Conoscere gente nuova: commetti anche tu questo errore?

Se vuoi trovare la persona giusta e costruire la relazione giusta per te è importante che tu sappia ampliare il tuo cerchio di conoscenze il più possibile, con costanza e in modo spontaneo e naturale.

Conoscere persone nuove, creare legami “allargati” e “diversificati” deve diventare una tua abilità specifica, una vera e propria abitudine quotidiana.

E’ molto più semplice di quanto tu pensi e ti spiego perché.

Nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” illustro chiaramente come puoi creare rapporti soddisfacenti con persone che ancora non conosci.

Oggi voglio aggiungere qualche dettaglio molto utile.

Tutti noi sperimentiamo, durante tutta la nostra esistenza, due tipologie di legami.

Quelli che io definisco “legami intimi” e quelli che io definisco “contatti”.

I legami intimi, al di là di quelli che sono i rapporti di parentela, li abbiamo di norma con poche persone nella nostra vita. O, almeno, con poche persone per volta nelle varie fasi dell’esistenza.

Sono persone con le quali abbiamo un alto livello di confidenza, molte somiglianze (“punti in comune”) e che siamo abituati a frequentare con assiduità.

I “contatti” sono invece tutti i rapporti che si hanno nella vita quotidiana e “normale”: ad esempio quello con persone tipo il farmacista, il medico curante, il barbiere, il meccanico di fiducia, l’estetista etc.

All’interno dei “contatti”, poi, ci sono le conoscenze che abbiamo negli ambienti che frequentiamo regolarmente: l’ufficio o l’azienda, la palestra, il club o l’associazione, etc.

In molti considerano i loro “contatti” semplici conoscenze con le quali condividono un bassissimo livello di intimità.

Con un “contatto” non c’è un legame vero e spesso poca o nessuna confidenza su temi privati e importanti dell’esistenza.

Spesso tra persone unite da un legame classificabile come “contatto” c’è anche poca “somiglianza”.

Raramente si frequentano e fanno cose insieme.

La verità è che, da  molti punti di vista, i rapporti che sono percepiti come “legami intimi” vengono considerati più semplici, rilassanti e meno “sfidanti” (anche se in realtà dovrebbero essere molto più impegnativi).

I rapporti percepiti come  semplici “contatti” probabilmente vengono considerati come più formali (e quindi meno rilassati), ma soprattutto meno soddisfacenti e in certo qual modo “inutili”, se non “obbligati”.

Tutto ciò che conseguenze ha?

Che la vita di molte persone si svolge in un ambiente umano “ristretto” e “chiuso”. Che offre poche opportunità.

In pratica: se si trovano in una relazione di coppia è probabile che condividano i loro “legami intimi” con il loro partner.

Se entrano in crisi con il partner o la loro storia finisce, entra in crisi l’intero sistema dei loro “legami intimi”.

E questa è una cosa piuttosto nota.

Condividere legami stretti con il proprio partner significa che quando le cose vanno male, gli amici si sentono in dovere di “prendere le parti” di uno dei due. L’altro rischia di ritrovarsi o solo o in qualche modo “isolato”.

Ma non è su questo che voglio porre l’accento (è un argomento fin troppo noto che qui e in questo momento non ci interessa, se non a titolo di esempio).

E’ interessante considerare, invece, che nessun “contatto” prenderebbe mai le parti di uno dei due partner, soprattutto non si sognerebbe mai di “isolarlo” o “abbandonarlo”.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Anzi, spesso i “contatti”, nei momenti di difficoltà, dimostrano di avere un enorme forza di supporto.

E questo ha delle motivazioni ben fondate, se ci pensi.

Ma anche questo non è il tema sul quale voglio portare la tua attenzione.

Quello che mi preme portare alla tua attenzione è che le tue più grandi possibilità di attrarre la persona giusta per te sono nei “contatti”, quelli che hai e quelli che crei di giorno in giorno.

Scommetto, infatti, che, se sei single, hai alcuni “legami stretti” che coltivi assiduamente: la tua migliore amica o il tuo migliore amico; la coppia dei tuoi migliori amici; qualche familiare e via dicendo…

Se sei un po’ “giù” chiami la tua amica o il tuo amico del cuore; se conosci qualcuno che ti interessa corri a confidarti sempre dalla tua amica o dal tuo amico del cuore.

Se non sai come organizzarti nel week end, che fai?

Hai un elenco di massimo tre/quattro persone con le quali sai di “andare sul sicuro”. Giusto?

Il fatto è – mi tocca dirtelo – che per quanto importanti siano per te queste persone, per quanto bene ti vogliono e ti fanno e per quanto tu le ami (tutte cose che non ho minimamente intenzione di mettere in dubbio o in discussione), frequentare loro in modo esclusivo non ti aiuta ad attrarre la persona giusta per te.

Spesso, tra l’altro, ti sottrae tempo ed energie preziose.

E questo è un errore che non devi commettere!

Aumentare e coltivare i tuoi “contatti” con costanza, invece, ti permette di attrarre la persona giusta per te.

E questo per due motivi: il primo è che moltiplichi enormemente le tue possibilità di fare incontri diversi e davvero interessanti; il secondo è che in automatico e naturalmente acquisisci una serie di abilità sociali e relazionali che alzano sensibilmente il tuo “quoziente di attrazione”.

A partire da questa settimana, ti suggerisco di concentrarti su quelli che sono i tuoi “contatti”: inizia facendone un elenco completo, indipendentemente dal loro sesso, dalla loro età e dall’affinità che hai con loro. Fai anche un elenco degli ambienti che frequenti dove hai “contatti” già acquisiti o dove potresti acquisirne.

Poi considera come puoi intensificare i rapporti con i tuoi contatti: per esempio puoi tenerti più aggiornato o aggiornata sugli eventi di “gruppo” della tua palestra o del tuo club e decidere di parteciparvi.

Una cosa devi tenere ben presente: non farlo con lo scopo di trasformare qualche “contatto” in “legame stretto”. Se capita, nulla di male, per carità.

Il tuo scopo reale è soprattutto quello di ampliare ulteriormente il numero dei “contatti” e di coltivarli, sempre aumentandoli di numero.

Questo ovviamente richiede che tu metta in campo alcune tue risorse personali: la voglia di conoscere meglio più persone possibili e di frequentarle e il desiderio forte di metterti in gioco.

E queste risorse le possiedi, senza dubbio.

Soprattutto se vuoi davvero attrarre la persona giusta per te.

Lasciami il tuo commento.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

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151 Commenti

  1. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (17 Novembre 2010 16:38)

    Bice dove sei????? stai scrivendo poco in questi ultimi tempi! Ci manchi :-)
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  2. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (17 Novembre 2010 16:59)

    @ FrancescaChiara Chiedo scusa ma avevo impostato male la frase. Quando avevo scritto di sentire Milly etc., era per sviare altro, per dire: attendiamo anche lei. Inoltre dici che anche se non lo capiamo, tutto ha una spiegazione. Quindi, sicuramente ha una spiegazione anche il fatto che io non sono adatto ad andar bene a chicchessia. Quadra? Cerchia? Rettangola?
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  3. Avatar di Andrea

    Andrea 14 anni fa (17 Novembre 2010 17:50)

    @Ilaria, fantastico! Anche oggi ho espanso la mia zona di confort! ;) @Ilaria e @Riccardo, Oggi ho partecipato ad una manifestazione universitaria (tranquilli che non vado o.t. ;) ), e si parlava con i miei colleghi di corso di quanto, anche in politica ognuno tende a lamentarsi e a non agire. Cosa c'entra la politica? Effettivamente in questo post non c'entra niente, tranne che per un particolare, che, anche in diverse situazioni e' molto facile assumere lo stesso atteggiamento. Infatti, il messaggio che ho voluto trasmettere ai miei colleghi e' che a lamentarci e a non agire siamo tuti dei geni, mentre al momento poi di trovare strade alternative, al momento di agire, sono c***i amari ;), perche' in qualche modo questo ci mette parecchio in discussione e soprattutto (roba terrificante ;) ), ci fa uscire dalla nostra zona di confort. @Riccardo, quali che siano le tue "buone" ragioni per non agire, non ho idea di come possa cambiarti la situazione attuale, ma so soltanto che entri nella grande cerchia di chi cerca solzioni, ma ha paura a mettersi in gioco, oppure di chi si lamenta e basta. In entrambi i casi non si va da nessuna parte. Se posso darti un suggerimento, sospendi per una settimana le visite a questo sito, distraiti, prova anche ad andare in giro da solo, anche senza una meta precisa, diciamo tanto per farti una passeggiata nei dintorni... Ti sara' piu' facile instaurare relazioni per strada, forse con estranei dovrebbe essere piu' facile perche' si dovrebbe essere piu' distaccati... Poi ne parleremo la prossima settimana... ;) Andrea
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  4. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (17 Novembre 2010 18:08)

    @ Riccardo: e i poliedri non li consideri??? eppure hanno tanti spigoli....dovrebbero piacerti anche di piu'! :-D
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  5. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (17 Novembre 2010 18:17)

    @ Andrea In un'assemblea, fui l'unico (in cinque anni) ad andare su ed a parlare contro chi gestiva l'assemblea. Ripeto. L'unico. A correre dietro alle gonne erano bravi tutti, ad andare su a parlare davanti a tutti l'ho dovuto fare io e solo chi è timido sa cosa significa parlare davanti a 3 o 400 persone. Sai perchè? Perchè sono un fesso. Ma soprattutto perché ritenevo necessario dire quello che avevo da dire. Semplicemente non mi piacevano le assemblee dove parlava solo il gruppo A, senza che qualcuno potesse esprimere un'opinione contraria. Risultato? Mi tirarono un tranello in classe. Parlai con una prof per conto di tutti (dopo esserci messi d'accordo) e venni poi lasciato da solo a rispondere delle "mie" idee. Come la mettiano?
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  6. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (17 Novembre 2010 18:19)

    ammazza,ragazzi...è una "telenovelas",non riesco a seguirvi tutti: c'ho da fa',MANNAGGIA... spero,stasera!! Riccardo... bacioni. :)))
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  7. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (17 Novembre 2010 18:19)

    @FrancescaChiara: molto impegnata col lavoro e di sera esco a svagarmi, ma forse ho tempo stasera di leggere un po' di cose... ora ho dato un'occhiata veloce e non credo di avere nulla da aggiungere a quanto già scritto (sia da me che da te!). E poi il mio problema non sta nei primi approcci... viene dopo!
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  8. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (17 Novembre 2010 19:14)

    @ Bice: immagino che, se non scrivi, e' perche' non hai nulla da dire. Probabilmente volevo solo buttare li' un "come stai? come ti vanno le cose?". E' solo che ogni tanto sento la mancanza dei nostri scambi "botta-e-risposta" - indipendentemente dall'argomento del post. Effettivamente l'argomento credo si sia esaurito e si gira un po' sempre attorno alle stesse cose.
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  9. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (17 Novembre 2010 19:21)

    Volete un nuovo argomento? Semplice. Cosa si vuole ascoltare nei primi scambi di parole? Quali sono gli argomenti, o le parole, graditi? Quali quelli sgraditi? Quali sono le frasi che si detestano maggiormente? Io ad esempio non sopporterei una persona che cominciasse a parlare delle proprie qualità.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  10. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (17 Novembre 2010 19:41)

    Considerazioni varie su quello che ci unisce in quel momento (siamo ad un evento, stiamo facendo insieme qualcosa), ma anche sul tempo va bene. Argomenti neutri. Oppure una domanda su di me, che dichiari un interesse su qualcosa che sto facendo, ad esempio. Ma vanno bene anche domande cretine solo per attaccare bottone. In definitiva va bene un po' tutto. Certo però che su qualcuno mi attacca bottone per dirmi quanto è bravo, io penso che abbia bisogno di un pubblico e si parte col piede sbagliato. Ma non è detto che questo pregiudichi per forza... meglio non fermarsi alla prima impressione!
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  11. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (17 Novembre 2010 19:59)

    Personalmente gradisco scambi che fin dal primo momento siano personali. Va bene parlare del tempo, ma dimmi cosa ne pensi TU, come ti fa sentire la pioggia o il sole. Non sopporto le banalita', cioe' quelle cose che uno direbbe a chiunque: apprezzo cose che vengono rivolte a me. Mi piace insomma sentire che sono io ad ispirare la persona che mi sta rivolgendo la parola. A parte quindi argomenti neutri che pero' si esauriscono in uno scambio un po' sterile di botta-e-risposta se non vengono usati come spunto per andare oltre, direi che per me l'approccio migliore e' quello in cui l'altra persona mi fa domande dimostrando interesse nei miei confronti. Se uno cominciasse a parlare di se' senza mai chiedermi nulla...mi lascerebbe molto perplessa. E questo non perche' io sia un'egocentrica! ma semplicemente perche' credo sia importante dimostrae l'interesse che si ha per la persona con cui si ha voglia di cominciare a parlare. Se hai voglia di attaccare bottone con qualcuno e' perche' per qualche moivo quel qualcuno ti interessa: dimostraglielo! E di solito io pongo domande a mia volta: e' il mio modo di dimostrare che sono interessata anche io, che l'interesse dimostratomi e' reciproco. Ed e' l'inizio.
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  12. Avatar di milly

    milly 14 anni fa (17 Novembre 2010 20:03)

    @FrancescaChiara: Ho capito quello che volevi dire sul concetto "forza" e lo condivido. Anche per me "essere forti" vuol dire riconoscere le proprie debolezze: solo se conosci i tuoi limiti puoi studiare migliori strateglie d'attacco e non venire colto di sorpresa (almeno non sempre!). Il discorso era legato all'atteggiamento che spesso ha chi mi circonda perchè, vedendo una persona che finora (almeno apparentemente) è stata capace di "inventarsi" nuove cose anche in ambito lavorativo, di mettersi in gioco etc...credono che non abbia "bisogno" di piangere....e magari quando lo faccio si stupiscono. Forse però, riflettendo, tutto ciò dipende anche dal modo in cui io mi porgo (incosciamente)...magari, involontariamente, mi comporto in modo da evitare che mi confortino...In questo senso (e risp anche a Riccardo) mi sono sciolta nell'ultimo anno. Di contro, mi preoccupa assumere l'atteggiamento della "vittima" e lamentarmi in maniera "improduttiva", anche se ci sono problemi oggettivi. Inizio a pensare che molto dipenda dal modo in cui noi ci vediamo e riusciamo ad accettare i nostri limiti e noi stessi in generale. @Ilaria insomma, sarei "vittima e carnefice" di me stessa? cioè...pur desiderando avere "nuovi contatti" li evito per evitare possibili delusioni? Mi piacerebbe poter continuare la conversazione in privato (per evitare OT) se per te è possibile... Intanto....GRAZIE DI CUORE per queste perle di illuminazione...
    Rispondi a milly Commenta l’articolo

  13. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (17 Novembre 2010 20:05)

    @ FrancescaChiara Chiedere il codice fiscale sarebbe una buona idea? :-D
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  14. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (17 Novembre 2010 20:17)

    @ Riccardo: :-D :-D :-D se vuoi che pensi che sei un finanziere in incognito o un poliziotto, la trovo un'idea geniale! altrimenti fai prima a chiedermi la data di nascita e tagliamo la testa al topo (il toro mi pare esagerato in un caso come questo!)
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  15. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (17 Novembre 2010 20:26)

    @ Milly: OT = off-topic? odio le abbreviazioni! ;-) E' vero: l'idea di persona forte che diamo agli altria alle volte e' sbagliata. Forse sono gli altri che hanno un concetto sbagliato di "forza". Piangere o avere bisogno di aiuto in un momento difficile credo che non abbia nulla a che fare con la debolezza. Pero' alla gente forse fa comodo pensarci infallibili e mai bisognosi di niente e nessuno...prova a pensare un po' il perche'! Il conforto per me e' importante: ognuno poi lo cerca nelle cose e nelle persone che crede. Un bagno caldo al lume di candela puo' essere confortante. Cosi' come l'abbraccio di un amica/o, del tuo compagno, di un genitore. O una stecca di cioccolata fondente! ;-)
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  16. Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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    Ilaria Cardani 14 anni fa (17 Novembre 2010 20:28)

    @ Milly: brava! I termini vittima e carnefice non è che mi piacciano moltissimo, ma il concetto è proprio quello. Tutti i limiti che ci poniamo sono autoimposti e tutti i successi che otteniamo nascono dalle nostre risorse interiori e dalla nostra volontà personale. Contattami al mio indirizzo mail: ilaria@lapersonagiusta.com.
    Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  17. Avatar di roberta

    roberta 14 anni fa (17 Novembre 2010 22:31)

    @Riccardo: non frequento assiduamente questo sito, scrivo solo quando sento di avere qualcosa da dire, non necessariamente particolarmente brillante, ma in questo momento mi sento di intervenire per esprime re un mio parere sulla personalità di Riccardo. Ho come la vaga sensazione che Riccardo non sia affatto quello che dice di essere...dietro quell'autocommiserazione, quella scar
    Rispondi a roberta Commenta l’articolo

  18. Avatar di roberta

    roberta 14 anni fa (17 Novembre 2010 22:36)

    chiedo scusa....si è spento il pc....dicevo quella scarsa autostima che manifesti, si nasconda un profondo autocompiacimento per quello che sei...Riccardo, secondo me, alla fine, tu ti piaci proprio così come sei e non sei disposto a modificare nemmeno una virgola per ottenere quello che davvero ti manca...possiedi un bel po' di narcisismo...che per carità, non è da condannare, ma nemmeno da mascherare dietro problematiche che in fondo in fondo non senti poi come tali. A volte mi sembra che l'essere diverso sia un tuo fregio, e ti piaccia assai che la gente si interessi a te proprio per questa caratteristica...sbaglio? Sei simpatico, secondo me molto acuto e ironico, ma appena ti accorgi di tirare fuori questo lato...ecco che lo nascondi immediatamente...
    Rispondi a roberta Commenta l’articolo

  19. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (17 Novembre 2010 22:54)

    @ Milly Sono specializzato a dire fesserie e scemenze di varia natura (specie biblica), ma ora farò un discorso serio. Se c'è una cosa che nessuno può insegnarci è ad usare il potere della nostra mente. Pensa a quante cose negative ci capitano quando vediamo tutto nero. E' la capacità della nostra mente di tramutare in realtà sogni ed incubi. Sia chiaro, se c'è uno che crede pohissimo a maghi, streghe e cose del genere, quello sono io. Ma so che la nostra mente è capace di cose che noi neanche immaginiamo. A me sono capitate situazioni che, analizzate attentamente, mi lasciano molto il dubbio sulla loro casualità. Cioè, determinati fatti accadono per caso? Oppure, in qualche modo, noi abbiamo influenzato la realtà che ci circonda affinchè accadessero? Del mondo e della vita sappiamo ancora poco. In una risposta precedente, parlando della vita come sogno, ho spiegato che mi rifacevo alla filosofia (o credenze) degli aborigeni australiani ed alla fisica quantistica. Sembra strano, ma la fisica quantistica (nata 80-90 anni fa) sta teorizzando tutto ciò che per gli aborigeni australiani (ed altre popolazioni) è scontato (l'universo olografico, gli universi paralleli ed altro). Quindi, pure le capacità dela nostra mente ci sono ignote, ma una cosa per me è certa: sono molto superiori a quanto noi ne sappiamo. Quello che occorre è aver fede (e lo dice un non credente nel Dio cristiano-cattolico) nei nostri sogni. persino nelle cose più impossibili. Non tutto si realizzerà, perchè esiste anche la volontà altrui, ma se crediamo veramente che delle cose accadranno, queste accadranno. Se vuoi, pensa pure che sia mentalmente sqauilibrato o minorato, ma a me è successo più di una volta. La particolarità è che in questi casi è una volontà leggera, col sorriso. Purtroppo a volte mi faccio prendere dallo sconforto e dalla mia timidezza (che è al limite della sociofobia) e questo indebolisce la mia mente. Ma va bene così. Ora ti cito un "grande" pensatore scientifico: Piergiorgio Odifreddi. In un suo libro dice: "come scienziato so che l'universo è nato dal nulla e nel nulla tornerà". Bello scienziato! La prima legge della chimica dice che "nulla si crea e nulla si distrugge; tutto si trasforma." Quindi uno scienziato crede scientificamente a qualcosa di non scientifico. Cioè, la scienza non ha tutte le risposte e non le avrà mai. E la scienza oggi ci dice che il nostro carattere dipende dal DNA, dai cromosomi, dai globuli rossi e dal latte alle ginocchia. Pongono la materia al vertice di tutto. Beh, io so che c'è ben altro oltre la materia. Ora ti dico una cosa: qualcuno tornerà. Ha solo bisogno di riflettere un attimo, poi tornerà. Non è una scommessa, è un fatto. Bisogna solo crederci col sorriso, con leggerezza. E questo vale per tutti, non solo per me.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  20. Avatar di mily

    mily 14 anni fa (17 Novembre 2010 23:02)

    Grazie Ilaria! @FrancescaChiara indovinato!!!(off topic)
    Rispondi a mily Commenta l’articolo