Quali sono le domande da fare per conoscersi meglio con un uomo o con una donna e approfondire la frequentazione e il rapporto?
Viviamo in un mondo strano dove quasi tutto ormai passa attraverso il web, l’online, la distanza.
E nel contempo si concede troppo presto eccessiva confidenza, si creano legami che sono contraddittoriamente intensi e superficiali insieme.
Che cosa vuol dire?
Vuol dire che si entra in contatto spesso senza essersi mai incontrati o dopo essersi incontrati una volta sola o qualche volta, molto velocemente, ma si iniziano sfilze di chat, lunghe conversazioni telefoniche, ci si messaggia a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Ci si racconta molto, ma in realtà si dice poco, non si rivela quasi nulla di se stessi.
Perché i “gadget” coi quali comunichiamo sono prodigiosi schermi dietro ai quali nascondersi, mascherarsi, travestirsi.
Bisogna fare attenzione. Molta attenzione.
Eggià.
Come entrare in maggiore connessione con l’altra persona
E allora come si fa a rimuovere le finzioni e ad avere un dialogo autentico con gli altri?
Soprattutto come si fa comprendere la loro vera natura, in modo da non illudersi, da non vedere quello che non c’è e da non prendere cantonate?
Uno dei modi migliori è porre le domande giuste.
Le domande giuste sono importanti.
Perché con le domande giuste si ottengono non solo le risposte “giuste”, ma quelle più utili.
Anche nel rapporto con se stessi.
Se ti poni le domande giuste riguardo la tua vita e le sfide che vuoi affrontare o gli obiettivi che vuoi raggiungere, otterrai le risposte più utili.
Per esempio un genere di domanda sbagliatissima è: “Perché le cose in amore mi vanno così male?”
È sbagliatissima perché attiva una “ricerca” nel nostro cervello (stile Google) per cui le risposte saranno orientate a un perché – una causa, una ragione che si prenderà per buona – e quindi saranno deprimenti. Depotenzianti.
Come: “Perché non ci so fare.” – “Perché sono timida.” – “Perché non interesso agli uomini”.
Se invece ti chiedi: “Come posso rendere la mia vita di relazione più soddisfacente?” il tuo cervello ti offrirà risposte orientate alla soluzione.
Del tipo: “Osservando le situazioni con più distacco.” – “Facendo tesoro delle esperienze passate”. E via dicendo.
Certo, più specifica sarai nelle tue domande, più saranno specifiche le risposte che otterrai.
E comunque nelle risposte che hanno nella domanda il “Come faccio…” dedica molta attenzione ad andare nello specifico.
Fai piazza pulita del giudizio e punta sull’autentica curiosità
Come ripeto spesso, la curiosità verso gli altri è un primo segno di attenzione e di amore. Purché non sia morbosa.
Solo i preti cattolici considerano la curiosità una colpa.
Ma la curiosità è il motore del progresso e anche del vivere in comune.
Soprattutto se consideriamo la curiosità come l’opposto dell’indifferenza e del pettegolezzo e quindi la prima spinta di interesse per l’umanità dell’altro.
Per la ricchezza della sua personalità e del suo carattere.
E attraverso la curiosità si dimostra la voglia di entrare in contatto, di avvicinarsi, sia mentalmente, sia fisicamente, e di buttare via quegli stupidi aggeggi che sono protesi dell’anima totalmente inadeguate.
Questo allo scopo di creare un legame vero, in carne e ossa, fatto di sorrisi e sguardi, di respiri e sospiri.
3 domande da fare per conoscersi
Ci sono molte domande che puoi rivolgere a un uomo e ne ho parlato in numerosi articoli.
Continua a leggere per scoprire il più possibile sull’argomento.
Adesso ti suggerisco 3 domande che puoi fare a un uomo per approfondire il vostro legame e conoscere i suoi veri valori e le sue autentiche motivazioni.
Come detto, rivolgi queste domande da una posizione di curiosità genuina e ascolta da una posizione non giudicante.
Così che si costruisca una reciproca fiducia e la persona con la quale parli sia sincera e onesta con te.
Sii sempre cauta. Chi finge come stile di vita, non sarà mai onesto e autentico.
Domanda #1: “Da qui a un anno, se tutto andasse nel migliore dei modi, come sarebbe la tua vita?”
Questa è una domanda aperta, cioè che non implica un semplice “sì” o “no” e dà a lui e a te “accesso” alla sua visione della vita a breve termine.
Non solo, ti fa scoprire che cosa è importante per lui, se e che cosa sta costruendo o ha in progetto di costruire con te te e anche se si vede all’interno di una relazione seria.
Domanda #2: “Se tu avessi tutto il tempo e i soldi possibili, che cosa ne faresti?”
Ricordo, molti anni fa, mentre facevo la mia pratica di coaching e di consulente e facevo l’assistente a gruppi di persone in corsi di formazione, quando mi trovai a supportare un giovane nello scrivere l’elenco dei propri valori in ordine di priorità.
Lui con decisione e determinatissimo mi disse: “Il mio primo valore, la cosa più importante per me, nella vita, sono i soldi.”
“Ah, i soldi…” risposi io, che già da qualche giorno mi ero fatta l’idea che questo giovanotto fosse una persona molto fragile che per difesa opponeva una forte testardaggine.
“Sì, i soldi, i soldi!”
Va bene.
Lo lasciai incamminarsi per la sua strada, nella direzione che aveva scelto per comporre quell’elenco.
Perché tutti abbiamo il diritto di pensarla come vogliamo e nessuno ha diritto di farci cambiare idea, nemmeno per il nostro “bene”.
Ciascuno deve affrontare il proprio percorso di crescita.
La domanda numero 2 però non ha nulla a che vedere su quanto valore una persona dà al denaro o al tempo, ma facilita nel vedersi, attraverso la propria immaginazione in una situazione di ipotetica ma assoluta libertà.
Se non sei preoccupato del tempo e delle risorse che hai a disposizione puoi concederti di pensare in grande, anche fantasticando, sentendoti più leggero e ritornando bambino, nel senso migliore del termine.
Con una domanda del genere puoi capire quali sono i valori, i sogni, le passioni segrete, i veri desideri di chi frequenti.
E soprattutto a che punto è nel suo personale cammino di vita.
È una domanda che puoi porre a te stessa, regalandoti qualche minuto di relax di tanto in tanto, una volta alla settimana, e rispondendo sul tuo diario.
Quanto ne sa lui delle relazioni di coppia?
Domanda #3: “Che cosa ti sembra di aver imparato sulle relazioni di coppia finora?”
Se ascolti in modo tranquillo, sereno e davvero aperto, puoi scoprire davvero molto riguardo a che cosa pensa una persona riguardo ai rapporti di coppia, il corteggiamento, l’impegno e l’esclusività tra un uomo e una donna.
Anche in questo caso comprendi il livello di “evoluzione” dell’uomo con il quale hai a che fare.
Puoi capire se si lamenta delle donne e delle ex ed è rancoroso verso di loro, se ha forti rimpianti riguardo il passato, se è impantanato in una situazione difficile e se vive il corteggiamento e le relazioni in modo complesso e complicato.
Tieni presente che questa domanda può colpire la sensibilità delle persone e mettere allo scoperto la loro vulnerabilità, magari creando delle reazioni di difesa.
Sii pronta a tutto in questo caso, anche a improvvise chiusure o a richieste implicite o esplicite di riservatezza.
Le persone rivelano se stesse non solo per quello che dicono, ma anche per quello che non dicono.
E per come dicono quel che dicono.
Per questo è importante anche ascoltare il tono di voce, osservare le espressioni del viso e capire il linguaggio del copro.
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