La prima cosa da fare per ottenere quello che vuoi

Ogni giorno nel mio lavoro mi prendo delle grandi soddisfazioni: incontro clienti entusiasti dei cambiamenti che loro stessi fanno accadere nelle loro vite, dei successi che ottengono, dei comportamenti “utili” che mettono in atto. Dal modo in cui riescono ad avere relazioni soddisfacenti con le altre persone e a sentirsi ed essere attraenti. Con grande naturalezza e spontaneità.

E questo rafforza in me due convinzioni che ho da sempre:

la prima è che si può cambiare in meglio, sempre e comunque. C’è una soluzione, c’è un modo per ottenere quello che vuoi –  per attrarre la persona e la relazione giuste per te –  e per liberarti da quello che non vuoi.

La seconda è che, applicando il modo, il metodo giusto sia relativamente a te stesso/a sia relativamente a quello che vuoi ottenere, arrivi davvero dove vuoi arrivare.

Di questo tratto anche nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”,  che, proprio per questo è organizzata per passi successivi e in base a una percorso definito.

E di questo mi occupo quotidianamente quando lavoro con i miei clienti personali di coaching, quelli che hanno deciso di seguire il percorso di trasformazione verso l’attrazione autentica che io propongo loro.

Ora, che cosa accade a queste persone nel momento in cui riescono a ottenere risultati che prima non riuscivano a ottenere?

Io ho trovato dei tratti “tipici” in quello che accade nelle persone quando decidono di iniziare un percorso per il loro miglioramento.

Di solito vivono immerse nelle loro vite, nelle loro esistenze quotidiane: hanno compiuto una serie di scelte che le hanno portate dove sono.

Cioè: hanno compiuto un percorso di studi e fatto azioni che le hanno portate, ad esempio, a fare un certo di tipo di lavoro, a vivere in una determinata città e a fare una serie di incontri, anche sentimentali.

C’è chi ha vissuto dei legami seri. Chi si è sposato/a. Chi ha visto finire storie importanti, si tratti di un matrimonio o di una lunga storia.

C’è chi è in una relazione isoddisfacente.

C’è chi ama davvero il proprio partner o la propria partner ma… non basta.

C’è chi è single da poco e, forse, per la prima volta da che si ricorda.

C’è chi non ha avuto mai storie abbastanza lunghe e serie e pensa di essere e di essere stato/a sempre single.

Fatto sta che tutte queste persone vivono la loro vita come una serie di avvenimenti che accadono loro e che loro non determinano. E pensano che tutto ciò sia “normale”, che non vi siano alternative.

C’è lo studio e/o il lavoro o la famiglia. Ci sono i giorni di lavoro e i week end. Ci sono le conoscenze e le amicizie, alcune valide, altre meno. Alcune si susseguono, alcune restano.

Ci sono i passatempi.

Insomma, la vita scorre.

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Ma, a un certo punto, si raggiunge un livello di insoddisfazione che fa pensare che quella non è la vita che si vuole, che fa sentire che dalla vita, probabilmente, si può avere qualcosa di diverso, qualcosa di più.

Ora, di solito, a questo punto, le persone si trovano di fronte a un bivio: alcune continuano a lasciarsi vivere dalla vita e si abituano alla propria insoddisfazione, ritenendola normale. Addirittura la giustificano, forse ci si affezionano. E così facendo la alimentano, la aumentano.

E poi ci sono quelle persone che si rendono ben conto che quella che stanno vivendo al momento non è la vita che fa per loro, perché, così com’è adesso, dà loro troppo dolore.

E ci sono anche quelle persone che non aspettano di arrivare a soffrire troppo e sanno che vogliono, al più presto, qualcosa di più e di meglio per se stesse, per la loro vita.

Queste due ultime categorie di persone sono quelle che decidono di iniziare un percorso di crescita personale, ben definito ed efficace, che le porta inevitabilmente a dei cambiamenti positivi.

Intraprendono per esempio il percorso con me e con il mio aiuto: il fatto di aver compiuto la scelta di intraprendere il percorso le rende estremamente aperte.

Sono “pronte” ad applicare fin da subito, nella pratica della loro vita, tutto quello che scoprono con le rivelazioni le intuizioni e le riflessioni che hanno, su di sé e sugli altri, grazie al percorso che stanno facendo.

Non è che non ci hanno pensato prima di decidere. Ci hanno pensato eccome.

Non è che non hanno valutato il fatto di sostenere dei costi, in termini di tempo, di impegno e di fatica e, anche, di denaro.

Ma hanno considerato che la qualità della loro vita è la cosa più importante, in assoluto. Quella, davvero, non ha prezzo.

Hanno anche considerato che un modo c’è, per ottenere quello che vogliono, anche dalle relazioni che vivono, oltre che in generale dalla loro esistenza.

Insomma: vogliono realizzare davvero ciò che desiderano e hanno deciso di scoprire come fare.

Anche la tua vita è preziosa e anche la qualità della tua vita non ha prezzo.

Tu vuoi davvero realizzare quello che desideri e hai deciso di scoprire come fare?

Se ti va, condividi l’articolo su Facebook o su altri social (i pulsanti sono sotto).

E lasciami tutti i commenti che vuoi, con domande, opinioni, perplessità.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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155 Commenti

  1. Avatar di Rosita

    Rosita 13 anni fa (8 Ottobre 2011 18:08)

    @Ilaria: mi ci vorrebbe la bacchetta magica per riuscire ad ottonere la vita che desidero, invece quando sono al bivio che tu hai descritto mi sembra di essere abituata alla vita che mi rende insofferente, quella che mi fa soffrire, quelle persone che riescono ad ottenere quello che desiderano forse ci credono molto più di me, sai benissimo che la convinzione è fondamentale per intraprendere qualsiasi percorso.....dovrei ricordare che la qualità della mia vita non ha prezzo, che la mia vita è preziosa.....oggi sono un pò sotto tono e si percepisce....
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  2. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (8 Ottobre 2011 18:25)

    Ilaria, non ho ancora finito di leggere l'articolo, ma siccome a volte sono dislessica ho letto "...per liberare quello che vuoi..." al posto di "liberarti di quello che non vuoi". Oddio! Che abbia trovato la chiave giusta??? :)
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  3. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (8 Ottobre 2011 20:49)

    IO SONO AD UN BIVIO: persona piacevole,solare,matura,tutte caratteristiche che piacciono a me con un MA grande come una casa...e la mia coscienza che mi dice continuamente che non son fatta x i compromessi e le forzature ,che se questa persona ci tenesse davvero a me,dovrebbe compiere un passo alla volta,anzichè dirmi"il tempo,vola:utilizza al meglio il tuo tempo"...questa è una frase che suona bene a lui che il suo percorso di vita l'ha bello che compiuto e ora si gode ciò che di bello la vita può concedergli.insomma:esigenze diverse. io come sto???ringraziando DIO,BENE:non sento il bisogno di colmare chissà quali carenze emotive,non ho bisogno di nulla,nè di un uomo che mi completi come persona.ho il mio lavoro,qualche buona amica,a breve lo sport...troverò,se è destino,un uomo che voglia seriamente star con me in modo naturale senza fare un braccio di ferro ogni volta e se non lo trovo,magari,è destino che resti sola.chissà...non mi creo poblemi nemmeno in questo caso.son in pace con me stessa e son felice.
    Rispondi a ELEONORA Commenta l’articolo

  4. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Ottobre 2011 9:04)

    Sì, Ilaria, credo che molti si trovino al bivio di cui dici, forse la gran parte. Mentre una minoranza non si rende conto nemmeno di stare male (forse sono pazzi) e un'altra minoranza risolve la questione. Purtroppo attorno a me vedo ben poche persone soddisfatte che hanno sciolto i loro "nodi". La gran parte di quelli che conosco io, invece, stanno male e se la giustificano "razionalmente". Le giustificazioni più comuni sono: è la vita che è così, bisogna accettarlo da bambini ci hanno raccontato solo favole, ma la realtà è diversa la vita è una sofferenza se anche cambio partner poi nel tempo tutto si rovina come con questo gli uomini sono tutti... le donne sono tutte... sono uno sfigato/una sfigata dio ha deciso diversamente per me godrò nel mondo dei cieli non vale la pena meglio questo grigiore che una via nuova e ignota l'amore non esiste... l'amore è un attimo... l'amore dura 2 anni... E via così. Sono circondata da persone che hanno continuamente in bocca frasi simili. Persone insoddisfatte, deluse e disilluse, rassegnate. Ho riportato frasi di amiche e amici, sposati e non. Frasi anche di ex partner, lasciati anche per questo loro atteggiamento verso la vita. Come mi ha scritto nell'altro post, cara Ilaria, ho una passione per l'esistenza. Vero. Per la mia prima di tutto. Il mio motto è sempre stato che ciascuno è artefice del proprio destino. Sono una persona volitiva, mai rassegnata. Combatto. E di solito vinco. Anzi, vinco sempre. Anche quando vincere significa cambiare strada. Ma di sicuro non vivo rassegnata. Io cerco... Quel che succede a chi, come me, cerca una soluzione, cerca il meglio per sé, è di restare a volte a lungo impantanato, cercando di capire come uscirne. A volte pare così difficile che viene la tentazione di accontentarsi o di cercare semplicemente dei compromessi. Ma se ti sei "svegliato" anche una sola volta, se hai avuto anche un solo barlume di consapevolezza... le razionalizzazioni e le giustificazioni non tengono... ormai si è insinuato il tarlo e presto o tardi arriverai a scoppiare. Ecco, molti scoppiano. Cercando l'alternativa fanno passi impulsivi. O compromessi che feriscono gli altri... e a lungo andare logorano. Penso a quelli sposati male, che finiscono per ingannare e tradire il partner o per spostare la ricerca di soddisfazione su altro (figli, lavoro...), invece di risolvere il vero problema. Ma sarà pur sempre meglio di chi non fa nulla per uscirne! Sì, provoco e sostengo che chi fa certe scelte sta cercando una soluzione e io ne ho più stima rispetto a chi se ne sta fermo a sopportare. Sebbene i rischi non manchino, almeno queste persone sono in contatto con sé stesse e la loro insoddisfazione. Certo, si ritrovano a vivere in disarmonia con sé stessi, mentre un progressivo e inesorabile distacco li allontana sempre più dal compagno. Non ci si parla più veramente (lo si è mai fatto?), ognuno va per la sua strada. Si salvano le apparenze, così non solo non vivi in armonia con te stesso ma neanche con il resto del mondo. C'è da diventare pazzi e non è certo la soluzione più giusta, ma almeno queste persone una soluzione la cercano... e spesso col tempo viene il coraggio per altro. Penso ad amiche e amici che dopo anni di compromessi hanno fatto scelte precise e corrette. La vita non è così lineare e dalla vita agli ideali ce ne passa... ma c'è di peggio di non tentare una soluzione, ovvero rinunciare a vivere. Ci sono passata anche io, una volta. Poi l'istinto di sopravvivenza è stato più forte... ho tradito e poi lasciato. Perché per me di quello si tratta, di vivere sul serio invece che per finta. Tutte considerazioni che si applicano anche ad altre situazioni infelici e di stallo: quando si sta male in famiglia (e si raccontano bugie per avere più libertà, ad esempio), quando si fa un lavoro che non piace (e si passa il tempo su FB invece che lavorando)... A volte ce la raccontiamo, per non vedere la nostra miseria, per non doverla affrontare. Solo che c'è quella vocina che tormenta, che ti dice che no, non va mica bene. E urla sempre più forte. Allora, a volte anche dopo anni, scoppi e booom, salta tutto in aria. Gli altri rimangono esterefatti... non capiscono, credevano che... andava tutto bene. Ma in realtà non volevano vedere... o se ne fregavano. Io sto con chi prende in mano la sua vita, con chi si ribella ai condizionamenti, al super-io e al grigiore. Con chi vive e non, semplicemente, sopravvive. Con chi sogna e realizza i sogni. Con chi "ci crede", con chi vive. Non con i morti viventi. Non con i pessimisti. Non li voglio nemmeno sentire i pessimisti, i lagnosi, i rassegnati, i depressi, i disillusi che si credono saggi perché hanno capito che il mondo è uno schifo... e chi lo fa il mondo?
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  5. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Ottobre 2011 9:04)

    Lo so, ho definito "vivi" i traditori, i bugiardi e gli ingannatori. E "morti" i rassegnati, quelli che si accontentano. Il fatto è che i primi cercano una soluzione, gli altri no... o meglio la trovano nel raccontarsi che va bene così. E non fanno la felicità di nessuno, se non in apparenza. E in fondo il vero inganno dove sta? Il vero tradimento dove sta? Tradire gli altri o tradire sé stessi? Scontentare sé stessi o i genitori? Certo, ci vorrebbe il coraggio di vivere la propria natura, di liberarsi di tante cose. Sì, concordo, io l'ho avuto. Ma qui si parla di quella fase di stallo, a volte lunga anni, in cui non si sa che pesci pigliare, in cui il compromesso finisce rischi di diventare, in un modo o nell'altro, uno stile di vita. Lì, dove c'è qualcosa da cambiare e qualcosa da tradire, il problema è: tradisco le aspettative di chi? Le mie o quelle degli altri? Perché qualcuno si farà del male e tu hai il potere di decidere chi. La scelta, questo è il nodo. Si fanno scelte anche quando non si sceglie. E ci si lascia vivere. Per me la scelta è la vita, a costo di tradire le aspettative di tutti, meno le mie. Buona domenica, Ilaria. Buona domenica a tutti.
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  6. Avatar di Lily

    Lily 13 anni fa (9 Ottobre 2011 9:42)

    @Ilaria: io al bivio ci sono arrivata ora voglio realizzare quello che desidero con tutta me stessa... sto cercando di passare all'azione ...cosa che poco tempo fa non facevo....ed è già un passo in pi ù...ora sono pronta a migliorare me stessa e la mia vita!!
    Rispondi a Lily Commenta l’articolo

  7. Avatar di Anna V

    Anna V 13 anni fa (9 Ottobre 2011 9:57)

    Io so di essere sulla strada giusta, so di essere migliorata ma mi manca ancora il coraggio per cambiare alcune cose... Forse ci vuole tempo, continuo a dirlo, a volte ci credo di più a volte di meno...
    Rispondi a Anna V Commenta l’articolo

  8. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (9 Ottobre 2011 10:41)

    @ Rosita, il fatto che tu sia qui a leggere e a fare i commenti che fai, significa che già ti sei mossa per ottenere quello che desideri. Un'indicazione importante: non dire a te stessa e a chi ti sta intorno "ci vorrebbe la bacchetta magica"; questo è un modo per tirarti giù. Ti assicuro che non ti ci vuole la bacchetta magica, le risorse che possiedi sono moltissime e più che sufficienti. Scoprile e usale.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  9. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (9 Ottobre 2011 10:42)

    @ Aliyha: :D è "dislessia" o straodinario potere della mente? ;)
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  10. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (9 Ottobre 2011 10:44)

    @ Eleonora, giudice severissimo sempre alla ricerca della pace con te stessa :) :). Ogni tanto ti dài anche un po' di amore, tenerezza, comprensione? Te li meriti sai? E mica ti tolgono dall'essere in "pace con te stessa". Un abbraccio speciale.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  11. Avatar di Rosita

    Rosita 13 anni fa (9 Ottobre 2011 10:46)

    @Bice: penso che la gran parte di noi condivide quello che scrivi, il punto è che presa consapevolezza di quello che non va poi mi trovo in questa fase di stallo perchè non so come fare, voglio realizzare quello che desidero, stare bene con me stessa, attraverso di voi ho capito anche certe cose che non andavano, ho guardato le cose dal vostro punto di vista e ho allargato gli orizzonti, per cui ho immagazzinato tante informazioni, elementi e adesso devo mettere in pratica e mi pongo la domanda come fare? Forse dovrei avere più fiducia nelle mie capacità? Oppure sto pensando troppo e tutto viene naturale....
    Rispondi a Rosita Commenta l’articolo

  12. Avatar di Rosita

    Rosita 13 anni fa (9 Ottobre 2011 10:51)

    @Ilaria è un mio limite, pensare di non avere le capacità, di essere insicura, devo incominciare a considerare che io come persona valgo e che ho tutte le risorse necessarie.....grazie
    Rispondi a Rosita Commenta l’articolo

  13. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (9 Ottobre 2011 10:56)

    @ Bice, i tuoi commenti sono molto profondi e appassionati, li ho letto con molta attenzione. Mi limito a due osservazioni che ritengo importanti: per usare i termini che usi tu, mai tradire se stessi. Anche, se vogliamo, per motivi pratici: pensare di non tradire gli altri e di rispettare le loro aspettative è come camminare su una fune appesa a cento metri d'altezza e tenuta dalle due parti da 20 persone. Chi lo farebbe? Gli altri hanno i loro bisogni, i loro desideri, le loro aspettative. E ti assicuro che non sono lineari. Lasciamo che loro si gestiscano le loro e noi gestiamo le nostre. Delle nostre siamo - o dovremmmo diventare - davvero padroni. Sul fatto che chi inganna, tradisce etc etc in modo sistematico ed esistenziale sia in maggior movimento rispetto a chi è totalmente statico, uhm ho i miei dubbi (sto estrapolando da quel che dici tu forse anche un po' distorcendolo perché in questa sede è importante). Di certo chi non si muove - forse - rischia di non cadere. Chi cade lo fa anche perché si è mosso. Chi si muove si mette nelle consdizioni di cadere, di sbagliare e commettere errori. Questo si sa. E lo dico anche perché non si pensi che la via al cambiamento sia facile e morbida morbida. Di sicuro è entusiasmante.
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  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (9 Ottobre 2011 10:58)

    @ Lily, per passare all'azione è sufficiente incominciare con qualcosa, di piccolo e di significativo. Poi il resto viene da sé.
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  15. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (9 Ottobre 2011 10:59)

    @ Anna V: e che cos'è questo coraggio di cui parli? Dove puoi trovarlo? :)
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  16. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (9 Ottobre 2011 11:08)

    @ Rosita, tu come persone vali e hai tutte le risorse necessarie, su questo non ci piove. L'atteggiamento che hai usato nei confronti di te stessa finora non ti ha giovato. Usane uno più utile, che ti aiuti a liberarti dei pensieri che ti "indeboliscono" (cioè ti depotenziano, ti tolgono potere) in modo di sostituirli con pensieri che ti "rafforzano", ti potenziano. Per esempio oggi - che tra l'altro è domenica - prenditi un po' di tempo, dai 5 minuti a un'ora al massimo, per concentrarti su quello che sai fare, sul tuo "potere personale". Per esempio io vedo che sai scrivere bene. Sono certa che sai fare altre cose, magari cucinare, osservare gli altri etc. Ci sono cose in cui hai potere, di certo. Bene, concentrati su quelle, considerale con cura e immagina come puoi "trasportare" quel potere in altre aree della tua vita, per esempio nel realizzare ciò che desideri. Dopo di che vivi la tua giornata sulla base di quello che hai scoperto, ripetendoti la domanda: "come posso portare il potere che ho nel fare x anche nel realizzare ciò che desidero?" Buon divertimento!
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  17. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Ottobre 2011 11:22)

    @ Ilaria: direi che il punto fondamentale sta in queste tue parole "in modo sistematico ed esistenziale". No, chi lo fa così è impantanato e prigioniero di sé stesso non meno di chi non si muove. Ovvero ha trovato un compromesso che gli permette di sopravvivere. Ma è un compromesso che non risolve niente per lui né per gli altri... e tradisce tutti. Ma io non pensavo a chi lo fa come stile di vita, solo a chi lo fa cercando di uscire da certe situazioni. Purtroppo a volte molto a lungo e causando dolore. Come dici tu, la via al cambiamento non è facile né lo è la liberazione da certi condizionamenti. C'è chi si fa condizionare tutta la vita e si racconta che va bene così, chi adotta la soluzione dell'inganno e... va avanti tutta la vita così! Non sono vere soluzioni e infatti la gran parte di queste persone bene non sta. Stanno bene se non si rendono conto, ma comunque un qualche malessere lo hanno anche loro. Io parlavo di chi, cercando una soluzione, vive fasi di compromesso. Ma se non sono solo fasi di passaggio, se si sclerotizzano e chiaro che nemmeno quella persona sta andando da nessuna parte! Ho approfondito un aspetto del problema, per mostrarne un volto spesso poco compreso. Un volto che ho vissuto in prima persona e che vedo vivere da molti, che vengono criticati senza un minimo di comprensione. E' che cambiare non è facile e forse siamo "programmati" per cercare le soluzioni che nell'immediato appaiono più facili e applicabili. Per qualcuno è più facile farsi dire dagli altri cosa pensare, fare, volere... altri sentono di più i loro veri bisogni ma magari nel frattempo si sono ingabbiati, non hanno avuto o non hanno il coraggio di svelarli (gay sposati, persone sposate per dovere o insicurezza, gente che non si è scelta la scuola o li lavoro, bamboccioni che vivono coi genitori che li vogliono vedere fuori casa solo sposati, vero Francesca?) e rivelarsi al mondo per ciò che sono... Non è mica facile andare contro le aspettative della famiglia e della società. Certe pressioni sono pesanti. Ci sono genitori che fanno prediche a figli cinquantenni e donne convinte di dover sacrificare tutto ai figli. Luoghi comuni, catechismo, pubblicità e fiction televisive, manuali di psicologia che spiegano "come si fa"... mammamia! C'è il bisogno di essere accolti, accettati, amati... spesso è per quello che si raccontano bugie, come bambini. O ci si adatta. Gli altri sono tutti giudici e molto spesso li abbiamo pure interiorizzati. Ragazzi, è dura! E torniamo al discorso dell'autonomia e dell'indipendenza. Dei blocchi dovuti alla paura del fallimento, del rifiuto, dell'imperfezione, di un mondo cattivo e negativo. Blocchi che ci fanno rinunciare, chinare la testa, non dire la nostra opinione, dare ragione agli altri, obbedire sempre e comunque. La paura, che straordinario mezzo di controllo! Faccio la giornalista e non guardo la televisione, leggo pure poco i giornali. Ma vedo la paura negli occhi degli altri. Ho amiche che non scelgono mai liberamente nulla. C'è sempre un modello. Un ideale. Peggio, a volte c'è un idolo. Io rivendico la liberà di sbagliare cercando la propria strada. Di essere imperfetti e di fallire. Di rischiare. Contro la paura e i luoghi comuni. Liberi da tutto e anche da sé stessi... liberi di vivere, semplicemente.
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  18. Avatar di Anna V

    Anna V 13 anni fa (9 Ottobre 2011 11:47)

    Tutto parte da me... Lo so.. Devo crederci di più, eliminare le catene e vivere...anzi Vivere
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  19. Avatar di Cristina

    Cristina 13 anni fa (9 Ottobre 2011 12:55)

    Io ho capito che tutto parte da me. Ilaria prima di fare alcune azioni per arrivare in questo caso ad un obiettivo sentimentale, non è necessario stabilire un obiettivo e scriverlo?per non sbagliare nello scrivere questo obiettivo come bisogna fare?è incredibile ho fatto in passato cosi' per alcune cose è sono arrivata, quest'altro obiettivo mi sta facendo sudare tre mila camicie.Arrivo e poi non riesco a mantenerlo.Probabilmente alcuni miei comportamenti riescono a distruggere un qualcosa.Come se ripartissi da capo.
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  20. Avatar di simona

    simona 13 anni fa (9 Ottobre 2011 16:23)

    ciao a tutti, io sono una persona che legge molto e trae spunto da ogni articolo, ultimamente sto coltivando il pensiero positivo mi sono preparato un mio mantra da ripetere dopo essermi svegliata e quando ne abbia voglia ringraziando il signore per tutte le belle cose che ho dalla vita e convincendomi a pensare positivo, i pensieri creano la tua vita quindi ho pensato che era meglio crearla nel miglior dei modi, ora sono felice anche se non guadagno 20.000 euro al mese sono felice perchè pian pianino so che qualsiasi cosa tu la puoi ottenere e ne ho avuto prova in diverse occasioni!! Come cambiano le cose, ho migliorato le mie amicizie, il mio lavoro mi sento diversa e per il momento mi basta ma so che cè ancora molto lavoro da fare!! un grazie a te Ilaria ti seguo sempre.
    Rispondi a simona Commenta l’articolo