Vuoi smetterla di stare male?

Oggi ti propongo una strategia in 8 passi per assumere un atteggiamento mentale positivo e raggiungere da subito maggiore benessere emotivo e personale.

E quando hai un atteggiamento positivo verso di te e verso la vita e stai bene “dentro”, ti diventa facile, anzi naturale, attrarre la persona giusta per te.

Questo lo spiego anche nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”, che puoi scaricare subito.

Nella mia attività professionale con i miei clienti, nelle relazioni che ho con i lettori del blog e anche nella mia vita privata (nei contatti con amici e conoscenti) verifico di continuo che molte persone single vivono in una condizione di malessere personale.

Spesso non lo riconoscono nemmeno con se stesse, ma in fondo in fondo sanno benissimo che la loro vita è attraversata da una sensazione di disagio che le segue ovunque.

A che cosa è dovuto questo disagio?

A due “macro” fattori: la “pressione sociale” e la storia personale di ciascuno.

Detto sinteticamente: chi desidera attrarre la persona giusta per sé ha sicuramente nel suo passato alcune delusioni, che possono essere di diverso genere e di diversa entità (non solo e non necessariamente sono storie d’amore finite male).

Eppoi, molto spesso, chi è single vive in un contesto in cui, in qualche modo, per via “diretta” o per via “indiretta” la sua condizione gli viene fatta pesare.

Ma tutto ciò è proprio vero? E’ credibile al 100 per 100?

Se anche tu senti di vivere la condizione di malessere e di disagio che ho descritto e per le ragioni che ho citato ti invito a fare una riflessione: quanto c’è di concretamente reale in questo e quanto invece è una “costruzione” della tua mente e dei tuoi pensieri?

Cioè: non è che è il tuo modo di pensare, di considerare te stesso e te stessa e la tua condizione a farti stare male e non la realtà effettiva della tua vita?

Io credo che il tuo modo di pensare, considerare e giudicare te stesso/a e la tua situazione determinano molto il tuo livello di serenità e di benessere.

E dunque le tue possibilità di creare una vita realmente serena e di attrarre la persona giusta per te.

Mi spiego meglio: se vuoi attrarre la persona giusta per te devi smetterla di soffrire per amore (o per la sua mancanza)  e decidere di dare una svolta alla tua vita, imparando ad amare e a farti amare.

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Ti rendi conto che cercare di attrarre la persona giusta per te da un atteggiamento di mancanza e di sofferenza significa partire da una posizione debole, che non può portarti la soddisfazione e il successo che vuoi e che meriti?

Eccoti la mia strategia “antisofferenza” in 8 passi:

1)      Considera che dolore e disagio hanno un significato positivo. So già che stai pensando: “eccola qua Ilaria che mi racconta la solita solfa che dietro ogni sofferenza c’è un’opportunità”. Sbagliato! Io mi riferisco a un altro genere di significato. Se per sbaglio, cucinando, urti un piatto o una pentola bollente, che succede? Provi un dolore fortissimo. Allontani la mano e – letteralmente – ti salvi la pelle. Diversamente ti prenderesti una potente scottatura, con conseguenze imprevedibili. Il disagio e il malessere emotivo hanno, nell’economia del nostro benessere globale, quello stesso scopo. Se non stai bene “dentro”, diventa consapevole che devi fare qualcosa per eliminare il disagio, se no aumenterà, starai sempre peggio e via dicendo. Impegnati a comprendere a fondo le ragioni del tuo disagio, con due avvertenze importanti: non entrare in una spirale negativa di autocommiserazione e non prendere la via breve e facile di ritenere che sei a disagio perché non hai ancora trovato la persona giusta per te. La verità è che non hai trovato la persona giusta per te perché sei a disagio, non il contrario. Elimina il disagio e tutto si risolve.

2)      Fai tua la convinzione che della tua vita decidi tu e niente e nessuno può decidere per te, nemmeno influenzandoti per vie “subliminali”. Sappi che chi vuole dominare e influenzare la vita degli altri lo fa perché non è capace di controllare se stesso e la propria vita.

3)      Fai tua la convinzione che il passato è passato e non determina le possibilità di realizzazione che hai nel tuo futuro. La tua trasformazione personale positiva ti permette di agire con efficacia per realizzare quello che vuoi nel tuo presente e  per il tuo futuro.

4)      Considera il passato dal punto di vista della tua realizzazione presente e futura. Vuoi criticare fatti, eventi e comportamenti dei quali sei stato/a protagonista? Ok. Fallo con il criterio della “critica costruttiva”. Fai l’elenco delle cose positive che hai realizzato, delle risorse personali che hai messo in campo, delle sfide che hai vinto. E considerali basi salde del tuo essere nel mondo.

5)      Agisci per il tuo miglioramento personale. E’ la cosa più importante. Un investimento a rendimento incalcolabile e infinito. E se ti senti ancora trattenuto/a dal passato, comincia considerando quello che vuoi migliorare a partire da quello che potevi fare di diverso quando le cose non sono andate come avresti voluto. Ti sarebbe servita più energia? Più determinazione? Più rispetto di te? Bene: comincia a migliorarti proprio da lì.

6)      Organizza il presente. Fai un elenco dettagliato di tutto quello che hai di positivo e di certo, adesso e qui. Fai soprattutto riferimento alle tue risorse personali: voglia di essere felice, desiderio di migliorare (quelle sono risorse fondamentali e importanti: se le hai niente e nessuno ti ferma), volontà di dare il meglio alla persona giusta per te. E poi: energia, intelligenza, etc (scrivi la tua lista personale).

7)      Pianifica il futuro. Hai considerato il passato e il presente. Ora concentrati sul futuro: che cosa vuoi realizzare? Come lo vuoi realizzare? Quali risorse che ancora non hai ti servono, fuori e, soprattutto, dentro di te?

8)      Prendi una decisione subito e agisci: qual è il primo passo che compi?

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Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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159 Commenti

  1. Avatar di simona

    simona 14 anni fa (22 Novembre 2010 0:17)

    Quello che vorrei fare ora è perdonare la mia storia passata per poterne iniziare una nuova piu bella e serena. ma se prima non faccio questo e soprattutto non perdono me stesso non mi sentiro pronta ad iniziare una storia. di cose belle ne ho fatte tante ma è vero sono a disagio, mi sento insicura non riesco ad avere forza emotiva, grinta, m sembra di sprofondare alle volte.. è difficile stare in piedi da sola soltanto con il proprio supporto. Di traguardi ne ho raggiunti tanti,faccio un lavoro che mi piace che mi appassiona mi ritengo fortunata solamente che in amore sono un po delusa dagli uomini, l'altra sera esco con amici andiamo a ballare e a fine serata quando sto per prendere il cappotto e andarmene un ragazzo mi ferma dicendomi che un suo amico voleva conoscermi e se potevo prendere il suo numero cosi c saremmo sentiti..mi sono cadute le braccia primo perchè doveva farsi vedere e non nascondersi il ragazzo a cui piacevo e invece purtroppo oggi mandano a dire a terze persone. Un mondo poco coraggioso stanno sul comodo e no non si mettono mai in gioco.
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  2. Avatar di Andrea

    Andrea 14 anni fa (22 Novembre 2010 0:20)

    @Elisa, trovo ottimo quello che hai scritto, in particolare quando dici ce non bisogna confrontarsi con gli altri. Sapete, ragazzi, da questa settimana, ho cambiato quasi radicalmente la mia vita, infatti posso dire con enorme soddisfazione di esser diventato buddista, infatti ogni mercoledì da questa settimana passata partecipo a una riunione settimanale di meditazione (a proposito Ilaria, un'altra occasione per allargare la rete dei propri contatti! ;) ), e il mio amico che mi ha parlato di queste riunioni, mi ha dato tre CD audio, in pratica si tratta di un audiolibro, e fra le cose interessanti ho ascoltato, appunto quello che ha scritto Elisa, e cioe' che, confrontandosi con gli altri si finisce per fare come il povero che, come ho ascoltato dai CD audio, guarda al vicino ricco e naturalmente, continuando a osservarlo, ne invidiera' la ricchezza perche' gli si creera' la convinzione che "tanto non arrivero' mai ai suoi livelli"... questo concetto ha un grande significato, ovvero che se vuoi raggiungere un risultato che una persona ha raggiunto prima di te, invece che confrontarti con questa persona, non sarebbe un pizzico piu' facile ricalcarne le sue credenze/convinzioni che l'hanno portata a raggiungere quel risultato? Andrea Nam renge kio
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  3. Avatar di Andrea

    Andrea 14 anni fa (22 Novembre 2010 0:32)

    @Simona, qual è il tuo atteggiamento nei confronti con gli uomini? Sai, almeno io, in questo periodo di crescita personale ho imparato che unna delle cose sagge è' non crearsi aspettative... Se forse, al momento di darvi i numeri ti fossi distaccata dall'aspettativa che forse sarebe nato qualcosa, molto piu' facilmente saresti stata piacevolmente sorpresa quando ti saresti accorta che lui, ad esempio, ti avesse cercata... e anche se non l'avesse fatto, mantenendo un certo distacco dall'evento, o come dici te "stare in piedi da sola", mentre io direi "essere in equilibrio emozionale", sapresti gestirle meglio certi venti che dirottano la tua nave dove non vorresti, oppure avresti sfruttato quei venti appunto per andare verso la tua meta. Andrea Nam renge kio
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  4. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (22 Novembre 2010 0:45)

    Andiamo con disordine. @ Elisa "... facilmente accessibile (lavoro, amore, amicizie, affetti..) ..." Per il lavoro, raramente ho avuto problemi (nonostante il periodo generale), amicizie non mi lamento. Affetto e amore: zero assoluto. @ Marco "Conoscere tante e nuove donne ogni giorno ..." A me ne basterebbe conoscere una. @ Andrea "... un pizzico di ironia ..." Garantisco che quella non mi manca. Altrimenti oggi non sarei. "... aggiungiamo altri interessi nella nostra vita ..." Di interessi ne ho. Il fatto è che non interessano alle persone che ho conosciuto. Se ne parlavo, mi guardano come dire: "povero deficiente." Purtroppo al mondo esistono le verità (presunte) e le falsità (presunte). Lo status quo prevede le verità stabilite dalla classe dominante. Se ti interessi di ciò che la classe dominanate stabilisce essere falso, sei considerato da tutti un poveretto. Oppure, se parli di qualche tuo hobby, la lei del momento ne conosce almeno altri dieci più bravi di te. Allora, per evitare di fare figuracce, conviene stare zitti. @ Francesco " ...modo in cui la proponi ...." Io di carattere sono poco estroverso. Ripeto quello che ho scritto più sopra. Non voglio essere un altro per essere accettato. Io sono io. Non piaccio? Amen. @ Eleonora "tutte cercano un uomo serio". Me la presenteresti una di queste tutte? Io non l'ho mai conosciuta. Quelle che ho conosciuto mi scartavano appena capivano che sono timido. Non lo sanno che, 1) si è timidi in alcune situazioni e non in tutto? 2) che il timido, una volta presa confidenza, non è più tale? No, non è che non lo sanno. Ci vuole tempo ed oggi il tempo non c'è. Deve essere fatto tutto di corsa. ------------------------------------------------------------------------------------- Non troviamo la persona giusta perché non ci amiamo abbastanza. Ma siamo sicuri? E se fosse l'altra persona a non amarsi abbastanza? E se fossimo circondati da persone che non si amano a sufficienza e vedono quindi nella quantità e nell'apparenza tutto ciò che serve a soddisfare il proprio ego? E le persone che ti deridono perché sei timido, amano sè stesse?
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  5. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (22 Novembre 2010 1:24)

    Quando scrivete o pensate "cose" negative sugli altri, sull'amore e sui sentimenti, ci credete davvero? Io non penso. Se ci credeste davvero, non sareste su questo blog, non stareste desiderando di attrarre la persona giusta per voi. Non stareste cercando un nuovo modo, una nuova via, più utili a rendervi felici. Lasciatevi andare, credete fino in fondo all'amore e alla bellezza della vita. Cominciando, appunto, da voi stessi. Ma non per difesa o rivalsa verso l'esterno. E nemmeno con lo scopo di attrarre la persona giusta. Fatelo semplicemente per amore.
    Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  6. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (22 Novembre 2010 1:45)

    @ Bice Perché devo cambiare la mia testa? Funziona! Il problema che ho è la timidezza e questa fa parte del carattere. E facendo parte del carattere, non è un difetto. Sono così. Eppure per tutti un timido è un insicuro, buono a niente, etc. Ora devo spiegare una cosa. Come forse si è capito, non sono costantemente alla ricerca. Sono un solitario. A volte, però, capita di incrociare più volte una persona (la stessa) ed a questo punto capita (a volte invece non capita) che voglia conoscerla. E qui, causa la timidezza, se non mi fermo, faccio solo una pessima figura. Questo è il problema. Le poche persone che ho conosciuto, è capitato in situazioni ove erano "costrette" a conoscermi (colleghe di lavoro). Persino dove sono ora, tra tutti gli uomini, le donne come collega preferiscono il sottoscritto. Vado nei loro uffici, quattro chiacchiere, un paio di scemenze tanto per ridere e chiuso li. Ma fuori da queste situazioni, è il fallimento più totale e questo a causa di un lato del carattere che è mio. Non mi ricordo chi ha scritto prima "se col passare degli anni il carattere cambia" (o una cosa simile). Il carattere non cambia. Può accentuarsi nei difetti od ammorbidirsi, ma non può cambiare. Quindi, pensare di eliminare la timidezza è come pensare di abbattere l'Everest. Quello che non capisco è perchè viene rifiutata l'esistenza di uomini timidi e poco espansivi (agli inizi, perchè se dessero la possibilità, scoprirebbero che siamo uguali agli altri, ma anche diversi). Invece no. Sei timido? Basta. La sentenza è emessa. Non vali niente. Quindi torniamo a quello che ho chiesto prima: per essere accettato dovrei rinunciare a me stesso? E questo significherebbe amarsi?
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  7. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (22 Novembre 2010 1:06)

    @Riccardo: a volte capita di incontrare qualcuno che non si ama abbastanza, in effetti. Ma siccome cambiare la testa degli altri è impossibile (Ilaria cerca di dare una mano in questo senso, ma solo ognuno di noi può cambiare la propria testa), tanto vale cominciare a cambiare la propria e avere fiducia. In questo modo sarà anche più difficile che ci si lasci invischiare in storie con persone che non si amano e non ci amano... Mi pare ragionevole e razionale, tu che dici?
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  8. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (22 Novembre 2010 2:40)

    Credo che pensare di non poter cambiare o migliorarsi sia il più grosso ostacolo alla crescita personale, una incredibile fregatura. Magari non si potrà cambiare totalmente, ma migliorarsi, limarsi, crescere, cambiare alcuni modi di pensare sì. Giù succede naturalmente, negli anni, secondo le esperienze e gli incontri che facciamo... non vedo perché, volendolo e ritenendolo utile, non si possa aiutare questo processo in qualche aspetto della nostra personalità. Perché dovresti cambiare Riccardo? Forse perché continui a dire che così come sei non va bene, che è il tuo modo di essere a rappresentare il grande ostacolo. Altre volte scrivi che è colpa degli altri, che il mondo non è fatto per persone come te... Io non credo sia vero, ma se tu lo pensi... perché non cerchi una soluzione? Sai cosa a me dà davvero da fare di te? Il tuo lamentarti, incriminare gli altri o piangerti addosso e non far nulla. La tua rassegnazione. A volte dai proprio questa impressione... Poi invece penso che se sei qui in fondo cerchi una soluzione. Come poi dice Ilaria... allora non puoi essere davvero così pessimista... Ma allora perché invece di andare dritto al tuo obiettivo, con la stessa determinazione con cui segui questo blog, ti perdi così spesso in lamentele sterili? Io mi perdo in elucubrazioni, tu in lamentele inutili... Valà che facciamo una bella coppia io e te! :-D
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  9. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (22 Novembre 2010 9:46)

    Il mondo funziona? Si, tra testate nucleari, fame, miseria, soprusi, torture, e quant'altro di meglio l'"umanità" sa offrire.
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  10. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (22 Novembre 2010 9:58)

    Poco fa ho trovato questo, che poi corrisponde esattamente al mio pensiero. ------------------------------------------------------------------------------------ 1. Non adorerò ciecamente e non mi vincolerò a nessuna dottrina, credenza o ideologia, compreso il buddismo. Considero ogni sistema di pensiero una guida lungo la via, e non ritengo nessuno di essi la verità assoluta. 2. Non penserò che la conoscenza che attualmente possiedo sia la verità assoluta e immutabile. Eviterò di avere una mente ristretta, limitata alle mie opinioni attuali. Praticherò il non attaccamento alle credenze per rimanere aperto al punto di vista degli altri. La verità si trova nella vita, non nelle nozioni intellettuali. Mi manterrò sempre disponibile a imparare dalla vita, osservando costantemente la realtà in me stesso e nel mondo. 3. Non costringerò con alcun mezzo altre persone, compresi i bambini, ad adottare le mie credenze, né con l'autorità, né con la minaccia, il denaro, la propaganda e nemmeno con l'educazione. Invece, attraverso il dialogo compassionevole, aiuterò gli altri ad abbandonare il fanatismo e la chiusura mentale. 4. Non eviterò il contatto con la sofferenza, non chiuderò gli occhi davanti al dolore. Non perderò mai la consapevolezza stare vicino a tutti quelli che soffrono, con ogni mezzo: contatti personali, visite, immagini, suoni. Così risveglierò me stesso e gli altri alla realtà della sofferenza nel mondo. 5. Non accumulerò ricchezza mentre milioni di persone soffrono la fame. Non porrò come scopo della mia vita la fama, il profitto, le ricchezze o il piacere dei sensi. Vivrò in modo semplice, condividendo il mio tempo, la mia energia e le mie risorse materiali con coloro che ne hanno davvero bisogno. 6. Non alimenterò rabbia e odio. Non appena rabbia e odio insorgeranno, praticherò la meditazione sulla compassione allo scopo di comprendere profondamente la persona che ne è stata occasione. Mi eserciterò a guardare gli altri esseri con gli occhi della compassione. 7. Non mi disperderò nella distrazione e nei molteplici stimoli esterni. Praticherò l'attenzione cosciente al respiro allo scopo di ricomporre la mente, di sviluppare la consapevolezza, la concentrazione e la comprensione. 8. Non proferirò parole che possano creare discordia e causare fratture nella comunità. Farò tutto il possibile per riconciliare e risolvere i conflitti, anche il più piccolo. 9. Non dirò parole non veritiere per interesse personale ne' per impressionare gli altri. Non proferirò parole che causino divisione e odio. Non diffonderò notizie di cui non ho io stesso certezza. Non criticherò e non condannerò fatti non accertati. Parlerò sempre in modo veritiero e costruttivo. Avrò il coraggio di pronunciarmi apertamente in tutti i casi di ingiustizia, anche quando ciò possa minacciare la mia sicurezza personale. 10. Non userò la comunità per mio personale vantaggio o profitto, e non cercherò di trasformarla in un partito politico. In quanto membro di una comunità religiosa, prenderò comunque una ferma posizione contro l'oppressione e l'ingiustizia, e mi sforzerò di cambiare la situazione senza cadere in conflitti di parte. 11. Non eserciterò una professione dannosa agli uomini o alla natura. Non investirò denaro in attività economiche che privino altri esseri delle risorse vitali. Sceglierò un lavoro in armonia con la realizzazione del mio ideale di compassione. 12. Non ucciderò e non permetterò ad altri di uccidere. Mi adoprerò con ogni mezzo per proteggere la vita e prevenire la guerra. 13. Non mi approprierò di quello che di diritto appartiene agli altri. Rispetterò la proprietà altrui, ma mi batterò perché nessuno si arricchisca provocando sofferenza agli uomini e agli esseri viventi. 14. Non maltratterò il mio corpo, ma lo tratterò con rispetto, senza considerarlo un semplice strumento. Conserverò le energie vitali (del sesso, del respiro e dello spirito) per la realizzazione della via. Mi asterrò dalla sessualità disgiunta dall'amore e dal reciproco impegno. Considererò i rapporti sessuali in relazione alla sofferenza che potrebbero provocare. Rispetterò la libertà e gli impegni assunti dagli altri, per preservarne la felicità. Sarò pienamente consapevole della responsabilità di mettere al mondo nuove vite, e mediterò sul mondo in cui intendo far nascere nuovi esseri. (THICH NHATH HANH)
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  11. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (22 Novembre 2010 10:42)

    @ Riccardo: risposta al commento del 20/11 - 00.25 …lo prendo come un compliment! La strada si percorre un passo alla volta, fermandosi, tornando un poco indietro, cadendo e rialzandosi, guardando cosa ci aspetta dietro un determinato angolo con curiosità piuttosto che con ansia....e tanto di più. Dei momenti bassi non devi chiedere scusa a nessuno, nemmeno a te stesso. Nei momenti bassi, casomai, puoi chiedere aiuto. E sono più che convinta che troverai chi ti allunga la mano (qui ce ne sono sempre due, per esempio - per quanto inutili possano essere...). Essere introversi non è un difetto: rende solo più difficile relazionarsi con gli altri. Guai a te se cerchi di trasformarti in un estroverso! So che ti parrà sempre che chi è estroverso sia sempre un passo avanti a te e forse in certi campi è così. Ma comincia per primo tu a valorizzare il tuo carattere per quello che è invece che denigrarlo perchè non è come quello "degli altri". Tu proponi una cosa e nessuno ti ascolta, arriva l'estroverso e tutti lo seguono quando dice la stessa tua cosa. Sono cattivi gli altri che ce l'hanno con te? è una combutta? No! è quello di cui ha parlato Ilaria in un post precedente: l'estroverso ha carisma sugli altri, comunica in un modo più efficace del tuo, predispone gli altri ad ascoltarlo: "tutto" qui. La tua timidezza ti è di ostacolo, non sarai mai un "predicatore alle masse", ma sarai qualcos'altro che l'estroverso non riuscirà mai ad imitare: uno, per esempio, che parla poco, ma quando parla e dice una cosa è ponderata e profonda (per esempio). Non sei certo una persona che deve mettersi in un angolo immobile perchè tanto non riesce a fare niente! piuttosto buttati, cadi e sbucciati le ginocchia, sbaglia per poi non fare più lo stesso errore. O per scoprire che la stessa cosa fatta con un'altra persona non è un errore! E' così per tutti, sai? il nemico peggiore che abbiamo siamo noi stessi. Per questo stiamo qui a parlarci di come imparare a non farci gli sgambetti da soli, ad avere fiducia in noi stessi, a valorizzarci....insomma, a volerci un gran bene (indipendentemente dal fatto che siamo single o in coppia). Solo dopo viene il resto e, di solito, funziona straordinariamente bene!
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  12. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (22 Novembre 2010 11:44)

    @ Eleonora: la tua energia positiva mi colpisce sempre - ogni volta che leggo un tuo commento ho poi sempre il sorriso sulle labbra! pero' c'e' una cosa che scrivi (credo a Riccardo) che mi stona un po'. Dici "confrontati solo con te stesso". Se avessi omesso il "solo" non avrei nulla da dire. Ma....come SOLO con te stesso??? e gli altri? e il mondo in cui viviamo? e le persone che ci stanno intorno? famiglia, amici, colleghi, compagni??? mica siamo degli eremiti che hanno fatto una scelta di vita radicale isolandosi da tutto e hanno fatto di una grotta la loro dimora! Il confronto con gli altri e' fondamentale: sempre e comunque. Ho notato che spesso ci si riferisce a questo confronto come a qualcosa per stabilire se siamo giusti o sbagliati: questo no - non e' quello che intendo io. Il confronto per me e' necessario non per decidere se le mie idee sono giuste o sbagliate = se la maggior parte della gente la pensa come me, allora va bene, altrimenti...oddio! ho sbagliato tutto! Non e' questo quello che intendo. Il confronto non e' per adattarsi agli altri. Io lo vedo piuttosto come uno spunto di riflessione, come un modo per ampliare la mia visuale e, anche, rafforzare le mie opinioni, le mie idee; per avere magari un'angolazione diversa da cui guardare noi stessi e le nostre situazioni. D'altronde, non e' forse quello che stiamo facendo qui scrivendoci l'un l'altro? Se ci confrontiamo SOLO con noi stessi....ho paura che diventeremmo dei disadattati sociali, delle persone arroccate sulle proprie posizioni, incapaci di quell'elesticita' di cuore necessaria per amare gli altri. I compromessi non sono un modo per annientare se stessi adattandosi agli altri; per me sono mezzi necessari per stare in equilibrio sul mondo.
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  13. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (22 Novembre 2010 12:08)

    @ Riccardo: ho il dubbio che tu usi il termine "estroverso" un po' a sproposito. La definizione penso che sia piu' o meno questa: "persona espansiva, di carattere aperto e socievole": tutte caratteristiche positive. Tu, invece, associ a questo modo di essere materialismo, superficialita', desiderio di apparire, autoaffermazione sugli altri etc etc.. Che, per me, sono cose che vanno a braccetto con egoismo, insensibilita', egocentrismo, superficialita'. Puo' anche darsi che a volte tutto cio' coesista con l'essere estroversi...per carita': non lo voglio negare. Ma tu sembra proprio che ti sia formato due categorie ben definite! gli estroversi da una parte - che sono appunto i superficiali, quelli tutti concentrati su se' stessi, sulla loro affermazione e quindi pensano piu' a come apparire che a come essere, per meglio raggiungere i loro obbiettivi. E i "poveri" introversi dall'altra: le "vittime", quelli che non riusciranno mai a farsi strada perche' sono sensibili, altruisti, profondi e...appunto: timidi! Gia' io non sono molto a favore delle categorie: cerco di non crearmene troppo nella testa. Ma questo tuo radicalismo nel vedere le cose o bianche o nere puo' essere un po' dannoso: per te stesso in primis! La timidezza non e' un difetto: e' un handicap nel creare contatti. Lo dici anche tu: quando poi i primi momenti sono passati, la timidezza svanisce e lascia il posto a TE: libero di esprimerti. Fattela amica questa tua timidezza. Come? Bhe', pensa per esempio che e' un bel filtro: chi non e' capace di guardare oltre, di aspettare quel tempo necessario a conoscerti oltre questa "apparenza"...non e' una persona che merita - perche' non e' profonda abbastanza, perche' non e' profonda come piace a te. Volevo anche aggiungere un parere molto personale (da esperienza diretta): una coppia di individui introverso-estroverso funziona meravigliosamente! quello che importa e' la sensibilita' dei due cuori...quella deve necessariamente essere uguale.
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  14. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (22 Novembre 2010 13:39)

    @ FrancescaChiara “… troverai chi ti allunga la mano …”. Se vedo una mano che si allunga verso di me, mi ritraggo. Paura che arrivino schiaffi (non sto scherzando, è una reazione automatica, inconscia). Sul fatto che gli estroversi abbiano più carisma etc, lo so e non faccio una colpa a nessuno. Ho solo fatto notare che gli estroversi sono generalmente apprezzati molto di più di chi non lo è. “… avere fiducia in noi stessi …” Il problema è che a me manca la fiducia negli altri. Come si fa a ritrovarla? Mi aspetto sempre e solo il peggio (reazione automatica, inconscia) “… Dici “confrontati solo con te stesso” …” Non credo Eleonora fosse così drastica. Credo intendesse un confronto solo caratteriale … credo ... cacchio … sono un credente. Sul fatto degli estroversi ed introversi, non so se l’ho scritto, ho specificato che non vale per tutti. Da estro ad intro c’è tutta una scala come i grigi dal bianco al nero. Ma l’estroverso ha comunque bisogno di riconoscimenti altrui per sentirsi affermato, valorizzato, etc. Quindi è più facilmente portato a parlare, a porsi al centro dell’attenzione, etc. L’eccesso nell’estroversione è un difetto, come nell’introversione, con una differenza: l’introverso i danni li fa sé stesso, l’estroverso coinvolge anche gli altri. O sbaglio?
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  15. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (22 Novembre 2010 13:57)

    @ Bice. Mi piace perdermi nelle mie menate mentali. Ma prima o poi credo dovrò fare chiarezza. Occorre solo un buon motivo per farlo. Forse quello che sto cercano è proprio il motivo per cambiare.
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  16. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (22 Novembre 2010 14:32)

    Dedico a tutti voi lettori del blog questa poesia che per me è sempre grande fonte di ispirazione della giornata: Prometti a te stesso di essere così forte che nulla potrà disturbare la serenità della tua mente. Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore ad ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande in loro; di guardare il lato bello di ogni cosa e di lottare perchè il tuo ottimismo diventi realtà: Prometti a te stesso di pensare solo al meglio, di lavorare solo per il meglio, di aspettarti solo il meglio, di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo. Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro; di essere sereno in ogni circostanza, di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri; di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere, da non avere tempo per criticare gli altri. Prometti a te stesso di essere troppo nobile per l'ira, troppo forte per la paura, troppo felice per lasciarti vincere dal dolore. (Christian L.Larson)
    Rispondi a Amina Commenta l’articolo

  17. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (22 Novembre 2010 13:44)

    @ Bice (e Riccardo): si', cambiare e' possibile e proprio come dici tu: limando, smussando, aggiungendo qua e la'. Sono molto d'accordo e ne siamo tutti le prove viventi. Ma il nostro "nocciolo", la nostra natura....non si cambia. Anzi, casomai va protetta e custodita. D'altronde, voltiamoci indietro...eravamo cosi' 10 anni fa? No, non credo. Eppure anche 10 anni fa avevamo gli stessi principi in cui ancora oggi crediamo, no? L'esperienza ci modella, ma non ci deve rivoltare come un guanto. Riccardo troppo spesso non dice che cosi' com'e' fatto non gli va bene: dice che e' il mondo ad essere sbagliato per lui! E' madornalmente diverso! dice che in questo mondo non c'e' posto per un timido e introverso come lui: caratteristiche di se' alle quali non vuole rinunciare (giustamente), ma con cui vorrebbe forse imparare a convivere IN questo mondo. Poi...vittimismo, lamentele....ci sta tutto. Ma con una buona dose di provocazione pero'! che, in ultima istanza, non guasta ....quando non e' indisponente!!! ;-). Elucubrare e' forse una dissipazione di energia...non lo so. Sono estremamente elucubrativa anche io, ma recentemente sto provando a "lasciare andare", a staccarmi un po' dall'analizzare sempre tutto quello che faccio/fanno gli altri, dico/dicono gli altri, dall'interpretare (me stessa e gli altri). E...mi pare che vada prorpio un po' meglio! nel senso che c'e' un "sentire" che troppo spesso soffocavo con il "pensare/analizzare". Sto provando a fare un pochino di silenzio (perche' i pensieri - specie quelli elucubrativi - fanno un rumore assordante!) e mi e' parso di avere fatto un salto in giu'! un pochino piu' calata nel profondo di me stessa. Mi sento piu' libera! Ne sono abbastanza sorpresa, ti diro'...e sono ancora un po' diffidente, cioe' mi aspetto da un momento all'altro di essere assalita da questo bisogno fisiologico di elucubrare! ma e' un po' che non succede e vivo bene, quasi "meglio": ad un ritmo piu' lento, piu' sereno. E' ovviamente la mia personalissima esperienza, vale quindi per me. Ad un certo momento, un paio di mesi fa, ho proprio sentito che era ora di provare a fare questo passo. Vediamo poi come va avanti.... Magari ho sbagliato tutto!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (22 Novembre 2010 14:03)

      NON si tratta di cambiare: noi siamo perfetti così come siamo. Prenditi il tempo (bastano 5 minuti ben fatti) per osservare la tua mano, o anche solo un dito. Guarda un po' tutto quello che è capace di fare il tuo pollice. O considera che cosa fa il tuo occhio, il tuo stomaco o il tuo intestino. E' possibile immaginare qualcosa di più prodigioso? La stessa cosa è per le tue risorse mentali ed emotive. Siamo perfetti! Soprattutto siamo perfetti e non ci manca niente per vivere la vita che vogliamo e avere tutto ciò che vogliamo. Quindi, ripeto, non si tratta di cambiare, ma di lasciare andare, cancellare quei modi di pensare, quelle abitudini, quegli atteggiamenti che non sono utili a dare il meglio di noi (anzi, che ci sono da ostacolo) e, invece, fare propri abitudini, atteggiamenti e modi di pensare che fanno da "benzina" al nostro potere. Per questo la cosa PEGGIORE che si può fare è lamentarsi di sé, del mondo e della propria vita: significa mettere camionate di sabbia negli ingranaggi.
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  18. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (22 Novembre 2010 14:48)

    @ Amina: grazie per questa bella condivisione. Se ci ricordassimo TUTTI di pensarla in questo modo almeno una volta al giorno, il mondo sarebbe un posto migliore per tutti! Volevo aggiungere una cosa a proposito del tuo commento precedente (cito): "non puoi vedere altro che il “tuo” mondo. Così come l’hai concepito". Ma non credi che il modo in cui noi concepiamo il mondo sia in eterna evoluzione? e che nella vita non c'e' solo il "nostro" mondo come lo vediamo noi, ma ci deve essere necessariamente spazio anche per vedere il mondo concepito dalle persone che ci circondano, a cui vogliamo bene? Io credo molto negli scambi, nella possibilita' di arricchirsi conoscendo a fondo le persone, scegliendoci tra la massa le persone che riconosciamo come "nostre" (non in senso di possesso, ovvaimente). E anche se il simile attrae il simile, non credo che due persone che vedono il mondo in maniera diversa (bisognerebbe poi quantificare, specificare "quanto" diversa) siano nemiche, non possano avere bellissimi e ricchissimi scambi di pensiero e di cuore.
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  19. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (22 Novembre 2010 15:02)

    @ Amina. Mi concentro solo sul negativo? Forse non hai letto quello che ho aggiunto dopo, che condivido in quanto è il mio modo di vivere (nei limiti permessi dalle necessità della nostra realtà). Ho anche specificato che vivo in base alla mia regola. Ecco perchè limito le parole allo stretto necessario (caffè, panini, sigarette).
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  20. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (22 Novembre 2010 14:07)

    @ Riccardo: evviva tutte le tonalita' di grigio! Sbagli. Ovvero: la mia esperienza personale ti contraddice. Su due cose: 1) un introverso puo' comunque fare del male con certi suoi atteggiamenti. Fara' sicuramente piu' male a se' stesso, ma anche a qualcuno che gli e' vicino. Involontariamente, s'intede. Puo' per esempio non sempre riuscire a palesare l'importanza che una persona ha per lui (esempio forse un po' cretino perche' cio' comporta anche 1000 altri fattori di cui non stiamo a discutere qui, ma e' per rendere un po' il concetto). Un introverso priva se' stesso di tante cose, ma anche chi gli sta accanto. 2) l'estroverso non credo affatto abbia bisogno della conferma/approvazione altrui per sentirsi affermato! anzi, prorpio il contrario. Quello che descrivi tu e' l'insicuro. L'estroverso parla e manifesta se' stesso prorpio perche' e' sicuro di se' a prescindere dall'opinione altrui! altrimenti non potrebbe mai "esporsi" cosi'. L'estroverso non si mette al centro dell'attenzione: sono gli altri a mettercelo casomai. Ascoltandolo. L'estroverso non mette in atto meccanismi per attirare l'attenzione altrui: quello e' l'egocentrico. Che buffo....anche io mi ritraggo d'istinto se "una" mano si allunga verso di me. Eppure non mi sento ne' timida ne' introversa. Ho qualche trauma anche io? puo' darsi. O forse e' solo che il toccarsi per me e' una cosa molto intima, una cosa tra pochi eletti. Sai quelle persone che ti appoggiano una mano sul braccio quando ti parlano? o questi maledetti doppi baci sulle guance di rito che ci si da anche quando non ti conosci? ecco: io sono allergica. Eppure non sono introversa, eppure sono molto espansiva...ma se uno si ferma all'apparenza..chissa' cosa pensa di me! e di solito, qualunque cosa sia, non mi interessa piu' di un tanto. Un po' come scriveva Bice prima: quante Bice diverse vede la gente!!! quello che importa, quello che alla fine conta davvero e' chi ti vede per chi veramente sei. Saranno poche persone (forse), ma sono quelle poche che tu vorrai avere accanto, che ti renderanno piu' bella la vita. Come ritrovare la fiducia negli altri? Riccardo: la risposta ce l'hai proprio dentro di te: devi solo avere la voglia (e il coraggio) di andare a cercartela.
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