La prima cosa da fare per ottenere quello che vuoi

Ogni giorno nel mio lavoro mi prendo delle grandi soddisfazioni: incontro clienti entusiasti dei cambiamenti che loro stessi fanno accadere nelle loro vite, dei successi che ottengono, dei comportamenti “utili” che mettono in atto. Dal modo in cui riescono ad avere relazioni soddisfacenti con le altre persone e a sentirsi ed essere attraenti. Con grande naturalezza e spontaneità.

E questo rafforza in me due convinzioni che ho da sempre:

la prima è che si può cambiare in meglio, sempre e comunque. C’è una soluzione, c’è un modo per ottenere quello che vuoi –  per attrarre la persona e la relazione giuste per te –  e per liberarti da quello che non vuoi.

La seconda è che, applicando il modo, il metodo giusto sia relativamente a te stesso/a sia relativamente a quello che vuoi ottenere, arrivi davvero dove vuoi arrivare.

Di questo tratto anche nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”,  che, proprio per questo è organizzata per passi successivi e in base a una percorso definito.

E di questo mi occupo quotidianamente quando lavoro con i miei clienti personali di coaching, quelli che hanno deciso di seguire il percorso di trasformazione verso l’attrazione autentica che io propongo loro.

Ora, che cosa accade a queste persone nel momento in cui riescono a ottenere risultati che prima non riuscivano a ottenere?

Io ho trovato dei tratti “tipici” in quello che accade nelle persone quando decidono di iniziare un percorso per il loro miglioramento.

Di solito vivono immerse nelle loro vite, nelle loro esistenze quotidiane: hanno compiuto una serie di scelte che le hanno portate dove sono.

Cioè: hanno compiuto un percorso di studi e fatto azioni che le hanno portate, ad esempio, a fare un certo di tipo di lavoro, a vivere in una determinata città e a fare una serie di incontri, anche sentimentali.

C’è chi ha vissuto dei legami seri. Chi si è sposato/a. Chi ha visto finire storie importanti, si tratti di un matrimonio o di una lunga storia.

C’è chi è in una relazione isoddisfacente.

C’è chi ama davvero il proprio partner o la propria partner ma… non basta.

C’è chi è single da poco e, forse, per la prima volta da che si ricorda.

C’è chi non ha avuto mai storie abbastanza lunghe e serie e pensa di essere e di essere stato/a sempre single.

Fatto sta che tutte queste persone vivono la loro vita come una serie di avvenimenti che accadono loro e che loro non determinano. E pensano che tutto ciò sia “normale”, che non vi siano alternative.

C’è lo studio e/o il lavoro o la famiglia. Ci sono i giorni di lavoro e i week end. Ci sono le conoscenze e le amicizie, alcune valide, altre meno. Alcune si susseguono, alcune restano.

Ci sono i passatempi.

Insomma, la vita scorre.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Ma, a un certo punto, si raggiunge un livello di insoddisfazione che fa pensare che quella non è la vita che si vuole, che fa sentire che dalla vita, probabilmente, si può avere qualcosa di diverso, qualcosa di più.

Ora, di solito, a questo punto, le persone si trovano di fronte a un bivio: alcune continuano a lasciarsi vivere dalla vita e si abituano alla propria insoddisfazione, ritenendola normale. Addirittura la giustificano, forse ci si affezionano. E così facendo la alimentano, la aumentano.

E poi ci sono quelle persone che si rendono ben conto che quella che stanno vivendo al momento non è la vita che fa per loro, perché, così com’è adesso, dà loro troppo dolore.

E ci sono anche quelle persone che non aspettano di arrivare a soffrire troppo e sanno che vogliono, al più presto, qualcosa di più e di meglio per se stesse, per la loro vita.

Queste due ultime categorie di persone sono quelle che decidono di iniziare un percorso di crescita personale, ben definito ed efficace, che le porta inevitabilmente a dei cambiamenti positivi.

Intraprendono per esempio il percorso con me e con il mio aiuto: il fatto di aver compiuto la scelta di intraprendere il percorso le rende estremamente aperte.

Sono “pronte” ad applicare fin da subito, nella pratica della loro vita, tutto quello che scoprono con le rivelazioni le intuizioni e le riflessioni che hanno, su di sé e sugli altri, grazie al percorso che stanno facendo.

Non è che non ci hanno pensato prima di decidere. Ci hanno pensato eccome.

Non è che non hanno valutato il fatto di sostenere dei costi, in termini di tempo, di impegno e di fatica e, anche, di denaro.

Ma hanno considerato che la qualità della loro vita è la cosa più importante, in assoluto. Quella, davvero, non ha prezzo.

Hanno anche considerato che un modo c’è, per ottenere quello che vogliono, anche dalle relazioni che vivono, oltre che in generale dalla loro esistenza.

Insomma: vogliono realizzare davvero ciò che desiderano e hanno deciso di scoprire come fare.

Anche la tua vita è preziosa e anche la qualità della tua vita non ha prezzo.

Tu vuoi davvero realizzare quello che desideri e hai deciso di scoprire come fare?

Se ti va, condividi l’articolo su Facebook o su altri social (i pulsanti sono sotto).

E lasciami tutti i commenti che vuoi, con domande, opinioni, perplessità.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

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155 Commenti

  1. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (12 Ottobre 2011 19:32)

    Io non sono per i "friends with benefits". semplicemente perchè io sono capace di coinvolgermi con e per una persona, e se non sento di potermi coinvolgere non riesco a prendere ciò che, anche se"conseziente" mi viene dato. Naturalmente vale anche l'opposto, non tollero una situazione in cui la persona che mi piace possa accettare la mia presenza disimpegnata. Amici significa amici, amanti significa amanti. Tengo ben distinte le due cose. E sono persuasa che impegno sia la parola magica in una relazione, assieme a passione ed intimità. La gradazione di questi elementi dà luogo a tanti tipi di coppie, ed ognuno può scegliersi quello che gli calza meglio ;)
    Rispondi a Aliyah Commenta l’articolo

  2. Avatar di Riccardo Levi

    Riccardo Levi 13 anni fa (13 Ottobre 2011 16:06)

    Io ho imparato che i sentimenti servono solo a metterti in inferiorità di fronte a chiunque, tutti quei chiunque pronti ad approfittarsi (uomini e donne) di chiunque altro sia debole (chi non ha sentimenti, è forte in quanto non ha nulla da perdere). Non è chi prova i sentimenti ad essere stupido, è l'altro che è una carogna. Vediamo se arrivo a -10. :)))))))))))))))))))
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  3. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (15 Ottobre 2011 10:05)

    @ Teresa, ti leggo con affetto e simpatia e penso che sia giunto il momento di dirti alcune mie impressioni: la descrizione che dài di tuo marito è talmenta classica, scontata e stereotipata che fa quasi tenerezza. Tuo marito non ha vero potere, non ha vera volontà e ne è pienamente consapevole. Ha solo tanti piccoli comportamenti meschini (meschinelli) di una prevedibilità imbarazzante. Alza le mani? Non c'è segnale più evidente di impotenza che alzare la voce e le mani. Che cosa hai paura che faccia? Lo sai che ci sono leggi e istituzioni che possono intervenire in tempo reale? E' sufficiente coinvolgerle. Tu per "amore dei figli" (poveri figli, sono un'ottima giustificazione, la'more materno è un sentimento inattacabile. E di che amore si tratterebbe, scusa? Che amore c'è nel tollerare una situazione del genere?), non solo sei complice ma alimenti tutto ciò. Tu hai un potere immenso: puoi rivoluzionare letteralmente questa situazione portando cambiamenti epocali prima per te (che sarebbe la cosa più importante), poi per lui - poverino, che vita che fa, che abbruttimento, ormai su questi personaggi non ci fanno più neanche i film o i drammi teatrali, ormai sono arrivati i Simpson dall'America... - poi per lui, poi eventualmente per tuo figlio e i tuoi figli. E, invece, il tuo potere non lo usi. Si vede che in questa situazione godi di altri vantaggi, che non hai nessuna intenzione di perdere :) Per quanto riguarda il pattume, se è tale motivo di scandalo, può tranquillamente andarlo a gettare lui o i figlioli. Credimi, vale più gettare il pattume tutte le sere che fare 100 divisioni al giorno. Con affetto e simpatia :) :)
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  4. Avatar di Anna V

    Anna V 13 anni fa (15 Ottobre 2011 10:23)

    @ Teresa, condivido pienamente il pensiero di ilaria, sei causa del tuo male devi reagire, oggi esistono mille modi per avere il giusto aiuto e uscire da una situazione del genere prima che anche i tuoi figli diventino come il tuo " uomo" in bocca al lupo
    Rispondi a Anna V Commenta l’articolo

  5. Avatar di Teresa

    Teresa 13 anni fa (15 Ottobre 2011 0:34)

    ciao Ilaria, ciao Bice , sono Teresa,,, Vi ringrazio entrambe... Bice, ho letto il t post ultimo, in risposta a me...mio marito all'esterno e' una persona ineccepibile si divide tra campagna e lavoro...ma ha disatteso e rovinato la mia vita e non solo....i s comportam all'interno sn riprovevoli...di tutto e di piu'.................. E' il classico "terrone" dominatore una volta tornato a sud ..le donne per lui sn tutte puttane..ha deviato il pensiero pure a mio figlio...e in casa han fatto soprusi.a me.... ormai compra e sceglie lui pure il detersivo..., si esatto lui fa quello che vuole..... esce torna e fa quello che gli pare, se io rientro d'estate un minuto dopo perche' sn andata solamente a versare il pattume si scatena la sua violenza... Mi minaccia di morte,,, da tempo...non ho il coraggio di denunciarlo per tutelare i figli...e per il clamore ,,,ma soprat per il grande amore che ho per i figli,,,, Mi sn chiusa in un silenzio..non ho dalla mia i miei parenti, pur essendo a conoscenza della gravita' della situaz...si tende a non voler vedere o a minimizzare... Intanto, lui sguazza essendo a conoscenza delle mie paure. di non saper fronteggiare la situaz....sn molto spaventata e mi sento sola,, abbandonata e non so che pesci prendere da quanto accaduto...anche solo a parlarne,,,mi do' colpa,...ho bisogno di aiuto.. ma non lo chiedo,,Soffro per troppe cose da troppo tempo... Purtroppo anche io credevo nel matrimonio, ora non piu'...c'e' solo sopraffazione almeno parlo per me...Non lo so ma ora la penso negativam nelle relazioni con l'altro sesso... Un buon fine settimana a tutti un caro abbraccio a te Bice e Ilaria ciao Teresa I
    Rispondi a Teresa Commenta l’articolo

  6. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (15 Ottobre 2011 9:44)

    Eleonora, allora ok, ho frainteso i tuoi commenti ;) Bene così, w la pioggia di clienti :)
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  7. Avatar di apollonio daniele

    apollonio daniele 10 anni fa (25 Aprile 2015 9:21)

    l articolo mi si addice ,cioe e' la foto copia della mia vita :non so se e' pigrizia o assenza del desiderio piu profondo
    Rispondi a apollonio daniele Commenta l’articolo

  8. Avatar di Rosita

    Rosita 13 anni fa (15 Ottobre 2011 16:23)

    @ Teresa, io ti capisco perchè ho vissuto la tua stessa situazione però da figlia e ti dico che devi reagire, devi trovare il coraggio di farlo per te stessa, io da figlia ti dico che avrei voluto che i miei genitori si separassero da quando ero piccola, l'hanno fatto che io avevo 34 anni per poi ritornare insieme, ho provato tutte la fasi di violenza che una figlia e una madre non dovrebbero provare, alla fine siamo arrivate a denunciarlo a ricorrere ad un avvocato, non sei sola, lascia perdere i familiari, amici, fanno orecchie da mercanti, tu puoi farcela, devi crederci. Alla fine anche i miracoli esistono, mio padre è cambiato, il male che ha fatto non si dimentica, adesso lui mi fa pena perchè è anziano, perchè in qualche modo la giustizia divina l'ha ripagato di quello che ha seminato......
    Rispondi a Rosita Commenta l’articolo

  9. Avatar di Rosita

    Rosita 13 anni fa (15 Ottobre 2011 18:07)

    @Ilaria, Teresa adesso ha paura e quello che per me, per te e gli altri è innaturale per lei è l'unica soluzione possibile, nascondere la testa nella sabbia, primo passo da compiere deve trovare il coraggio di chiedere aiuto alle autorità competenti e sufficiente anche una telefonata per trovare persone disposte ad aiutarla, però deve avere la forza per intraprendere questa strada che è il punto di partenza e non di arrivo, già è tanto che interagisca in questo blog, io della mia vicenda personale è la prima volta che ne parlo pubblicamente, e se l'ho fatto è per inciraggiarla che c'è una possibilità di uscita, deve crederci che è possibile uscire dall'inferno in cui vive adesso....
    Rispondi a Rosita Commenta l’articolo

  10. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (15 Ottobre 2011 16:40)

    @ Rosita, grazie per avermi dato l'opportunità di fare una piccola specifica (oltre, ovviamente, per la tua dolorosa e sincera testimonianza personale). Gli altri - amici, familiari etc - fanno "orecchie da mercante" perché non sono fatti loro. Scusate, questo vale per ogni ambito della vita: perché mai gli altri dovrebbero fare qualcosa per noi, quando noi per primi non facciamo niente per noi? Oltrettutto, con quale diritto e in quale direzione dovrebbero intervenire gli altri quando neanche noi sappiamo dove andare e che cosa vogliamo? Secondo me, addirittura, l'intervento altrui potrebbe essere invasivo e dannoso oltre che offensivo. Sarebbe come accettare e ammettere di non saper badare a se stessi. Pongo questo come elemento di riflessione, come sempre.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  11. Avatar di Rosita

    Rosita 13 anni fa (15 Ottobre 2011 17:20)

    @Ilaria: quello che dici è giusto e saggio, però nel mio caso io ero piccola e subivo una situazione familiare, avrei voluto che mia madre facesse quello che era giusto fare per me e per noi figli, lei non ha mai fatto nulla ha sempre subito e gioca a fare il ruolo della vittima, allora ti affidi a parenti ad amici, però nel momento che ho raggiunto il culmine di quello che era lecito sopportare ho reagito per me per mia madre, e se tornassi indietro lo rifarei....devo aggiungere che chi vive queste situazioni, non ha la lucidità, l'obiettività di chi è all'esterno e guarda le cose sotto una prospettiva diversa, si è spaventati e si ha paura.....
    Rispondi a Rosita Commenta l’articolo

  12. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (15 Ottobre 2011 17:33)

    @ Rosita, cara, il mio discorso era fatto in generale e non diretto precisamente a te. Tra l'altro tu hai reagito, quando hai potuto e, giustamente, lo rifaresti. La mia considerazione "forte" sulle aspettative che si hanno sugli altri si inseriva nel discorso "forte" fatto a Teresa. E in ogni caso è un dato oggettivo che anche lo spazio di azione degli altri è ridotto, almeno quanto noi lo riduciamo. Io lo vedo nel mio lavoro: io dò il massimo, ma se il cliente non fa niente, non ottiene niente. Anzi paradossalmente, ogni volta che io mi accorgo che con una determinata persona devo dare di più, "esagerando", interpreto la cosa come una mancanza di vera volontà da parte del cliente. Sono assolutamente d'accordo - e ancora ti ringrazio per la notazione importante - che determinate situazioni fanno perdere di lucidità e di obiettività. Ribadisco anche che accettare senza fare nulla non solo è crudele e anche immorale verso se stessi, ma è in qualche modo innaturale. Significa che si sta mettendo a tacere il proprio istinto di conservazione. E nel nostro mondo modalità per chiedere aiuto a persone competenti e, anche, con l'autorità necessaria ce ne sono. Anche in questo è necessario usare attenzione e accortezza, ma è possibile ricevere aiuto, eccome.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  13. Avatar di Cinzia

    Cinzia 9 anni fa (8 Dicembre 2015 2:48)

    Ciao a tutti; Anch'io penso che quando ci troviamo in situazioni del genere bisogna reagire, anche se subito non ci si accorge veramente di quello che sta succedendo; anzi, si pensa che quella sbagliata siamo noi, che non siamo capaci di far funzionare le cose. Dico questo perché anch'io ci sto passando... stavo con un ragazzo da 3 anni e da 2 convivevamo, lui ha un figlio avuto dalla precedente relazione...Fin qui niente di anormale, ero riuscita ad avere un buon rapporto anche con il bimbo. Purtroppo le cose con il partner degenerano; lui x problemi di lavoro beve x svagarsi, ma poi sfogava tutta la rabbia su di me; insulti, rimproveri, grida e poi spaccava tutto quello che gli capitava a tiro... ( non mi ha picchiata anche se una sera mi ha messo le mani alla gola) spesso tutto questo davanti al figlio... Lui insultava pure la mia famiglia (solo con me). ero arrivata ad un punto che mi sentivo uno straccio perché non avevo più autostima; ma poi il risveglio: Me ne vado da quella casa, trovo un monolocale in affitto e la mia autostima è serenità iniziano a crescere, soffrivo di fortissimi malditesta, ora solo sporadici. Ora sono ancora in fase di "trasloco" sto andando piano piano a riprendermi le mie cose... lui dice di soffrire molto, che non vuole perdermi, che vuole cambiare, che solo ora ha capito i suoi sbagli ecc... Ora io prima di fare sta scelta ci ho pensato molto, l'ho avvisato 1000 volte... Non sto benissimo, mi spiace x come sono andate le cose, mi spiace che lui soffra...vorrei quasi credergli... ci credevo nella nostra storia; Ma quando soffrivo io lui che faceva? mi chiedeva scusa e dopo qualche giorno tutto si ripeteva! Ecco ora io credo proprio di non amarlo più; quindi anche se veramente volesse cambiare ora è troppo tardi; gliel'ho detto ma lui è convinto che i miei sentimenti possano tornare vivi come prima; Dopo tutta sta sofferenza il mio cuore si è chiuso in una corazza molto resistente.
    Rispondi a Cinzia Commenta l’articolo

  14. Avatar di Riccardo Levi

    Riccardo Levi 13 anni fa (13 Ottobre 2011 16:09)

    P.S. Non si dice sempre che ad esser buoni si è fessi? Ed è la realtà, purtroppo. Volete sapere come vorrei vedere questo mondo? No? M'è andata bene!
    Rispondi a Riccardo Levi Commenta l’articolo

  15. Avatar di Lina

    Lina 8 anni fa (8 Settembre 2016 20:51)

    Ciao ho provato a rigistrarmi tante volte ma non ho ancora ricevuto la guida di 11 passi...???
    Rispondi a Lina Commenta l’articolo

  16. Avatar di London

    London 7 anni fa (3 Luglio 2017 17:27)

    Ciao Ilaria, per l'ennesima volta rimango ferita da certi comportamenti di certe colleghe invidiose che fanno di tutto subdolamente, con il datore che, tanto è - una in particolare di loro - aggressiva, grassa, invidiosa, con un blocco con le relazioni con l'altro sesso , ha sicuramente paura di lei per cui viene sottomessa pure lei (la datrice), e alla fine fa quello che dice lei - l'aggressiva- perchè è considerata una praticona che risolve i problemi, (oltre che poverina non ha nessuno!, gira con la mamma a 40 anni!, non ha mai visto uno straccio d'uomo in vita sua! fa un po' pena però le dicono tutti dietro ma tutte a fare l'amica e trattarla come se fosse la capa) . In poche parole con sto soggettone io ci passo le mie giornate a fianco (wow!!!), ma nell'ultimo anno, su mie richieste, per certi periodi mi sono allontanata. Ecco, adesso, che per questo mese sarei dovuta stare lontano dal posto dove sono di solito (delirio every day) ha fatto in modo che ci tornassi per mezza giornata. Questo mi ha chiesto la titolare e sono sicura ci sia il suo zampino. Come si affrontano e gestiscono le persone invidiose? una volta hai consigliato il libro "il metodo antistronzi". Hai altro da consigliare a riguardo? E' possibile e andrebbero ignorate anche se le hai a fianco? grazie
    Rispondi a London Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 7 anni fa (3 Luglio 2017 17:36)

      Ho capito poco della situazione se non che lavori a fianco di una persona che ritieni invidiosa. Le persone invidiose sono piuttosto monotematiche e hanno un chiodo fisso: sii gentile e, sì, per lo più fatti gli affari tuoi (se le procedure lo consentono) lasciando che lei sfoghi la sua invidia. Ogni giorno la sua carica avrà un limite, lasci che si scarichi come una pila e, di nuovo, sii sempre gentile.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 7 anni fa (3 Luglio 2017 17:57)

      si, in effetti ero abbastanza carica, scusa. Però hai capito bene comunque. Ah, la gentilezza paga sempre? anche con questi soggetti ? O la gentilezza li rende ancora più invidiosi?
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      Ilaria Cardani 7 anni fa (3 Luglio 2017 17:59)

      La seconda che hai detto, ma tanto non puoi vincere e quindi se sei gentile non possono andare oltre. Ti immagini essere sgarbata? Devi essere gentile, non prenderla per i fondelli.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 7 anni fa (3 Luglio 2017 18:07)

      madonna che fatica! alla lunga non riesco, tendo a fare battutine o frecciatine per farmi sentire...però capisco che possa essere anche peggio....
      Rispondi a London Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 7 anni fa (3 Luglio 2017 18:11)

      Eh, beh, allora davvero ti metti allo stesso livello...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 7 anni fa (3 Luglio 2017 18:34)

      Hai ragione, grazie per i consigli preziosi!!! ;)
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Fran

      Fran 7 anni fa (3 Luglio 2017 18:51)

      Da quando in qua "grassa" è una qualità dell'anima alla stregua di "aggressiva" o "invidiosa"? Te lo chiedo perché da come parli sembra quasi che tu accomuni l'essere grassa di questa persona al suo essere invidiosa e sinceramente è una cosa che non mi piace. Dopodiché, sì, la gentilezza vince sempre, se non con gli altri, perlomeno con l'immagine che offri a te stessa.
      Rispondi a Fran Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 7 anni fa (3 Luglio 2017 19:35)

      È una persona negativa in generale, tossica e una che si sfoga sul cibo, evidentemente per problemi suoi, ma aggressiva, maleducata ed invadente. Non ho nulla sulle persone obese, conosco obesi che considero belli perché hanno un carattere accogliente. Quindi va anche di pari passo per come ti proponi agli altri. Se hai un bel carattere, sei educata gentile e accogliente sei bella sempre. La sua negatività mi ha portato a descriverla così, ma non ho niente contro le persone in sovrappeso ci mancherebbe. Spero di aver chiarito il contesto.
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 7 anni fa (3 Luglio 2017 20:52)

      Hai chiarito London, rispondendo a Fran (senza ipocrisia) concordo sul fatto che le persone obese sono spesso pesanti in tutti i sensi, e spesso invadenti e straripanti...tanto quanto altri soggetti normopeso, ma è più raro...ognuno compensa nelle relazioni come può...detto ciò a te dico di pensare che in giro ci sono guerre, fame, malattia e carestia, e vedrai che tutto si ridimensiona ;-)
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 7 anni fa (3 Luglio 2017 22:28)

      Grazie Max, hai ragione, devo guardare da altre prospettive ;)
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Fran

      Fran 7 anni fa (4 Luglio 2017 6:33)

      Immagino che tu abbia conosciuto tutte le persone obese esistenti al mondo per poter fare una statistica del genere... Detto ciò, Max, (senza ipocrisia) ti suggerirei di abbandonare alcuni tipi di pregiudizi, non è la prima volta che, leggendo I tuoi commenti, percepisco che ragioni sulla base di alcuni schemi definiti e fai fatica a uscirne. Io credo che la realtà sia molto più variopinta e sorprendente di quanto riusciamo a immaginare.
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 7 anni fa (4 Luglio 2017 10:23)

      Ciao Fran, intervengo solo adesso perché, onestamente, pensate che io debba intervenire per ribadire che non si devono fare discriminazioni? No, cioè, parliamone... Questo blog continua a rimanere un'isola felice in un web (e in mondo) dove la degenerazione delle relazioni e del modo di relazionarsi è totalmente sovrabbondante e spesso disperante. Un po' sarà per il mio approccio ai temi ma soprattutto è per l'educazione e lo spessore di chi legge e di chi interviene. Detto questo, se c'è un aspetto umano che ritengo detestabile è discriminare le persone per il loro aspetto fisico o comunque le loro caratteristiche personali che hanno per natura: criticare una persona bassa di statura (o con un colore della pelle di un certo tipo o con una diversa abilità etc etc) lo ritengo totalmente disumano e non voglio avere chi ha questo tipo di atteggiamento nella mia cerchia di frequentazioni nemmeno alla lontana. Sono persone con poca intelligenza logica ed emotiva. Nello stesso tempo - l'ho fatto capire diverse volte e lo ribadisco per far sapere come la penso - non ho particolare comprensione, entro certi limiti, per chi non ha cura di sé e del proprio aspetto fisico o delle proprie competenze o emozioni. Uomini e donne sciatti che non si curano e che sostengono che "gli altri mi devono accettare così come sono" hanno semplicemente un rapporto problematico con se stessi, gli altri e la vita, così come coloro che non si adoperano per diventare migliori comunicatori, per affinare la loro capacità di capire e interagire con gli altri o le loro competenze (dall'imparare una lingua straniera, al come usare il web o al come organizzarsi un viaggio o anche a come superare la propria timidezza). Il commento di Max sulle persone "sovrappeso" o "obese" (attenti a come usate i termini, le parole sono importanti e alcune di questi sono termini che rientrano in un ambito medico/scientifico nel quale, se non si è più che esperti è consigliabile non addentrarsi per non fare la figura dei webeti) è ambiguo (non l'ho capito) mentre quello di London (che peraltro è tornata sui propri passi) l'ho considerato come espressione di un momento di rabbia e di nervosismo (che ancorché comprensibili non vanno mai bene soprattutto, pensa un po' la vita come è strana, in un contesto come quello che London descrive: non aiutano a proiettare sentimenti favorevoli e utili alla soluzione, anzi sono benzina sul fuoco). Sono d'accordo con te Fran che molti interventi di Max, pieni di buone intenzioni, rispecchiano alcuni tipi di pregiudizi molto dannosi e spesso glielo faccio notare. Contiamo che tutti questi scambi siano utili alla crescita di ciascuno di noi.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 7 anni fa (4 Luglio 2017 10:37)

      È interessante però che London attribuisca il comportamento della "bulla" all'invidia, e che la descriva come una donna poco attraente e senza uomini. Cioè che interpreti una dinamica che sul lavoro si presenta abbastanza di frequente come una specie di competizione femminile. Almeno così sembra, dalle sue parole. E non si può neanche escludere che sia vero, naturalmente. Direi però: non facciamoci fregare e svalutare da questi schemi applicandoli a noi stesse per prime, esistono persone che sono in competizione per il successo, e ci sono casi di bullismo anche fra uomini. Gli uomini però non pensano di essere in competizione per le donne o per l'aspetto fisico. Restano focalizzati sul lavoro e sulla propria carriera. Pensare che si tratti di lavoro, oltretutto, aiuta ad essere gentili e a sentirsi meno vittime di un attacco personale. Se la tipa non vuole competitors, non vuole competitors.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 7 anni fa (4 Luglio 2017 11:04)

      "Gli uomini però non pensano di essere in competizione per le donne o per l’aspetto fisico" mica vero, ma neanche per niente. Si ammazzano loro, altroché. Lascerei la questione di London così come l'ha espressa lei, con la sua normalità e umanità.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 7 anni fa (4 Luglio 2017 12:48)

      Mii riferivo a quello che "pensano" non a quello che fanno, e solo all'ambiente di lavoro. È uno schema culturale: a parità di condizioni e motivazioni, la competizione maschile sul lavoro è nobilitata, quella femminile svalutata. Non facciamolo a noi stesse. La competizione non è mica una brutta cosa in sé. Non sarebbe più gratificante per London pensare la tipa fa così perché London è competente, intelligente e autonoma, e quindi è una minaccia?
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 7 anni fa (4 Luglio 2017 12:19)

      Grazie per il tuo intervento, sempre illuminante.
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 7 anni fa (4 Luglio 2017 15:26)

      Fran, non ho detto che tutti gli obesi sono così e non ho nulla contro le persone obese, se non che penso che compensino con il cibo, cose che altri compensano in altri modi, non ho scoperto l'acqua calda, e questo non era il discorso che facevo...qualcuno ne conosco, qualche parente, qualche conoscente, e sono stato anche con una persona bulimica se per quello (e ci siamo anche amati, guarda un po'), ovviamente non ho conosciuto tutto il mondo dove per altro ogni individuo è diverso da un altro..ma il mio non era un giudizio sull' essere obesi o sovrappeso e tu l' hai preso così...ho solo detto -e ripeto- che le persone così -spesso, non sempre- hanno un modo di porsi straripante, a volte uscendo dai tempi nelle conversazioni, e tengono un tono di voce elevato...poi come detto e ribadisco, capita anche ai normopeso...se London avesse detto che la sua collega era timida e non parlava con nessuno, avrei commentato quello...da qui a dire che dei pregiudizi mi sembra che ce ne passi..
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      Ilaria Cardani 7 anni fa (4 Luglio 2017 10:29)

      Comunque, oh, spassoso chi mette i meno a un commento come quello di Fran. Ve lo dico, eh, chiunque voi siate: fate pena, tanta pena. Il giorno che il padreterno distribuiva segatura per i crani, voi eravate in prima fila e siete stati pure ingordi.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo