Allora, hai deciso di occuparti dei fatti tuoi o no?

Per attrarre la persona giusta per te è essenziale che tu pensi prima di tutto a te stesso/a, alla tua vita e mantenga la tua attenzione concentrata su quello che ti piace, ti rende felice e ti fa stare bene.

E’ inutile – anzi dannoso – che tu ti occupi e preoccupi per gli altri se prima non sai che cosa vuoi per te e come fai ad ottenerlo.

E anche se qui voglio portare la tua attenzione sul partner di una coppia, ti faccio presente che “gli altri” che vengono dopo di te sono anche i tuoi genitori, i tuoi fratelli, i tuoi migliori amici e perfino i tuoi figli.

Non c’è benessere, chiarezza ed equilibrio intorno a te se non c’è benessere, chiarezza ed equilibrio dentro di te e per te. Sia ben chiaro.

Ne parlo ampiamente anche nella mia guida “Come attarre la persona giusta per te in 11 passi”(l’hanno già letta migliaia di persone, scaricala e leggila anche tu, puoi aprofittarre delle vacanze natalizie per meditarci sopra…).

E ne ho parlato provocatoriamente anche nell’articolo della settimana scorsa, nel quale ho spiegato il fatto – testimoniato anche da numerose email che ricevo ogni giorno – che molte persone si preoccupano più di capire la “controparte” e di interpretare i suoi comportamenti, che non di se stesse e dei propri desideri.

Tra l’altro, questo avviene sia che si tratti di attrarre un partner potenziale, sia che si tratti di storie finite dolorosamente e concluse per sempre.

Molte persone spostano la loro attenzione fuori da se stesse, invece di portarla all’interno e questo non va bene, non almeno in certe fasi della vita.

Sicuramente non nei momenti dell’esistenza nei quali si desidera e si ha bisogno di trovare un nuovo equilibrio emotivo e sentimentale.

Mi rendo conto che il passaggio alla convinzione: “è fondamentale  e più importante che capisca e soddisfi me stesso/a prima che mi metta a osservare gli altri e a capirli” non è per molti immediato, anzi, è addirittura difficile.

Questo succede anche perché l’educazione e il “comportamento comune” spingono nella direzione opposta: siamo abituati fin da piccoli, a scuola, a “giudicare” gli altri e a essere giudicati; a “ricamare” sulle loro scelte e sulle loro vite e a “metterci nei loro panni” (non per comprenderli, ma, ancora, per giudicarli) anche quando non li conosciamo per nulla e non è né necessario né utile (basta osservare come sono impostati non solo i giornali e le trasmissioni tv di maggiore successo, ma anche i telegiornali e le cronache politiche).

Fatto sta che ho deciso di stendere un elenco di alcune delle possibili ragioni emotive e psicologiche che, per la mia esperienza personale e professionale, stanno alla base di un atteggiamento del genere.

Credo che questo elenco ti possa essere utile per fare una sorta di “autoverifica” e per comprendere le motivazioni non solo di un comportamento davvero poco utile, ma anche di tanti “blocchi” che non ti permettono di attrarre la persona giusta, di realizzare una buona relazione e di vivere come vuoi.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Che cosa significa il fatto che rimani ostinatamente focalizzato/a su quello che dice, fa, pensa (o: ha detto, fatto, pensato) l’altra persona?

* Significa, magari, che non sei disposto/a ad accettare la realtà così com’è; non vuoi  rassegnarti ad accettare un rifiuto in quanto tale; o il fatto di non essere più amato/a: cerchi a tutti i costi di dare delle spiegazioni “trascendentali” a quello che accade, sperando che questo ti faccia soffrire di meno e ti faccia sentire meno inadeguato/a. Pensi che accettare la realtà per quella che è ti faccia stare troppo male. E cerchi di alleviare il dolore speculando e rimuginando.

* Significa, forse, che in un angolo nascosto del tuo cuore e della tua mente, non vuoi dare all’altra persona il diritto di essere così com’è. E’ tale la tua paura di soffrire e di perdere il controllo, che “pretendi” di controllare l’altro, fin nelle sue emozioni più profonde. E’ come se non gli/le  riconoscesi la sua libertà. Sicuramente lo fai in modo inconsapevole, ma lo fai.

* Significa, probabilmente, che  non vuoi ammettere e riflettere sui tuoi errori e accettare le tue responsabilità e dunque preferisci accusare gli altri di quello che credi sia un tuo fallimento personale (mentre probabilmente è un dato di fatto che non ha nulla a che vedere con il tuo valore), dando spiegazioni “complicate” a comportamenti ovvi e scontati o attribuendo all’altra persona stranezze, problemi caratteriali o atteggiamenti scorretti.

* Forse significa che non vuoi accettare e riconoscere il tuo dolore o le tue sensazioni ed emozioni forti (che ti turbano e che ti sembrano inspiegabili) e preferisci cercare spiegazioni “psicologiche” e “pseudoscientifiche” al comportamento dell’altra persona. Preferisci pensare di essere “vittima” di un’ingiustizia e di una persona “cattiva” piuttosto che prendere la consapevolezza di vivere un momento di fragilità e di debolezza. In questo caso (che si verifica anche quando ci si illude che una persona ricambi l’interesse che si prova per lei) sarebbe più utile capire da dove viene un bisogno d’amore così forte.

* Significa magari che non ti sei ancora convinto/a che il mondo delle emozioni e dei sentimenti ha regole e leggi in gran parte inspiegabili e incontrollabili, certamente differenti da quelle della logica e della razionalità. Questo ti spaventa e analizzare il comportamento dell’altro/a ti fa (all’apparenza) sentire più tranquillo o tranquilla. Ah, come sarebbe bello se potessi leggere nella mente della tua fidanzata nello stesso modo in cui riesci a interpretare gli schemi di gioco della tua squadra del cuore! O se sapessi prevedere i desideri del tuo amato così come sai usare il tuo cellulare…

* Forse non ne sei consapevole, ma probabilmente significa che ti rifiuti di voltare pagina e di andare avanti su una strada nuova. Non vuoi “lasciar andare” la persona, le emozioni legate a lei (anche quelle negative) e alla storia. Questo accade sia quando stai “corteggiando” qualcuno che non ti corrisponde come vorresti, sia quando ti trovi di fronte a una crisi o a una separazione. Hai paura del presente e del futuro o di un’alternativa e ti culli nella “paralisi dell’analisi” dei comportamenti dell’altra persona. Fai di tutto per spostare sempre più avanti nel tempo il momento in cui decidere di prendere in mano la tua, di vita. Ti occupi dell’altro/a con la scusa che hai “l’esigenza di capire”. In realtà è l’idea di occuparti di te a spaventarti mortalmente…

* Significa anche, probabilmente, che hai una bassa autostima e questo ti porta a mettere l’altra persona a un livello più alto del tuo (e anche delle altre persone) e affidare a lei la facoltà di giudicare il valore tuo e del tuo operato. Allora quello che ti interessa davvero non è capire che cosa pensa e come ragiona, ma “solo” conoscere qual è la sua vera opinione su di te, il giudizio che ha emesso.

So che questo articolo è un po’ tosto. Diciamo che ho preso il toro per le corna.

Ora lasciami un commento con la tua opinione.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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214 Commenti

  1. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (19 Dicembre 2010 13:59)

    Buona domenica a te, Eleonora. E a tutti gli altri lettori e a Ilaria naturalmente. Però, Eleonora, potresti raccontarci meglio come hai superato tutte quelle cose? Magari leggere la tua esperienza può esserci utile. Dire solo che sei partita da te stessa rischia di essere fumoso per chi non sa dove sbattere la testa... nel concreto?
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  2. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (19 Dicembre 2010 14:40)

    Ragazzi,c'è ancora tempo,lo so ma... AUGURIIIIIII...BUONE FESTE A TUTTI....BACI BACI BACI...<3 p.s. finito di fare le mie 2h di sport,sistemo casa,a partire da camera mia che fa pendant col cantiere che seguo... W IL CAOS,IL CANTIERE MIO PREFERITO E IL MIO CAPO NR.1 CHè ADORO LETTERALMENTE!!!!!;)))))
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  3. Avatar di Aliyah

    Aliyah 14 anni fa (19 Dicembre 2010 15:40)

    Ciao a tutti. Che dire? ce le ho tutte!! :) io mi sento perennemente in colpa, il senso di colpa è la mia cifra stilistica, per cui, quando una storia finisce, anche se palesemente non è colpa mia (e non credo sia di nessuno) io ci rimugino e cerco spiegazioni, e cerco responsabilita', e cerco..... Vado avanti cosi' finche' non mi stanco, ma a quel punto sono gia' bella esaurita :) La mia ultima storia è finita all'inizio del mese, improvvisamente e inaspettatamente, e io ho sofferto molto chiedendomi "ma perche' non sono all'altezza? non valgo?"...che perdita di tempo... ed energie... Certo sono cose che si acquisiscono "passandoci attraverso". Mi chiedo: "ed ora chi mai vorra' stare con me?", ma poi mi rendo conto che sono domande assurde, perche' nello stesso tempo io non e' che vorrei stare con chiunque, per quanto possa essere una brava persona. Cioè quello che voglio dire, che ha gia' spiegato bene Ilaria, e' che alcuni di noi hanno bisogno di vedere il "cadavere" di una storia per accettarne la "morte" (lo so, è un brutto paragone, ma a me colpisce per questo), invece di stare a girare la faccia, o cercare motivazioni, o non sentire il dolore... Pero' dopo questo e solo questo si ricomincia.... un bacio a tutti :)
    Rispondi a Aliyah Commenta l’articolo

  4. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (19 Dicembre 2010 16:10)

    parole chiave per BICE: controllare,non saper voltare pagina,paura d'amare... MAH!! colle esperienze avute,non dovresti...sembra quasi un controsenso...e questo mi porta a capire che forse è meglio "conservarsi"come faccio io per chi MERITA DAVVERO. ti racconto a grandi linee la mia vita... fino ai15anni,avevo tutte le paure segnalate da ILARIA... l'esser timida,aver gli occhi(e le critiche)puntati addosso da tutti(genitori,parenti,compagni di scuola),educazione rigida ricevuta ma che ringrazio fortemente perchè alla lunga ha dato i suoi frutti sulla mia personalità di base che già c'era etc etc... ed ecco il punto: noi siamo,come dice MORELLI( lo psichiatra),o dovremmo esser, come le piante che già sanno intimamente quel che sono prima ancora di divenire "adulte"... io sapevo fin da piccola chi ero ma non avevo gli strumenti per farmi strada e al di là della grande educazione ricevuta,mi sentivo quasi prigioniera della mia timidezza-paura nell'affrontare il prossimo. non ho mai ben capito,in verità,cosa di me non andasse dall'esser continuamente giudicata,in primis dai parenti...che si divertivano a far i confronti fra cugini e sminuirmi in continuazione...abitudine che non hanno mai perso ma che io,causa le grandi sofferenze provate in20anni,ho letteralmente abbandonato...parentado compreso! alla faccia loro...;) vedi,è proprio la grande sofferenza che "aiuta"a capir meglio se stessi prima ancora degli altri. son partita dalla malattia cronica di mio fratello per metter al setaccio la mia famiglia in primis,eventuali comportamenti sbagliati,il parentado"bello"che nel momento del bisogno si è magicamente e fortunatamente(per me)dileguato e me stessa. in breve:son diventata "adulta"subito. l'università avrebbe fatto il resto... non so dirti come e quando ma ho cominciato a scontrarmi colla realtà dura,fatta di grandi salite e sofferenze inimmaginabili... e soprattutto sentendomi molto sola. non ho chiesto aiuto,non mi son appoggiata ad amici nè mi son rifugiata tra le braccia di un qualcuno che forse m'avrebbe potuto aiutare ad esser+serena...NO... tutta SALITA. ho affrontato e guardato in faccia la realtà che mi circondava... i falsi amici,i parenti-assenti,la malattia,i farmaci,i continui ricoveri,i medici del cavolo... la ns.unica forza(intesa come famiglia) è stata quella di non vergognarci di aver un malato grave,di non nascondere le ns.debolezze anche se serviva a poco... il dolore,ripeto,il vero dolore,aiuta a far emergere la ns.vera natura e a non aver più timore del giudizio altrui...mentre il voler controllare il prossimo(sinonimo di grande insicurezza),ho smesso di farlo recentemente perchè ho capito che non serve a nulla... si è quel che si è...e col tempo si peggiora nel senso che restano solo i difetti. l'aver sofferto tanto,da un lato, m'ha fatto crescere in fretta;dall'altro,m'ha portato a gioire delle piccole e grandi cose che di quando in quando si presentano al mio orizzonte. non ho"sperimentato"l'amore sulla mia pelle,perchè occorre grande rispetto verso se stessi e non è affatto vero che sbagliando s'impara...sbagliando...si diventa insicuri e fragili. ho abbastanza amor proprio da saper dire di NO a certe storie che so esser sbagliate da subito e a trasformare il sentimento (se già c'è)in qualcos'altro... non so se mi son spiegata:è dura sintetizzare20anni di vita vissuta in questo modo... per questo,non temo la solitudine,la singletudine e son serena di mio... il dolore non mi fa paura! l'amore??? nemmeno, se colla persona giusta...e quale sarebbe?quella,la cui vocina interiore che ciascuno di noi possiede,ci dice:tranquilla,è tutto ok...puoi fidarti!! il comportamento altrui,ci condiziona se in cuor nostro sappiamo che è sbagliato...è inutile raccontarsela,analizzare i perchè ,i per come e bla bla bla...BALLE! se una persona,col suo atteggiamento,col suo modo di fare,ci"disturba"(apparentemente non capiamo nemmeno il perchè),semplicemente... non è adatta a noi...!! e siccome,manco in ambito lavorativo,accetto compromessi,puoi ben capire in amore...! es.: frequenti una persona che ti piace ma sai che è sbagliata perchè impegnata???ok,cambia... oppure trasforma(se sei abbastanza matura come io credo) ciò che provi in affetto puro e "LASSA PERDE",come dice PROIETTI... impariamo a volerci bene,evitiamo i compromessi,impariamo a dire"NO" a noi stessi e IMPARIAMO a non accontentarci di storielle senza senso,perchè a perderci siamo sempre e solo NOI,stima compresa. cerchiamo di esser,in pratica, costruttivi,propositivi,creativi,positivi e...SELETTIVI. ancora:il mondo è bello perchè è vario o è avariato??? meditate gente...
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  5. Avatar di roberta

    roberta 14 anni fa (19 Dicembre 2010 16:12)

    @Ilaria: ma sai che invece gli altri me ne danno un sacco di valore, talmente tanto che a volte sono io stessa a bloccare per pudore e a cercare di ridimensionare certe manifestazioni di stima...tendo a minimizzare, perchè alla fine chi davvero non ci crede più di tanto sono io...gli altri hanno molta più fiducia in me di quanto non ne abbia io...in generale non ho davvero problemi con le persone, anzi, mi cercano, li faccio sorridere con le mie battute e la mia ironia, lo sento, lo percepisco...ma se si parla di intimità, allora lì tutto si ferma...e da qui l'incapacità relazionale con gli esseri di sesso maschile quando si parla di qualcosa che vada oltre la pseudo amicizia (amici maschi non ne ho...a parte il mio ex fidanzato, con il quale però pur essendoci confidenza, di cose molto personali non se ne parla mai...nonostante gli anni trascorsi insieme). Forse in me c'è molto più lato maschile che femminile...a volte mi sento egoista quanto loro, indipendente quanto loro, poco disposta al sacrificio e al "dono" quanto loro...e forse questo è una parte di problema
    Rispondi a roberta Commenta l’articolo

  6. Avatar di Anna

    Anna 14 anni fa (19 Dicembre 2010 16:20)

    Ciao Ilaria è la prima volta che mi spingo a commentare un tuo post, anche se è da un po che mi siedo la domenica mattina per leggerli! Complimenti, credo che non ostante sia un po forte è molto onesto e chiaro, la stessa chiarezza che dovremmo tenere per noi stessi. Concordo con gli altri che questo post ci invita a riflettere...anche a me come a Elisa salsa una storia mi ha segnato e leggendo qualche passaggio ricordo determinate situazione ma le analizo con una chiave di lettura diversa, grazie per questo. Buone Feste
    Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  7. Avatar di Luigi

    Luigi 14 anni fa (19 Dicembre 2010 16:49)

    Molto ineteressante questo articolo. Cercare appagamento psicologico ed emotivo in altra persona è segno di debolezza e mancanza di fuducia in se stessi. Direi che instaurare un tale rapporto di dipendenza emotiva con il partner è molto deleterio per la persona che vuole crescere e migliorarsi....
    Rispondi a Luigi Commenta l’articolo

  8. Avatar di FRANCESCO

    FRANCESCO 14 anni fa (19 Dicembre 2010 16:57)

    Cara Ilaria, premesso che penso di aver superato questo problema, ti dico che ne ho sofferto molto in passato. Credo di averne individuato la radice nel rapporto affettivo avuto con mia madre, da anni deceduta. Nell'adolescenza, infatti, idealizzavo in maniera sproprositata le ragazze che mi piacevano e cadevo totalmente nell'errore che hai descritto così bene. In effetti cercavo di compensare una carenza di affetto materno, vera o presunta. Non cercavo una ragazza ma una mamma. Però tutto questo l'ho capito solo molto tempo dopo, perchè rimuovevo il problema e non accettavo la realtà. Non so se questa auto-analisi sia corretta e volevo chiedere il tuo parere su quanto esposto. Grazie.
    Rispondi a FRANCESCO Commenta l’articolo

  9. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (19 Dicembre 2010 16:53)

    @ FrancescaChiara "Preferisco la vita vera." Seguono ragionamenti (ammesso che siano tali) sulle varie "verità" di oggi. Cos'è la vita vera? E' il sapere come ottenere ciò che si vuole? Non è difficile. Vi è un modo onesto e novantanove disonesti. Ma col metodo onesto non sai se otterrai ciò che vuoi. Cos'è la vita vera? E' il porre noi stessi al centro dell'universo considerando tutto il resto come puro e semplice accessorio per le nostre soddisfazioni ed il nostro divertimento? Mi sembra miserabile! Cos'è la vita vera? Vivere ogni giorno pensando solo a come fare per ottenere, raggiungere gli obiettivi, migliorare (cosa?), dimostrare a tutti che si esiste? Io esisto, anche se gli altri non se ne accorgono e sinceramente la cosa non mi interessa. Mi interessa ottenere il benessere morale (la parola "spirituale" non mi piace). Lo so, è un obiettivo per falliti, ma meglio essere un fallito soddisfatto che un accumulatore di benessere materiale perennemente insoddisfatto ed alla ricerca continua di altro da accumulare. Se la vita vera presume considerare il tutto solo come materia esistente per il proprio personale benessere, non mi interessa. Per me la vita è quella che esiste a prescindere da me. Esisteva prima di me, esiste ora ed esisterà quando sarò morto. Se mi concentro troppo su di me, perdo un intero mondo che può darmi emozioni anche solo osservandolo. Ma siamo tutti così presi dall'egoismo inculcatoci da questa nostra "cività", da considerare questo modo di pensare una "colossale fregnaccia di un fallito pessimista".
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  10. Avatar di simona

    simona 14 anni fa (19 Dicembre 2010 17:56)

    è vero da quando 2anni fa è andata male la mia storia è stato il mio primo amore ed ancora ci penso perchè non riesco a farmene una ragione per tante cose che sono successe, vorrei sapere se lui è felice perchè io ora non lo sono,cerco in qualche modo di controllarlo per vedere a che punto è della sua vita, faccio fatica ad accettare il presente, non mi piace, non riesco a trovare un altra persona che mi piaccia veramente e malgrado mi curi e cerchi di fare qcosa per me alle volte alcune situazioni vengono a galla involontariamente, ieri sono andata a vedere aldo giovanni e giacomo al cinema(il nuovo film) e per tutto il film l'attore mi faceva venire in mente alcuni comportamenti del mio ex...uffy nn lo riesco a lasciare... che devo fare ila..
    Rispondi a simona Commenta l’articolo

  11. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (19 Dicembre 2010 18:33)

    curioso:io,ho solo amici uomini... :)))))))
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  12. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (19 Dicembre 2010 18:45)

    @ Eleonora: rispondi tu a Riccardo da parte mia???? grazie!!!!!!! ;-)
    Rispondi a FrancescaChiara Commenta l’articolo

  13. Avatar di roberta

    roberta 14 anni fa (19 Dicembre 2010 18:45)

    @Eleonora: in realtà gli amici dovrebbero essere tali indipendentemente dal sesso...ma, dato che credo poco alle coincidenza, evidentemente se esiste una predominanza sessuale...qualcosa vorrà dire...
    Rispondi a roberta Commenta l’articolo

  14. Avatar di elisa salsa

    elisa salsa 14 anni fa (19 Dicembre 2010 18:57)

    @ Simona Come ti capisco: sono nella tua stessa situazione anche se io, ormai, me ne sono fatta una ragione considerando, ora, la mia storia come una parte importante della mia vita che è legata al passato (ci sono voluti molti mesi di rimuginamenti infiniti e riflessione continua ma poi il tempo ha fatto la sua parte..!) Anch'io, molto spesso, mi chiedo come lui stia a quest'ora, cosa faccia, se abbia una nuova storia, se abbia risolto i suoi problemi; vorrei sapere tutto questo ma se lo dovessi anche solo incontrare per caso, so che non riuscirei a gestire un dialogo tanto sarebbe il disagio e il dolore per una ferita che si riaprirebbe..Eppure, involontariamente, molto spesso lui riappare nei miei pensieri! Forse io e te stiamo così perchè col nostro ex è stata la prima storia importante; lui è stato, fino adesso, l'unico uomo della nostra vita! Forse abbiamo bisogno di reinnamorarci dinuovo perchè fino a quando non accadrà continueremo ad attaccarci emotivamente, nel ricordo e nel pensiero, alla nostra storia finita..Come per te, anche per me, basta un niente per riportarmi alla memoria frasi, atteggiamenti, frammenti della nostra relazione (sia belli che brutti).. Penso dobbiamo accettare che nel nostro cuore una parte di quella storia e di quell'ex che fatichiamo "a lasciare andare" rimarrà in noi perchè è parte di noi, poi dobbiamo pensare che quando un nuovo amore verrà a scaldarci il cuore, questi ricordi ormai tristi e nostalgici lascieranno il posto alla costruzione di nuovi e magari più belli, insieme alla nuova persona che avremo accanto..! Non dobbiamo amareggiarci troppo e invece doppiamo attendere con fiducia e pazienza ciò che, sicuramente, è destinato ad arrivare! E' difficile da mettere in pratica questo atteggiamento ma se è vero che dobbiamo partire prima di tutto da noi e dall'amore per noi, pensare che presto arriverà una seconda possibilità per amare è il "miglior regalo emotivo" che possiamo donarci.. Ti sono vicina! In bocca al lupo!! :-)
    Rispondi a elisa salsa Commenta l’articolo

  15. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (19 Dicembre 2010 19:08)

    @Eleonora. Grazie della tua testimonianza. Alcuni dei passaggi che racconti li ho fatti anche io e forse li abbiamo fatti un po' tutti... La paura di amare è difficile da spiegare. Se non sapessi che ciò che mi succede va definito così, io lo chiamerei diversamente. Ti direi che ho paura di perdere chi amo o che chi amo mi ferisca. Ho paura di lludermi, ho paura della delusione. Probabilmente ne ho così paura che non mi lascio andare, ne ho così paura che cerco di controllare l'altro. Ho voltato pagina tante volte. Proprio perché l'ho fatto e ne sono uscita viva, mi ributto. Ma certo mi butto sempre solo fino ad un certo punto. E sono sempre stata così, fin dal... secondo amore. Forse il primo era una cosa diversa. E' finita male, avevo 20 anni e credevo al principe azzurro. Forse non ho mai superato quella delusione, non lo so. Avere accumulato esperienze, comunque, mi aiuta. Dalle esperienze si impara e non sono inutili se le sai leggere nel modo giusto. E questo spesso succede dopo. Le rifarei, ho imparato tanto. Che non mi sia ancora servito per superare la paura d'amare è un'altra faccenda. Non ho nessuna intenzione di chiudermi e "conservarmi". Quando sarò pronta per la persona giusta, la persona giusta arriverà. Nel frattempo faccio la mia strada e se lungo la strada incontro belle persone, persone interessanti da cui prendere qualcosa e a cui dare qualcosa, io lo faccio. L'importante è non crearsi false aspettative, non raccontarsi storie. Non ho la pretesa di trasformare la storia in corso nella storia d'amore delle mia vita, La Storia. Non so neanche se mai vivrò La Storia. E non perché sono una sfigata o gli uomini sono tutti dei bastardi, ma perché io potrei non essere fatta per La Storia. Ad oggi ho vissuto storie, più o meno belle, più o meno lunghe, dove l'amore non era al 100%. E allora? Un giorno forse vivrò quella al 100%, ma quel giorno non è arrivato. E non sono sicura che, affinché arrivi prima, io debba chiudermi e conservarmi. E, comunque, non ho voglia di farlo. Invece sai cosa? Invece ho voglia di vedere il mio amico impegnato, ho voglia di stare un po' con lui, ho voglia delle nostre chiacchiere e di fare l'amore. Anche se non è La Storia. Sento affetto per lui e so che lui ne sente per me. Le cose sono chiare, non ci sono inganni, non ci sono aspettative. E c'è più rispetto che in certe storie che mi sono capitate dove "in nome dell'amore" si calpestava ogni cosa. O non si voleva vedere. O mille altre cose. Credo che esistano molte e diverse forme d'amore. Credo che anche l'amicizia sia una forma d'amore. E anche il sesso. Amore anche per sé stessi. Tutto dipende da come lo fai. Trovo che ci sia molto amore (e perdono) per me stessa nel fare questa scelta di condividere qualcosa con questo mio amico. Qualcosa che non sarà ciò che cerchi tu, ma è ciò che va bene, ora, a me. E a lui. Le persone non si incontrano per caso. Darmi di più? Ora non sono in grado, non riesco, a darmi di più. Non per questo rinuncerò a ciò che ora posso prendere e che ho voglia di prendere. Ho pensieri, ho sensazioni felici. Sono felice e sto bene con me stessa ora che ho deciso che strada prendere. In fondo era quella che avevo voglia di prendere. Ma mi frenavano tante paure. Ora invece non vedo l'ora di dirglielo... ok, ci sto, il nostro patto, proviamo, viviamo... se soffrirò me ne andrò, ma intanto proviamoci... Certo, resta la paura più grande. Ma quella mi sarà compagna ancora per un po'. Intanto vedo di lasciarmi alle spalle le altre... anche perché sono davvero solo fantasmi. Tempo perso? Non è affatto, mai, tempo perso quello di un bell'incontro.
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  16. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 14 anni fa (19 Dicembre 2010 19:17)

    I'm just a girl With my head screwed on I'm just a girl With a smoking gun I got my fingers stung I'm just a girl With my fingers stung Bless these bones Bless this skin All of me And the mess I'm in I'm alive Yea and it's alright
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  17. Avatar di roberta

    roberta 14 anni fa (19 Dicembre 2010 19:23)

    @Bice: posso farti una domanda? Non pensi mai alla controparte? Cioè...se tu fossi la compagna, la moglie, la fidanzata dell'uomo impegnato...come la prenderesti? Scusa, non voglio giudicare ma capire...io non riuscirei mai a provare stima per qualcuno così, che vuole tutto e se lo prende senza rispetto delle scelte fatte in precedenza....
    Rispondi a roberta Commenta l’articolo

  18. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (19 Dicembre 2010 19:26)

    :-) esattamente FrancescaChiara!
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  19. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (19 Dicembre 2010 19:54)

    @Roberta. Chi dovrebbe rispettare scelte fatte in precedenza, se mai, è il marito. Io non ho fatto nessuna scelta. Se lui non mantiene una promessa, ammesso che l'avesse fatta, sono fatti suoi. Non miei. No, non ci penso e non me ne frega nulla di lei. Io sono stata tradita e non me la sono mai presa con l'altra. Se non ci fossi io, in questa posizione, ci sarebbe un'altra. Non credo che un marito e una moglie siano oggetti comprati una volta per tutte. Credo che le relazioni tra gli esseri umani siano cose diverse e fluide, che possono sempre cambiare. L'unica cosa su cui posso darti ragione è che se si erano promessi fedeltà e ora lei non sa nulla, allora è evidente che lui la inganna non dicendoglielo. Ma non so cosa si sono promessi, non so cosa sappia lei. E non sono manco fatti miei. In ogni caso nelle situazioni bisogna trovarcisi. A me è capitato di tradire. Forse gli esseri umani sono in genere vigliacchi, considerando quanto si tradisce. Di chi non proveresti stima? Di lui? Io invece la provo, ma io conosco molto altro di lui, tu giudichi solo da questo particolare ed è un po' poco... nessuno è perfetto, per me ci sono difetti più gravi. E tranquilla, puoi anche giudicare. So bene cosa può pensare di me la gran parte della gente al riguardo. Ma non me ne importa nulla, io mi penso diversamente.
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  20. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (19 Dicembre 2010 20:31)

    se è così,buon per te,BICE. io credo che gran parte delle tue paure siano dovute,a questo punto incosciamente, al fatto che non ascolti la tua voce interiore che ti dice "ALT,STAI SBAGLIANDO". son scelte di vita... che io non condivido minimamente e anch'io penso alla controparte...esser stati traditi in passato non giustifica nulla... per me è una questione di coscienza: comportarsi bene in primis a prescindere dal prossimo fa stare BENE. in tutte le sue forme. se sei felice così,continua a seguire la tua natura...anche se per come la vedo io,in questo caso...repetita non iuvant affatto!! ;))))))
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