Hai paura di non riuscirci?

E’ davvero entusiasmante quando raggiungi un traguardo che hai tanto desiderato, ottieni un risultato voluto o, anche, fai per bene qualcosa – magari anche piccola piccola – a cui tenevi.

Può essere perdere peso e raggiungere il tuo peso forma; può essere prendere il diploma, la laurea o avere una promozione sul lavoro. O, magari, si tratta di renderti conto che le piante che hai in casa stanno crescendo e sono sane, dopo tutto l’impegno che ci hai messo nel curarle.

Può darsi che ti piaccia l’attività sportiva e che tu ti diverta a sfidare te stesso/a: quanta soddisfazione ti dà scoprire che sei davvero migliorato/a in quello che fai?

Sono sensazioni abbastanza indescrivibili: non dipendono da quanto è grande il risultato che hai raggiunto, ma dal fatto che ce l’hai fatta, sei riuscito/a, hai ottenuto quello che desideravi.

Nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”,  parlo di quanto sia importante che tu diventi consapevole e riconosca i tuoi successi, celebrandoli e “trionfando”per tutto quello che di buono e di significativo hai fatto nella tua vita e che continui a fare, giorno dopo giorno, incessantemente (perché così è, di fatto, anche se non ne sei consapevole).

Ora, arrivando al cuore di quello di cui ci occupiamo qui e quindi per quel che riguarda come puoi ottenere ciò che desideri  dalla tua vita e come puoi attrarre la persona giusta per te, mi preme trasmetterti una parte importante di quella che è la mia esperienza nei diversi percorsi di coaching che ho l’opportunità di intraprendere con i miei clienti.

Ebbene, lo sai perché molto spesso le persone non si decidono a intraprendere seriamente un percorso che le porti davvero a ottenere ciò che vogliono in modo spontaneo e naturale?

Perché hanno paura di fallire.

Ma, attenzione, non hanno paura di fallire nel senso di non riuscire a ottenere il risultato.

Ti dico una cosa chiaramente: io sono convinta che in fondo al loro cuore le persone sanno bene che possono ottenere risultati, sanno bene che possono ottenere davvero ciò che vogliono.

Dài, siamo onesti: tu sai benissimo che puoi ottenere risultati positivi. Sai benissimo che quando hai voluto davvero qualcosa – in modo sincero e autentico – l’hai ottenuto. Sai benissimo che se ti decidi, se fai il primo passo e se ti muovi facendo le mosse giuste e i passi giusti arrivi dove vuoi.

Sai dov’è l’inghippo? L’inghippo è che spesso le persone o non partono del tutto o si fermano prima.

E sai perché lo fanno?

Perché hanno paura di cadere. Ma non di cadere in sé per sé.

Hanno paura di cadere quando hanno già incominciato il percorso e quando hanno già visto e constatato che possono farcela o, magari, hanno anche ottenuto i primi risultati.

Infatti molto spesso, quando per esempio un mio cliente (che per anni non c’è stato verso che avesse una relazione), comincia a conoscere ragazze interessanti o, anche, inizia una storia che funziona, spesso, in automatico si pone domande del tipo “Oggi va bene. E domani, se domani faccio di nuovo gli stessi sbagli? E se mi capita di fare degli scivoloni?”

Bene, a questo punto di solito a quel cliente dò una notizia che adesso dò anche a te. Se ogni volta che raggiungi un risultato di qualsiasi genere ti chiedi: “e se poi sbaglio? Oggi è così, ma domani?”,  io ti rispondo: ebbene sì, hai perfettamente ragione. Ti sbaglierai ancora, commetterai gli stessi errori di prima, ti verranno gli stessi cattivi pensieri e le pessime sensazioni di prima.

Oggi sei in equilibrio e sei sereno/a, ma domani, o tra una settimana, o tra un mese ti capiterà di nuovo un momento nel quale potrai credere di essere tornato/a al punto di partenza.

E’ così, è normale, è umano. E tu, come me, sei un essere umano (e non è affatto una brutta cosa).

Ma ci sarà una grossa differenza: tu hai iniziato il tuo percorso di cambiamento, il tuo cammino per ottenere quello che vuoi per te. E questo è un percorso e un cammino che inevitalbilmente ti porta al traguardo che vuoi e nel modo più naturale e più giusto per te.

La cosa importante è che tu ti mantenga su quel cammino, lo ritrovi, ci ritorni ogni volta che “sbandi”, che ti distrai, che scivoli.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Perché sbandare, distrarsi e scivolare è naturale. Capita ed è capitato a tutti (a tutti tutti? Sì, a tutti tutti. Pensa un po’, anche ai santi e ai loro superiori: a Gesù Cristo, a Buddha e a Maometto e a tutti i loro colleghi dèi e profeti di tutte le religioni del mondo).

Capita anche ai grandi campioni.

Toh, guarda, adesso, mentre sto scrivendo, mi viene in mente il primatista Usain Bolt che il 30 agosto scorso, ai mondiali di atletica di Daegu è stato squalificato dalla gara dei 100 metri piani per una “banalità” come una falsa partenza. E poi, il 3 settembre, ha vinto i 200 metri (campione del mondo).

Il fatto è che l’importante è tenersi sulla via giusta e riprenderlo quel percorso che ti porta dove vuoi arrivare.

Come puoi fare nella pratica?

Beh, un buon modo innanzittutto trovare il percorso giusto per te.

Poi, tener presente quello che ti ho detto in questo articolo.

Quindi: assumere la piena consapevolezza dei risultati che hai raggiunto e sapere bene che se hai ottenuto anche un solo piccolo risultato soddisfacente nella tua vita ne puoi ottenere milioni di miliardi, come diceva una famosa pubblicità.

E’ importante allora che tu ti muova, agisca, compia il primo passo sul tuo cammino al cambiamento.

Impara anche a goderti i primi risultati e a valutare come naturali (come parte stessa del gioco e del percorso) le sbandate, gli scivoloni.

Poi abituati a tenere d’occhio la direzione e a ritornare sul percorso.

Per tenerti sulla rotta puoi per esempio:

–          leggere e rileggere gli articoli del blog e la guida gratuita.

–          tenere un diario dei successi che ottieni, nel quale descrivi bene a te stesso/a che cosa hai fatto per ottenerli e che cosa stai facendo per mantenerti sul percorso.

–          iniziare un percorso di coaching personale (infatti, se devo dire, la parte principale del mio lavoro con le persone consiste proprio nel  trovare il percorso con loro e di permettere loro di mantenere la direzione scelta, camminando al loro fianco).

Se ti va, condividi l’articolo su Facebook o su altri social (i pulsanti sono sotto).

Lasciami i tuoi i commenti, con le tue storie e i tuoi dubbi e fammi tutte domande che vuoi.

Cordialmente

Ilaria

 

Lascia un Commento!

225 Commenti

  1. Avatar di Rosita

    Rosita 13 anni fa (16 Ottobre 2011 17:40)

    @Ilaria, perchè faccio fatica a farmi i complimenti, a gioire delle piccole soddisfazioni personali, li dimentico immediatamente, mentre mi risulta più facile essere severa, critica con me stessa? Poi un'altra domanda che ti pongo, spesso mi sento dire che le persone non cambiano, che chi è nato tondo, non può diventare quadrato, ma è solo una pura utopia pensare che si cambi....Penso che se uno lo vuole davvero riesce a cambiare....
    Rispondi a Rosita Commenta l’articolo

  2. Avatar di maria

    maria 13 anni fa (16 Ottobre 2011 17:48)

    ciao Ilaria, il tuo articolo è molto interessante e devo confessare mi ha commossa, lo sento vicino. negli ultimi mesi mi sono molto interrogata circa la mia Vita e sono arrivata alla conclusione che non ho il coraggio di mettermi in gioco. magari inizio bene perchè piaccio agli uomini, ma subito dopo mi blocco, inizio a pensare, ho paura del rifiuto (eppure sono loro che mi cercano perchè allora ho paura di essere rifiutata, se mi cercano vuol dire che piaccio perchè mi blocco?) e poi sospetto sempre che se non esce con me, se non mi chiama c'è un'altra e allora mi demoralizzo, non sono progettuale e puntualmente l'altra compare! non sono in grado di marcare il mio territorio, sempre lì ad aspettare che sia lui a fare i passi, a volte quando avverto che la cosa si è raffreddata mi faccio coraggio e faccio un passo sterile, non propositivo e così do da pensare agli uomini che non mi importa molto della relazione Vera e così gli uomini spariscono dalla mia vita non per uno scontro, quasi per apatia. eppure si vede lontano un miglio che sono una brava ragazza ma con chi mi interessa dimostro esattamente il contrario. sono anche arrivata alla conclusione che non voglio veramente un uomo ma non è possibile perchè ho tanta voglia di amare. non riesco ad esternare la mia sensibilità, la passione che mi scoppia dentro ma suppongo che questo non interessi molto agli uomini, almeno all'inizio, anzi li farebbe scappare molto più velocemente!! insomma sono in eterna confusione e come inchiodata al pavimento solo che ogni tanto riesco a ruotare per non andare mai da nessuna parte. forse tutto questo è perchè non si è convinti di quello che si fa, come qualcuno commenta, ma io non credo, penso invece al gatto che si morde la coda : non fai un passo, poi ti muovi appena con attegiamento quasi asettico come a non volerti sporcare e lì che trovi la sconfitta e allora, una sconfitta dietro l'altra porta si a non credere in quello che si fa ...
    Rispondi a maria Commenta l’articolo

  3. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (16 Ottobre 2011 17:53)

    @ Rosita, se tu cerchi il perché, lo trovi, perché chi cerca trova. Perché ti risulta più facile essere severa e critica con te stessa? Molto probabilmente perché qualcuno in passato lo è stato con te, hai visto qualcuno che amavi o stimavi o temevi (o credevi di amare stimare temere) essere critico o severo con te o con qualcun altro e hai imparato a esserlo, perché allora non avevi scelta, non sapevi che ci fosse altro. Ora che lo sai non chiederti "perché" le cose sono come non vuoi, ma chiediti "come" farle diventare come vuoi (soprattutto se si tratta di tuoi comportamenti). Noi non cambiamo nella nostra essenza, perché in quel che siamo nel profondo non vi è nulla da cambiare, andiamo già bene come siamo. Ma di certo possiamo cambiare i nostri atteggiamenti e comportamenti. L'importante è che lo vogliamo e ci poniamo la dovuta attenzione. Di certo nessuno può cambiare qualcun altro. Ed è bene così.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  4. Avatar di Alf.

    Alf. 13 anni fa (16 Ottobre 2011 17:54)

    Ma ciò che ci blocca è paura di fallire o paura di vivere? Paura di vivere che comprendo in chi la vive perchè basta uscire di casa per vederne di tutti i colori. Non mi fido di chi non ha paura di vivere. Ci vuole coraggio. E poi c'è anche la paura di farsi male,quella di non essere capiti etc.. Credo che la paura di non riuscire dipenda dalla fiducia che abbiamo in noi stessi è per questo che occorre concentrarsi sui risultati che abbiamo ottenuto. I tuoi sono degli ottimi articoli .
    Rispondi a Alf. Commenta l’articolo

  5. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (16 Ottobre 2011 18:00)

    @ Alf, grazie, sintetico ed efficace. Hai espresso energia maschile :) .Sono d'accordo con te. Ci vuole coraggio. E il coraggio serve anche per cambiarli i colori che ci sono fuori di casa...
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (16 Ottobre 2011 18:16)

    @ Maria, grazie per quello che scrivi riguardo l'esserti commossa. Allora, proprio perché hai ben presente la tua situazione che descrivi con tanta intelligenza, sensibilità e anche intelligenza emotiva, a questo punto passa alla fase successiva: non concentrarti su che cosa non va, ma su come puoi far andare diversamente le cose che hai già ben capito che non vanno. Ne riparlerò presto nei prossimi articoli.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  7. Avatar di roberta

    roberta 13 anni fa (16 Ottobre 2011 18:49)

    io veramente mi chiedo dove incontrare persone dell'altro sesso..ho 47 anni, sono carina mi sento una ragazza, ma non incontro nessuno, altro che paura di sbagliare...ciao a tutti
    Rispondi a roberta Commenta l’articolo

  8. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (16 Ottobre 2011 18:51)

    @ Roberta: già, vista così la tua sembra certezza che gli altri siano sbagliati :) :)
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  9. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (16 Ottobre 2011 20:30)

    Ben trovata Ilaria, sono di ritorno da 4 giorni (di lavoro prima, di evasione dopo) importanti per la mia interiorità - diciamo così - e trovo questo post che sembra fatto apposta per me. Anche qualche mese fra, privatamente, toccammo questo argomento degli scivoloni. Non ho più dimenticato il tuo incoraggiamento di allora, il tuo invito a considerare certe cadute normali, non perdendo di vista l'andamento generale, se è comunque positivo. E anche oggi ho bisogno di ricordarmi che è così. Perché, sai, a volte è così facile dirsi: "lo hai fatto ancora, possibile? ma sei una testa dura, eh?". Invece sai cosa? Ho imparato questa regola: di non impormi il miglioramento, il cambiamento ad ogni costo. E di stare a guardare. Voglio dire che è molto faticoso correggere i propri comportamenti, sorvegliarsi, dicendosi continuamente dove si sbaglia... E per di più ho capito che è qualcosa alla base che deve cambiare, non la singola azione... e allora il resto, ovvero proprio la singola azione, viene naturale. Se sono più sicura di me, se mi rispetto di più, certe reazioni a certi atteggiamenti maschili mi vengono naturali... ed è molto più facile che elaborare strategie per non farsi calpestare o tirare fuori un manuale pieno di consigli per donne single (sì, c'è stata anche questa fase per me). Così, quando invece ricado in qualche vecchio comportamento, mi dico: "vabbeh, si vede che anche se sei molto più sicura di te e tanto migliorata, ci sono dei momenti di debolezza o dei punti deboli per cui ci ricaschi, ma col tempo - restando concentrata sulla base di sicurezza che ti stai costruendo - certe cose non succederanno più!" E vado avanti così, accettando il bello e il brutto di me, i successi e le cadute o ri-cadute. Che poi, se mi prendo il tempo per guardarmi bene dentro, mi rendo conto che non sono vere ricadute in situazioni identiche. C'è qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo, di solito. E mi concentro sul nuovo, su quella parte del mio comportamento che mi dice "sì, però, stavolta hai reagito in modo leggermente diverso". E il "leggermente" può essere che all'errore ho posto rimedio prima o che l'ho vissuto con consapevolezza o che non ho ignorato il dolore che mi provocavo. Insomma, quando sbaglio mi concentro sul positivo che ci trovo. E questo mi aiuta ad accettarlo. A volte di positivo non ci trovo proprio niente, ma riesco ad accettarlo comunque, con un'alzata di spalle. Dev'essere perché l'obiettivo della mia vita non è più il miglioramento di me, ma lo star bene. E non posso nascondermi che in certi miei errori io, in un primo momento, mi ci trovo proprio bene. Li faccio seguendo certe spinte non prive di una logica. Come quando dici a Teresa che resta in quella situazione perché forse ci trova del buono. Esatto, proprio così. Come il masochista che cerca il dolore perché nel dolore in fondo gode. Come chi chiude gli occhi sulla verità perché vive bene nella menzogna. Insomma, non è mai tutto bianco o nero e allora nemmeno gli errori sono errori al 100%. E non perché - come sempre ci diciamo - impariamo dall'esperienza, ma proprio perché in ogni azione ci sono in gioco un mix di fattori non univoci... e secondo l'occhio con cui li guardiamo stabiliamo quali valorizzare e se sono positivi o negativi. Insomma, questione di punti di vista. In questo relativismo può essere difficile ad un certo punto capire cosa sia giusto e cosa sbagliato e che pesci pigliare. Io una volta ci pensavo molto, soppesavo molto, scrivevo per chiarirmi le idee. Oggi seguo l'ispirazione del momento. Può parere un passo indietro, può parere che il tutto dia vita a scelte sconsiderate e contradditorie. In realtà però non è così, solo che il disegno generale magari lo capisci alla fine. Insomma, il mio percorso è questo e sai qual è, in tutto ciò, il mio più grande successo? Che io non più così tanta paura di sbagliare. Dunque vivo e sbaglio, ma almeno adesso vivo davvero. :-)
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  10. Avatar di Cristina

    Cristina 13 anni fa (16 Ottobre 2011 21:04)

    Ciao Ilaria io non ho paura di non riuscirci tuttavia come dici tu l'ambito sentimentale include sempre il rapporto con gli altri, non è uno di quegli ambiti in cui tutto è sotto il nostro controllo; ma, come in tutte le cose, c'è una gran parte che è sotto il nostro controllo .Il punto è che ho visto un piccolo miglioramento da parte sua ma ho sentito dirgli : è tutta colpa tua.Ho detto chiaramente un pò infastidita, senza però innervosirmi tanto, di togliersi l'abitudine di buttare la colpa su di me per ogni cosa.Adesso aspetto il seguito, Madonna mia quanto tempooo perchè è così lento? come posso accellerare almeno un pò le cose?Non ce la faccio più!E' l'aspettare tutto questo tempo che mi porta, a volte, ad essere ansiosa ed ad avere un pò di paura... per poi liberarmene subito, appena mi accorgo di questa sensazione.
    Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

  11. Avatar di Sara.Penelope

    Sara.Penelope 13 anni fa (16 Ottobre 2011 21:34)

    Io mi sento molto simile a quanto esposto da Maria. Anche io ho consapevolezza su certi miei limiti e paure ma è molto difficile per me vincere queste paure, il fatto è che inizio ad essere stufa di stare sola ma in amore bisogna saper rischiare, credo sia un sentimento che ci vuole coraggiosi, però se si è stufi di soffrire e non si volesse per questo motivo smettere di correre rischi in amore, si è destinati a non vivere più l'amore? E perchè per paura di fallire cominciamo a temere anche la vittoria?
    Rispondi a Sara.Penelope Commenta l’articolo

  12. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (16 Ottobre 2011 22:08)

    Ciao Bice, commento molto profondo e ricco di spunti interessanti, oltre che generosi. Uno per tutti: “l’obbiettivo della mia vita non è più il miglioramento di me, ma lo star bene”. Aggiungo una considerazione, un po’ provocatoria e utile per andare ancora più in profondità, appunto per star bene: nel relativismo inseriamo anche il fatto che diamo il nome di errori a ciò che il nostro giudizio, spesso limitato e condizionato, interpreta e nomina come tali. Ma se non li interpretassimo come e non li chiamassimo errori, forse non li vivremmo come tali. E poi qualsiasi evento umano e naturale include nel proprio sviluppo e nella propria evoluzione interruzioni, fratture, deviazioni, che sono utili. Anche solo per il fatto di essere naturali.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  13. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (16 Ottobre 2011 22:09)

    @ Cristina, importante l’osservazione che appena ti accorgi della tua sensazione non produttiva te ne liberi. Questo è vero potere, è vero controllo. Continua a stare su di te e sulle tue sensazioni: alla fine giungerai al traguardo più utile: l’accettazione dell’altro e dei suoi tempi o l’autonomia e l’indipendenza di compiere, tu, una scelta diversa.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (16 Ottobre 2011 22:10)

    @ Sara.Penelope: non so se il tuo secondo nome sia reale o sia una tua scelta per scrivere qui. In ogni caso Penelope ti si addice per questa tua capacità di grande chiarezza e di grande energia nel costruire e arrivare a un traguardo di consapevolezza e poi nel ritornare all’inizio. Io penso che il termine rischiare sia troppo forte e anche troppo negativo. Di fatto, sì, nella vita, qualsiasi cosa decidiamo di fare, richiede la nostra presenza attiva e non ci permette di essere passivi, se vogliamo davvero vivere appieno e determinare il nostro destino. Anche andare a vedere uno spettacolo al cinema o a teatro richiede, se vogliamo trarne piacere, la nostra presenza: andare per dormirci – alcuni lo fanno – è un non-senso, uno spreco. Si teme la vittoria per il semplice fatto che si intuisce che di fronte a premi più grandi, più grande è la partecipazione attiva e l’azione che ci è richiesta, anche di fronte a eventuali frustrazioni. Il fatto è che tu hai tutte le risorse, tutto il coraggio necessari per vivere l’amore come vuoi. In questo momento, forse, non hai ancora scoperto come tirarle fuori e come fare piazza pulita di ciò che ti impedisce di tirarle fuori. Un abbraccio.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  15. Avatar di maria

    maria 13 anni fa (17 Ottobre 2011 1:34)

    :) grazie Ilaria per l'attenzione e l'incoraggiamento. perchè avere paura di sbagliare ed essere bloccati tanto poi alla fine si sbaglia lo stesso, il non fare nulla è una sconfitta, il non mettersi in gioco é non vivere. ma sai cos'è? io sono molto brava con l'uomo che non mi attrae, magari è interessante, simpatico anche bello ma cavolo, non mi attrae!! con lui riesco a stabilire un dialogo, riesco anche a parlare del nostro rapporto, di cose intime nel senso di interiori, e lo sai come mi considera :una bellissima persona, anche le mie amiche mi reputano tale, mi vogliono bene e mi stimano :) per me ciò è una grande gratificazione ed io voglio anche molto bene a loro. ma perchè con l'uomo che mi piace mi blocco, non sono propositiva, non riesco a parlare se non solo del più e del meno, ecco è come se fossi in soggezione, magari con lui ho anche un rapporto intimo ma proprio non riesco ad avere un dialogo è solo sesso!!! E' vero alcuni di questi erano degli stronzi, ma altri li ho visti subito dopo di me fidanzati ed affettuosi, allora è chiaro che sono io che ho il problema. secondo te come si fa ad essere intriganti, io so di esserlo perchè gli uomini mi si avvicinano, ma perchè di colpo proprio con quelli che mi piacciono non lo sono più? perchè proprio a loro lancio un messaggio negativo? p.s. ammiro molto il cammino di Bice
    Rispondi a maria Commenta l’articolo

  16. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (17 Ottobre 2011 9:07)

    @ Maria: tu sei intrigante, lo sai e lo dici. Con gli uomini che ti piacciono probabilmente si frappongono degli ostacoli che partono proprio dalla paura di sbagliare. Per questo è importante che tu rimanga concentrata su di te e sulle cose positive che hai e che fai.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  17. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (17 Ottobre 2011 9:09)

    @ Maria: spesso ho pensato di avere lo stesso tuo problema. Con un uomo che mi piace, vengono fuori tutte le mie debolezze e insicurezze. Ma è quella la vera me stessa nelle faccende amorose... una persona che ha paura di non essere amata, ricambiata, accettata. Che desidera l'intimità, ma non riesce a dire certe cose e a volte nemmeno a sentirle. Per il momento è già tanto se riesco a dirle a me stessa. Sono anche riuscita a scriverle e a spedire quella mail. Per me è un grande risultato. Credo che a questa difficoltà di partenza negli anni si sia aggiunta una difficoltà legata agli uomini incontrati, da cui mi sono sentita attratta, che, con la loro freddezza e incapacità di amare, mi hanno inibito ancora di più. Per tenerli con me dovevo fingere di non provare sentimenti, di dover essere ancora conquistata. Sono i narcisisti, che "amano" solo nella conquista. In realtà, non amano mai. Invece di continuare a scavare dentro me stessa, osservandomi e chiedendomi quale tremendo episodio della mia infanzia può avere determinato questa mia difficoltà. Invece di pensare a quante volte devo avere replicato quel modello, rafforzando sempre più un certo stile in me... beh, invece di fare tutto questo, ad un certo punto mi sono stufata di me stessa. Dei miei blocchi e delle mie paure. E ho cominciato ad andare oltre, a "rischiare" come ha scritto qualcuno di soffrire. E infatti soffro, ma almeno vivo. E già ho un problema di meno, il resto verrà...
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  18. Avatar di Riccardo Levi

    Riccardo Levi 13 anni fa (17 Ottobre 2011 9:54)

    Cadere e rialzarsi è una cosa normalissima. E' invece da ********* insistere quando cadi perchè ti hanno fatto lo sgambetto. Dopo un po' di volte, se non sei ***********, la smetti.
    Rispondi a Riccardo Levi Commenta l’articolo

  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (17 Ottobre 2011 10:09)

    @ Riccardo: insisti pervicacemente nell'offendere categorie di persone. Non so se ho intenzione ancora per molto di perdere il tempo prezioso mio e dei miei collaboratori nel moderare i tuoi commenti. Il mio avvertimento tienilo in considerazione per il mio blog e anche per il mondo esterno. La nostra vita è specchio dei nostri atteggiamenti e dei nostri comportamenti.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  20. Avatar di Riccardo Levi

    Riccardo Levi 13 anni fa (17 Ottobre 2011 10:23)

    @ Ilaria La nostra vita è il frutto della nostra iterazione con gli alti. Anni addietro ero una persona pacifica e rispettosa di chiunque. Ma a forza di conoscer gente ......
    Rispondi a Riccardo Levi Commenta l’articolo