C’era una volta un re e… la felicità che tu ti meriti

Se vuoi attrarre la persona e la relazione giuste per te nella tua vita (ma anche la felicità, il successo personale, il benessere pieno etc. etc.) è bene che tu ti abitui al meglio per te e – letteralmente – ti rifiuti di adattarti alla mediocrità, alle mezze misure, a quello che non ti soddisfa totalmente in ogni cosa che fai, che vivi e che provi.

Di quanto sia importante che tu abbia ben chiari i tuoi obiettivi personali, ho scritto ampiamente nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”.

Ora voglio trattare il tema più da vicino, affrontandolo da un punto di vista che, già te lo anticipo, può darsi ti susciti qualche genere di fastidio, così, sulle prime.

Ma è un piccolo fastidio, che vale la pena di sopportare, soprattutto perché vale la pena approfondire la riflessione che ne può venire fuori.

Lo sai che anche la felicità è una questione di abitudine?

Lo sai che sei tu che, istante per istante, giorno per giorno, definisci i confini del tuo benessere e del tuo successo?

Lo sai che sei tu che stabilisci il livello di qualità al quale vuoi vivere?

Lo sai che spesso sei tu e solo tu che ti metti a fare compromessi rispetto a quello che puoi ottenere e che puoi godere nella tua esistenza?

Detto in parole povere, la gioia, la felicità, il vivere in una relazione piena, equilibrata e davvero soddisfacente dipendono da quello che tu ti fai andare bene o da quello che non accetti nella tua vita.

Ma che cosa significa che la felicità è una questione di abitudine?

Significa, che, chi decide che cosa vuole come “minimo garantito” – sotto il quale non vuole scendere – di felicità per sé, nella stragrande maggioranza dei casi riesce a raggiungerlo e, molto spesso,  a superarlo.

Chi non sa che cosa vuole per sé, oppure si adegua e si abitua sempre a qualcosa di meno di quello che desidera e che lo fa o la fa stare bene, rischia di vedere il proprio livello di benessere abbassarsi costantemente e inesorabilmente.

Sai perché accade questo? Perché gli esseri umani si adattano. E, spesso, ahimé , si adattano anche e soprattutto a quel che di negativo accade loro. E’ una sorta di sistema naturale di difesa, che fa sì che si sopravviva anche in situazioni spiacevoli.

Cioè: è una caratteristica positiva questa capacità di adattamento.

Il fatto è che, l’usarla come abitudine costante, può spesso trasformarla in un nemico micidiale.

Nel tuo nemico micidiale.

Perché ti spinge a sopportare condizioni e livelli di vita che non ti meriti, che non sono adatte a te, perché tu puoi ottenere molto di più e molto di meglio dalla vita.

Quand’ero ragazzina ero affascinata da una storia che la mia professoressa di lettere del ginnasio raccontava sempre.

Era la storia di uno dei più valorosi nemici di Roma antica,  Mitridate VI re del Ponto (il Ponto era un regno che occupava parte del territorio che oggi grosso modo corrisponde alla Turchia).

Diversi storici romani raccontano che Mitridate, ossessionato dal fatto di poter essere ucciso in un attentato e, soprattutto, terrorizzato all’idea di essere avvelenato, si fosse inventato un singolare metodo di “immunizzazione” e “protezione personale”.

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Ogni giorno assumeva una piccola dose di veleno; non abbastanza da ucciderlo, ma sufficiente per renderlo, a poco a poco, insensibile all’avvelenamento.

Tanto che, dicono gli storici, nel momento in cui i romani, guidati da Pompeo Magno, lo sconfissero, egli decise di uccidersi per non cadere vivo nelle mani dei nemici che aveva combattuto per ben quarant’anni.

Fatto sta, che provò a bere una massiccia dose di veleno dalla fiala che portava sempre con sé. Ma, guarda un po’, quel veleno risultò inefficace, tanto che il re dovette farsi uccidere da uno schiavo, armato di spada.

Mica male come storia.

In effetti ci si adatta e si diventa immuni a tutto. Anche al veleno, se lo si assume in piccole dosi, ogni giorno della propria vita.

Il fatto è che spesso il veleno quotidiano delle persone che vivono nel mondo di oggi non si prende per bocca attraverso una fialetta che si porta sempre con sé.

Quel veleno quotidiano spesso si trova sotto forma di compromessi ripetuti con se stessi.

Di scuse accampate – sempre con se stessi – per evitare di prendere per le corna il toro della propria vita.

E’ fatto di frequentazioni di persone negative che non danno nulla – anzi tolgono – ma che non si ha il coraggio di lasciare per il timore di rimanere soli.

E’ fatto di relazioni insoddisfacenti, che si mantengono, nella convinzione che “Tanto non è poi così male e poi di sicuro non trovo di meglio.”

E’ fatto di serate passate sul divano a guardare la tv perché l’idea di uscire a confrontarsi con il mondo spaventa e preoccupa.

Insomma, è fatto, molto spesso, di scelte al ribasso, che abbassano inesorabilmente la qualità della vita delle persone.

Non so se capita ogni tanto anche a te di sorbire – magari anche senza volere e senza accorgerti – qualche goccia di veleno nella tua giornata.

Quel che ti consiglio, personalmente, è di riflettere su questo aspetto della tua vita.

E di considerare, il più spesso che puoi, quanto vali e, soprattutto, il fatto che, probabilmente, meriti dalla vita davvero molto di più di quanto, molto spesso, decidi di darti e di prenderti.

Perché sono certa che è bene che tu diventi molto amico o molto amica della felicità e che il tuo sistema immunitario emotivo diventi, invece, intollerante all’infelicità. O anche alle mezze misure che non meriti.

Lasciami i tuoi commenti, le tue opinioni e le tue domande.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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175 Commenti

  1. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (17 Maggio 2011 0:05)

    (che noia, adesso ho il limite di lunghezza anche io...) Un'ultima cosa: io sono molto molto molto orgogliosa di me stessa, delle cose capite e dei passi fatti. Delle mie esperienze, comprese quella negative e di tutto ciò che ho imparato. Ciò che sono oggi è il frutto di ciò che sono stata e della mia volontà. Sono io la responsabile della mia vita, è mia, mi appartiene e mi piace pure. Quando la guardo nella sua globalità e ne colgo il senso, lo faccio sempre con un sorriso. Ormai è un anno che sono su questo blog e se penso a quanta strada ho fatto dal mio primo commento non posso che ringraziare Ilaria per questo spazio e tutti voi per il confronto costruttivo. Grazie.
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  2. Avatar di ILA

    ILA 14 anni fa (17 Maggio 2011 11:38)

    Cara Aliyah penso che tu abbia molta ragione. Se lui non sente questo impulso ma rimane vagamente e teoricamente un desiderio, preferisco che ciascuno rimanga a casa propria. Però mi si scatenano delle rabbie e aggressività terribili. Perchè non ce la faccio più a vivacchiare così...pensa che non so nemmeno ancora se il prossimo we ci vedremo oppure lui scenderà a trovare i suoi genitori (ci va una volta al mese, e stando a 500 km di distanza, ovviamente ci va un we intero)....
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  3. Avatar di Rachele

    Rachele 14 anni fa (17 Maggio 2011 11:52)

    E' verissimo...l'adattamento portato all'estremo diventa una gabbia...io ero arrivata ad un adattamento tale che realmente non mi rendevo più conto della situazione in cui stavo vivendo da una vita...svegliarsi e guardare la realtà è dolorosissimo perchè ti rendi conto che ti hanno fatto del male e tu l'hai permesso perché non pensavi ci fossero alternative ma io merito di più...molto di più...e ora credo di poterlo ottenere!
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  4. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 14 anni fa (17 Maggio 2011 12:57)

    ESPERIENZE CHE NON CONOSCO,CARA BICE???...SCUSAMI,ma mi vien che RIDERE...DAVVERO!! ... BEATA IGNORANZA...
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  5. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 14 anni fa (17 Maggio 2011 13:01)

    @ Rachele, brava, complimenti, hai raccontato e sintetizzato molto bene: sì, lo puoi ottenere, e di fatto già ci sei, perché sai che dipende da te e non da altri. Un abbraccio.
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  6. Avatar di joycejo

    joycejo 14 anni fa (17 Maggio 2011 15:54)

    E' tutto vero . I compromessi alcune volte mi sono serviti per andare avanti ma ero finito in una situazione assolutamente negativa .... mi ero abituato ad una vita da routine senza troppa convinzione .... una vita a 2 senza molta vita sociale ..... attimi di gioia durante le vacanze e poi sempre tutto piatto .... andavo avanti per inerzia .... tutto mi andava bene per continuare a vivere insieme .... poi .... toccato il fondo .... ho capito di rivolere la mia vita ..... di riprendere in mano la situazione .... di ritornare ad essere me stesso e soprattutto FELICE !!! Però attualmente mi chiedo : cercare la persona giusta o la persona ideale ??? Mi spiego ..... pretendere di trovare una persona creata a propria somiglianza che condivida tutto ma proprio tutto e sia all'altezza delle proprie aspettative .... non è che si rischia di cercare l'impossibile ? Forse condividere esperienze e pensieri differenti significa anche cercare un piccolo compromesso per stare bene ed essere felici ..... senza cambiare completamente le proprie opinioni ma scoprire eventualmente qualcosa di nuovo giorno per giorno in un'altra persona molto diversa da te . In conlcusione per me non bisogna mai accontentarsi ma neanche pretendere l'universo !!! @Bice : brava . Ti rispondo per il vecchio post. Sì ero convinto che dopo molti anni insieme una famiglia con figli era una bella sfida da affrontare …. Purtroppo questo pensiero non è stato condiviso . Attualmente comunque anche leggendo i consigli di Ilaria sto quasi cambiando idea quando dice che il matrimonio e la famiglia non sono l’unico modo per realizzarsi nella vita ….. ora ci CREDO anche io . Ciao.
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  7. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (17 Maggio 2011 16:10)

    @ joycejo Purtroppo non condivido. Credo che nella vita uno si debba realizzare in base ai propri ideali, non in base a quelli altrui. E' ovvio che si possa cambiare idea, ma questa deve venire da noi, non dall'esterno.
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  8. Avatar di Emanuela

    Emanuela 14 anni fa (17 Maggio 2011 16:25)

    A volte ci ostiniamo in delle situazioni, con l'illusione di cambiarle, in persone che, con pazienza, crediamo che cambieranno! Invece non funziona proprio così, al contrario, sono situazioni e persone che spesso ci logorano e ci tolgono energie positive che potrebbero essere impiegate diversamente...Per essere felici in una relazione occorre viverla serenamente e se c'è qualcosa che non quadra...mollare!
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  9. Avatar di joycejo

    joycejo 14 anni fa (17 Maggio 2011 17:29)

    @Riccardo . Sono d'accordo con te quando dici che dobbiamo sentire dentro di noi se è giusto cambiare idea oppure no .... ma chiudersi 'a riccio' senza provare forse potrebbe essere molto limitativo. Faccio un esempio : l'ultima persona con cui ho avuto una relazione di 3 mesi mi ha confidato che lei non crede che 2 persone con i poli opposti si attraggono ma che sia necessario avere il più possibile interessi e pensieri comuni ....... Io sono a favore del provare anche situazioni nuove ed accettare anche pensieri diversi dai miei. @Emanuela. Cercare o sperare di cambiare una persona penso sia sempre sbagliato a priori .... anche perchè dopo una certa età un uomo è quello che è .... punto. Certo può migliorare anche con alcuni consigli ma prima di tutto deve essere lui a volerlo .
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  10. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (17 Maggio 2011 17:48)

    joy, hai scritto: "pretendere di trovare una persona creata a propria somiglianza che condivida tutto ma proprio tutto". Questo è il tuo ideale? Ti dirò la mia: questo con l'amore non c'entra nulla. Invece si chiama insicurezza. Hai bisogno di qualcuno fatto come te che rafforzi la tua identità e ti dia conferme? Di qualcuno che ha i tuoi gusti e ti dà sempre ragione, che viva in simbiosi con te? Che, siccome condivide, ti fa pensare di essere nel giusto e di non essere mai solo di fronte alla vita e alle decisioni? Siccome ognuno di noi è unico e irripetibile, credo oltrettutto che quando questo sembra accadere, in realtà si sia di fronte ad almeno una, ma anche due, persone che si condizionano a vicenda fino al punto di essere una cosa sola e perdere la loro individualità. Ma quando uno + uno fa solo uno... la verità non sarà che non si è "uno" ma solo "mezzo"? Invece uno + uno deve fare due. Due persone, differenti, che si amano. Essere uguali, in simbiosi, sempre insieme, indistinti... non è come amare solo sé stessi? O si sfocia nel narcisismo (che è comunque una forma di insicurezza) o si sfocia nella simbiosi. Legami che non sono amore. Legami immaturi, in cui entrambi si è incompleti, persone con una sola gamba che per camminare devono stare in due. No, questa non è una visione ideale dell'amore. Invece è, semplicemente," non amore". Dunque il problema non è che insegui un'illusione o un ideale troppo alto: insegui proprio qualcosa che non è ciò che pensi sia... L'unica cosa che ciascuno di noi dovrebbe perseguire è la propria crescita individuale e la propria felicità, prendendosi la responsabilità della propria vita. Restendo aperto all'incontro con l'altro. Che proprio perché è "altro" non può essere come noi. Se lo cerchi uguale a te, in realtà il vero bisogno che hai probabilmente è quello di sentirti amato, di amare te stesso (quindi vuoi amare uno come te)... non so se è chiaro. Quando smetti di cercare qualcuno come te, allora sei davvero in grado di amare qualcuno. Qualcun altro. Ovvio che cose in comune facilitano la vita e rendono possibile passare più tempo insieme, ma non sta scritto da nessuna parte che più ci si ama più si passa tempo insieme, più ci si ama più ci si dà ragione... l'amore è scambio, a ben altri livelli e di ben altre "cose"... io la penso così. Realizzarsi solo nell'amore è vivere in modo parziale. In ogni caso la prima storia d'amore si deve avere con se stessi...
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  11. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (17 Maggio 2011 17:50)

    Giusto,Emanuela!
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  12. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (17 Maggio 2011 19:36)

    @ joycejo Sulla faccenda del ricio sono d'accordo. Difatti ora sono alle prese con una persona che mi interessa e su certo particolari ci passo sopra (uno su tutti, la statura). Sarà? Non sarà? L'importante sarà viverla e farla vivere a lei. Perchè lei (o chiunque altra) non è più importante di me, ma neanche meno.
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  13. Avatar di marco

    marco 14 anni fa (17 Maggio 2011 23:01)

    e' tutto vero quello che viene scritto qui da Ilaria e che per circostanze difficili riesco a leggere poche volte. Adeguarsi è sbagliato assolutamente ma è diventato il pretesto per non rischiare di rimettersi in gioco e questo non è sicuramente bello. Io ho 35 anni e sono solo sentimentalemte proprio perchè mi sono sottratto a tanti adeguamenti comodi. Raffaella anche io non avevo nessuno con cui uscire ma ultimamete sto cercando di essere piu' attivoe piuttosto che starmene in casa a guardare la tele approfitto di queste belle giornate milanesi per girare in bici e fare quello che piu' mi fa star bene
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  14. Avatar di raffaella

    raffaella 14 anni fa (18 Maggio 2011 9:09)

    @marco e @tutti gli altri: questa settimana il blog è diverso, è pieno di positività, pieno di maturità e di cambiamento. A me sta servendo moltissimo, non so a voi, ma trovo qui esperienze e consigli davvero utili...un grazie particolare a Bice...così diversa dai post di qualche tempo fà ;)
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  15. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (18 Maggio 2011 10:01)

    @Raffaella: si cresce, tutto qua. In questi giorni pensavo che la vita in questi primi mesi del 2011 mi ha riproposto due vecchi copioni, che in passato avevo già vissuto. Quello con l'uomo narcisista e quello con l'uomo insicuro tendente allo zerbinaggio. Devo avere imparato qualcosa, perché stavolta ho deciso di non recitare quei copioni... ho sfogliato qualche pagina, ho capito e me no sono tirata fuori. Lasciando gli altri nella non consapevolezza, senza cercare di cambiarli, senza restare per aggiustarli. Come scriveva qui qualcuno tempo fa, a volte la vita sembra riproporti lo stesso esame finché non lo passi. Beh, io ora sono diversa e ho reagito diversamente. In passato ho inseguito l'uomo narcisista e sfruttato lo zerbino (narcisista io). Ora basta, è un rapporto equilibrato e d'amore quello che voglio per me... non questi rapporti di forza dove si sfogano bisogni che non si sanno soddisfare. Avevo convinzioni su me stessa, legate ad esperienze passate, che si sono rivelate non più attuali... è bastato fare nuove esperienze per capirlo, rivivere certe situazioni senza la paura di ripetere una storia per capire che IO ero cambiata e che quella storia non mi apparteneva più... non c'era in realtà alcun pericolo che io la rivivessi. Resta che la vita mi proponeda sempre incontri simili (ora che ho passato l'esame cambierà qualcosa?): o l'uomo che fugge, dividendosi tra più donne e votato al lavoro, o l'uomo che ti mette al centro della sua vita e ti soffoca di richieste. Entrambi insicuri. Ci sono teorie che sostengono che gli insicuri si attraggono tra loro e i sicuri pure. Io non sono più attratta dagli insicuri, ma pare che continui ad attrarli. Sarò sicura o insicura? Credo meno insicura di un tempo. Probabilmente il prossimo incontro sarà diverso. In ogni caso, l'unica cosa che posso fare per migliorare globalmente la qualità della mia vita è accrescere la mia autostima. Perciò sono concentrata su di me e sui miei meccanismi, su ciò che ancora mi frena. Non per colpevolizzarmi o macerarmi nella mia imperfezione, ma semplicemente cercando di vivere consapevolmente e rendermi conto. L'altro sforzo è nel migliorare le relazioni con gli altri, attraverso il miglioramento della relazione con me stessa. Direi che oggi mi voglio più bene di un po' di tempo fa e sono più benevola anche verso gli altri. Certo: ancora regisco con rabbia di fronte alla paura e alla delusione. Ma la rabbia mi passa prima di un po' di tempo fa. Ancora tendo a confrontarmi con gli altri, ma mi butto meno giù (e meno su). Ancora le emozioni forti degli altri mi spaventano e infastidiscono, ma le tollero meglio. E sono comunque sempre positiva: questo è il mio modo di essere, alla base di me, che mi viene naturale. Il confronto qui sopra con voi è stato importante. Anche altre cose di questi mesi lo sono state: le esperienze con gli uomini, le discipline orientali... crescere, trovare me stessa nel silenzio ma anche nel confronto che ho saputo vivere, per me, in modo costruttivo. Oggi leggo Margherita e vedo un po' di una vecchia me stessa. Ma sono cambiata attraverso quelle esperienze che lei si augura di vivere, soffrendo, capendo, cercando e trovando. Perciò ciò che auguro a tutti, anche agli uomini che ho lasciato lungo il mio percorso e a cui non ho detto tutto ciò che pensavo di loro è... vivete e fate esperienze, perché alla fine la vera maestra è la vita. Come molte banalità, è verissima ma spesso ce lo si dimentica.
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  16. Avatar di joycejo

    joycejo 14 anni fa (18 Maggio 2011 10:33)

    @Bice. Ciao . Da quel che ho scritto pensavo si capisse che non sono affatto d'accordo con chi pretende di trovare una persona simile a se stessa. Mi è capitato di ascoltare questi discorsi da una ragazza che ho frequentato fino a poche settimane fa. @Riccardo. Mi piace quando dici non è più importante di me ma neanche meno. In effetti è proprio così . Bisogna amare l'altra persona come noi stessi ... non di più non di meno. Essere felici e coltivare la felicità è possibile ..... abituarsi alla felicità è possibile ..... il problema arriva quando pensi di essere felice e non lo sei .... ti ritrovi in un bel rapporto di coppia in cui sembra che tutto funzioni al meglio ma dentro di te senti che c'è qualcosa che non va ... qualcosa che giorno dopo giorno inizia a farsi sentire sempre di più .... un senso di disorientamento interno ... essere inadeguato .... vivere in un posto che non ti appartiene . Mi spiego .... Ci si conosce .... pensi sia proprio la persona giusta .... si convive .... una persona si trasferisce a casa dell'altra ..... inizia una condivisione e abitudini diverse che interagiscono ..... sei ottimista che tutto può funzionare .... e dopo qualche mese iniziano i primi dubbi ..... c'è chi pensa solo ai soldi .... chi solo alla gestione della casa ... chi solo alle serate fuori casa .... chi solo alle cose materiali ..... ecc ... ecc .... Come riuscire a superare questi ostacoli quando il boom dell'amore iniziale inizia a calare ? Quando si è comunque innamorati è giusto andare avanti e cercare di superare qualsiasi incomprensione ? Io continuerò a leggere questo blog sperando di cambiare e migliorare per essere pronto un giorno ad un nuovo incontro con la persona giusta . Intanto vi auguro una buona giornata a tutti.
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  17. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (18 Maggio 2011 12:54)

    Sul tema: "come conoscere gente nuova?". Una compagna di uno dei miei innumerevoli corsi, con la quale ho scoperto di avere un'amica in comune, mi ha proposto una cena per vederci tutte e 3, visto che entrambe non vediamo da tempo l'amica comune. E, in quell'occasione, inviterà anche il cognato, che è single e amico dell'amica. Perché secondo lei, per come conosce entrambi, potremmo piacerci. Ora io di fronte a queste cose costruite resto sempre un po' perplessa. Mi mettono in imbarazzo, perché avverto delle aspettative e perché è come se, da sola, non fossi capace. D'altra parte credo di dover superare queste menate e ammettere che l'amica è molto carina ad avere avuto questo pensiero... tentare non nuoce, io sto davvero cercando qualcuno, cioè mi piacerebbe... anche se in effetti ancora sto un po' male pensando al mio ultimo tentativo (la rabbia è stata sostituita dalla tristezza). Penso che accetterò pur con qualche patema. Credo che comunque sarà una serata piacevole e chissà, se fosse l'occasione giusta? Beh, vi farò sapere se e quando succederà davvero...
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  18. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (18 Maggio 2011 13:48)

    Ciao joy, allora ho capito male io ma... stai lontano da quella ragazza!!! ;-) Sul resto che scrivi... beh, quelle che descrivi non mi sembrano proprio incomprensioni, ma filosofie di vita diverse che diventano scelte di vita diverse. E' un po' difficile convividere le cose ad un certo livello quando si è così diversi. Ci sono scelte che diventano di coppia, come l'acquisto di una casa, il posto dove vivere, la scuola a cui mandare i figli, il tipo di educazione da dare loro. Anche che si sia entrambi di larghe vedute, a volte su certe cose può essere molto difficile trovare il giusto compromesso. Io ho avuto un compagno che, ad ogni costo, ha voluto prendere casa vicino a casa della madre e che le ha pure consegnato le chiavi di casa, a mia insaputa. E lei le ha usate. E nessuno ha mai capito le mie rimostranze. Ti puoi immaginare quanto sia durata la convivenza. Questo stesso compagno faceva da 20 anni le ferie nello stesso posto e non aveva alcuna intenzione di cambiare. Ti puoi immaginare quante ferie abbiamo fatto insieme. Ma questa stessa persona si infuriava se anche solo prendevo un aperitivo o un caffè con un collega, dunque figurati se potevo fare ferie alternative con un'amica. Insomma...
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  19. Avatar di Aliyah

    Aliyah 14 anni fa (18 Maggio 2011 14:42)

    anche io ho beccato il narcisista e lo zerbino in rapida successione!! Fortunatamente il primo l'ho allontanato in breve tempo, perchè l'ho riconosciuto subito nelle sue manifestazioni; ed il secondo, è talmente pressante e appiccicoso che se anche fosse Brad Pitt mi farebbe stare male!!! Un'altra versione di me avrebbe cercato di dominare il narcisista e di non deludere lo zerbino, invece la me 2.0 ha visto bene di tenere focalizzata la questione "sto bene? non sto bene?", e così ha preso le distanze da entrambi. In effetti un po' di senso di colpa nei confronti dell'ultimo ce l'ho perchè è dolce e presente (troppo), ed è una persona "ingenua" che non fa giochetti strani,mi sembra di fargli un torto. Poi invece razionalmente penso che gli sto semplicemente rendendo l'onestà che si merita, mostrandogli che mi fa piacere frequentarci "in amicizia" (anche se sto declinando ogni suo invito). A volte mi prende lo sconforto nel pensare che un uomo che m'interessi e ricambi non sia semplice da incontrare, però come diceva Orietta "quando l'amore viene il campanello suonerà!" :D
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  20. Avatar di raffaella

    raffaella 14 anni fa (18 Maggio 2011 16:49)

    @Bice: allora sarà destino che le mie amiche non conoscano mai nessuno da presentare...amen ;)
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