La gestione degli antipatici (tipo 1)

Saper gestire gli antipatici è fondamentale per avere una vita felice.

Per stare felicemente sul lavoro, per procedere con tranquillità nei propri affari, nei propri studi e nei propri progetti.

Ed è fondamentale che tu impari a gestire gli antipatici se vuoi attrarre la persona giusta per te.

E’ davvero importante, per avere una vita di qualità o costruirsi una vita di qualità, circondarsi di persone di qualità.

Perché è così importante?

Perché le nostre energie, le tue energie, non sono illimitate e gli antipatici sono degli straordinari succhiatori di energie e di risorse.

Più energie emotive e mentali e più risorse materiali dài a un antipatico, più energie emotive sottrai alle persone simpatiche, a te stesso/a, ai progetti importanti per te. In definitiva: alla tua vita e alla tua felicità.

Gli antipatici ti rendono triste, aumentano le tue sensazioni negative e chi è triste e vive sensazioni negative, ha, nella vita di tutti i giorni, una difficoltà in più.

Poi, considera che il mondo è pieno di persone simpatiche, quindi perché mai dedicarti agli antipatici?

Il fatto che gli antipatici ti rendono triste e aumentano le tue sensazioni negative vuol dire anche che gli antipatici contribuiscono a renderti meno attraente e a spegnere il tuo naturale carisma.

Quindi contribuiscono a renderti un po’ più complicato attrarre la persona giusta per te.

Ma non è finita qui!

Infatti, mi tocca dirtelo senza peli sulla lingua: se nella tua vita ti è capitato di vivere una o più delusioni sentimentali davvero dolorose, beh, è molto probabile che questo ti sia capitato perché hai dato agli antipatici troppo spazio, troppa confidenza, probabilmente anche troppo amore…

Insomma, te lo ripeto: saper riconoscere e gestire gli antipatici è basilare e se finora non l’hai fatto, non ti preoccupare, non è colpa tua – nessuno te lo ha insegnato – e di sicuro puoi incominciare ora, da qui, da dove ti trovi adesso.

Intanto fammi dare una spiegazione di chi sono gli antipatici per me, gli antipatici “tipo 1”, quelli “oggettivamente” e “indiscutibilmente” antipatici.

Gli antipatici sono tutti coloro, che a diverso livello – individuale, di società, in azienda, in politica, per strada –, sono convinti di avere tutto e solo il diritto di chiedere, di avere e di ricevere e non vengono nemmeno sfiorati dal dubbio che è essenziale, anche, ascoltare, dare e offrire.

Gli antipatici sono antipatici a tutto tondo, in ogni ambito e in ogni campo. Anche con le persone che dovrebbero considerare i loro cari. Anche con se stessi.

Come fai a riconoscere gli antipatici per come li intendo io?

Gli antipatici li riconosci perché da te prendono o cercano di prendere: per esempio il tuo tempo, il tuo denaro, il tuo amore.

Che, andando un po’ più nel dettaglio significa che cercano di prendere o prendono la tua competenza senza pagarti, la tua attenzione, il tuo affetto, la tua compagnia, il tuo aiuto, scroccano in genere e, anche –attenzione ! – gli antipatici prendono o cercano di prendere sesso da te.

E’ chiaro, adesso?

Ti faccio una grossa confidenza: in passato, io ho dato molto spazio agli antipatici.

E, giuro, mi è costato davvero molto. In molti ambiti della mia vita, in molti sensi.

Poi, dopo un po’ di volte che mi sono ritrovata a leccarmi le ferite dopo il passaggio di un’antipatica o di un antipatico, ho fatto una serie di riepiloghi mentali su diversi eventi che mi sono capitati in varie fasi (anche molto distanti nel tempo)  della mia vita e ho acquisito consapevolezza che non avevo saputo gestire gli antipatici e che era ora di imparare.

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Ho chiesto aiuto a un collega coach e passo passo ho imparato, anche piuttosto velocemente.

Sai perché? Perché mi è bastato sapere e ammettere che gli antipatici esistono.

Nota bene: gli antipatici esistono ed è una mia personale responsabilità il fatto di non aver saputo o di non saperli riconoscere e di non aver saputo o non saperli gestire.

Esistono sì.  Qui il pensiero positivo a tutti i costi non vale davvero nulla: di sicuro gli antipatici hanno dei motivi che li spingono a essere antipatici, ma questo non significa affatto che io o tu o qualcun altro dobbiamo perdere il nostro tempo e la nostra energia con gli antipatici.

Nel mio lavoro non ho nessun contatto con gli antipatici.

Tra i miei clienti di coaching non c’è nessun antipatico.

E’ impossibile che un antipatico autentico decida di fare coaching.

Perché fare coaching significa migliorare la propria vita e il rapporto con gli altri, significa mettersi in gioco e in discussione, significa affrontare sfide appassionanti e generose. E tutto questo gli antipatici nemmeno lo concepiscono.

E quindi questo per me, in questo ambito non è un problema che si pone.

Per il resto, come faccio a gestire gli antipatici?

Quando conosco una persona nuova, per qualsiasi ragione (nel tempo libero o per lavoro – per esempio qualcuno con cui collaborare o che collabori con me -) faccio un’operazione “mentale”, adotto un atteggiamento specifico.

Mi chiedo e osservo se questa persona vuole prendere senza dare. Non ci vuole molto a capirlo, dopo un po’ di esercizio.

Dopodiché non le concedo nessun spazio. Nessuno.

Soprattutto non le concedo di stare nei miei pensieri.

Dopo la breve e innocua – per me – decisione iniziale non dò nessun giudizio, nessuna valutazione, non faccio nessuna considerazione.

Libero la mia mente.

Quindi, se hai a che fare con gli antipatici tipo 1, libera il tuo spazio mentale, libera la tua mente, libera la tua vita.

Prenditi la libertà di condividere questo articolo su Facebook o su altri social (i pulsanti per farlo sono qui sotto).

Lasciami i tuoi i commenti.

Cordialmente

Ilaria

P.S. Ti interessa intraprendere un percorso di crescita personale  e sentimentale che tra gli altri avrà l’effetto collaterale di farti scoprire le risorse che hai per gestire gli antipatici? Guarda un po’ “I 7 Pilastri dell’Attrazione”.

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54 Commenti

  1. Avatar di Giuliano

    Giuliano 13 anni fa (6 Gennaio 2012 23:30)

    si hai ragione, gli antipatici esistono eccome. Mi danno noia, ed io li sfido -errore-, dovrei fare altro, ma la sfida e lo schernimento, che non fanno parte di me, con loro li vedo come una giusta "punizione". Si sbaglio, ma sembra quasi un dovere...mah. Buon anno Giuliano
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  2. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (7 Gennaio 2012 11:27)

    Ciao Giuliano, grazie davvero per il tuo commento sincero ed efficacissimo. Hai centrato in pieno la questione! Un abbraccio.
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  3. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (7 Gennaio 2012 12:56)

    vanno redarguiti una sola volta,secondo me e se son recidivi,eliminati...dalla propria vita,se possibile.succhiano energia,vero,in cambio non danno nulla,scaricano solo proprie frustrazioni.meglio semplificarsi la vita...
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  4. Avatar di vanesia

    vanesia 13 anni fa (7 Gennaio 2012 13:32)

    Ilaria, ma se un antipatico fosse il tuo datore di lavoro che incute così tanto timore da provocare reazioni di pianto e addirittura vomito (non sto scherzando...) su colleghe con più di 40 anni?se l'antipatico in questione mettesse tanta ansia perché DEVI terminare tutto il lavoro a costo di presentarti in ufficio anche di sabato?se l'antipatico in questione avesse praticamente stravolto la tua vita tanto da non riuscire ad andare in palestra o ad avere rapporti sociali perché la sera sei stravolta dalla giornata lavorativa?io lo so che sto dando troppo potere a questa persona perché sono le mie paure ed insicurezze a procurarmi tanto stress...ma che tipo di lavoro posso fare su di me x vincere quest'ansia e questa paura di fare arrabbiare il mio capo?e considera che ho cambiato lavoro 3 mesi fa...ti abbraccio.
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  5. Avatar di rosita

    rosita 13 anni fa (7 Gennaio 2012 13:47)

    @Ilaria, ho cominciato il nuovo anno chiudendo due rapporti di amicizia che duravano da decenni perchè non mi facevano stare bene e adesso leggengo il tuo articolo, ho preso consapevolezza di amare perdutamente sempre lo stesso ragazzo che da me cerca e pretende solo sesso, che è l'antipatico che tu descrivi, mi dici come faccio a togliermi definitivamte questa persone dai miei pensieri, dal mio cuore? veramente mi sono stufata e stancata di stare sempre al solito punto di partenza....
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  6. Avatar di davide

    davide 13 anni fa (7 Gennaio 2012 15:30)

    bellissimo articolo, grazie! io ragiono finalmente così da qualche anno. li ho sempre chiamati "vampiri emotivi" seguendo un bravo maestro americano.
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (7 Gennaio 2012 19:17)

    @ Vanesia: se mi fai questa domanda - che è una domanda molto utile, brava! - significa che sai che le tue paure e le tue insicurezze, razionalmente, non hanno motivo di esistere. Solo che, dall'altra parte, hai alcune convinzioni e alcuni modi di pensare che ti portano a nutrire ansia e paura. Che cosa fare, dunque? Togli "nutrimento" a quelle convinzioni e a quei modi di pensare che ti procurano tanto stress. Per esempio: metti per iscritto le tue convinzioni sul lavoro e sul rapporto tra responsabile e collaboratore. Considerale lucidamente. Chiediti: "C'è qualcuna di queste convinzioni che posso considerare come assurda o totalmente negativa per me?" e poi: "Quali costi personali mi verranno dal mantenere questa convinzione? Come posso modificarla in modo utile, in modo da poter assumere un comportamento piu' produttivo per me?" Un abbraccio anche a te!
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  8. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (7 Gennaio 2012 19:20)

    @ Rosita: se ti sei davvero stancata e stufata, beh, il gioco è fatto! Sono sicura che se ci pensi bene, sai come mettere a frutto il fatto di esserti stancata e stufata. In pratica, quali azioni da compiere ti vengono in mente? Un caro saluto
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  9. Avatar di rosita

    rosita 13 anni fa (7 Gennaio 2012 19:34)

    @Ilaria, la prima cosa che mi viene in mente e non dargli tutta questa importanza che non ha, non permettergli di entrare e uscire nella mia vita a suo piacimento e ogni volta che entra assorbire tutte le mie energie positive, per lasciarmi con un vuoto da colmare e lasciarmi a piangere perchè gli ho permesso nuovamente di ferirmi, penso che a tutto c'è un limite e mi sa che il mio è stato oltrepassato, non mi va ogni volta di rivivere sempre le stesse cose e trovarmi ad aver perso solamente del tempo....sono stanca di sentirmi dire anche che sono stata sciocca ad aver pensato di poter costruire una storia con un ragazzo più giovani di me di dieci anni, se fosse capitato il contrario invece andava benissimo....
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  10. Avatar di Gianluca

    Gianluca 13 anni fa (8 Gennaio 2012 1:36)

    Ciao Ilaria, hai centrato pienamente:non bisogna inserirli nei propri pensieri perché quando questo accade, anche se per una frazione di secondo, il nostro stato d'animo peggiora e diventa meno costruttivo. Secondo me non bisogna tanto non considerare le persone che ci sono antipatiche, ma semplicemente "imparare a gestirle" perché principalmente l'antipatia nasce da un sistema di valori diverso dal nostro. Ed è questo il punto su cui vorrei fare luce. Quando entriamo in contatto con persone che hanno valori totalmente opposti ai nostri succede dentro di noi una cosa piuttosto strana: avviene il meccanismo opposto all'attrazione (ovviamente non in senso sentimentale) che è la repulsione o il respingimento. C'è da chiarire una cosa importante però: delle volte le persone che portano i nostri stessi identici valori possono sembrarci antipatici, è come il meccanismo delle calamite, dove gli estremi uguali si allontanano a vicenda. La simpatia verso una persona in realtà si può trovare sempre, ma studi dimostrano che è più facile entrare in sintonia con persone che hanno un sistema di valori intermedio con il nostro. Questo fa si che si che ci sia un rapporto paritario e di sana competizione. E' un argomento che seppur abbastanza semplice rimane in fondo molto complesso da spiegare, in ogni caso introdotto in questa maniera (come Ilaria ha fatto) è stato davvero un piacere poterlo leggere. Un saluto a tutti.
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  11. Avatar di Silvia

    Silvia 13 anni fa (8 Gennaio 2012 10:24)

    Quando ho capito che il "prenditore" in questione voleva approfittare di me, non ho esitato a mandarlo a quel paese come meritava...A quel punto non si è più fatto vivo e io ho riacquistato il mio equilibrio. Gli avevo dato molto, anzi troppo del mio tempo, del mio amore, della mia attenzione e se fosse stato per lui avrebbe continuato a scroccare... Sono rimasta davvero colpita dalla verità del tuo articolo Ilaria.. E' vero le persone che decidono di fare coaching con te devono essere per forza persone disposte a mettersi in discussione, quindi generose, disposte a dare non solo a prendere... Mi chiedo se ne esistono veramente di persone del genere.. In giro sembra ci siano solo "prenditori.." Silvia
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  12. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (8 Gennaio 2012 10:23)

    ROSITAAAAAA...poteva esser pure tuo coetaneo o+grande addirittura...certo,essendo giovane vorrà solo fare esperienza e divertirsi...è un"poppante",questo devi dirti:NON VEDERLO MAI+,se vuoi un consiglio da amica:))) altro che perdutamente innamorata:NON ESISTE!! ;))
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  13. Avatar di Patty

    Patty 13 anni fa (8 Gennaio 2012 10:24)

    Bene Ilaria, finalmente un buon aggettivo per definire certi "personaggi" che ti tolgono il sorriso, la gioia di vivere e la voglia di ricominciare altrove !!! Io me ne sono liberata da circa 4 mesi...PER FORZA MAGGIORE !!! Adesso sto molto meglio ...e posso dire che ra proprio un grandissimo ANTIPATICO :-D Complimenti Ilaria ;-)
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  14. Avatar di Silvy

    Silvy 13 anni fa (8 Gennaio 2012 10:43)

    Grazie Ilaria anche per questo articolo. E' uno spunto di riflessione interessante. Io penso di essere una persona che sa avvertire a pelle gli antipatici e ci scambio e condivido il minimo indispensabile, perchè a volte sono colleghi o parenti o vicini di casa...proprio tagliarli fuori dalla nostra vita è impossibile. Però forse nelle relazioni d'amore non ho saputo essere così intuitiva e ho dato spazio e tempo a chi non lo meritava nel senso che, come dici tu, hanno saputo soprattutto prendere da me, dalla mia pazienza, dalla mia disponibilità. Per questo comprendo e mi sento solidale con Rosita. Tutto ciò che scrivi, Ilaria va bene se non ci si mette il cuore. Facile "circoscrivere" un collega antipatico, molto meno facile tirar fuori la testa e la razionalità se si tratta di una persona di cui siamo innamorati. Tu mi potresti rispondere che allora il problema sono le persone verso le quali ci sentiamo attratti e perchè proprio verso di loro, verso chi poi ci fa soffrire e ci lascia delusi e leccarci le ferite... E' così che mi diresti??? Io purtroppo no so rispondere, tu? Hello everybody
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  15. Avatar di Livia

    Livia 13 anni fa (8 Gennaio 2012 11:52)

    Sono d'accordo con ciò che scrivi, Ilaria, e aggiungo che a cercare di succhiare le nostre energie oltre agli antipatici che chiedono e pretendono ci sono anche le persone cosiddette altruiste, quelle che dicono sempre di sì, che si prodigano per gli altri. Io ho imparato a diffidare anche di queste, le ritengo pericolose, perché poi sono quelle che prima o poi ti rinfacciano quello che ti hanno solo apparentemente donato... potresti scrivere un articolo anche su questo tema? grazie, Livia
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  16. Avatar di Marinella

    Marinella 13 anni fa (8 Gennaio 2012 13:25)

    Ciao Ilaria Buon Anno! Devo dirti che sono stata sempre molto selettiva forse anche troppo,però io sono del parere che i rami inutili vanno potati.Per esempio quando una persona che tu pensavi amica non ti telefona mai e aspetta che sia sempre tu a fare il primo passo beh qui io poto.L'amicizia è un venirsi incontro reciproco.E di rami secchi,durante il mio percorso di vita ne ho potati parecchi!!!! Marinella
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  17. Avatar di davidone1967

    davidone1967 13 anni fa (8 Gennaio 2012 12:52)

    Sono convinto che in fondo la regola per una relazione sia una sola: finché ci rispettiamo, tutto bene. Quando cominciamo a mancarci di rispetto, forse è bene lasciar perdere.
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  18. Avatar di Paolo

    Paolo 13 anni fa (8 Gennaio 2012 12:56)

    Ciao, sui modi di gestione la penso crudemente così: 1) evitarli e ignorarli (potrebbero rendersi conto di esser sgraditi e magari - ipotesi remota - smetterla) ; 2) lasciarli fare come si fa come i pazzi (magari - ipotesi remota 2 - si rendono conto di esserlo e la coscienza è il primo passo per cambiare) ; 3) continuare la propria vita come non esistessero (prima o poi si faranno il vuoto attorno da soli e si scaveranno la fossa); 4) non mettersi mai in competizione con loro (scendereste al loro livello e ti batterebbero per esperienza). Spero d'esser stato utile. Paolo
    Rispondi a Paolo Commenta l’articolo

  19. Avatar di teresa

    teresa 13 anni fa (8 Gennaio 2012 13:03)

    E' vero: gli antiupatici ci tolgono l'energia che dovremmo sempre impiegare per capire cosa è buono per me stessa. Solo avendo grande rispetto di noi possiamo scegliere di circondarci di persone positive che ci aiutano nel nostro cammino Un grosso saluto
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  20. Avatar di Andrea R.

    Andrea R. 13 anni fa (8 Gennaio 2012 13:21)

    Ciao Ilaria, è stato divertente questo post sugli "antipatici", ma gli antipatici che dici tu però non sono i veri antipatici che consideriamo noi. Ci sono anche antipatici che ce l'hanno solo con loro stessi e con gli altri hanno il desiderio di dare... Io li vedo più come degli egoisti vuoti dentro che hanno bisogno di prendere dagli altri quello che non riescono a crearsi da soli. Poi, non so, io vedo un antipatico (per come lo vedi tu) come una persona con problemi: sarebbe bello che invece che ignorarlo usassimo parte delle nostre energie per motivarlo a cambiare. Alla fine se impariamo a rendere felice gli altri, sappiamo farlo anche con noi stessi. Comunque questo è solo il mio parere, ognuno la pensa a modo proprio... Saluti
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