Vuoi smetterla di stare male?

Oggi ti propongo una strategia in 8 passi per assumere un atteggiamento mentale positivo e raggiungere da subito maggiore benessere emotivo e personale.

E quando hai un atteggiamento positivo verso di te e verso la vita e stai bene “dentro”, ti diventa facile, anzi naturale, attrarre la persona giusta per te.

Questo lo spiego anche nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”, che puoi scaricare subito.

Nella mia attività professionale con i miei clienti, nelle relazioni che ho con i lettori del blog e anche nella mia vita privata (nei contatti con amici e conoscenti) verifico di continuo che molte persone single vivono in una condizione di malessere personale.

Spesso non lo riconoscono nemmeno con se stesse, ma in fondo in fondo sanno benissimo che la loro vita è attraversata da una sensazione di disagio che le segue ovunque.

A che cosa è dovuto questo disagio?

A due “macro” fattori: la “pressione sociale” e la storia personale di ciascuno.

Detto sinteticamente: chi desidera attrarre la persona giusta per sé ha sicuramente nel suo passato alcune delusioni, che possono essere di diverso genere e di diversa entità (non solo e non necessariamente sono storie d’amore finite male).

Eppoi, molto spesso, chi è single vive in un contesto in cui, in qualche modo, per via “diretta” o per via “indiretta” la sua condizione gli viene fatta pesare.

Ma tutto ciò è proprio vero? E’ credibile al 100 per 100?

Se anche tu senti di vivere la condizione di malessere e di disagio che ho descritto e per le ragioni che ho citato ti invito a fare una riflessione: quanto c’è di concretamente reale in questo e quanto invece è una “costruzione” della tua mente e dei tuoi pensieri?

Cioè: non è che è il tuo modo di pensare, di considerare te stesso e te stessa e la tua condizione a farti stare male e non la realtà effettiva della tua vita?

Io credo che il tuo modo di pensare, considerare e giudicare te stesso/a e la tua situazione determinano molto il tuo livello di serenità e di benessere.

E dunque le tue possibilità di creare una vita realmente serena e di attrarre la persona giusta per te.

Mi spiego meglio: se vuoi attrarre la persona giusta per te devi smetterla di soffrire per amore (o per la sua mancanza)  e decidere di dare una svolta alla tua vita, imparando ad amare e a farti amare.

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Ti rendi conto che cercare di attrarre la persona giusta per te da un atteggiamento di mancanza e di sofferenza significa partire da una posizione debole, che non può portarti la soddisfazione e il successo che vuoi e che meriti?

Eccoti la mia strategia “antisofferenza” in 8 passi:

1)      Considera che dolore e disagio hanno un significato positivo. So già che stai pensando: “eccola qua Ilaria che mi racconta la solita solfa che dietro ogni sofferenza c’è un’opportunità”. Sbagliato! Io mi riferisco a un altro genere di significato. Se per sbaglio, cucinando, urti un piatto o una pentola bollente, che succede? Provi un dolore fortissimo. Allontani la mano e – letteralmente – ti salvi la pelle. Diversamente ti prenderesti una potente scottatura, con conseguenze imprevedibili. Il disagio e il malessere emotivo hanno, nell’economia del nostro benessere globale, quello stesso scopo. Se non stai bene “dentro”, diventa consapevole che devi fare qualcosa per eliminare il disagio, se no aumenterà, starai sempre peggio e via dicendo. Impegnati a comprendere a fondo le ragioni del tuo disagio, con due avvertenze importanti: non entrare in una spirale negativa di autocommiserazione e non prendere la via breve e facile di ritenere che sei a disagio perché non hai ancora trovato la persona giusta per te. La verità è che non hai trovato la persona giusta per te perché sei a disagio, non il contrario. Elimina il disagio e tutto si risolve.

2)      Fai tua la convinzione che della tua vita decidi tu e niente e nessuno può decidere per te, nemmeno influenzandoti per vie “subliminali”. Sappi che chi vuole dominare e influenzare la vita degli altri lo fa perché non è capace di controllare se stesso e la propria vita.

3)      Fai tua la convinzione che il passato è passato e non determina le possibilità di realizzazione che hai nel tuo futuro. La tua trasformazione personale positiva ti permette di agire con efficacia per realizzare quello che vuoi nel tuo presente e  per il tuo futuro.

4)      Considera il passato dal punto di vista della tua realizzazione presente e futura. Vuoi criticare fatti, eventi e comportamenti dei quali sei stato/a protagonista? Ok. Fallo con il criterio della “critica costruttiva”. Fai l’elenco delle cose positive che hai realizzato, delle risorse personali che hai messo in campo, delle sfide che hai vinto. E considerali basi salde del tuo essere nel mondo.

5)      Agisci per il tuo miglioramento personale. E’ la cosa più importante. Un investimento a rendimento incalcolabile e infinito. E se ti senti ancora trattenuto/a dal passato, comincia considerando quello che vuoi migliorare a partire da quello che potevi fare di diverso quando le cose non sono andate come avresti voluto. Ti sarebbe servita più energia? Più determinazione? Più rispetto di te? Bene: comincia a migliorarti proprio da lì.

6)      Organizza il presente. Fai un elenco dettagliato di tutto quello che hai di positivo e di certo, adesso e qui. Fai soprattutto riferimento alle tue risorse personali: voglia di essere felice, desiderio di migliorare (quelle sono risorse fondamentali e importanti: se le hai niente e nessuno ti ferma), volontà di dare il meglio alla persona giusta per te. E poi: energia, intelligenza, etc (scrivi la tua lista personale).

7)      Pianifica il futuro. Hai considerato il passato e il presente. Ora concentrati sul futuro: che cosa vuoi realizzare? Come lo vuoi realizzare? Quali risorse che ancora non hai ti servono, fuori e, soprattutto, dentro di te?

8)      Prendi una decisione subito e agisci: qual è il primo passo che compi?

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Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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159 Commenti

  1. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (19 Novembre 2010 14:49)

    Successi nel passato? Qualcosa, ma niente di speciale. Beh, no , una cosa c'è. Non racconto in quanto roba passata ed anche per il fatto che ciò che realizzai dipendeva dal mio modo di vedere la vita. Peccato che nella vita civile sia considerato una debolezza, o come direbbe qualcuno, mancanza di palle. Cosa ho di positivo? A sentire le persone che ho conosciuto, tranne il gruppo sanguigno, niente. Credo di essere uno dei pochi che è stato sempre criticato per le stesse cose per le quali altri sono stati elogiati. Migliorare me stesso? E come? Una cosa detta da me è stupida, detta da un altro è intelligente (capitato moltissime volte). Dovrei diventare estroverso, ma quello non è fattibile. La mia natura non è quella. Ma la realtà è che se non sei estroverso non vai bene. Quindi, per migliorare, uno dovrebbe rinunciare a sè stesso? Strano miglioramento.
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  2. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (19 Novembre 2010 17:07)

    1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e... la scelta: 8. Io ho smesso di stare male :-)
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  3. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (19 Novembre 2010 16:18)

    Dopo aver letto il tuo articolo, Ilaria, mi sento di fare una grossa distinzione: tra star male/soffrire e l’avere un malessere. Ma forse mi perdo un po’ troppo dietro al significato delle parole…non so. Soffrire credo che faccia parte della nostra vita, che siano momenti o fasi che attraversiamo in seguito ad eventi piu’ o meno traumatici che ci accadono, di cui siamo involontariamente i protagonisti (a meno che non abbiamo tendenze masochiste!). Reagire e’ sempre la risposta migliore alla sofferenza; il che non significa ignorare il dolore, distrasi rivolgendo lo sguardo altrove ignorandolo per farcelo scivolare via da dosso, negandolo. Piuttosto vuol dire (per me, s’intende) accogliere quello che ci e’ successo e “passarci attraverso” capendo qualcosa in piu’ di noi stessi, dei nostri meccanismi, dei nostril limiti; trasformarlo in un’occasione. Atteggiamenti come rifiutare l’idea di stare male (perche’ e’ ingiusto, perche’ non ce lo meritiamo, perche’ noi non facciamo mai male ad una mosca…) o fare finta di essere dei duri e costruirci cosi’ una corazza che non ci faccia mai piu’ soffrire (“tanto a me non me ne frega niente…”) sono grossi sprechi di energia. Le delusioni sono inevitabili: quando si vive, quando ci si relaziona con gli altri, quando si raccolgono sfide personali (come per esempio mettere anima e corpo nella realizzazione di un nostro obbiettivo). Abbiamo pero’ la scelta di elaborare queste delusioni in maniera costuttiva, come descritto da Ilaria. Oppure abbiamo la scelta di lasciar che la sofferenza per la delusione provata ci affondi, ci appesantisca e appesti anche le cose belle della nostra vita. A chi non e’ mai capitato di sentirsi dire da qualcuno “Ah…sapessi! Un tempo ero solare ed un inguaribile ottimista! Poi, con tutti i colpi che la vita mi ha assestato, sono necessariamente diventato pessimista e prevenuto. Eh..cosa credi? Non sono mica scemo! Ho imparato la mia lezione”. Che madornale errore! Che peccato scavarsi la fossa da soli. Un malessere e’ qualcosa di diverso. Mi fa pensare ad una “condizione cronica”, ad una malattia. Cioe’ ad un atteggiamento costante nei confronti della vita e non ad un dolore circoscritto nel tempo, circoscritto ad un evento. Mi fa piu’ pensare che un evento doloroso ci possa far ammalare. A me non e’ mai successo, ma non escludo che possa succedermi. E spero, se cosi’ dovesse essere, di avere la capacita’ di chiedere aiuto, di cercare una “cura per guarire”. Perche’ vivere “malata di dolore” non mi piacerebbe. Recentemente mi sono trovata un mantra che, devo dire, mi ha aiutata molto in un passaggio particolarmente doloroso della mia vita; ancora oggi me lo ripeto spesso. Ed e’ questo: Che tu possa avere la serenita’ per accettare quello che non puoi cambiare; il coraggio per cambiare quello che puoi; la saggezza per capire la differenza tre le due cose.
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  4. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (19 Novembre 2010 17:43)

    "La verità è che non hai trovato la persona giusta per te perché sei a disagio, non il contrario. Elimina il disagio e tutto si risolve." Nel mio caso sono proprio le persone che mi mettono a disagio. Spiego. Se io propongo di fare una cosa, viene rifiutato. Se lo propone un estroverso, viene accettato. Se ho un certo comportamento vengo criticato. Se lo ha un estroverso viene elogiato. Come si fa a risolvere un simile problema creato dal mio modo di essere (introverso) al quale non vogliio rinunciare? Da Wikipedia: "... l’ambiente socio-culturale, ... esercita continue sollecitazioni nella direzione di una "normalizzazione" forzata della personalità introversa sulla base del modello dominante estroverso."
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  5. Avatar di elisa

    elisa 14 anni fa (20 Novembre 2010 1:13)

    Questo post ci voleva proprio e arriva giusto nel momento adatto; l'altro giorno ho avuto la tipica "giornata no": giù di morale per "piccole rogne" capitate sul lavoro e pervasa da quella solitudine sentimentale che talvolta mi prende e mi attanaglia, sentivo davvero un forte disagio.. In questo periodo la singletudine mi prude parecchio e la mancanza di incontri giusti mi ha gettato un po' nella tristezza; domenica, tramite mio cognato, ho conosciuto un ragazzo che ho trovato affascinante, carino, interessante; avrei voluto approfondire la conoscenza con lui ma purtroppo non abitiamo in zone vicine e, da quanto ho potuto intuire in questi giorni, lui non è predisposto a continuare dei contatti e la creazione di un' "amicizia".. Mannaggia, mi sono detta: una volta tanto che incontro qualcuno che potrebbe fare per me, mi va a finire male..! Sono entrata un po' in paranoia ma poi ho cercato di cancellare i pensieri negativi e autodistruttivi ricordando gli insegnamenti che questo blog mi ha dato e mi sta dando: mi sono detta che non era colpa mia se quell'incontro non era andato come volevo: le concause, le circostanze che dell'altro non posso conoscere mi hanno remato contro, mi sono detta che devo ricordarmi di essere sempre positiva ed ottimista, tenere sempre presente il mio valore e pensare di darmi amore..ogni giorno..! Ho cercato di farmi delle domande: "Perchè anche se sono carina e simpatica, sono sola?" "Cosa mi limita nel rifarmi una vita sentimentale?" "Perchè le altre ce l'hanno fatta e io no?" ; poi ho trovato le risposte: "Ho paura di amare, ho terrore di soffrire e stare ancora male!" "Non mi amo ancora abbastanza" "Credo di non meritarmi la completa felicità" "Penso di non essere capace di amare un uomo che non sia il mio ex"..e via dicendo..! Ma poi ho cercato degli spunti per confutare queste affermazioni e trovare una risposta positiva a queste zone d'ombra..dopo un po' stavo già meglio! E' proprio vero che, a volte, è tutta "una questione di testa" !! Il giorno dopo al lavoro è andata meglio e, la sera, la mia lezione di ballo e la vicinanza dei miei amici mi hanno ridonato la serenità e l'ottimismo.. Domani compio 30 anni, un'età che sento importante: non sono più una ragazzina ma ho ancora tanti anni davanti per realizzare i miei desideri: arrivare ad avere il posto fisso come insegnante e trovare un uomo da amare e da cui essere amata; qualche anno fa pensavo che a 30 anni tutto questo l'avrei avuto di sicuro ma sono consapevole che, oggi, c'è tutto il tempo per arrivare alla meta; ho capito che, dopotutto, il mio "carpe diem" è ora, ancora più di quando ho compiuto 20 o 25 anni, ora ho esperienza lavorativa e sentimentale alle spalle, conosco meglio la vita e le dinamiche tra persone, soprattutto quelle tra uomo e donna, ho un "bagaglio" alle spalle che fino a qualche anno fa non avevo, conosco meglio anche me stessa e so cosa voglio, ho superato prove difficili e mi sono fatta la mia scorza! Voglio continuare a migliorarmi facendo tesoro delle mie esperienze passate e di quanto, in questi 30 anni, la vita mi ha insegnato; soprattutto voglio credere sempre di più in me stessa, in ciò che sono, in che ciò che potrò ancora diventare.. Per salutare al meglio l'arrivo dei miei 30 anni domani sera organizzo una serata danzante con gli amici più cari e mi do un proposito: curare le mie paure e i miei timori e perseguire la strada che mi porti sempre più all'amore per me stessa e al raggiungimento della mia felicità...anche sentimentale ;-)
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  6. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (20 Novembre 2010 2:25)

    @ FrancescaChiara. Il tuo commento mi lascia disorientato. Molto profondo (non sto prendendo in giro) e positivo, tanto è vero che me lo rileggerò per assorbirlo fin dentro l'anima. Non so se sia possibile elaborare in maniera costruttiva tutto ciò che di negativo ci può capitare, ma forse si. Io ho una regola nella mia vita: non fare agli altri quello che è stato fatto a te. Se tu sai quello che hai provato in certi momenti, come puoi fare altrettanto a qualcun'altro? Sto attraversando un periodo di alti e bassi, ma su una cosa sono deciso e ti rimando a questo commento (https://www.lapersonagiusta.com/relazioni/conoscere-gente-nuova-commetti-anche-tu-questo-errore/#comments) che senza volere, nella risposta ad Amina, si riallaccia a questo articolo. Per quanto riguarda gli 8 passi, non so se bastino e non so quanto devono essere lunghi. Forse ci vorranno mesi od anni, ma, come disse qualcuno, il viaggio comincia col primo passo. E se a volte avrò dei momenti bassi, chiedo scusa fin da ora. Sarà per me una strada difficile (1 + 1 fa 2, si lasciano i macrofattori e le spiegazioni sono tue), ma intendo percorrerla ed i punti bassi faranno parte del percorso. Di sicuro non mi arrenderò, come in fondo non mi sono mai arreso. Sappiate solo che il mio nemico è il più rognoso che conosca: me stesso. @ Elisa Auguri!!! E non buttarti giù. Io di anni ne ho 50, che dovrei dire? Eppure voglio ancora vivere, anzi, lo voglio più di prima. Vedi un po'!
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  7. Avatar di elisa

    elisa 14 anni fa (20 Novembre 2010 19:12)

    Grazie per gli auguri, davvero graditi..!!
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  8. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (20 Novembre 2010 22:48)

    @ Elisa: Buon compleanno! a quest'ora sarai quasi danzante! ed è proprio questo il punto: "Danziamo sul mondo! viviamo ballando!". Auguri: che tutti i tuoi bellissimi propositi diventino il tuo modus vivendi. Presto incontrerai anche qualcuno con cui condividere ciò in cui credi: capiterà. Qualcuno oltre alle persone che già popolano la tua vita e che ti circondano stasera. Divertiti! al resto...ci pensi domani. :-)
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  9. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (21 Novembre 2010 12:19)

    AUGURIIII,ELISA!!! ciò che descrive ILARIA,l'ho già affrontato tempo fa quando ho fatto tabula rasa,nei primi anni di facoltà,di amici di scuola e parenti. In pochi mesi,vivendo sola in un'altra città,inserita in un nuovo contesto di studio,son ripartita da me stessa,dalla mia timidezza,dal bisogno e /o necessità di cavarmela da sola in tutto e sebbene i primi 6mesi siano stati durissimi,mi è servito moltissimo a capire che SPESSO son proprio gli altri(coi loro giudizi)a non consertirci di crescere dentro. Io,sto benissimo con me stessa,mi piaccio molto per come sono e non voglio cambiare per nessun altro... ognuno di noi deve avere la forza di migliorare solo per se stessi e non per farsi accettare dal gruppo chè spesso ragiona in modo standard:noi,caro RICCARDO,siamo diversi... quindi,scusa l'espressione,FREGATENE degli altri. lavora e confrontati solo con te stesso,migliora per te stesso,questa è la regola della vera felicità. cognosci te ipsum:SOCRATE ... ;) il mio benessere psico-fisico,attrae moltissime persone(e questo mi fa gioco anche e soprattutto nel lavoro)più di quanto non fosse in passato,quasi come fossi rinata o venissi da un altro pianeta,come amabilmente mi sento definire da un caro amico... se ho un problema,piccolo o grande che sia,cerco di risolvere bene e in fretta,di modo da potermi concentrare su altro e dimenticare ciò che mi fa star male al momento. prima di agire,rifletto bene la soluzione migliore,visto che da buon ariete son ancora un bel pò impulsiva(!!),poi,individuata la strategia migliore, parto all'attacco... e chi mi ferma più!:))))))) vi lascio,cari:devo far ancora colazione a base di caffè e croissant al cioccolato... oggi,è domenica,quindi è tempo di coccole! un bacio a tutti.
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  10. Avatar di Francesco

    Francesco 14 anni fa (21 Novembre 2010 13:21)

    @Riccardo "Se io propongo di fare una cosa, viene rifiutato. Se lo propone un estroverso, viene accettato. Se ho un certo comportamento vengo criticato. Se lo ha un estroverso viene elogiato." Per cui hai la consapevolezza che non è la cosa che proponi che non và bene, evidentemente è il modo in cui la proponi probabilmente non ne sei convinto nemmeno tù. Perchè dovrebbero crederci gli altri ? comincia a convincerti da solo e vedrai che gli altri percepiranno il tuo entusiasmo. tra il dire e il fare cè di mezzo il cominciare a fare.
    Rispondi a Francesco Commenta l’articolo

  11. Avatar di teresa

    teresa 14 anni fa (21 Novembre 2010 14:41)

    Nella mia vita ho fatto diverse cose positive e se il rapporto con il mio ex non e andato pazienza .......il problema e un altro io mi sento ancora legata a lui come una vittima al suo carnefice e lui non vuole staccarsi da me anche se cerca altre donne io veramente alcune volte mi sento confusa
    Rispondi a teresa Commenta l’articolo

  12. Avatar di Andrea

    Andrea 14 anni fa (21 Novembre 2010 15:11)

    @Riccardo, il mio suggerimento non so quanto possa esserti utile... Hai mai pensato che guardando film potresti quasi prendere a modello gli attori, specie se certe scene sono caratterizzate da battute ... Sapete, oggi, facendomi la doccia riflettevo su quanto le persone che ci attraiamo nella nostra vita rispecchiano la nostra identità. @Riccardo, se riuscissi ad attrarre una donna nella tua vita, sicuramente ti ci troveresti bene, ma se cambiando il tuo carattere un giorno, ti accorgessi che lei, rispecchia alla perfezione il tuo carattere di ora, non pensi che potrebbero nascere dei conflitti fra voi due? Ed effettivamente mi sono ritrovato d'accordissimo su quanto scrive Ilaria, che se vogliamo trovare la persona giusta per noi dobbiamo per prima capire cosa vogliamo, e diventare per primi noi stessi le persone che meritano di raggiungere quei risultati. Dobbiamo essere, in sintesi, il risultato che vogliamo raggiungere. Quindi pensavo che se cambiamo o aggiungiamo altri interessi nella nostra vita potremmo trovare più facilmente chi li condivida... In più, la potremmo trovare più cailmente se aggiungessimo un pizzico di ironia e umorismo (secondo me Riccardo questa è una tua rea di miglioramento ;) ), e qui potresti migliorare guardando films o stazioni radio divertenti, ad es. Fiorello di Radio2: inizia con le imitazioni, poi vedrai che col tempo comincerai anche a inserire battute anche in argomentazioni all'apparenza serie. Andrea
    Rispondi a Andrea Commenta l’articolo

  13. Avatar di Ramona

    Ramona 14 anni fa (21 Novembre 2010 15:14)

    Mmm.....io ho già superato questi 8 passaggi da sola, ma ad oggi ancora mi sembra sempre di non essere indispensabile per nessuno. Eppure non sono una persona che si sottovaluta, però in questo periodo non sto bene con me lo stesso...anche se mi curo, mi voglio bene, ed ho dei progetti....
    Rispondi a Ramona Commenta l’articolo

  14. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (21 Novembre 2010 14:15)

    Ora vorrei dire due parola sul fatto che “non ci amiamo abbastanza”. Può accadere che alcuni arrivino ad odiarsi (ma questo gli viene messo in testa da altre persone, con un “trattamento continuo, 24 ore su 24”), ma la stragrande maggioranza delle persone, in un modo o nell’altro, si amano. Alcune hanno avuto nella loro vita esperienze negative che, per questioni caratteriali, le hanno marchiate profondamente e, proprio per il fatto che si amano, riducono i contatti con gli altri, rendendosi conto che la maggioranza delle persone considerano la vita solo un insieme di occasioni da cogliere senza il minimo rispetto per la persona che hanno di fronte. Faccio un esempio: una donna attraente sarà facilmente oggetto di desiderio di molti uomini, la maggioranza dei quali cercherà solo il trofeo da esibire con gli amici. Se la donna in questione ha una visione non troppo materialistica della vita, comincerà a diffidare di tutti, rendendosi conto che in lei non viene vista una persona ma solo un corpo da possedere. E perché diffiderà? Per non continuare a collezionare delusioni e poi nuove speranze e nuove delusioni, ovvero, perché si ama. Lo stesso vale per l’uomo. Se invece hanno una visione materialistica, allora si troveranno perfettamente a loro agio, essendo circondati da molti loro simili. Prendiamo allora la timidezza e l’introversione. Nella nostra “civiltà”, queste sono considerate caratteristiche negative. Ad esempio, anni addietro, per un certo periodo, il “Corriere della Sera”, in articoli relativi ad alcuni omicidi, faceva il distinguo: se l’omicida era estroverso, gli “inquirenti indagano sulle cause dell’omicidio”, se l’omicida era introverso “la causa dell’omicidio è nel carattere dell’assassino.” In realtà credo che la motivazione sia di tipo economico. Gli estroversi hanno la necessità di apparire, quindi spendono per comprare automobili, vestiti, etc. (intendo ovviamente articoli di lusso). L’introverso ed il timido, non amando essere al centro dell’attenzione, spendono meno in queste cose. Altra motivazione è il fatto che l’introverso, analizzando sé stesso, riesce anche a capire ciò che altri possono provare, quindi tendono a non far del male a nessuno, se non per difesa. L’estroverso invece ha come scopo della propria vita solo l’autoaffermazione, costi quello che costi (ovviamente, non vale per tutti, ma per una buona parte). L’estroverso si interroga quindi molto meno, rispetto all’introverso, sul fatto se certi comportamenti siano giusti o no. Per lui/lei è giusto solo ciò che vuole. Un detto tipico degli estroversi è: in amore ed in guerra ogni mezzo è lecito. Questa minor attenzione verso gli altri, porta l’estroverso ad essere più facilmente manipolabile dalla pubblicità, dai media, etc., cosa che accade molto meno con gli introversi/timidi e nella nostra “civiltà”, ove chi comanda ha la necessità di mantenere il potere, la manipolabilità della gente è fondamentale. Ecco quindi l’avversione verso un certo tipo di persone. E queste persone, amandosi, non hanno altra alternativa che chiudersi in sé stesse. L’unica altra cosa sarebbe rinunciare a tutto ciò in cui credono, rifiutare il loro io, per poter essere accettati. Ma come può una persona che ama sé stessa, rinunciare a sé stessa per poter essere accettata dagli altri? Può essere che tutto ciò che ho detto sia sbagliato, ma è la mia opinione. Amare sé stessi non significa automaticamente essere accettati dagli altri. Significa solo amare sé stessi. Se si ha la fortuna di incontrare un’altra persona timida/introversa, se ci si riconosce reciprocamente e si riesce a comunicare, allora s troverà la persona giusta, ma solo in questo caso.
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  15. Avatar di Dimitri

    Dimitri 14 anni fa (21 Novembre 2010 14:31)

    Elisa Tanti auguri =), pensa solo al positivo, non cercare l'amore, amore arriverà da solo prima o poi... Ilaria, grazie per questo sito che davvero molto bello ed interessante
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  16. Avatar di elisa

    elisa 14 anni fa (21 Novembre 2010 17:23)

    Grazie FrancescaChiara! E'sempre un piacere leggere i tuoi post carichi di ottimismo e di belle parole per tutti..!! :-)
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  17. Avatar di Marco

    Marco 14 anni fa (21 Novembre 2010 18:10)

    Non ho nessun commento al tuo articolo di oggi. Posso solo confermare la validità di ciò che hai scritto perchè lo ho già applicato alla mia vita e funziona. Occorre vivere mantenendo un atteggiamento di ottimismo realistico, vale la convinzione che: " Nulla è permanente nella vita ma tutto è estemporaneo ". ( cito Sebastiano Todero maestro di ottimismo realistico ). E' facile darsi per vinti se qualcosa della ns vita non va bene. Occorre reagire, sbagliare e correggere i propri errori. Ma quello che ritengo più importante è CAMBIARE IL NS LINGUAGGIO INTERNO e sostituire le convinzioni debilitanti con nuove e potenzianti, modificando anche il ns punto di vista con cui affronteremo il settore della ns vita che deve essere potenziato. Dato che qui parliamo dell' amore e della seduzione ribadisco l' importanza di crearsi un senso di abbbondanza nelle relazioni. Conoscere tante e nuove donne ogni giorno è un obiettivo realizzabile, infondo, occorre solo avere un' incrollabile fiducia di sè, occorre amarsi e smettere di essere bloccati da inconsci senzi di blocco al relazionarsi nuovamente. Vincere in amore è avere piena padronanza di sè, fregarsene del rifiuto e stabilire al primo approccio un rapporto paritetico di reciproco scambio fascino, mistero ma soprattutto scambio di Valore reciproco. In pratica occorre acquisire intelligenza seduttiva ed emotiva.
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  18. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (21 Novembre 2010 20:33)

    Auguri, in ritardo, a Elisa (ma così li hai ricevuti per tre giorni di seguito...). Questa storia dei 30 anni, come un giro di boa, ben si collega nella mia testa al discorso delle pressioni sociali e, in generale, a questo post di Ilaria. Parto, al solito, dalla mia esperienza personale. A 30 anni mi sentivo davvero male, fu un bruttissimo compleanno e lo ricordo bene. Vivevo ancora in casa e avevo una relazione che non mi faceva felice. Non parliamo poi del lavoro: laureata da qualche anno, facevo la commessa attendendo di realzzare i miei sogni. Mia madre mi guardò in faccia e mi disse più o meno: "bene, ora hai 30 anni, non pensi che sia ora di cominciare a lavorare sul serio e mantenerti, smettendo di perdere tempo con uomini sbagliati per te e pensando invece di farti una famiglia?". Lasciamo stare la rigidità, la mancanza di sensibilità e quanto mi fecero male queste parole... penso che mia madre non capisse allora (forse oggi di più e io comunque non ce l'ho mai avuta con lei per quelle parole... ne abbiamo riparlato tante volte e ci siamo capite) che quando si hanno dei sogni e non ci si accontenta di un lavoro purché sia, è giusto fare qualche compromesso e inseguire i propri obiettivi. Lavoravo mezza giornata perché l'altra mezza mi serviva per la mia gavetta, a zero lire. E con questo, con 500 euro al mese, mi stavo comunque pagando l'auto, la mia prima auto, tutta mia. Non davo soldi in casa, vero, ma neanche ne chiedevo, nulla, stringevo la cinghia. Ed ero in un periodo di notevole difficoltà psicologica, con tanta paura di non farcela e nessuno che pareva credere in me. Proprio perché non credeva in me e non sapeva sostenermi (ma anche per altri motivi) due anni prima avevo lasciato il mio ragazzo. E poi avevo stretto una nuova relazione con uno che almeno mi capiva. Ma era vero, le cose non andavano bene, non era la persona giusta. E questa fu l'unica cosa che presi per buona di quel "predicozzo". Feci una riflessione, chiusa in camera mia quella sera. E una settimana dopo lo lasciai. 6 mesi dopo partii con un progetto tutto mio, che è stato il ponte per il vero avvio della mia carriera professionale. E da allora la mia vita è stata tutta in crescita: indipendenza, relazioni, crescita personale, nuove amicizie, nuovi interessi. E da allora non ho più avuto una "vera" (e qui si aprirebbe un mondo) relazione. Ho avuto amicizie, platoniche o erotiche, ma mai una relazione come l'avrei voluta. E guardando dentro me stessa, quella è l'unica cosa che mi manca. E mi manca davvero, non perché lo dicano altri, ma non mi manca in maniera viscerale e paralizzante. Non mi mancano la famiglia e i figli che mia madre sognava per me, né la convivenza che due fidanzati mi avevano inutilmente proposto. Ho 36 anni e me lo chiedono spesso: come mai non sei sposata? non hai figli??? Come se fossi difettosa. Come se fosse strano. Se rispondo che non credo nel matrimonio in quanto istituzione religiosa e/o civile (leggi poi contratto economico), la gran parte della gente capisce/traduce che: mi voglio solo divertire, sono immatura, sono irresponsabile, sono blasfema, voglio fare l'originale, ho paura, ho dei problemi, sono egoista, sicuramente sono l'amante di un uomo sposato, sono omosessuale, non ho ancora trovato la persona giusta... tutto meno quel che voglio dire. Se rispondo che vorrei la persona giusta accanto, dopodiché matrimonio e figli sono altre questioni non per forza collegate (visti gli esempi che tutti abbiamo davanti di matrimoni senza amore e figli nati dall'egoismo), ma ancora non l'ho trovata, 'sta persona giusta... la gente mi risponde che sono sfortunata o che non sono pronta (secondo quanto uno crede o meno nel destino/caso). Voto per l'ultima spiegazione, ma la correggo: non ero pronta. Quante interpretazioni, quante diverse Bice vede la gente, eh? Sento la pressione sociale? L'ho sempre sentita poco o non sarei qui così, quella che sono. Ma non sono nemmeno impermeabile e rifletto sempre su ciò che mi viene detto. Perciò dubito e poi cerco la mia soluzione, cerco di capire dentro di me... Sì, io sono insofferente ai legami e ancora più se sono addirittura regolamentati da un contratto, per non parlare poi dell'aspetto religioso non essendo io religiosa. Cosa c'entra con l'amore? Se il problema è regolamentare un aspetto economico, si va da un notaio e si fa comunque, su misura. Almeno così mi hanno detto. Il problema comunque non si pone, perché io non credo di essere tagliata nemmeno per una convivenza. E neanche per dei figli. Mai avuto voglia di farne. Sono egoista, immatura? E' obbligatorio? E' davvero così naturale? E cos'altro lo è per una donna? Lavare, stirare e cucinare per marito e figli? Essere fedeli tutta la vita? Avere un solo amore? Vivere insieme? Avere voglia di vedersi tutti i giorni? Cancellare gli amici in nome di un uomo? Non avere amicizie maschili? Farsi mantenere? Non guardarsi più in faccia dopo qualche anno? Sapete una cosa? Io seguo la mia strada, quella che mi fa stare bene. E' già stato tanto difficile arrivare qui, capire chi sono e cosa voglio davvero, i miei bisogni... ora non voglio chiedermi se un giorno mi pentirò, maturerò... e non voglio ascoltare nessuno, tantomeno gli sposati depressi e insoddisfatti, le donne che non lasciano il marito perché da sole non sanno stare e quelli che al matrimonio hanno sacrificato sé stessi... Ognuno ha le sue priorità. Liberissimi di fare le proprie scelte e lamentarsi, io (se proprio, ma non credo) sbaglio da me, grazie... la mia strada: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8! Col sorriso :-)
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  19. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (21 Novembre 2010 19:43)

    Questo post mi è piaciuto davvero tanto: da leggere e soprattutto da mettere in pratica. Non si evidenzia mai abbastanza l'importanza dell'atteggiamento positivo come via per produrre autonomamente il proprio benessere personale, per creare un nucleo interiore di benessere e serenità che irradia all'esterno e calamita a sè situazioni in sintonia. Quando si è artefici del proprio benessere non si mendicano rimedi esterni al disagio, i momenti di solitudine sono momenti di riflessione e non di isolamento, non ci si sente più tristi del consueto perchè è un giorno di pioggia! Nessun altro può darci qualcosa in più dell'occasione di riconoscere qualcosa che siamo già consapevoli di avere. Per me la vita è come una festa, puoi presentartici da affamato, oppure portando un mazzo di fiori per abbellire il buffet.
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  20. Avatar di elisa

    elisa 14 anni fa (21 Novembre 2010 23:11)

    Grazie mille, Bice, a te e a tutti gli altri che mi hanno mandato i loro auguri, siete stati molto carini :-) Bice tocca un problema delicato, quello della ricerca del proprio "posto nel mondo" al di fuori dei clichè e degli stereotipi tradizionali, forse è soprattutto per noi donne che le pressioni sociali, più o meno indirettamente, si fanno sentire col loro peso; una cosa importante, però, che ho imparato in questi 30 anni, è che non bisogna confrontarsi con gli altri ma perseguire i propri obiettivi e cercare la propria facilità partendo da ciò che ci fa stare bene, grande o piccolo che sia, semplice o eccezionale...Io so di aver bisogno di punti di riferimento e di affetti sinceri e poi, quando arriverà, di un uomo che mi stia accanto! Sogno cose semplici ma, al giorno d'oggi, anche ciò che sembrerebbe banale e facilmente accessibile (lavoro, amore, amicizie, affetti..) non è per nulla scontato, viviamo in un'epoca difficile, in una società problematica!..Anch'io, come Bice, ho avuto il mio "tracollo", datato un anno fa (anno orribile per via di un periodo di totale disoccupazione lavorativa e di rottura definitiva col mio ex) ma poi, dopo aver percorso il tunnel ne sono uscita, per questo motivo ho sentito il bisogno di accogliere positivamente i miei 30, in modo scaramantico e beneaugurante.. Un caro saluto a tutti gli utenti del blog!! : - )
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