Anche tu ti lasci ipnotizzare da San Valentino?

Se vuoi attrarre la persona giusta per te e realizzare una relazione molto soddisfacente – ma anche avere una vita equilibrata e serena, con tutto quello che desideri davvero per te – è necessario che tu non cada vittima dell’”ipnosi collettiva sui sentimenti”.

Che cos’è l’”ipnosi colletiva sui sentimenti”?

Quel tipo di persuasione operata dalle convinzioni/costrizioni più comuni che giungono dall’esterno, spesso da più parti e sempre in maniera martellante, a proposito di attrazione, amore e sentimenti.

Devi imparare a pensare in proprio, con la tua testa e a perseguire quello che è bene per te e non quello che la “cultura” che ti circonda ti vorrebbe spingere a desiderare, pretendendo di indicarti che cosa fare e dove andare nella tua vita.

Oggi mi voglio occupare di nuovo di questo tema molto importante e me ne occupo prendendo spunto dal fatto che ci troviamo nel periodo “caldo” di San Valentino, il 14 febbraio.

Già “sento” quello che stai pensando: “Oh che noia! Oh che fastidio! Adesso anche Ilaria si mette a scrivere di San Valentino! Già siamo sommersi e ci si mette pure lei!…”.

Come darti torto? Sono d’accordo con te!

Premetto che non ho nulla contro la celebrazione dell’amore e del sentimento che unisce una coppia. Anzi.

Celebrare e festeggiare i propri successi, le ricorrenze importanti e le date memorabili per noi, è essenziale per rafforzare in noi stessi e negli altri i sentimenti di soddisfazione, gratitudine e appagamento per quello che abbiamo e che abbiamo realizzato nella nostra vita.

Io non impazzisco per San Valentino, quello che molti definiscono il “giorno più romantico dell’anno” e sai perché?

Perché nella stragrande maggioranza dei casi non ha niente a che vedere con sentimenti ed emozioni autentici, con l’amore tra due persone e la sua sincera (e giusta) celebrazione ed esaltazione.

Ha invece molto a che vedere con l’incremento di fatturato dell’industria dei cioccolatini, l’aumento vertiginoso dei prezzi dei fiori – e delle rose rosse in particolare – e la vendita smisurata di cartoline e biglietti colorati (oltre che di tanti altri gadget di vario genere).

E, soprattutto, per sostenere un giro d’affari che di anno in anno tende ad allargarsi sempre di più, San Valentino, ha molto a che vedere con una campagna di comunicazione massiccia che trasmette un’idea un filo distorta dei sentimenti, dell’amore e dei rapporti di coppia.

Cioè: se San Valentino viene considerato un giorno come molti altri nel quale manifestare i propri sentimenti alla persona amata (perché l’amore c’è tutto l’anno, non solo quando lo dicono il calendario, le riviste, i commercianti e i ristoratori), cenare a lume di cadela e “trasgredire” mangiando cioccolatini a piacimento, ben venga.

Anzi, credo che San Valentino, interpretato in questo modo, debba ricorrere molto, ma molto più spesso di una sola volta all’anno. Ma per questo è facile: basta decidere di festeggiare un autentico (e appassionante) San Valentino ogni giorno della propria vita.

Il fatto è che, oggi come ogg,i San Valentino è diventata – per motivazioni esclusivamente commerciali -l’occasione per eccellenza nella quale operare l’ipnosi (cioè la persuasione) di gruppo sui sentimenti di cui parlavo poco sopra.

Sia ben chiaro:  non ho nulla contro coloro che fanno affari su San Valentino.  Credo che gli aspetti economici della vita siano molto importanti ed è giusto che chi ha un’impresa la gestisca al meglio per i propri affari. E che chi fornisce prodotti e servizi cerchi il massimo della ricompensa per il proprio lavoro e che tale ricompensa gli spetti di diritto per quanto fa per gli altri.

In realtà il mondo in cui viviamo è intriso di convinzioni limitanti e depotenzianti sui sentimenti e sulla sessualità, che vengono trasmessi dai mezzi di comunicazione.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

E, mi tocca dirlo, anche, seppure in modo diverso, dalla famiglia e da chi ti sta intorno (amici compresi).

Solo che a San Valentino tutto ciò assume proporzioni molto più grandi.

Ed è per questo che io ho voluto dedicare al tema questo articolo.

Perché è importante che tu sia pienamente consapevole e totalmente in controllo dei messaggi che ti vengono inviati da più direzioni e che possono influenzare in modo negativo la tua percezione delle emozioni, dei sentimenti e di tutto ciò che riguarda il rapporto di coppia.

Di fatto che succede?

Succede che a San Valentino chi è single si sente depresso.

Ma anche chi è in coppia non si sente molto bene.

Molti uomini sono preoccupati di non dimostrarsi all’altezza delle aspettative della compagna: il regalo sarà quello giusto? Le propongo una cena intima a casa o la porto a mangiare fuori? La trattoria tipica andrà bene o devo puntare sul ristorante chic? Quanto mi toccherà spendere per i fiori?

Le donne da parte loro hanno molte questioni aperte: è San Valentino, quanto sexy e sensuale dovrò essere?

Chi è all’inizio di una relazione poi è nell’incertezza più totale: quanta importanza devo dare alla festa di San Valentino in modo tale da non essere frainteso/a dal/la mio/a partner?  Cioè in modo che non si faccia aspettative esagerate su di me e che non rimanga nemmeno deluso/a?

Preciso che ci sono moltissimi single e moltissime coppie che non vivono questo “disagio” rispetto a San Valentino.

E sono abbastanza certa che coloro che vivono serenamente San Valentino, vivono serenamente il loro essere single e il loro essere in coppia. In definitiva: vivono serenamente il loro rapporto con i sentimenti.

E chi vive serenamente il proprio rapporto con i sentimenti è padrone della propria vita e ha rifiutato e rifiuta di pensare secondo il modo di pensare comune, che instilla sensi di colpa e di inadeguatezza  oltre a idee preconcette riguardo all’essere single o all’essere accoppiati.

E tu, quanto sei in controllo delle tue idee e dei tuoi pensieri che riguardano i sentimenti e la persona giusta per te?

Lasciami un commento con le tue opinioni, sensazioni, considerazioni.

Cordialmente

Ilaria

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202 Commenti

  1. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (13 Febbraio 2011 14:33)

    grazie,BICE!! :))))
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  2. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (13 Febbraio 2011 14:34)

    OTTIMO,FRANCESCACHIARA!! ;)))))
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  3. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (13 Febbraio 2011 14:50)

    RICCARDO caro...non è nemmeno quello: le aspettative son direttamente proporzionali a chi teniamo davvero. almeno,io son così... e quasi sempre si resta delusi perchè ci si aspetta pari considerazione... io ne son un esempio calzante. la verità è però un'altra: ognuno di noi dà ciò che può e vuole dare... punto. personalmente,mi sento"ferita"ma è un problema mio ,nel senso che ci son abituata pur continuando a sperare che la prossima persona che avrò modo di conoscere sia diversa dalla precedente. e se lui non vuole perdermi non è per ragioni di sesso(mi auguro almeno)ma perchè ha imparato nei mesi a conoscermi e a "leggere" i miei sguardi,visto che non parlo+. BICE,fai benissimo:brava!!condivido totalmente. quanto a LIBERO.IT...mi si è aperto un nuovo mondo dove far pubblicità al"mio"cantiere:altro che flirtare... non ho tempo per queste sciocchezze!! :) grazie,RICCARDO... ;))))) vado subito a controllare se c'è posta per me e a pubblicare qualche foto e le ultime planimetrie rimaste ancora disponibili...VAMOSSSSSSSS... si lavora pure oggi:olè!! <3
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  4. Avatar di francesco

    francesco 14 anni fa (13 Febbraio 2011 17:38)

    personalmente, il 14 febbraio lo festeggio come un qualsiasi altro giorno. se ami una persona , la ami sempre e festeggi con lei ogni giorno insieme
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  5. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (13 Febbraio 2011 19:10)

    @ Bice: molto bene tutto quello che scrivi e voglio lanciarti una provocazione. Tu stessa dici di "avere un diavolo per capello". Ok. Che cos'è che ti provoca tanta rabbia? Nel senso: quel che dici è chiaro. Non vuoi correre il rischio che tutto l'"adattarsi" spetti solo a te. Ma perché tanta rabbia? Forse è il fatto che non ti senti capita da lui? O che non riesci a spiegarti? (tra le due cose c'è molta differenza). O forse hai paura? Perché quel che ti provoca rabbia potrebbe essere un tuo punto vulnerabile, che ti è utile conoscere per bene. Come sai, non mi interessa che tu la risposta la dia a me. :)
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  6. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (13 Febbraio 2011 19:53)

    @ Ilaria. Certo, comunque te la do lo stesso. Anche perché a me stessa l'ho già chiesto e mi sono già risposta, per quel che potevo. Siccome non mi piace essere arrabbiata, ho cercato di capirne bene le ragioni... per farmela passare. In realtà, come spesso mi accade, la rabbia è dovuta al dolore. Sto male, accidenti. Ho paura, col mio modo di essere, di perderlo. Ma al tempo stesso non posso essere diversa da ciò che sono. O, meglio, su questo punto non voglio essere diversa. Per me è un punto fondamentale. Non posso e non voglio mettere al centro della mia vita qualcuno che non sia... io. O al massimo un noi, in cui vinciamo entrambi. E vivo come una "violenza" il fatto che lui, con certe richieste, mi chieda di farlo. Perché non mi rispetta? Capisco che cerchi la soluzione più comoda e facile per lui. Capisco anche che non creda di farmi del male, tutt'altro. Infatti si stupisce e mi scrive "ma come, di solito le ragazze sono contente di un invito, tu no". E non sa che pesci pigliare, forse addirittura si sente respinto lui! Sa che io ragiono in modo differente, ne ha già avuto prove e ha sempre detto di apprezzarlo. Eppure su questo punto in particolare siamo fermi da mesi. Ne abbiamo già discusso, pareva mi avesse capito. Invece ci ricasca. E allora mi chiedo: ne verremo mai fuori? Riesce a concepire la relazione tra un uomo e una donna in modo diverso? A vivermi in modo paritario e più rispettoso? Ad avere rispetto per i miei bisogni e la mia vita? Non sono un'accompagnatrice! Il fatto è che, in un modo o nell'altro, io mi farò rispettare. Ovvero, se non è disposto a trovare una soluzione, io "faccio fagotto e me ne vado". Ma non certo senza dolore. Quindi, alla fine, di cosa ho paura? Di non essere amata per ciò che sono. E siamo da capo. Ovvero: se ho questa paura, dev'essere perché io per prima non mi amo per ciò che sono. E, addirittura, finisco per relazionarmi sempre con uomini che fanno altrettanto? Certo, se ne avessi davvero paura, mi fingerei diversa, no? Mi uniformerei, mi adatterei pur di tenermi qualcuno. Ci sono tante persone che lo fanno. Io non voglio farlo, non credo che questo sia un punto su quale tocchi a me limare e crescere. Se mai tocca a lui. Invece la verità è che sono disposta a stare da sola, piuttosto. Così farò. L'unico problema è che non riesco a farlo serenamente. Da lì il dolore, che io "somatizzo" con la rabbia. Ecco, con le mie risposte sono arrivata a questo punto. Forse mi manca ancora qualcosa da capire. Ho questa sensazione, che mi manchi un passaggio. Sono giorni che ci penso e non ci arrivo. Aiutami, tu, Ilaria, per favore :-(
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (13 Febbraio 2011 20:01)

      Esco apparentemente dal seminato: secondo te, con il massimo dell'oggettività, a lui è possibile concretamente farti proposte alternative? Quello che ti propone è il meglio che, in modo realistico e pratico, può proporti, considerato il contesto?
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  7. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (13 Febbraio 2011 20:01)

    @ Bice: forse il problema è che tu non ti senti capita. Chiediti il perchè.....è l'unico vero consiglio che mi sento di darti in questa situazione. A me il tuo punto di vista è chiarissimo e se lui ti conosce come ti conosciamo noi su questo blog, direi che ha tutti gli elementi in mano per arrivare "da solo" a capire certe cose. E comunque, una volta che gli hai spiegato come ti senti, come sei e in cosa credi....forse dovresti veramente considerare se tra di voi c'è l'affinità che credevi. Perchè sono le difficoltà e i problemi che portano allo scoperto eventuali "incompatibilità", secondo me. Sono sicura che questa sarà un'occasione di confronto in cui ritrovarsi in sintonia. Altrimenti...significa che di grandi basi non ce n'erano. E da quello ce hai sempre scritto tu, quest'uomo è di una stoffa diversa e noi ci aspettiamo grandi cose da lui! ;-)
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  8. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (13 Febbraio 2011 21:11)

    Ilaria, so bene che la sua situazione non è facile. Non sono così egoista e ottusa da non avere considerato anche le cose dal suo punto di vista. Se anzi mi metto dal suo punto di vista, riesco perfino ad essere felice della sua proposta. Quest'uomo è sposato da 20 anni e ha dei figli. Non sa ben dire cosa prova per la moglie, che ha sempre tradito. Ha sempre sentito il bisogno di uno spazio suo, di tempo per sé. Se non fosse stato per i figli, non si sarebbe mai sposato. Dice che torna a casa per i figli. C'è comunque anche un legame con la moglie... lui non lo nega, anzi, ma non saprebbe bene come definirlo. In ogni caso, passa circa metà del suo tempo fuori casa, dormendo anche fuori, intendo. Quando è a casa, è comunque molto fuori per motivi di lavoro. O per vedere me. E mi cerca e mi scrive pure quando è a casa. Alla fine, se fosse separato e vedesse i figli 2/3 volte a settimana non sarebbe tanto diverso. Ma mi è chiaro che ci sono anche questioni diverse sotto. E non mi ci addentro... Il fatto che lui mi chieda di condividere con lui il tempo che lui - rispetto a questo matrimonio - ha deciso di prendersi per sé stesso... mi lascia quasi senza fiato. E' molto tempo, non si tratta più di vedersi una o due volte alla settimana, vuoi anche a volte per una giornata intera. Si tratta di più giorni insieme. Si tratta di condividere molto, si tratta di quotidianità, seppur in viaggio. E lo chiede ad una donna che vive sola da anni e che è sempre fuggita (a gambe levate) di fronte alle proposte di convivenza. Aiuto! Così presto? Io che ancora non riesco a dormire con lui, perché non riesco a lasciarmi andare, a fidarmi e affidarmi, a mollare tutte le difese? E lui lo sa, come conosce il mio passato, il mio relazionarmi sempre con uomini impegnati... Sa tutto quello che sapete anche voi. Ma forse non lo capisce profondamente come lo capite voi. O forse lo capisce anche, ma perché dovrebbe assecondare le mie paure e le mie esitazioni? Perché dovrebbe avere paura della felicità come ce l'ho io? E' paradossale, ma qui quella che ha più paura che lui molli la moglie, mi sa che sono io (e FC lo aveva capito subito...). . Dunque, per rispondere alla tua domanda, Ilaria, ciò che lui mi propone è sicuramente il meglio che può propormi per ottenere il massimo dalla situazione, senza cambiarla. Ovvero per vedermi molto più di quel che mi vede ora e condividere con me molto di più, per ritagliarci uno spazio di condivisione, intimità e relazione decisamente ampio. Più di così, per come è fatto lui, non so cosa potrebbe darmi. Nel senso che, al di là delle apparenze, è più di quel che ha la moglie, in termini di relazione a 2 vera e propria (tempo, dialogo, condivisione). Ovvio che con la moglie condivide il ruolo di genitore e una famiglia. E capisco anche come questo possa essere importante nella vita di una persona. Ma io sto parlando di rapporto a due. . Le alternative ci sono: si tratta ad esempio di continuare come ora e dedicarsi il poco tempo libero di entrambi, quando miracolosamente si incastra. Una o due volte a settimana (tipo 1 aperitivo + 1 giornata o 1 pranzo + 1 giornata) nei periodi in cui non viaggia per lavoro. Molto meno quando viaggia. Se mi ha fatto una proposta diversa, mi è evidente che non gli basta. E per la verità va stretto anche a me. L'altra alternativa è il divorzio e che, contemporaneamente, viaggi meno. Ma non ne ha nessuna intenzione. E io nemmeno. . Dunque resta solo la soluzione di continuare come ora. Magari rinunciando qualche volta ai molteplici interessi o alle amicizie che non condividiamo a favore del "noi". A me pare la soluzione più equilibrata, nella quale nessuno si sacrifica a senso unico. E che, al tempo stesso, è adeguata al momento che viviamo, ovvero l'inizio - e solo l'inizio - di una relazione. . @ FC: a volte uno vede e capisce solo quello che più gli fa comodo. O, comunque, ci prova. Quest'uomo ha grandi qualità, davvero. Quanto ad empatia, però, forse fatica un po'...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (13 Febbraio 2011 21:32)

      Siamo sicure che fatica un po' a empatia e non che gli viene richiesto troppo (intendo sempre in termini di empatia e di comprensione)? Io sinceramente sono un po' confusa. Per te la situazione ideale (o almeno "più equilibrata") è quella attuale con qualche aggiustamento (che penalizzerebbe la vostra vita autonoma). E per quanto ancora? Per lui no, ma mi pare di capire che le sue richieste siano a favore di stare più insieme. Non è positivo questo, dal tuo punto di vista?
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  9. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (13 Febbraio 2011 21:35)

    considerato il contesto,invece,io credo che ottenuto ciò che voleva,ora pensa di trattare BICE...come la "yesman"della situazione! molto sicuro di sè,il tipo...povero illuso!! deve averti scambiato per un cagnolino... mah!! :(((((
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  10. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (13 Febbraio 2011 22:01)

    Oh, Ilaria, sì che è positivo che voglia stare più tempo con me! Certo che le sue richieste (anzi, "inviti"... distinzione e precisazione di non poca importanza) hanno anche una portata molto positiva. Mica sono terrorizzata per niente ;-) Sono terrorizzata dalla sua voglia di condivisione e dalla paura che si senta rifiutato, faticando a capirmi. Non è che lui non capisca il mio bisogno di autonomia e libertà. Normalmente lo rispetta anche molto. Anzi, non ha mai fatto storie. Anzi, a volte mi incoraggia pure a uscire, a fare. Cioè, insomma, mica mi sono innamorata per niente di lui! Da questo punto di vista, è il miglior compagno che abbia mai avuto. Beh, anche da molti altri punti di vista :-) E, comunque, lo cose funzionano sotto molti aspetti. E' un periodo molto felice della mia vita. E andava bene così. Forse io non sono capace di gestirmi emotivamente il cambiamento che mi chiede. Ma è anche perché mi pare di dover andare solo io verso di lui. Ho visto tante amiche farlo, per poi non avere mai in cambio lo stesso sforzo. Forse ho paura che sarà solo una fregatura. Ad esempio ho paura di ritrovarmi a lavorare il doppio i giorni che sono a casa per recuperare quel che non faccio in viaggio. E poi mi spiace rinunciare ai pranzi con le colleghe/amiche, ai miei interessi... Insomma, io non credo di essere pronta per tante rinunce ora. Mi pare di lasciare il certo di una vita che mi piace per un futuro incerto con lui. E di avere tanto, potenzialmente, da rimetterci. Mentre lui non fa alcuna rinuncia. La sento come una ingiustizia, un partire per una cosa più importante... ma senza parità. Dovrei negoziare il tutto per bene. Mi sa che ne parleremo a lungo... e forse ho paura che intanto nascano incomprensioni sui veri motivi del contrattare. D'altra parte io stessa mi ritrovo a chiedermi anche quello che dici tu, Ilaria... ovvero: non sarò troppo egoista io? So amare? O sono ancora l'egoista di una volta, quella che pensa solo a sé stessa? E che si incavola se le cose non sono come vuole lei? Quella rigida, incapace di pensarsi in modo diverso? Quella che si fa troppe domande, preventive, invece di vivere? Quella che ha paura di essere felice? Quella che non si fida di nessuno e, soprattutto, non si fida di se stessa? Mmh, mi sa che questa settimana ci aspetta un pranzo turbolento, ma forse guardarsi negli occhi mentre ci diciamo certe cose ci aiuterà... Devo dire, Ilaria, che mi hai aiutato a vedere ancora di più le cose dal suo punto di vista. E il "per quanto ancora?" è proprio una bella domanda...
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  11. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (13 Febbraio 2011 22:08)

    Mi pare che le domande e gli elementi sui quali riflettere siano molti. Ne sono contenta. :)
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  12. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (13 Febbraio 2011 22:49)

    @ Bice: hai pensato che l'unico modo per lui di venirti incontro sarebbe probabilmente divorziare? ovvero: se il desiderio è stare più insieme, condividere di pìù...lui te l'ha proposto nel modo più semplice non solo per lui, ma proprio l'unico modo possibile. Che....sì, comporta una tua rinuncia. Perchè l'unico modo per lui di trovare più tempo per stare insieme a te permettendoti di non rinunciare alle tue cose è separarsi dalla moglie e dedicare a te quel tempo che adesso dedica a lei. Quindi, forse, se a te va bene così = avere quello che avete adesso senza cambiare la vita di entrambi....andare avanti così è l'unica soluzione. Perchè il poco tempo che avete da passare insieme è l'emblema della scelta che avete fatto, del tipo di rapporto che avete = siete amanti, clandestini. Se invece c'è il desiderio di condividere di pìù (a livello di tempo ed esperienze)...avete una bella gatta da pelare! perchè per quello che ho capito io, siete entrambi impegnati per lavoro e l'unico modo per darvi di più è passare insieme tutto il tempo che rimane libero da lavoro e interessi reciproci. Bice: io oso davvero dire che tu hai una paura fottuta di essere felice. Perchè per provare ad essere felice fino in fondo dovresti metterti nelle mani di quest'uomo! cosa che ti terrorizza. Io al tuo posto, innamorata di quest'uomo che mi dice di stare così bene con me, gli chiederei perchè non considera di divorziare per vivere con me. Per giocarci fino in fondo questa carta dell'amore e stare insieme diventando una coppia. Io amo così.....
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  13. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (14 Febbraio 2011 0:09)

    FRANCESCACHIARA,sei un romanticona peggio di me... uomini del genere non lo faranno mai perchè sicuramente ci son interessi sotto sedimentati negli anni che noi ignoriamo totalmente da portarlo alla logica conclusione che è bene vivere nella sua gabbia dorata e concedersi di quando in quando un diversivo giusto per tirare avanti senza sentirsi soffocare dentro...che "uomini". scusate tutti,ma ha il mio+totale disprezzo. codardi da morire.
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  14. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (14 Febbraio 2011 0:30)

    @ FC. Credo occorra da parte mia una precisazione sui miei trascorsi che forse Ilaria ha già presente perché li ho raccontati o che forse ha capito di suo. Allora... io ho avuto anche storie "regolari"... sono state ben 3, dai 19 anni ai 30. Nessuna di queste storie è approdata nemmeno mai ad una convivenza. Negli ultimi due casi mi era stato chiesto, ho rifiutato. Per nessuna di queste storie io ho mai cambiato una virgola del mio modo di vivere. Vedevo questi ragazzi, in media, due volte a settimana. 3 quando era tanto. Le vacanze insieme, fatte solo con uno di questi 3, diventavano presto una tortura per me. Soffocavo, sentivo il bisogno di spazio e tempo per me. Un po' come quando ero a casa coi miei. Dovevo chiudermi da qualche parte, da sola. Lo stesso quando, con l'ultimo ragazzo, convivevamo nel w-e (anzi, neanche tutto, perché il sabato lavoravo. Dunque dal sabato sera alla domenica sera). Tornata a casa, tiravo un sospiro di sollievo potendomi chiudere nella mia camera. Dormire insieme? A volte non chiudevo occhio. Progetti di vita futura insieme? Solo se li si poteva pensare di lì a molti anni. Ugualmente, ho sempre sopportato a fatica in casa mia gli orari imposti e gli spazi comuni. A 11 anni ho preteso una cameretta tutta per me. Più volte ho chiesto di uscire di casa per qualche tempo per motivi di studio (mai accordato). Uscire di casa e vivere da sola è stato il coronamento di un sogno!!! Sono un'individualista, una single nata. Non sono mai stata meglio in vita mia. Vedo i miei, che abitano a 1 km, una volta a settimana. E raramente li chiamo. In generale, nei rapporti di amicizia, di gruppo, sono o una pecora nera o il leader. Difficilmente penso il "noi". Non sono nemmeno patriottica (mai stata, nemmeno quando ci si vergognava meno di essere italiani). Dunque, è un modo di essere, il mio, che ha radici profonde. A volte, però, mi capita di incontrare persone con le quali stabilisco un feeling particolare e un rapporto paritario. Amiche o colleghi (di solito uomini). Quando succede, ecco che i ruoli si scambiano continuamente, so dare e ricevere, divento generosa, mi apro e, addirittura, ricerco queste persone! La loro compagnia, la loro presenza. E mi prodigo per loro. E loro per me. Con un uomo, con il quale avessi un rapporto sentimentale, questo miracolo non è mai successo. E' qualcosa che ho sempre cercato, però. E poi è arrivato lui. Ed è tutto diverso. Non mi dà fastidio sentirlo ogni giorno. Non mi dà fastidio che invada casa mia e usi le mie cose. O che mi chieda cosa sto facendo e dove sono. Riesce a farmi sentire libera pur essendo presente. A essere forte (non uno zerbino come certi miei ex), pur essendo dolce. Per la prima volta in vita mia sento che un uomo, invece di limitarmi ed essere esigente, mi aiuta a realizzarmi come persona. Lo sento amico, con me. Sul serio, con me. Non una palla al piede. Quando è più dolce e ricerca affetto o rassicurazioni, non mi dà fastidio. Non lo sento debole. Non lo disprezzo per le sue contraddizioni o le sue difficoltà emotive. Come lui non lo fa con me. Sento, per la prima volta, che con lui cresco come sono cresciuta solo nelle mie amicizie speciali. Eppure non è solo un amico. Non è nemmeno nata come amicizia. Lui non mi tarpa le ali... anzi, lui dà le ali anche ai sogni che non avrei il coraggio di sognare da sola. Insieme, siamo una forza, siamo invincibili. E siamo felici. Ci sosteniamo a vicenda. Chiedere a lui mi viene facile. Anche confidarmi. Ha sempre la parola giusta. So che posso contare su di lui. E il semplice fatto di saperlo mi fa stare tranquilla. Finisce che ho meno bisogno. Mi sento più sicura di me. Sicuramente in tutto questo conta molto il percorso che io ho fatto interiormente in questi anni. Erano 7 anni che non vivevo una vera relazione. E non sono più quella di 7 anni fa. Eppure vedo che certe cose non sono cambiate. Fatico ad affidarmi e ad investire. Ho paura della fregatura. Sì, forse l'ottica giusta sarebbe quella di pensare che ora tocca a me dare di più, per il bene di entrambi. E in futuro chissà. Ma fatico ad abbandonare il mio individualismo. E la mia autonomia, che mi dà sicurezza. Anche se mi dico che, mal che vada, me la posso sempre riprendere in toto. Che sto prestando e non vendendo. Che, insomma, resto pur sempre io, non rischio davvero di perdere la mia identità. Che è il momento di collaborare e ragionare in un'ottica del "noi". Ma è qualcosa che io non ho mai fatto in vita mia. Eppure il "noi" c'è già, lo so, lo sento, lo vivo. Forse riesco a sopportarlo solo finché mi sembra a piccole dosi, controllabile. FrancescaChiara: ma come mi prendo la responsabilità di chiedergli di stare con me? E se poi scappo? Sai che l'ho già fatto? Un uomo si è separato per stare con me, pur con un figlio piccolo, e dopo poco più di un anno l'ho lasciato. Lo so, sono cose che capitano. E in fondo lui non è tornato dalla moglie, ma, da allora, sta con un'altra, sempre la stessa. Eppure io non me la sento di chiedergli una cosa simile. Anzi, io non glielo voglio chiedere. Voglio che sia una scelta sua, nel caso. Una libera scelta. Può darsi che lui la faccia, quando sentirà che lui è sicuro di me e io sicura di lui. So che bisognerebbe avere il coraggio di star soli, nel mondo ideale... ma viviamo nel mondo reale. Spesso ho l'impressione che lui mi metta un po' alla prova. Vedo che cerca davvero di conoscermi: i miei valori, i miei gusti, i miei interessi. Mi fa molte domande sul mio passato. All'inizio avevo la sensazione di essere proprio sotto esame. Come se avessi a che fare con qualcuno di profondamente scottato che volesse ben capire chi aveva di fronte. Ora lo fa meno, ma continua a farlo. Si ricorda tutto quello che dico. Capisco che pensa molto a noi, a noi insieme. Ci commenta. Vedo che vuole farmi felice e far funzionare le cose. Anche io lo voglio. Mi coinvolge in tutto e vuole sapere tutto. Ci sono cose che ho sognato per anni. Lui le realizza senza che io glielo chieda. . Credo abbia capito cosa mi succede dentro. E che cerchi di mettermi nel sacco ;-) Senza spaventarmi troppo. Sa quando fermarsi e quando osare. E' uno sveglio. Che sa anche prendersi le sue responsabilità. Non per niente fa il lavoro che fa e lo fa così bene. Non so quale sia la sua meta. Credo che gli uomini si facciano meno "film" di noi donne. Beati loro. Non è detto, FC, che tra noi continui a funzionare. Io al posto suo non lascerei la moglie per una che conosco da tre mesi. Lasci se con ragionevole sicurezza pensi che starai meglio. Altrimenti ti tieni quel che hai, soprattutto se te lo sei reso in fondo così sopportabile. Ci si abitua a vivere di poco. A volte solo quando si incontra molto di più, comprese cose del tutto dimenticate, ci si accorge che fuori il mondo è a colori. Da lì a decidere di viverlo il passo può essere breve o lungo. Tempo al tempo, nel caso. Io non mi sembro pronta. . @ Ilaria. Sì, ho sempre detto che questa relazione metteva in moto molte cose. I classici nodi che vengono al pettine. La mia unica "arma" ora è il massimo della sincerità. Prima di tutto con me stessa, poi con lui. Voglio anche precisare che con lui non sono stata rabbiosa, proprio perché so ormai bene che la mia rabbia è sempre sintomo di altro. Non sono ancora riuscita a bloccare il mio passaggio interiore paura/dolore > rabbia. E' uno di quei miei meccanismi che conosco e riconosco, ma che ancora non so bloccare. E' troppo veloce, istantaneo. Provo a controllarlo, ma ad evitarlo del tutto non riesco. Comunque lui sa anche questo di me. Lo sa così bene che ci scherza pure su. Così anche per me è più facile riderne e accettarlo.
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  15. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (14 Febbraio 2011 0:31)

    @ Ele. Ti sembro un "diversivo ogni tanto"?
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  16. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (14 Febbraio 2011 8:43)

    NO,BICE. lo vedo nell'ottica altrui,caso mai.
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  17. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (14 Febbraio 2011 13:49)

    Vedi, Eleonora, queste boccate d'aria, questi diversivi... spesso nel tempo diventano altro. Parlo per esperienza (nei diversi ruoli). E' vero, a volte ci sono situazioni sedimentate da anni che per motivi vari non riusciamo a pensare di lasciare (economici, figli, sicurezza psicologica, moralismo, famiglie d'origine, interessi e comodità varie, valori religiosi), ma al tempo stesso non ce la facciamo a subirle completamente. Allora ci ritagliamo uno spazio, una via di fuga, qualcosa che ci permetta di sopportare. Può essere il lavoro, possono essere gli amici, un interesse... in giusta misura queste cose sono normali, il problema è quando la soddisfazione e il senso della nostra vita si sposta completamente su queste altre cose. Allora si apre un baratro tra noi e il compagno... non ci si parla più ad esempio. E finisce che il cuore resta libero per un'altra persona. All'inizio non ti rendi nemmeno conto di quanto ti manca... finché non lo trovi, finché i tuoi bisogni non sono così a 360° che trovi chi risponde a 360°. Perché finché hai bisogno solo di compensare alcuni aspetti, ad esempio di parlare o di far sesso... tiri anche avanti in strani equilibri. Ma quando la forbice si è allargata tanto... allora non si parla più di un diversivo, di un tappabuchi. Come ho detto più volte, sono stata anche l'amante solo per sesso o solo per parlare. Stavolta è diverso, è in moto un processo diverso. Senza che questo significhi né che lui se ne renda conto (del tutto, a livello cosciente) né che subito domani sarà presa una certa decisione. Fin da quando l'ho conosciuto, ho capito che stava cercando. Che stava cercando tutto. Pareva un uomo col cuore libero, capisci?
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  18. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (14 Febbraio 2011 14:15)

    @ Bice: i tuoi trascorsi mi sono chiari, leggendoti da mesi ormai. Cosi' come mi e' chiarlo il tuo "individualismo" che reputo anche sano. Mi e' chiara anche un'altra cosa, pero': che nelle formule sentimentali che hai vissuto fino ad ora mancava sempre un tassello (lo hai detto tante volte...) e quest'uomo ha molto del "tasello mancante". Ecco: tempo al tempo! vivitela e studiatela finche' riuscirai a dire che no, non e' per la paura di essere felice che non vuoi fare un passo in piu' con quest'uomo. Poi: tu puoi dire (e dirgli) quello che credi, ma poi la decisione di stara con te e' solo sua e mai potrebbe dirti "ma come???io ho lasciato tutto per te perche' tu mi hai detto che.... e adesso vuoi andartene?". No, non funziona cosi': uno le proprie decisioni le prende in cuor suo e non gli e' permesso poi di scaricarne le responsabilita' sull'altra persona. Non sono garanzie quelle che due cuori si scambiano Bice! Detto questo, vai avanti per la tua strada. Dai spazio a cio' che desideri, levalo a cio' che non ti fa stare bene. Ma a differenza con il passato, questa volta mi pare che il tuo "individuo" si stia mettendo a confronto con l'altro individuo della coppia: e' questa, credo, la grande novita'. Che i tuoi confini cosi' radicati corrono il rischio NON di adattarsi sterilmente e con cedevolezza all'altro, bensi di allargarsi, ampliarsi...modificarsi con creativa elasticita'!
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  19. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (14 Febbraio 2011 15:39)

    Saluti a tutti. Appena avrò il tempo di leggere con calma i commenti, tornerò a raccontarvi come ho trascorso queste giornate "fuori dall'ipnosi collettiva". Riccardo, ti trovo in forma e mi fa piacere. Se avessi un blog, una frase come "cena a lume di pixel" te l'avrei rubata: brillante.
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  20. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (14 Febbraio 2011 15:53)

    sì,BICE.perfettamente. stessa sensazione che ho avuto io con chi sai... mi sembrano uomini in gabbia!! chissà se anche lui si comporta così con sua moglie...ti è mai capito di vederli insieme?magari,è ancora troppo presto... AMINAAAAAAAA:RICCARDO,è UN MITO!! AHAHAHAHAHHH... carissssima,NICO ti saluta tanto!! ;))
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (14 Febbraio 2011 16:03)

      @ Bice: io credo che un bel viaggio con questo signore, con qualche notte passata a dormire insieme nello stesso letto, sia un'esperienza da fare assolutamente. Perché sai, Bice, prima o poi arriva per tutti il momento di diventare grandi... :)
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