Conoscere gente nuova: commetti anche tu questo errore?

Se vuoi trovare la persona giusta e costruire la relazione giusta per te è importante che tu sappia ampliare il tuo cerchio di conoscenze il più possibile, con costanza e in modo spontaneo e naturale.

Conoscere persone nuove, creare legami “allargati” e “diversificati” deve diventare una tua abilità specifica, una vera e propria abitudine quotidiana.

E’ molto più semplice di quanto tu pensi e ti spiego perché.

Nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” illustro chiaramente come puoi creare rapporti soddisfacenti con persone che ancora non conosci.

Oggi voglio aggiungere qualche dettaglio molto utile.

Tutti noi sperimentiamo, durante tutta la nostra esistenza, due tipologie di legami.

Quelli che io definisco “legami intimi” e quelli che io definisco “contatti”.

I legami intimi, al di là di quelli che sono i rapporti di parentela, li abbiamo di norma con poche persone nella nostra vita. O, almeno, con poche persone per volta nelle varie fasi dell’esistenza.

Sono persone con le quali abbiamo un alto livello di confidenza, molte somiglianze (“punti in comune”) e che siamo abituati a frequentare con assiduità.

I “contatti” sono invece tutti i rapporti che si hanno nella vita quotidiana e “normale”: ad esempio quello con persone tipo il farmacista, il medico curante, il barbiere, il meccanico di fiducia, l’estetista etc.

All’interno dei “contatti”, poi, ci sono le conoscenze che abbiamo negli ambienti che frequentiamo regolarmente: l’ufficio o l’azienda, la palestra, il club o l’associazione, etc.

In molti considerano i loro “contatti” semplici conoscenze con le quali condividono un bassissimo livello di intimità.

Con un “contatto” non c’è un legame vero e spesso poca o nessuna confidenza su temi privati e importanti dell’esistenza.

Spesso tra persone unite da un legame classificabile come “contatto” c’è anche poca “somiglianza”.

Raramente si frequentano e fanno cose insieme.

La verità è che, da  molti punti di vista, i rapporti che sono percepiti come “legami intimi” vengono considerati più semplici, rilassanti e meno “sfidanti” (anche se in realtà dovrebbero essere molto più impegnativi).

I rapporti percepiti come  semplici “contatti” probabilmente vengono considerati come più formali (e quindi meno rilassati), ma soprattutto meno soddisfacenti e in certo qual modo “inutili”, se non “obbligati”.

Tutto ciò che conseguenze ha?

Che la vita di molte persone si svolge in un ambiente umano “ristretto” e “chiuso”. Che offre poche opportunità.

In pratica: se si trovano in una relazione di coppia è probabile che condividano i loro “legami intimi” con il loro partner.

Se entrano in crisi con il partner o la loro storia finisce, entra in crisi l’intero sistema dei loro “legami intimi”.

E questa è una cosa piuttosto nota.

Condividere legami stretti con il proprio partner significa che quando le cose vanno male, gli amici si sentono in dovere di “prendere le parti” di uno dei due. L’altro rischia di ritrovarsi o solo o in qualche modo “isolato”.

Ma non è su questo che voglio porre l’accento (è un argomento fin troppo noto che qui e in questo momento non ci interessa, se non a titolo di esempio).

E’ interessante considerare, invece, che nessun “contatto” prenderebbe mai le parti di uno dei due partner, soprattutto non si sognerebbe mai di “isolarlo” o “abbandonarlo”.

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Anzi, spesso i “contatti”, nei momenti di difficoltà, dimostrano di avere un enorme forza di supporto.

E questo ha delle motivazioni ben fondate, se ci pensi.

Ma anche questo non è il tema sul quale voglio portare la tua attenzione.

Quello che mi preme portare alla tua attenzione è che le tue più grandi possibilità di attrarre la persona giusta per te sono nei “contatti”, quelli che hai e quelli che crei di giorno in giorno.

Scommetto, infatti, che, se sei single, hai alcuni “legami stretti” che coltivi assiduamente: la tua migliore amica o il tuo migliore amico; la coppia dei tuoi migliori amici; qualche familiare e via dicendo…

Se sei un po’ “giù” chiami la tua amica o il tuo amico del cuore; se conosci qualcuno che ti interessa corri a confidarti sempre dalla tua amica o dal tuo amico del cuore.

Se non sai come organizzarti nel week end, che fai?

Hai un elenco di massimo tre/quattro persone con le quali sai di “andare sul sicuro”. Giusto?

Il fatto è – mi tocca dirtelo – che per quanto importanti siano per te queste persone, per quanto bene ti vogliono e ti fanno e per quanto tu le ami (tutte cose che non ho minimamente intenzione di mettere in dubbio o in discussione), frequentare loro in modo esclusivo non ti aiuta ad attrarre la persona giusta per te.

Spesso, tra l’altro, ti sottrae tempo ed energie preziose.

E questo è un errore che non devi commettere!

Aumentare e coltivare i tuoi “contatti” con costanza, invece, ti permette di attrarre la persona giusta per te.

E questo per due motivi: il primo è che moltiplichi enormemente le tue possibilità di fare incontri diversi e davvero interessanti; il secondo è che in automatico e naturalmente acquisisci una serie di abilità sociali e relazionali che alzano sensibilmente il tuo “quoziente di attrazione”.

A partire da questa settimana, ti suggerisco di concentrarti su quelli che sono i tuoi “contatti”: inizia facendone un elenco completo, indipendentemente dal loro sesso, dalla loro età e dall’affinità che hai con loro. Fai anche un elenco degli ambienti che frequenti dove hai “contatti” già acquisiti o dove potresti acquisirne.

Poi considera come puoi intensificare i rapporti con i tuoi contatti: per esempio puoi tenerti più aggiornato o aggiornata sugli eventi di “gruppo” della tua palestra o del tuo club e decidere di parteciparvi.

Una cosa devi tenere ben presente: non farlo con lo scopo di trasformare qualche “contatto” in “legame stretto”. Se capita, nulla di male, per carità.

Il tuo scopo reale è soprattutto quello di ampliare ulteriormente il numero dei “contatti” e di coltivarli, sempre aumentandoli di numero.

Questo ovviamente richiede che tu metta in campo alcune tue risorse personali: la voglia di conoscere meglio più persone possibili e di frequentarle e il desiderio forte di metterti in gioco.

E queste risorse le possiedi, senza dubbio.

Soprattutto se vuoi davvero attrarre la persona giusta per te.

Lasciami il tuo commento.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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151 Commenti

  1. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (16 Novembre 2010 15:58)

    @ Ilaria Nel lavoro il mio successo lo ho ed è meritato, perchè a me piace meritare. Ma nel campo sentimentale il merito non esiste. Ti giudicano alle primne 4 parole, tipo esame di maturità. Dentro o fuori. Per il resto, quando faccio qualcosa, lo faccio perchè mi va e non mi interessa il giudizio altrui. Non è stata la prima volta che ho aiutato qualcuno in difficoltà e non mi vergogno di farlo. Mi vergogno di altro, ma non di rendermi utile coi miei simili.
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  2. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (16 Novembre 2010 16:05)

    @ Riccardo: K2 non e' interessata...? mi dispiace. Guarda altrove. Ma soprattutto: guarda avanti. Ecco: e' questo che dovresti fare - cominciare a guardare avanti. Invece sei sempre voltato con la testa indietro: quello che ti e' successo, quello che ti hanno fatto. E' impressionante come tu non ti metta mai come "soggetto" nella tua vita, ma sempre come oggetto, cioe' come una cosa inerme che subisce cio' che gli accade: per caso, per volonta' degli altri...mai per propia mano pero'! Ti consideri una vittima. Alle volte mi e' successo di desiderare di avere il cervello di una gallina: giuro che l'ho pensato a piu' riprese nella mia vita! salvo poi vergognarmi di quel pensiero ogni volta. Perche' mi perderei la possibilita' piu' bella che ci e' stata offerta nel momento in cui siamo venuti al mondo: di vivere consapevolmente! di scegliere! e di imparare ad andare sempre piu' in profondita' (nel nostro cuore, in quello degli altri e nella vita). Coccode'! :-)
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  3. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (16 Novembre 2010 16:18)

    @ Milly: chiedi aiuto ma non sono sicura di capire esattamente quel’e’ il tuo problema. Capisco che hai dei limiti fisici che ti portano a non poter avere una vita sociale attiva come quella delle persone che ti stanno intorno. Parli di amicizie che pero’ hanno i loro impegni famigliari (marito/moglie, figli?) e quindi hanno meno tempo per te. Ma mi pare anche di capire che vorresti espandere la tua cerchia di frequentazioni…bene! Perche’ non pensi a trovare qualche attivita’/corso tranquillo (non so quali siano i tuoi interessi) come che ne so: un corso di lingua? Un centro culturale in cui si svolgano attivita’ per te interessanti? da poter frequentare quando stai bene, incontrare persone nuove con cui entrare in contatto facendo cose che ti interessano. Non penso tu stia chiusa in casa tutto il giorno, no? E’ prorpio vero che nella vita da cosa nasce cosa! e il detto “aiutati che dio ti aiuta” e’ una grande verita’ (i detti popolari non sbagliano mai!).
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  4. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (16 Novembre 2010 16:19)

    @ FrancescaChiara "la possibilita’ piu’ bella che ci e’ stata offerta nel momento in cui siamo venuti al mondo". Peccato. Al mondo mi ci hanno messo, ma non mi ci volevano. Quindi?
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  5. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (16 Novembre 2010 16:31)

    @ Milly Ed organizzare cose casalinghe? Giochi di società (Risiko ad esempio). Non tutti amano passare le sere in giro. C'è a chi piace vedere film, giocare a Monopoly, parlare etc.
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  6. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (16 Novembre 2010 17:10)

    @ Ilaria. L'ho detto prima. Io sono fatto così. Se mi drogassi, sarei fatto di più (è pubblicabile?).
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  7. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (16 Novembre 2010 17:19)

    @ Riccardo: quindi la vita, indipendentemente da come ne sei entrato in possesso, e' una cosa TUA e la gestisci arbitrariamente tu, specie adesso che hai 50 anni. Finche' non capirai questo e delegherai agli altri le responsabilita' per i tuoi "fallimenti" (termine forte, da cu ile virgolette), rimarrai sempre fermo allo stesso punto di autocommiserazione. Tristissimo e statico. Pero' mi rendo anche conto quanto sia comodo riversare le colpe tutte negli altri: in questo modo abbiamo sempre la coscienza pulita, siamo le povere vittime impotenti e cosi' via. Se io non vedessi che dietro l'apparenza c'e' un uomo terrorizzato dal rifiuto altrui che ha preferito mettere su una maschera di provocatoria strafottenza nonche' di vittimismo, sarei tentata di scuoterti un po' dandoti del vigliacco: per rifuggire le tue responsabilita' in cio' che ti succede nei repporti con gli altri. Ti faccio un esempio: una donna e' lasciata perche' il suo compagno se ne va altrove con un altra. Quella donna ha almeno due possibilita': 1) si piange addosso, incolpa di tutta la sua miseria l'uomo che l'ha abbandonata e si chiude in se' stessa sputando sentenze e costruendosi pregiudizi sugli uomini. In questo modo ha una bella scusa fatta e finita per non esporsi ad eventuali rischi di ulteriore sofferenza: evita gli uomini piangendo ad alta voce su quanto e' misera la sua vita dal momento che gli uomini sono tutti inaffidabili e tanto prima o poi ti lasciano per un'altra, quindi non vale manco la pena provarci. E magari spera che cosi' facendo un uomo dall'anima pia la noti e le voglia dimostrare con tutto il cuore quanto si sbaglia. 2) incassa l'evento doloroso, elabora l'abbandono subito e si chiede se ha contribuito in qualche modo ad allontanare quest'uomo. Che rimane responsabile della decisione presa di abbandonarla, ma magari facendosi un esame di coscienza quella donna capisce aspetti di se' stessa, intuisce i disagi dell'uomo che l'ha abbandonata e, cosi' facendo, fa un passo avanti nella sua vita. Questi due atteggiamenti fanno la differenza tra la persona 1 e la persona 2, tra come andra' la vita della persona 1 e quella della persona 2. La scelta sta a noi, Riccardo: non agli altri! Non mi stanchero' mai di dirlo. E la tua scelta di atteggiamento io non la condivido prorpio.
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  8. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (16 Novembre 2010 17:47)

    @ FrancescaChiara A reagire io ci ho provato. Ho collezionato: nomi falsi; Indirizzi falsi; numeri di telefono falsi; appuntamenti falsi. Certo, è colpa mia che non riesco ad essere sorridente. Quindi, dato che per me sorridere è impossibile (a meno di fare una battuta, ma questo con persone sconosciute è negativo), perchè dovrei insistere? Per sorridere devi essere contento di esistere. Nel mio caso non è così. L'umorismo, che tutti credono innato, io l'ho imparato per tirare avanti. Non sono qui a dire: la colpa è di tizio, caio o sempronio. Dico che la mia vita mi ha portato ad essere quello che sono. Certo, per gli altri è semplice: si dice che devi reagire e che se non lo fai sei uno smidollato. Va beh, padroni di credere quello che vogliono. Mi chiedo solo come sarebbero oggi tutte queste persone se avessero vissuto la mia vita. Ogni anno, per svariati motivi, centinaia di persone si uccidono. Erano tutti deboli? Hanno tutti trovato comodo uccidersi invece di affrontare le difficoltà? Mah, io non sarei così drastico.
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  9. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (16 Novembre 2010 17:56)

    @ Milly: sto per dirti qualcosa di “forte” che potrebbe colpirti e insieme darti un prezioso elemento per riflettere e per raggiungere quello che vuoi veramente. Avere dei disturbi fisici e/o un malattia di certo non è piacevole. La mia impressione è, in realtà, che tu viva questo tuo stato con grande investimento emotivo. Probabilmente la tua malattia è anche diventata per te una sorta di scudo, di comodo guscio nel quale nasconderti e sentirti protetta. Forse ti permette di evitare sfide delle quali hai paura. In realtà molto spesso i sintomi fisici sono specchio di situazioni emotive delle quali non si ha piena coscienza, anche perché, il più delle volte, si preferisce non averne piena coscienza. Hai mai considerato quali vantaggi “collaterali” ti portano i malesseri che provi? Prenditi il tempo per rifletterci. Potresti fare incredibili scoperte. E trovare la strada giusta per te. @ Francesco: tu lo fai capire chiaramente che l’amicizia non ti basta? Prendi in mano la situazione per “andare oltre” o lasci che le cose vadano come capita, ponendoti nella posizione dello spettatore passivo? @ Fiducia: il fatto che non credi più nell’amicizia potrebbe essere una scusa per non “buttarti”? Certo che un contatto non sa molto di te. Ma è questo il bello, giusto? P.S. Il nome Fiducia, non te lo sei scelto a caso, vero? ;) @ Andrea: le persone in difficoltà spesso non vogliono essere aiutate (oppure non ti sono riconoscenti se le hai aiutate) perché si vergognano di ammettere la loro difficoltà, di essere in uno stato di debolezza e di bisogno. E’ comprensibile (anche se io consiglio di imparare a chiedere aiuto quando se ne ha bisogno: apre a immense possibilità di legami e di scambio amorevole e arricchente per tutti). Quanto alle domande sugli atteggiamenti che credi di aver individuato nelle donne che conosci: a che cosa ti serve capire? Non è sufficiente osservare, guardare ed essere presente così come sei e come ti senti in ogni momento? @ FrancescaChiara: giusto: “lasciarsi andare”. Quella è la chiave magica :) .
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  10. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (16 Novembre 2010 17:59)

    @Riccardo: come si fa la faccina che ride a crepapelle? Questa non me l'aspettavo, non la smetto più di ridere!
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  11. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (16 Novembre 2010 18:26)

    @ Bice Hai confuso? Oppure ....... Vediamo se riesco a farne una sorridente: :) Presumo si faccia coi due punti, parentesi chiusa, parentesi quadra e poi la graffa.
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  12. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (16 Novembre 2010 18:28)

    @ Riccardo: no, non dico che e' facile per gli altri dirti le cose. Onestamente, non mi e' facile scriverti ma provo sempre a farlo lo stesso. E nessuno giudica, nessuno ti dice che sei uno smidollato (non io almeno e nessun altro qui). E se c'e' chi lo fa, a te che te ne importa scusa? Dico solo che come reagisci e' una tua selta o, se preferisci, una tua responsabilita'. Hai i tuoi limiti come tutti noi e nessuno, dotato di un minimo di intelligenza e altrettanta sensibilita', ti dice che devi superare sempre i tuoi limiti ed imparare ad essere una persona perfetta! Ma se la tua esistenza non ti piace, se hai 1000 motivi per ucciderti, a volte ne basta semplicemente uno per vivere. Chi si ammazza avra' le sue buone ragioni, che io non conosco e non giudico. Certo e' che il suicidio e' una soluzione drastica e penso che sia una liberta' di scelta da rispettare, quanto meno da provare a capire. Ma a te cosa importa se c'e' chi si ammazza? qual'e' lo scopo di questo tuo paragone? cioe' stai dicendo: c'e' chi si sarebbe ammazzato al mio posto, io invece sono ancora qui. Bene! allora se hai deciso di essere ancora qui, prova a capire come puoi fare della tua esistenz qualcosa di piu' gradevole PER TE. Invece di stare qui ma lamentarti di quanto ti faccia schifo stare qui. Non varrebbe la pena provare a dare un giro di vite a questa esistenza che dici essere per te solo un peso? Chi lo dice che fare una battuta con una persona sconosciuta e' negativo????? altro preconcetto, altro schema mentale....via via! liberatene! Il tuo senso dell'umorismo e' una dote che hai: e tu la nascondi???????? ma usala sempre! in tutte le situazioni! magari anche a mo' di punteruolo per rompere quel ghiaccio iniziale che per te e' cosi' problematico!!!! vai Riccardo!!!!!!!
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  13. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (16 Novembre 2010 18:43)

    :)]}
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  14. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (16 Novembre 2010 18:43)

    no...non funziona Bice!!! :-))))))
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  15. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (16 Novembre 2010 18:57)

    @ FrancescaChiara 1000 motivi per uccidermi? No, ne avrò avuti una decina (non ne servono molti), Ora è fondamentalmente uno solo (e non è l'argomento di questo sito). Per il resto vivere mi piace, più di anni fa, in quanto il diritto a vivere me lo sto guadagnando da solo (come ho detto, mi piace meritare le cose). L'umorismo per rompere il ghiaccio. Non funziona. Ti giudicano subito stupido. O meglio, mi giudicano. Mi è persino capitato molte volte di dire " a b c " e di sentirmi dire che sono un cretino, poi arrivava un altro, diceva " a b c " e tutti errano estasiati dalla sua intelligenza. Non vi sareste sentiti presi un pò per i fondelli? Vedo che il sorriso a crepapelle non si fa con le parentesi quadre e graffe. Allora, vai con gli esperimenti: due punti e parentesi tonda chiusa :) due punti e due parentesi tonde chiuse :)) due punti e lettera S :S punto e virgola e parentesi tonda chiusa ;) @ Francesco Se cerchi qualcosa oltre l'amicizia, il mo consiglio è lasciar perdere direttamente. Funziona sempre. :)
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  16. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (16 Novembre 2010 19:06)

    Proviamo due punti, trattino e lettera D maiuscola? :-D
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  17. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (16 Novembre 2010 19:06)

    hey, funziona! Allora... :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  18. Avatar di Andrea

    Andrea 14 anni fa (16 Novembre 2010 19:17)

    @Ilaria, in realta' le domande che intendevo prima, sono sugestive, almeno cerco quando me ne capita l'occasione, di trovarle... Ah, fantastico! Stasera sono da alcuni miei amici, E da quando hai scritto questo post, ho una carica ancora maggiore, per cui ho deciso di cogliere piu' occasioni per mettermi in gioco! Btw la cosa bella e' che, anche se di domande suggestive non me ne vengono, cerco per quanto possibile di trarne una lezione, vederel e cose in un'altra prospettiva... pensandoci bene questo ci arricchisce tantissimo... Andrea
    Rispondi a Andrea Commenta l’articolo

  19. Avatar di milly

    milly 14 anni fa (16 Novembre 2010 19:44)

    @Ilaria Che ci sia un grande investimento emotivo, non ci sono dubbi. All'inizio non era così: ho lavorato e portato avanti le mie attività come se nulla fosse, fino a quando "lei" ha incominciato a farsi sentire di più e farmi notare di più la sua presenza e quindi i miei limiti. A poco, a poco, mi rendevo conto di non riuscire a fare tutto, di dover dire spesso di no agli "amici"....perchè la sintomatologia diventava più pesante e con essa anche le terapie.... e col tempo mi sono resa conto di aver perso tutto: in pratica non ho più una vita sociale. Per il resto, puoi aiutarmi a capire meglio da cosa potrei cercare di difendermi?! Puoi darmi altre indicazioni per le mie "scoperte"?!? La cosa mi interessa... Al momento quello che mi viene in mente è che se il mio umore è buono, riesco ad affrontare meglio il tutto.....mentre se non lo è cado nel vittimismo...Però, vorrei davvero poter allargare il mio cerchio di conoscenze e poter incontrare la persona giusta!! @FrancescaChiara Grazie per i suggerimenti. Il problema è legato ad una patologia cronica con i suoi alti e i suoi bassi. Nei momenti "ok" (cioè se sto bene) potrei anche scalare la montagna (salvo poi a pagarne le conseguenze!!!)....Il fatto è che questi momenti non sono "prevedibili" e non sono sempre frequenti (ad es. da giugno è proprio un periodo NO!!!)...quindi diventa difficile mantenere gli impegni .Poi ci sono i periodi di terapie "pesanti" in cui si presentano anche gli effetti collaterali dei farmaci... Senz'altro però l'idea di attività "leggere" è da cogliere al volo... A volte, lo ammetto, mi lascio travolgere dai malanni e rischio di non vedere altre soluzioni....Grazie davvero!
    Rispondi a milly Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (16 Novembre 2010 19:57)

      @ Milly, da quel che scrivi mi pare proprio che certe riflessioni tu le abbia già iniziate e mi pare proprio che siano corrette. Ti rendi conto che parli della tua malattia come se fosse una persona? Mi sembra davvero interessante l'intuizione che se il tuo umore è buono riesci ad affrontare meglio il tutto. Da che cosa cerchi di difenderti? Tu lo sai meglio di chiunque altro oppure, se pensi di non saperlo ancora, puoi decidere di scoprirlo, prendendotene cura. Leggendo quello che scrivi mi vengono idee del tipo: forse vuoi proprio difenderti dall'avere una vita sociale piena (e lo fai proprio perché la desideri tanto)? O magari anche dal "vedere altre soluzioni" che potrebbero darti prova di quanto sei forte e capace (mooolto più forte e capace della malattia)?
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  20. Avatar di Fabio

    Fabio 14 anni fa (16 Novembre 2010 20:11)

    Ciao a tutti, condivido al 100% quello che dice Ilaria. Ragionando da ingegnere, direi che più si conoscono persone esterne, più aumenta la possibilità di incontrare persone interessanti e a noi compatibili. Personalmente, penso che il nostro mondo dell'amicizia e degli affetti, oppure quelle persone che Ilaria chiama "contatti intimi" oramai ci conoscono e il legame affettivo con queste persone è oramai consolidato e formato. Occorre giustamente conoscere gente nuova, sia per trovare l'anima gemella ma anche per divertirsi, stare insieme e fare nuove amicizie, che possono autoalimentare la conoscenza di ulteriori persone.
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