Questo devi assolutamente saperlo (solo se vuoi cambiare la tua vita)

Rilassati, fai un bel respiro. Prenditi un momento di tranquillità tutto per te e concentrati su questo pensiero: come ti senti quando hai fatto qualcosa che ti piace?

Come ti senti quando hai realizzato qualcosa che desideravi e che ti interessava davvero?

Mi riferisco a qualcosa che accade spesso, anche se forse tu non gli dài l’importanza che merita.

Per esempio: come ti senti dopo aver sperimentato una nuova ricetta alla quale tenevi e ti rendi conto che il piatto che hai cucinato è venuto proprio bene, magari al di là delle tue aspettative?

Che cosa provi quando hai finito un lavoro al quali tenevi tanto?

Quando per esempio hai sistemato le piante di casa come volevi tu?

O quando hai riorganizzato gli spazi in cui vivi nel modo che più ti piace?

O quando sei andato o andata a farti quella bella gita, quel bel trekking, quella bella biciclettata?

O quando ti sei dedicato/a al tuo hobby preferito e hai realizzato quel lavoretto proprio come era tua intenzione?

Io credo che sia utile tenere a mente una cosa davvero importante: noi – noi esseri umani intendo – ci comportiamo nelle piccole cose esattamente come ci comportiamo nelle grandi.

Nelle nostre grandi imprese assumiamo lo stesso atteggiamento che abbiamo nelle piccole cose della nostra vita.

Ci hai mai pensato?

Ora c’è un aspetto davvero importante da considerare se intendi davvero cambiare la tua vita per il meglio, togliere di mezzo quello che non ti piace e metterci quello che ti piace.

Se intendi davvero fare piazza pulita della solitudine e delle relazioni insoddisfacenti e attrarre la persona e la relazione giuste per te.

Questa aspetto importante da considerare è: che cosa tu vuoi per te dalla tua vita.

“Che cosa vuoi per te dalla tua vita?” è un tema centrale nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”.

Ed è un tema centrale che propongo ai miei clienti privati di coaching attraverso il percorso di cambiamento personalizzato che  offro loro. Ed è per loro una posizione “rivoluzionaria” che li porta a una vera e propria trasformazione verso quello che loro sono autenticamente. Una “rivoluzione” che diventa spontanea e naturale e che li porta a ottenere ciò che desiderano in modo spontaneo e naturale.

C’è un comportamento comune delle persone con le quali ho a che fare  – soprattutto per lavoro,  ma non solo – che mi colpisce sempre. Un comportamento che hanno ad esempio coloro che vogliono diventare miei clienti, coloro che mi scrivono mail private, i lettori che commentano sul blog.

Tutti credono di avere ben presente qual è il loro problema o quali sono i loro problemi. Tutti parlano in termini di problemi.

Tutti sono convinti che la soluzione per loro sia la soluzione di un problema.

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Ricevo mail che, nell’oggetto hanno frasi come: “Problema”, “Consiglio per un problema” “Aiuto” (e l’aiuto richiesto è per risolvere un “problema”).

Il contenuto delle mail è del tipo: “Ilaria, sono una ragazza giovane e solare, sono anche bella – almeno tutti mi dicono così -. Il fatto è che non riesco a trovare un ragazzo che mi piace davvero. Non che non abbia amici interessanti o non frequenti belle compagnie. Il mio problema è che quando avevo 18 anni ho avuto una brutta delusione amorosa e ora non riesco più a fidarmi. Credimi, sono convinta che senza questo ostacolo di mezzo la mia vita e i miei rapporti con i ragazzi sarebbero davvero molto diversi.”

Oppure:  “Ciao Ilaria, è da tempo che leggo il tuo blog e ti devo ringraziare. Gli spunti che offri sono spesso eccezionali e mi sono spesso molto utili, soprattutto in questo momento di grande cambiamento nella mia vita. Dopo anni di sofferenze indicibili – credimi, non so nemmeno io come abbia fatto a sopportare tutto quello che ho sopportato – mi sono decisa a lasciare mio marito. E di questo sono assolutamente contenta. Sono anche riuscita – lottando con le unghie e con i denti – a trovare un accordo che mi permetta di stare tranquilla economicamente e anche rispetto al rapporto con i nostri figli – che sono la cosa a cui tengo di più – sembra essersi sistemato tutto per il meglio. Il fatto è che proprio non riesco a essere tranquilla con me stessa: vivo in un piccolo paese e i miei genitori mi fanno pesare la separazione e ne soffrono. E per me questo è un problema talmente grande dal togliermi ogni serenità.”

Eppoi, come ben sai, ci sono tanti altri “problemi” dei quali si parla ampiamente anche qui sul blog, nei numerosi commenti e nelle discussioni che si aprono:  “i miei genitori non sono d’accordo sul fatto che lasci casa e questo è un problema che influisce sulla mia vita”, “non guadagno abbastanza”, “lui mi ha ingannata”, “lei mi ha ingannato” etc. etc.

Non voglio dimenticare – e non sia mai! – anche un’altra serie di “problemi” del tipo: “sono troppo giovane”, “sono troppo vecchio/a”, “lui è troppo giovane/troppo vecchio”, “lei è troppo giovane/vecchia”, “le mie amiche sono felicemente sposate”, “le mie infelicemente”, “troppo giovani”, “troppo mamme”…

Lo sai che io ci ironizzo un po’ su questo “atteggiamento mentale”  verso le questioni, perché, spesso, trovare l’aspetto più buffo ed esagerato dei comportamenti delle persone aiuta a riportare i “problemi” alla loro giusta dimensione, che non è mai grande come sembra, spesso è molto più piccola.

E infatti nel percorso di coaching che i miei clienti fanno con me di ironia e di senso dell’umorismo ne trovano molto…

Oltre all’ironia devi sapere che un certo approccio “problematico” ai “problemi” mi tocca da vicino, perché lo conosco molto bene per averlo “frequentato” assiduamente in passato.

So bene che cosa significa vedere molti ostacoli davanti a sé. So bene qual è la sensazione che si prova quando sembra che la propria vita sia “bloccata” da una situazione critica che non si “sblocca”. So bene come ci si senta “prigionieri” di determinate situazioni.

E, con il tempo e attraverso il mio percorso di crescita e di cambiamento, ho anche imparato a sbloccarmi, a trovare l’uscita dal labirinto, dai pensieri “bloccanti” e da una vita “bloccata”.

E’ per questo che applico quello che è stato utile per me nel lavoro con i miei clienti, mettendolo a loro disposizione in un modo che sia utile per quelle che sono le loro particolari necessità personali.

Sai da dove io faccio iniziare ai miei clienti quel rivoluzionario percorso di cambiamento che li porta inevitabilmente (e in modo spontaneo e naturale) a ottenere quello che vogliono?

Lo faccio iniziare dalla domanda: “Che cosa vuoi per te? Che cosa vuoi ottenere con il mio aiuto?”

Ora, fai un altro bel respiro e se anche tu vuoi incominciare il percorso che ti porta a ottenere quello che vuoi in modo spontaneo e naturale, rispondi alla domanda:

“Che cosa vuoi per te? Che cosa vuoi ottenere con il mio aiuto?”

Lasciami domande, richieste e commenti qui sotto.

Cordialmente

Ilaria

 

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220 Commenti

  1. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (2 Ottobre 2011 17:13)

    @ Teresa/Terry: grazie per le belle parole che dici. Lo sai che vi sono altre soluzioni e strade da prendere rispetto ad andare dall’avvocato? Potresti iniziare ad allontanarti, ad andartene. Ti immagini come diventerebbe la tua autostima? O, per caso, ci sei molto affezionata alla tua bassa autostima, perché ti aiuta a trovare delle giustificazioni, al tuo comportamento e a quello di tuo marito? :) :) Che cosa ti spaventa nel buttare all’aria tutto? Sicura che butteresti all’aria “tutto” e non solo quello che ti fa stare male? Ti immagini mai in una situazione diversa da quella in cui sei adesso, con tutto il buono che ti giunge dalla tua interiorità, nel pieno della tua autostima, nella tranquillità, nella tua sicurezza personale e nel pieno rispetto di te e del tuo valore?
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  2. Avatar di Emanuela

    Emanuela 13 anni fa (2 Ottobre 2011 17:26)

    Ciao Ilaria, io desidero incontrare una persona da amare e che mi ricambi...pienamente...ma so perfettamente che mi faccio bloccare dalle mie insicurezze...di non essere apprezzata per quella che sono, di essere presa per l'ennesima volta in giro...se mi piace qualcuno davvero, ho paura che questi non mi ricambi...so che è stupido da parte mia, troppe paure bloccano! Ti dico che vorrei più sicurezza in me stessa. Dal tuo aiuto mi aspetto di trarre consapevolezza delle mie capacità e la tanto desiderata sicurezza :-) Un bacio grande!!!
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  3. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (2 Ottobre 2011 19:30)

    @Ilaria: adesso ascolto di più il corpo, già. Più precisamente ascolto di più il mio istinto. E mi fido del mio intuito. Avevo smesso di farlo, causa condizionamenti. Nel mio caso ci sono stati molti condizionamenti "di ritorno". Ovvero: nel momento in cui sono stata infelice, mi sono sentita meno sicura del mio stile di vita e ho dato retta a consigli provenienti da varie parti, che però mi hanno portato ancora più infelicità oltre alla frustrazione di sentirmi completamente sbagliata e inetta alla vita. Tutti a dirti come si deve vivere... E io, che non mi fidavo più di me stessa, ad ascoltare consigli. Poi mi sono accorta che queste persone così brave non erano poi così felici. O che la via che mi indicavano era troppo diversa da ciò che faceva stare bene me. Mi sono accorta di avere dato un calcio alla felicità... dando retta a loro. E allora basta, sono ripartita da me stessa e dalla mia parte più originaria, pura... anche bambina, se vuoi. E sto molto meglio, vivo con molta più soddisfazione mentre prima non ero mai "arrivata". Vivevo nell'attesa del giorno in cui sarei maturata, cambiata, avrei avuto una relazione "come si deve". Adesso no: io vado bene come sono e le mie relazioni sono come piacciono a me, come sento di viverle io. E non me ne frega niente dei luoghi comuni degli altri, delle loro banalità e della loro morale. Concetti come "sistemarsi", "realizzarsi", "maturare", "crescere", "cambiare", "migliorare", "costruire", "progetto di vita", "obiettivo", "ideale", "giusto", "sbagliato"... concetti che abbondano sulle bocche di amici, genitori e psicologi vari... non mi vanno più né se né giù. Voglio essere libera da tutti questi "dover essere" e "dover fare". Non voglio "dovere" proprio un bel niente, non ho nulla da correggere, niente a cui conformarmi, nessun punto, luogo o status dove arrivare. La vita non è un lavoro né un corso di formazione. Non devo produrre nulla, non devo puntare al voto più alto, non ho alcuna missione da compiere, niente da dimostrare a nessuno. Voglio solo stare bene e pensare poco. Voglio solo essere ciò che sono, voglio sentirmi libera di esserlo e di andarmi bene così. Il giudizio altrui non mi importa... né voglio giudicarmi da me. Non voglio essere responsabile per nessuno... Avevo la felicità sotto il naso, la potevo vivere ogni giorno... e invece me la lasciavo scappare mentre smarrivo me stessa in mille pensieri. "Come faccio, cosa faccio?" Mi chiedevo continuamente... E giù a leggere, giù a elaborare strategie, a studiarmi, a capirmi. E intanto ero bloccata e non andavo da nessuna parte. Ecco perché quando qualcuno ti chiede "come si fa?", io ora resto un po' perplessa. Perché la mia soluzione è stata smettere di chiedermelo e agire di istinto, ascoltando l'intuito e i bisogni e i desideri del corpo. Quando parlo di corpo non intendo solo il bisogno di cibo o sesso... intendo però bisogni che definirei naturali, non sovrastrutturati da mille costruzioni. Intendo amore allo stato puro, libertà di andare e fare cose piacevoli, contemplazione, riempirsi l'anima e i sensi... non di "cose" culturali, ma di natura e semplicità, di silenzio e armonia, del giocare e dello stupore che hanno i bambini di fronte alle cose nuove. Intendo la scoperta continua (il viaggio, fare cose nuove, incontrare persone)... intendo vivere la natura umana. Senza calcoli, senza ansie, senza pensieri sul futuro, senza paure. Ho scoperto che sono felice così e che da questa prospettiva è tutto diverso :-) @Francesca: ciao cara... sono curiosa... in che paese andrai a vivere? @Raffaella: ecco, regalarsi di più queste cose, che possono anche venire da noi. Se ci fanno stare bene perché no? Sono queste le fonti di energia rinnovabili di cui dovremmo nutrirci (pensiero di Bauman, non mio). @ chi mi ha chiesto consigli su altri libri da leggere? Per liberarsi da tante cose, oltre quel volume che ho già segnalato, anche i libri di Branden mi hanno aiutato. Ma con un'avvertenza... la prima volta che li ho letti non li ho capiti fino in fondo. Dunque non credo che leggere un libro sia sufficiente se poi non si vive.
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  4. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (2 Ottobre 2011 20:18)

    mi sembra di sentire SOCRATE...la storia si ripete...cognosci te ipsum...proprio vero!
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  5. Avatar di elly

    elly 13 anni fa (2 Ottobre 2011 20:23)

    Credo di avere bene chiaro in mente cosa desidero per me: qualunque cosa mi trovi a fare in futuro, qualunque persona abbia accanto, mi piacerebbe bastare a me stessa. Mi piacerebbe riuscire a trarre tutto il meglio da me stessa senza pensare mai che la felicità (concetto al quanto relativo in fondo) derivi da qualcuno o da qualcosa dall'esterno.Avendo insomma ben chiaro che essa vive già in me, in ognuno di noi. E' questo il percorso che ho intrapreso già da qualche tempo. Ho imparato che la mia vita può veramente cambiare se inizio a prendermi cura sul serio di me stessa, ad ascoltare quel sento, quel che desidero. Ho trascorso parecchio tempo a credere che qualcun altro potesse darmi quel che sentivo mi mancava. Credevo che solo la mia "anima gemella" potesse non solo completarmi, ma addirittura colmare ogni mia lacuna di infelicità e che una persona al mio fianco desse davvero valore alla mia vita. E si, in parte è un valore aggiunto, ma la cosa non dev'essere vissuta in modo totalizzante. Ho subito diverse delusioni anche cocenti, che mi hanno molto cambiata e mi han fatto capite TANTE cose. Il risvolto della medaglia è che temo di non riuscire più a fare davvero affidamento nell'altro (il mio ragazzo per intenderci), o magari invece lo sto già facendo senza neanche accorgermene.. tuttavia, sento che abbandonarsi anima e corpo in una relazione, sarebbe deleterio per me. L'uomo (inteso come essere umano) delude spesso e volentieri, te stesso invece.. è già più difficile che ti molli in tronco!
    Rispondi a elly Commenta l’articolo

  6. Avatar di Rogi

    Rogi 13 anni fa (2 Ottobre 2011 21:41)

    Io sono un ragazzo di 17 anni e vorrei tanto avere amici e avere una fidanzata.. :(
    Rispondi a Rogi Commenta l’articolo

  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (2 Ottobre 2011 21:59)

    @ Bice, la mia era una battuta. Condivido e sono molto contenta del tuo entusiasmo. Mi fa piacere sottolineare che la domanda "Come si fa?" che molti si pongono e mi pongono è una domanda di grande apertura. I più non se la fanno e non si spostano da dove sono, per quanto il "dove sono" non li faccia star bene per niente. Chi se la pone è, invece, ben intenzionato a spostarsi e a migliorare...
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  8. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (2 Ottobre 2011 22:02)

    @ Elly: prenderti sul serio cura di te stessa è essenziale. Abbandonarsi anima e corpo, no, in effetti. Condividere e compartecipare invece...
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  9. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (2 Ottobre 2011 22:57)

    @ Ilaria... sì sì, avevo capito che era una battuta! Ma ho voluto spiegarlo meglio, forse anche perché mi piace raccontare come sto bene :-) Sì, certo, farsi quella domanda è un passo fondamentale, che denota consapevolezza e volontà. Siccome però io personalmente mi ci sono arrovellata tanto... ora quella domanda mi sta antipatica! E non vorrei che altri ci si incagliassero, come capitato a me. Ma certo non sono tutti "zucconi" come me :-)
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  10. Avatar di Daniela

    Daniela 13 anni fa (3 Ottobre 2011 8:54)

    Cara Ilaria, certo che c'è sempre una via per fuggire dall'angoscia del tuo vissuto...purtroppo a volte leggi e ti accorgi poi che nella pratica non riesci a fare ciò la vedi come una sorta di teoria. Sono riuscita a raggiungere il mio scopo nella vita alla grande...mi sono separata, vivo in una casa bellissima di mia proprietà vicino al lavoro, ho la macchina dei miei sogni, un discreto conto in banca, un lavoro che mi piace...cosa mi manca? Nulla!..Certo ho cambiato vita, ma quello che mi angoscia e la vicinanza dei miei 2 figli. Per una mamma è una angoscia senza eguali. Il grande di 18 anni l'ha presa male così non l'ho più visto da quando sono uscita di casa, quello di 15 lo vedo a ore a frammenti di giornata...insomma mi sento come una sorta di mamma in esilio da prendere a self-service. Non avere più la continuità del rapporto con i figli ammazza la mente e il cuore. E' inutile avere tutte le cose materiali che vuoi quando gli affetti li vedi annientati non vedendo più i figli. Personalmente questo non lo chiamerei problema ma catastrofe per l'anima...per una mamma i figli sono tutto nella vita!!!!!!!!!!!!
    Rispondi a Daniela Commenta l’articolo

  11. Avatar di Riccardo Levi

    Riccardo Levi 13 anni fa (3 Ottobre 2011 8:59)

    Cosa voglio per me? Vivere in pace gli anni che mi restano. Vediamo quanti pollici versi colleziono. :)))))))))))))))))))))) @ Eleonora Chi non muore si rivede. :)
    Rispondi a Riccardo Levi Commenta l’articolo

  12. Avatar di Erick

    Erick 13 anni fa (3 Ottobre 2011 9:28)

    A me personalmente capita questo: avendo la consapevolezza di possedere delle grandi energie interne, quando le cose mi vanno bene (soprattutto sentimentalmente), mi trasformo e immediatamente trasmetto queste energie agli altri (che se ne accorgono più di me e me lo fanno capire !). Ciò mi dà grandissime soddisfazioni ed entusiasmo. Allo stesso tempo, quando mi sento frustrato o le cose non girano per il verso giusto e quindi mi riempio di negatività (e non dovrei permetterlo, ma capita !) la cosa migliore che mi riesce di fare è quella di isolarmi e stare con me stesso (infatti per esperienza ho riscontrato che pur reagendo, qualsiasi cosa propongo quando non sono in forma, non viene accolta e alla fine ci rinuncio). Mi piace molto ciò che ha scritto Bice: quando accadono quei concatenamenti di situazioni che partendo da un'idea semplice, le cose si evolvono e magari una giornata apparentemente piatta ti si trasforma in qualcosa che non ti saresti aspettato. Ultimamente mi è capitato spesso. Quindi sta a noi accogliere questi momenti. La chiave che sto applicando recentemente è che le cose belle che ci accadono vanno accolte come UN DONO e godute al 100%...
    Rispondi a Erick Commenta l’articolo

  13. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (3 Ottobre 2011 9:52)

    @ Bice: ;)
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (3 Ottobre 2011 10:00)

    @ Daniela: complimenti per tutto quello che hai raggiunto e apprezza i beni materiali che hai, non sono cosa da poco. I figli per una mamma di certo sono importanti. E' giusto che come i figli non siano condizionati dai genitori, così i genitori non siano condizionati dai figli. I tuoi ragazzi sono giovanissimi, stanno crescendo e sono in quella fase della vita in cui sono più esposti ai condizionamenti: può darsi che il loro "prenderla male" sia frutto di influenze di altri. Tu, come donna, hai tutto il diritto di crearti la vita che vuoi e che ti fa stare bene e come mamma l'enorme opportunità di mostrare ai tuoi figli un lato importante e diverso della vita. Cioè che si può e deve essere felici al di là di convenzioni e di costrizioni. Nel momento in cui con il tuo esempio e anche la tua pazienza di madre che "educa" mostrerai ai tuoi figli questo aspetto dell'esistenza, rafforzerai il rapporto con loro e li aiuterai a diventare persone davvero libere, in grado di amare e di farsi amare in modo autentico, se e quando saranno partner e genitori a loro volta. L'energia e le capacità non ti mancano.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  15. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (3 Ottobre 2011 10:05)

    P.S. Daniela: con i tuoi figli mantieni un atteggiamento rilassato e allegro. Evita comportamenti bisognosi :) :)
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  16. Avatar di Riccardo Levi

    Riccardo Levi 13 anni fa (3 Ottobre 2011 10:08)

    @ Rogi Avrei dei consigli, ma te li risparmio. :)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))) Sappi solo che ciò che non hai, non puoi perderlo, mentre ciò che hai un giorno lo perderai. Quindi conviene essere felici di tutto ciò che non si ha.
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  17. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (3 Ottobre 2011 10:18)

    Sono contenta della testimonianza di Daniela, per quanto mi dispiaccia della sua sofferenza. E sapete perché? Perché Daniela descrive una situazione che normalmente è maschile (separazione e uscita di casa, figli a ore), ma che raramente sentiamo descritta dagli uomini, pur essendo vissuta da loro con lo stesso dolore e le stesse problematiche esposte da Daniela. Forse gli uomini hanno più pudore a parlare delle loro sofferenze... anche se, a dire il vero, esistono siti su internet dove si trovano i loro sfoghi. Io comunque vorrei parlare per esperienza diretta, cioè per essere stata l'amante e poi la compagna di un uomo che si è separato. E vorrei cogliere l'occasione di rispondere a quanti criticano gli uomini che non si separano, in quanto vigliacchi. Cosa che ho spesso letto nei commenti di Eleonora... e che si sente dire spesso in giro. Nessuno riflette mai su cosa significa per un uomo separarsi e sul perché gli uomini, meno delle donne, chiedano la separazione. E' davvero tutta vigliaccheria? Lo sapete che un uomo che si separa perde la casa e la possibilità di vivere coi figli? Resta tutto alla moglie nella stragrande maggioranza dei casi. In più deve il mantenimento non solo ai figli, come giusto, ma pure alla moglie. Un uomo che si separa deve fare bene i suoi conti e avere le spalle coperte o finisce su una strada, deve tornare a vivere coi suoi o, comunque, muta decisamente il suo tenore di vita. Certo, anche alcune donne entrano in difficoltà (mariti che non pagano), ma per l'uomo la difficoltà è quasi certa. Fosse solo questo!!! La cosa peggiore è che da lì in poi, se i figli sono piccoli, dovrà vederli a ore e non potrà più vivere con loro. I figli resteranno a casa con la madre che a volte, purtroppo, li userà come arma e li metterà contro al padre. E' una tragedia. Ho visto uomini soffrire le pene dell'inferno. Conosco uomini che non si separano o che ci hanno pensato molto a lungo o che hanno atteso che i figli fossero grandi proprio per questo motivo. E preciso che sono amici, non uomini con cui ho avuto storie. Quello con cui ho avuto una storia lo ha fatto che la figlia aveva 5 anni. Se lo poteva permettere economicamente a mai avrebbe immaginato quel che è successo dopo, quali ricatti e quanto dolore. Ho anche un'amica che fa la "stronza" con l'ex marito. Non se ne rende neanche conto, ma con la scusa che deve proteggere il figlio da un uomo che lei non stima più tiene lontani padre e figlio... La legge e gli accordi, ammesso che siano giusti, possono fino ad un certo punto, anzi quasi niente. Sì, ci sono anche gli uomini che in realtà non si separano per altri motivi. E ci sono gli uomini che dei figli se ne fregano. Ci sono quelli che non pagano... Ma ci sono anche tanti buoni padri che soffrono. Allora, qui abbiamo la testimonianza di una donna che si trova in quella che più spesso è la situazione maschile, soffre e fa vedere l'altro lato della medaglia. Lei ha fatto una scelta dolorosa. Vorrei che nessuno se lo scordasse quando si parla di persone che non si separano, che vivono situazioni di compromesso, magari non dicendo la verità al coniuge. Vorrei che ci fosse più comprensione per la difficoltà e il dolore di certe situazioni, di certe scelte e non scelte. Lo dico perché troppo spesso la si fa facile parlando delle vite degli altri. Come se tutti avessero sempre ben chiaro cosa sentono e cosa fare. Come se non ci fossero mille variabili e responsabilità. Come se il torto e la ragione fossero sempre chiari... Non conosco la storia e le motivazioni di Daniela, ma sento il suo dolore. E mi vengono in mente tante storie simili e dolorose, esempi di vita vissuta e non banalità e facili sentenze sulla bocca di tutti. Non sono scelte facili, per nessuno. Non sono situazioni facili. E, quando scegli, non sai mai a cosa andrai incontro. Perché non dipende solo da te. Daniela, hai da parte mia la massima comprensione. Vedrai che col tempo la situazione migliorerà. Solo una cosa: i figli non sono TUTTO, ma certo nella tua situazione la tua sofferenza deve sembrarti annullare ogni altra cosa. I figli non sono TUTTO né per un uomo né per una donna, ma sono IMPORTANTI per entrambi.
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  18. Avatar di Rosita

    Rosita 13 anni fa (3 Ottobre 2011 11:19)

    @Bice: il più delle volte siamo persone ipocrite, non ci piace essere giudicati, ma siamo pronti a giudicare gli altri a definire vigliacchi chi non si separa, non ti dico poi quella che decide di assumere il ruolo dell'amante. Ci fermiamo alle convenzioni, non andando oltre quelle che sono le motivazioni profonde alla base di una scelta, una decisione di vita, forse se andassimo oltre le apparenze potremmo avere una visione molto più allargata della vita e comprendere di più....
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  19. Avatar di Riccardo Levi

    Riccardo Levi 13 anni fa (3 Ottobre 2011 12:09)

    Perchè tutte a lamentarsi che gli uomini sposati che frequentano non mollano le mogli? Sapete quanti uomini single ci sono? Certo, non ci sanno fare, non sono superestroversi, non corrono dietro a tutte quelle che passano, neanche se si dimostrano disponibili. Insomma, forse come uomini sono dei falliti, ma sono pur sempre un'imitazione di esseri umani che vi garantirebbero forse più comprensione e maggiore fedeltà. Ma purtroppo, come già detto, gli manca la cosa fondamentale: non ci sanno fare.
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  20. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (3 Ottobre 2011 14:22)

    BICE:DIFATTI,CHISSà COME MAI,SON SEMPRE LE DONNE A DECIDERE PER LA SEPARAZIONE! TUTTO GIUSTO QUEL CHE DICI,per carità,cose RISAPUTE,nulla di nuovo sotto il sole ma allora che restino nel loro mondo senza invadere quello ALTRUI...si frequentino fra simili...l'ho ripetuto per l'ennesima volta a chi mi fa il filo da 4mesi anche oggi,che,viceversa,ha la disponibilità economica di far ciò che vuole della propria vita,con figlio ormai grande...ma sai che ti dico???? che ognuno VIVA come desidera,come lo fa stare BENE,ma che non cerchi di cambiare ME. la storia ,per quanto mi riguarda,è chiusa prima ancor di cominciare...è da 4mesi che ripeto...sei SPOSATO,BASTA:trovati le SOLITE e non rompere le scatole a me... tutto qui. io son per le cose semplici. se non ci son i presupposti per star insieme"normalmente",AMEN. ognuno conosce di se stesso i pro e i contro di tutta la situazione ,quel che manca oggi è porsi i giusti limiti di ciò che è lecito o meno,fare.tutto qui. per fare un es.stupido:se non ho i soldi per comprarmi casa,non ci penso proprio.resto in affitto e attendo tempi migliori...
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