C’era una volta un re e… la felicità che tu ti meriti

Se vuoi attrarre la persona e la relazione giuste per te nella tua vita (ma anche la felicità, il successo personale, il benessere pieno etc. etc.) è bene che tu ti abitui al meglio per te e – letteralmente – ti rifiuti di adattarti alla mediocrità, alle mezze misure, a quello che non ti soddisfa totalmente in ogni cosa che fai, che vivi e che provi.

Di quanto sia importante che tu abbia ben chiari i tuoi obiettivi personali, ho scritto ampiamente nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”.

Ora voglio trattare il tema più da vicino, affrontandolo da un punto di vista che, già te lo anticipo, può darsi ti susciti qualche genere di fastidio, così, sulle prime.

Ma è un piccolo fastidio, che vale la pena di sopportare, soprattutto perché vale la pena approfondire la riflessione che ne può venire fuori.

Lo sai che anche la felicità è una questione di abitudine?

Lo sai che sei tu che, istante per istante, giorno per giorno, definisci i confini del tuo benessere e del tuo successo?

Lo sai che sei tu che stabilisci il livello di qualità al quale vuoi vivere?

Lo sai che spesso sei tu e solo tu che ti metti a fare compromessi rispetto a quello che puoi ottenere e che puoi godere nella tua esistenza?

Detto in parole povere, la gioia, la felicità, il vivere in una relazione piena, equilibrata e davvero soddisfacente dipendono da quello che tu ti fai andare bene o da quello che non accetti nella tua vita.

Ma che cosa significa che la felicità è una questione di abitudine?

Significa, che, chi decide che cosa vuole come “minimo garantito” – sotto il quale non vuole scendere – di felicità per sé, nella stragrande maggioranza dei casi riesce a raggiungerlo e, molto spesso,  a superarlo.

Chi non sa che cosa vuole per sé, oppure si adegua e si abitua sempre a qualcosa di meno di quello che desidera e che lo fa o la fa stare bene, rischia di vedere il proprio livello di benessere abbassarsi costantemente e inesorabilmente.

Sai perché accade questo? Perché gli esseri umani si adattano. E, spesso, ahimé , si adattano anche e soprattutto a quel che di negativo accade loro. E’ una sorta di sistema naturale di difesa, che fa sì che si sopravviva anche in situazioni spiacevoli.

Cioè: è una caratteristica positiva questa capacità di adattamento.

Il fatto è che, l’usarla come abitudine costante, può spesso trasformarla in un nemico micidiale.

Nel tuo nemico micidiale.

Perché ti spinge a sopportare condizioni e livelli di vita che non ti meriti, che non sono adatte a te, perché tu puoi ottenere molto di più e molto di meglio dalla vita.

Quand’ero ragazzina ero affascinata da una storia che la mia professoressa di lettere del ginnasio raccontava sempre.

Era la storia di uno dei più valorosi nemici di Roma antica,  Mitridate VI re del Ponto (il Ponto era un regno che occupava parte del territorio che oggi grosso modo corrisponde alla Turchia).

Diversi storici romani raccontano che Mitridate, ossessionato dal fatto di poter essere ucciso in un attentato e, soprattutto, terrorizzato all’idea di essere avvelenato, si fosse inventato un singolare metodo di “immunizzazione” e “protezione personale”.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Ogni giorno assumeva una piccola dose di veleno; non abbastanza da ucciderlo, ma sufficiente per renderlo, a poco a poco, insensibile all’avvelenamento.

Tanto che, dicono gli storici, nel momento in cui i romani, guidati da Pompeo Magno, lo sconfissero, egli decise di uccidersi per non cadere vivo nelle mani dei nemici che aveva combattuto per ben quarant’anni.

Fatto sta, che provò a bere una massiccia dose di veleno dalla fiala che portava sempre con sé. Ma, guarda un po’, quel veleno risultò inefficace, tanto che il re dovette farsi uccidere da uno schiavo, armato di spada.

Mica male come storia.

In effetti ci si adatta e si diventa immuni a tutto. Anche al veleno, se lo si assume in piccole dosi, ogni giorno della propria vita.

Il fatto è che spesso il veleno quotidiano delle persone che vivono nel mondo di oggi non si prende per bocca attraverso una fialetta che si porta sempre con sé.

Quel veleno quotidiano spesso si trova sotto forma di compromessi ripetuti con se stessi.

Di scuse accampate – sempre con se stessi – per evitare di prendere per le corna il toro della propria vita.

E’ fatto di frequentazioni di persone negative che non danno nulla – anzi tolgono – ma che non si ha il coraggio di lasciare per il timore di rimanere soli.

E’ fatto di relazioni insoddisfacenti, che si mantengono, nella convinzione che “Tanto non è poi così male e poi di sicuro non trovo di meglio.”

E’ fatto di serate passate sul divano a guardare la tv perché l’idea di uscire a confrontarsi con il mondo spaventa e preoccupa.

Insomma, è fatto, molto spesso, di scelte al ribasso, che abbassano inesorabilmente la qualità della vita delle persone.

Non so se capita ogni tanto anche a te di sorbire – magari anche senza volere e senza accorgerti – qualche goccia di veleno nella tua giornata.

Quel che ti consiglio, personalmente, è di riflettere su questo aspetto della tua vita.

E di considerare, il più spesso che puoi, quanto vali e, soprattutto, il fatto che, probabilmente, meriti dalla vita davvero molto di più di quanto, molto spesso, decidi di darti e di prenderti.

Perché sono certa che è bene che tu diventi molto amico o molto amica della felicità e che il tuo sistema immunitario emotivo diventi, invece, intollerante all’infelicità. O anche alle mezze misure che non meriti.

Lasciami i tuoi commenti, le tue opinioni e le tue domande.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Lascia un Commento!

175 Commenti

  1. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 14 anni fa (14 Maggio 2011 19:03)

    @ Tamy, intanto una cosa importante: non scusarti con me - né con nessun altro - per il fatto che non ti ritrovi in quello che ho scritto. Tu stai esprimendo semplicemente le tue idee, con molta naturalezza e rispetto. Non vi è nulla di che scusarsi, questo è un presupposto essenziale. Poi, la mia impressione è che tu non stia parlando di "compromessi", quanto di un percorso, magari un po' "accidentato" - come spesso capita - alla ricerca e alla costruzione di quello che vuoi per te. Che è esattamente l'opposto della rassegnazione, dell'abbassare il livello della qualità della propria vita e, soprattutto, del compromesso. Un abbraccio!
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  2. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (14 Maggio 2011 19:28)

    Come dice Margherita2011, pretendere il meglio per sè stessi è esagerato. Credo sia preferibile pretendere, cercare, ciò che è adatto. Spiego: essendo poco estroverso, non potrei mai fare il venditore e faccio quindi il mio lavoro. Essendo solo diplomato non frequenterei mai persone di livello superiore al mio (laureati, masterizzati, etc.). Non essendo nè ricco, nè bello, evito le donne attraenti. Essendo poco intelligente nelle relazioni interpersonali, evirto di decifrare, decriptare, leggere tra le righe. Gli eventuali "messaggi" delle persone che incontro spesso, restano li dove sono caduti. Non essendo capace di interpretarli, evito. Quindi, ognuno deve cercare ciò che è adatto a sè. COme si dice? Mogli e buoi.... sempre corna sono? Ah, no: Mogli e buoi dei paesi tuoi.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  3. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (14 Maggio 2011 19:39)

    Non vivere in attesa di meglio,in buona sostanza,cara Margherita... Nel mio caso,apatia,salvo x1amore (che x me soltanto pare impossibile )a tenermi compagnia a livello mentale in attesa di meglio; se ci sarà... Io non ho fretta.
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  4. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (14 Maggio 2011 19:55)

    Ma stavo per dirlo io, Tamy: non tutti i percorsi sono lineari. Anzi, il fatto che non lo siano è una ricchezza. Magari ci metti un po' di più, però fai altre esperienze, che - ora neanche te lo immagini - ti serviranno. Che ti fanno crescere e diventare una persona più completa. E poi dimostri flessibilità... Non sei una che non sa cosa vuole, ma una che sa adattarsi, se serve no? L'importante è saper soppesare, avere un obiettivo, saper sfruttare ogni situazione. Vedi, io in passato ho fatto ben due lavori che non c'entravano assolutamente nulla con la mia formazione e con quello che volevo fare. Ma per quello che volevo fare serviva una lunga gavetta poco pagata (per cui cambiavo anche spesso clienti, mi arrabbiavo...). La gavetta non aveva orari obbligati e così io intanto facevo altro. Che poi mi è servito, anche se a volte mi vergognavo a stare lì o mi annoiavo a morte... ma non volevo più pesare sui miei! In fondo, è stato solo un periodo (beh, 4 anni), poi la svolta... Così Aliyah che scrive che guadagna 200 euro al mese e guarda film in inglese... beh, magari non è tempo buttato via perché un domani trovi un altro lavoro proprio perché hai imparato così bene l'inglese! Fossi in grado io di guardare addirittura un telefilm! Studio inglese alla mia età e faccio una fatica del diavolo, ma l'averlo imparato un po' mi è servito per un nuovo cliente... così io se fossi in te la vedrei in prospettiva. Sì, spesso molto sta nel modo che usiamo per guardare alle cose. @ Margherita. Capisco i tuoi dubbi, ma lasciato andare il perfezionismo e conosciuti bene se stessi non credo si corra il rischio di volere troppo. @ Ilaria. In questi giorni sto realizzando una cosa, ovvero che io non sono affatto sbagliata e incapace di amare o di avere una relazione. Mi sa che mi sono identificata troppo con certi errori del passato, prendendomi fin troppe responsabilità, e anche con certi uomini che ho conosciuto e con situazioni vissute. Ma... perdio, non sono quella di 20 o 10 anni fa né sono esattamente come certi uomini. E poi ho dato anche troppo retta alle mie amiche che si vantano del loro altruismo e della loro empatia e che pretendevano di insegnarmi ad amare, quando loro non amano nemmeno loro stesse! Ora ci vedo molto più chiaro... e vedo bene quanto i miei pensieri siano fluidi... prima giravo in tondo, ora volo... sì sì, volo :-)
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  5. Avatar di occhiverdi

    occhiverdi 14 anni fa (14 Maggio 2011 20:15)

    ho letto l' articolo, un colpo al cuore..perchè nel mio caso non è un gioco al ribasso ma al ribassissimo, come si dice ho toccato il fondo, poi ho scavato ..ora ho trovato l' acqua ma non riesco ad affogarci dentro. la cosa grave è che non so scuotermi non so darmi di meglio non riesco a far scattare dentro di me qualla molla che mi faccia V I V E R E.. vi chiedo aiuto
    Rispondi a occhiverdi Commenta l’articolo

  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 14 anni fa (14 Maggio 2011 22:40)

    Occhiverdi, sicura che non sai scuoterti? Non parrebbe da quel che scrivi: c'è una speciale consapevolezza in te. In che modo potresti usarla per V I V E R E?
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  7. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 14 anni fa (15 Maggio 2011 7:22)

    RICCARDO...TU SEI ESAGERATO IN TUTTO!!!!:))))))) non credi manco TU a cio che scrivi altrimenti come si spiega K2 ???? SCIOCCHINOOOOOOO,NON LA RACCONTI GIUSTA. ;)
    Rispondi a ELEONORA Commenta l’articolo

  8. Avatar di raffaella

    raffaella 14 anni fa (15 Maggio 2011 8:12)

    @Aliyah: io di anni ne ho 43...e credi, non conosco nessuno della mia età da poter frequentare con continuità...e la cosa che più mi fà pensare sono le persone che continuano a dire che quando davvero lo vorrò, riuscirò a trovare un "fidanzato" ( e ci credono davvero, non lo dicono solo per compiacimento)...ma io la vedo molto molto dura in assenza di materia prima...
    Rispondi a raffaella Commenta l’articolo

  9. Avatar di Giacomo Papasidero

    Giacomo Papasidero 14 anni fa (15 Maggio 2011 8:47)

    Credo che accontentarsi possa essere inteso in due modi: A) Ho paura di fallire, sono troppo abituato ad un certo modo di vivere e quindi mi "accontento" e resto fermo. B) Mi godo ogni cosa, e sono contento di quello che ho senza pretendere nulla per essere felice, ma continuando a crescere e migliorare. Un conto, a mio avviso, è non avere voglia di crescere o migliorare, un altro è pretendere qualcosa per essere felici. Se non siamo felici adesso e con quello che abbiamo e dove siamo, non lo saremo mai ed in nessun luogo e caso.
    Rispondi a Giacomo Papasidero Commenta l’articolo

  10. Avatar di giovanna

    giovanna 14 anni fa (15 Maggio 2011 9:14)

    Avrei voluto leggere tutti i commenti, che spesso aprono nuove frontiere per la comprensione anche di se stessi. Eppure ho l'esigenza di scrivere come tentativo di far germogliare riflessioni su quanto letto. La prima impressione è che non ho avuto alcuna sensazione di fastidio, come anticipavi tu e non ne comprendo il motivo. Forse perchè riconosco appieno quanto tu affermi, non so. Trovo bellissimo poter considerare l'idea di felicità non come un'utopia, sintomo di una fragilità umana a volte segno di una maturità che tarda a svilupparsi. E trovo confortante il sollecito a credere che lo si possa essere nella misura in cui nasce e cresce la gioia di vivere, di assaporare l'aria non solo come bisogno fisiologico ma anche come emozione e senso di libertà. C'è una parte di noi che "sogna" ed è quella che ci aiuta a vivere ed è anche quella che ci aiuta a soffrire, come spinta alla ricerca di se stessi e delle gioie della vita. C'è una parte che non riesce a tacere, se non per pochi attimi o quando si è assorti in faccende che necessitano di attenzione profonda. Ma poi è come un fidanzato che ti aspetta all'uscita dal luogo di lavoro e ti prende sotto braccio. ti accompagna a guardar vetrine e e sorride con te anche per cose semplici. Sembra banale ma credo che i sogni siano questo, questa sensazione di raggiungere la gioia di vivere. Ora tu dici che bisogna alzare il tiro, mirare alla stessa altezza di quanto risiede nei sogni e capacità e non accontentarsi. Lo accetto perchè in fondo è quello che sto facendo e ben venga se a volte è rinuncia perchè forse e attendendo il momento che non si perde l'opportunità di afferrarlo. Ma è tutto un lavoro continuo e se son qui è perchè vorrei capire i limiti e le potenzialità. liberarmi di tante influenze negative interiori radicate negli anni e non perdere me stessa col troppo o il troppo poco perchè è pur sempre la ricerca di un equilibrio tra le cose, tutte. Grazie, aiuto prezioso che prendo come vitamine per ricaricarmi e risollevarmi da quell forma di narcosi che spesso riduce le giornate al solo dovere!
    Rispondi a giovanna Commenta l’articolo

  11. Avatar di monia

    monia 14 anni fa (15 Maggio 2011 9:50)

    SI ! SI ! Buongiorno a tutti, ho 37 anni, io sono felice di "carattere" e gioiosa ho cambiato paese 5 anni fa vivo da sola ho una vita sociale intensa, e mentre aspetto l uomo giusto mi diverto con quelli sbagliati, forse vivo la vita troppo a giornata ? forse agli altri non va e mi criticcccano spesso ? sto frequentando un ragazzo a chi voglio + che molto bene, non si vuole impegnare, e allora me la vivo senza impegno.... Dicono che perdo tempo, fa niente intanto sono felice, il mio sogno da tanto è aprire un lido balneare, ci sono molto vicina.. ( e vero che ogni tanto ci sono delle difficolta' bisogna solo prenderle con umorismo, solo alla morte non c'è rimedio) La vita è bella godiamocela e vorrei dire a chi non ha vita sociale di uscire di non essere timidi, fatti bella, sentiti bella o bello fai una passegiata e esci con l idea di attrarre gente piacevole, funziona ! funziona sempre, buona ricerca della felicita' !!! Ilaria complimenti per il blog
    Rispondi a monia Commenta l’articolo

  12. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (15 Maggio 2011 10:07)

    Riccardo, quante stupidaggini :-) Scrivi: "essendo poco estroverso, non potrei mai fare il venditore e faccio quindi il mio lavoro". Io sono sempre stata timida e con molti patemi ai tempi dell'università ho accettato di fare la commessa in un negozio. I primi giorni è stata dura, poi ho fatto l'abitudine a parlare con persone sconosciute. E via via sono diventata anche brava a vendere. Ora, nel mio lavoro attuale, sanno che sono in grando di tenere relazioni e di parlare in pubblico. E mi chiedono di farlo. Definirsi una volta per tutte è il miglior modo per tagliarsi le gambe da soli. Nella vita si cambia, basta accettare di fare esperienze senza pregiudizi verso se stessi. Poi scrivi "Essendo solo diplomato non frequenterei mai persone di livello superiore al mio (laureati, masterizzati, etc.)". Questa non la capisco proprio. La cultura e il livello di istruzione non sempre hanno a che fare con l'intelligenza, tantomeno con l'essere belle persone... da dove ti viene il complesso di inferiorirà o lo snobismo? Credi che non ci si possa capire o apprezzare? Solo alcuni dei miei compagni erano laureati e "masterizzati", non la gran parte. Io non ho fatto alcun master. Frequento persone di ogni livello, da chi ha la terza media (è una delle mie migliori amiche) a chi insegna all'università e non li sento né inferiori né superiori. Nessuno di noi è fatto del suo livello di istruzione! Aggiungi: "Non essendo nè ricco, nè bello, evito le donne attraenti.". E' come dire che le donne attraenti (e mi ci metto) cercano l'uomo bello e ricco. Questo lo si potrebbe trovare offensivo!!! Attraente = stupido? Quante volte qui sopra mi hai sentito elogiare uno dei miei compagni per la sua bellezza o ricchezza? Adesso che mi ci fai pensare, su circa 10 ne ho avuto un paio davvero belli... e ricchi... boh, forse uno, ma non gli ho mai fatto troppo i conti in tasca! Guardo ben altro... E sono sicura che la gran parte delle donne qui sopra la pensa esattamente come me. Infine: "Essendo poco intelligente nelle relazioni interpersonali, evirto di decifrare, decriptare, leggere tra le righe." Insomma, ti sei arreso, non vuoi capire. In effetti hai ragione, non dimostri, con quello che scrivi, intelligenza nelle relazioni personali. Infatti, invece di andare a fondo delle cose e capirle, sei vittima di pregiudizi e luoghi comuni. Col risultato di autolimitarti senza motivo e di rischiare di essere, al solito, offensivo. Se non avessi capito da dove nascono certe tue affermazioni, mi sentirei davvero molto offesa da te. Concludi: "ognuno deve cercare ciò che è adatto a sè": esatto, ovvero il meglio. Perché diavolo non dovrei darmi il meglio, perché non dovrei puntare in alto? Non lo capisco proprio... non mi sono accontentata in altri ambiti, non lo farò in questo. Forse, al contrario dell'ambito professioanale, non ho avuto bravi insegnanti in amore... e per molto tempo non ho capito cosa faceva per me, non sapevo bene cosa volevo e non mi sono ritenuta all'altezza. Di conseguenza ho ottenuto quel che ho ottenuto. Ora però sono diversa e mi darò qualcosa di diverso e migliore. E quando penso a come vorrei un uomo la bellezza, la ricchezza e il grado di istruziono sono parametri che non considero. L'intelligenza relazionale, invece, sì. (mannaggia a 'sto tempo, saltata la gita, mi devo reinventare la giornata... vabbeh, un po' di creatività e via...)
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  13. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (15 Maggio 2011 10:08)

    @ Monia Io di gente ne attraggo fin troppa. Il problema è che quando ci parlo faticano a rispondere o non rispondono affatto. L'ultima, che avrei voluto andare ad infastidire nuovamente, ho deciso di lasciarla perdere. Certo, potrei chiedere consigli, ma, come per le persone con le quali parlo, le risposte non arrivano.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  14. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (15 Maggio 2011 10:23)

    @ Bice Vedo che la provocazione ha funzionato. Personalmente frequento chiunque esclusi gli/le snob.Sul fatto che non ho intelligenza relazionale, è vero. Secondo un mio collega si tratta di un disturbo psicologico conosciuto con un certo nome. Sul fatto che mi autolimito, non è esatto. Io ho il mio modo di propormi che purtroppo non funziona. Funzionano altri metodi. Ma io le cose le vedo in un certo modo e mi comporto di conseguenza. Se non è accettato, il problema non è mio. Se rinunciassi al mio modo di essere per trovare amicizie, allora si che sarei un perdente.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  15. Avatar di antonella amendola

    antonella amendola 14 anni fa (15 Maggio 2011 10:26)

    E' proprio vero quello che dici...la maggior parte della gente si prende in giro...magari per salvaguardare l'opinione pubblica e nn è fedele a se stessa ai suoi ideali...nn ha rispetto per sè...altri forse nn hanno coraggio oppure pensano di dover pensare prima al benessere degli altri che al loro....quanti ad esempio nn si separano per i figli o per nn far soffrire il proprio partner mancando di rispetto a se stessi...vivono la vita che vogliono gli altri! credo che se le cose si fanno con un pò di buon senso nn si fa del male a nessuno!
    Rispondi a antonella amendola Commenta l’articolo

  16. Avatar di Erick

    Erick 14 anni fa (15 Maggio 2011 10:27)

    E' tutto verissimo ed è ciò che accade molto più facilmente di quello che può sembrare ! La cosa più devastante è quando te ne rendi anche conto !!!! Penso che lo scoglio principale sia quando ne sei consapevole e ti scervelli giornate intere per trovare una soluzione e non riesci a venirne fuori e reagire.... In questi casi, da soli è dura e l'unione fa la forza. Il problema è l'unione....
    Rispondi a Erick Commenta l’articolo

  17. Avatar di emanuela46

    emanuela46 14 anni fa (15 Maggio 2011 10:32)

    emanuela46: puntare al meglio..ma cio' va bene entro un certo limite di eta' per l'amore..dopo i 35 ti rendi conto che non c'e' piu' scelta..come dice raffaella..solo cose limitate e limitanti..oppure un colpo di fortuna tipo superenalotto...Oltre una certa' eta' incontri soltanto persone incancrenite dalle disillusioni, dalle frustrazioni, da rieducare sentimentalmente...troppo lavoro e mal pagato...sognare? se e' una tecnica per tenere alto il morale va bene ma per favore non usiamone troppa di sta tecnica...i sogni si fanno di notte...il giorno e' fatto per vivere e basta..quello che viene o lo si prende o lo si respinge...e se si hanno obbiettivi chiari (non sogni) si fa in maniera di evitare tutto cio' che potrebbe ritardarne il raggiungimento..
    Rispondi a emanuela46 Commenta l’articolo

  18. Avatar di davidone1967

    davidone1967 14 anni fa (15 Maggio 2011 10:46)

    Penso che ad ogni situazione della nostra vita ogni tanto bisogna 'fare il tagliando'. Dal momento che tutto cambia in continuazione, occorre mettersi lì, una volta al mese o simile, e vedere che cosa va continuato, che cosa va migliorato, cosa possiamo togliere e cosa possiamo aggiungere...Le abitudini sono utili per fare sempre meglio, ma possono essere micidiali se invece ci portano a diventare rassegnati.
    Rispondi a davidone1967 Commenta l’articolo

  19. Avatar di monia

    monia 14 anni fa (15 Maggio 2011 11:07)

    @Riccardo allora parti con l'intento di attrarre persone che siano in grado di avere scambi costruttivi con te e non chiedere consigli agli altri segui il tuo istinto e se sbagli pazienza ! Cadi e ti rialzi, io se mi sento giu' uso un paio di trucchetti tipo guardare un film divertente, pensare a un bimbo che ride a cui voglio bene etc... e piu' dai amore e piu' ne ricevi... Io posso ringraziare la vita di poter contare almeno una decina di amici veri su cui posso contare e che me lo hanno anche dimostrato Ma questa ovviamentene è la mia opinione e io non voglio convincere nessuno... Una buona domenica
    Rispondi a monia Commenta l’articolo

  20. Avatar di monia

    monia 14 anni fa (15 Maggio 2011 11:16)

    @Raffaele allora frequenta gente non della tua eta' io ho 37 anni e ho amici di 18 anni e anche amici di 70 anni, e tramite amici di quel' eta' ho incontrato amici della mia eta', io sono stata una bambina e un adolescente abbastanza solitaria, poi ho sconffitto la mia timidezza quasi patologica quando ho capito che nella vita al massimo ti possono dire di no, e che non si puo piacere a tutti, pero' so anche che se si è negativi tristi e che ci si lamenta sempre si puo non piacere a nessuno :-) Un in bocca al lupo per attrarre il tuo fidanzato, guardati il film The Secret di Rhonda Byrne ti potrebbe dare degli spunti lo trovi su internet digitando su google The Secret film
    Rispondi a monia Commenta l’articolo