Allora, hai deciso di occuparti dei fatti tuoi o no?

Per attrarre la persona giusta per te è essenziale che tu pensi prima di tutto a te stesso/a, alla tua vita e mantenga la tua attenzione concentrata su quello che ti piace, ti rende felice e ti fa stare bene.

E’ inutile – anzi dannoso – che tu ti occupi e preoccupi per gli altri se prima non sai che cosa vuoi per te e come fai ad ottenerlo.

E anche se qui voglio portare la tua attenzione sul partner di una coppia, ti faccio presente che “gli altri” che vengono dopo di te sono anche i tuoi genitori, i tuoi fratelli, i tuoi migliori amici e perfino i tuoi figli.

Non c’è benessere, chiarezza ed equilibrio intorno a te se non c’è benessere, chiarezza ed equilibrio dentro di te e per te. Sia ben chiaro.

Ne parlo ampiamente anche nella mia guida “Come attarre la persona giusta per te in 11 passi”(l’hanno già letta migliaia di persone, scaricala e leggila anche tu, puoi aprofittarre delle vacanze natalizie per meditarci sopra…).

E ne ho parlato provocatoriamente anche nell’articolo della settimana scorsa, nel quale ho spiegato il fatto – testimoniato anche da numerose email che ricevo ogni giorno – che molte persone si preoccupano più di capire la “controparte” e di interpretare i suoi comportamenti, che non di se stesse e dei propri desideri.

Tra l’altro, questo avviene sia che si tratti di attrarre un partner potenziale, sia che si tratti di storie finite dolorosamente e concluse per sempre.

Molte persone spostano la loro attenzione fuori da se stesse, invece di portarla all’interno e questo non va bene, non almeno in certe fasi della vita.

Sicuramente non nei momenti dell’esistenza nei quali si desidera e si ha bisogno di trovare un nuovo equilibrio emotivo e sentimentale.

Mi rendo conto che il passaggio alla convinzione: “è fondamentale  e più importante che capisca e soddisfi me stesso/a prima che mi metta a osservare gli altri e a capirli” non è per molti immediato, anzi, è addirittura difficile.

Questo succede anche perché l’educazione e il “comportamento comune” spingono nella direzione opposta: siamo abituati fin da piccoli, a scuola, a “giudicare” gli altri e a essere giudicati; a “ricamare” sulle loro scelte e sulle loro vite e a “metterci nei loro panni” (non per comprenderli, ma, ancora, per giudicarli) anche quando non li conosciamo per nulla e non è né necessario né utile (basta osservare come sono impostati non solo i giornali e le trasmissioni tv di maggiore successo, ma anche i telegiornali e le cronache politiche).

Fatto sta che ho deciso di stendere un elenco di alcune delle possibili ragioni emotive e psicologiche che, per la mia esperienza personale e professionale, stanno alla base di un atteggiamento del genere.

Credo che questo elenco ti possa essere utile per fare una sorta di “autoverifica” e per comprendere le motivazioni non solo di un comportamento davvero poco utile, ma anche di tanti “blocchi” che non ti permettono di attrarre la persona giusta, di realizzare una buona relazione e di vivere come vuoi.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Che cosa significa il fatto che rimani ostinatamente focalizzato/a su quello che dice, fa, pensa (o: ha detto, fatto, pensato) l’altra persona?

* Significa, magari, che non sei disposto/a ad accettare la realtà così com’è; non vuoi  rassegnarti ad accettare un rifiuto in quanto tale; o il fatto di non essere più amato/a: cerchi a tutti i costi di dare delle spiegazioni “trascendentali” a quello che accade, sperando che questo ti faccia soffrire di meno e ti faccia sentire meno inadeguato/a. Pensi che accettare la realtà per quella che è ti faccia stare troppo male. E cerchi di alleviare il dolore speculando e rimuginando.

* Significa, forse, che in un angolo nascosto del tuo cuore e della tua mente, non vuoi dare all’altra persona il diritto di essere così com’è. E’ tale la tua paura di soffrire e di perdere il controllo, che “pretendi” di controllare l’altro, fin nelle sue emozioni più profonde. E’ come se non gli/le  riconoscesi la sua libertà. Sicuramente lo fai in modo inconsapevole, ma lo fai.

* Significa, probabilmente, che  non vuoi ammettere e riflettere sui tuoi errori e accettare le tue responsabilità e dunque preferisci accusare gli altri di quello che credi sia un tuo fallimento personale (mentre probabilmente è un dato di fatto che non ha nulla a che vedere con il tuo valore), dando spiegazioni “complicate” a comportamenti ovvi e scontati o attribuendo all’altra persona stranezze, problemi caratteriali o atteggiamenti scorretti.

* Forse significa che non vuoi accettare e riconoscere il tuo dolore o le tue sensazioni ed emozioni forti (che ti turbano e che ti sembrano inspiegabili) e preferisci cercare spiegazioni “psicologiche” e “pseudoscientifiche” al comportamento dell’altra persona. Preferisci pensare di essere “vittima” di un’ingiustizia e di una persona “cattiva” piuttosto che prendere la consapevolezza di vivere un momento di fragilità e di debolezza. In questo caso (che si verifica anche quando ci si illude che una persona ricambi l’interesse che si prova per lei) sarebbe più utile capire da dove viene un bisogno d’amore così forte.

* Significa magari che non ti sei ancora convinto/a che il mondo delle emozioni e dei sentimenti ha regole e leggi in gran parte inspiegabili e incontrollabili, certamente differenti da quelle della logica e della razionalità. Questo ti spaventa e analizzare il comportamento dell’altro/a ti fa (all’apparenza) sentire più tranquillo o tranquilla. Ah, come sarebbe bello se potessi leggere nella mente della tua fidanzata nello stesso modo in cui riesci a interpretare gli schemi di gioco della tua squadra del cuore! O se sapessi prevedere i desideri del tuo amato così come sai usare il tuo cellulare…

* Forse non ne sei consapevole, ma probabilmente significa che ti rifiuti di voltare pagina e di andare avanti su una strada nuova. Non vuoi “lasciar andare” la persona, le emozioni legate a lei (anche quelle negative) e alla storia. Questo accade sia quando stai “corteggiando” qualcuno che non ti corrisponde come vorresti, sia quando ti trovi di fronte a una crisi o a una separazione. Hai paura del presente e del futuro o di un’alternativa e ti culli nella “paralisi dell’analisi” dei comportamenti dell’altra persona. Fai di tutto per spostare sempre più avanti nel tempo il momento in cui decidere di prendere in mano la tua, di vita. Ti occupi dell’altro/a con la scusa che hai “l’esigenza di capire”. In realtà è l’idea di occuparti di te a spaventarti mortalmente…

* Significa anche, probabilmente, che hai una bassa autostima e questo ti porta a mettere l’altra persona a un livello più alto del tuo (e anche delle altre persone) e affidare a lei la facoltà di giudicare il valore tuo e del tuo operato. Allora quello che ti interessa davvero non è capire che cosa pensa e come ragiona, ma “solo” conoscere qual è la sua vera opinione su di te, il giudizio che ha emesso.

So che questo articolo è un po’ tosto. Diciamo che ho preso il toro per le corna.

Ora lasciami un commento con la tua opinione.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

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214 Commenti

  1. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (25 Dicembre 2010 7:23)

    Eleonora, non tutti i gemelli nè i pesci hanno queste caratteristiche: è Natale, sii più buona. L'uomo col quale c'è stata la migliore comprensione in vita mia è dei pesci. Un po' rompiscatole sì ma non con me, e poi una classe immensa, compensava tutto.
    Rispondi a Amina Commenta l’articolo

  2. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (25 Dicembre 2010 12:34)

    CERTO,CARA AMINA... OVVIO!! :))))) ho elencato i difetti giusto per BICE;naturalmente ogni persona compensa con altro!:)))))) BUON NATALEEEEEEEE,carissimi!! :))
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  3. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (25 Dicembre 2010 13:22)

    La mia migliore amica dell'adolescenza era gemelli. E lo sono amici e colleghi con cui mi trovo benissimo oggi. Riconosco in loro una doppiezza, questo sì. Ma una volta capita non è un problema. Sulla falsità... ho imparato una cosa: spesso le persone raccontano bugie o sono false per essere accettate, per il quieto vivere. Una scorciatoia, una forma di difesa. Molte volte basta essere meno critici, meno esigenti, meno rigidi per mettere gli altri in condizioni di essere sé stessi. Ora qualcuno dirà che bisogna essere sinceri comunque, a prescindere, bisogna avere il coraggio di essere sé stessi. Sì, questo è il mondo ideale, la realtà è un'altra cosa. Ho imparato che se invece di pretendere perfezione, esercito la comprensione, instauro rapporti migliori, più sinceri. E poi apprezzo di più gli altri, sono meno in lotta con tutti e il mondo mi appare migliore. Sai cosa è strano, Ilaria? Che a volte mi riesce meglio perdonare agli altri che a me stessa... invece dici sempre che è da sé stessi che si deve partire. Credo che tu abbia ragione, eppure mi rendo conto che la mia crescita è partita dal cambiare il rapporto con gli altri. Forse è solo un'impressione. Forse ero cambiata prima io e non me ne sono resa conto. In effetti avevo la consapevolezza. ma non l'accettazione. Eppure ho imparato ad accettare di più gli altri. Quegli atteggiamenti che ho detto di avere verso gli altri, in particolare il controllare gli altri è una cosa che appartiene più al mio passato che al presente, sebbene ogni tanto riaffiori come istinto. E' più vero che ancora fatico con le emozioni... @Roberta: ascendente in segno d'aria, pure! Accidenti, in teoria vivi su un altro pianeta...
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  4. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (25 Dicembre 2010 23:57)

    Riccardo caro,fatti sentire... :)
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  5. Avatar di simona

    simona 14 anni fa (26 Dicembre 2010 23:04)

    @ Elisa salsa le tue parole mi hanno fatto stare megliio, grazie veramente, è vero è l'unico bel ricordo d'amore che abbiamo, ma ne verranno altri, ci dobbiamo solo rinnamorare e soprattutto dobbiamo farlo prima con noi stessi. la lezione l'abbiamo capita ora la applicheremo, siamo sulla strada giusta.
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  6. Avatar di roberta

    roberta 14 anni fa (27 Dicembre 2010 12:30)

    @Bice: pensa che io sono in effetti in attesa di una marziano!!! Quanto hai ragione ;-) scherzi a parte, sono talmente tanto concreta in alcuni aspetti della vita che in altri sono appunto totalmente scollata dalla realtà...se però scopro che è tutta colpa deglia astri...:-)
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  7. Avatar di enrica

    enrica 14 anni fa (19 Gennaio 2011 0:15)

    cara ilaria, leggendo il tuo articolo non ho capito se a questo punto la soluzione migliore per me sarebbe quella di lasciar andare il mio partner che in questo momento non si può dire mi stia rendendo molto felice. spero vorrai rispondermi, ma per farlo avrai bisogno di conoscere la storia. lui è un uomo separato e ha due figli. all'inizio della storia è stato chiaro non voleva saperne nè di matrimonio nè di figli perkè ha sofferto molto e non credeva più nel matrimonio, anzi non era neanche tanto sicuro di potersi di nuovo innamorare, inoltre avendo difficoltà anche economiche, matrimonio e figli erano assolutamente da escludere. dopo qualche mese mi ha dichiarato il suo amore dicendomi che non aveva mai provato nulla del genere e che soffriva molto perckè si sentiva in colpa nei miei confronti. siamo rimasti insieme due anni e mezzo. i primi due sono stati bellissimi, poi è iniziata la crisi. le sue difficoltà economiche sono aumentate e il suo senso di colpa lo ha portato a lasciarmi dicendomi che non mi amava +, ma che nessuna avrebbe mai preso il mio posto. siamo stati divisi per ben 8 mesi. nei primi 5-6 mesi lui mi chiamava tutti i giorni, diceva che almeno la mia amicizia non doveva togliergliela nessuno, e alla comunione di suo figlio ha voluto ke ci fossi. poi però ha iniziato a frequentare un'altra, separata con un figlio con la quale non avrebbe avuto quindi le stesse difficoltà. Io gli ho chiesto di fermarsi finkè era in tempo, perkè credevo ancora nel ns amore, mentre parlavamo sentivo ke le mie parole lo stavano mettendo in crisi, ke non era più sicuro di ciò ke stava facendo (Ilaria, anke se mi riconosco in molti degli atteggiamenti ke descrivi, spero ke i tuoi articoli non vogliano dire ke non possiamo fidarci delle sensazioni ke proviamo quando parliamo con una peersona che amiamo e ke ci ha amato) e lui mi ha risposto a quel punto ke lui stava già pensando di lasciar perdere xkè non riusciva a provare niente x lei, ma ke cmq io e lui non saremmo mai più tornati insieme xkè il senso di colpa lo faceva stare troppo male e invece così stava bene. gli ho detto di non farsi sentire più. dopo pochi giorni questa storia è finita. lui si è buttato completamente nel lavoro, più intenso durante l'estate. finito il lavoro è tornato a cercarmi con una scusa, anche se lui dice che non era una scusa. fatto sta ke da lì abbiamo ripreso a sentirci (mi cercava sempre lui) a vederci e a parlare di noi. devo ammettere ke ho iniziato io a toccare l'argomento, ma perkè vedevo dei segnali da parte sua. alla fine lui ha ammesso che l'unica persona ke vede al suo fianco sono io e ke dopo aver scoperto con me cosa significa fare l'amore, il sesso (ke dice di aver fatto una sola volta con quell'altra, perkè poi trovava sempre delle scuse per non farlo) non gli piace più. un giorno abbiamo toccato anche l'argomento matrimonio e questa volta ha risposto ke in effetti sarebbe giusto, seppur dopo un periodo di convivenza. il problema però sta nel fatto ke lui è sempre più nervoso xkè da mesi è senza lavoro, a parte qualke lavoretto saltuario, e spesso vuole stare da solo. viviamo in due paesi diversi e ci vediamo poco un pò xkè dice di voler risparmiare sulla benzina un pò xkè si sente nervoso e non vuole uscire. ci vediamo una due volte la settimana e a volte capita ke io mi arrabbio e lui dice ke lo soffoco e ke avremmo fatto meglio a non correre troppo, ke stava meglio quando stava da solo xkè anke se non riesce a vedere nessun'altra accanto a sè, cmq in questo momento sente di non poter sopportare un legame così, vuole stare con me, ma no lo devo soffocare. Ora la mia domanda è: devo lasciar andare questa persona o è possibile ke lui abbia ragione e ke io mettendo in atto tutti i comportamenti ke tu descrivi lo stia effettivamente soffocando? tutte le seghe mentali di cui parli io mele faccio costantemente, cerco continuamente di interpretare i suoi comportamenti, le sue parole, i suoi sentimenti, cerco di dare una spiegazione a quello ke è successo, al xkè se n'è andato xkè è tornato e non è ke questi ragionamenti li faccio tra me e me, ma ricopro lui di domande e di xkè. lui mi dice sempre ke sbaglio a cercare spiegazioni a tutto, ke così facendo lo sto allontanando di nuovo e ke dovrei pensare solo al fatto ke ora stiamo insieme punto e basta.
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  8. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (19 Gennaio 2011 15:41)

    @ Enrica: scusa ma quest'uomo, ti dà qualcosa? La mia impressione è che non ti dia niente, ma che ti tolga soltanto.
    Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  9. Avatar di enrica

    enrica 14 anni fa (22 Gennaio 2011 14:02)

    Non so cosa risponderti onestamente. Ripeto, i primi due anni sono stati davvero belli e ora sembra essersi convinto anche sul matrimonio, anche a sua sorella ha detto ke spera di sistemarsi con il lavoro in modo da potermi dare ciò che merito. sul fatto ke lui stia male a causa del lavoro non ho dubbi, la sua sofferenza si legge molto chiaramente negli occhi e nei momenti di lucidità ammette di non comportarsi proprio bene, ma ke ciò è dovuto al fatto ke è sempre nervoso. quando è nervoso preferisce stare da solo. d'altra parte io ammetto di essere spesso pesante, gelosa del passato, ossessionante, questo me lo dicono anche gli altri e infatti quando lo lascio in pace lui si comporta meglio. non è una persona cattiva te lo posso assicurare, tutte le persone intorno a lui gli vogliono un gran bene e lo stimano. Non ha avuto una vita facile, ha perso il padre quando era ancora un ragazzino e ha dovuto sempre rimboccarsi le maniche. alla sua prima famiglia ha dato tutto se stesso, la sua ex moglie lo ammette, ma lei lo ha tradito nel peggiore dei modi, andando a rincorrere un ex fidanzato di cui ha dichiarato di essere sempre stata innamorata. Sicuramente è una persona molto orgogliosa che difficilmente ammette i propri errori. Quando è tornato non voleva parlare di quella storia con quell'altra perchè diceva di provare vergogna per quello che aveva fatto. inoltre è uno che non ama fare promesse ke non può mantenere, perciò si parla poco di quello ke ha intenzione di darmi. Dice di rendersi conto di essere diventato un'altra persona a causa di tutti problemi, di essersi incattivito, e ke lui per primo prova disprezzo per ciò ke è diventato. Speriamo entrambi ke trovi presto un buon lavoro, qualcosa finalmente sembra muoversi, e ke una volta risolti i problemi torni ad essere quello di una volta. Spero solo che questa trasformazione sia reversibile, dimmelo tu per favore.
    Rispondi a enrica Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (22 Gennaio 2011 14:19)

      In questo senso io non posso dirti proprio niente. E come potrei? :) Quello che mi colpisce di quanto scrivi è che parli sempre di altri (di lui, di chi vi sta intorno, della sua ex moglie etc.), ma mai di te (se non in relazione a lui). Direi che invece è fondamentale che tu sappia rispondere alla domanda: che cosa ti dà questo rapporto? Quello che ti dà è quello che vuoi? Ti basta? Ti permette di realizzare il tuo disegno di vita personale?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  10. Avatar di enrica

    enrica 14 anni fa (22 Gennaio 2011 22:22)

    allo stato attuale delle cose l'unica risposta sembra essere EVIDENTEMENTE NO! Ma io spero tanto che risolti i suoi problemi, (e credimi ne ha perchè nel posto dove viviamo non è facile trovare un lavoro), lui possa tornare quello di una volta. Solo a quel punto posso capire se il suo comportamento attuale è davvero dovuto al suo nervosismo o se è puro egoismo. Io spero ke tutto possa ancora cambiare e di poter finalmente avere una vita serena con lui e francamente penso che anche lui lo voglia in realtà.
    Rispondi a enrica Commenta l’articolo

  11. Avatar di Single Milano

    Single Milano 14 anni fa (2 Febbraio 2011 19:59)

    Il tema degli spazi personali e l'invasione degli stessi é un tema che oggi piú che mai é determinante in una coppia. Si puó essere determinati e fedelissimi, ma quando la tua metá comincia a essere molto pressante, ecco che il dialogo in una coppia DEVE venire fuori, pena il fallimento inevitabile della relazione.
    Rispondi a Single Milano Commenta l’articolo

  12. Avatar di Alessia

    Alessia 9 anni fa (16 Giugno 2015 15:40)

    Bello. Io mi riconosco in alcuni.ho bisogno di analizzare perché ho bisogno di capire cosa posso aver sbagliato e disinnescare la manipolazione subita. Ho bisogno di sapere se veramente ho commesso errori gravi che hanno portato alla rottura o se fosse la sua scusa per mollarmi ed avere la coscienza a posto dandomi la colpa. Sicuramente è sintomo di poco valore per me stessa perché ogni frase mi manda in confusione e torno li. Voglio controllarlo? Non ho mai voluto. Ho sempre e solo voluto chiarezza. Adesso non lo amo ma non riesco a chiudere perché non riesco a capire perché mi ha fatto cosi male e mi odi cosi tanto. E penso io sono sola lui no, quindi forse aveva ragione... Magari una ragione perché ha fatto ciò non c'è. Oppure magari io lo obbligavo a fare i conti con quello che non voleva. Fatto sta che non riesco a chiudere
    Rispondi a Alessia Commenta l’articolo

  13. Avatar di Sofia

    Sofia 9 anni fa (20 Agosto 2015 20:23)

    Ilaria, con questo tuo articolo mi hai messo ko perchè mi sono ritrovata in tutto e per tutto. è vero, il giudizio degli altri è importante per me e tendo a mettere l’altra persona a un livello più alto del tuo e affidare a lei la facoltà di giudicare il mio valore. In questo senso in cui sono in crisi non sai quante volte penso perchè si è comportato male con me, cosa ho fatto per meritarmi certe battute cattive da parte sua e cerco a tutti i costi di darmi una spiegazione. Il mio problema è che ci lavoro insieme e tra poco lo rivedrò e non so come comportarmi. Sicuramente soffrirò a rivederlo, già lo so. Cosa mi consigli? grazie di cuore.
    Rispondi a Sofia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (20 Agosto 2015 21:51)

      Sofia, c'è una sola cosa da fare: trattarlo da collega. Buongiorno e buonasera e discussioni (brevi) inerenti solo il lavoro. Evita le pause caffé e i pranzi da sola con lui. Se riprova (da quella gran faccia tosta che é) a chiedere il tuo aiuto/sostegno/consiglio, fagli un grande e fintissimo (come lui) sorriso e rispondi che hai da fare. Non tornare sulla questione del suo comportamento deludente quando stavi male. Non parlare della moglie gelosa con cui si para il cu*o da sempre. Ignora la storia della vostra amicizia. E, ovviamente, rifiuta di incontrarlo fuori dal lavoro. Tu hai altro e di meglio da fare che perdere tempo con questa abominabile feccia. Coraggio! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  14. Avatar di Eil

    Eil 9 anni fa (12 Marzo 2016 12:26)

    Ciao Ilaria! E' la prima volta che commento, e lo faccio con riferimento ad un post che leggo spesso e volentieri. Innanzitutto grazie per il tuo lavoro! Vorrei farti una domanda, che spero non esca troppo dal seminato dell'articolo. Perché, anche quando comincio a concentrarmi davvero sulla mia vita e i miei progetti e riesco a chiudere relazioni (anche solo di amicizia) che non mi danno valore, rimango sempre con la spiacevole e dolorosa sensazione di essere io a perdere qualcosa (e qualcosa di fondamentale!!)? E' a causa di qualche schema mentale di cui non ho consapevolezza? Grazie, e buon sabato!
    Rispondi a Eil Commenta l’articolo

  15. Avatar di Gea

    Gea 8 anni fa (3 Settembre 2016 9:08)

    Bellissimo articolo per il week-end e per tutti i giorni dell'anno. Ilaria, il tuo blog é davvero una miniera d'oro! :-) Ottima idea quella di riproporre articoli vecchi, come anche le tue massime postate su FB. Grazie di cuore per renderle accessibili anche a chi, come me, non é sui social. Buon week-end a te e a tutti! :-)
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  16. Avatar di Fiorediloto2

    Fiorediloto2 8 anni fa (21 Gennaio 2017 15:13)

    Mai come in questo periodo sto capendo quanto è vero questa cosa..... che le tue passioni e dedicarti a cose che ti piacciono può davvero salvarti la vita. Sono reduce da un'ennesima "delusione" (in realtà facilmente prevedibile... ammetto di essere stata piuttosto ingenua). Ma ho avuto la fortuna, proprio durante questo periodo in cui sicuramente ero di umore un po' basso, di essere contattata per collaborare a un piccolo progetto: la realizzazione di una performance di danza e teatro (nella quale potevo essere co-autrice per quanto riguardava la coreografia). Bene, da quando ho iniziato a pensare, immaginare, creare, in vista di questa esibizione, fino all'esibizione stessa, sono entrata come in una "bolla" creativa, dalla quale sono riuscita a tener fuori tutti i miei pensieri negativi sulle delusioni sentimentali. E' stato un momento bellissimo, impagabile che mi ha nutrito davvero l'anima... è proprio vero: dedicarci alle nostre passioni è ciò che realmente ci rende vivo. Ciò non vuol dire che dobbiamo trascurare il nostro aspetto relazionale e sentimentale, perché ritengo sia importantissimo anche realizzarci in quel campo.... però è bello sapere che abbiamo sempre un luogo felice che è solo nostro e nessuno ce lo può togliere.
    Rispondi a Fiorediloto2 Commenta l’articolo

  17. Avatar di simona

    simona 8 anni fa (22 Gennaio 2017 0:17)

    Ciao Ilaria, ti conosco via web letteralmente da ieri e trovo il tuo modo di comunicare determinato, pulito ed efficace. Ti leggo volentieri e mi concentrerò sulla tua guida il prima possibile perché sono curiosa di provare l'effetto che farà su di me.
    Rispondi a simona Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (22 Gennaio 2017 10:57)

      Ciao Simona, benvenuta! Mi é piaciuto molto l'uso dell'aggettivo "pulito" per definire la comunicazione di Ilaria. In effetti, in un Web pieno di torbide pozzanghere, il sito di Ilaria é una sorgente d'acqua pura! Colgo l'occasione per ringraziare Ilaria per il suo lavoro ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  18. Avatar di Viviana

    Viviana 6 anni fa (9 Giugno 2018 11:58)

    "Hai paura del presente e del futuro o di un’alternativa e ti culli nella “paralisi dell’analisi” dei comportamenti dell’altra persona. Fai di tutto per spostare sempre più avanti nel tempo il momento in cui decidere di prendere in mano la tua, di vita. Ti occupi dell’altro/a con la scusa che hai “l’esigenza di capire”. In realtà è l’idea di occuparti di te a spaventarti mortalmente". Colpita e affondata. Giorni fa ho rivisto una vecchia amica d'infanzia, mi ha detto che sta per sposarsi con un militare geloso in maniera morbosa, che sostiene che non ci sia bisogno che lei lavori perché tanto il suo stipendio basta per entrambi e si trasferirà con lui in un'altra regione. La cosa mi ha sconvolto perché pensare che lei, nel 2018, sia disposta a rinunciare a tutto per una persona che conosce, francamente, poco - la loro storia è stata perlopiù a distanza - a piegarsi a tutto, lasciando decidere a lui cosa votare, dove vivere, come vestirsi, quando sposarsi, se lavorare... Mi fa paura, è da quando me l'ha detto che rifletto su come potrei aiutarla ad aprire gli occhi, a proteggersi almeno un po', a riflettere ancora un po' prima di un passo così importante, a dissezionare, a rimuginare su cosa è fallito nella società odierna, se una mia coetanea, che è laureata, possa arrivare a sognare di vivere una vita più all'antica di quella vissuta da mia madre e, a dirla tutta, perfino della mia bisnonna, che ha lavorato per tutta la vita, perfino durante il fascismo, pur non avendo neanche bisogno a livello economico. Analisi, dissertazioni: e la mia sessione d'esami? E i capitoli della mia tesi? E le decisioni su cosa fare della mia vita una volta laureata?
    Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (9 Giugno 2018 12:13)

      Ah ah ah! Brava! Oltrettutto ti alieneresti l'amica. Mi dispiace per lei, davvero (devo specificarlo) e per le tante donne che come lei ancora tornano a una vita più all'antica delle nostre bisnonne e di sicuro meno interessante. Terribile. Tu studia e laureati, datti da fare!!! ;)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Viviana

      Viviana 6 anni fa (9 Giugno 2018 15:13)

      Sì, Ilaria, voglio davvero darmi da fare :) Mononoke non so se sia una questione di area geografica oppure no, ma anche nel caso della mia amica sua madre ha fatto lo stesso tragico errore e lo sta pagando molto -troppo- caro. Forse ha ragione Jung, i figli spesso commettono gli stessi errori dei genitori, replicano lo stesso schema disfunzionale inconsciamente. Spero che le cose a lei vadano meglio, in ogni caso siamo responsabili solo della nostra vita, non di quella degli altri, anche se vogliamo loro un gran bene.
      Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

    • Avatar di Mononoke

      Mononoke 6 anni fa (9 Giugno 2018 13:02)

      Cara Viviana, è successo anche a me con un amica dell'università. Lei laureata in architettura con master, lavoro e tutto il resto, si è sposata a 40 anni per la troppa pressione familiare e della sua cerchia di amici (della parrocchia per intenderci) con un uomo che aveva bisogno del matrimonio per "normalizzarsi". Il marito l'ha convinta a lasciare il lavoro e si sono trasferiti dalla Sicilia in uno sperduto paesino dell'Alto Adige, poca vita sociale, zero vita culturale. E dire che la madre di questa amica, che purtroppo ha perso il marito, si è ritrovata a 60 anni a dover andare a vivere con la sorella e la zia perché incapace di portare avanti la propria vita senza il marito che pensava a tutto e per tutto a lei. Questo avrebbe dovuto aprire gli occhi alla figlia che invece si sta mettendo nelle stesse condizioni della madre. Lo so che sembrano situazioni assurde nel 2018, roba da bisnonne ma sono anche queste parte della realtà e manco tanto rare, sopratutto nel sud Italia. E questo è molto molto triste!
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  19. Avatar di Viviana

    Viviana 6 anni fa (17 Ottobre 2018 17:18)

    Rileggo di tanto in tanto questo articolo, ma oggi sento di averlo capito un po' di più. Ho finito di leggere "Donne che amano troppo" della Norwood e certe pagine sono state dei veri e propri ceffoni. Ho capito che devo seriamente lavorare sul mio bisogno di aiutare gli altri, perché non c'è niente di altruistico e di positivo in tutto ciò, voglio solo distrarmi dall'affrontare le questioni difficili che mi si presentano davanti. E nel mio caso questo si manifesta più acutamente nelle amicizie e con mia madre e mia sorella che con gli uomini. Probabilmente sono solo stata molto fortunata a non aver trovato l'incastro perfetto a questa mia disfunzionalità. E voglio fare tesoro di questa fortuna, di questa nuova, dolorosa, consapevolezza e rimboccarmi le maniche, perché ho tanto da lavorare. Grazie Ilaria, ancora una volta, per aver creato questo spazio, per i consigli di letture che ci hai fornito e che ci fornisci, per ciò che scrivi e per come lo scrivi, grazie.
    Rispondi a Viviana Commenta l’articolo