori eventuali pensieri fallaci e distorti.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (24 Agosto 2020 23:32)

      Certo Emanuele, infatti l'importante è non deragliare su prese di posizione razziste, discriminatorie e fanatiche. Parlando di politica, il mio primo ragazzo era di destra ma ci si poteva discutere civilmente, argomentando le proprie opinioni. Se però ti trovi di fronte una persona con idee diametralmente opposte alle tue e che non argomenta nemmeno ma le fa assurgere a dogmi, è difficile pensare che queste non influenzino la sua vita e il suo atteggiamento verso persone e avvenimenti e modo di concepire le cose. Lo stesso si può dire riguardo un modo troppo rigoroso di concepire la religione o, nel caso di FrancescaF, dell'essere una persona che ha fatto dell'amore per gli animali un pilastro della sua vita, che entra in contatto con uno che li ammazza a fucilate per sport. Non puoi stimare una persona che pensi abbia torto marcio. E, se non la stimi, puoi davvero innamorartene?
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (24 Agosto 2020 15:33)

      Alla politica e di altre credenze, do lo stesso peso o quasi del calcio, vicini allo zero. Se vogliamo vedere cosa propone la politica, la religione o un'ideologia, è sempre o quasi il bene dell'individuo o della società, poi puntualmente disatteso nei fatti, guerre di religione, partiti che fanno solo i propri interessi e via di seguito, quindi se dovessi trovare una persona che mi piace, l'orientamento politico non mi creerebbe problemi, basta non sia preso troppo sul serio, la politica ed il resto, di danni ne fanno già troppi. Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (22 Agosto 2020 16:24)

      @FrancescaF, Goditi questa giornata al mare. Io passo la giornata a Como. Stasera c'è una serata dedicata alla Lirica. Va bene anche da solo. E sono 20 GG che non ho più contatti con sua signoria. Ho dovuto anche tagliare con il mio amico della piscina. Beve troppo , e troppo assatanato e non mi piace per altro. Taglia taglia e meglio così.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Ally

      Ally 4 anni fa (23 Agosto 2020 17:37)

      Che bella la lirica emanué!! Come é stata la serata? Ti capisco per i tagli ma sai adesso sento meno il dolore di questa selezione. Sono cambiata, lo sto tuttora facendo e quindi non posso proprio forzarmi con rapporti che non mi danno nulla o al massimo solo una parvenza di normalita perché condivido qualcosa con qualcuno. Non tutti saranno miei amici stretti, é chiaro, ma voglio stare a mio agio anche con le semplici conoscenze. Un abbraccio forte
      Rispondi a Ally Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (23 Agosto 2020 18:06)

      È stata bella la serata. Poi io vado matto per questi eventi. Nelle scorse settimane ho riacceso il mio impianto hi - fi , ho ordinato un mobile nuovo per riordinare tutto. Tanta è la mia passione che i diffusori fanno parte della linea Callas, di un costruttore nostrano. E si ho tagliato con alcune persone. Non sempre si può essere in sintonia con qualcuno. Poi questo mio conoscente è troppo ossessionato dalle donne in modo malsano, beve troppo e non è dinamico come me.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Ally

      Ally 4 anni fa (23 Agosto 2020 13:13)

      Brava Francesca, goditi una giornata di sole, mare e relax soprattutto cerebrale. Si sugli "spiegoni" mi trovo d accordo con tutti coloro che ti hanno lasciato dei commenti. La tendenza a sviscerare, spiegare, descrivere é nostra perché serve a noi in realtà, ci viene, sbagliando, come nostra necessità. Agli altri non serve, non interessa, non si indagano, o come mi spiegó anni fa un altro soggetto : vivono sull onda Dell emozione del momento. Sull affetto dimostrato all inizio capisco che brucia essersi fatta abbindolare ma voglio pensarla così: sei una persona che da fiducia, I malintenzionati arrivano sempre vestiti di dolcezza, gentilezza e carineria ma prima o poi il gioco si scopre. I fatti hanno parlato. Spiace ma la verità vince sempre. Chiudi, goditi le ferie e andiamo avanti :D un grande abbraccio
      Rispondi a Ally Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (23 Agosto 2020 16:14)

      Grazie a tutt* coloro che hanno dedicato tempo nel rispondermi. :-) Sì, Ally, le indagini le facciamo per noi. L’ho fatta perché penso mi serva, tanto che non ho risposto a nessun suo tentativo di contatto nel momento in cui mi ha cercata dopo avermi lasciata via email (dovevamo ridarci delle cose, ho fatto in modo di non vederlo e l’ho fatto contattare da altri in modo formale perché non si meritava neanche un va’ al diavolo e dovevo proteggermi emotivamente). Quello che per me conta è che la prossima volta mi metta nelle condizioni di dare più fiducia a me e meno agli altri (e non l’opposto). Solamente, nel leggere questo articolo ho percepito certe mie posizioni come troppo dure, dato che lui ha avuto la sentenza di divorzio proprio mentre stavamo insieme, ma tutti quegli insulti alla ex moglie (e al genere femminile), seppur frutto della rabbia, erano intollerabili (e tante altre cose che ometto). È che così mi carico (ancora!) di una responsabilità che avrebbe dovuto essere sua cioè il sapere quando sei pronto per andare avanti. Ma il narcisista questo non lo fa perché l’altro “deve” piegarsi e una volta sì e una volta sì. Quindi resta valido il mio spiegone iniziale e non uso questo articolo come scusa (che è quello che sto facendo) per ulteriori autoflagellazioni. Buon pomeriggio!
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Ally

      Ally 4 anni fa (23 Agosto 2020 17:31)

      Brava! Prendi per te quello che hai compreso da questa vicenda per avere un riferimento per le prossime e poi... Lascia andare tutto il resto! Io sono buttata a 4 di spade su un lettino.. Finalmente é arrivato un po' di riposo anche per me 😜❤️ stammi bene, ti abbraccio forte
      Rispondi a Ally Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 4 anni fa (22 Agosto 2020 13:53)

      Sono d'accordo, Emanuele!
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 4 anni fa (22 Agosto 2020 13:52)

      Fra, autoflagellazioni e cilicio ne abbiamo? ;) Venghino signori e signore! A parte gli scherzi, i campanelli d'allarme erano suonati parecchio. Ben venga per la prossima volta. Che qui siamo in tante a prenderci a randellate per le più strane cose che abbiamo o non abbiamo fatto. Ti mando un abbraccio!
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Nimue

      Nimue 4 anni fa (22 Agosto 2020 14:26)

      Ciao FrancescaF, prima di tutto solidarietà. Sono anni che mi sono autoimposta di affrancarmi dalla pratica dello spiegone (chiarimento, spiegazione, doppio-chiarimento, precisazione...) e la mia vita da questo punto di vista è diventata sicuramente più sana. Ieri ci sono ricaduta. E sai perché? Perché non ero stata empatica. Perché ero talmente presa da me stessa e dai miei guai da non essermi minimamente resa conto dello stato d'animo della persona che avevo di fronte. E quindi mail con scuse, autoflagellazione per il mio egoismo etc. Ecco, NO. Ma ormai è andata, pazienza. Detto questo, anche se a livello razionale già lo sai, l'empatia nel tuo caso non c'entra un bel niente. Nella vita ci sono contesti, occasioni, opportunità. Un primo appuntamento non può essere il luogo della recriminazione sulla tua ex e non ci sono deroghe di sorta. Prescindendo dal fatto che la recriminazione in generale è un bruttissimo modo di approcciarsi alla vita ma in ogni caso io non sono il tuo psicologo, il tuo confidente, il tuo compagno di bevute e nemmeno tua madre. Soprattutto non sono il tuo sfogatoio. Per quanto riguarda noi (ci metto anche me) cerchiamo di essere un pochino più indulgenti con noi stesse. Tu scrivi di essere inorridita dalla tua stupidità, io ieri ho scritto ad una mia amica di essere una persona orribile (per essere ricaduta nella trappola dello spiegone). Evitiamo. :)
      Rispondi a Nimue Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 4 anni fa (22 Agosto 2020 14:28)

      "Orribile". Stupendo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Nimue

      Nimue 4 anni fa (22 Agosto 2020 15:00)

      Ilaria, quando ci si fustiga, ci si fustiga in grande! Altrimenti che fustigazione è? :D
      Rispondi a Nimue Commenta l’articolo

    • Avatar di A

      A 4 anni fa (26 Agosto 2020 10:51)

      Sinceramente non vedo tutta questa deprecabilità in qualcuno che ripensa ancora all'ex. Soprattutto dopo un matrimonio: se avevi deciso di prendere quell'impegno e di darti da fare giorno per giorno per portarlo avanti, se tra tutte avevi scelto QUELLA persona, mi sembra quanto meno comprensibile rimanere sotto shock quando la relazione finisce, e magari anche malamente. Mi sembra possibile ripensarci, farsi delle domande, cercare delle risposte. Anche la rabbia è naturale, magari si cerca di superarla con tutte le forze, ma il risultato non è garantito né immediato. Che poi questi siano segnali che quella persona non sia pronta per una nuova storia, può essere. Ma è diverso che sbattere il mostro in prima pagina. Poi ogni caso è a sé, con mille varianti e variabili.
      Rispondi a A Commenta l’articolo

    • Avatar di emanuele

      emanuele 4 anni fa (26 Agosto 2020 12:11)

      Ciao A, Il tuo ragionamento fila quando la situazione è fresca, dopo qualche giorno o mese. Massima comprensione verso una persona che soffre. Dopo anni si presume che si sia superato il trauma. Se non si è superato il trauma allora c'è un problema bello grosso da risolvere prima di affrontare un percorso con un altra persona.E poi sedermi tanto per fare un esempio al tavolo con qualcuno per una cena e sentirmi storie di ex di un paio di lustri fa lo trovo inaccettabile. A te piacerebbe che a una cena ti raccontassi della mia ex che mi ha mollato nel 2010 ?
      Rispondi a emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 4 anni fa (26 Agosto 2020 12:47)

      Al primo appuntamento fra l’altro.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Nimue

      Nimue 4 anni fa (26 Agosto 2020 21:52)

      Ciao A, perdonami ma il tuo commento mi sembra andare un po' fuori tema. Nessuno qui ha detto che superare il lutto di un matrimonio fallito sia facile come bere un bicchier d'acqua, tutt'altro. In coda scrivi: "Che poi questi siano segnali che quella persona non sia pronta per una nuova storia, può essere". Non "può essere", è. Ed era questo di cui si stava parlando, o meglio del suo presentarsi con la storia dell'ex come biglietto da visita al primo appuntamento. Per quanto riguarda "il mostro sbattuto in prima pagina" (?), eventualmente non era lui (elemento necessario nel racconto) ma Francesca stessa che si rimproverava da una parte di essere stata poco empatica, dall'altra di non essere stata abbastanza lucida da valutare correttamente la situazione. Un saluto!
      Rispondi a Nimue Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (26 Agosto 2020 12:37)

      Resta difficile capire questi interventi lanciati a mo' di strale (o forse un caso non è perché si proietta o perché lo si è fatto in prima persona o perché lo si sta subendo e si vuole trovare una giustificazione e quindi si fa la requisitoria ad un altro che manco si conosce). E dire che nei miei messaggi ci sono molti dettagli. Mai detto né pensato che non si debba ripensare alla ex o all'ex moglie, è di fatto impossibile, sarebbe naïf pensare il contrario, nessuno vive a Fantasilandia, siamo adulti. Un conto è per esempio chiamarla moglie, un conto è chiamarla ex-moglie, giusto per fare un esempio, pur essendo passati tre anni dalla separazione. Salvo poi sentirti dire “la mia ex-moglie” con l'accento su “ex” o “EX” scritto in maiuscolo in ogni messaggio, dopo che ti sei lamentata del sentire e leggere solo "moglie" come se ad essere fuori luogo fossi stata io ("eh, se non dico "ex" poi fai la pesantona"). Taci quando lui dice "cavolo, riesci a dormire al buio? Finalmente! Mia moglie e io dormivamo separati perché lei dormiva con tutte le luci accese". Taci quando dice: "quel miele di castagno in dispensa è da buttare perché è vecchio, lo avevo preso quando la mia ex-moglie chiese il miele e poi non lo volle perché non le piaceva il miele di castagno, alla stronza". Taci quando in una galleria d'arte sbotta: "questo è il quadro preferito di XXXX, la ex prima di mia moglie". Taci quando dice: "quella cameriera è una stronza, quando mia moglie chiese l'aggiunta della panna alla cioccolata gliela fece pagare". Dai, dai, dai. Il bello di Ilaria è che ti fa battere il pugno sul tavolo quando c'è da batterlo. Potrei fare tanti esempi molto più corposi, molto di più, ma evito perché sono cose estremamente personali. Evito perché come tu, A, dici ci sono mille varianti e variabili, che tu stess* non conosci ed evito perché sono qui per condividere una mia sofferenza e non per pigliarmi altri sassi in zaino. Per il resto, non mi pare di aver pagato il direttore di EVA3000 (si chiama così?) per sbattere il signore in prima pagina con foto, nome e cognome e dire che era un cattivone (a proposito di mostro, sai che "mostro" era il nomignolo che lui aveva dato a me?). Lo scambio dei giorni scorsi qui con i vari lettori del blog mi ha fatto maturare il pensiero che sono stata sufficientemente empatica e che la mia empatia e la mia accondiscendenza non sono servite a niente se non ad erodere la mia autostima (ora devo pensare all’empatia nei miei confronti). "Che poi questi siano segnali che quella persona non sia pronta per una nuova storia, può essere": dici poco? Hai detto tutto! Ci sei tu, c'è l'altra persona e c'è la relazione. Senza il terzo pezzo (la relazione) non si va da nessuna parte e una relazione implica rispetto profondo e concentrazione per la persona del presente. Perché se prima hai scelto l'altra, ora hai scelto questa. Se sei sotto shock non inizi una relazione, ma una psicoterapia. Saluti cari.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Nimue

      Nimue 4 anni fa (26 Agosto 2020 21:53)

      Comunque il miele di castagno come reliquia nella dispensa per me non ha rivali!
      Rispondi a Nimue Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (26 Agosto 2020 23:54)

      @Nimue 😂😂😂😂
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 4 anni fa (26 Agosto 2020 12:49)

      Come faccio a spiegare che non si usano gli altri per risparmiare sullo psicoterapeuta o sul coach o sull’assistente sociale? Che è maleducazione ed egoismo cercarsi un finto partner per recriminare sul passato e fare rivendicazioni?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di emanuele

      emanuele 4 anni fa (26 Agosto 2020 13:59)

      Esatto.Per me fu uno shock all'epoca, 10 anni insieme le famiglie ormai si conoscevano, sia lei che la sua famiglia hanno visto nascere e crescere mio nipote. Io i primi mesi ero completamente sballato.E di fatti andai anche da una psicologa. E mai e poi mai sarei uscito con un altra.Per fare ? per piangere sulle sue spalle ? Mi sono dedicato a me e al mio lavoro e dopo un po ho incominciato a godermi di nuovo la vita. Non ho più avuto storie importanti comunque. Solo qualche flebile conoscenza. E sono passati 10 anni e l'unica persona con cui ho parlato della mia ex è stata con la donna che sapete. Ma non per mia volontà, ma perché mi ha frantumato lei le scatole sottoponendomi a interrogatori. Come se avessi qualcosa che non va.E riflettiamo anche su questo: non è carino comunque mettere sotto torchio qualcuno. E anche questo è disfunzionale secondo me. Io rispondevo perché non ho nulla da nascondere ma ci penserò bene una prossima volta a dare spago a qualcuno che mi interroga sulle mi ex.
      Rispondi a emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (26 Agosto 2020 18:07)

      Sì, Ema, anche secondo me questo è disfunzionale. Intrusività e invadenza. La curiosità per la persona è un'altra cosa, è interesse genuino (tanto che le parole “curiosità” e “cura” hanno la stessa radice....😊). Non sempre però è facile distinguere. Ancora una volta, io credo che quando sentiamo il famoso fastidio alla pancia...vuol dire che non è interesse, ma invadenza. Ma dobbiamo fidarci di noi stessi.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (26 Agosto 2020 19:12)

      Penso che serva imparare a conoscere realmente qualcuno. In primis noi stessi. Certo che ogni tanto penso anche anche alla mia ex. Mi domando a volte come sta, come se la passa. Non l'ho cancellata dalla mia esperienza di vita. Fa parte dei miei ricordi. Appunto ricordi. E per questo motivo che non mi permetterei mai di parlare di lei con una donna appena conosciuta e nemmeno dopo aver preso un po' di confidenza. Ognuno di noi conserva dei ricordi di una persona di un esperienza. E secondo me sono un tesoro interiore. Poi si va avanti e si fanno altre esperienze e si conoscono altre persone. È un ciclo. Non è saggio restare impantanati nel passato.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (26 Agosto 2020 12:50)

      Ciao A, nessuno sbatte il mostro in prima pagina. Ma concorderai sul fatto che: a) non è gentile parlare di una ex per gran parte del primo appuntamento o dei successivi; è di certo comprensibile avere nostalgia dei bei momenti vissuti, soprattutto se la storia è durata anni, ma non inviti una persona per ammorbarla coi tuoi problemi personali, né di lavoro né di cuore né altro, perché nessuno merita di fare da stampella, neanche per una sera, soprattutto se pensa che l'altro l'abbia invitato a uscire perché un minimo interessato e non per sfogare le proprie frustrazioni; b) si innesca inevitabilmente un meccanismo di confronti, per cui se la ex è ad esempio una donna in carriera e tu fai le pulizie per vivere, tu ti sentirai non all'altezza; c) l'unica ex di cui si può parlare con tristezza davanti alla nuova potenziale partner è quella defunta, ma neanche troppo; d) chi si dilunga a parlare delle ex è di solito di una noia mortale, appare come uno sfigato che non si è più ripreso dalla legnata e quindi non risulta affascinante, oppure è un paravento che mette le mani avanti. In ogni caso, un paravento noioso e pericoloso per il tuo benessere fisico e psichico.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Ally

      Ally 4 anni fa (26 Agosto 2020 19:18)

      Concordo con tutti coloro che hanno risposto prima di me sull interrogatorio riguardante gli ex. Mi viene da pensare che porre tante domande serva per mettersi al riparo, per saggiare se chi abbiamo di fronte è o meno un "usato sicuro". Che anche li poi, se volessi, potrei favoleggiare cose fantastiche a mio piacimento ed anche in quel caso chi vuole manipolare manipola, chi vuole fare la parte del derelitto la mette in scena e così via... Rimane per me quindi un gesto che non serve a granché... Saranno i fatti poi a parlare, come sempre. D altro canto credo anche che ognuno di noi abbia un passato sentimentale e con il nostro e con quello altrui ci confronteremo in una nuova relazione volenti o nolenti, ma vorrei che mi tornasse utile per le mie scelte e rimanesse anche intimo. Credo che poi frequentandosi, anche il proprio vissuto si sveli poco a poco e chi vorrà capire intuirà o chiederà mano a mano.
      Rispondi a Ally Commenta l’articolo

    • Avatar di Nimue

      Nimue 4 anni fa (26 Agosto 2020 22:27)

      Ally, pienamente d'accordo!
      Rispondi a Nimue Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (27 Agosto 2020 0:33)

      Dunque, in pratica, faccio l’esempio di una relazione di qualche tempo fa. Il mio ex di fatto fa parte della mia vita e di quella dei miei figli. Quindi capitavano episodi, problemi ecc. Se ne parlavo,, ed erano passati mesi dall’inizio della storia, il tipo partiva con i consigli... se non ne parlavo (come a un certo punto ho iniziato a fare) buona parte della mia quotidianità era esclusa dalle nostre conversazioni o ridotta a un “tutto bene”. Ricordi e cose tipo “questo piaceva a lui” non mi vengono in mente mai, sinceramente. Capitano invece cose del tipo “mio figlio va in vacanza dal padre”, e quindi è ovvio che il discorso non finisca lì (dove va? Dove vive il padre? Ecc). Certo non sono cose da primo appuntamento. Al primo appuntamento solitamente escono le informazioni fondamentali, mentre concordo sul fatto che i modi descritti da Francesca siano non solo inopportuni, ma probabilmente manipolatori.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (27 Agosto 2020 12:04)

      Sì, Ally, "usato sicuro", che espressione raccapricciante, tra l'usato e il sicuro non so cosa sia peggio. Mi sono sempre rifiutata di rispondere a certe sue domande fatte a bruciapelo. "Con quanti uomini sei stata?", "mi racconti la tua storia lavorativa?", "qual è il tuo stipendio?". Non l'ho mai fatto, non perché sia la donna del mistero o perché abbia qualcosa da nascondere, ma perché percepivo fare indagatore e manipolatorio e lui diceva che questi miei rifiuti erano iper-reazioni. A volte sembrava di essere a un colloquio di lavoro, forse lo faceva per deformazione professionale...forse per deformazione mentale e basta. :-D E poi non bisogna condividere tutto, questa storia che chi sta insieme debba condividere tutto la reputo disfunzionale. C'è chi condivide il profilo facebook, chi controlla il cellulare l'uno dell'altra, perché? Nel nostro processo di disumanizzazione, per sopperire alla perdita di fiducia ci ossessioniamo col controllo. Sarebbe meglio costruire relazioni di fiducia, che strumenti di controllo.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di emanuele

      emanuele 4 anni fa (27 Agosto 2020 13:05)

      Difatti la mia recente esperienza fa da riferimento alle prossime. E' davvero pessima una persona che ti mette costantemente sotto torchio con mille domande. Capisco bene come ti sei sentita FrancescaF. Per quanto mi riguarda poi staro molto attento a chi mi fa domande e vuole risposte e allo stesso tempo non risponde alla mie. Un rapporto a senso unico non può funzionare.
      Rispondi a emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (22 Agosto 2020 21:57)

      Ciao, FrancescaF, non sentirti in colpa, non ne hai motivo, è il tipo che hai descritto che dovrebbe sentirsi in colpa, ma credo non si renda conto del suo comportamento da maleducato e da volgare, per lui è normale, un tipo che ha come priorità il problema di sua moglie, forse non ufficialmente, ma con i pensieri si. Un tipo che ti ha relegato al secondo o terzo posto, se va bene, delle sue priorità. Il tuo istinto lo aveva già capito, purtroppo un desiderio troppo forte ti ha sbilanciata. Non pensare di essere stata poco empatica, piuttosto cancellalo dalla tua mente assieme alla tua "rabbia" e fai tesoro di questa esperienza, un abbraccio Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

  7. Avatar di Americo

    Americo 4 anni fa (30 Agosto 2020 17:51)

    Si parla esclusivamente di donne, ma se e un uomo che e stato abbandonato? E se poi questa situazione succede alla bell'eta di 58 anni come un fulmine a ciel sereno?
    Rispondi a Americo Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (30 Agosto 2020 18:51)

      Io vorrei capire solo una cosa: perché piazzate questi commenti "indignati" e poi puntualmente sparite quando vi rispondiamo, incoraggiamo e confortiamo. Si parla di donne perché le donne scrivono. Anche qualche uomo per la verità ma, a parte Emanuele e Fabio, gli altri gettano il sasso e nascondono la mano. Se è un uomo che è stato abbandonato, dici? È la stessa cosa, lo stesso dolore. Parlane, però.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

  8. Avatar di Valentina

    Valentina 5 anni fa (2 Maggio 2020 18:07)

    Io sto attraversando queesto dolore... Dopo aver amato un uomo che mi ha ingannato per 20 anni xche 'l amore e' come la fede in dio quando ci credi non hai bisogno di prove... Ma ora il mio cuore e'a pezzi... Sento solo dolore..... Si puo 'morire d amore?!
    Rispondi a Valentina Commenta l’articolo

    • Avatar di Margot

      Margot 5 anni fa (2 Maggio 2020 19:44)

      No che non si può e, fuori dalla tua finestra, c’è un mondo che ti aspetta, ci sono tante nuove occasioni ed opportunità. Finita la pandemia uscirai e potrai coglierle se lo vorrai. Comincia a leggere i libri citati da Ilaria nel blog e fai un po’ di yoga o meditazione. Forza!
      Rispondi a Margot Commenta l’articolo

    • Avatar di M&M

      M&M 5 anni fa (2 Maggio 2020 20:26)

      Ciao Valentina, morire d'amore? No, non si muore, piuttosto col senno di poi, guardando indietro, ci si dice "ma chi me lo ha fatto fare". Un paio di volte nella vita ho pensato che sarei morta di dolore per un amore e poi, non solo non sono morta, ma mi sono pure detta che non ne valeva la pena. Ti ha ingannato per venti anni? Ora lo ho hai scoperto? Bene, benissimo, sono contenta per te. Ora che hai tutti gli elementi giusti per valutare, e scegliere, valuta e scegli le persone che non ti hanno ingannata e va da loro a cercare conforto se ne hai bisogno. E dopo, fatti questa promessa solenne: mai più l'amore come la fede in dio, mai più dogmi. Solo riscontri, solo lucidissime simmetrie fra parole e fatti. Le persone non sono dei, nessuno è degno di una cieca fiducia infantile.
      Rispondi a M&M Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 5 anni fa (2 Maggio 2020 20:41)

      Ciao Valentina, tecnicamente no, però si può cadere in un baratro di depressione, in una "non-vita". L'aspetto consolatorio è che ci si può ammalare, anche gravemente, continuando a stare con l'uomo sbagliato, perché non si è in grado di tagliare il legame. Una volta usciti dalla relazione malata, invece, si è già un pezzo avanti, e bisogna affrontare tutte le tappe del lutto e pian piano se ne verrà fuori. Occupati di te, non permettergli di rovinarti anche i prossimi anni della tua vita. Punta ad avere una bella vita e a stare bene, e cura le tue ferite. Curare, non leccare. Un abbraccio
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Gianna

      Gianna 4 anni fa (25 Maggio 2020 22:28)

      Ciao Valentina, anche per me la strada è dura. Sono stata con un uomo per 33 anni, 24 di matrimonio. . Poi in una settimana mi ha detto che se ne andava, non mi ero accorta dell'ennesimo tradimento ma questa volta il letto di lei si era liberato. Sono passati 3 anni e oggi non vorrei tornare con lui (mai più) ma ancora non ho ritrovato me stessa. Le fasi le attraverso tutte, più e più volte. Se vuoi potremmo sentirci. Coraggio
      Rispondi a Gianna Commenta l’articolo

  9. Avatar di Pallina

    Pallina 4 anni fa (19 Novembre 2020 7:58)

    Ciao a tutti. Mi trovo davanti a un bivio e sono veramente preoccupata. Sono sempre stata una donna solare con mille interessi. Da alcuni anni mi sto spegnendo accanto a un uomo che non riesce a comprendere ció di cui ho bisogno. Mi trascura sessualmente, è sempre occupato con il suo lavoro e l’organizzazione del nostro tempo libero è sempre stata a carico mio, così come l’educazione di nostro figlio e l’andamento della casa. Mi sento profondamente infelice e strabordante di sensi di colpa. Agli occhi del mondo lui è il marito perfetto, i miei genitori lo adorano, mio figlio pure, e quando provo ad accennare a questo disagio mi dicono di smetterla di lamentarmi che dovrei solo considerarmi una donna fortunata. Non mi manca nulla, lui è un gran lavoratore e tutto sommato un buon padre. Abbiamo una bella casa, una cerchia di amici, è una persona intelligente, colta, e non mi ha mai mancato di rispetto. Ci sono cose peró che mi hanno eroso piano piano, come se ogni giorno una piccola goccia di malessere allargasse sempre più una ferita. Tempo fa mi sono lasciata abbindolare da un altro uomo ma sono rientrata in fretta nei miei argini, per paura e Perchè tradire non mi appartiene e non riuscirei neanche a gestire la cosa. Con mio marito è andata sempre peggio. Ne abbiamo parlato e naturalmente lui non accetta una separazione, neanche temporanea. Quando ripercorro i nostri anni insieme vedo quanto poco è stato presente nelle mie lotte più importanti e nei miei momenti più bui. Dice che sono una donna forte e gli sembrava non avessi bisogno di un supporto. È possibile che lo abbia fatto in buona fede, tuttavia io sto male. E sto ancora più male all’idea di far star male nostro figlio che adora il suo papà, all’idea che dovró mantenere la grande casa dove abito, con un misero stipendio. Mi fa stare male la possibilità di dovermi trovare a vendere la casa storica della mia famiglia e deludere tutte le persone che hanno stima di me. Ho paura di non farcela, di pentirmi un giorno della scelta fatta, di vedere magari mio marito tra le braccia di un’altra donna e non riuscire a reggere la cosa. Ho paura. Così tanta che mi paralizza da anni in un limbo freddo e sempre più triste. Lui vorrebbe tanto riprovarci. Io Solo all’idea di un nuovo lock down e di dover convivere spalla a spalla con lui mi sento male. Ho bisogno di una buona parola di qualcuno che ci è passato prima di me o ci sta passando. Grazie Pallina
    Rispondi a Pallina Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (19 Novembre 2020 12:52)

      Mamma mia, Pallina. Sono stata male a leggerti. Che dire? Io non ci sono passata quindi non ho voce in capitolo. Ma la domanda è la seguente. Tu vuoi riprovarci perché lui te lo chiede o perché lo vuoi tu mente e cuore e perché sei convinta che abbia un senso per la tua vita? Un abbraccio intanto
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Eliana

      Eliana 4 anni fa (19 Novembre 2020 13:26)

      Ho vissuto sulla pelle una situazione molto simile alla tua. Fottitene di quello che pensa la gente, gli altri non vivono la tua vita. Il tuo benessere viene prima di tutto. Il tuo e quello di tuo figlio. Credi davvero che lui sia felice a saperti infelice? Chiedi il divorzio, adesso, subito. Trovati un buon avvocato che ti faccia avere quello che ti spetta. Se serve vendi la casa e con i soldi ricavati trovati una sistemazione più a portata di tasca. Lavora su te stessa, magari con l'aiuto di uno psicologo. Coccolati sempre e comunque, senza se e senza ma. Anche si trattasse solo di uno smalto nuovo o di una cioccolata calda(al super costano davvero poco). Prenditi cura di tuo figlio e, se davvero é un padre decente, non impedirgli di vederlo. Cercate di lasciarvi in modo pacifico per vostro figlio, i bimbi sono sempre quelli che pagano il prezzo più alto. Non so quanti anni hai, ma in ogni caso ora devi pensare a vivere nel migliore dei modi il tempo che ti resta. Sei una donna forte, puoi farcela! Quando verrai presa dallo sconforto e da rimpianti e rimorsi(accadrà, eccome se accadrà) ripetiti che é meglio stare bene da soli che male in due. Mangia regolamente ed in modo sano, fai attività fisica, dedicati alle tue passioni, non trascurare le amicizie ed i rapporti interpersonali. E questo vale sia adesso con le restrizioni che passato questo periodo. Qualsiasi cosa ti serva sai che noi siamo qui, un abbraccio
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    • Avatar di Pallina

      Pallina 4 anni fa (20 Novembre 2020 10:59)

      Cara Eliana e tutti quelli che hanno risposto al mio commento, è bello leggere di donne così risolute e decise e ti ammiro molto. Vorrei proporre a mio marito una separazione temporanea, per dare a tutti il tempo di digerire la cosa. Tuttavia, ogni volta che mi guarda con quegli occhi adoranti mi sento malissimo. Dice che mi ama ancora e che cambierà ma in questi anni non lo ha mai fatto. E so che non lo farà. È una brava persona, non è un traditore e neanche un violento e mi chiedo se sia possibile recuperare qualcosa. Dall’altra parte vedo la mia libertà, un mondo che mi attrae sempre di più. Ma a che prezzo? Di far soffrire mio figlio? Di trovarmi in difficoltà economiche? Di trovare magari un uomo che, tolta la passione iniziale, mi farà rimpiangere mio marito? Ho già 45 anni e non c’è molto, in giro, in termini di “ normalità” purtroppo. Sono così indecisa che soffro di insonnia, scarso appetito e ho perso persino un bel po’ di peso a causa di questa angoscia. Come si fa a sapere qual’è la decisione giusta? Come si fa a guardarsi dentro? Mi sento un completo disastro e non so se sia meglio essere grata Perchè la vita mi ha dato un uomo normale e un’esistenza normale, triste ma sicura, o se inseguire il sogno di una nuova vita che forse sarà peggiore di questa. Aiutatemi❤️
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    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (20 Novembre 2020 18:00)

      @Pallina Il fatto è che, se la guardi da questa angolazione, è ovvio che ti conviene rimanere nella tua vita attuale, nel grigiore sicuro, perché fuori effettivamente non sai come sarà e cosa ti attenderà una volta fatto il salto. E' la solita storia del "è un uomo perbene, in fondo a modo suo mi ama, dove lo trovo un altro come lui ecc." Tu stessa, però, hai scritto "Io solo all’idea di un nuovo lockdown e di dover convivere spalla a spalla con lui mi sento male". Questo significa che non lo ami, non lo ami più comunque, ami solo l'idea che lui ci sia nella tua vita in un modo o nell'altro, e sei terrorizzata all'idea della solitudine. In termini di matrimonio, non c'è molto da salvare se una coppia non comunica, non si supporta, non è complice, non scopa, non ride, non è felice di passare il tempo insieme. Se decidi di rimanere con lui per convenienza, perché così puoi rimanere in una bella casa e non avere problemi economici ok, è una tua scelta ed è comprensibile. Però, poi non lamentarti se sei infelice. Tutti i cambiamenti hanno un prezzo, e spesso molto salato. Però sono anche rigenerativi. Se decidi di rimanere per tuo figlio ok, ma lui crescerà un giorno e si farà la sua vita. A te che cosa resterà? Come avrai vissuto i tuoi anni? Fai le tue considerazioni e le tue scelte e non commiserarti. Capisco che la tua situazione non sia facile. Intanto, io punterei pure a cercare un lavoro più remunerativo. Sarà di certo molto complicato però bisogna tentare. Un abbraccio
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Eliana

      Eliana 4 anni fa (20 Novembre 2020 18:26)

      Inizio stringendoti forte in un abbraccio ma dandoti allo stesso tempo una pacca sulla spalla. La risolutezza si trova esattamente a metà tra il vivere ed il sopravvivere. Peso 100kg ed ho problemi di salute? Mi metto a dieta e faccio esercizio fisico. Voglio laurearmi in criminologia? M'iscrivo all'università e studio con impegno. Sto male nella mia relazione? Faccio le valigie e me ne vado, senza voltarmi indietro. Nel primo commento hai descritto una situazione di una desolazione unica, vissuta in prima persona sulla mia pelle, non potevo non darti il consiglio che ti ho dato. Tu parti da una situazione di bisogno su cui devi lavorare(con conseguente aumento dell'autostima) con tutte le energie che hai a disposizione. Premesso che un uomo che spegne una donna non la ama, sappi che nella vita si può stare bene anche da sole. Provare per credere! E ho detto DA SOLE, NON necessariamente SOLE. Senza considerare che tanto una coppia la tua non lo é... Un uomo che ti trascura sessualmente e non si cura e non si prende cura di te e dei tuoi sentimenti che compagno di vita é? Già questa considerazione dovrebbe essere sufficiente a farti aprire gli occhi. Le separazioni temporanee(che lui peraltro non accetta hai detto) mi sanno tanto di manipolazione. "Guarda, fingo di lasciarti ma se torni ti riprendo subito" il che é un evidente controsenso. Le decisioni vanno prese e messe in pratica, solo così una persona(e noi in primis) ci dimostrerà il suo rispetto. Hai un figlio da cui trarrai tutta la forza necessaria a superare la prima fase di smarrimento(fase lunga ma che poi passa) e non immagini il senso di libertà che arriverà dopo. Ora devi occuparti di te e pensare solo a strutturarti e non si sa mai che IN FUTURO(certamente non domani e non dopodomani) tu trovi un Uomo con la U. Impara a stare bene con te stessa ed a bastarti. Fatti una doccia, vestiti e preparati da mangiare. Contatta un avvocato, meglio se già testato da qualcuno di cui ti fidi e comunica a tuo figlio la tua decisione di separarti. Non importa se punterà i piedi, se passati i primi tempi ti vedrà serena a lui non servirà altro. Sei una bellissima donna(non ti conosco ma lo so) e sei forte e coraggiosa(non hai forse partorito?), NON ti manca nulla per essere felice. Quando sei giù mettiti davanti allo specchio ed indossa un rossetto. Sorridi e pensa che non sei sola, vedrai se non ti risolleva l'umore! Comincia la tua nuova vita, noi siamo qui a sostenerti <3
      Rispondi a Eliana Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (20 Novembre 2020 19:32)

      Cara Pallina, Vic ha ragione, fa un ragionamento che condivido, devi vederti fra cinque dieci trent'anni, cosa sarà cambiato? Nulla se resti, tutto se vai; ho passato anni nella speranza che cambiasse l'atteggiamento di mia moglie ma il carattere di una persona riaffiora sempre, non lo puoi cambiare, poi la prospettiva di restare ingabbiato tutta la vita con chi non mi ama mi ha spinto verso il passo definitivo, le figlie hanno capito e sono contente, mi vedono più rilassato e felice nonostante non abbia ancora incontrato un'altra donna, ma è questione di tempo e poi, non è più così impellente, ti abitui presto alla libertà. Hai quarantacinque anni, sei nel fiore della vita, non devi temere di restare sola, devi temere di non vivere felicemente i tuoi prossimi anni; se tuo marito ti vuole veramente bene ti lascerà andare nel migliore dei modi, quando ami una persona il tuo fine è vederla felice, anche se si allontanerà, anche se resterai solo, altrimenti è solo egoismo. La vita è un'incognita, l'importante è viverla senza rimpianti, senza dirsi mai " però avrei potuto osare". Un abbraccio Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (19 Novembre 2020 15:05)

      Ciao, Pallina, credo di sapere come ti senti, ingabbiata, legata mani e piedi, impossibilitata ad esprimere la tua personalità, il tuo amore. Hai di fianco una persona che si cura poco dei tuoi sentimenti, è vero che non ti ha mai fatto mancare niente di materiale, ma mi sembra palese che non ti ha dato nulla di più, i suoi obbiettivi sembrano altri, il lavoro innanzitutto e l'apparenza di fronte alla comunità. Sei in una situazione difficile, ma non definitiva se vuoi, posso dirti che se resti la situazione resterà cristallizzata come ora o peggio, e tu probabilmente ti sentirai sempre più imprigionata, ma se accetti l'ignoto, la sofferenza, la lotta per la tua felicità potrai cambiare la tua vita, ma devi iniziare seriamente una separazione, costi quel che costi. Io ho iniziato la separazione con tante idee in testa, con tanti dubbi e paure, ma poi strada facendo, poco alla volta, ho risolto i miei problemi a volte adattandomi, a volte inventandomi soluzioni, ed ora non tornerei mai indietro, solo adesso mi sento libero di esprimere tutto me stesso, è una grandissima soddisfazione, credimi Pallina, e non badare assolutamente a cosa dice la gente e ancor più a cosa farà tuo marito, concentra le tue energie solo su te stessa. Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (19 Novembre 2020 16:27)

      Anch'io Pallina non ci sono passata e ci vado con estrema delicatezza. Mi permetto solo di dirti che una casa è una casa, per quanto importante, e i beni materiali non ce li porteremo dietro. Alla fine della fiera, conterà la qualità della vita che abbiamo vissuto, non il dove. Che i tuoi genitori siano ancora in vita o meno, io penso che sacrificherebbero volentieri la loro casa per la tua serenità. L'indipendenza economica è fondamentale per ricominciare da capo una nuova vita. E l'affetto per le persone che davvero contano non te lo porterà mai via nessuno. Un abbraccio
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 4 anni fa (19 Novembre 2020 18:21)

      Ciao Pallina, nemmeno io ci sono passata nella tua situazione. L'unica cosa che posso dirti, oltre alle risposte esaustive di FrancescaF, Fabio ed Eliana, è che i figli soffrono di più nel vedere/sentire i genitori infelici piuttosto che vederli felici. Quindi, pensa al fatto che il benessere materiale serve in parte. Tu hai bisogno di un uomo che sappia capire e darti il sostegno morale perché è il benessere mentale ed economico vanno di pari passo in una coppia. Puoi farcela, non pensare alla gente, la felicità deve essere tua. Puoi farcela.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Maria

      Maria 4 anni fa (20 Novembre 2020 19:00)

      Ciao Pallina, dunque, io posso dire di aver vissuto in parte una situazione simile alla tua, in quanto io sono cresciuta in una famiglia i cui genitori non si amano e litigano in continuazione; quindi penso di poter comprendere la tua frustrazione ed infelicità. Infatti, si capisce chiaramente dalle tua parole il tuo profondo malessere e, come gli altri, anch'io ritengo che dovresti valutare attentamente la possibilità di separarti da tuo marito, il quale non sembra capirti ma, questa è solo un'impressione, appare indifferente alla tua infelicità, perché magari tuo figlio potrebbe non accorgersene ma lui sicuramente sì. Io capisco le tue preoccupazioni economiche perché sono le stesse che impediscono a me di andarmene di casa, cosa che credo farò al più presto. Però sai cosa credo? Secondo me, tu non temi le conseguenze negative del tuo gesto, dal punto di vista economico, ma hai proprio paura di lasciare la sicurezza rappresentata dalla tua famiglia. Pensa alla tua felicità e non curarti delle critiche; gli altri non possono capire il tuo malessere, perché è tuo, e tuo fliglio un giorno andrà per la sua strada. Spero di esserti stata utili. Ti mando un abbraccio sincero.
      Rispondi a Maria Commenta l’articolo

  10. Avatar di veronica

    veronica 4 anni fa (29 Maggio 2020 12:07)

    ciao, sono una donna separata da ormai due anni con quasi 4 anni di separazione in casa... e forse proprio questo periodo mi ha fatto prendere la decisione giusta. Il mio matrimonio era improntato sempre sulla frase"...fai tu a me va bene".... all'inizio lo accettavo e forse lo vedevo anche una cosa di fiducia nei miei confronti...poi dopo due figlie e vari problemi mi ero accorta che ero troppo stanca di fare TUTTO IO. In maniera all'inizio consensuale abbiamo deciso di separarci, anche perche' nel frattempo avevo capito che il mio ex marito stava frequentando un altra donna....quindi era diventato anche piu' bugiardo del solito..... e proprio una sua bugia inerente alla sua nuova relazione mi ha fatto accelerare con le pratiche di separazione.... Per mesi avevo paura di dare un dolore troppo grande alle figlie e ai miei genitori....poi mi sono guardata allo specchio e mi sono chiesta... Tu sei felice??? la risposta la sapevo e mi sono sentita una "cacca" perche' stavo per paura mostrando un immagine di famiglia sbagliato, senza affetto ma solo apparenza. .....sono andata da un avvocato, ci siamo separati e io sono rinata... ho iniziato ad amarmi , non c'era solo Veronica mamma, moglie, cuoca aiuto compiti, accompagnatrice a feste di compleanno, sguattera..... ma ci sono IO una persona piena di vita e voglia di vivere. Ad oggi io ho delle dificolta', problemi come tutte le persone separate... le figlie le ho io al 100% non percepisco nessun assegno il mio ex marito non e' molto partecipe perche' dice che lui si deve fare i cavoli suoi..... ma io sono fottutamente felice.... e concludo questo mio racconto un po' emozionata con le lacrime agli occhi che molta gente mi diceva che sono stata coraggiosa, ma il mio non era coraggio era desiderio di amarmi e di sentirmi felice. Piccolo consiglio, non fatevi la guerra tra ex coniugi che non serve a niente se non ad inacidirsi.... non odiate le amanti o future compagne dei vs ex mariti perche' loro non c'entrano niente... non hanno rovinato niente del vs matrimonio...diaciamo che hanno dato un accellerata... o a volte una sanificazione... non parlare male davanti ai figli dell'altro genitore.... col tempo si accorgeranno anche loro di alcune sfumature che prima non potevano cogliere.
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  11. Avatar di Pina

    Pina 4 anni fa (22 Giugno 2020 10:59)

    Mi sto separando ma non riesco a dimenticarlo perchè, nostro malgrado, siamo costretti a vederci perchè abbiamo 3 bambini. Si tratta di una separazione pacifica, civile e consensuale. C'è dialogo e reciproca comprensione. Ho capito che devo accettare che lui non mi ama più, che non stavamo più bene insieme. Il nostro è stato sicuramente un grande amore, ma non c'è più... e vivere sperando nel ritorno di ciò che è stato, è una zavorra di cui sto cercando di liberarmi. Il problema è che solo vederlo mi fa sentire ancora le farfalle nello stomaco... Lontano dagli occhi, lontano dal cuore... e se non si può stare lontani?
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 4 anni fa (22 Giugno 2020 23:37)

      Ciao Pina, a quanto pare lui ha deciso di allontanarsi, quindi lui può stare lontano da te. Che cosa ti fa desiderare di stare con un uomo che non ti vuole più?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Marshall

      Marshall 4 anni fa (26 Giugno 2020 17:14)

      Vero, verissimo ma mi trovo nella stessa situazione di Pina, solo con un figlio soltanto, e ho imparato una cosa certa sola fino adesso, la verità della frase "al cuor non si comanda". Ci stiamo separando, lei me ne ha combinate di cotte e di crude, sono due anni che siamo praticamente separati in casa perchè lei all'improvviso ha iniziato ad allontanarsi (probabile relazione extraconiugale che non ho mai scoperto con certezza però anche se di segnali ce ne sarebbero)........ eppure....... ci dobbiamo vedere per il bambino e lì o in momenti di solitudine in cui penso a lei...... eppure...... anche se la testa mi dice "ma come fai a provare ancora qualcosa per una che ti ha fatto questo?", "ma ti ricordi quel giorno che ha fatto quella cosa?", "ma un minimo di orgoglio non ce l'hai?", eppure il cuore aumenta stra maledettamente i suoi battiti al minuto e la guardi, cercando qualcosa che neanche tu sai cosa sia. Mi ritengo un buon lavoratore, un buon padre, un buon marito, mai tradita, mai trattata male e so che può sembrare tirare acqua al proprio mulino ma so di essere stato bravo, non perfetto, quello nessuno ma bravo davvero. Dovrei avere un sentimento di rigetto nei suoi confronti...... eppure......
      Rispondi a Marshall Commenta l’articolo

  12. Avatar di Irene

    Irene 4 anni fa (25 Febbraio 2021 17:42)

    Ho letto l'articolo e ho ritrovato in certi aspetti la me stessa di 5 anni fa quando ho chiuso una convivenza con un "uomo" che ad oggi odio ancora tantissimo. Ho una relazione stabile da 3 anni con un uomo normale, una brava persona, stiamo progettando una famiglia... Eppure la rabbia verso quel cretino è sempre lì come per ricordarmi che non voglio più accettare certi comportamenti dagli altri che siano partner o amici o colleghi o conoscenti
    Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di Cristina

      Cristina 4 anni fa (26 Febbraio 2021 12:39)

      Ciao Irene, io penso che tu dovresti compiere una scelta: lasciare che il passato condizioni la tua emotività presente, oppure goderti la tua vita nel presente. Credo che tu non abbia perdonato te stessa per aver accettato determinati comportamenti in passato (me lo fa pensare il fatto che tu parli di "odio ancora attuale" e "rabbia sempre con te"). Io capisco che questi sentimenti non possano essere spenti come se ci fosse un interruttore da premere, però secondo me tenerli legati a te non ti fa godere il presente, ti tengono ancorata al passato e quindi in pratica ti impediscono di andare avanti, ti fanno perdere tempo. Ti consiglio di fare tesoro del passato, anche se negativo, perchè non ricapiti, senza però che ti freni continuamente.
      Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

  13. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (13 Settembre 2016 12:47)

    Grazie Fran, purtroppo è la classica età questa in cui non sei nè carne nè pesce, l'adolescenza se ne è andata da un pezzo, stai finendo l'Università e non sai che mondo ti aspetta là fuori, nè con precisione che cosa tu voglia fare, in più le aspettative che non vorresti deludere, e queste giornate dove appunto, come hai detto anche tu, ti senti ingabbiata in un qualcosa di sempre uguale, nel mio caso nei ricordi che ti fanno male, ti abbattono e ti fanno sentire una fallita, lo stesso schema da cui non esci eppure sai di averci provato...quindi ti chiedi cos'altro devo fare ancora? Dove sto sbagliando? Perché non passa? Sono io che son fatta male e quindi ci metto troppo? (Che ci sta pure eh, ma il carattere non si cambia, si lima, ma non si cambia.)
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

  14. Avatar di Giuseppe

    Giuseppe 6 anni fa (13 Agosto 2018 19:08)

    Bell’articolo, complimenti, mi riconosco in ogni passo. Sono separato da sette anni ed ho vissuto i primi due in maniera orribile. Nonostante il tempo, purtroppo, ancora non è passata del tutto; spesso mi ritrovo ad essere malinconico e vivo in un limbo strano. Mi interrogo spesso sul perché dopo ventuno anni, due figli e tante esperienze, la nostra relazione sia finita.... mi piacerebbe trovare il modo per annullare certi pensieri e vivere di nuovo spensieratamente (come sembra faccia lei). Se qualcuno ha qualche consiglio....
    Rispondi a Giuseppe Commenta l’articolo

  15. Avatar di Shy

    Shy 3 anni fa (8 Febbraio 2022 12:31)

    E che dire quando, invece, provi a prendere in mano la tua vita decidendo di porre fine alla tua relazione insoddisfacente, ma vieni letteralmente sommersa dalle parole dei genitori che non accettano, nonostante i tuoi trent'anni, che tu possa decidere da sola cosa è meglio per te? Proiezioni, parole tossiche, aspettative...ripensaci ti dicono...noi a lui vogliamo bene, da fuori siete perfetti poi non so quale sia il vostro rapporto da dentro...Il nostro rapporto è spento, almeno da parte mia. Non basta il bene, non basta che sia bravo se non riesci a essere innamorata di lui, se non rispecchia ciò che desideri...Ma spesso si sottovaluta anche l'enorme pressione psicologica degli altri intorno ed io, che ho preso la mia decisione, non vengo capita dai miei stessi genitori. Perché fanno così mi chiedo e come fare a non farsi influenzare?
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

    • Avatar di Shibumi

      Shibumi 3 anni fa (8 Febbraio 2022 20:12)

      Shy, fregatene! I tuoi genitori hanno una mentalità primitiva, probabilmente pensano che bisogna tenersi una persona solo perché è un "porto sicuro". Io me ne fregherei, dedicati a qualche hobby, fai una passeggiata mezz'ora al giorno, esci con un'amica, ecc. Liberati dai sensi di colpa che non hanno nessuna ragione di esistere e non farti condizionare.
      Rispondi a Shibumi Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 3 anni fa (9 Febbraio 2022 10:56)

      Shy, conta solo quello che provi tu. Te lo dice una persona che si è fatta influenzare dalle opinioni dei suoi genitori per poi pentirsene amaramente. Quindi fregatene di quello che ti dicono, fidati. Se ti amano davvero, rispettano le tue scelte!
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (9 Febbraio 2022 13:39)

      Shy, da genitore posso solo dirti che non mi permetterei mai di intromettermi nei rapporti sentimentali delle mie figlie, solo tu sai cosa succede fra voi due, e se non provi più amore il tuo rapporto non può funzionare. Spesso i genitori vedono solo le apparenze di un rapporto e ancor più cercano la stabilità "affettiva" per la figlia proiettando su di lei i propri timori e, forse, la propria incapacità di governare la propria vita infischiandosene dei giudizi altrui. Cara Shy, la tua vita futura dipende solo da te e ciò che farai porterà conseguenze che solo tu apprezzerai o sopporterai, i genitori non sono attori, solo spettatori con "diritto" di critica, persone secondarie con la loro scelta di vita. Fai quello che senti giusto per il tuo cuore, in questi momenti sei, devi essere sola per poter decidere. Un grande abbraccio Fabio.
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

  16. Avatar di marinam

    marinam 3 anni fa (5 Maggio 2022 12:00)

    Ho 60 anni e sto affrontando ora una separazione. Mio marito ha contratto debiti a mia insaputa e ha sperperato tanto denaro probabilmente soffre di qualche patologia. Qualche anno fa c'erano stati problemi che poi erano stati superati o forse avevo voluto credere che fossero superati......Dopo una prima fase di rabbia ora mi sento completamente svuotata e delusa, come se guardassi la situazione dall'esterno, ma devo essere lucida per affrontare tutta la parte burocratica....
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 3 anni fa (5 Maggio 2022 15:33)

      La parte burocratica e la parte emotiva, la cura di te per tornare o creare ex novo una vita degna. Impegnativo certo, ma ti garantisco possibile. Se ti va continua a scrivere qui e mi piacerebbe che altre lettrici to offrissero pareri e incoraggiamento.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Cristina

      Cristina 3 anni fa (5 Maggio 2022 16:22)

      Questo messaggio mi riporta indietro di qualche anno, a quando ho vissuto una situazione simile. Comprendo benissimo i tuoi stati d'animo perché ti confesso che non mi hanno abbandonata del tutto, e forse non lo faranno mai. Io l'ho vissuto da figlia, quindi da una posizione diversa, ma quanto mi sono sentita tradita è indescrivibile, mi sembrava di recitare un copione contro la mia volontà, piangevo ma ero costretta a continuare e non riuscivo a liberarmi. Ciò che mi viene da dirti è di occuparti subito della parte burocratica: fai tutto il possibile per tutelarti. Cerca, quando devi avere a che fare coi professionisti che ti aiuteranno, di spegnere per quelle ore la parte emotiva, ritardare il suo ascolto, non farti travolgere in quei momenti perché l'estraneità e l'oggettività ti permettono di esser lucida, semmai sfogati successivamente. Piano piano, col tempo, riuscirai a ritrovarti. A me hanno aiutato tanto la vicinanza di amici e persone estranee alla famiglia, e poter vivere (era ancora pre covid) quotidianamente l'università, poiché mi permetteva di restare aggrappata al mio lato "libero" e "volontario" della mia vita. Col tempo mi sono ricongiunta. Non tralasciare nessun aspetto della tua vita che ti faccia stare bene e ti permetta di evadere da queste sensazioni, sono un'essenziale ricarica a parer mio. Col tempo, con pazienza, la supererai, senza fretta ma senza fermarti. Coraggio e un abbraccio.
      Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

    • Avatar di Marina

      Marina 3 anni fa (7 Maggio 2022 8:17)

      Grazie Cristina è un labirinto ed è mol6to doloroso, ma in qualche modo ne verrò fuiri
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    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (6 Maggio 2022 19:27)

      Ricominciare a sessant'anni si può, hai coraggio ad affrontare una separazione, fa soffrire, ti svaniscono i riferimenti di una vita, sembra di vivere un incubo, quasi irreale. Usa le tue energie per fortificarti nell'animo, vogliti bene e renditi indipendente da tutti, non farti travolgere dai ricordi pensa solo al presente e al domani, a reagire. Ho fatto così ed ora, dopo qualche anno, ho una compagna, una vita serena che forse non sarà lunghissima, ma la vivrò al massimo possibile. Ti auguro di superare presto questa situazione e rifarti una vita. Un abbraccio Fabio
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (9 Maggio 2022 14:17)

      Non mi pare che “ricominciare” e trovarsi qualcuno fosse il primo problema di Marina, ma forse ho capito male io. Aggiungo che in certe situazioni magari è piu utile pensare ad andare avanti, piuttosto che a “ricominciare”.
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    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (10 Maggio 2022 19:12)

      Ricominciare ed andare avanti dopo una separazione, che credo stravolga la propria esistenza, pensavo fossero sinonimi del modo d'affrontare una situazione nuova e con meno certezze, ma forse mi sbaglio io Annav , :-)
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (10 Maggio 2022 20:38)

      Per me, “ricominciare” è sempre suonato un po’ come “reiterare”. Sarà il prefisso “ri-“ … Ad ogni modo, il punto è che Marina ha questioni un po’ più importanti da considerare in questo momento. Infatti, tu hai trovato una nuova compagna dopo qualche anno, mentre lei sta nel pieno di una tempesta. Il pensiero di poter andare avanti, un passo dopo l’altro, con le proprie risorse e senza bisogno di trovarsi uno, è un po’ più potenziante.
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