Attrarre la persona giusta per te: da dove incominciare?

Per attrarre la persona giusta, la relazione giusta e – soprattutto – la vita giusta il primo passo è concentrarti su di te.

Questa è la regola base e la ragione di esistere di questo blog.

Ho esplorato l’argomento anche nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” e spesso negli articoli che ho scritto.

La settimana scorsa ho pubblicato un articolo dedicato alla paura di sbagliare che accomuna la gran parte delle persone che desiderano attrarre la persona giusta per loro.

L’articolo ha suscitato molte reazioni ricche di spunti, sia nei commenti che sono stati lasciati sul blog, sia nelle mail che ho ricevuto.

Tra le altre cose, in quel post facevo questa considerazione: “lasciar andare l’idea della perfezione e l’attaccamento a un “sogno d’amore” irrealistico ti permette di mantenere autenticità di sentimenti, equilibrio e chiarezza emotiva. E dunque ti protegge da delusioni, tradimenti e inganni. Ti permette, soprattutto, di tenere saldamente in mano il timone della tua vita anche quado le condizioni esterne non dovessero essere ottimali”.

In un commento una lettrice, Giulia, mi ha chiesto di spiegarmi meglio.

E ho deciso di dedicare questo articolo al tema, perché è di capitale importanza.

Per realizzare la vita che vuoi e attrarre la persona giusta per te la cosa utile da fare è contare sul tuo equilibrio personale, sulle tue competenze emotive, sulla tua capacità di riconoscere quali sono i tuoi bisogni e qual è il modo più efficace e più facile per soddisfarli.

Se tu sei in equilibrio, niente e nessuno può turbarti e, di fronte ad eventuali “rovesci”, sei in grado di “recuperare” rapidamente.

Una volta raggiunta l’indipendenza emotiva, sei tu che regoli la tua vita e non gli altri o gli eventi esterni.

Perché è necessario considerare che nella vita possono accadere fatti che non ci favoriscono o che potrebbero danneggiarci.

Ma se tu sei saldo o salda al tuo interno, riesci a dominarli. Questo è certo.

Sei tu l’ago della bilancia della tua esistenza, tu l’unico giudice del tuo operato; tu l’amministratore delegato, il direttore generale e operativo della tua vita.

Invece, spesso che cosa accade?

Che molti aspettano di incontrare la “persona giusta per loro” o di iniziare una nuova relazione per avere una sorta di “vita parallela” alla “vita normale”.

Una vita dove, d’improvviso e miracolosamente, ci si trova catapultati in paradiso.

La persona che si ha accanto e la vita di coppia dovrebbero diventare il rifugio dall’infelicità e dalle cattiverie del mondo che sta “fuori”.

Il partner dovrebbe risarcire di tutte le sofferenze e le insoddisfazioni del passato.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Dare tutto quello che non si è avuto prima o si pensa di non poter o riuscire ad avere.

Se il mondo è fatto di “diavoli”, la persona giusta, invece, per fortuna e destino (e perché così raccontano le favole) sarà un’eccezione: un fantastico angelo dotato di tutto quello che necessita per soddisfare bisogni mai prima appagati o sempre delusi.

Insomma, molte persone, anche se spesso non lo ammettono nemmeno a se stesse, pensano che una relazione di vero amore debba essere perfetta e che il loro partner debba essere perfetto.

Ma tutto ciò non è realistico e non è possibile.

Se hai ben presente questo aspetto essenziale e cioè che la persona giusta per te è un essere umano “normale” (e già questo è già di per sé sufficiente per renderlo straordinario) e che la relazione di coppia si vive tra due persone “normali”, su questa terra, in questa vita e non in paradiso, allora in “automatico” assumi un atteggiamento costruttivo.

Che è fatto di slancio verso l’altro, di impegno, di comprensione, di comunicazione sincera e di tutto ciò che è davvero utile a rendere la storia bella e soddisfacente.

E’ questo atteggiamento che ti rende forte e ti protegge da delusioni, da tradimenti e dagli inganni.

Perché ti permette di essere concretamente in controllo della tua vita e di quello che ti accade intorno.

Se miri alla perfezione (o al “sogno d’amore” delle favole), invece, stai sprecando solo energie in qualcosa che non è utile, non è concreto e non è reale. Stai svuotando il mare con un cucchiaio. E che te ne fai?

Ti propongo un esercizio pratico: prenditi del tempo di relax, tranquillità e silenzio per ascoltare i tuoi desideri e i tuoi bisogni.

E metti per iscritto in totale libertà e sinceramente, senza “giudicare”, riflettere o rimuginare, quelle che sono tutte le aspettative che hai sulla persona e la relazione giusta per te.

Poi lascia stare e dimenticatene.

Lascia passare almeno qualche ora.

Dopodiché rileggi quello che hai scritto con gli occhi del realismo.

Che cosa ti colpisce?

Lasciami il tuo commento.

Cordialmente.

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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88 Commenti

  1. Avatar di chiara

    chiara 14 anni fa (24 Ottobre 2010 22:18)

    un'ultima cosa.......Ilaria, se avessi trovato prima il tuo sito la mia storia d'amore avrebbe preso sicuramente un'altra piega perchè parole come "Il partner dovrebbe risarcire di tutte le sofferenze e le insoddisfazioni del passato" mi avrebbe aiutata a indirizzare la mia insoddisfazione non verso di lui ma per compiere quell'analisi in me stessa che sta accadendo solo adesso, adesso che ormai è troppo tardi.....che amarezza e che rimpianti!
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  2. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (24 Ottobre 2010 22:24)

    @ Bice: grazie della colonna sonora! emblematica davvero.... No, non sono troppo bella, ma forse sono troppo sicura di me stessa, ho troppo quell'atteggiamento spigliato che secondo me intimidisce un po' gli uomini. E comunque il mio problema principale sono proprio le occasioni. Non frequento tante persone, il lavoro non è purtroppo un luogo propizio per tutta una serie di circostanza (complicato da spiegare), non vado in palestra, ma vado a correre da sola nei boschi o in piscina.....capisci????? ma per carità: non è una scusa! prima o poi mi capiterà di imbattermi in qualcuno. Alle volte...non so, mi viene quasi voglia di mettere un annuncio "AAA - cercasi uomo in cerca della persona giusta per lui". Lo so Bice cosa intendi tu per non si ama gratis, e hai perfettamente ragione. Specie quando si è amato in passato qualcuno che ci ha fatto male, che ci ha mancato di rispetto...non si è disposti poi più a rimettersi in una posizione del genere e allora si ama ma a patto che siano soddisfatte certe nostre condizioni. Credo che sia naturale. Il bello è che la persona giusta è poi quella con cui tutto viene spontaneo e naturale...tutti i tasselli vanno a posto da soli, senza che noi cerchiamo di incastrarli a forza. E per me questo coincide proprio con quel senso di reciprocità di cui parlavo prima. Certe cose come fedeltà, affetto, rispetto, stima etc per me sono scontate eccome! Pensate davvero che vadano messe in chiaro? che ce ne sia bisogno???? Sapete cosa penso? che dovremmo organizzare un incontro, tipo una cena tutti insieme con Ilaria per parlare di queste cose insieme e conoscerci!!! non sarebbe una cosa carina? e "alternativa"....!
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  3. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (24 Ottobre 2010 22:57)

    @ Roberta: la tua è stata una scelta giusta, coraggiosa. Rimanere con un uomo che non ami ma a cui vuoi bene solo perchè ti protegge dal mondo "là fuori" sarebbe stata la tua tomba, ne sono sicura. La tua data anagrafica non ha niente che non va! anzi: dove lo mettiamo il fascino di una donna matura? che a 40 anni ha trovato se' stessa? Certo, è vero: non tutti gli uomini sono in grado di avvicinarsi ad una donna acuta, intelligente, bella e temo di doverti dire che la rosa dei candidati si restringe molto e tu stessa lo hai sperimentato: questi uomini bambini che non ti piacciono per niente.... Sì, sono forse la maggioranza. Ma tu per questo non sentirti complessata o scambiata per un oca se giochi con la tua femminilità per flirtare con un uomo. Sii sempre consapevole di ciò che vali e un abbigliamento femminile, che ti aiuta a mettere in risalto la donna che sei secondo me è da indossare principalmente per noi stesse, per sentirci bene con noi stesse. E quasi sempre poi succede che gli altri si accorgono di noi e quando dentro un vestito accattivante c'è una donna acuta e intelligente sopra la media.....bingo! si salvi chi può!!!! ;-)
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  4. Avatar di Marco

    Marco 14 anni fa (25 Ottobre 2010 1:13)

    Quando si vuole conoscere una donna è necessario avere una incrollabile fiducia in se stessi, nelle proprie capacità di rimettersi continuamente in gioco ed avere una mentalità di abbondanza in ogni aspetto della vita. Quando parlo di una mentalità di abbondanza intendo che ci sono tanti gruppi di donne o ragazze che aspettano di essere approcciate là fuori. Non esiste un giusto approccio ma quello che essenzialmente conta è avere le palle di andare dalla donna che si vuole conoscere e conoscerla con naturalezza ma determinazione. Non si deve avere paura di essere rifiutati e se succede pazienza vorrà dire che altre fortunate avranno l' onore di conoscerti. C' è un giusto atteggiamento mentale che conta ed è quello di essere sempre ottimisti realisti, sapere che se lei vorrà ci sarà un rapporto paritetico fondato su uno scambio emozionale in cui entrambi i compagni apporteranno reciproco valore. Per conoscere la donna giusta, quindi, occorre conoscere tante donne e tra queste tante scegliere quella che meglio soddisfa le ns esigenze personali. Alzare sempre il proprio standard e volere sempre di più è importante: non permettiamo mai al senzo di scarsità di scegliere per noi persone che sappiamo essere di basso valore.
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  5. Avatar di giulia

    giulia 14 anni fa (25 Ottobre 2010 2:17)

    Ciao Ilaria, innanzitutto, che onore! Una mia domanda ti ha dato spunto per un articolo! Ti voglio ringraziare infatti per aver spiegato meglio il concetto. Sono d' accordissimo con te, idealizzare l' incontro con la persona giusta e vivere sognando l'amore, quello delle favole (che non è reale) è inutile anzi controproducente. "..molte persone, anche se spesso non lo ammettono nemmeno a se stesse, pensano che una relazione di vero amore debba essere perfetta e che il loro partner debba essere perfetto." Esatto, e spesso non ce ne accorgiamo nemmeno. Io so che la persona che incontrerò non sarà perfetta in assoluto, so che avrà dei difetti. Perchè tutti li abbiamo. "Una volta raggiunta l’indipendenza emotiva, sei tu che regoli la tua vita e non gli altri o gli eventi esterni." Eh, anche questo è un concetto fondamentale. A volte vengo "accusata" di essere impermeabile ai sentimenti, solo perchè cerco di non diventare dipendente emotivamente. Ma questo non vuol dire che non riesco a voler bene alle persone, e che non ci resto male per certe situazioni. Sto solo cercando di evitarmi sofferenze inutili. Già ci sono molte situazioni nella vita che non puoi evitare, almeno io cerco di non andarmi a complicare le cose. no? :-) Saluti. Giulia.
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  6. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (25 Ottobre 2010 12:31)

    @FrancescaChiara: poco tempo per risponderti stamattina, lo farò magari stasera. Però, visto che me lo chiedi, un aggiornamento in tempo reale: stamattina la nuova conoscenza ha fatto il passo che auspicavi, dunque ci si rivede. Quando è scelta mia... buona giornata! :-)
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  7. Avatar di Ilaria

    Ilaria 14 anni fa (25 Ottobre 2010 13:54)

    cara Ilaria, sto imparando a muovere i miei passi come ci stai suggerendo tu, e sono assolutamente convinta che quando non rimango a dipendere da Lui, se c'è o non c'è, se è affettuoso e amabile, oppure un po' lontano e stressato per fatti suoi, ecco allora sono salda su me stessa e ho delle radici immense con cui curarmi di me, del mondo intorno, delle amicizie. Poi vacillo. E risprofondo. Ierisera volevo spiegargli che un certo comportamento mi ha dato tanta ansia. Ho trovato un muro. Lui è convinto che ha fatto bene. Punto. Io ho dato in escandescenza; il non sentirtmi compresa mi ha generato rabbia e dolore al punto che poi lui ha visto solo la mia aggressività e non abbiamo risolto un bel nulla. E io temo il confronto con lui, adesso. Non stiamo insieme da molti mesi, ma questa incomunicabilità e questa sensazione di estrema rigidità da parte sua (qualche volta l'attribuisco al fatto che lui è ingegnere) mi mandano in tilt. Cosa mi suggerisci? Grazie perchè i tuoi post e i tuoi commenti sono pieni di buon senso e di grande aiuto nella quotidiana realtà.
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  8. Avatar di Monica

    Monica 14 anni fa (25 Ottobre 2010 13:55)

    Ciao Ilaria, prima di te non era mai capitato di incontrare qualcuno che fosse in grado di argomentare così bene, sviscerando in profondità e nello stesso tempo esponendo in modo così chiaro, come solo tu sai fare... i problemi legati all'amore e alla ricerca di un partner. Questo post tra l'altro è particolarmente chiarificatore di quelli che sono gli agenti bloccanti per far fluire una relazione di coppia costruttiva e appagante. Non posso far altro che farti i miei complimenti perché non solo condivido quello che dici, ma anche perché le tue parole mi toccano profondamente. Leggere i tuoi post per me che non sono in realtà in cerca di un partner, è un modo per "passare in rassegna" i miei sentimenti, per lavorarci sopra, per cercare di non spegnerli .....in quanto non è che quando hai trovato il partner che ritieni giusto, tutto finisce lì. I sentimenti non sono qualcosa di statico e l'amore si evolve continuamente. Quindi che dire...grazie per le belle riflessioni e per l'opportunità di crescita che esse contengono! Uno degli aspetti ricorrenti dei tuoi articoli su cui rifletto spesso è la questione della ricerca della perfezione, che è un tranello in cui spessissimo le persone cadono e che perdura anche dopo, quando il rapporto di coppia è avviato. Mi sento di dire che due sono i passaggi importanti nella costruzione di un rapporto di coppia duraturo: innanzitutto "mettere a posto se stessi" e poi non cercare la perfezione, ma lasciar andare e lasciarsi andare. Complimenti ancora Ilaria....ciao :) P.S. la foto che hai scelto è bellissima!
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  9. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (25 Ottobre 2010 14:22)

    @ Ilaria, pensaci un attimo: tu ieri sera volevi parlagli con amore delle tue sensazioni o volevi convincerlo di qualcosa?
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  10. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (25 Ottobre 2010 14:48)

    @ Bice: e vai con la puntata numero due! il tuo incontro interessante non mi pare abbia perso tempo se ti ha gia' cercata stamattina (e questo depone a suo favore!). Ecco: adesso mi raccomando - ricordati bene tutte le cose scritte su questo blog e comincia a lavorarci su! ;-) A presto ri-scriverci @ Marco: non so se la quantita' possa poi garantirti di trovare la qualita' che vuoi. non so...sara' che io sono cosi' esclusivista...ma passare allo scandaglio una marea di uomini non mi riesce molto spontaneo...avrei paura di essere un po' dispersiva se cerco di conoscere tanti uomini allo stesso tempo. Invece concentrandomi su uno alla volta, prorpio su quello che mi stuzzica la curiosita' inizialmente, dedicandogli tempo e attenzioni, penso di riuscire meglio a "sentire", a farmi un'idea di come stanno le cose e di quali sono le potenzialita'. Il problema casomai e' trovare qualcuno che stuzzichi quel tuo interesse iniziale!
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  11. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (25 Ottobre 2010 17:17)

    GRANDE BICEEEEEEEEE!!! :))))))))))
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  12. Avatar di Vanesia

    Vanesia 14 anni fa (25 Ottobre 2010 17:49)

    Ciao a tutti, arrivo subito al sodo....le mie aspettative in una relazione sono: -sincerità -dialogo -libertà: intesa, non come "ognuno si fa i fatti suoi", ma come libertà di coltivare i propri interessi magari cercando di coinvolgere l'altro (se gli và) altrimenti, sentirsi assolutamente libero di vivere le proprie passioni e amicizie senza sentirsi giudicato. -fedeltà:assolutamente concorde con te Bice (a proposito...in bocca al lupo!!!) -pazienza -ottimismo: ossia...non lasciarsi spaventare dai primi ostacoli che si presentano durante il cammino di coppia...e quindi, all'ottmismo affiancherei anche l'entusiasmo e la fiducia. -passione -la presenza: si, la presenza. non dare per scontato di "stare insieme" ma essere sempre e comunque presenti e a volte anche sorprendere il proprio partner con gesti che prescindono dalla quotidianità. questo è il frutto dei miei anni di relazioni con gli uomini, di sofferenze, di litigi e anche di gratificanti conquiste! a presto!
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  13. Avatar di Ilaria

    Ilaria 14 anni fa (25 Ottobre 2010 18:10)

    ottima domanda, sai? In realtà ho cominciato a parlare e non ho saputo contenere la rabbia, e non avevo per niente davanti l'obiettivo. Insomma, ho dato il peggio di me. E non so perchè "ho visto rosso" come un toro infuriato... Mi sento adesso come se avessi fatto una scazzottata, e credo che pure lui si senta così...quale è la strategia migliore adesso per ricomporre la situazione? Parlare della normalità, come se nulla fosse, mi sembra difficile. Però "sfrucugliare" i perchè e i percome di quanto è successo è tipicamente femminile, ma credo che metta ulteriormente a disagio Lui allontanandolo. Gli uomini sono fattuali, e le donne "relazionali"...sbaglio? :-)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (25 Ottobre 2010 18:40)

      @ Ilaria. E chi l'ha detto che gli uomini sono "fattuali" e le donne "relazionali"? Bello sarebbe trovare le regole e le formule magiche per incasellare tutto e tutti e fare un bell'ordine nel mondo. Ma la vita e il mondo sono vari, differenti e imprevedibili. E anche, apparentemente, molto disordinati. E' questo il bello. Torniamo a noi: secondo te, che sei dentro la situazione e sai davvero che cosa provi (e se no puoi sicuramente concentrarti per capirlo bene) qual è la strategia migliore? E soprattutto: qual è il tuo vero obiettivo, in questo momento?
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  14. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (26 Ottobre 2010 1:27)

    Io non ho mai conosciuto un uomo che accettasse di mettersi in discussione. Sono disposti a rompere anche un'amicizia di anni, se ti permetti di far notare loro un punto debole o un comportamento incoerente. D'ora in poi ho deciso di fingere di essere un'oca giuliva.
    Rispondi a Amina Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (26 Ottobre 2010 1:59)

      @ Amina :) Non so se sta bene dirlo, ;) ma un ragionamento così l'ho fatto anch'io mille volte. In passato. Il fatto è questo: se fingi di essere un'oca giuliva, con che uomini pensi di poterti relazionare e che tipo di reazioni pensi di poter suscitare negli uomini in generale? Posso essere abbastanza d'accordo in linea di principio, con quello che dici: è probabile, per usare le generalizzazioni di cui si parlava sopra con Ilaria, che gli uomini "in genere" siano molto più restii a "mettersi in discussione" o "in gioco", o meglio, non amano farlo pubblicamente e in maniera manifesta. Ma, nel loro privato, ti posso garantire - anche in base alla mia esperienza professionale - che lo fanno, ottenendo grandi risultati positivi da se stessi. Ci sono una serie di ragioni - io sono certa di tipo "culturale" e "ambientale" - per cui succede che più spesso e più frequentemente gli uomini si risentano di fronte a critiche e consigli. Mentre è molto più difficile che succeda alle donne. Una donna spesso è capace di interpretare un complimento come una critica e quando in effetti le viene fatto osservare un possibile suo punto debole, si fa un esame di coscienza (approfondendo, studiando e documentadosi) di qualche mese: è un po' come se non vedesse l'ora. Finalmente qualcuno la tratta come lei tratta se stessa: vede i mille difetti che ha! :D Esagerazioni a parte, io credo che l'arte delle relazioni (e l'essenza dell'amore) sia nel considerare che ad azione corrisponde reazione e che sia fondamentale, nel rapporto con gli altri (di chiunque si tratti), comprendere che è il nostro modo di comunicare che determina le risposte che riceviamo. Gli altri, che siano uomini o che siano donne, sono diversi da noi e hanno modi di pensare diversi. Poi, tra uomini e donne di solito vi sono ulteriori differenze che fanno sì che la comunicazione vada "tagliata su misura" rispetto all'interlocutore che si ha di fronte. E non per manipolare o convincere, ma per compiere un reale atto d'amore verso se stessi (se comunichi bene quello che desideri ne trai grandi vantaggi) e verso gli altri (una buona comunicazione è un atto d'amore di per sé e se centra l'obiettivo dà valore utile a chi la riceve). Il primo passo da compiere quando comunichi con qualcuno è chiarirti bene che cosa vuoi trasmettergli e "ripulire" le tue intenzioni da eventuali secondi fini. Il secondo passo è "tagliare su misura" la comunicazione. Posso affermare che comunicare a qualcuno - uomo o donna che sia - che è utile che si metta in discussione o che ha un punto debole o un comportamento incoerente è spesso poco utile per lui e per te.
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  15. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (26 Ottobre 2010 3:54)

    Prima di tutto grazie per il tifo! E grazie a FrancescaChiara dei consigli, sempre apprezzati. Hai centrato il punto: perderò la testa o mi ricorderò di tutti i ragionamenti fatti? Io credo che se questi ragionamenti si sono tradotti davvero in un nuovo modo di pensare e vivere le cose tutto verrà naturale. Se non è così, sbaglierò ancora. In un certo senso, quindi, questa è una prova, per me. Una prova che mi dirà a che punto sono, quanto ho superato certe paure, quanto sono in grado di essere la persona giusta che attrae la persona giusta. Dunque io per prima sono curiosa di capire cosa succederà, che persona si rivelerà quella che mi accingo a conoscere. Inutile dire che ho paura di scoprire che non è tanto diversa dagli uomini del mio passato. Perciò, anche se ora mi faccio mille problemi e domande e sorveglio me stessa, potrei anche avere attratto l'ennesimo uomo sbagliato... e allora ci sarà poco da fare... solo accorgermene presto e tirarmene fuori (però anche questa sarebbe una conquista: accorgermene presto). Sono cambiata? Sì, ma non so quanto, in che misura, se sufficientemente. Vedremo. Intanto ecco i primi pensieri che affollano la mia testa: sia FrancescaChiara qui sia un'amica con cui ho pranzato oggi hanno valutato positivamente il fatto che l'uomo interessante si sia fatto sentire così presto con un invito (aggiungo con attestazioni di stima raffinate e un certo savoir faire francamente affascinante). Invece io, pur essendone rimasta da un lato contenta (nessuna ansia davanti al monitor: mi cercherà o no? non me ne ha dato il tempo), dall'altro mi chiedo: perché così in fretta? è un uomo bisognoso? in cerca di una donna ad ogni costo? superficiale? uno che ci prova con tutte? Eppure mi è parso una persona socievole ma non un "animale" (ovvero, ha attaccato bottone solo con me). E aggiungo che l'invito non è per un tete a tete, ma per chiacchiere informali a sfondo lavorativo. E' qualcosa che nel mio tipo di lavoro capita spesso e non si tratta sempre di "scuse per provarci" come all'inizio pensavo. Ho cominciato ottime collaborazioni così, semplicemente. Dunque è solo un discorso professionale? No, non è questa la mia impressione. La mia impressione è che lui pensi una cosa del tipo: ho conosciuto una persona interessante, dal punto di vista professionale e da quello umano... vediamo se è disposta a conoscerci meglio. E poi si vedrà. Ma forse invece questo è quello che penso io di lui. Penso anche che non lo conosco, che l'impressione è buona ma è solo un'impressione, che potrebbe essere impegnato (e fedele? qui ci sarebbe da parlare per mesi), che potrei scoprire che è la persoma giusta per: una fantastica collaborazione, una bella amicizia, una notte di sesso infuocato o una relazione sentimentale. In ogni caso vale la pena di scoprirlo. Ed è quello che farò. Stabilito questo, il dubbio è: accetto subito? faccio passare del tempo? rispondo affermativamente ma temporeggio? Ilaria parla di comunicazione, anche se si riferisce ad un ambito diverso. Comunque io mi sto chiedendo che impressione posso avere fatto e come regolarmi per dare l'impressione giusta. Certo, se sono giusta io, non posso fare altro che dare l'impressione giusta. Dunque dovrei lasciarmi andare all'istinto? Ma l'istinto non è libero, è vittima di pensieri e paure. Non sono sicura di potermi lasciare guidare. Forse non ero ancora pronta per questo incontro? Eppure: mi ha fatto felice, mi ha fatto sentire viva, ho provato delle belle emozioni (finalmente per un uomo diverso), mi ha dato fiducia in me stessa e speranza nel futuro per il solo fatto che significa che mi sto liberando davvero del passato (pur con qualche strascico, ma ora riesco davvero a pensare che ci può essere un altro uomo nella mia vita)... e allora mi dico che l'incontro è arrivato perché io ero pronta per quello. Non sono mai stata una che "chiodo scaccia chiodo", mi sono sempre data il tempo per superare il "lutto"... anche se qualcosa spesso ti resta dentro e il peso negli anni aumenta. Comunque sia, è tutto molto bello... anche questo mettermi alla prova. Questo incontro così casuale (ma fino ad un certo punto: interessi comuni unitamente ad una differenza di carattere ci hanno fatto incontrare... io, timida come sono, non avrei mai fatto quel primo passo al meeting, ma lui, che mi pare avere un carattere socievole, ha... attaccato bottone), questo suo modo di porsi oggi, questo improvviso voltar pagina (lo so che è un processo cominciato tempo fa, ma ora si è manifestato in un esito importante) mi hanno dato così tanta fiducia, così tanta carica che oggi me lo si leggeva in faccia. Ero radiosa, era il mio trionfo: eccome se le possibilità ci sono, eccome se sono capace di interessarmi a qualcuno, eccome se il mio cuore è libero! Infine, Ilaria, io credo di essere una donna "fattuale", ma in ogni caso il punto spesso sono proprio i modi in cui ci si pone... in fondo noi donne sappiamo essere delle vere scassa... sempre a fare le maestrine e le mammine, a redarguire, a precisare, a fare di ogni cosa un castello. Sempre più spesso provo a mettermi nei panni degli altri e quando mi accorgo che io stessa non mi sopporto... cambio registro! Del resto, le uniche teste che possiamo cambiare sono le nostre...
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  16. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (26 Ottobre 2010 11:36)

    Ho riletto i vari commenti…tutti di un fiato! La panoramica e’ davvero varia e interessante e, soprattutto, ci sono stimoli per cosi’ tante riflessioni che non mi basterebbe una asettimana di ferie per dedicare il tempo necessario ad ognuna ;-) Scusate se sono sempre quella che “torna sul luogo del delitto:, ma effettivamente mi piace rimuginare e rispondere ai commenti degli altri mettendo sempre piu’ carne al fuoco…datemi pure una pedata nel sedere se esagero! Quello che mi colpisce di cio’ che ho letto e’ che nella maggior parte dei casi lo stare insieme a qualcuno si traduce in una lotta tra il dover scegliere l’altra persona o noi stessi!!! Ci avete fatto caso? E’ triste…mi lascia con davvero poca speranza…io , che ancora credo che sia possibile trovare una persona che ti voglia bene come tu ne vuoi a te tessa! @ Elly: sono d’accordo con l’autoanalisi. Pero’ penso che non debba mai essere un processo che si consuma esclusivamnete tra le 4 mura del nostro “io” perche’ si corre il rischio di perdere la visione d’insieme, il nostro personale collegamente con l’esterno. E, soprattutto, si corre il rischio di raccontarsela da soli. Ci deve quindi sempre essere poi un riscopntro esterno: un confronto, un feedback - proprio quell’occhio lucido e obiettivo di cui parli tu, che sarebbe bello potesse essere la famosa “persona giusta”. @ Giacomo: ho una domanda per te (se mai anche tu hai l’abitudine di tornare sul luogo del delitto!): come puo’ il comportamento essere un aspetto superficiale del carattere di una persona? Come puoi pensare che non si debba/possa valutare una persona da come si comporta? Se avessi voglia di elaborare un pochino di piu’ su questo concetto che hai lasciato scritto, te ne sarei molto garta…sono effettivamente curiosa! @ Bice: mi sono dimenticata di commentare una cosa che hai scritto, cioe’ il concetto di “amore malato”. L’amore e’ un sentimento e anche se non credo del tutto nel detto “al cuor non si comanda”, penso che in parte sia proprio cosi’ perche’ c’e’ sempre una componente irrazionale nell’amore. Amare in modo “malato” succede quando non amiamo noi stessi. Se arriviamo poi a lavorare su noi stessi, al punto di attribuirci un valore (la famosa ed irrinunciabile autostima!), allora non c’e’ bisogno di comandare al cuore: basta ascoltarlo e ci portera’ a pretendere di piu’ e da quel momento in poi, noi piu’ amori malati (in cui noi siamo le vittie di noi stessi, non di uomini crudeli!) bensi’ amori in cui ci sentiamo “in buona coompagnia”. @ Ilaria (Cardani): belle riflessioni sulla comunicazione. Davvero. Sicuramente la chiave per un rapporto con gli altri positivo, costruttivo,efficente. Soprattutto trovo molto acuto il concetto di comunicazione “tagliata su misura”: e’ questo per me il problema piu’ grosso, il mio ostacolo maggiore – il passaggio cioe’ tra quello che voglio esprimere e il COME. Perche’ e’ verissimo che ad ogni azione (=come dici una cosa) corrisponde una reazione dell’interlocutore. Una comunicazione su misura, per me, deve essere non solo “onesta” (= ripulita da ogni secondo fine), ma anche in grado di trasmettere i nostri bisogni senza caricarli di aspettative, senza prevaricare, lasciando l’interlocutore “libero” di agire a modo suo, piuttosto che dargli l’impressione che gli stiamo dando delle “istruzioni”. E questo modo di comunicare per me e' un'arte! che ancora non ho ben imparato....ma ci arrivero'! :-) grazie Ilaria.
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  17. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (26 Ottobre 2010 13:17)

    @ Bice: un bel resoconto dettagliato! Quello che mi piace e’ che e’ tutto centrato su di te, su come ti senti, su quello che vorresti e su quale sia per te il modo migliore per ottenerlo. Ma mi raccomando: non prescindiamo troppo da questo uomo interessante che hai di fronte in questo momento! Consideriamo anche lui: i passi cheha fatto verso di te e quello che vuole fare in futuro. Io ti metterei in guardia da una cosa: cerca di non farti troppe masturbazioni mentali! "Se faccio cosi’ poi dopo lui pensa cosa’; se faccio cosa’ poi lui pensa cosi’…” etc. Fai un bel respiro, chiudi gli occhi, fai per un momento un passo indietro per tirarti virtualmente fuori da questa situazione, guarda la scena (di cui tu & lui siete protagonisti) dall’esterno e domandati: “Cosa voglio adesso?” e poi agisci di conseguenza, con molta spontaneita’. Esempio: lui ti ha cercata subito: tu cosa vuoi? Sei impaziente di vederlo? Proponi di incontrarvi stasera! Hai voglia di rimuginare un po’? proponigli di vedervi tra qualche giorno. Ma dev’essere una scelta tua, non un “io vorrei vederlo adesso ma siccome non voglio che pensi che ho cosi’ voglia di conoscerlo, allora temporeggio”. Oppure: “Io vorrei vederlo tra qualche giorno, ma siccome non voglio che lui pensi che non mi interessa o siccome ho paura che si stufi ad aspettarmi, allora lo incontro subito”. E’ giusto preoccuparsi in parte di dare l’impressione di se’ giusta, di comunicare con i prorpi comportamenti i messaggi giusti. Ma l’impressione giusta Bice e’ mostrare se’ stessi fin dal primo incontro: senza barare abbellendosi o mascherandosi. Rimanendo se’ stessi: equilibrate e con il timone in mano, non in balia del giudizio altrui o, ancora peggio, delle aspettative altrui. Poi, non puoi sapere a priori se le sue intenzioni, i suoi interessi coincidono con i tuoi: e’ presto! E certo non puoi vomitargli al primo incontro le tue voglie o le tue esigenze. Quindi: cogli l’occasione, cavalca questa onda in cui ti ritrovi radiante perche’ senti di avere conquistato una liberta’ interiore che lascia spazio per quello che desideri. E vai incontro a quest’uomo leggera, con le antenne ritte, ma con uno spirito leggero. Non farlo diventare il tuo test personale! la tua 'prova del nove'. Liberati un po’ di tutti quei preconcetti sugli uomini che tanto ti fanno arrabbiare, ma…senza dimenticarti che e’ un uomo ;-) E dopo il vostro secondo incontro, ne riparliamo! Un abbraccio Bice!
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  18. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (26 Ottobre 2010 16:51)

    @FrancescaChiara: mi sembri il mio insegnante di tai chi... "la smetti di pensare???" Io sono così di natura, figurati quando qualcosa mi interessa particolarmente... Sì, ho voglia di risentirlo e di conoscerlo meglio. Causa impegni di lavoro, però, questa settimana non sono libera di muovermi almeno fino a domani compreso. Giovedì o venerdì, se non mi arriva qualche altro impegno, sono più libera (l'invito è per vederci di giorno, non per una serata)... ma mi piacerebbe anche andare dal parrucchiere. Non per lui, è ora che io ci vada e basta... e allora perché non aspettare il dopo parrucchiere intanto che ci sono? E' vero che mi ha conosciuto col taglio vecchio di due mesi, ma insomma... E poi non è nel mio stile precipitarmi quando ricevo un invito e non mi piace l'idea di dargli la prima mezza giornata libera che avrò, dal momento che sento il bisogno anche di tempo per me stessa. Non lo so, sento anche che ho troppa carica emotiva ora. Sono stravolta da questo evento inaspettato, dal fatto che mi interesso ad un altro uomo dopo due anni che ero legata all'altro. Io... sono in generale anche così, ho bisogno di tempo per adattarmi alle novità, ho bisogno di fare piccoli passi anche quando sono piacevoli. Insomma, mi frenano un insieme di fattori. E poi è così bello anche questo momento, queste sensazioni, l'attesa, sentirmi... Vabbeh, ora devo andare, ci aggiorniamo. Intanto grazie. :-)
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  19. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (27 Ottobre 2010 11:06)

    ehh Bice.....anche io sono "pensierosa" come te: per questo sono cosi' brava a dare consigli ;-) Ma mi pare che tu non ne abbia poi troppo bisigno, quindi...me ne staro' zitta pe run po'!
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  20. Avatar di Eugenio

    Eugenio 14 anni fa (27 Ottobre 2010 12:33)

    Ho letto diversi interventi, che dire? in tutta franchezza, ma veramente credete che pensando, dicendo e facendo le cose che avete messo qui si possano costruire rapporti stabili, duraturi, in grado di reggere ai marosi della vita, basati tanto sui sentimenti (parte emotiva) quanto sulle riflessioni(parte pensante), tanto sui valori (il vero sè, lo Spirito) quanto sui sogni (parte creativa) quanto sulla realtà (dimensione spazio, tempo, condizioni interne-esterne)? ma l'amore dov'è? in quello che dite l'amore dov'è? amare che cosa è? amare che cosa significa? A m a r e! Il fondamento, la base di tutto, qual'è? "Caro potrei darti 100 ma siccome l'amore incondizionato non fa per me ti dò 80, un 20 lo tengo di riserva per me, si sa mai ... " " Giusto cara, anch'io potrei darti 100 ma hai ragione, l'amore incondizionato non è cosa saggia, giusta, non possiamo costruire un rapporto su queste basi, allora per ora ti dò 60, se poi dimostri di saperci fare, di avere delle qualità posso salire ad 80 anch'io, sì si farò così!" "Io la persona giusta PER ME la VOGLIO dolce, sensiibile, carina, che MI FACCIA stare bene, che MI SAPPIA ascoltare, che MI, che MI ... che ABBIA, che ABBIA ... che SIA, che SIA ... eppoi ci vuole farina, latte, zucchero, uova ..." No, lasciatevelo dire, non ci siamo proprio, se per voi queste sono le basi, la vedo dura, durissima ... e mi meraviglio che Ilaria non colga questi aspetti, lei che è coach, che dovrebbe essere allenata all'ascolto attivo ... vabbè che qui di coaching c'è poco e niente, però ... saluti
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