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Questo è l’errore più grave che puoi commettere (sempre se ti interessa essere amato/a)!

Amare in modo autentico è una sensazione bellissima. Essere amati, poi, è una sensazione davvero meravigliosa.

Perché il fatto di amare e di essere amato/a,  in realtà comprende in sé una serie di significati profondi e di emozioni intensi che sono diversi fra loro, ma tutti ugualmente appaganti e gratificanti.

Quando si prova amore e soprattutto quando ci si sente amati si è convinti e certi che l’altro (o l’altra) pensi una serie di cose positive su di noi.

Pensaci bene: quando vivi una bella storia d’amore o immagini di attrarre la persona e la relazione giuste per te nella tua vita, in realtà stai considerando di vivere proprio quelle sensazioni che provi quando ti senti amato/a per davvero.

Immagini di essere legato o legata a una persona che, in fondo al proprio cuore, di te pensa sinceramente cose del tipo: “sei bellissimo/a; sei attraente; mi piaci; mi sei simpatico/a; sto bene con te, non ti lascerei (non ti lascerò mai), sei sexy, per me non c’è nessuno al di fuori di te; mi piaci anche quando sei struccata, spettinata/o, sudatticcio/a, mi piaci anche quando sei arrabbiato/a e fai l’antipatico/a.”

E’ così, vero?

E’ bellissima questa sensazione. Sono emozioni uniche e irripetibili che solo l’amare e l’essere amati possono regalare.

E sai perché?

Perché  quello che ti piace più di tutto di queste sensazioni è che ti fanno sentire accettato/a nel profondo.

Per come tu sei davvero,  senza recite e senza finzioni.

Magnifico!

Nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” parlo di come, per vivere un amore autentico, sia importante superare recite e finzioni (e questo è anche uno degli scopi principali di questo blog).

Oggi voglio andare oltre e allargare l’argomento.

E per farlo voglio occuparmi di te.

Ascoltami un momento.

Questa settimana appena trascorsa è stata davvero molto intensa per me: ho visto molti clienti personali di coaching  (e anche sentito, perché io faccio molte sessioni di coaching anche attraverso Skype, soprattutto con le persone che non sono di Milano) con i quali  ho lavorato con impegno. Cioè: abbiamo lavorato con impegno, io e loro.

Un percorso di coaching è un percorso entusiasmante perché il coach e il cliente procedono incessantemente alla scoperta di nuove soluzioni e di nuove strategie utili, sempre inedite e straordinarie. E procedono sempre insieme. Perché se uno dei due non fa la propria parte nel percorso, i traguardi stabiliti faticano a essere raggiunti. Se entrambi fanno la loro parte, beh, si ottiene davvero quello che si vuole.

Come al solito in questa settimana ho studiato nuove tecniche e ho fatto anche qualche appuntamento importante per lo sviluppo di nuovi progetti che riguardano questo blog (dei quali a breve conto di informarti).

Insomma, un gran bel da fare, che mi ha divertito e mi ha messo davanti a sfide piuttosto interessanti sulle quali anch’io devo mettere la giusta attenzione perché vada tutto per il meglio.

E questo mi piace.

Quel che mi piace più di tutto, mi appassiona e richiede sempre il massimo della mia energia, è il lavoro personale con i clienti. E’ anche la mia fonte principale di riflessione e di idee, insieme a tutto quello che succede su questo blog, soprattutto per quello che i lettori dicono nei loro commenti.

Ebbene, questa settimana pare che i miei clienti si siano messi d’accordo tra di loro (senza saperlo, ovvio, il che dà da pensare J ) per sottopormi un tema che io ritengo centrale nella crescita personale e soprattutto nel percorso individuale che è utile fare per attrarre la persona giusta.

E’ meglio che ti racconti che cosa è successo con alcuni di loro, anche se non entrerò nello specifico e userò nomi di fantasia.

Emanuela viene da me; già ci conosciamo e il discorso tra noi è avviato. Emanuela è stanca, sotto stress e io percepisco che questa cosa, a lei che ci tiene moltissimo a fare sempre tutto per bene e con grande coscienza, dà parecchio fastidio.

Io so – e lei me lo conferma – che sta lavorando moltissimo: ha in corso una serie di progetti importanti e le hanno fatto una proposta davvero molto interessante (se ci riuscisse – e ha grosse probabilità di riuscirci – otterrebbe qualcosa che desidera davvero e da molto tempo).

Emanuela è in un momento non solo di iperlavoro, di grande impegno intellettuale ed emotivo, ma anche nel quale ha bisogno di capire davvero che vuole fare della sua vita.

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Non solo: ha appena iniziato una relazione con un ragazzo che abita lontano e questo fatto – cioè avere gli spazi e i tempi giutsi da dedicare a questa persona – sommato ai precedenti, la fa sentire in ansia.

E la mia impressione è che lei di questo non si capacita, cioè non si vuole rassegnare a manifestare – fosse solo anche a se stessa – delle “debolezze”.

Poi c’è Cinzia, con la quale facciamo la nostra sessione su Skype, ed è la prima volta. Cinzia mi parla di alcune sue questioni professionali e dice che le interessa cambiare lavoro. Cinzia è davvero una ragazza piena di risorse, da tutti i punti di vista. Mi sento molto coinvolta da lei, che continua a parlarmi di lavoro.

Ma io ho avuto determinate sensazioni e durante la sessione con le  mie domande sono andata un po’ più nel profondo.

Alla fine Cinzia mi racconta un paio di episodi importanti della propria vita sentimentale che sono accaduti in un periodo piuttosto recente. Si tratta senza dubbio di episodi dolorosi. Ma, chissà perché, Cinzia parla molto del suo lavoro.

Poi c’è la storia di Fabrizio, che è stato lasciato dalla moglie circa sei mesi fa. Anche con Fabrizio si tratta del nostro primo incontro e, subito, all’inizio della sessione, Fabrizio si mette a piangere. Io mi accorgo che Fabrizio si sforza di trattenere il pianto e si arrabbia per il fatto che sta piangendo. Non solo: continua a criticare se stesso e a usare un linguaggio molto negativo riguardo quello che fa o che potrà fare nel proprio futuro.

Allora, a questo punto, che cosa hanno in comune Emanuela, Cinzia e Fabrizio?

Io credo che abbiano in comune il fatto di non accettare se stessi.

Di non amare se stessi.

Insomma: compiono l’errore più grave che potrebbero commettere, quello che davvero può pregiudicare la loro serenità.

Sì, perché,sai, te lo dico chiaro e tondo: noi siamo esseri umani; tu sei un essere umano.

E quando gli esseri umani sono sottoposti a stress, a fatica, o si trovano di fronte a difficoltà e sfide impegniative o hanno vissuto episodi dolorosi, ebbene, è giusto ed è sano che riconoscano il fatto di trovarsi di fronte a momenti critici che li fanno sentire sotto pressuione o che li fanno soffrire.

Ed è giusto e sano che rinoscano la loro fatica e la loro sofferenza e che la comprendano.

Quindi, se per caso tu ti senti stanco/a, affaticato/a, addolorato/a per i tuoi personali motivi (magari non sei ancora riuscito/a ad attrarre la persona giusta per te, o stai vivendo una relazione per nulla soddisfacente, o la tua storia è finita, o magari desideri cambiare vita, andando a vivere per conto tuo, o, ancora, forse, vuoi cambiare lavoro o il lavoro lo hai cambiato e vuoi dare il meglio oppure hai urgenza di risolvere alcune questioni economiche che ti premono), il primo passo da compiere, il più importante è accettare tutto quello che provi e che succede dentro di te.

Accettare te stesso/a e le tue reazioni di fatica, stress, dolore e tristezza.

Accettare il fatto che ci vuole il tempo giusto per superare fatica, stress, dolore e tristezza.

Accettare, soprattutto il fatto che tutto questo è naturale e fa parte di te della tua natura umana.

Perché se tu accetti per primo o per prima chi sei e come sei, con tutta la tua natura umana, compresi imomenti di crisi e di dolore, avrai meno bisogno di sentirti accettato/a dagli altri.

Se tu accetti te stesso/a ti succede anche di accettare gli altri naturalmente e – quasi magicamente – senti che gli altri ti accettano nel profondo.

E puoi provare autentici sentimenti di amore ogni volta che vuoi.

Prenditi pure la libertà di condividere questo articolo su Facebook o su altri social (i pulsanti per farlo sono qui sotto).

Lasciami i tuoi i commenti, le tue opinioni e, come sempre, sentiti libero o libera di farmi tutte domande che vuoi.

Cordialmente

Ilaria

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114 Commenti

  1. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (22 Ottobre 2011 17:03)

    Ilaria, complimenti ed in bocca al lupo per il tuo lavoro! :) Sull'accettazione e l'amore per se stessi ho già espresso la mia in precedenza. Posso aggiungere all'articolo che il processo è irreversibile: una volta che si raggiunge la stima per sè e l'amore per la persona che siamo e portiamo nel mondo non la si perde più!! :) E' ciò che ti fa rialzare dopo la famosa caduta, è la fierezza di andare in giro a testa alta con quattro spicci lavorati onestamente, è l'energia che attrae le persone!! Provare per credere:) Quando sono arrivata al punto dell'articolo in cui si dice delle emozioni irripetibili dell'amare ed essere amati ho pensato "un attimo: io mi amo e mi sento amata *da me stessa* e va benissimo così" :D fa ridere, ma è così, ed è piuttosto divertente/ridicolo lo ammetto (ho già detto che sono la persona giusta per me) ma è tanto libbberatorio come diceva Guzzanti/Funari ;)
    Rispondi a Aliyah Commenta l’articolo

  2. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (22 Ottobre 2011 17:13)

    "Amico mio, accanto a te non ho nulla di cui scusarmi, nulla da cui difendermi, nulla da cui dimostrare: trovo la pace. Al di là delle mie parole maldestre tu riesci a vedere in me semplicemente l'uomo". Ho rubato le parole ad Antoine de Saint-Exupéry per dirti, Ilaria, quanto sia prezioso questo blog. Non so come tu faccia a fare il mestiere che fai, ad ascoltare tante persone senza perdere la pazienza, ripetendo a volte le stesse cose in mille modi diversi. Si capisce che ti piace, che hai proprio scelto il mestiere giusto per te... E noi ti abbiamo cercata e trovata, perché tu hai le risposte, giuste anche quando non sono quelle che ci aspettiamo noi. Ho letto, nell'altro post, il discorso sulla differenza tra amore e amicizia. Forse lo capirò fino in fondo quando lo sperimenterò. Sull'accettare o meno sé stessi, beh... ricordo bene come la cosa fu il tema di un acceso botta risposta tra noi :-). Poi... un giorno ho smesso di vergognarmi, ho deciso che potevo pure correre il rischio di fare brutta figura, mostrarmi debole, umana e sbagliare. Facendolo ho scoperto che gli altri (meno uno, ma chi se ne frega) mi vogliono bene lo stesso, anzi più di quando mi mostro perfetta sul mio piedistallo fatto di successi professionali, tacchi alti e dieta. Ed è stata tutta discesa verso un netto miglioramento del mio livello di vita. :-)
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  3. Avatar di Rosita

    Rosita 13 anni fa (22 Ottobre 2011 18:35)

    @Ilaria io ho commesso l'errore di cui parli in questo articolo, sono stata cieca e sorda a tutto quello che succedeva dentro di me, far finta che tutto andava al meglio, quando in realtà non era così, quando ho incominciato ad interargire in questo blog, ho tirato fuori quello che sentivo dentro, non mi sono vergognata, non mi sono sentita un pesce fuor d'acqua, tu con molta pazienza anche nel post precedente hai cercato di farmi capire quanto sia importante l'amarmi, l'accettarmi per quello che sono, con i miei pregi e miei difetti...mi sto ripetendo la serenità è il traguardo di un percorso fatto di piccoli passi che richiede pazienza impegno e il cui ingrediente base è l'amore per me stessa (questo me l'hai scritto ieri se non sbaglio ed è diventato il mio motto)
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  4. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (22 Ottobre 2011 19:55)

    è un percorso che personalmente ho affrontato nella mia +totale solitudine molto tempo fa:mi amo eppure non riesco a farmi" rispettare" come vorrei se non mettendo i puntini sulle i...e non è detto che questo basti a certe persone per autolimitarsi.son fatti così. in alcuni casi,mollo tutto e vado via:parenti e amici-conoscenti... in altri,non me ne curo affatto... in amore,non ho"fortuna",ma leggendo voi, ho pure capito che esiste amore sotto tante forme e che pur sbagliato,possa esserci del buono...come è successo ,oggi ,col capo nr3 che ha fatto l'esatto contrario di quello che pensavo:si è dichiarato con+convinzione. da ciò,mia considerazione:son così diffidente,che se anche c'è AMORE,NON LO VEDO AFFATTO. questo,mi"spaventa"un pò...
    Rispondi a ELEONORA Commenta l’articolo

  5. Avatar di Anna V

    Anna V 13 anni fa (22 Ottobre 2011 20:04)

    Questo articolo sembra fatto apposta per questo momento della mia vita.. Difficile per colpa di eventi dolorosi da gestire legati alla natura umana fatta di vita e di morte.. A tutto ciò aggiungo i miei problemi e la tristezza che a volte mi avvolge.. Beh io ho pienamente accettato me stessa.. Anche quando sono triste penso di averne il diritto, accetto il momento, so che magari necessito di un po' di tempo in più del normale per reagire ma so che reagirò .. Una volta pensavo ( mi hanno convinta a pensarlo) che accettare di essere a volte fragile mi rendesse agli occhi degli altri meno " bella" affascinante... Era meglio la versione wonder woman... E invece no, accetto e riconosco i miei momenti difficili, mi coccolo e cerco di amarmi ancor di più senza aspettare che lo facciano gli altri e spero e spero sempre che le cose possano andare bene.. Sempre... Grazie Ilaria
    Rispondi a Anna V Commenta l’articolo

  6. Avatar di tamy

    tamy 13 anni fa (22 Ottobre 2011 21:43)

    Ilaria a me però succede sempre il contrario io penso di aver imparato ad accettare le mie fragilità le mie debolezze ed i miei difetti..non sono perfetta anzi..con i miei sbalzi d'umore e le mie lune...ammetto di essere parecchio difficile eppure continuo a trovare persone sulla mia strada che mi chiedono di essere perfetta (sia nelle relazioni chein altri ambiti) persone che criticano continuamente le mie scelte e sembra che siano a volte felici nel vedermi cadere...Questa cosa mi rende tristissima perchè non capisco questo risentimento perchè se una persona mi è antipatica la evito mika voglio il suo male...Non è un mio sfogo vittimista...ti assicuro che ci sono su questo pianeta persone che vogliono il male degli altri anche per scaricare le loro frustrazioni..Quello che mi kiedo è come mai le attiro o se capitano casualmente a tutti e si impara semplicemente a trattarle..Altra domanda è vero che dobbiamo accettarci eppure ci sono delle cose ch eio vorrei cambiare perchè nonmi fanno stare bene come trovare un equilibrio tra le due cose?
    Rispondi a tamy Commenta l’articolo

  7. Avatar di Barbara

    Barbara 13 anni fa (23 Ottobre 2011 9:42)

    Leggendo questo articolo e precisamente nella descrizione dell'amore incondizionato ho potuto riconoscere anche l'amore che danno e che si prova nei confronti degli animali. Io sono volontaria di un canile e di un gattile e mi piacerebbe che iniziaste, nel caso non lo aveste ancora mai provato, a coltivare un rapporto del genere con un cane o un gatto. Di sicuro sarà un inizio per quanti di voi pensano di non essere ancora riusciti ad arrivare a questo traguardo....i gattili e i canili sono pieni di gatti e di cani che cercano solo affetto e danno solo affetto. Affetto vero, sincero, disinteressato..da conoscere assolutamente. Mantenere un cane o un gatto richiede davvero pochissimo ma si impara tanto sull'amore incondizionato. A Ilaria, a cui faccio i miei complimenti per le numerose intuizioni e consigili sempre validi, e a tutti i suoi coachee do questo suggerimento, con il cuore, con la piena consapevolezza di chi sa di cosa sta parlando. A presto Barbara
    Rispondi a Barbara Commenta l’articolo

  8. Avatar di maria

    maria 13 anni fa (23 Ottobre 2011 12:22)

    ho provato quel sentimento decritto nell'articolo una sola volta in vita mia e per pochissimo tempo. da allora sono passati 17 anni sono emozioni e stati d'animo che il termine "bellissimo" non è sufficiente a decriverli. mi rendo conto ora, o forse già lo sapevo dentro di me ma non VOLEVO avere il tempo di fermarmi a riflettere, che tutto dipende da noi e come qualcuno ha già detto gli altri sono il nostro specchio. fingere, recitare, avere paura di dire quello che si pensa e si vuole, di esprimere la propria FELICITà, significa vivere male la storia, e chi abbiamo di fronte questo lo recepisce, così, gira i tacchi e va via. Autostima, accettare se stessi, essere se stessi ...... tutto ciò non mi appartiene tutte le volte che sono con un uomo che mi piace non riesco ad essere me stessa, mi blocco, mi paralizzo, fingo il non interesse, non faccio mai il primo passo in nulla, non sono propositiva ho paura di mettermi in gioco, di soffrire ancora. allora che senso ha anadare a letto con quest'uomo quando i miei presupposti sono sbagliati, cosa avvertirà di mer quell'uomo??? perchè non credo che solo gli uomini che capitano a me sono negativi o pagliacci ...... come sono io per loro a pensarci bene 17 anni fa la mia storia finì quando iniziai a non essere più me stessa, mettendo in atto tutti quei sopra descritti atteggiamenti dettati dalla paura di perderlo e l'ho perso!! ma il non fingere richiedere una GRANDE autostima, una GRANDE consapevolezza di se stessi e di sicurezza .......... io quando ho di fronte una persona che finge, che non è a proprio agio, lo avverto mi provoca fastidio, e quindi perchè un uomo che incontra me non dovrebbe fare altrettanto... @ Ilaria, grazie per le tue carezze, sono contenta di questo blog
    Rispondi a maria Commenta l’articolo

  9. Avatar di Merilisa

    Merilisa 13 anni fa (23 Ottobre 2011 14:49)

    Cara Ilaria, ho conosciuto il tuo blog tramite un'amica di fb e mi piace molto, soprattutto perchè ti sento autentica e motivata nella tua professione di aiuto. Sei uno stimolo per me in un momento di transizione tra senso del dovere e della responsabilità e salto nel vuoto verso ciò a cui veramente aspiro e che mi appassiona nel profondo. Grazie, ho imparato da tempo che nessun incontro è casuale e che ogni evento ci insegna qualcosa di nuovo su noi stessi, spingendoci a migliorare.
    Rispondi a Merilisa Commenta l’articolo

  10. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (23 Ottobre 2011 15:33)

    ogni incontro non è casuale... il non fingere indica GRANDE sicurezza...beh,allora io son il TOP DEL TOP :))))))) è chiaro:ci si mostra per quello che si è col rischio di prendere gran belle batoste...già...in tutti i sensi... ma non è un male,sempre!!!almeno per me che ho conosciuto solo MALE. il bene era compensato dai miei cani e gatti che ho sempre avuto!!:)) ora,se male ci sarà,è giunto il momento di scoprirlo in amore. sempre armata fin ai denti,da buona guerriera quale sono...
    Rispondi a ELEONORA Commenta l’articolo

  11. Avatar di Cristina

    Cristina 13 anni fa (23 Ottobre 2011 16:05)

    Avevo intuito quello che tu hai scritto, tuttavia oltre al'accettare cerco di mettere tutta la buona volontà per superarequesto periodo.Quando scrivi se accetto chi sono, come sono con tutta la natura umana ec ec...mi sorge una domanda che a volte mi pongo e non so darmi una risposta.Chi sono?rispondere a questa domanda non significa dire sono una ragazza mora ecc ...come rispondere a questa domanda?conoscendosi perfettamente?
    Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

  12. Avatar di Vanesia

    Vanesia 13 anni fa (23 Ottobre 2011 19:59)

    Ilaria, mi scendono le lacrime quando accarezzi così l'anima!!! Si, è vero...io sto trascorrendo un momento molto delicato della mia vita, nonostante fosse quello che cercavo di fare da tempo...ma a volte noi pensiamo che basta raggiungere l'obiettivo e non c'è piu' nient'altro di cui parlare. come le favole che terminano con la scena di Lei e Lui che si baciano e con sotto la scritta "...e vissero felici e contenti". E no, non è proprio così perchè tutto inizia quando è stato raggiunto un obiettivo; da quel momento iniziano le nostre reazioni e nel mio caso, quando ho raggiunto l'obiettivo di cambiare lavoro, sono usciti fuori tutti i miei irrisolti, tutte le mie paure e le mie inquietudini.
    Rispondi a Vanesia Commenta l’articolo

  13. Avatar di Vanesia

    Vanesia 13 anni fa (23 Ottobre 2011 20:00)

    Sto capendo piu' cose adesso di me, adesso che mi sento stressata, che basta un niente che mi vengono attacchi di ansia, adesso che sembra che qualsiasi cosa remi contro me...e invece sono semplicemente io ad essere super tesa, e ad ossevare il mondo con gli occhi di una nuova Vanesia, la Vanesia che deve affrontare un bel cambiamento nella sua vita e che ha capito che non accetta DI ESSERE UNA PERSONA FRAGILE. Si Ilaria, ho capito di essere molto severa con me stessa, e di non perdonarmi per il fatto di sentirmi "spaesata e irrequieta"...c'è quella parte di me che si arrabbia diendomi "no, devi essere forte, devi essere al massimo, devi sentirti felice e non triste depressa". Oggi mi sono concessa una lunghissima passeggiata al parco di 2 ore, ho riflettuto sugli ultimi avvenimenti e ho pianto...ho pianto tanto, e poi sorridevo...insomma sembravo una pazza.
    Rispondi a Vanesia Commenta l’articolo

  14. Avatar di vanesia

    vanesia 13 anni fa (23 Ottobre 2011 20:01)

    e alla fine, sai cosa ho detto dentro di me? Che la vita è una cosa meravigliosa, è uno scenario stupendo in cui, se noi decidiamo di cogliere le occasioni che ci vengono offerte, avremo la fortuna di provare emozioni fortissime che ci faranno crescere, ci faranno piangere e ci faranno capire (come nel mio caso) che a volte è giusto e naturale sentirsi impauriti e fragili, ma dobbiamo essere fiduciosi del fatto che siamo una fonte inesauribile di energia e forza d'animo...e amandoci e rispettando i nostri tempi, tutto viene affrontato. Grazie Ilaria!!!!
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  15. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (23 Ottobre 2011 23:53)

    :-) ...oggi ho avuto una buona giornata, più delle giornate passate. E pensare che credevo sarebbe stata tragica, visto che riccore un anniversario non piacevole da ricordare... Invece fin da stamattina mi sono svegliata con una sensazione nuova, di improvvisa e ritrovata libertà. Di nuovo come questa estate, prima dell'ultimo "fatale" incontro con l'amico di turno. Sono di nuovo padrona della mia vita! Lo sono sempre stata, ma nell'ultimo mese avevo un po' abdicato la mia felicità aspettandomi cose da qualcuno che non me le voleva dare. Così ero inquieta, nervosa... un'amica che mi conosce bene si era accorta del cambiamento. Me lo ha detto giovedì. Solo che non sapeva da cosa dipendesse. E forse non lo sapevo bene nemmeno io. Invece stamattina mi sono risvegliata in questa splendida domenica autunnale con la voglia di vivere la giornata e la sensazione di tenere salde le redini del mio destino. Intanto partendo da oggi. Ho sentito di avere tanto spazio davanti, un orizzonte di nuovo libero e ampio... tanta vita per farne ciò che voglio e, soprattutto, ciò che può farmi felice davvero. Prima ero come in balìa di un'altra persona, una persona che non pensava alla mia felicità. Ok, non era certo tutto in mano sua, perché la gran parte del tempo era a mia disposizione. Tuttavia per vederlo dovevo adattarmi alla sua disponibilità o i tempi si allungavano sempre... e poi era cominciata l'attesa, quando lui spariva. L'attesa che mantenesse certe promesse. E la paura a tirare fuori quello che provavo, paura di spaventarlo, paura di perderlo. E' incredibile come una relazione che mi dava così poco fosse diventata così importante da sopportare di non essere più padrona della mia vita e condannata ad un'eterna attesa, nella inibizione dei miei slanci. Forse perché all'inizio pareva diversa, poi... E intanto avevo ricominciato a pensare... Cosa dipendeva da me, cosa da lui, cosa fare... Poi un giorno mi sono stufata di pensare e ho ascoltato solo come stavo. Mi sono messa lì, a guardare l'infinito, ho messo in pratica qualche tecnica di rilassamento che ho imparato e... la risposta è arrivata. Semplice, chiara, inequivocabile. Io non stavo bene così e non volevo vivere così. Mentre me ne rendevo conto, ero già passata all'azione. Ho tirato fuori tutto quello che avevo dentro (e non c'era rabbia) e con poche semplici inequivocabili parole ho detto semplicemente cosa sentivo, come stavo e cosa non volevo più. Con una sola motivazione: merito di meglio. Gli ho proprio detto così: penso di meritarmi di meglio di quello che mi dai tu. E non ho chiesto nulla. Perché se n'era parlato e so cosa non vuole dare a nessuna donna. Ma dopo mi sono stupita di me stessa, del mio tono pacato, delle poche parole usate. E anche di non averlo aggredito, di non essermi lanciata in spiegazioni psicologiche. Ma ero come in trance, non so... puro istinto. Di sopravvivenza forse. In questo periodo ho due IO che si alternano dentro di me: quello solito, vecchio... e il nuovo IO, che è un IO ritrovato in fondo, un IO bambino, più interno ma sempre più al posto di guida. L'ho liberato io, questa estate... mi sono fidata di lui. Mi piace molto questo mio nuovo IO. Ero proprio stufa dell'altro, come di una pelle vecchia. Stamattina nel mio letto mi sono svegliata che ero tutta "mio nuovo IO". Ho realizzato che giorno era e mi sono complimentata con me stessa. Sono venuta qui sopra e ho scritto il primo commento di oggi. Ho lavorato un po' e poi sono andata a fare la spesa... un dovere che di solito detesto, ma che oggi aveva un sapore diverso. Il nuovo IO mangia cose diverse... Dopo pranzo sono partita per una breve trasferta: dovevo incontrare una persona, per lavoro... era lavoro ma sono tornata a casa con delle cose nuove per me. Insomma, sono ripartita. Ho anche dei progetti in testa per la mia casa... e voglia di cose nuove. Niente a che fare con l'amore. Quello non è più un problema da risolvere e non è un obiettivo da raggiungere. Sì, mi piacerebbe ma non lo vivo come obiettivo. Invece ho la sensazione che la mia ricerca sia terminata... e forse già da un po'. Era me stessa che cercavo, proprio quella me stessa che si è svegliata nel mio letto stamattina. Credo sia la vera me stessa. Le altre me stesse sono reazioni a determinate situazioni di squilibrio, reazioni di difesa. Diciamo pure che sono corazze, donne armate, con la tutina da wonder woman... e che hanno fatto il loro tempo. Perché se oggi cado in una vecchia trappola, non tiro fuori l'armatura... ne salto fuori come un grillo e buonanotte! Così il 23 ottobre ora ha un significato diverso :-)
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  16. Avatar di Riccardo Levi

    Riccardo Levi 13 anni fa (24 Ottobre 2011 9:35)

    Sarebbe interessante poter raccontare una cosa capitata a me 10 anni fa, ma evito per un motivo facilmente immaginabile. Per il resto, direi che nessuno viene al mondo detestandosi. Sono le persone che si hanno intorno che condizionano l'idea che abbiamo di noi stessi.
    Rispondi a Riccardo Levi Commenta l’articolo

  17. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (24 Ottobre 2011 11:03)

    e vissero tutti (o quasi,per FORTUNA!!!)felici e cornuti... perdonate la battutaccia...:)))))
    Rispondi a ELEONORA Commenta l’articolo

  18. Avatar di Michela Russo

    Michela Russo 13 anni fa (24 Ottobre 2011 13:40)

    Un guru della PNL di cui non ricordo il nome ha detto:" ognuno si comporta (quindi ottiene) in base alle risorse che ha" sicchè, quando parlo con qualche mia amica (ancora!!!) in cerca del principe azzurro le dico:" sì, ma tu sei sicura di essere una principessa???" :) in sostanza, Amare è principalmente DARE questo dare, comporta un ricevere il cerchio si chiude l energia non si disperde!! baci a tutti :)
    Rispondi a Michela Russo Commenta l’articolo

  19. Avatar di rosita

    rosita 13 anni fa (24 Ottobre 2011 14:30)

    @Michele Russo, penso che chi è stata ferita o delusa, abbiamo solo dato amore ma in cambio ha avuto solo sofferenza, inganno, bugie, menefreghismo ecc...è il mio caso, non aspetto il principe azzurro, ma una persona che mi ami per quello che sono, non una persona che pur di raggiungere il suo scopo, è disposta a passarti sopra, a calpestarti...
    Rispondi a rosita Commenta l’articolo

  20. Avatar di Riccardo Levi

    Riccardo Levi 13 anni fa (24 Ottobre 2011 16:13)

    PNL? Domanda: siamo esseri umani o macchine? Risposta: macchine. Io sono diesel. :)))))))))))
    Rispondi a Riccardo Levi Commenta l’articolo