Come fai ad avere fiducia negli altri? E ad aspettarti sincerità?

Per fidarti e avere correttezza, sincerità e onestà da parte di chi hai di fronte è importante che tu sia per primo o per prima “fornitore” (o “fornitrice”) di correttezza, sincerità e onestà.

Questo è una considerazione che devi avere ben presente se desideri davvero attrarre la persona giusta per te. E, per essere del tutto sincera, anche se vuoi delle relazioni soddisfacenti con gli amici, in famiglia e nell’ambito professionale.

Nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” spiego ampiamente che il tuo atteggiamento verso gli altri determina quello che loro hanno verso di te.

Ogni giorno i miei clienti personali, coloro che mi scrivono in privato e gli iscritti al blog che rispondono al sondaggio che faccio, mi fanno capire – spesso dichiarandolo apertamente – che uno dei problemi che li preoccupa di più è quello di avere fiducia negli altri, quello di “trovare sincerità” nelle persone che frequentano, soprattutto quando si tratta di nuove conoscenze e in particolare di un possibile partner, di qualcuno che giudicano interessante.

Le domande che mi sento fare più spesso sono del tipo: “Ma Ilaria, dopo tutto quello che ho passato, come faccio a fidarmi?” oppure: “Ilaria, come faccio a capire se posso fidarmi e se lui (o lei) è sincero/a?”.

Altri mi dicono: “Ormai non mi fido più. Ho paura di essere tradito/a o ingannato/a. Non ho voglia di rimanere deluso/a un’altra volta! Spesso tendo a credere che non ci sia sincerità a questo mondo!”.

In effetti questo è un aspetto importante, direi capitale delle relazioni sentimentali (sia quelle che stanno per iniziare, sia quelle che sono già “avviate”) e riguarda da vicino l’ambito della comunicazione efficace, anche se non esclusivamente.

Infatti se tu comunichi incertezza e sfiducia, come risposta ottieni incertezza, vaghezza e probabilmente anche bugie belle e buone.

Se invece comunichi certezza e sicurezza e sei sincero/a, gli altri si comportano con te in modo affidabile e ti rispondono con comportamenti, parole e azioni pienamente sinceri.

Se a questo punto stai pensando: “Ilaria stai tirando fuori discorsi un po’ trascendentali e spirituali”, ti fermo subito: si tratta di aspetti molto pratici e strettamente legati alle emozioni e alla psicologia.

Non per niente sopra ho fatto riferimento alla comunicazione efficace.

Sono certa che è capitato anche a te, a scuola, di avere un insegnante che quando entrava in aula, tutti si mettevano a farsi gli affari propri, lo ignoravano, chiacchieravano e disturbavano. E si permettevano di fare cose non proprio buone e giuste.

Poi, magari già solo l’ora dopo, entrava in aula un altro insegnante, temuto da tutti, e, come per magia, il silenzio calava in classe. Tutti diventavano di colpo disciplinati, attenti e silenziosi.

Da che cosa dipendeva il diverso atteggiamento dei tuoi compagni di classe (e anche il tuo)?

Dal diverso atteggiamento dei due insegnanti, giusto?

Sono pronta a scommettere che il secondo insegnante era anche il più preparato, quello che urlava di meno, quello che aveva un comportamento più serio e affidabile. Forse certi ragazzi non lo sapevano in maniera “consapevole”, ma intuivano tutto ciò in maniera inconscia.

E, senza rendersene conto, assumevano un atteggiamento serio e affidabile anche loro. O venivano subito sgamati dal professore in questione.

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Il primo insegnante veniva “preso in giro”, il secondo no. Vero?

Il primo si metteva nella posizione di essere preso in giro. Il secondo no.

Non solo: con il secondo i ragazzi erano di fatto “migliori” che con il primo. Davano anche risposte più azzeccate durante le interrogazioni, insomma tiravano fuori il meglio di sé.

Più o meno succede così anche nello sport o, per esempio, nel ballo: se balli con qualcuno che balla bene o anche meglio di te, ti viene facile fare i passi giusti e sei molto sciolto/a. Se balli con un/a principiante, ti sembra di ballare peggio di quanto sei in effetti capace.

Nel tennis, nel ping pong o in sport simili tutto questo è evidentissimo: se vuoi allenarti con i palleggi la regola è quella di giocare con qualcuno al tuo livello o a un livello più alto.

Quando giochi con qualcuno davvero bravo, il gioco funziona, scorre fluido. Il movimento dell’uno influenza in positivo il movimento dell’altro e viceversa. Anche se c’è gara e sfida, il gioco si svolge in un flusso piacevole.

Questo tra l’altro lo percepisce anche un osservatore esterno.

Tutto ciò che cosa comporta, nella pratica, per te?

Significa che se una persona vive una relazione (anche nelle fasi della prima conoscenza) all’insegna dell’”insicurezza” – perché non ha fiducia in se stessa, nel rapporto o nell’altro/a etc. – susciterà più probabilmente comportamenti inaffidabili nel partner (o nel potenziale partner).

E questo anche per un’altra ragione: l’insicurezza fa perdere lucidità e obiettività e quindi impedisce di osservare con attenzione il comportamento di chi si ha di fronte e di coglierne i comportamenti “incoerenti” che invece permettono di “sgamare” eventuali insincerità.

Se invece tu parti da una posizione di “fiducia” (in te stesso/a, nei sentimenti e nelle sensazioni che provi, in quello che stai vivendo etc.) e di sincerità (cioè parli chiaro rispetto a ciò che vuoi dalla storia, dall’altra persona da e per te stesso/a etc. e soprattutto agisci in modo coerente rispetto a tutto questo), allora hai in risposta affidabilità e sincerità. E, nel caso, hai tutta la lucidità necessaria per notare eventuali incoerenze nell’altra persona. E per agire di conseguenza.

Per oggi questo. Ne riparleremo.

Lasciami il tuo commento e la tua opinione.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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131 Commenti

  1. Avatar di Mr.Peps

    Mr.Peps 14 anni fa (7 Novembre 2010 22:13)

    Innanzitutto volevo fare un saluto generale, visto che è la prima volta che commento in questo blog (tra l'altro anche ben fatto!), anche se è da circa due settimane che vi leggo, e per questo vi ho spiato senza ancora dare nulla in cambio. Eccone trovata l'occasione. Posso dire in primis che la fiducia, come la prudenza non è mai troppa, specie quando si rischia di bruciarsi con scottature che solo il tempo saprà alleviare. Dal canto mio so per certo (non so di questa mia certezza ma sento che è così) che non bisogna mai smettere di dar fiducia e spiego il mio perchè. E' come avere un cuore e non usarlo per amare, essendo coscienti del fatto che questo possa essere spezzato in qualsiasi momento e modo. Che senso ha quindi, conservarlo bello e intatto se non sei disposto ad amare correndo tutti i rischi ma anche vivendone le gioie? E' così anche per la fiducia: pensare che gli altri possano mentirci, e quindi il senso di sfiducia che avvertiamo negli altri, sempre è comunque, altro non farà che chiuderci ulteriormente in una campana di vetro che tenderà ad isolarci e tenerci lontani da possibili belle conoscenze. So anche che tradire il senso di fiducia che molto spesso si ripone in una persona, può lasciare dolore, ed anche nutrire incertezze per le conoscenze future. Ma io vivo, o meglio cerco di vivere tutto ciò con un approccio differente,e cioè non diffidando sempre più nel dare fiducia, ma nel restarci meno deluso rispetto alle volte precedenti quando questo accade, un pò come quando una storia finisce, ci rimani male (molto), però alla prossima ti riproponi di non abbatterti come in precedenza, un conoscere la propria soglia di dolore/forza per andare avanti sempre e comunque! Io pure per natura sono una persona timida, forse tutt'al più riservata, specie se alle prime armi di una nuova conoscenza, visto che sempre per natura sono un osservatore (mi piace guardare,osservare, ascoltare tutto ciò che mi circonda aldilà degli ambienti in cui io mi trovi) e tutto questo per una migliore qualità di approccio, permettendomi di rapportarmi in maniera adeguata alla persone che mi si pone dinnanzi. E riferendomi a Riccardo, posso solamente dire che la timidezza non è un reato (assolutamente), però bisogna pur trarre vantaggio da ciò che gli altri ci imputano come un handicap: ognuno ha il diritto di esistere con tutti i pregi e i difetti di questo mondo, poichè sono questi che lo rendono vario. Son daccordo quando dici che "l’essere sinceri con gli altri, non porta affatto gli altri ad essere sinceri con noi"; bene, ma chissene!!! Se ciò che ti fa star bene con te stesso è essere sincero non hai motivo di essere diversamente solo perchè gli altri non lo sono! Vale davvero la pena scendere al livello altrui, sapendo che queste sbagliano? Io direi proprio di no...ed è questo che ci dovrebbe permettere di camminare a testa alta!
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  2. Avatar di mouna

    mouna 14 anni fa (7 Novembre 2010 22:38)

    ciao sono mouna io 32 anni sono solo sono alla ricerca di un uomo per una relazione sincera e seria sono da scoprire io vi lascio il mio indirizzo msn ecriver io thiam.mouna@live.fr a presto
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  3. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (8 Novembre 2010 1:07)

    ...ma che belle persone!!...accidenti,ragazzi/e...sarebbe bellissimo se un giorno ci ritrovassimo tutti da qualche parte a dire la nostra con la cara ILARIA!!... è un vero piacere leggere i commenti e le riflessioni di ognuno di voi,così ben articolate e vere!! l'esser timidi,dunque,non è per nulla un handicap(!),visto i risultati che produce!! anzi... grazie a tutti:un bacio!! :)
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  4. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (8 Novembre 2010 1:37)

    @ Bice "Di sicuro avere un po’ la puzza sotto il naso e tanti pregiudizi non aiuta. Probabilmente chi ti sta di fronte lo sente. E’ un cane che si morde la coda. Sei respingente" Beh, puzza sotto il naso e pregiudizi, non credo di avere nessuno dei due. Respingente si. Come mai? Lo spiegherò poi. "Però devi tenere la porta aperta: cose come sorridere (non costa nulla) invece di guardarti attorno guardingo". Come hai fatto? E' la descrizione precisa del sottoscritto. @ FrancescaChiara "... quelle con cui abbiamo costruito un bel rapporto negli anni. Amici, famiglia, amore" Amici: gli anni passano ed ognuno si costruisce la sua vita. Gli amici oramai li sento molto raramente. Amore: ne ho avuto uno solo, nato per caso ed in una situazione nella quale era inevitabile conoscersi (eravamo colleghi, gli unici due oltre la titolare dell'azienda). E' finita male, ma non faccio una colpa nè a lei, nè a me. Si vede che doveva finire così Famiglia: mia madre è, insieme al sottoscritto, la causa della rovina della vita di mio padre, così dice lui. Da quando ho imparato l'italiano (sono nato all'estero), non ho sentito altro che insulti, per non dire di peggio. Per mio padre, io sono: un fallito, un uomo di *****, un incapace, un *******, un irresponsabile, etc. (mi scuso per certe parole, ma sono testuali, e mi sono limitato al ripetibile). Ora, se uno non può fidarsi di suo padre (se dici qualcosa, può saltare su e partire con gli insulti, così ho imparato a stare zitto), perchè mai dovrei fidarmi di gente che non conosco? Mia madre ora ha il cancro. Voi credete che mio padre abbia un pò più di rispetto od almeno pietà per lei? No, poco tempo fa le ha tirato anche degli schiaffi, così, perchè era nervoso (ma la colpa, ovviamente, è nostra). E supponiamo conosca la donna della mia vita. Ma con quale faccia dovrei presentarla ad uno come quello? E sempre grazie a mio padre mi sono fatto 3 anni di esaurimento nervoso (da 20 ai 23) ed a 40 ho fatto un salto da un ponte. "una donna che risponde “male”…..ma veramente ti ferisce?" Beh, quando decidi di provare con una persona che sei sicurissmo che aspetta il tuo approccio e poi: 1) si mette ridere perchè sei timido, 2) ti usa per far ingelosire un altro, 3) voleva solo farsi notare per poi rifilarti il 2 di picche, beh, mi chiedo il perchè. Cioè, tutti a criticare la scarsa serietà altrui e poi si comportano allo stesso modo se non peggio. @ Eleonora. Se rinasciamo, facciamo cambio di padre. Io mi becco il tuo e tu il mio. Ci stai? @ Mr Peps Scendere al livello degli altri ovvero dei mentitori? No, mai fatto e mai lo farò. Se non piace come sono, si cerchino un altro. Non sono disposto a farmi schifo (essendo ciò che non sono) per essere apprezzato. Meglio solo che senza rispetto per me stesso. Nella vita ho già dovuto sopportare troppo. Vorrei solo un piccolo angolo di tranquillità. E mi piacerebbe trovarlo in compagnia di una persona a posto di cervello. Ovviamente, quello che avete letto è tutto vero e lo posso raccontare solo grazie all'anonimato di internet.
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  5. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (8 Novembre 2010 10:57)

    @ Andrea: una frase del tuo commento mi ha coplita molto: "soffrire è inevitabile, cosa c’è di più bello che soffrire per la persona che amiamo?". Scusa, ma mi sembra un'affermazione masochista! Cosa c'e' di piu' bello di questo???? amare qualcuno ed essere riamati nello stesso modo, per esempio. Ecco cosa c'e' di piu' bello! Non mi fraintendere: non sono qui a dire che nella vita non c'e' sofferenza, che non si soffre per amore. Ma darlo per scontato, partire da questo postulato per costruirsi un rapporto felice....proprio no! Va benissimo essere realisti, va benissimo, come gia' ho scritto, rendersi conto che dare non significa automaticamente ricevere, che fidarsi e' sempre un salto nel buoi: tutto questo va bene. Ma dare per scontato che amare significa essere feriti, ingannati e che quindi il nostro atteggiamento deve essere quello "costruttivo" di cercare di essere comprensivi e risolvere il problema che ha portato il nostro partner a mentirci....non esageriamo! La responsabilita' della menzogna non e' di chi la riceve, ma di chi la dice! Poi sono anche d'accoro che in amore puo' essere "utile" non vedere le cose bianche&nere, ma cercare sempre di mettersi nei panni dell'altro, di capire da dove nasce la bugia. Una bugia puo' essere uan debolezza. Ma in ultima istanza, Andrea, una bugia e' una mancanza di rispetto, e' una scorciatoia, e' un tradimento della nostra fiducia: non dimentichiamocelo!!!
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  6. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (8 Novembre 2010 13:39)

    @ Bice “Di sicuro avere un po’ la puzza sotto il naso e tanti pregiudizi non aiuta. Probabilmente chi ti sta di fronte lo sente. E’ un cane che si morde la coda. Sei respingente” Beh, puzza sotto il naso e pregiudizi, non credo di avere nessuno dei due. Respingente si. Come mai? Non posso spiegarlo. Il commento non verrebbe pubblicato. . “Però devi tenere la porta aperta: cose come sorridere (non costa nulla) invece di guardarti attorno guardingo”. Come hai fatto? E’ la descrizione precisa del sottoscritto. Sorridere a me costa una fatica inimmaginabile. Esistono persone che sorridono in modo falso e sono moltissime. Allora preferisco il mio sguardo torvo piuttosto che fare un sorriso che, per quanto ne sa l'altra persona, potrebbe nascondere chissà cosa. . @ FrancescaChiara “… quelle con cui abbiamo costruito un bel rapporto negli anni. Amici, famiglia, amore” . Amici: gli anni passano ed ognuno si costruisce la sua vita. Gli amici oramai li sento molto raramente. . Amore: ne ho avuto uno solo, nato per caso ed in una situazione nella quale era inevitabile conoscersi (eravamo colleghi, gli unici due oltre la titolare dell’azienda). E’ finita male, ma non faccio una colpa nè a lei, nè a me. Si vede che doveva finire così . Famiglia: non posso dire nulla, in quanto il commento non verrebbe pubblicato. . “una donna che risponde “male”…..ma veramente ti ferisce?” Beh, quando decidi di provare con una persona che sei sicurissmo che aspetta il tuo approccio e poi: 1) si mette ridere perchè sei timido, 2) ti usa per far ingelosire un altro, 3) voleva solo farsi notare per poi rifilarti il 2 di picche, beh, mi chiedo il perchè. Cioè, tutti a criticare la scarsa serietà altrui e poi si comportano allo stesso modo se non peggio. . @ Eleonora. Se rinasciamo, facciamo cambio di padre. Io mi becco il tuo e tu il mio. Ci stai? . @ Mr Peps Scendere al livello degli altri ovvero dei mentitori? No, mai fatto e mai lo farò. Se non piace come sono, amen. Non sono disposto a farmi schifo (essendo ciò che non sono) per essere apprezzato. Meglio solo che senza rispetto per me stesso. Nella vita ho già dovuto sopportare troppo. Vorrei solo un piccolo angolo di tranquillità. E mi piacerebbe trovarlo in compagnia di una persona a posto di cervello. E per quanto riguarda la sincerità, preferisco dire le cose come stanno (o stare zitto), perchè sapendo cosa significa essere ingannati, non potrei mai farlo ad un'altra persona. . Saluti a tutti.
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  7. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (8 Novembre 2010 14:33)

    @ Ilaria Cardani Ergo? Non ho capito. Tu hai potuto leggere il commento non pubblicato. Dovresti sapere che l'intelligenza non basta a capire, perchè da piccolo non puoi capire ed anche dopo, lo stillicidio dà sempre i suoi frutti avvelenati.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  8. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (8 Novembre 2010 13:45)

    D'accordo con Francesca Chiara. Io credo comunque che ci si debba fidare di sé stessi prima di tutto. Della propria capacità di far fronte a tutto. Non credo che questo tipo di fiducia possa essere innato, ma credo possa crescere nel tempo. Ad esempio accorgendosi che non si muore per amore. Allora puoi provare a fidarti degli altri: se ti deludono, tu hai comunque te stesso, non avevi delegato a loro il tuo valore. A volte mi pare che dalle relazioni amorose si pretenda troppo: troppa fusione, troppo sostegno... si delegano troppi bisogni, troppo di sé, si scaricano responsabilità. Non ci si vuole bene, ma si vorrebbe lo facessero gli altri. Bisognerebbe essere più autonomi, dopodiché se gli altri ci rispettano bene, se non lo fanno è un problema loro, noi restiamo ciò che siamo, ciò che valiamo, ciò che pensiamo... Prima ero una che delegava tutto agli altri e tutto mi era dovuto, poi ho cercato di imparare a fare da sola per restare meno ferita dalle delusioni... Ma credo che debba diventare un modo di pensarsi, non un meccanismo di difesa... e che ne debba seguire un'apertura verso gli altri, fidandosi di sé. Una mia amica (ha quasi 40 anni) il prossimo anno si sposa... le ho chiesto dove trova il coraggio con tante delusioni alle spalle e i divorzi in aumento. Mi ha detto: credo in questa storia, in me stessa e nella voglia di viverla. E se va male? le ho chiesto. Se va male, mi ha risposto, non si muore, ho sempre me stessa. E io sono tranquilla: in un modo o nell'altro, ce la farà. Perché, comunque vada, andrà bene.
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  9. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (8 Novembre 2010 14:34)

    @ Mr.Peps (curioso nickname...): benvenuto tra noi! Chissa', come osservatore, cosa hai notato di ciascuno di noi in queste settimane di silenziosa presenza nel blog! bel passo avanti, comunque, quello di scrivere quello che pensi...grazie. Ottimo elogio al "muscolo cuore" il tuo: sono d'accordo in pieno. usiamolo, questo muscolo: sempre e comunque. E se si spezza....il bello e' che si aggiusta, si puo' davvero aggiustare. Un principio secondo cui continuare a fidarsi della gente, nonostante eventuali esperienze dolorose, potrebbe essere il seguente: le persone non sono tutte uguali! al mondo c'e' di tutto e di piu'. Se siamo cosi' sfortunati da incappare in qualcuno che ci fa soffrire, piuttosto che richiuderci a riccio nei confronti di TUTTA l'umanita', pensiamo che per una persona al mondo che ci fa del male ce n'e' almeno un'altra uguale a contraria = che ci fa/fara' del bene. La tua teoria dell'imparare a rimanerci meno male la prossima volta che soffrirai in una relazione amorosa che finisce (male), mi lascia un po' perplessa. Io piuttosto parlerei piu' dell'imparare ogni volta sempre un po' meglio a fare leva sulle proprie risorse per ritirarsi su, per superare la sofferenza. Perche' una delusione non puo' fare meno male solo perche' e' la quarta o la quinta o che ne so io...Se cosi' fosse, significherebbe che, con il tempo, impari a farti coinvolgere meno, te ne importa meno. Invece, secondo me, le delusioni e il dolore che ne deriva, possono semplicemente isegnarti a ripartire ogni volta meglio da te stesso; il dolore sara' sempre grande, sara' sempre lo stesso: quello che cambia e' casomai il modo in cui riesci a reagire. Ma forse era proprio questo che volevi dire ed io non l'ho capito bene... Concordo anche con il saggio consiglio per Riccardo: dubito soltanto che lui sia d'accordo con te/noi che, da giorni ormai, gli diciamo la stessa cosa. vero Riccardo??? ;-)
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  10. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (8 Novembre 2010 14:52)

    @ FrancescaChiara Il fatto è che nella vita esistono delle persone delle quali dovremmo poterci fidare (lo dovrebbe imporre la natura - scusate la scarsa chiarezza). Se di queste persone non ti puoi fidare, diventa automatico il fidarti meno anche delle altre. Diventa automatico il cercare quello che non hai avuto prima. E diventano automatiche le maggiori dimensioni delle delusioni. Mi scuso se non è molto chiaro, ma per motivi che non so, so che non posso spiegare oltre.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  11. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (8 Novembre 2010 15:13)

    @ Riccardo: mi dispiace doverlo scrivere (l'ho evitato fino ad ora), ma quello che ha scritto Bice una volta e' vero! si fa una gran fatica a risponderti! hai una tal negativita' dentro che ha un potere distruttivo impressionante! smonti pezzo-per-pezzo tutto quello che ti diciami per cercare di regalarti una prospettiva diversa dalla quale guardare la tua vita (che ci dici farti schifo), i tuoi problemi (che dici di avere). La tua reazione e' costantemente quella di restituire tutto indietro annientato, vaporizzato. Sembra quasi che ti diamo fastidio interessandoci a te! E tieni presente che manco ti conosciamo, cioe'...quello che voglio dire e' che dedicarti parole piene di ottimismo o consigli sentiti e' GRATIS, e' un gesto carino e disinteressato nei tuoi confronti. Mi chiedo se tu apprezzi i commenti che ti lasciamo, quello che scriviamo... Eppure sei qui, su questo blog! Ti faccio una domanda: cosa ci fai qui? sei qui perche' ammetti di avere dei problemi e vuoi trovare un modo per risolverli? o hai solo rabbia e dolore che vuoi spandere intorno a te? perche' questa e' a volte l'impressione che dai....di voler "avvelenare" i pensieri positivi degli altri. Cos'e'...ti da' fastidio che qualcuno si interessi a te? si prenda a cuore quello che scrivi? ;-) Ilaria ha certamente ragione: prendi sotto braccio la tua indiscutibile intelligenza e la tua sensibilita'! non usarle contro te stesso - il primo a pagarne il prezzo sei proprio tu: affondandoti sempre di piu'. Se pensi che la vita faccia schifo...prometto che non provero' piu' a convincerti del contrario: si fa troppa fatica, fai troppo ostruzionismo. E' questa l'impressione che dai agli altri, magari anche negli approcci con le donne che dici ti vanno cosi' male. Spero che tu non fraintenda le mie parole: non c'e' provocazione. Casomai vorrebbero essere uno stimolo...sincero.
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  12. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (8 Novembre 2010 16:47)

    ...ma io dico :se la vita fa così tanto schifo...CAMBIAMOLA!!! ;)))
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  13. Avatar di Sara

    Sara 14 anni fa (8 Novembre 2010 16:22)

    Ciao a tutti, ho letto tutti vostri post oltre che l'interessante argomento di Ilaria. Io sono abbastanza d'accordo con Giacomo su quello che scrive a proposito di fiducia. Di natura io sono abbastanza fiduciosa, e sono fin dall'inizio sempre portata a pensare bene delle persone che mi si avvicinano. Sono trasparente, immediata. Come questo venga recepito non lo so, però penso che non ci si possa fraintendere molto. Credo però che se qualcuno ti vuole prendere in giro vuole giocare con te, pur vedendo la tua buonafede e spontaneità, magari ne approfitta. POi sta a te permetterglielo. Ma se una persona è furba, bene o male ti può far credere quello che vuole. Mi rendo conto che non è un commento molto positivo il mio, ma stamattina mi sento molto Leopardiana...boh sarà il tempo. Riguardo alla mia situazione che alcuni di voi sanno, non ho certo cambiato idea sull'allontanare quella persona che mi ha deluso ( non che mi stia cercando comunque)... però la cosa non mi fa stare meglio. Non posso dire che la mia fiducia sia stata tradita, però la mia autostima ne ha risentito. Buonagiornata a tutti
    Rispondi a Sara Commenta l’articolo

  14. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (8 Novembre 2010 18:36)

    @ Riccardo: grazie della risposta, ma...no comment! Se Ilaria sa' piu' di noi, sono sicurissima sapra' essere un'ottima guida per te.
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  15. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (8 Novembre 2010 17:54)

    @ FrancescaChiara Cerco di vedere le cose in modo positivo, ma purtroppo ne sono capitate varie non molto edificanti (non posso raccontare, ma credo Ilaria sappia di cosa pparlo) che hanno determinato una certa sfiducia verso il prossimo. Quando avevo deciso di fidarmi, avevo sbagliato persona. Come dice Sara, la persona furba può farti credere quello che vuole. Prima di scoprirla ci vuole tempo. Quando la scopri, ci resti male e ti dai dello stupido per esserti fidato. Si dovrebbe invece imparare che non siamo responsabili della cattiveria altrui, ma purtroppo ci insegnano che siamo noi gli stupidi, non sono gli altri ad essere disonesti. D'altronde, cosa dice Giacomo nel suo commento? "se penso che le bugie mi faranno ottenere ciò che voglio più della verità, béh, allora le userò." Mi spiace, sig. Giacomo, ma non sono d'accordo. Quello che ottengo nella vita, lo voglio alla luce del sole.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  16. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (8 Novembre 2010 19:16)

    @ FrancescaChiara. Le cose negative capitate, non si riferiscono alle relazioni sentimentali, ma alla mia vita. Sono cose che ti rovinano la psiche sin dall'infanzia. Spero di aver chiarito, in quanto non intendevo nè intendo offendere nessuno.
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      Ilaria Cardani 14 anni fa (8 Novembre 2010 19:27)

      @ Riccardo: lo sappiamo benissimo che non intendi offendere nessuno. E' chiarissimo. Porta rispetto anche a te stesso, decidi di vivere la tua vita al meglio, liberandoti una volta per tutte dal tuo passato. Diversamente dài forza e potere a coloro che ti hanno fatto male. E questo non è giusto, anche perché hai tutto le risorse per prendere TU il potere sulla tua vita.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

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    Ilaria Cardani 14 anni fa (8 Novembre 2010 19:46)

    @ Riccardo, piccola nota per te (e anche per tutti gli altri): grazie per la condivisione e per la capacità di metterti in discussione.
    Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  18. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (8 Novembre 2010 20:12)

    @ Ilaria. Esistono due modi di sapere o capire le cose. Col cervello e con l'anima. Per rimuovere un certo passato devi capire con l'anima e non è per nulla facile. Capire col cervello è un aiuto, ma insufficiente. Come si fa a capire la differenza? Credo che si senta come se si aprisse un enorme portone e si possa vedere la luce che c'è oltre. A volte capita. Il problema è che chi hai di fronte non sa quali battaglie devi combattere ogni giorno dentro di te per vivere in modo quasi normale. Forse è per questo che basta poco per deludermi. Grazie per le tue parole.
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      Ilaria Cardani 14 anni fa (8 Novembre 2010 21:07)

      @ Riccardo: raramente ho letto una spiegazione chiara, vera e attendibile come la tua su quel genere di "comprensione" che porta alla vera trasformazione. Ribadisco: constato che hai molta intelligenza e straordinarie doti di sensibilità. E sono convinta che tu sia molto vicino a "vedere la luce che c'è oltre" anche riguardo quel tuo "certo passato". Sta a te guidare la tua anima nella direzione giusta.
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  19. Avatar di Vanesia

    Vanesia 14 anni fa (8 Novembre 2010 20:24)

    Buonasera a tutti. quello della sicurezza in sè e della sincerità è un argomento fondamentale. Io sono abbastanza particolare in questo....molte persone mi chiamano "Biancaneve" perchè ho sempre avuto un atteggiamento buonista, abbastanza fiducioso e positivo nei confronti della gente in genere e degli uomini. Quindi, in conseguenza di cio', le mie "fregature" sono state tante e dolorose; ho attraversato il periodo in cui, per reazione, mi sono chiusa moltissimo in me stessa, non davo confidenza a nessuno, ero assolutamente distaccata e fredda...ma sentivo che questo blocco forzato alla mia spontaneità, si riversava poi in tutti gli altri settori della mia vita: nell'ispirazione a disegnare, nell'assenza di volontà nel fare sport, nella carenza di entusiasmo nel vedere anche un piccolo nonnulla che potesse destare meraviglia....ero stata bravissima a frenare la mia voglia....di vivere. Non esisteva niente di bello, positivo...tutti erano degli approfittatori, ipocriti, pronti per farmi del male. Credo di aver toccato il fondo in modo così violento...da essermi poi inevitabilmente rialzata, anche perchè non avevo alternativa!!!! E la voglia di vivere è ripartita...adesso disegno molto piu' spesso, corro quasi ogni we, mi relaziono con tutti anche lungo la fila della posta per pagare un bollettino...e rido...rido tantissimo. e la cosa che ho notato è che la gente mi cerca....ha voglia di stare con me, cerca la mia compagnia e questo scambiarsi reciprocamente il meglio di sè mi ha aiutato a capire...che sono stata una stupida negli anni precedenti a giudicarmi, a disprezzarmi...Io ho iniziato solo da pochissimo tempo a volermi davvero bene. La delusione Riccardo è sempre dietro l'angolo, ma la piu' bella storia d'amore che puoi avere è quella in cui tu decidi di darti un'altra possibilità...quella in cui cerchi di capire cosa ti piace fare e le persone con cui ti piace condividere i tuoi momenti. pian pianino.....senza fare passi da gigante...pian pianino...Posso dirti solo questo: incomincia da te.
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  20. Avatar di elly

    elly 14 anni fa (8 Novembre 2010 20:47)

    @Riccardo: Posso comprendere la rabbia immensa che porti dentro di te, e posso immaginare l'enorme senso di ingiustizia col quale, probabilmente, pensi che la vita ti abbia ripagato nonostante il tuo impegno e la fiducia che, volta a volta, hai dato al tuo prossimo. Lo comprendo perché è quel che sento soprattutto in momenti come questi, quando, delusa profondamente da una data situazione (ennesima) per me importante, ti senti impotente e incredulo, di quanto tutto possa risultare "ripugnante"!! A tutto questo, ti invito a riflettere su una cosa. Una cosa che ho compreso e che mi aiuta a correggere parzialmente il tiro. Quando si sta male, la rabbia, lo sdegno, il senso di impotenza, prendono il sopravvento, soprattutto in determinati momenti. La nostra mente è capace di riportare a galla pensieri e ricordi negativi in maniera totalmente autonoma. Tutto questo ci sottrae energie perché sottraiamo tempo e risorse preziosissime per "contemplare" e analizzare profondamente i comportamenti o le situazioni che ci hanno, man mano, stesi e sfiduciati con incedere incalzante. Eppure è una fase fondamentale dell'elaborazione necessaria, il punto di partenza dal quale, tuttavia, bisognerà compiere ulteriori passi, affinché tutto non si trasformi in uno sterile rimuginare autodistruttivo. Sono del parere che l'atteggiamento giusto per eccellenza in questi casi non c'è. Ma sono altrettanto convinta che non bisogna perdere di vista l'Essenziale. L'Essenziale è il nucleo fondamentale costituito da ciò che per noi è indispensabile per vivere. L'Essenziale include la nostra persona e il nostro benessere. Elementi indispensabili per uno scambio autentico con l'altro. Il confronto con gli altri è senza dubbio un atteggiamento costruttivo, abbiamo bisogno dell'ascolto e del consiglio e della possibilità di riversare fuori, poco alla volta, il veleno che abbiamo in corpo. Ma, al di là di tutto, tu e solo tu puoi fare qualcosa di davvero efficace per te. Tutto parte da te. Non esiste persona al mondo capace di risollevarti, neanche con le migliori parole, se l'apertura verso la rinascita e l'abbandono di ciò che è nocivo, non parte da te. Questa rinascita, inizia da un raccoglimento in sé stessi, durante il quale si possa riuscire a focalizzare, ciò che è fondamentale,(e a quanto ho capito, dici di aver già fatto tale riflessione). La riflessione profonda e soprattutto costruttiva, è un passo indispensabile verso il cambiamento, un cambiamento d'atteggiamento nei confronti della vita stessa. Devi in poche parole, imparare ad essere, anzitutto, il miglior compagno di te stesso. Avere la consapevolezza che tu esisti, che hai un profondo valore e che meriti amore. Quell'amore che prima di tutto deve arrivare da te stesso. Questa è la sfida più importante e fondamentale dell'essere umano. Solo amandoti, imparando a perdonarti e a non colpevolizzare te stesso per gli errori altrui potrai fortificarti. Se riuscissimo tutti a fare questa grande cosa per noi stessi, riusciremmo a vivere davvero, in modo più autentico, in quanto, (e qui mi lego alle parole dell'amica di Bice), "se va male, non si muore, ho sempre me stessa", parole che racchiudono un concetto, secondo me, meraviglioso e che tutti dovremmo sempre tenere presenti. Saremmo cioè sempre consapevoli che l'altro potrà non essere perfetto, potrà mentire o meno, potrà anche non esse pienamente consapevole di ciò che desidera veramente, ferendoci. Ma alla base di tutto, pur nel dolore, noi esisteremo lo stesso e da lì potremo rialzarci per continuare il nostro cammino, qualunque sia la direzione che intenderemo dare ad esso. Ciò di cui ti ho parlato, altro non è che la sfida che ho intrapreso con me stessa e che sto tutt'ora portando avanti, non senza ricadute o momenti di paura o sconforto. Ti faccio un grosso in bocca al lupo, non perdere la speranza.
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