Se vuoi attrarre la persona giusta e la relazione giusta per te devi evitare di coltivare un semplice “sogno”, devi invece avere piena consapevolezza e controllo di quello che vuoi e anche assumere i comportamenti e gli atteggiamenti più giusti per ottenerlo.
Questo è un tema che tratto ampiamente nella mia ormai famosa guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” (scaricala adesso).
In questo post voglio portare la tua attenzione su un aspetto particolare dell’”attrarre la persona giusta”, che mi è stato suggerito da alcuni commenti all’articolo della scorsa settimana.
All’interno di uno scambio di opinioni, Roberta a un certo punto ha scritto, rivolgendosi a me: “Non è così facile trovare uomini interessanti…dipende sempre dalla “necessità” che una donna sente di avere qualcuno accanto. A volte si finisce per convincersi di trovare qualcuno che ci piaccia…io non riesco. E le persone che potrebbero fare al caso mio non sono libere…ti ricordo sempre che, anche non volendo farsene un problema, over 40 è una età complicata per gli incontri…”.
In quel che scrive Roberta ci sono molte di quelle che alcuni esperti definirebbero “convinzioni limitanti”, cioè delle affermazioni che rispecchiano un modo di pensare in cui vi sono idee e concetti che la persona ritiene vere e incontestabili (tanto è vero che tende a farne delle generalizzazioni come: “Non è così facile trovare uomini interessanti…” o addirittura a considerarle delle verità inconfutabili perché legate alla propria identità, tipo: “Io non riesco”) e che non le sono utili a ottenere ciò che desidera. Sono “limitanti” perché la limitano nelle sue azioni e nei risultati che ne conseguono.
Premetto, facendo anch’io una generalizzazione, che tutti abbiamo delle convinzioni limitanti e che spesso non ne siamo consapevoli. E il fatto di non esserne consapevoli rende la forza di queste convinzioni ancora più potente.
Questa sulle convinzioni limitanti è una considerazione importante, sulla quale ti invito a riflettere.
Il fatto è che la parte del commento di Roberta sulla quale volevo concentrarmi è la seconda, quella che riguarda gli incontri “over 40”.
E’ un tema importante e molto sentito.
Infatti il commento di Roberta ha trovato subito riscontro anche nei commenti di altri lettori come Elisa Salsa, Andrea, Chiara e FrancescaChiara.
Niente mi impedirebbe di scrivere qualcosa del tipo: “Non è vero, cari Roberta e tutti gli altri, che over 40 (o anche over 30) è un’età complicata per gli incontri. Siete voi che avete un atteggiamento mentale negativo, superate questo atteggiamento e scoprite un nuovo mondo.”
Ma, seppure io sia convinta che l’atteggiamento mentale è basilare per cambiare prospettiva e vita, non è questo il messaggio che ritengo importante mandare oggi su questo tema.
Intanto faccio una considerazione ovvia (ricordi Catalano, il personaggio di Nino Frassica, che diceva, facendole cadere dall’alto e travestendola da grandi verità, banalità del tipo: “Meglio avere una moglie magra bella e simpatica che una moglie grassa brutta e antipatica”?): è molto più facile incontrare persone libere emotivamente, sentimentalmente e anche da “legami” famigliari tra i ventenni che non tra i quarantenni (parlo di uomini e di donne indistintamente).
Qual è la percentuale di ventenni che sono sposati o divorziati o hanno figli? Bassissima.
Qual è la percentuale di quarantenni che sono sposati/impegnati, separati/divorziati o con figli? Enormemente più alta.
E questo è un dato di realtà che sarebbe stupido ignorare.
C’è un fatto che mi colpisce ed è probabilmente una delle ragioni profonde per le quali ho deciso di dedicarmi al lavoro che faccio e di aprire questo blog.
In un mondo “strutturato” e “istituzionalizzato” (scusa i paroloni, ma credo che ci capiamo) come quello in cui viviamo, è totalmente scontato che per qualsiasi cosa ci tocchi affrontare dobbiamo essere in qualche modo “preparati”.
Io ho incominciato ad andare all’asilo (adesso si chiama scuola materna) all’età di tre anni (mia madre conserva ancora la montagnetta di quaderni con le pagine piene piene di righine, palline, quadratini che mi facevano fare, e io mi ricordo ancora la fatica!) e ho finito di studiare in modo “formale” dopo aver preso un master postuniversitario. Dopo ho continuato e continuo tuttora a studiare e a frequentare corsi di formazione e di aggiornamento.
Un bambino che nasce oggi, nella maggioranza dei casi comincia ad andare all’asilo nido a pochi mesi e se proprio studia poco, smette a 15 anni, dopo che ha trascorso quasi 14 anni complessivi in strutture dove è rimasto a contatto con insegnanti di vario genere. Se invece decide di completare le scuole superiori e l’università, gli anni di studio aumentano ulteriormente.
Se vuoi prendere la patente, vai a scuola guida o qualcuno ti insegna a guidare. Se vuoi imparare a sciare, a giocare a tennis, a calcio, prendi un maestro o hai un allenatore. A yoga hai il maestro di yoga. A scuola di ballo hai il maestro di ballo. Ci sono persone che studiano fotografia o vanno a corsi di fotografia, di cucina e per imparare l’arte del sommelier…
In palestra il personal trainer ti spiega come impugnare i manubri e anche come pedalare…
Vero?
Se vieni assunto in un ufficio o ti danno un nuovo lavoro, prima di iniziare davvero ti fanno fare un corso, ti affiancano a fare da assistente a un collega più esperto o ti fanno spiegare il lavoro dai colleghi. Giusto?
Se devi partorire fai il corso preparto (che a pensarci bene…).
Quando compri il cellulare, il computer, il televisore o il decoder nuovo… quanto tempo passi a studiare, a farti spiegare e/o a capire come funziona?
Addirittura, quando vai in vacanza in un villaggio vacanza c’è la serata introduttiva in cui ti spiegano come funziona il villaggio!!!
E per l’amore? E per le relazioni di coppia? E per le relazioni che non sono di coppia? Qualcuno ti ha mai spiegato qualcosa?
Qualcosa che non fosse il “metterti in guardia”, il presentarti i rischi o il raccontarti un po’ di storie piene di luoghi comuni?
Qualcosa di veramente utile per te?
Tu ti sei mai messo/a di impegno a imparare davvero qualcosa in questo ambito?
E dire che non è che non sia tema importante nella vita di una persona, nella tua vita…
Ora, che c’entra tutto questo discorso con l’osservazione di Roberta e di tutti gli altri che sono intervenuti e/o la pensano come Roberta?
C’entra, eccome.
Io sono convinta che la vita sia molto più semplice di quanto si pensi comunemente e credo anche che come “umanità intera” e come singoli individui abbiamo tutte le risorse necessarie e gli strumenti per avere dalla vita ciò che desideriamo.
Il fatto è che le risorse e gli strumenti che hai li devi usare e non tenere chiusi nell’armadio a muro della tua mente e della tua anima.
A 40 anni e “over” la vita e la vita di relazione presenta delle opportunità favorevoli (sì, hai letto bene, presenta delle opportunità) e delle difficoltà che sono diverse ma probabilmente equivalenti a quelle che presenta a 20 o a 30.
Se tu pensi di affrontare le diverse situazioni e le diverse realtà della vita con lo stesso spirito, lo stesso atteggiamento e gli stessi strumenti di sempre, ovviamente i risultati che ottieni sono poco efficaci.
A 40 anni non è utile muoversi nell’ambito delle relazioni di coppia senza la consapevolezza che la tua maturità e quella degli altri richiede un’attenzione, dei tempi e sensibilità diversi rispetto a quando avevi vent’anni.
Ma se, superati i quaranta (o i 25, i 30, i 50 etc.), prendi piena consapevolezza innanzittutto di te e dei tuoi reali bisogni e poi (solo poi) ti avvicini agli altri con accresciuta sensibilità per quello che provano, allora davvero scopri un nuovo mondo e anche una modalità nuova di vivere a pieno le emozioni.
Come forse non le hai vissute prima.
Lasciami il tuo commento.
Cordialmente
Ilaria
Luisa 14 anni fa (3 Dicembre 2010 20:59)
elisa salsa 14 anni fa (3 Dicembre 2010 22:13)
Monica 14 anni fa (4 Dicembre 2010 3:25)
Bice 14 anni fa (4 Dicembre 2010 4:39)
roberta 14 anni fa (4 Dicembre 2010 14:32)
Bice 14 anni fa (4 Dicembre 2010 15:58)
Eleonora 14 anni fa (5 Dicembre 2010 11:33)
roberta 14 anni fa (5 Dicembre 2010 13:06)
roberta 14 anni fa (5 Dicembre 2010 13:13)
FrancescaChiara 14 anni fa (5 Dicembre 2010 14:01)
Aljoscia 14 anni fa (5 Dicembre 2010 15:23)
Alessandro 14 anni fa (5 Dicembre 2010 16:38)
katia 14 anni fa (5 Dicembre 2010 16:45)
chiara 14 anni fa (5 Dicembre 2010 17:05)
elisa salsa 14 anni fa (5 Dicembre 2010 18:42)
andreina 14 anni fa (5 Dicembre 2010 20:07)
condivido con tutte,quando si matura e si valutano tanti aspetti,è più difficile lasciarsi andare. Ma mi piace sapere e capire il perchè di tante cose!Marco 14 anni fa (5 Dicembre 2010 20:14)
Chiara Z 14 anni fa (5 Dicembre 2010 23:05)
Giacomo 14 anni fa (5 Dicembre 2010 23:25)
elisa salsa 14 anni fa (6 Dicembre 2010 0:59)