Se vuoi attrarre la persona e la relazione giuste per te nella tua vita, non devi dare troppa importanza all’amore, alla relazione e al tuo partner o alla tua partner.
Non devi dare troppa importanza all’amore. Non devi dare troppa importanza alla relazione. Non devi dare troppa importanza al tuo partner o alla tua partner.
(Ho scritto due frasi uguali, mica mi sono sbagliata, l’ho fatto apposta).
Non devi dare troppa importanza alla ricerca della persona giusta per te.
Questa è una cosa essenziale, f-o-n-d-a-m-e-n-t-a-le.
Ne parlo anche nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” che, se non l’hai ancora fatto, ti conviene scaricare subito.
Devo ripeterlo?
Ok, lo ripeto e lo ribadisco.
Te lo dico con altre parole: non devi amare troppo; non devi contare sull’altro/sull’altra, non devi cercare appoggio, non devi cercare conforto ai tuoi dispiaceri di una vita e alle tue ferite del passato.
NON DEVI DARE VALORE ALL’ALTRO, ALL’AMORE E ALLA RELAZIONE PIU’ DI QUANTO NE DAI A TE STESSO O A TE STESSA.
Non devi dimenticarti di te, della tua vita, della tua felicità, dei tuoi valori, del tuo piacere, della tua serenità interiore. Dei tuoi divertimenti. Del tuo godimento sessuale. Della tua realizzazione personale. Delle tue passioni. Delle persone alle quali tieni e che ami. Delle barzellette che ti fanno ridere. Degli abiti che ti piacciono. Dei libri che ami. Della musica che adori. Della natura. Del mondo. Degli spaghetti e della pizza. Del tuo lavoro e dei tuoi hobby.
Non lo devi fare se hai accanto a te una persona che ti ama e che ami. Non lo devi fare se sei nella relazione dei tuoi sogni.
Non lo devi fare se sei ancora single. Se sei solo/a. Sei stato lasciato/a. Se sei divorziato/a o separato/a.
Non lo devi fare se sei in una storia sentimentale, in una relazione, in una convivenza o in un matrimonio nel quale stai malissimo, ma davvero male, e del quale non riesci proprio a liberarti.
Ecco, adesso lo dico papale papale, perché è troppo importante.
Avevo in programma e in serbo per te un articolo su un tema diverso, ma, dopo la pubblicazione dell’articolo della settimana scorsa, dedicato all’importanza delle storie poco importanti e dopo che ho considerato le reazioni che ha suscitato tra voi lettori, ho pensato bene di affrontare lo stesso discorso (difficilissimo che in due articoli consecutivi sviluppi lo stesso argomento), da un’angolatura completamente opposta.
Nell’articolo della settimana scorsa parlavo delle storie “lievi” e “leggere” che possono far divertire, far incontrare spensieratemente con il mistero affascinante dell’altro e che permettono di crescere.
E, molti, giustamente, hanno considerato che le storie poco importanti non sono per loro.
Qualcuno ha fatto riferimento a valori fondamentali dell’esistenza nei quali crede, qualcun altro alla ricerca dell’ideale, del vero amore e dell’Amore con la “A” maiuscola.
Tutte considerazioni belle, vere, importanti.
Esiste il vero amore? Sì, esiste. Vi sono persone che lo vivono e l’hanno vissuto. Per davvero e sinceramente.
Esiste il partner ideale? Sì, esiste. Vi sono persone che ce l’hanno il partner ideale. Per davvero.
Esiste l’Amore con la “A” maiuscola? Sì, esiste. Eccome.
Tutte queste cose esistono e sono reali. Sono frutto di desiderio, impegno, costruzione quotidiana. Maturazione personale.
E dell’interpretazione che ciascuno dà degli accadimenti della vita. Della propria vita.
Che significa questo?
Significa che il partner ideale, il vero amore e l’”Amore con la “A” maiuscola” possono entrare nella tua vita proprio nel momento in cui tu li rendi qualcosa di concretamente esistente nel tuo percorso quotidiano.
E come fai a rendere qualcosa “concretamente esistente” nel tuo percorso di vita?
Smettendo di sognare, smettendo di attaccarti a un ideale, smettendo di rimanere fedele a una parola (in questo caso la parola “amore”).
E incominciando a dare reale e concreta importanza a te stesso e a te stessa, a quello che sei, a quello che ti piace, a quello che vuoi diventare e a quello che ti piacerà in futuro.
Credo che a questo punto sia necessario un chiarimento da parte mia, una sorta di “confessione” personale.
Sai perché ho scritto questo articolo “imprevisto” e l’ho scritto di getto e tanto “con la pancia e con il cuore”?
Perché, dal mio osservatorio particolare, in base alla mia esperienza personale di donna, e considerando il tutto anche e soprattutto dalla prospettiva dei tanti contatti che ho con le persone che cercano il mio aiuto professionale, ho fatto un po’ il punto della situazione.
Ho pensato alle tante donne e ai tanti uomini che si impediscono di vivere una relazione piena (e rifiutano di dare il proprio amore a qualcuno che lo meriterebbe e che non aspetta altro) perché seguono l’illusione della perfezione. O l’ideale dell’amore assoluto. E magari questa illusione e questo ideale, per loro, è solo uno scudo.
E ho pensato alle tante donne e ai tanti uomini che, dopo una separazione o un divorzio, o dopo la fine di una lunga e importante relazione, si sentono totalmente falliti come persone. Si sentono uomini e donne a metà. Si sentono – se è il caso – genitori inadeguati e falliti. Spesso si sentono anche figli degeneri (hai idea di quante persone in età matura, hanno imbarazzo, vergogna e timore a dire in famiglia che la loro “storia d’amore importante” è finita?).
Ho pensato alle tante donne e ai tanti uomini che continuano a restare in una “relazione importante”, in un matrimonio o in una convivenza, che non solo non dà loro più niente, ma continua a togliere, in termini di allegria, serenità, vitalità e anche … dignità.
E sai perché queste persone non decidono di abbandonare delle storie dolorose?
Perché rispettano di più l’idea del grande amore di quanto rispettino se stesse. Molto spesso questo loro modo di pensare è così radicato nella loro mente e, addirittura, sotto la loro pelle, che non ne sono consapevoli.
Soffrono e si sentono fallite e non si rendono conto che, semplicemente, possono andarsene.
E mettere se stesse e la propria vita al primo posto.
Insomma, che cosa concludo, una volta di più?
Della tua vita fai quello che vuoi, esaudisci i tuoi desideri, punta a realizzare i tuoi sogni.
Ma ricordati che prima di tutto vieni tu. Anche prima delle tue idee, delle tue convinzioni e dei tuoi ideali ;) .
Mando un forte abbraccio a chi legge, che si trovi d’accordo o totalmente in disaccordo.
Lasciami i tuoi commenti, le tue opinioni e le tue perplessità.
Cordialmente
Ilaria
raffaella 14 anni fa (12 Maggio 2011 20:06)
Bice 14 anni fa (12 Maggio 2011 20:16)
cristina 14 anni fa (12 Maggio 2011 21:53)
joycejo 14 anni fa (13 Maggio 2011 14:52)
ilariacardani 14 anni fa (13 Maggio 2011 15:01)
Bice 14 anni fa (13 Maggio 2011 16:11)
joycejo 14 anni fa (13 Maggio 2011 17:34)
ELEONORA 14 anni fa (13 Maggio 2011 17:58)
Bice 14 anni fa (13 Maggio 2011 19:13)
Bice 14 anni fa (13 Maggio 2011 19:24)
Riccardo 14 anni fa (13 Maggio 2011 19:41)
Bice 14 anni fa (14 Maggio 2011 10:47)
Riccardo 14 anni fa (14 Maggio 2011 12:52)
ELEONORA 14 anni fa (14 Maggio 2011 13:48)
MARGHERITAAAAAAAAA,STESSA MIA LAUREA!! :)))))))Riccardo 14 anni fa (14 Maggio 2011 15:08)
Ma che ci sto a fare io in mezzo a tutte queste laureate? C'è per caso un blog di camioniste?Giulia 14 anni fa (22 Maggio 2011 15:20)
Silvia 10 anni fa (24 Febbraio 2015 14:33)
Parole sante cara Ilaria. Un post da incorniciareve rileggere sempre. Grazie.Lou 9 anni fa (11 Giugno 2015 10:14)
Rosanna 9 anni fa (18 Agosto 2015 20:28)
Ilaria Cardani 9 anni fa (18 Agosto 2015 22:33)
Patrizia 9 anni fa (14 Ottobre 2015 4:14)