Tu ti prepari a vivere o vai a caso (e vivi nell’illusione)?

Se vuoi attrarre la persona giusta e la relazione giusta per te devi evitare di coltivare un semplice “sogno”, devi invece avere piena consapevolezza e controllo di quello che vuoi e anche assumere i comportamenti e gli atteggiamenti più giusti per ottenerlo.

Questo è un tema che tratto ampiamente nella mia ormai famosa guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” (scaricala adesso).

In questo post voglio portare  la tua attenzione su un aspetto particolare dell’”attrarre la persona giusta”, che mi è stato suggerito da alcuni commenti all’articolo della scorsa settimana.

All’interno di uno scambio di opinioni, Roberta a un certo punto ha scritto, rivolgendosi a me: “Non è così facile trovare uomini interessanti…dipende sempre dalla “necessità” che una donna sente di avere qualcuno accanto. A volte si finisce per convincersi di trovare qualcuno che ci piaccia…io non riesco. E le persone che potrebbero fare al caso mio non sono libere…ti ricordo sempre che, anche non volendo farsene un problema, over 40 è una età complicata per gli incontri…”.

In quel che scrive Roberta ci sono molte di quelle che alcuni esperti definirebbero “convinzioni limitanti”, cioè delle affermazioni che rispecchiano un modo di pensare in cui vi sono idee e concetti che la persona ritiene vere e incontestabili (tanto è vero che tende a farne delle generalizzazioni come: “Non è così facile trovare uomini interessanti…” o addirittura a considerarle delle verità inconfutabili perché legate alla propria identità, tipo: “Io non riesco”) e che non le sono utili a ottenere ciò che desidera. Sono “limitanti” perché la limitano nelle sue azioni e nei risultati che ne conseguono.

Premetto, facendo anch’io una generalizzazione, che tutti abbiamo delle convinzioni limitanti e che spesso non ne siamo consapevoli. E il fatto di non esserne consapevoli rende la forza di queste convinzioni ancora più potente.

Questa sulle convinzioni limitanti è una considerazione importante, sulla quale ti invito a riflettere.

Il fatto è che la parte del commento di Roberta sulla quale volevo concentrarmi è la seconda, quella che riguarda gli incontri “over 40”.

E’ un tema importante e molto sentito.

Infatti il commento di Roberta ha trovato subito riscontro anche nei commenti di altri lettori come Elisa Salsa, Andrea, Chiara e FrancescaChiara.

Niente mi impedirebbe di scrivere qualcosa del tipo: “Non è vero, cari Roberta e tutti gli altri, che over 40 (o anche over 30) è un’età complicata per gli incontri. Siete voi che avete un atteggiamento mentale negativo, superate questo atteggiamento e scoprite un nuovo mondo.”

Ma, seppure io sia convinta che l’atteggiamento mentale è basilare per cambiare prospettiva e vita, non è questo il messaggio che ritengo importante mandare oggi su questo tema.

Intanto faccio una considerazione ovvia (ricordi Catalano, il personaggio di Nino Frassica, che diceva, facendole cadere dall’alto e travestendola da grandi verità, banalità del tipo: “Meglio avere una moglie magra bella e simpatica che una moglie grassa brutta e antipatica”?): è molto più facile incontrare persone libere emotivamente, sentimentalmente e anche da “legami” famigliari tra i ventenni che non tra i quarantenni (parlo di uomini e di donne indistintamente).

Qual è la percentuale di ventenni che sono sposati o divorziati o hanno figli? Bassissima.

Qual è la percentuale di quarantenni che sono sposati/impegnati, separati/divorziati o con figli? Enormemente più alta.

E questo è un dato di realtà che sarebbe stupido ignorare.

C’è un fatto che mi colpisce ed è probabilmente una delle ragioni profonde per le quali ho deciso di dedicarmi al lavoro che faccio e di aprire questo blog.

In un mondo “strutturato” e “istituzionalizzato” (scusa i paroloni, ma credo che ci capiamo) come quello in cui viviamo, è totalmente scontato che per qualsiasi cosa ci tocchi affrontare dobbiamo essere in qualche modo “preparati”.

Io ho incominciato ad andare all’asilo (adesso si chiama scuola materna) all’età di tre anni (mia madre conserva ancora la montagnetta di quaderni con le pagine piene piene di righine, palline, quadratini che mi facevano fare, e io mi ricordo ancora la fatica!) e ho finito di studiare in modo “formale” dopo aver preso un master postuniversitario. Dopo ho continuato e continuo tuttora a studiare e a frequentare corsi di formazione e di aggiornamento.

Un bambino che nasce oggi, nella maggioranza dei casi comincia ad andare all’asilo nido a pochi mesi e se proprio studia poco, smette a 15 anni, dopo che ha trascorso quasi 14 anni complessivi in strutture dove è rimasto a contatto con insegnanti di vario genere. Se invece decide di completare le scuole superiori e l’università, gli anni di studio aumentano ulteriormente.

Se vuoi prendere la patente, vai a scuola guida o qualcuno ti insegna a guidare. Se vuoi imparare a sciare, a giocare a tennis, a calcio, prendi un maestro o hai un allenatore. A yoga hai il maestro di yoga. A scuola di ballo hai il maestro di ballo. Ci sono persone che studiano fotografia o vanno a corsi di fotografia, di cucina e per imparare l’arte del sommelier…

In palestra il personal trainer ti spiega come impugnare i manubri e anche come pedalare…

Vero?

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Se vieni assunto in un ufficio o ti danno un nuovo lavoro, prima di iniziare davvero ti fanno fare un corso, ti affiancano a fare da assistente a un collega più esperto o ti fanno spiegare il lavoro dai colleghi. Giusto?

Se devi partorire fai il corso preparto (che a pensarci bene…).

Quando compri il cellulare, il computer, il televisore o il decoder nuovo… quanto tempo passi a studiare, a farti spiegare e/o a capire come funziona?

Addirittura, quando vai in vacanza in un villaggio vacanza c’è la serata introduttiva in cui ti spiegano come funziona il villaggio!!!

E per l’amore? E per le relazioni di coppia? E per le relazioni che non sono di coppia? Qualcuno ti ha mai spiegato qualcosa?

Qualcosa che non fosse il “metterti in guardia”, il presentarti i rischi o il raccontarti un po’ di storie piene di luoghi comuni?

Qualcosa di veramente utile per te?

Tu ti sei mai messo/a di impegno a imparare davvero qualcosa in questo ambito?

E dire che non è che non sia tema importante nella vita di una persona, nella tua vita…

Ora, che c’entra tutto questo discorso con l’osservazione di Roberta e di tutti gli altri che sono intervenuti e/o la pensano come Roberta?

C’entra, eccome.

Io sono convinta che la vita sia molto più semplice di quanto si pensi comunemente e credo anche che come “umanità intera” e come singoli individui abbiamo tutte le risorse necessarie e gli strumenti per avere dalla vita ciò che desideriamo.

Il fatto è che le risorse e gli strumenti che hai li devi usare e non tenere chiusi nell’armadio a muro della tua mente e della tua anima.

A 40 anni e “over” la vita e la vita di relazione presenta delle opportunità favorevoli (sì, hai letto bene, presenta delle opportunità) e delle difficoltà che sono diverse ma probabilmente equivalenti a quelle che presenta a 20 o a 30.

Se tu pensi di affrontare le diverse situazioni e le diverse realtà della vita con lo stesso spirito, lo stesso atteggiamento e gli stessi strumenti di sempre, ovviamente i risultati che ottieni sono poco efficaci.

A 40 anni non è utile muoversi nell’ambito delle relazioni di coppia senza la consapevolezza che la tua maturità e quella degli altri richiede un’attenzione, dei tempi e sensibilità diversi rispetto a quando avevi vent’anni.

Ma se, superati i quaranta (o i 25, i 30, i 50 etc.), prendi piena consapevolezza innanzittutto di te e dei tuoi reali bisogni e poi (solo poi) ti avvicini agli altri con accresciuta sensibilità per quello che provano, allora davvero scopri un nuovo mondo e anche una modalità nuova di vivere a pieno le emozioni.

Come forse non le hai vissute prima.

Lasciami il tuo commento.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

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139 Commenti

  1. Avatar di GABRIELA

    GABRIELA 14 anni fa (6 Dicembre 2010 18:19)

    Salve gente, il mio parere a tal proposito e il seguente... Credo a un sentimento raro chiamato AMORE.... e questo sentimento non ha età...e vero che esistono in giro uomini che non hanno gli attributi, ma esistono anche donne che non sono DONNE.. Questa è un'epoca di perdita di valori e principi...e poi parliamoci chiaro in giro si trova di tutto...le donne sono diventati facili..ed esistono ancora quelle che si fanno prendere in giro da certi tipi di uomini... Io credo che si attraggono persone simili a noi...e non credo che quelle donne che si ritengono disperate e feriti da certi uomini non sappiano tramite la conoscenza, stabilire se un uomo è affidabile o uno dei tanti che ci sono in giro... Ma quello che mi chiedo io...e perchè la gente e cosi disperata nel cercare un uomo? infondo perchè acccontentarsi di un solo amore...nella mia vita ho incontrato tante forme di amore...io personalmente sono anti coppia se la coppia deve vivere senza armonia.. Ogniuno di noi cerca l'amore...ma cosa vuole dare in cambio.. siamo davvero pronti ad amare pienamente o si stà insieme solo per la paura di rimanere soli.... Beh io dico solo una cosa....amate amate...e fregatevene di progettare le cose, in quanto certi sentimenti non si possono stabilire Baci e abbracci Gabriela
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  2. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (6 Dicembre 2010 19:20)

    @ Riccardo: allora cerca sul serio dietro a quello che dici di non aver capito di questi interventi, e ci troverai quello che non vuoi vedere. Mi riallaccio all'intervento di Gabriela sulla capacità di amare: un mio amico è arrivato ai 50 anni investendo tutto sulla carriera e sulla crescita finanziaria (devo dire che il suo lavoro non l'ha favorito nel formare una coppia perchè si è reso disponibile a frequenti trasferimenti), ed ora dice di sentire l'esigenza di una compagnia femminile stabile. Una coppia di amici, entrambi architetti, lo ha portato a chiedersi quanto spazio disponibile ha in concreto per una presenza in più nella sua vita, per cui ha affidato a loro la ristrutturazione del suo appartamento. Ha un attico con una vista meravigliosa ma non essendo molto creativo l'aveva arredato come se fosse uno studio legale, ora è diventato molto più accogliente. Ci ha investito molti soldi e speranze che diventasse una casa in cui poter iniziare una convivenza, poi ha invitato una donna che aveva conosciuto a trascorrere le ferie insieme, sono andati in crociera, tutto secondo il progetto. Il tentativo non è andato a buon fine perchè poi nei particolari riesce a tollerare la presenza altrui solo a piccole dosi: a casa sua non puoi spostare un posacenere che sei un maleducato, se ti togli la giacca a tavola gli fai andare via l'appetito, se arrivi con due valigie invece che una sola gli hai creato il caos, se chiedi di cambiare canale televisivo fa il broncio, in pratica è talmente affezionato alle sue abitudini e al suo stile di vita da single che non riesce più a fare spazio a qualcun altro. Mi sembra uno spunto utile alla riflessione questo: quanto spazio reale siamo pronti a fare alla donna/all'uomo della nostra vita, se li incontrassimo oggi?
    Rispondi a Amina Commenta l’articolo

  3. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 19:31)

    @ Gabriela Dei vari punti ne condivido circa zero.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  4. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 19:44)

    @ Amina Lo spazio che lascerei? Tutto quello che una persona vuole. Il problema è che io non mi impongo (per Gabriela sarei uno senza attributi, contenta lei). Per me un uomo offre. Se lei dice si è si, se dice no è no. A me hanno detto sempre e solo no. Quel paio che sono tornate indietro, le ho rispedite dove se ne erano andate dopo la mia offerta. Ripeto, lo spazio c'era, se lo volevano. Non l'hanno voluto. Perchè? Perchè non sono uno che insiste. Ovvero, econdo Gabriela, uno senza attributi. Oppure, secondo me, uno che cercava il rapporto alla pari, non quello che striscia ai piedi della regina, perchè insistere è quello.
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  5. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 19:50)

    @ Amina Dimenticavo. Si parla di persone che si conoscono così, non la persona che conosci bene e sei sicuro di voler condividerne il futuro. Insistere con una persona che hai visto due o tre volte è indegno per chiunque. Insistere con una persona che si conosce bene, ma molto bene, è una cosa completamente diversa. Ed io ho insistito solo con M.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  6. Avatar di nico

    nico 14 anni fa (6 Dicembre 2010 20:07)

    'quanto spazio reale....siamo disposti a fare... se incontrassimo il compagno di vita'. amina, inconsapevolmente mi hai chiarito un groviglio di pensieri e riflessioni da cui non riuscivo a venire a capo da un pò. mi hai condotta ad una riflessione profonda e sincera, come sempre dovrebbe essere con se stessi. il frutto di questa 'illuminazione' è questo. è vero, devo ammettere che non c'è affatto spazio nella mia vita per un altro uomo. voglia di rimettersi in gioco sì, quella tanta, ed è un progetto di vita che mi entusiasma e che mi sta facendo conoscere tantissime cose belle di me stessa, in questo momento 'magico' nel quale non sono più obbligata a vedermi attraverso lo specchio deformante dell'odio di un uomo. ma tutto questo solo per me stessa, con la quale sono in debito, e verso la quale ho dei sensi di colpa per aver permesso troppe brutte cose. voglia di conoscere altri uomini, anche quello un pò, ma proprio conoscere, capire cosa succede nella mente dell'altra metà del cielo. pregiudizi mai però, ogni persona è un universo nuovo, così come ogni giorno è diverso. ma dentro di me sento che non esiste la persona giusta, e che, comunque, non è così importante trovarla. sarebbe come pretendere di vincere al lotto. tutti giocano ma non tutti vincono. nel frattempo c'è chi insiste e chi, come me, pensa che non valga la pena...buttare i soldi.
    Rispondi a nico Commenta l’articolo

  7. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (6 Dicembre 2010 20:50)

    @FrancescaChiara. Ciao amica mia, ti rispondo sulla "messa in pratica" di ciò che leggo. Molti libri mi sono serviti a capirmi, a dare un senso a cose successe nel passato e a capire certi miei meccanismi. Altri mi hanno aperto la mente su orizzonti sconosciuti e inesplorati... Avevo 30 o 31 anni quando ho comprato "L'arte di amare" di Fromm. Ne avevo letto brani su internet. E sai perché? Perché cercavo risposte alla domanda: "cos'è l'amore?" Mi ero resa conto di non saperlo, di essere completamente allo sbando... mi chiedevo se ero mai stata amata e perché tutte le mie storie finivano, se l'amore poteva esistere e durare davvero, oppure no. Fromm in me ha operato un cambio di visuale fondamentale: mi ha fatto capire che dovevo partire da me stessa, che il problema non era essere amata, ma amare. Sono riuscita a mettere in pratica? Un po' alla volta, pian piano... sono uscita sempre più dal mio egoismo. Senza però dimenticare me stessa. Non credo di averla ancora davvero imparata quest'arte di amare, ma ho cominciato. In fondo sono almeno sulla buona strada, miglioro... è un esercizio che non finirà mai, ma la mia vita intanto è molto migliorata. Ho preso coscienza, mi sono presa la responsabilità della mia vita. Basta dare la colpa agli altri. Certo poi c'erano altri problemi, cose che saltavano fuori e ogni nuovo incontro mi poneva di fronte a nuovi problemi. Come succede anche ora. Ho continuato a provare, a fare esperienze, a confrontarmi con le persone e a leggere. Ho parlato con psicologhe, di persona e via mail... E intanto la mia consapevolezza cresceva. Ho imparato e messo in pratica? Qualcosa sì, sono cambiata e molto. Lo sento, sono più serena, mi sento più forte. Le persone me lo dicono, mi trovano diversa, più equilibrata, più matura. E sono venute tante cose che a 30 anni mai avrei pensato di poter fare. Ho superato paure, inghippi, ostacoli. E sì, lo devo tanto anche ai miei libri. Che periodicamente rileggo, perché c'è sempre anche qualcosa che non avevo capito allora e capisco ora, con più esperienza. O qualcosa da rileggere in modo nuovo. Ho riletto la guida di Ilaria già 2 volte da questa estate. Ci sono anche consigli, che leggo in questi libri o che mi vengono dati, che non riesco assolutamente a mettere in pratica, atteggiamenti mentali che non riesco ad avere. Ma verranno... sono semi che un giorno germoglieranno... è già successo. Sono anche convinta che a volte ad alcune cose si possa provare a forzarsi... cioè a comportarsi come si dovrebbe, per scoprire poi che anche il tuo pensiero cambia di conseguenza (il processo inverso a quello che comumente si pensa). Magari perché si prende coraggio, perché si scopre che poi non era così difficile. Insomma, invece di dire "non sono capace", meglio provare a farlo e poi si scopre di essere capaci. Teoria e pratica sono strettamente legati, intrecciati, si condizionano a vicenda... a me questi libri fanno venire una gran voglia di sperimentarmi nella vita reale. Mi danno più sicurezza, mi pare di brancolare meno nel buio, sono come stampelle, tutori che un giorno abbandonerò. Ma ora ne ho, assolutamente, bisogno.
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  8. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (6 Dicembre 2010 20:55)

    @Amina. Io vivo sola da ormai 4 anni e sono sempre stata insofferente alle convivenze, in passato. Eppure in questi ultimi anni, le volte che ho avuto in casa qualcuno con cui stavo bene era bello vederlo appropriarsi dei miei spazi, vederglieli usare, interpretarli, esplorarli, conoscerli. Vederlo sentirsi a suo agio, usare le mie cose. Mi piace vedere il disordine che lascia (una volta impazzivo). Certo, ho sempre bisogno dei miei spazi e dei miei tempi, eppure eppure eppure... anche se in casa mia non mi sento mai sola... c'è spazio per un uomo, in casa mia e nel mio cuore. Lo sento.
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  9. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (6 Dicembre 2010 20:57)

    @ Bice: grazie per il tuo contributo generoso. Ah, che piacere mi fate, amici miei...
    Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  10. Avatar di roberta

    roberta 14 anni fa (6 Dicembre 2010 22:29)

    @Bice: la mia storia è finita perchè lui non riusciva a staccarsi dalla sua famiglia e perchè, smettendo di colpevolizzare sia lui che me, eravamo davvero molto immaturi sentimentalmente. Sicuramente io non sono una persona che ispira famiglia, nel senso che non aspiro a cucinare per un uomo, sono viziata e molto poco popensa al sacrificio...questo è assolutamente vero. Purtroppo le esperienze che ho io mi dicono che gli uomini vogliono il porto sicuro...arrivare a casa e sapere che c'è chi vive solo per loro, chi prepara dei buoni piatti, chi tiene in ordine la casa e chi non ha molti grilli o interessi per la testa...ahimè, questi sono quelli che mi circondano...e dunque o ti adegui o non sei di grande interesse come compagna...e se non sei "libera" mentalemente nella gestione dei rapporti con l'altro sesso, ti rimane ben poco margine di azione.
    Rispondi a roberta Commenta l’articolo

  11. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (6 Dicembre 2010 22:52)

    @ Bice: che cosa curiosa....."L'arte di amare" è stata una lettura dei miei 20 anni - libro trovato nella libreria di mio padre. Sono sincera se ti dico che non mi ricordo molto: mi hai fatto venire voglia di rileggerlo. Il fatto è che in fondo in fondo ho sempre pensato che i sentimenti siano cose "selvagge" e belli proprio perchè tali. Da cui la mia allergia a letture tipo manuali, libri in cui qualcuno vuole darmi una definizione delle cose. Presuntuosa! ecco cosa sono sempre stata: una gran presuntuosa, probabilmente ;-) Poi vivi, sperimenti, fai esperienze e cominci a raccogliere dati, elementi: su di te, sugli altri, sull'amore e tutto ciò che gli orbita intorno. A quel punto, forse, un libro potrebbe servire per interpretare: te stessa, quello che ti succede, quello che fai. Come scrivevo prima, questo a me riesce molto meglio farlo insieme agli altri: il confronto. In cui, bada bene, non assorbo le idee altrui, ma ho modo di esprimere le mie, verificare (con me stessa, ascoltandomi parlare, leggendo quello che scrivo) cosa penso su una certa cosa, rispondendo anche alle domande altrui. In parallelo, sono d'accordo, c'è poi un cammino personale, silenzioso ed interiore: questo non si interrompe mai. Gli altri, invece che i libi, mi hasso sempre dato gli spunti. La guida di Ilaria, comuqnue, è sul mio comodino da mesi, con una bella matita rossa-blu per sottolineare e annotare pensieri. So che ci sarà il momento in cui mi ci confronterò. Per adesso ho ancora questa "resistenza" al leggere trattati che dovrebbero dirmi cosa è giusto e cosa è sbagliato. Cos'è l'amore io l'ho scoperto vivendo, soffrendo e, soprattutto, trovando quello che cercavo: nessun libro mi ci avrebbe mai condotto! può essere? Grazie per la tua testimonianza: lo sai che il confronto con te mi è sempre caro! baci
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  12. Avatar di Elisa

    Elisa 14 anni fa (6 Dicembre 2010 23:49)

    Ciao Ilaria! Ho letto anche questo tuo articolo con molto piacere! Che dire...Ho 22 anni, e nonostante la mia giovinezza, non ti nego che anche io ho molte difficoltà a trovare la cosiddetta "persona giusta". Ok sono ancora giovane, forse è prematuro pensare così,ma ti assicuro che non è semplice nemmeno a questa età. Io sono una di quelle poche rimaste, che crede nei valori veri della vita, nella serietà, nella fedeltà,nella maturità,nella sincerità, valori che purtroppo sono un pò scomparsi fra i giovani della mia età. Ma questa non è per me fonte di tristezza, anzi sono fiera di andare controccorrente, tantè che non mi importa nemmeno più di tanto essere accettata dagli altri o meno. Se vengo accettata con questi miei principi bene, altrimenti pazienza. Io sono così, e sono veramente felice di come sono. Non rinnegherò mai me stessa, a scapito anche di rimanere da sola. Non ho idee limitanti, o prototipi di "principe azzurro",ma sò anche cosa desidero e cosa no al mio fianco, e di conseguenza, mi impegno moltissimo per raggiungere i miei obiettivi che sono la linfa della mia vita. Se accanto a me ci sarà qualcuno al mio fianco durante questo cammino, ne sarò felice, in caso contrario, sarò felice lo stesso! Non mi sento troppo debole per temere la solitudine, nè troppo presuntuosa e pessimista da annullare questo mondo! un abbraccio a tutti/e!
    Rispondi a Elisa Commenta l’articolo

  13. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (7 Dicembre 2010 0:22)

    cara ELISA:sei come me! BRAVA!! troverai sempre chi ti dirà che devi"cambiare";che devi adeguarti;che la vita scorre via in fretta;che nessun uomo ti aspetterà mai... ma TU non dar retta a nessuno...vivi come ti senti e sii sempre fiera di te stessa...ricorda:la nostra COSCIENZA è la sola cosa che conta! io,son come te,esattamente così:controcorrente da una vita e FELICE di quel che sono,coi miei principi,le mie idee personalissime come personalissimo è il mio stile di vita...il complimento più bello ricevuto? "come TE,nessuna:sei uguale solo a te stessa." ;))))) questa è la nostra forza,il nostro vero IO.
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  14. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (7 Dicembre 2010 1:01)

    Un aspetto che mi colpisce in alcuni interventi sono le riflessioni sulla necessità di conoscere bene una persona per capire se si può progettare un futuro di coppia accanto a lei oppure no. Trovo che conoscere noi stessi e cosa ci fa stare bene non sia semplice nè immediato, per quanto riguarda farsi un giudizio su qualcun altro poi bisogna essere ancora più accorti, perchè di quella persona possiamo conoscere solo quell'aspetto che è emerso nel relazionarsi con noi, quindi non ha senso catalogare le persone come "superficiali, facili, non affidabili, ecc.", è più corretto considerare: "questa persona con me si è comportata in maniera superficiale, se un'altra persona con un altro carattere fosse al mio posto la potrebbe indurre ad un altro tipo di comportamento." Io la penso come Gabriela perchè secondo me tutto inizia dal feeling, dalle emozioni e dall'attrazione provate in compagnia di chi ha suscitato il nostro interesse, poi chiamando in causa anche la razionalità il resto viene da sè. Bisogna fare attenzione e nello stesso tempo lasciarsi vivere la storia per vedere cosa ne nasce, sapere con chiarezza cosa si cerca e riuscire a trasmetterlo con altrettanta chiarezza. Non si può prevedere tutto a tavolino. Ilaria, correggimi se sbaglio.
    Rispondi a Amina Commenta l’articolo

  15. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (7 Dicembre 2010 1:08)

    @ Ilaria: ho riletto ciò che hai scritto diretto a me. E ci ho pensato un po' (bada...solo un po'!) su. ;-) Ecco, io sono un po' l'opposto di quei personaggi che descrivi che, leggendo e studiando, perdono poi un po' di vista la vita (e ve ne sono!). Io mi perdo nella vita e non leggo e non studio. Abbiamo così toccato i due estremi. Il bianco & il nero. Sono però attratta dalla "teoria"? sì, moltissimo. Però se sto qua, su questo blog, non è per quello, ma è prevalentemente per la possibilità di scambi e confronti. Con te e con altri personaggi. Lo stesso, tra l'altro, faccio nella mia vita reale (contrapposta ad un blog, virtuale). Rigidità.....sai che forse hai ragione??? cioè: mi penso così elastica e aperta (anche quando faccio degli interventi ed esprimo la mia opinione sulle cose di cui si discute), ma in realtà probabilmente la sono molto meno e ho anche io una marea di preconcetti. Preconcetti che nel loro insieme formano la mia zona di conforto. Sta a vedere che anche io, come quelli che ogni tanto pungolo e critico, altro non faccio che starmene bella comoda nella mia zona di conforto????? Ecco, mi ha messo in crisi una cosa che mi hai scritto: che il confronto con gli altri possa essere un diversivo, un modo per evitare di affrontare e risolvere delle questioni mie profonde. E' un suggerimento sconvolgente. Perchè mette in discussione uno dei fondamenti che ho: non essere mai autoreferente, ma rispecchiarmi in ciò che mi circonda. E tu adesso mi dici che così facendo potrei evitare di affrontare davvero me stessa? ci devo davvero pensare un po' (tanto) su perchè così su due piedi sono solo un po' confusa. La domanda a Bice era per scetticismo, non incertezza: davvero il leggere l'ha aiutata a "capire"? davvero un libro le ha svelato qualcosa (di se', dell'amore) che vivendo non avrebbe mai scoperto? e cio' che impari sui libri, riesci a farlo tuo come quello che impari sulla pelle? era solo ed esclusivamente curiosità, per qualcuno che ha fatto un'esperienza diversa dalla mia. E la sua risposta era quello che mi aspettavo da lei: che mi raccontasse com'e' stato per lei. E le sono grata della condivisione. Sì, c'è decisamente qualcosa che mi fa paura! ma ci credi se ti dico che non so cosa diavolo è veramente? ci credi? Sto facendo una gran fatica a scoprirlo (e il prezzo a volta mi pare un po' troppo alto). Ilaria: grazie.....hai la capacità di mettere il dito sui punti vivi. Lo sai, vero, che ogni tanto mi viene voglia di mordertelo quel dito!!!! ;-)
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  16. Avatar di nadia

    nadia 14 anni fa (7 Dicembre 2010 2:34)

    Grazie, sempre utilissimi i tuoi post! Ciao!
    Rispondi a nadia Commenta l’articolo

  17. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (7 Dicembre 2010 2:43)

    @Roberta: ma allora li trovo solo io gli uomini che vogliono venire a casa mia a cucinare per me? :-D @FrancescaChiara: dai, rileggilo. I trattati ti danno un punto di vista, non sei obbligata a prenderli per oro colato e a studiare la lezione. Nessuno ti darà il voto e non c'è l'esame finale! Potresti vivere anche quello come un confronto che hai, solo con qualcuno di un po' più autorevole, magari, o più esperto rispetto alle amiche con cui potresti parlare. In molti di questi libri gli autori partono dalle loro esperienze personali e scoprirai che anche loro hanno avuto le loro delusioni o sono passati attraverso un divorzio... Ti raccontano la loro esperienza di vita, partono da sé stessi, come fa anche Ilaria a volte... non è poi così diverso dal parlare con qualcuno... solo che qui hai una persona che ti parla dalle pagine di un libro. Prova...
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  18. Avatar di Roberto

    Roberto 14 anni fa (7 Dicembre 2010 2:52)

    Ciao a tutti,voglio dire anche il mio parere di 45enne separato :cercate di godervi questo periodo in cui siete single.Mi auguro per tutti noi che passerà,perchè la vita è bella se si ama una persona,godetevelo perchè appunto potrete rimpiangere alcuni aspetti di questo tipo di vita.La libertà non ha prezzo,e per libertà non intendo chissà cosa... Tornando all'argomento penso anch'io che la scelta sia limitata per gli over 40,ma ci sono persone "valide" ancora libere,sia tra gli uomini che fra le donne,tutto sta ad avere un pò di fortuna nell'incontrarsi ed essere corrisposti.Da parte mia riscontro poca disponibilità da parte di entrambi i sessi ad approfondire le conoscenze,troppo in fretta secondo me si escludono persone che invece conoscendole meglio potrebbero essere quelle giuste.Colgo l'occasione anche per dire a tutte le ragazze che se vogliono fare amicizia con me sono disponibile (Ilaria credo non se la prenda per quest'ultima frase...)
    Rispondi a Roberto Commenta l’articolo

  19. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (7 Dicembre 2010 3:39)

    Ciao Roberto, grazie per il tuo intervento. Per l'ultima frase: certo che non me la prendo. Ben venga la tua disponibilità, che ti consiglio di esercitare non tanto in modo passivo (cioè: "che tutte le ragazze vengano a me...". E chi sei? L'Ultimo Imperatore :) ;)?), quanto in modo attivo ("sono così disponibile che mi metto in gioco e mi faccio avanti per primo"). Per il resto credo che sia chiaro a tutti che questo NON è un sito per incontri o appuntamenti o scambi di indirizzi, mail o altro :).
    Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  20. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (7 Dicembre 2010 3:51)

    Ah ah, che faccia tosta! Comunque... Piacere, Bice. E dicci un po', Roberto, ma allora meglio single o accoppiati? Non ho ben capito... forse entrambi gli status hanno vantaggi e svantaggi. Io in effetti non ho ancora scelto: vorrei essere una single accoppiata... cioè in coppia ma con una certa distanza che mi conceda uno spazio/tempo mio. Non per tradire, sia mai, solo perché non amo i rapporti simbiotici e fusionali. E amo tanto la mia libertà. E scegliere. Che poi magari riscelgo tutta la vita lo stesso, però devo sentire che scelgo io e consapevolmente, cioè che periodicamente mi si dice: "scegli". E Bice valuta e sceglie perché vuole "sentire" sempre che vuole stare con quella persona, vuole dire di sì (come coi contratti di lavoro rinnovabili periodicamente, se c'è soddisfazione da ambo le parti). Ma è difficile che qualcuno accetti tanta apparente precarietà, che si fidi e mi dia tanta libertà. Forse è per quello che ho sempre inseguito uomini impegnati (o perché non ho risolto il triangolo dell'infanzia? perché penso di non meritarmi di essere amata al 100%, in modo esclusivo? Poi ci soffro, sia chiaro)... che ne pensi, Ilaria?
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