Vuoi conquistare la persona giusta? Occupati dei TUOI progetti

In questi giorni sto riflettendo su una questione “calda” per chi fa un lavoro come il mio e si rivolge a un pubblico molto vasto attraverso un blog il cui scopo è aiutare le persone a trovare soluzioni in un’area molto importante della vita come è quella sentimentale.

E la questione è: devo sempre essere sincera con i miei clienti di coaching, con i miei lettori e con coloro che mi chiedono consigli via e-mail e di persona? Cioè devo sempre ribadire la mia posizione – che è poi la posizione di questo blog – anche a rischio di risultare “antipatica” e poco “comprensiva”?

(Sul fatto di risultare “antipatica” posso anche trovarmi d’accordo, come di sicuro si trovano d’accordo coloro che mi conoscono bene e quindi anche i miei clienti personali. Sul fatto di risultare poco “comprensiva”, invece, non mi trovo d’accordo. Sono ben convinta che, grazie alla mia esperienza e anche alla mia sensibilità su certe tematiche – che sperimento o ho sperimentato non solo attraverso il lavoro con i miei clienti ma io per prima sulla mia pelle –, so bene di che cosa mi parlano coloro che mi scrivono le loro storie e i loro dolori. Solo che non sempre è utile che io dia “corda” a certi atteggiamenti e modi di vedere le cose.)

Come ben sai, se segui questo blog regolarmente, io ho la profonda certezza che la vera attrazione e la concreta possibilità di creare una relazione soddisfacente e duratura nascano dal tuo benessere personale, dal tuo equilibrio a tutto tondo come donna o come uomo.

Lo scrivo e lo ripeto, proponendo un percorso molto utile all’indipendenza personale, anche nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” che già migliaia di lettori hanno letto, ottenendo molti risultati positivi per sé e per le proprie relazioni di coppia.

Se non ti trovi in un buon equilibrio personale, ti è davvero difficile creare qualcosa di autentico, sincero e appagante per quel che riguarda le relazioni (e non intendo solo le relazioni sentimentali).

Credo che questo sia un concetto che in cuor loro molti conoscono e sono certa che anche tu ti trovi d’accordo con questo principio, altrimenti non staresti a leggere quello che io scrivo e continueresti a barcamenarti in dubbi dolorosi o a cercare l’amore in modi sbagliati e controproducenti per te.

Ma tra il dire e il fare, come si dice, c’è di mezzo il mare. Cioè, in parole povere: spesso quel che sappiamo molto bene dal punto di vista razionale, diventa difficile da applicare nella pratica e questo è ancor più vero quando si tratta di sentimenti e di emozioni che hanno come loro principale caratteristica il fatto di farti perdere lucidità e concentrazione.

Bene, ok.

Per spiegarti meglio il mio stato d’animo, ti voglio raccontare qualche storia tipica che mi raccontano coloro che cercano da me un disperato consiglio “salvavita”.

(Nota bene, per inciso: nessuno- nemmeno io – può dare consigli “salvavita”; anche perché non c’è dolore sentimentale al mondo che metta a rischio la vita di qualcuno. Semmai, dietro quel dolore “mortale” c’è dell’altro… E questo, anche se sulle prime non sembra, è il nocciolo del mio lavoro, di quello che c’è scritto in questo blog e di quello che vado a scrivere in questo articolo).

Le storie sono vere e come sempre i nomi dei protagonisti sono cambiati, per ragioni di riservatezza.

C’è Alberto che ha vent’anni e che non ha – come può anche capitare alla sua età – molte esperienze sentimentali. Per questo soffre e si sente inadeguato. E, giustamente, è desideroso di sperimentare.

Per paradosso, come spesso succede, si è fissato. Cioè è innamorato – o perlomeno ritiene di essere innamorato – di una compagna di università che è gentile, intelligente e molto carina.

Così gentile e carina che riserva ad Alberto un trattamento speciale in termini di attenzioni e di cortesie, ma solo da buona amica.

Alberto, faticosamente e con mille inibizioni, è riuscito a dichiarare il proprio amore alla ragazza e lei, con la solita gentilezza gli ha detto di non essere interessata.

Non solo, da un mese circa si è fidanzata con uno degli amici di Alberto, i due stanno bene insieme e la loro storia procede.

Che cosa mi chiede Alberto?

Mi chiede: “Come posso conquistarla?”

E fin qui ok. O quasi.

Mi rendo conto che dopo una delusione una persona cerchi o almeo desideri “recuperare” in qualche modo.

Il fatto è che Alberto – e molti altri come lui – non ha nessuna intenzione di demordere dal suo obiettivo. Lo dice chiaramente: “Senza di lei la mia vita non vale niente. Lei è davvero la persona giusta per me.”

Poi c’è la storia di Manuela, che ha circa trent’anni, è bella e intelligente. Ha anche un buon lavoro. Che è successo a Manuela? Molto semplice: è stata per circa due anni con un uomo di cui era innamorata.

La relazione era felice?

Ma neanche un po’: il suo ex fidanzato la maltrattava, era inaffidabile, l’ha anche tradita. Insomma: Manuela sarà pur stata innamorata, ma con costui soffriva come un cane.

Si sono lasciati.

Hai presente quelle storie che funzionano male quando si è insieme e – per coerenza – funzionano male anche quando si lascia e ci si è lasciati? Chissà perché…

Fatto sta che lui si è appena sposato con un’altra.

La reazione di Manuela? Manuela è troppo intelligente, troppo avanti e troppo aperta per non sapere bene che quello non solo non era l’uomo per lei, ma era anche un uomo da evitare in assoluto.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Fatto sta che, comunque, non riesce a essere serena.

E’ “bloccata” sia per quel che riguarda la sua vita sentimentale, sia per quel che riguarda il resto.

Tratta se stessa come se dovesse guarire da una malattia, come se avesse avuto una terribile disgrazia o avesse commesso un terribile misfatto…

Di fatto Manuela è ancora legata a quella storia, a quell’uomo, a quel passato negativo. E vede se stessa solo in relazione a quello…

Mamma mia, quanto spreco, di tempo, di risorse e di emozioni!

E poi c’è Caterina, una giovane donna – ha trentatré anni – che è sposata e ha un bimbo di due anni e mezzo.

La storia di Caterina è quella della relazione con un uomo sposato, che ha figli anche lui.

Che cosa succede in questa storia?

Succede che Caterina è innamoratissima ed è convinta che anche lui lo sia. E’ convinta che lui lo sia semplicemente perché dice di amarla (ma, si sa, le parole non costano molto).

Un giorno la moglie del signore viene a scoprire la relazione del marito. E lui che fa?

Entra in crisi, si dispera, non vuole lasciare moglie e figli. Dice ancora di amare Caterina (nel frattempo le parole non sono aumentate di prezzo). Ma non vuole continuare la storia con lei. O forse sì. No, anzi, no… Cioè, aspetta, sono confuso…

E Caterina?

Caterina pensa che la sua vita sia finita, non si capacita, vuole che quella storia d’amore continui, a ogni costo perché, diversamente, la sua vita non avrà senso…

Sai che cosa faccio quando io ricevo richieste e messaggi da persone come Alberto, Manuela e Caterina?

Io rispondo con una domanda. Chiedo: “Tu, che cosa vuoi per te, dalla tua vita?”

E quella è per me una domanda spartiacque.

Perché tu, chiunque tu sia, costruisci la tua vita, la tua vita sentimentale e la tua capacità di attrazione non quando pensi (sogni, ti illudi, fantastichi) di metterti in relazione a un’altra persona (sbagliata o giusta che sia), ma solo ed esclusivamente ponendoti in relazione a te stesso o a te stessa, costruendo, innanzittutto, il tuo personale progetto di vita.

E rimanendo concentrata/o su di esso qualsiasi cosa succeda.

Ecco, questa è la verità. Sono onesta e sincera con te esattamente come lo sono con Alberto, Manuela, Caterina e tutti gli altri.

Forse a rischio di risultare “antipatica”. Del resto, che mi frega di risultare antipatica? Preferisco essere sincera e dare risultati positivi.

Vuoi conquistare la persona giusta? Vuoi realizzare una relazione appagante? Vuoi che la tua storia duri nel tempo?

Occupati di te e dei tuoi progetti. Quello è la base per tutto il resto. Non c’è alternativa.

Lascia i tuoi commenti e le tue considerazioni. E anche le tue domande.

E, per favore, quando hai finito di leggere, ricordati di condividere questo articolo sui social (Facebook, Twitter, etc.) attraverso i pulsanti qui sotto.

Cordialmente

Ilaria

P.S. Se ti interessa iniziare un percorso che ti porti davvero a capire qual è il tuo personale progetto e come puoi realizzarlo, anche per essere più attraente e realizzare la relazione dei tuo sogni, ho preparato per te “I 7 pilastri dell’attrazione”. Una nota importante: si tratta di un percorso molto pratico.

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51 Commenti

  1. Avatar di @deborat3

    @deborat3 12 anni fa (28 Maggio 2012 10:31)

    ora la vivo giorno dopo giorno anche se non ci sentiamo spesso ............vediamo dopo un mese se cresce ..........poi penso si noti subito il tipo di interesse che ha nei miei confronti........ :) ma voglio essere fiducisa
    Rispondi a @deborat3 Commenta l’articolo

  2. Avatar di lena

    lena 11 anni fa (15 Marzo 2014 19:14)

    mah! io ero molto innamorata di un uomo da tempo immemorabile, il destino ci ha fatti rincontrare e la passione non si è mai spenta , ma lui è rimasto quello di un tempo: un rospo inaffidabile! perció ne ho costruto un disegno, e, nel disegno , ho immaginato tutte le cose belle che potevano esserci ma nella realtà non si sono attuate. Questo disegno è stata la mia salvezza, e un modo anche un po' romantico di vivere e farmi del bene senza rimanere in uno stagno con lui. grazie per l'ascolto.
    Rispondi a lena Commenta l’articolo

  3. Avatar di Patrizia

    Patrizia 8 anni fa (26 Agosto 2016 23:30)

    Grazie per condividere sul web questi bellissimi ed utilissimi articoli. Mi ritrovo in tutto ciò che leggo, ho sperimentato la veridicità di cio' che scrivi, pur seguendo altri percorsi, Grazie ancora.
    Rispondi a Patrizia Commenta l’articolo

  4. Avatar di Liliana

    Liliana 7 anni fa (5 Ottobre 2017 21:33)

    Concordo pienamente con te ilaria, non ha senso che senza certe persone non siamo niente , questo vuol dire non darsi importanza , non volersi bene e sottovalutarsi , io ho imparato tramite le mie brutte esperienze che noi valiamo tanto e chi non non ci considera che vada a quel paese , la vita va avanti e bisogna avere la forza di non abbattersi sopratutto x persone senza sentimenti che non ci meritano .Saluti
    Rispondi a Liliana Commenta l’articolo

  5. Avatar di Andrea

    Andrea 4 anni fa (13 Maggio 2021 20:07)

    Ciao Ilaria, mentre leggevo mi sono posta delle domande che forse esulano da questo tuo articolo. Ti spiego brevemente, il mio passato è stato travagliato con tutte le conseguenze del caso, da poco ho capito che cos'è l'equilibrio ed essendo sempre stata abituata (purtroppo) a situazioni opposte a volte fatico a capire la "normalità". Ho avuto a che fare con un uomo (apparentemente) maturo, scrupoloso, gentile. Ne sono rimasta affascinata, e lui si è reso disponibile più del dovuto (è un dottore). Il punto è: cosa scatta nella mia mente il pensare che gentilezza sia sinonimo di flirt? Mi dirai, beh se non lo sai tu!?... E in effetti non lo so... Non capisco se sia una mancanza di autostima oppure non essendo stata abituata a gesti equilibrati vedo nella gentilezza un qualcosa che mi è mancato e quindi mi sembrano azioni eclatanti? O forse il dottore era pure carino e questo amplifica il tutto? Premetto che mi sento davvero felice come single e gli interessi che ho (sani, finalmente) mi fanno sentire bene però non mi capisco e questi pensieri mi fanno sentire un po' stupida, ecco... Ti ringrazio, ciao Ilaria.
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      Ilaria Cardani 4 anni fa (13 Maggio 2021 21:12)

      Io credo che tu sia molto intelligente, invece. Ma è una mia opinione, potrei sbagliarmi eh ;) Detto questo sono proprio convinta che tu abbia ragione e le tue riflessioni, che apprezzo non mi stupiscono: il dottore è carino, il che fa la sua parte; magari ci sa anche fare e tu non sei abituata a cortesia e gentilezza e, mi tocca dire, come molte altre donne, consideri quello che è il minimo sindacale dei rapporti tra umani come possibili dichiarazioni di amore eterno. E allo stesso tempo tutto ti è chiaro e vivi la tua vita con tranquillità. Belle cose di sicuro arrivano.
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    • Avatar di Andrea

      Andrea 4 anni fa (13 Maggio 2021 21:43)

      Grazie Ilaria, ho riso leggendo le prime righe della tua risposta :)) Mi ha fatto molto riflettere quando hai indicato la questione del minimo sindacale. Se avessi vissuto una situazione analoga qualche tempo fa non ci avrei pensato due volte a tentare un approccio con il dottore, cosa che ora trovo inconcepibile, impensabile. Ilaria vorrei ringraziarti perché qui nel blog ho letto tanto negli anni (interagito mai, penso per insicurezza anche) e i tuoi articoli hanno certamente contribuito per una nuova consapevolezza! Grazie
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      Ilaria Cardani 4 anni fa (14 Maggio 2021 5:54)

      Ti ringrazio, è quello a cui tutto questo lavoro mira.
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 4 anni fa (14 Maggio 2021 13:37)

      Andrea, che piacere aver letto il tuo commento in cui mi ci ritrovo paro-paro! Se al dottore sostituiamo un compagno di pallavolo siamo lì. Penso anch'io che la nostra sorpresa stia proprio nel fatto che eravamo abituate ad altro. Non alle cortesie, alle gentilezze, alla cura delle relazioni e - perché no - anche a complimenti. Ogni volta sembra una rinnovata emozione, a cui sento di starmi abituando piano piano. E allo stesso tempo mi crea un po' di incredulità. Della serie: ma proprio a me starà rivolgendo un complimento o una gentilezza? Ci sarà qualcosa dietro?! E in realtà stiamo solo attraendo più persone di valore, dandoci più valore noi stesse. Mi sento di dire che siamo sulla buona strada :)
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