Tu ti prepari a vivere o vai a caso (e vivi nell’illusione)?

Se vuoi attrarre la persona giusta e la relazione giusta per te devi evitare di coltivare un semplice “sogno”, devi invece avere piena consapevolezza e controllo di quello che vuoi e anche assumere i comportamenti e gli atteggiamenti più giusti per ottenerlo.

Questo è un tema che tratto ampiamente nella mia ormai famosa guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” (scaricala adesso).

In questo post voglio portare  la tua attenzione su un aspetto particolare dell’”attrarre la persona giusta”, che mi è stato suggerito da alcuni commenti all’articolo della scorsa settimana.

All’interno di uno scambio di opinioni, Roberta a un certo punto ha scritto, rivolgendosi a me: “Non è così facile trovare uomini interessanti…dipende sempre dalla “necessità” che una donna sente di avere qualcuno accanto. A volte si finisce per convincersi di trovare qualcuno che ci piaccia…io non riesco. E le persone che potrebbero fare al caso mio non sono libere…ti ricordo sempre che, anche non volendo farsene un problema, over 40 è una età complicata per gli incontri…”.

In quel che scrive Roberta ci sono molte di quelle che alcuni esperti definirebbero “convinzioni limitanti”, cioè delle affermazioni che rispecchiano un modo di pensare in cui vi sono idee e concetti che la persona ritiene vere e incontestabili (tanto è vero che tende a farne delle generalizzazioni come: “Non è così facile trovare uomini interessanti…” o addirittura a considerarle delle verità inconfutabili perché legate alla propria identità, tipo: “Io non riesco”) e che non le sono utili a ottenere ciò che desidera. Sono “limitanti” perché la limitano nelle sue azioni e nei risultati che ne conseguono.

Premetto, facendo anch’io una generalizzazione, che tutti abbiamo delle convinzioni limitanti e che spesso non ne siamo consapevoli. E il fatto di non esserne consapevoli rende la forza di queste convinzioni ancora più potente.

Questa sulle convinzioni limitanti è una considerazione importante, sulla quale ti invito a riflettere.

Il fatto è che la parte del commento di Roberta sulla quale volevo concentrarmi è la seconda, quella che riguarda gli incontri “over 40”.

E’ un tema importante e molto sentito.

Infatti il commento di Roberta ha trovato subito riscontro anche nei commenti di altri lettori come Elisa Salsa, Andrea, Chiara e FrancescaChiara.

Niente mi impedirebbe di scrivere qualcosa del tipo: “Non è vero, cari Roberta e tutti gli altri, che over 40 (o anche over 30) è un’età complicata per gli incontri. Siete voi che avete un atteggiamento mentale negativo, superate questo atteggiamento e scoprite un nuovo mondo.”

Ma, seppure io sia convinta che l’atteggiamento mentale è basilare per cambiare prospettiva e vita, non è questo il messaggio che ritengo importante mandare oggi su questo tema.

Intanto faccio una considerazione ovvia (ricordi Catalano, il personaggio di Nino Frassica, che diceva, facendole cadere dall’alto e travestendola da grandi verità, banalità del tipo: “Meglio avere una moglie magra bella e simpatica che una moglie grassa brutta e antipatica”?): è molto più facile incontrare persone libere emotivamente, sentimentalmente e anche da “legami” famigliari tra i ventenni che non tra i quarantenni (parlo di uomini e di donne indistintamente).

Qual è la percentuale di ventenni che sono sposati o divorziati o hanno figli? Bassissima.

Qual è la percentuale di quarantenni che sono sposati/impegnati, separati/divorziati o con figli? Enormemente più alta.

E questo è un dato di realtà che sarebbe stupido ignorare.

C’è un fatto che mi colpisce ed è probabilmente una delle ragioni profonde per le quali ho deciso di dedicarmi al lavoro che faccio e di aprire questo blog.

In un mondo “strutturato” e “istituzionalizzato” (scusa i paroloni, ma credo che ci capiamo) come quello in cui viviamo, è totalmente scontato che per qualsiasi cosa ci tocchi affrontare dobbiamo essere in qualche modo “preparati”.

Io ho incominciato ad andare all’asilo (adesso si chiama scuola materna) all’età di tre anni (mia madre conserva ancora la montagnetta di quaderni con le pagine piene piene di righine, palline, quadratini che mi facevano fare, e io mi ricordo ancora la fatica!) e ho finito di studiare in modo “formale” dopo aver preso un master postuniversitario. Dopo ho continuato e continuo tuttora a studiare e a frequentare corsi di formazione e di aggiornamento.

Un bambino che nasce oggi, nella maggioranza dei casi comincia ad andare all’asilo nido a pochi mesi e se proprio studia poco, smette a 15 anni, dopo che ha trascorso quasi 14 anni complessivi in strutture dove è rimasto a contatto con insegnanti di vario genere. Se invece decide di completare le scuole superiori e l’università, gli anni di studio aumentano ulteriormente.

Se vuoi prendere la patente, vai a scuola guida o qualcuno ti insegna a guidare. Se vuoi imparare a sciare, a giocare a tennis, a calcio, prendi un maestro o hai un allenatore. A yoga hai il maestro di yoga. A scuola di ballo hai il maestro di ballo. Ci sono persone che studiano fotografia o vanno a corsi di fotografia, di cucina e per imparare l’arte del sommelier…

In palestra il personal trainer ti spiega come impugnare i manubri e anche come pedalare…

Vero?

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Se vieni assunto in un ufficio o ti danno un nuovo lavoro, prima di iniziare davvero ti fanno fare un corso, ti affiancano a fare da assistente a un collega più esperto o ti fanno spiegare il lavoro dai colleghi. Giusto?

Se devi partorire fai il corso preparto (che a pensarci bene…).

Quando compri il cellulare, il computer, il televisore o il decoder nuovo… quanto tempo passi a studiare, a farti spiegare e/o a capire come funziona?

Addirittura, quando vai in vacanza in un villaggio vacanza c’è la serata introduttiva in cui ti spiegano come funziona il villaggio!!!

E per l’amore? E per le relazioni di coppia? E per le relazioni che non sono di coppia? Qualcuno ti ha mai spiegato qualcosa?

Qualcosa che non fosse il “metterti in guardia”, il presentarti i rischi o il raccontarti un po’ di storie piene di luoghi comuni?

Qualcosa di veramente utile per te?

Tu ti sei mai messo/a di impegno a imparare davvero qualcosa in questo ambito?

E dire che non è che non sia tema importante nella vita di una persona, nella tua vita…

Ora, che c’entra tutto questo discorso con l’osservazione di Roberta e di tutti gli altri che sono intervenuti e/o la pensano come Roberta?

C’entra, eccome.

Io sono convinta che la vita sia molto più semplice di quanto si pensi comunemente e credo anche che come “umanità intera” e come singoli individui abbiamo tutte le risorse necessarie e gli strumenti per avere dalla vita ciò che desideriamo.

Il fatto è che le risorse e gli strumenti che hai li devi usare e non tenere chiusi nell’armadio a muro della tua mente e della tua anima.

A 40 anni e “over” la vita e la vita di relazione presenta delle opportunità favorevoli (sì, hai letto bene, presenta delle opportunità) e delle difficoltà che sono diverse ma probabilmente equivalenti a quelle che presenta a 20 o a 30.

Se tu pensi di affrontare le diverse situazioni e le diverse realtà della vita con lo stesso spirito, lo stesso atteggiamento e gli stessi strumenti di sempre, ovviamente i risultati che ottieni sono poco efficaci.

A 40 anni non è utile muoversi nell’ambito delle relazioni di coppia senza la consapevolezza che la tua maturità e quella degli altri richiede un’attenzione, dei tempi e sensibilità diversi rispetto a quando avevi vent’anni.

Ma se, superati i quaranta (o i 25, i 30, i 50 etc.), prendi piena consapevolezza innanzittutto di te e dei tuoi reali bisogni e poi (solo poi) ti avvicini agli altri con accresciuta sensibilità per quello che provano, allora davvero scopri un nuovo mondo e anche una modalità nuova di vivere a pieno le emozioni.

Come forse non le hai vissute prima.

Lasciami il tuo commento.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

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139 Commenti

  1. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (6 Dicembre 2010 1:10)

    Credo che con la domanda "Tu ti prepari a vivere o..." Ilaria intendesse chiedere se chiarisci bene a te stesso chi sei, cosa vuoi e come ottenerlo, prima di buttarti nella mischia, e non se leggi tutto quello che c'è in giro sulle relazioni di coppia. Secondo me alla base di tutto c'è la riflessione, sulle proprie aspettative ed anche sulle proprie sensazioni di maggiore o minore benessere in compagnia della persona che si inizia a frequentare. Quando ero al liceo ho avuto un'esperienza che mi ha segnato per anni: ero in competizione con un'altra ragazza per conquistare un ragazzo un po' più grande di noi (a me piaceva, oltre all'aspetto, anche perchè era un tipo riflessivo come me, amava la lettura, studiava filosofia). Questa cosa è durata alcune settimane, le amiche dicevano che avrebbe scelto la più carina. Io avevo delle buone speranze, essendo considerata una delle ragazze più belle della scuola. La scelta invece cadde sull'altra, ed è stata un'esperienza che mi ha cambiato: era una ragazza con un look di una semplicità spartana, ancora più introversa di lui. Da allora in poi, per tanto tempo, tra il fare la corte a un uomo che non sembrava ricambiare il mio interesse o ricevere le attenzioni di uno che mi interessava meno ma era molto attratto da me, facevo prevalere il secondo: mi sentivo come sottoposta a un giudizio di valore da parte loro. Sono tante le esperienze da ricordare e interpretare, che a distanza ci stanno condizionando ancora.
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  2. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (6 Dicembre 2010 1:50)

    Forse si dovrebbe anche evitare di ritenere che l'unico vero amore sia quello che sfocia in una famiglia: convivenza, matrimonio, figli... Ragionando così, vengono a cadere "ostacoli" quali l'utero over 40... (oltretutto molti uomini 45/50enni hanno già figli e non cercano la donna giovane per farne altri... se mai per sentirsi più giovani, ma questa è un'altra storia). Sì, ho molte possibilità d'incontro. Il mio è un lavoro fatto di relazioni, in più ho molti interessi che mi portano fuori casa, in più frequento una palestra, in più ho molti amici (anche perché, single da ormai 7 anni, ho "dovuto" costruirmi una rete di relazioni). In più non dimostro la mia età e non sono da buttare via. Ma sapete cosa? Nonostante questo, nei primi 2/3 anni da single ho fatto molta fatica. Dopo invece è cambiato il mio atteggiamento mentale, ho smesso di essere così chiusa, di volere per forza La Storia, di essere troppo selettiva e paurosa. Non ho cominciato ad accontentarmi (altrimenti sarei già fidanzata), ma ho assunto un atteggiamento più elastico. Do più possibilità alle persone, accetto gli inviti, ho smesso di essere inacidita con gli uomini e di dire e pensare cose come "sono tutti uguali, sono tutti superficiali, si vogliono solo divertire". Ora faccio conoscenza con più leggerezza... magari non sembra da certe cose che ho scritto, ma in realtà sono molto cambiata sotto questo punto di vista. E, a proposito di quello cui accenna FrancescaChiara, francamente poi io mi faccio pure la sana notte di sesso, se mi va. O l'uscita a cena e poi invece amici come prima... insomma, si prova, si comincia una relazione che non si sa bene dove va, ma intanto si conosce meglio sé stesse e gli uomini. Che non sono affatto tutti da buttare via, che hanno i nostri problemi molto spesso, e i nostri traumi e le nostre delusioni (grazie, Alessandro)... Con leggerezza, perché poi tanto è tutto da vedere. Io ho 36 anni e nessuno mi corre dietro, figli non ne ho mai voluti... se mi capita il feeling giusto, io ci provo. Il problema per me viene solo dopo, quando qualcuno mi piace davvero. Altrimenti, pur facendomi qualche domanda (se mi piace molto), poi mi butto. @Roberta che scrivi che gli uomini vogliono la seconda mamma, ti chiedo: dunque non trovi perché non vuoi fare la seconda mamma? la tua storia è finita perché non volevi fare la seconda mamma? Te lo chiedo perché, al contrario, le storie delle mie amiche sposate da 15/20 anni sono finite o sono in crisi proprio perché fanno le seconde mamme... La mia esperienza mi dice che l'uomo non vuole affatto una mamma, tutto il contrario... è quando gli fai da mamma o diventi una mamma e non più una moglie che, spesso, scatta il tradimento...
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  3. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (6 Dicembre 2010 2:25)

    caro Alessandro,sbagli in parte...almeno...con me!! io,dico sempre ciò che penso ai miei amici uomini chè mi rispettano...magari non condividono appieno il mio stile di vita o il mio pensiero forse troppo retrò,visto i tempi,ma ho un buon dialogo...questo per dirti che credo che alla base di una buona relazione anche solo potenziale,bisogna avere le idee chiare... i miei amici sanno come sono e sanno cosa cerco in un uomo,dunque,se superficiali,musoni o in cerca di sesso e basta...con me sanno perfettamente di non avere speranze... io amo le persone,non gli uomini. gli uomini,forse dovrei dire,i maschi,son tutti uguali;le persone,NO! questa,è la differenza sostanziale:personalmente resto affascinata dalla mente,dal cuore,dall'anima di un UOMO ...e non dal fisico,il conto in banca,la bella macchina,etc etc... e...ancor di più...resto affascinata dalla COERENZA di un uomo. proprio quello che manca,a mio giudizio,oggi... w gli uomini cogli attributi,come li amo IO,che son una donna-guerriero. ;) per il resto,condivido il tuo pensiero.
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  4. Avatar di chiara

    chiara 14 anni fa (6 Dicembre 2010 13:29)

    Ciao Elisa, grazie delle tue parole. E' di aiuto sapere di non essere l'unica a provare determinate emozioni e paure. Perchè davvero adesso per me si è aperta la fase della paura. Se con lui che era così speciale è finito tutto chissà che ne sarà di me.....Non posso pensare di non amare più, non posso pensare che non riuscirò a coronare il mio sogno. Fino ai 30anni non avevo queste angosce, la fine di questa storia invece sta scatenando mille paure che non credevo davvero mi appartenessero. Come dici tu dobbiamo tenere il morale alto e credere in noi stesse altrimenti se non lo facciamo noi per prima chi potrà mai farlo? Anch eio come te sto "studiando", imparando ad essere felice da sola, a trovare serenità in me stessa e a vedere il lato positivo che sta nascendo con la fine di questa storia. Ma non è sempre facile...quando vedi intorno le coppie innamorate, le famiglie...quando le tue amiche si sposano e fanno figli e tu torni single...non è facile per niente! Ma cosa posso farci? l'unica cosa che posso fare è pensare a stare meglio, devo pensare a sistemarmi dentro altrimenti non riuscirò mai ad amare davvero! Elisa, avremo la nostra seconda opportunità solo quando, come dice Ilaria, noi per prime saremo le persone giuste per noi stesse. Certo che un aiutino da parte del destino per farci incontrare qualcuno per cui valga la pena mettersi in pista......Ti abbraccio Elisa e grazie!!!!!!
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  5. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 13:29)

    Prepararsi a vivere? Mah, alla mia età direi sia preferibile prepararsi a morire. Ho dato una scorsa molto veloce e non ho capito niente. Rileggendola bene forse capirei ancora meno. Personalmente sono dell'idea che dei paletti esistano, ovvero: 1) differenza d'età: massimo 5 anni (già troppi) 2) differenza di ceto: possibilmente nessuna (persone dello stesso ceto sociale); 3) differenza di valori esistenziali: nessuna, altrimenti salta tutto; 4) differenza culturale: possibilmente nessuna; 5) differenza di statura: lui deve essere più alto; 6) Estroversione: l'estroverso deve essere lui (cultura dominante); Questi sono i primi che mi vengono in mente.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  6. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (6 Dicembre 2010 14:57)

    @Riccardo: ti passo solo il punto 3 e con qualche riserva! A 36 anni, rispetto ai 20 e ai 30, smetterla di innamorarsi di uomini impegnati o in qualche modo non disponibili ad amare al 100%. Superare la convinzione limitante di non potere avere di più, che vada bene anche così, che si è fatte così... Col piffero!!! E va bene conoscersi, ma definirsi è come congelarsi... in una parte, in un ruolo... e bloccare la propria crescita. Ah no, io voglio uscire dal mio loop. Anzi, sono uscita. E lo devo a quello che ho "studiato", grazie a tanti libri grazie a questo blog. Grazie Ilaria, ti seguo.
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  7. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 15:13)

    @ Alessandro Tu chiami "profezia autoavverante" l'affermazione che alcune donne (per me la maggioranza) fanno dicendo "voi uomini siete tutti uguali". Beh, non è una profezia. Semplicemente hanno capito che così dicendo, fanno scappare quelli che NON sono così e gli restano gli altri, quelli che in fondo vogliono. . @ elisa salsa Il tuo commento del 3 dicembre 2010 alle 20:13 conferma quanto avevo detto sull'estroversione. Se lui è poco estroverso o timido è meglio che rinunci a cercare la persona giusta. Piaccia o meno, l'uomo DEVE essere estroverso. Se non lo è, il suo destino è uno solo. . @ Bice Primo, non ho capito niente. Secondo, i paletti che ho definito non valgono per me. Io sono poco estroverso (vedere poche righe sopra).
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  8. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (6 Dicembre 2010 15:24)

    Da "A 36 anni" in poi, caro Riccardo, non mi rivolgevo a te o a commento del tuo commento, era invece un mio personale "punto della situazione" che Ilaria e chi mi ha letto in passato avrà capito benissimo. Avevo messo uno spazio in mezzo, per separare ciò che dicevo a te dal resto, ma il sistema non l'ha presa. Ho dimenticato di usare il tag html e lasciare uno spazio. Vediamo se ora mi riesce... Ti chiedo, Riccardo: se quei paletti non valgono per te, per chi valgono mai?
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  9. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (6 Dicembre 2010 15:26)

    No, non me li piglia. D'ora in poi farò come te, Riccardo, e userò lo stratagemma del punto. . così...
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  10. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 15:34)

    @ Bice Per chi valgono? Per tutti. Troppe differenze (età, ceto, valori esistenziali) prima o poi portano alla rottura. A meno che si viva il tutto come passatempo, allora nulla ha valore.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (6 Dicembre 2010 15:49)

      @ Riccardo: ma credi davvero che le quanto affermi abbia una controprova nel reale? Chi può dimostrare quanto dici? Questo genere di affermazioni travestite da sagge verità non sono altro che generalizzazioni che servono da scuse, da paraventi, da catene utili a non procedere. Non sono considerazioni sul mondo, sono considerazioni frutto di stati d'animo negativi ripetuti e ripetuti nel tempo. Sei libero di rimanerci attaccato, anche se la cosa migliore che devi fare è staccartene. Per favore evita di insistere nel voler convincere gli altri. Anche perché chi ne riceve più danno sei tu. :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  11. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (6 Dicembre 2010 16:00)

    Già... Riccardo, hai una gran fantasia...
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  12. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 16:02)

    @ Ilaria Per quanto ho avuto modo di vedere (negli altri, ovviamente) le troppe differenze hanno portato sempre alla rottura del rapporto. Può darsi che vi siano casi nei quali non è capitato, ma credo siano rarità. Poi ripeto, se il tutto viene vissuto come passatempo, non esiste nemmeno il porsi la domanda se l'altra è non è la persona giusta. O meglio, ladomanda che si ponesarebbe: è la persona giusta per il tempo necessario?
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  13. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (6 Dicembre 2010 16:24)

    A proposito di donne-mamme, se tu avessi ancora 10 anni ti direi: Riccardo, angelo mio, dai retta alla mamma, staccati da quel computer, se hai fatto già i compiti è ora che scendi a giocare con gli altri bambini così prendi anche un po' d'aria, che ti fa bene!
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  14. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (6 Dicembre 2010 16:41)

    uffffffffff!!!!!!!!!!! che palle Riccardo! ;-) Una cosa te la do buona, ma solo una: la troppa differenza di valori e culturale. Per quanto.....sarei tentata di cancellare la seconda perche' la coppia di due miei carissimi amici e' veramente un esempio di differenza culturale abissale (lui ha la terza media, lei due lauree e un dottorato); eppure...la sensibilita', la profondita' d'animo e i valori comuni hanno reso queste due persone una coppia veramente vincente (20 anni alle spalle). Tutto il resto sono un po' stronzate, ovvero inutili considerazioni/statistiche. Guardare gli altri va bene (lo faccio anche io), ma le conclusioni le traggo sulla mia pelle. A cosa servono i paletti? ci hai pensato? a difendersi, a marcare un territorio, i confini oltre i quali non si concede l'accesso a nessuno. E' un buon punto di partenza? per un passatempo certamente si'. Poi: credi davvero che le persone possano essere usate per passare il tempo?
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  15. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 16:43)

    @ Amina Ho giocato per molti anni. Ora sono stanco di giocare.
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  16. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (6 Dicembre 2010 16:52)

    @ Bice: "studiare"....ecco, questa e' una cosa che io non riesco a fare. Sara' che sono cosi' empirica gia' di natura e nel lavoro. Ma nei sentimenti e nella vita sentimentale non riesco a reggere libri, manuali, perle-di-saggezza scritte ad-hoc. Tanto per dire: ho scaricato e stampato il manuale di Ilaria due-tre mesi fa e ancora non l'ho letto. E' piu' forte di me....mi blocca il dover "imparare" qualcosa sulla carta quando si tratta di sentimenti. Mi riesce molto meglio parlando, confrontandomi con altre persone. Limite mio: assolutamente. Perche' in effetti legendo gli articoli di Ilaria sto facendo la stessa cosa, ma sara' il confronto che nasce dopo scambiando i comemnti con altre persone, sara' che cosi' rifletto su una cosa per volta...mi e' piu' congeniale cosi'. Quello che ti chiedo e' pero' questo: nel momento in cui identifichi in uno scritto un qualcosa che poi fai tuo, come te la cavi nel metterlo in pratica? ci riesci?
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (6 Dicembre 2010 17:36)

      @ FrancescaChiara: hai toccato un punto molto importante (che di sicuro merita una trattazione ben più ampia di quanto io possa e voglia fare in questa risposta). E' importante in generale e credo che sia importante soprattutto per te che l'hai sollevato. La tua "resistenza" probabilmente ha un'origine che, una volta compresa, può esserti molto utile. Intanto faccio una premessa fondamentale: si può vivere anche senza leggere libri, manuali e soprattutto perle-di-saggezza; non solo: molte persone si immergono così tanto nella lettura di libri e di manuali e nella ricerca e nell'inseguimento di autorità di riferimento, che perdono di vista la vita vera, non la vivono e rimangono bloccati. Il fatto è - e lo notato anche in altri tuoi commenti - che tu ti poni nei confronti del tema con un atteggiamento che, nella mia percezione, è perlomeno interessante: ne sei molto attratta (se no non saresti su questo blog e non parteciperesti così attivamente, giusto?) e dall'altra sei un po' - permettimi il termine - rigida. Della serie: "o bianco o nero". Poni l'accento sullo "studiare" e poi anche su quella che tu consideri una contraddizione forte, quella tra "studio e apprendimento" ed "emozioni e sentimenti": è un po' come se tu sentissi di compiere un sacrilegio nell'avvicinare questi due temi. E se fosse tutto un po' più sfumato? E se quello che tu chiami studio non fosse altro che un'utile ricerca di maggiore consapevolezza? E se dedicarti tanto al confronto con gli altri - per altro utile e fertile se ben fatto - fosse anche un modo per allontanarti un po' da te stessa e dalle questioni che ti riguardano in profondità? Il mio obiettivo è quello di mandarti delle suggestioni, nella direzione della ricerca di un maggior equilibrio in questa e anche in altri ambiti della vita, nulla più. Una piccola provocazione: mi sembra che tu chieda a Bice come si chiederebbe a qualcuno protagonista di un'avventura emozionante, unica e particolare (e in effetti non hai tutti i torti, forse è un po' così). Ti rivolgi a lei con la stessa curiosità e la stessa incertezza che si rivolge a un'amica che è appena rientrata dalla scalata all'Everest. Non è che c'è qualcosa che ti fa paura, FrancescaChiara :)?
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  17. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 16:55)

    @ FrancescaChiara Se le persone possono essere usate? Certo, ne ho conosciute molte che lo hanno fatto con me. Ora Stop.
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  18. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (6 Dicembre 2010 17:55)

    @ Ilaria: wow!!!! carne al fuoco....uhhh...quanta! merita una riflessione e, poi, una risposta/commento. Intanto: grazie del materiale succulento! ;-)
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  19. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (6 Dicembre 2010 17:55)

    @ Riccardo: oh, povero Riccardo! (risposta giusta?) ;-)
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  20. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (6 Dicembre 2010 18:08)

    @ FrancescaChiara No, risposta errata. :-) EoT
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