Allora, hai deciso di occuparti dei fatti tuoi o no?

Per attrarre la persona giusta per te è essenziale che tu pensi prima di tutto a te stesso/a, alla tua vita e mantenga la tua attenzione concentrata su quello che ti piace, ti rende felice e ti fa stare bene.

E’ inutile – anzi dannoso – che tu ti occupi e preoccupi per gli altri se prima non sai che cosa vuoi per te e come fai ad ottenerlo.

E anche se qui voglio portare la tua attenzione sul partner di una coppia, ti faccio presente che “gli altri” che vengono dopo di te sono anche i tuoi genitori, i tuoi fratelli, i tuoi migliori amici e perfino i tuoi figli.

Non c’è benessere, chiarezza ed equilibrio intorno a te se non c’è benessere, chiarezza ed equilibrio dentro di te e per te. Sia ben chiaro.

Ne parlo ampiamente anche nella mia guida “Come attarre la persona giusta per te in 11 passi”(l’hanno già letta migliaia di persone, scaricala e leggila anche tu, puoi aprofittarre delle vacanze natalizie per meditarci sopra…).

E ne ho parlato provocatoriamente anche nell’articolo della settimana scorsa, nel quale ho spiegato il fatto – testimoniato anche da numerose email che ricevo ogni giorno – che molte persone si preoccupano più di capire la “controparte” e di interpretare i suoi comportamenti, che non di se stesse e dei propri desideri.

Tra l’altro, questo avviene sia che si tratti di attrarre un partner potenziale, sia che si tratti di storie finite dolorosamente e concluse per sempre.

Molte persone spostano la loro attenzione fuori da se stesse, invece di portarla all’interno e questo non va bene, non almeno in certe fasi della vita.

Sicuramente non nei momenti dell’esistenza nei quali si desidera e si ha bisogno di trovare un nuovo equilibrio emotivo e sentimentale.

Mi rendo conto che il passaggio alla convinzione: “è fondamentale  e più importante che capisca e soddisfi me stesso/a prima che mi metta a osservare gli altri e a capirli” non è per molti immediato, anzi, è addirittura difficile.

Questo succede anche perché l’educazione e il “comportamento comune” spingono nella direzione opposta: siamo abituati fin da piccoli, a scuola, a “giudicare” gli altri e a essere giudicati; a “ricamare” sulle loro scelte e sulle loro vite e a “metterci nei loro panni” (non per comprenderli, ma, ancora, per giudicarli) anche quando non li conosciamo per nulla e non è né necessario né utile (basta osservare come sono impostati non solo i giornali e le trasmissioni tv di maggiore successo, ma anche i telegiornali e le cronache politiche).

Fatto sta che ho deciso di stendere un elenco di alcune delle possibili ragioni emotive e psicologiche che, per la mia esperienza personale e professionale, stanno alla base di un atteggiamento del genere.

Credo che questo elenco ti possa essere utile per fare una sorta di “autoverifica” e per comprendere le motivazioni non solo di un comportamento davvero poco utile, ma anche di tanti “blocchi” che non ti permettono di attrarre la persona giusta, di realizzare una buona relazione e di vivere come vuoi.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Che cosa significa il fatto che rimani ostinatamente focalizzato/a su quello che dice, fa, pensa (o: ha detto, fatto, pensato) l’altra persona?

* Significa, magari, che non sei disposto/a ad accettare la realtà così com’è; non vuoi  rassegnarti ad accettare un rifiuto in quanto tale; o il fatto di non essere più amato/a: cerchi a tutti i costi di dare delle spiegazioni “trascendentali” a quello che accade, sperando che questo ti faccia soffrire di meno e ti faccia sentire meno inadeguato/a. Pensi che accettare la realtà per quella che è ti faccia stare troppo male. E cerchi di alleviare il dolore speculando e rimuginando.

* Significa, forse, che in un angolo nascosto del tuo cuore e della tua mente, non vuoi dare all’altra persona il diritto di essere così com’è. E’ tale la tua paura di soffrire e di perdere il controllo, che “pretendi” di controllare l’altro, fin nelle sue emozioni più profonde. E’ come se non gli/le  riconoscesi la sua libertà. Sicuramente lo fai in modo inconsapevole, ma lo fai.

* Significa, probabilmente, che  non vuoi ammettere e riflettere sui tuoi errori e accettare le tue responsabilità e dunque preferisci accusare gli altri di quello che credi sia un tuo fallimento personale (mentre probabilmente è un dato di fatto che non ha nulla a che vedere con il tuo valore), dando spiegazioni “complicate” a comportamenti ovvi e scontati o attribuendo all’altra persona stranezze, problemi caratteriali o atteggiamenti scorretti.

* Forse significa che non vuoi accettare e riconoscere il tuo dolore o le tue sensazioni ed emozioni forti (che ti turbano e che ti sembrano inspiegabili) e preferisci cercare spiegazioni “psicologiche” e “pseudoscientifiche” al comportamento dell’altra persona. Preferisci pensare di essere “vittima” di un’ingiustizia e di una persona “cattiva” piuttosto che prendere la consapevolezza di vivere un momento di fragilità e di debolezza. In questo caso (che si verifica anche quando ci si illude che una persona ricambi l’interesse che si prova per lei) sarebbe più utile capire da dove viene un bisogno d’amore così forte.

* Significa magari che non ti sei ancora convinto/a che il mondo delle emozioni e dei sentimenti ha regole e leggi in gran parte inspiegabili e incontrollabili, certamente differenti da quelle della logica e della razionalità. Questo ti spaventa e analizzare il comportamento dell’altro/a ti fa (all’apparenza) sentire più tranquillo o tranquilla. Ah, come sarebbe bello se potessi leggere nella mente della tua fidanzata nello stesso modo in cui riesci a interpretare gli schemi di gioco della tua squadra del cuore! O se sapessi prevedere i desideri del tuo amato così come sai usare il tuo cellulare…

* Forse non ne sei consapevole, ma probabilmente significa che ti rifiuti di voltare pagina e di andare avanti su una strada nuova. Non vuoi “lasciar andare” la persona, le emozioni legate a lei (anche quelle negative) e alla storia. Questo accade sia quando stai “corteggiando” qualcuno che non ti corrisponde come vorresti, sia quando ti trovi di fronte a una crisi o a una separazione. Hai paura del presente e del futuro o di un’alternativa e ti culli nella “paralisi dell’analisi” dei comportamenti dell’altra persona. Fai di tutto per spostare sempre più avanti nel tempo il momento in cui decidere di prendere in mano la tua, di vita. Ti occupi dell’altro/a con la scusa che hai “l’esigenza di capire”. In realtà è l’idea di occuparti di te a spaventarti mortalmente…

* Significa anche, probabilmente, che hai una bassa autostima e questo ti porta a mettere l’altra persona a un livello più alto del tuo (e anche delle altre persone) e affidare a lei la facoltà di giudicare il valore tuo e del tuo operato. Allora quello che ti interessa davvero non è capire che cosa pensa e come ragiona, ma “solo” conoscere qual è la sua vera opinione su di te, il giudizio che ha emesso.

So che questo articolo è un po’ tosto. Diciamo che ho preso il toro per le corna.

Ora lasciami un commento con la tua opinione.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

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214 Commenti

  1. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (21 Dicembre 2010 18:19)

    @ FrancescaChiara L'opzione era: ritirarti OPPURE l'invito. Il fatto che ti ritiri ED accetti l'invito..... non so ... comincio ad avere un dubbio .... non è che la tua compagnia possa essere peggiore della mia? :-D Dovrò ritirarmi in meditazione. Consiglio musicale di oggi: "You and Your Friend - Dire Straits". Si trova anche su YouTube.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (21 Dicembre 2010 18:24)

      @ Vanesia e a tutti: mi spiegate perché le vostre colpe sono sempre gigantesche e i vostri miglioramenti sempre "piccoli". Quanta pazienza mi tocca avere... :) @ Riccardo: questo è il primo e unico blog con dj set e critico musicale incorporati :D...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  2. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (21 Dicembre 2010 18:39)

    @ Riccardo: la cena e' come indennizzo per essermi ritirata!
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  3. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (21 Dicembre 2010 19:13)

    @FrancescaChiara: eh sì, mi sono accorta che mi "vedi"! . Sul discorso che si faceva a proposito di categorie e persone, vorrei aggiungere che penso che più di quel che crediamo le persone sono fatte di relazioni. E, se non sono "morte", sono in perenne movimento interiore. E vivono delle situazioni. Sono tutte variabili che influiscono e di cui tenere conto. Senza che questo significhi che non si possa e non si debba scegliere o che si sia in balia degli eventi. Le teorie che ci costruiamo, la nostra visione del mondo... ci vengono anche dalle nostre esperienze. E di conseguenza possono cambiare. Soprattutto se si è aperti al mondo. Può essere pericoloso usare parole come "sempre" e "mai", rifacendosi magari a ciò che è stato in passato, ipotizzando reazioni che potremmo avere in determinate situazioni prima ancora di viverle. Addirittura "definirsi", per qualche pensatore, sarebbe pericoloso: c'è il rischio di bloccarsi in ciò che ci si è convinti di essere magari sulla base di giudizi altrui o di ciò che siamo stati in un singolo episodio o da bambini. . Eleonora ha tirato fuori il segno zodiacale... voi ci credete?
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  4. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (21 Dicembre 2010 21:10)

    cara FRANCESCACHIARA,sto ascoltando il tuo brano chè non conosco affatto... son curiosa! ;)
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  5. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (21 Dicembre 2010 21:22)

    no,preferisco "l'amore si odia" di MANNOIA-NOEMI. una delle mie tante suonerie... ;)
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  6. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (21 Dicembre 2010 21:38)

    FrancescaChiara, perchè non vuoi cenare con Riccardo? Tocca a me venire su dalla Terronia, per augurargli buon anno? Da un certo punto di vista, nessuno fa volontariamente nulla, siamo spinti ad agire (o a non agire) dal ricordo delle esperienze passate e dalle circostanze esteriori. A mio avviso mente e cuore dovrebbero agire in sinergia, sono le menti con i loro differenti contenuti che rendono difficile comprendersi, il cuore invece parla un linguaggio semplice ed è abbastanza generoso da rendersi conto se sta arrecando ad un altro una gioia o una sofferenza. Ilaria, torno su un punto che non mi sembra scontato: dopo aver fatto il lavoro che sta facendo Vanesia, è necessario indagare per scoprire da dove altro abbiamo preso le nostre opinioni sulla coppia, sui sentimenti, le nostre aspettative nei confronti della vita da cui nascono le nostre scelte, le nostre azioni e la nostra vita così com'è oggi...
    Rispondi a Amina Commenta l’articolo

  7. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (21 Dicembre 2010 21:43)

    vi piace la musica napoletana "antica"??? sto ascoltando "tu si' 'na cosa grande"portata al successo da MODUGNO e reinterpretata bene da RENATO ZERO. :)))
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  8. Avatar di Aliyah

    Aliyah 14 anni fa (22 Dicembre 2010 0:52)

    ciao a tutti. oggi è stata una bella giornata. Sono single, lasciata da circa venti giorni, senza una spiegazione e improvvisamente, come ho gia' scritto. Stavo bene e poi mi sono trovata da sola, a stare male. Poi, ho reagito. Ho parlato, mi sono sfogata, ho cercato spiegazioni, ho cercato dappertutto qualcosa che facesse tacere il dolore e la delusione. Poi ho guardato me. Ho fatto una bella virata e ho iniziato ad occuparmi dei fatti miei, come dice quest'articolo. Non è sempre facile, e non sempre dà sollievo. Anzi: invece di cercare risposte ho imaprato a farmi domande, ma anche quelle bisogna sapersele fare. Se si sbagliano le domande poi si scantona. Oggi è stata una bella giornata: non ho fatto niente di speciale, niente di speciale è successo, a parte che ho visto la foto di una persona che mi è stata molto cara e mi ha fatto ricordare belle cose. Anche questo "made my day". Ero focalizzata su "e ora?" ma giravo su me stessa. Magari domani saro' di nuovo di malumore, ma che importa? So che ci sono momenti in cui sto bene, e in cui non mi sembra tanto brutto essere stata lasciata. C'è sempre qualcosa che vale la pena di essere trovato e scoperto, e forse questa pena va anche lasciata alle spalle :) un bacio a tutti! the show must go on!! :)
    Rispondi a Aliyah Commenta l’articolo

  9. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (22 Dicembre 2010 1:45)

    Oggi per me sarebbe stata una di quelle giornate da dimenticare: imprevisti, cattive notizie, contrattempi e io maldestra più che mai che rovescio tutto. Però oggi ho pranzato con un'amica. Un'amica che sa della mia relazione e dei miei trascorsi. E' una vera amica ed è una persona con cui mi piace molto parlare perché di larghe vedute. E, in questo, molto simile a me. Normalmente non mi dice mai cosa dovrei fare... però mi ha visto stare molto male, la volta scorsa, la storia scorsa. Quindi oggi, saputo che intendo proseguire con questa nuova, mi ha detto di fare ciò che credo, naturalmente, ma poi si è lanciata in una serie di consigli del tipo: però non ti far coinvolgere mentalmente, né fisicamente... però continua a vedere anche altre persone... però considerati libera come in fondo fa lui. Razionalmente ho riconosciuto che erano consigli giusti. Però stasera ero qui che pensavo se chiedere o meno all'uomo in questione una determinata cosa, un'attenzione di cui avrei bisogno. Ad un certo punto mi sono detta: "ma che discorsi fai, Bice? perché sei qui a chiederti che strategia dovresti usare, se ti convenga o meno chiedere ciò di cui hai bisogno, come la prenderà lui, se non dovresti far finta che non ne hai bisogno? perché sei qui a pensare? e soprattutto a pensare di dover nascondere dei sentimenti? che poi sai bene che finirai per nasconderli anche a te stessa?". Allora gli ho mandato un msg e gli ho chiesto, molto semplicemente, quell'attenzione. Poi ho scritto una mail alla mia amica. E ringraziandola dei consigli che so dati in buona fede e per il mio bene, le ho detto che non li seguirò. Perché se non fossi già coinvolta emotivamente e fisicamente da questa persona, non ci sarebbe nemmeno nulla di cui parlare. Dunque le sue raccomandazioni arrivano tardi. Più volte in passato mi ha esortato a vivere storie leggere con uno o l'altro dei miei corteggiatori. Ma erano persone che non mi piacevano così tanto, che non mi emozionavano... e ho continuato a considerarli e a trattarli da amici. Poi ho incontrato lui. Che è stato subito un'altra cosa. E sempre più un'altra cosa. Lui risponde a certi miei bisogni e so bene quali. Come non sentirmene coinvolta? Sì, forse non dovrebbe essere questo l'amore. Ma io cosa sia non lo so. E a me questa persona fa battere il cuore. Che lui provi o meno la stessa cosa (lui dice di sì)... Sarà un'infatuazione, a me sembra un incontro di anime gemelle e il primo a dirlo è stato lui. Penso anche io che l'amore sia molto di più, anche perché ha bisogno di tempo e impegno. Ma che dire... per me è molto quello che ora mi dà. Non voglio fingere che non sia così. Sono coinvolta. E nell'esserlo sono felice. Non riesco a rinunciarci. Sono stanca di scelte di testa... Ammetto che gli altri uomini impegnati o fuggenti mi piacevano ma meno di questo. Avevo più dubbi su di loro e quasi la certezza che non avrei poi sofferto troppo. Invece stavolta penso che starò male da morire quando mi scontrerò con la realtà di un uomo non tutto mio, che prima di tutto è impegnato con un'altra con la quale dice di non avere problemi. Quindi ha ragione un'altra mia amica quando dice che questa è la storia più pericolosa che mi sono scelta fino ad ora. Avevo mille motivi razionali per disinnamorarmi degli altri. Mi davano così poco che ritrovarsi sola faceva pochissima differenza. Infatti sono stata capace di chiudere dall'oggi al domani più di una volta. Stavolta è diversa, mi sa che mi sto proprio suicidando. Sono come una falena attratta dal fuoco. Erano anni che non sentivo un feeling così. E quando l'ho sentito non era mai sui tutti i livelli: mentale, fisico/sessuale, emotivo. Mi sento un'adolescente. E lui è come me. Siete tutti autorizzati, naturalmente, a dirmi un giorno: "Bice te lo avevo detto".
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (22 Dicembre 2010 1:59)

      @ Bice. Uh! Se la tua amica mi spiega come si fa a vivere una storia senza farsi coinvolgere né mentalmente, né fisicamente, brevettiamo l'idea e la vendiamo in tutto il mondo. Invece per te cara, che cos'è che ti spinge a suicidarti sapendo che lo stai facendo? (Non vale la risposta "lui è unico e irripetibile" e/o "quello che provo per lui è unico e irripetibile" e similari...)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  10. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (22 Dicembre 2010 1:51)

    io,invece,penso a quando non potrò+vederlo nè sentirlo colla stessa frequenza lavorativa...anche se non è detto...ma una cosa è certa:mi MANCHERà MOLTO. :)
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  11. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (22 Dicembre 2010 2:28)

    @Ilaria. Secondo la mia amica mi basterebbe avere relazioni con altri. Cosa che io non riesco a fare. L'unica volta che ho tradito, la mia relazione ufficiale era solo apparenza. Cosa mi spinge a suicidarmi sapendo che lo sto facendo? Sai, Ilaria, che non lo so... credo la voglia di provare comunque queste belle emozioni finché ci saranno. La voglia di condividere qualcosa con qualcuno che mi piace davvero, finalmente. Dopo che tante volte mi sono costretta ad accontentarmi. E' più forte di me, è più forte della paura di stare male e forse anche della consapevolezza di stare male (anche se mi chiedo sempre: non sarà solo tutta paura?). Sì, mi sono detta che dovrei aspettare qualcuno unico e irripetibile, come lui, ma libero, un'altra anima gemella ma libera... però ho assaggiato qualcosa che mi è piaciuto troppo. Per questo penso che starò tante male... perché mi dà tanto e credo che sia una storia a termine, quindi un giorno resterò senza. O perché comunque so che dovrò dividerlo con altre. E' il mio incubo fatto realtà. Prima mi tutelavo scegliendo uomini che non mi davano così tanto, che mi coinvolgevano meno... e mi sembra di essermi data così poco in vita mia! Adesso ho l'opportunità di avere molto di più, di avere quello che mi è tanto mancato. Non è tutto per me e lo so. So che ne avrò solo una parte, ma è la parte di un intero che è quello che vorrei. Una fetta. Prima invece prendevo sempre poco e basta, briciole. Sì, lo so, alla fine è parziale comunque. Non lo so, Ilaria, non mi capisco bene...
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  12. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (22 Dicembre 2010 2:47)

    Quando rileggo quello che scrivo in questi giorni, a volte mi chiedo se l'ho scritto io. Mi sembra di leggere un'altra persona. Spesso proprio una di quelle mie amiche che definivo teste calde e irrazionali, donne romantiche e sentimentali. Mah...
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  13. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (22 Dicembre 2010 5:37)

    Bice, non vorrei fare la parte della guastafeste, ma dell'amica: non lasciare andare le redini di questa situazione. Guarda come sei già coinvolta, e siete ancora agli inizi: pensa a come rischi in seguito di perdere completamente il dominio dei tuoi sentimenti, e sarebbero dolori. Cerca di prendere distanza, di riconsiderare tutta la situazione come se riguardasse un'altra persona, e metti tutti i pro e tutti i contro sui due piatti della bilancia. Scusa per i consigli non richiesti, è un tipo di situazione che conosco bene.
    Rispondi a Amina Commenta l’articolo

  14. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (22 Dicembre 2010 11:07)

    E' un tipo di situazione che conosco bene anch'io. Ti scuso per i consigli non richiesti. Non ne seguirò nessuno. :-)
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  15. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (22 Dicembre 2010 11:58)

    In fondo poi c'è un altro finale possibile... Ora ci siamo incontrati sulla base di un'attrazione, ma anche sulla base di un livello molto simile di (im)maturità. Un domani io più di lui potrei maturare e non sentirlo più adatto a me. Quello che ora vedo solo la testa, un domani potrei sentirlo col cuore. E allora troncare mi verrà naturale. E sarò pronta per darmi di più. Ma ora no. E ora non voglio non vivere ciò che invece posso vivere (e che mi piace così tanto) solo per paura di soffrire. Le cose sono chiare, va bene a entrambi. Anche i finali possibili sono noti a entrambi. Non scapperò proprio ora che - non so come non so perché - mi batte di nuovo il cuore... E adesso basta, adesso vado a vivere questa giornata...
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  16. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (22 Dicembre 2010 12:03)

    Un'ultima cosa, Amina: credo che vivere senza sentimenti come ho fatto io per tanto tempo sia molto peggio che rischiare di soffrire. Credo che la morte dell'anima sia la cosa peggiore. Se soffrirò, soffrirò. E basta. E chi se ne frega. Non morirò di certo. E non credo che questa storia mi lascierà dei traumi. Invece credo che mi farà bene, come mi ha fatto bene fino ad oggi. Mi dà cose troppo importanti. In effetti il suicidio peggiore sarebbe probabilmente non viverla. Ma al di là di ciò che posso pensare di questa storia, ho deciso di mettere da parte i pensieri. Per quello credo che per un po' non tornerò su queste pagine, se non per esprimere sentimenti ed emozioni. E ciò che ho bisogno di fare. Non pretendo lo capiate né in fondo sono qui a chiedervi consigli, tantomeno il permesso di farlo. Poi dite quel che volete...
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  17. Avatar di Vanesia

    Vanesia 14 anni fa (22 Dicembre 2010 12:10)

    @Bice: da un lato ti direi "mannaggia a te...." e dall'altro ti dico "...che bella questa consapevolezza che hai, che bello emozionarsi così". In realtà non ho consigli da darti...in fondo hai già deciso cosa fare, e chi ti ferma?:-))) io poi, ti capisco particolarmente in questo periodo....lo capirai vivendo cosa vuoi davvero, e se lui è la persona giusta per te. In fondo, per quanto questa persona possa piacerti, non la conosci ancora...quindi...non è ancora detto nulla... @Ilaria: ma sai che sto facendo dei migliramenti incredibili? :-P ragazzi, la mia canzone del giorno e che penso possa valere per tutti è la bellissima: "MAI COME IERI"di Carmen Consoli e Mario Venuti.
    Rispondi a Vanesia Commenta l’articolo

  18. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (22 Dicembre 2010 13:04)

    Bice....mia cara cara Bice..... Capisci cosa voglio dire se dico "Sono fiera di te!"? Conto di si'... Faccio un po' come Amina, dandoti forse consigli/opinioni non richiesti. Ma siamo qui per questo, no? e allora, visto che siamo in ballo, balliamo. Innanzi tutto: perche' suicidio? perche' diavolo la parola "suicidio"? cioe', tu mi stai venendo a raccontare che invece che viverti il presente, gli scambi "di qualita'" che finalmente hai trovato con una persona a te affine, sei li' ad immaginare quello di cui avrai bisogno in futuro e quello che, sempre in futuro, ti fara' soffrire.....ohibo'! Io non sono una grande esperta del lasciarsi andare, ma il "dominio dei sentimenti" non e' per te. Cioe': non e' per noi. Posso cercare di dominare la rabbia, cioe' un sentimento negativo. Ma l'amore o il dolore: no, assolutamente. Per me questi sono sentimenti a cui ci si abbandona con fiducia, con apertura (e non sto parlando del seguire un impulso, sia ben chiaro!). Perche' vanno a smuovere cose dentro di noi che ci fanno crescere, ci fanno andare avanti, per quanto faticoso sia. Bice: tu sai gia' da ora che un domani vorrai quest'uomo tutto per te? sicura? o hai solo paura che possa succedere? L'esclusivita' in un certo senso ce l'hai gia': non credi che quello che c'e' tra voi sia ben diverso da quello che lui ha con la moglie o qualunque altra donna? parti da questo. Piuttosto, io starei in guardia con i "bisogni", con le attenzioni di cui senti di avere bisogno. Perche'? perche' rischiano di "definire" il vostro rapporto e, per definizione, questo e' un rapporto indefinito: e tale deve rimanere, secondo me. Perche' le premesse sono chiare. Nel momento in cui tu senti il bisogno di definire le cose sulla scia dei bisogni che hai...attenzione che il vostro rapporto rischia di diventare una contraddizione. Invece io lo vedrei come un'occasione di fare un tratto di strada insieme. Lungo - ma quanto lungo? breve - m quanto breve? Chi ca... se ne frega. Hai uno strumento importante: la tua voce interiore. Ascoltala, seguila anche quando e' difficile da assecondare (so che gia' lo stai facendo: continua!). Quando sei spaventata, pensa a questo: avere paura significa essere vivi. Avere paura significa che hai qualcosa da perdere, che quella persona significa qualcosa per te. Piu' di quello che vorresti forse? Meditaci su.... ma non soppesando i pro e i contro! A differenza di Amina non penso che i sentimenti vadano vissuti solo se il bilancio finale risulta in attivo. Ma che...scherziamo?? cos'e'...una situazione di convenienza???? sarebbe troppo facile e, proprio per questo, poco autentico.
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  19. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (22 Dicembre 2010 13:34)

    @ Amina: ci credi se ti dico che vorrei poter fare come consigli tu a Bice? cioe' dominare i sentimenti che provo, mettermi li' a tavolino a fare una lista dei pro e dei contro e poi, una volta visto il bilancio, decidere serenamente come comportarmi. Ti invidio se tu ci riesci. Perche' io analizzo tantissimo (elucubro come una matta), mi metto li' con la mente a tritare penseiri, sentimenti, pro e contro e...chi piu' ne ha piu' ne metta. Ho provato a farlo nel w-e (da cui il "silenzio musicale", come l'ha battezzato Bice). Poi...sai cosa e' successo? questo: ho sentito nelle viscere. E stata una cosa fisica, come se il mio corpo si ribellasse a tanto "pensare" e mi dicesse invece "senti!". Ieri ero in cucina con le cuffie del lettore mp3 nelle orecchie; mi sono sentita un coltello nella pancia e mi sono appoggiata al muro senza riuscire a respirare e piano piano sono scivolata in terra ritrovandomi accovacciata in posizione fetale a singhiozzare e annaspare per l'aria che non mi entrava nei polmoni. E stato violento. Cos'e' stato? il mio cuore che rivendicava il suo spazio, che mi stava dicendo che l'amore non e' fatto per essere imbrigliato in pensieri e bilanci. Il mio corpo e' letteralmente crollato e ci sono volute 9 ore e mezzo di sonno per rimettermi in sesto. e tutto questo per cosa? per ammettere che mi sto innamorando ancora.
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  20. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (22 Dicembre 2010 15:21)

    :-) FrancescaChiara, ti rispondo sui bisogni perché sul resto non c'è bisogno. Riconoscerli è un modo di razionalizzare il perché sto così bene con lui. Ma hai ragione, rischia di diventare un definire il rapporto. E il definire può bloccare le situazioni. E non è molto furbo farlo... Sono colpita da quello che hai scritto ad Amina. Anche lui mi invita sempre ad ascoltare il corpo. Io però non ho (non ancora) messaggi dal mio corpo. Non sono mai stata una che somatizza. Non so se c'entra qualcosa, ma forse c'è un blocco pure qui... @Vanesia: è vero che conosco questa persona da poco. Però sai che al contrario di quello che si consiglia sempre io ho imparato che posso fidarmi delle sensazioni che le persone mi danno ai primi incontri? A volte, proprio perché mi sono detta di andare oltre nonostante le apparenze, ho sbagliato. Nel senso che ho voluto vedere cose diverse e ho ignorato quelle prime sensazioni che invece erano le più giuste. Comunque, indubbiamente, è solo da vivere... Vi terrò aggiornate.
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