Non è che per caso hai paura della felicità?

felicitàSe vuoi attrarre la persona giusta per te devi avere bene chiaro in mente che cosa significa per te essere pienamente felice e anche come puoi realizzare la tua felicità.

E, soprattutto, non devi avere paura di essere felice.

Di quanto sia importante, per essere attraente, il fatto che tu sappia con certezza che cosa desideri per te, parlo ampiamente qui sul blog e nei miei percorsi.

Oggi voglio aggiungere ulteriormente delle considerazioni.

So benissimo che il fatto che abbia scritto “non devi avere paura della felicità” ti ha suscitato molto perplessità del tipo: “Ma che cosa stai dicendo, Ilaria?! Ma come è possibile avere paura della felicità? Tutti la desideriamo la felicità!”.

Così credi che sia, ma non è proprio come credi o come comunemente si crede.

Intanto faccio una premessa importante: molti sono infelici senza avere una relazione (e pensano che sia soprattutto a causa di quello). Molti sono infelici avendo una relazione (e proprio a causa della relazione).

Sappi che non puoi essere felice e avere una relazione infelice; è anche molto difficile che tu sia infelice e abbia una relazione felice.

Di certo puoi essere felice e avere una relazione felice. E, con altrettanta certezza, puoi essere felice senza avere una relazione.

Calma: so benissimo che tutte queste affermazioni risultano provocatorie…

Quello che tengo a dire è che devi essere felice per avere una vita felice e una relazione felice.

Ma andiamo avanti e arriviamo al punto.

In un post di qualche settimana fa,  affermavo che alcune persone si “perdono per strada” nel loro percorso personale anche perché sono terrorizzate dalla felicità, dall’idea di raggiungere quello che vogliono davvero.

E FrancescaChiara, una lettrice, in un suo commento, mi esprimeva le propre perplessità: “Qui mi hai perso! ovvero, non ti seguo. Come può la felicità terrorizzare? [tra l’altro dovremmo definire felicità]. Come posso essere spaventata dal raggiungimento di ciò che voglio? Intendi dire che ci fa paura poi l’idea di poter perdere quello che abbiamo raggiunto? A tal punto da farci paralizzare da questa paura e non provare nemmeno ad essere felici?”

Io  ho dato una risposta e ho promesso di occuparmi ancora del tema. La mia risposta si concludeva con queste parole: “Le questioni che poni tu (paura di raggiungere la felicità intesa come paura di perderla), in effetti, sono tra quelle che compongono la “paura della felicità” di cui parlo, ma non sono le uniche. Ve ne sono di molto più sottili…
Quanto alla definizione di “felicità” ti suggerisco di non perderti in eccessivi distinguo (a che ti servono?). Per me, in questo senso felicità significa vivere la vita che vuoi veramente.”

Oggi in questo post ti voglio esporre quelle che sono alcune delle ragioni “sottili” della paura della felicità, che accomunano molte più persone di quanto tu possa lontanamente immaginare.

La prima è una “non-abitudine alla felicità”, una scarsa dimestichezza con il concetto di felicità: la felicità, nel nostro mondo, è considerata una sorta di “tabù”, di tema scottante, quasi pruriginoso. Non a caso anche FrancescaChiara, forse temendo di essersi lasciata andare, ha subito messo i puntini sulle “i” e ha aperto la parentesi: “dovremmo definire felicità”.

E’ stato un modo  come un altro per dire: “andiamoci piano, rallentiamo, stiamo toccando un tema spinoso… la felicità…”.

A te, che sensazioni strane provoca quella parola? Il tuo corpo ti sta mandando segnali di disagio mentre mi leggi?

Sui giornali, in tv, sui libri, in internet ormai si parla di tutto, spesso a sproposito e con una libertà che sfiora la licenza. Ancora qualche decennio fa era scoveniente pronunciare la parola “piedi” in pubblico (si usava il termine “estremità”), ora se non si nominano con disinvoltura e in continuazione parti anatomiche con funzioni specifiche o funzioni fisiologiche varie (e il loro esito), non si “buca il video”, “non si lascia il segno”.

E quando un personaggio famoso, ricco e di successo viene intervistato non tralascia particolari della sua vita intima (l’età della sua prima volta; quella della sua prima volta con un persona del sesso opposto, quella della sua prima volta con una persona del suo stesso sesso, quella con tutte e due insieme ;) etc.), ma alla domanda classica: “Sei felice? Tutto quello che hai e che fai ti dà la felicità?”, di colpo si imbarazza e biascica cose insensate.

E anche questo genere di personaggi, molto spesso, si attacca come se fosse un salvagente, alla precisazione di FrancescaChiara: “dovremmo definire felicità”. E già. Dovremmo…

Ci hai mai fatto caso?

E’ come se, ogni colta che io dico che la mia mamma fa le lasagne più buone del mondo, qualcuno mi correggesse: “Definiamo cosa significa lasagne buone…”. Ma te lo vedi?!

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Il concetto di felicità è considerato un ambito di competenza dell’alta filosofia. Oppure viene svilito e sminuito.

Ci sono alcuni stati di Facebook che a me davvero impressionano: “Oggi è venerdì. Sono felice perché tra due ore smetto di lavorare.”. O: “Sono proprio felice! Hanno finalmente dato la multa alla mia vicina di casa che parcheggia in divieto. Ben le sta!”

La felicità: ma che roba è?

Quando ero piccola io – e credo anche adesso – le famose favole piene di principi e di principesse erano fitte di vicende complicate e dolorose. Le seguivi passo passo con ansia e partecipazione e quando le grane si risolvevano e volevi sapere che cosa sarebbe successo d’ora in avanti (il bello stava per incominciare!), tutto si chiudeva con la frase “e vissero felici e contenti”.

Ma che cosa significa?

Io da bambina me lo chiedevo sempre e spesso lo chiedevo anche a chi mi era vicino.

I telefilm e i film di grande successo hanno tutti la stessa struttura: la trama si basa su alcuni problemi da risolvere e ostacoli da superare.

Poi c’è il lieto fine, che in realtà è solo l’inizio: ma la storia, appunto, finisce.

Che cosa c’è di così misterioso nell’essere felici e contenti? Che cosa c’è di così indicibile nella felicità da non poterlo spiegare chiaramente?  :)

E a casa, in famiglia, a scuola il tema felicità non se la passa molto meglio. Nemmeno tra amici e neanche in coppia. Non se ne parla. Si cala un velo di silenzio, di vergogna, di timore.

La seconda ragione che spiega la paura della felicità è il fatto che pochissimi sanno che cosa sia la felicità per loro. Non sanno definirla, descriverla. Non sanno che cosa li rende davvero felici.

Cioè: se tu temi la felicità forse è anche perché non sai che cosa sia la felicità per te. Non hai provato a definirla, non ci riesci, hai qualche difficoltà in quella direzione. Fatichi a immaginarla e a calarla nella realtà della tua vita.

Forse credi che sia troppo grande, impegnativa, difficile per te: immaginarla ti fa pensare di dipingere la Cappella Sistina. E come fai?

E’ come se tu pensassi che è una cosa “tanto gigantesca” da non poter essere contenuta nemmeno dalla tua immaginazione.

Questa ragione deriva direttamente dalla precedente: non essendo abituate a “parlare”, a “esprimersi” in termini di felicità e di soddisfazione individuale, le persone non ci “mettono su la testa” e nemmeno il cuore.

Per cui hanno grande dimestichezza con quello che non amano, che non li rende felici, che li fa star male – di quello sanno parlare nei minimi dettagli, lo sanno descrivere, lo “maneggiano” per bene (anche se presenta sempre delle incognite insospettabili) – ma faticano a definire la loro propria felicità.

E questo ha una serie di conseguenze interessanti…

Oggi mi fermo qui.

Di carne al fuoco ne abbiamo messa in abbondanza. Tu “cuocila” con i tuoi tempi e nei modi che preferisci.

Io esco a farmi una passeggiatina nella Milano del venerdì sera, che si prepara alacremente al weekend.

Lasciami i tuoi commenti con opinioni, sensazioni, provocazioni ;) .

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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208 Commenti

  1. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (3 Febbraio 2011 13:07)

    @ Riccardo: nessuno ti priva della liberta' di avere opinioni (ben diverse da un giudizio). Le opinioni sono per definizione soggettive = tutte tue! in pieno diritto. Tu non parli con nessuno per 1000 altri motivi, e lo sai. Primo tra tutti la paura di non piacere e di non essere accettato. Probabilmente perche' tu per primo non ti piaci e non ti accetti. Con te la psicologia spicciola si spreca :-)
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  2. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (3 Febbraio 2011 13:49)

    brava,FRANCESCACHIARA! ;)
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  3. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 15:55)

    @ FrancescaChiara Non parlo perchè non ho niente da dire. Le mie opinioni (se le ho) essendo assimilabili ai giudizi, me le tengo per me. . @ Eleonora Fort Alamo è caduto.
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  4. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (3 Febbraio 2011 16:36)

    @ Riccardo: guarda che Eleonora probabilmente acconsentiva al mio commento delle 8:59!! e non a quello delle 11:07. Svegliaaaaaaaa!!! Quindi non far cadere Fort Alamo cosi' in fretta.....le faresti un gran torto. Dopo di che...tieniti pure le tue opinioni per te: chi ci perde siamo solo noi che non avermo il piacere di conoscerti.
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  5. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 16:59)

    @ FrancescaChiara La caduta di Fort Alamo era giàdecisa. Il commento di Eleonora non vi ha niente a che vedere (lo scrivo così perche non so se si dice che "centra" o "c'entra". Il piacere di conoscermi? Solo in Lombardia ci sono milioni di persone più interessanti di me.
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  6. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 17:21)

    @ Ilaria Grazie. Avevo il sospetto fosse "c'entra", ma spesso l'ho visto scritto nell'altra versione e dato che do per scontato che gli altri ne sappiano più di me ....... Perchè lo do per scontato? Perchè si.
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  7. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (3 Febbraio 2011 17:30)

    Riccardo, cominci ad appesantire anche me, che sono sempre stata dalla tua parte. Aiutami a capire perchè sto continuando a pensare al tizio delle telefonate della buonanotte, dopo averlo trattato in malo modo, mentre di solito mi faccio fondamentalmente gli affari miei: mi rivolgo a te come esperto. Perchè mi sto annoiando e non lo sapevo? Perchè è un bell'uomo? Perchè a differenza tua sono fondamentalmente naive e credo che ognuno abbia un fondo di positività, mi risulta difficile credere fino in fondo nelle strumentalizzazioni? O...? O...? Dammi un giudizio.
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  8. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 17:47)

    @ Amina Giudizi? No. Poi non capisco. 1) Perchè dovresti pensare ad una persona che ti annoia? Autolesioninsmo? 2) E la bellezza? Qualche donna attraente l'ho conosciuta, quindi mi interessano solo i modelli cozza e scorfano. :-D Se lui è, umanamente parlando, così scadente, non dovresti pensarci. Forse. 3) Il fondo di positività esiste in quasi tutti. Ma se si deve raschiare il fondo ..... :-D Facendo una ricerca in internet nei vari siti di psicologia e trovando casi simili, oserei pensare che, forse, in fondo le telefonate non ti sono dispiaciute. Però, se è un bell'uomo, beh, vedi tu. In genere si dice che per gli uomini sia come per le donne. O c'è la bellezza o c'è il resto. Sia chiaro, si dice, mica lo dico io. Io non penso, riporto il pensiero altrui. Sono un blogger da riporto. :-D
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  9. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 18:46)

    Fessi si nasce. Ed io, modestamente, lo nacqui.
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  10. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (3 Febbraio 2011 18:18)

    Amina??? Premesso che non sto pronosticando nulla e non vorrei essere fraintesa in questo senso... leggendo ciò che ha scritto Ilaria sulle ragioni (varie e diverse) di un tradimento e ciò che ora scrivi tu e scrive Riccardo, vorrei aggiungere che spesso nemmeno il traditore conosce le sue ragioni. Oppure enumera ragioni che non sono quelle reali. Finché ci si è dentro, è difficile capire. Magari lo si capisce dopo. L'esercizio della consapevolezza aiuta, resta che l'attrazione è un fenomeno a volte così (apparentemente? comunque ci sono tante teorie e nessuna verità) irrazionale che diventa davvero difficile sbrogliare la matassa.
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  11. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (3 Febbraio 2011 19:31)

    Bice, Riccardo, non è che mi dispiaccia la situazione in sè: è qualcosa che mi ha preso alla sprovvista, non stavo cercando qualcosa del genere, quindi dubito sugli esiti positivi del farsi coinvolgere in qualcosa che non ci appartiene. Il secondo punto è che ho avuto solo per un minuto il dubbio che fosse sincero quando dice di cercare una relazione platonica perchè così sarebbe corretto nei confronti dei rispettivi partner (e ancora mi sto dando dell'ingenua per avergli creduto in quel minuto): secondo me è un tentativo per arrivare indirettamente, col tempo, a una relazione a tutti gli effetti. Per questo non me la sento di affrontare una lunga schermaglia, per poi approdare a cosa? A una rottura più in là? Ciò non toglie che mi piaccia molto conversare con lui. Questa settimana si è preso delle ferie, ogni qualvolta è possibile porta i bambini (sono alle elementari) a visitare una città d'arte. Capito il tipo? Riccardo, non mi annoio a parlare con lui: forse mi annoio della mia routine di vita, e non me ne stavo rendendo conto.
    Rispondi a Amina Commenta l’articolo

  12. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 19:55)

    @ Amina Non so, dovrei esprimere delle mie opinioni. Aspetto di trovare qualcuno in internet che abbia scritto quello che penso, poi ti farò sapere.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  13. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (3 Febbraio 2011 20:06)

    oddio,RICCARDO caro,non ti seguo+:che succede...mi son persa qualcosa?ero per terreni,prima,con un cliente;ora,ho un gran giramento di testa...la campagna mi angoscia parecchio!! è la seconda volta che mi succede,non so perchè... :(
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  14. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 20:13)

    @ Amina 14. Non maltratterò il mio corpo, ma lo tratterò con rispetto, senza considerarlo un semplice strumento. Conserverò le energie vitali (del sesso, del respiro e dello spirito) per la realizzazione della via. Mi asterrò dalla sessualità disgiunta dall’amore e dal reciproco impegno. Considererò i rapporti sessuali in relazione alla sofferenza che potrebbero provocare. Rispetterò la libertà e gli impegni assunti dagli altri, per preservarne la felicità. Sarò pienamente consapevole della responsabilità di mettere al mondo nuove vite, e mediterò sul mondo in cui intendo far nascere nuovi esseri. (THICH NHATH HANH) . @ Eleonora La campagna ti angoscia? Male. La natura dovrebbe essere l'ambiente naturale dell'essere umano. . @ Tutti Ho scritto dovrebbe, non deve.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  15. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (3 Febbraio 2011 20:47)

    Adoro la campagna! E la natura in genere. @Amina... a me è capitata una relazione platonica, circa 3 anni fa. Era lui che la voleva così. La compagna ufficiale, però, non la pensava come lui, cioè non pensava non fosse grave, e ne discussero parecchio. Per lei questo bisogno di lui di parlare e confidarsi con un'altra donna era comunque tradimento. Sapeva infatti di pranzi, caffè e passeggiate al parco... Soprattutto lei stava male, era gelosa, aveva paura... e lui, egoisticamente, perseverava. L'uomo in questione sosteneva, esattamente, che "è il sesso a marcare il possesso". Si sentiva pulito, soddisfaceva un suo bisogno di scambio mentale con una persona che stimava... me. Io all'epoca pensai che se la stava raccontando e che prima o poi sarebbe successe altro. Visioni maschili, visioni femminili... Mi disse una volta di essere innamorato di me, ma che amava lei. Mi definiva un'anima gemella... . La compagna gli diceva cose del tipo che si fidava di lui, ma non di me. Non c'è mai stato davvero nulla a livello fisico. E alla fine l'ho mollato io... Lui, sebbene fosse dispiaciuto nel veder soffrire la compagna, non intendeva fermarsi e non accettò la soluzione da me proposta di frequentarci in compagnia, solo da amici. Ne ero innamorata, ma a quel punto mollai... ero stanca di quel compromesso. Forse non sarei riuscita ad essere solo un'amica... Mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo se fossi rimasta, se avessi avuto pazienza. Invece gli urlai in faccia che era un immaturo e un vigliacco... Oggi forse non lo farei. All'epoca mi arrabbiai molto, mi sentivo un tappabuchi. Credo che l'abbia poi sposata. L'ho risentito circa 6 mesi fa, dopo due anni di silenzio, e mi ha detto che va abbastanza bene. . Forse ero davvero un tappabuchi, forse si può davvero amare una donna e innamorarsi di un'altra. ... Come vedi, Amina, le mie storie si ripetono... e sono già passata attraverso certi meccanismi. Ho avuto anche storie solo di sesso. E storie in cui c'erano sia sesso che amicizia, sfociate poi in un rapporto ufficiale. Anche ora ci sono entrambe le componenti. Se è per quello, anzi, ci sono molte altre componenti. Per questo, all'inizio, ho avuto tanta paura... Ma per il momento mi va bene così. Forse un giorno cambierò idea. O cambieranno le cose. Cambierà lui. O l'innamoramento finirà... o si capirà che era solo la ricerca della soddisfazione di un bisogno. O partiremo insieme per un giro attorno al mondo. Ora non posso saperlo, ora la vivo.
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  16. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (3 Febbraio 2011 21:12)

    c'è natura e natura,credo...ho420mq di giardino...quindi,so bene cosa significa. quel che ho visto,invece,mamma!! NO,GRAZIE! non è per me,decisamente...ci son andata giusto per dovere.
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  17. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (3 Febbraio 2011 21:22)

    RICCARDO...non m'hai ancora detto che ti passa per la testa... :( fregatene del(giudizio,prendi es.da me,con qualche strano personaggio)prossimo e fammi capire. grazie... ;)
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  18. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 22:12)

    E vai!!! Se ne è andata fuori dai piedi!!!!
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  19. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 22:53)

    @ Ilaria Si può cancellare il commento delle 20.12? Grazie.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  20. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (3 Febbraio 2011 22:58)

    Il mio concetto del rapporto di coppia? . ....... Mi asterrò dalla sessualità disgiunta dall’amore e dal reciproco impegno. ...... Sarò pienamente consapevole della responsabilità di mettere al mondo nuove vite, e mediterò sul mondo in cui intendo far nascere nuovi esseri. (THICH NHATH HANH) . Come potete notare, le parole non sono mie.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo