“Ma (per me) è DIFFICILE!”

Se vuoi attrarre la persona giusta per te e la relazione giusta per te devi convincerti che è possibile, che dipende da te (ed è proprio perché dipende da te che è possibile) e che devi compiere delle azioni che ti portano all’obiettivo al quale vuoi arrivare.

Insomma, è soprattutto utile che tu assuma un atteggiamento mentale produttivo relativamente a quello che desideri.

Sono tutti argomenti dei quali ho parlato ampiamente nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te” e anche in alcuni altri post sul blog.

Ora voglio approfondire l’argomento prendendo spunto da alcuni commenti che sono stati fatti all’articolo della settimana scorsa, quello dedicato allo “standard” di felicità che tu, giorno per giorno scegli e stabilisci per te.

Il mio obiettivo, con questo articolo, è quello di osservare con te alcuni fatti da un punto di vista diverso, quello di farti mettere, almeno per un momento, in una posizione insolita e mai considerata rispetto a certi temi caldi che riguardano l’attrazione.

Alcuni lettori hanno sollevato una serie di questioni che ritengo molto interessanti. Anche perché sono condivise da molti single, di tutte le età e di tutti i generi.

***

C’è chi ha fa notare, per esempio, che spesso è molto difficile definire che cosa si vuole per se stessi e che, inoltre, altrettanto spesso, si vorrebbero vivere delle esperienze diverse da quelle che si vivono in realtà: purtroppo le condizioni esterne spesso sono talmente difficili da impedire di vivere come veramente si vuole.

Infatti, sostengono alcuni, a una certa età e in certe situazioni della vita, ci si ritrova single in un gruppo di amici accoppiati e, volenti o nolenti, è complicato uscire in compagnia; oppure si vive distanti dagli amici più cari e quindi, ancora, è difficile avere una vita sociale interessante.

Qui di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. Procediamo per gradi.

E, soprattutto, evitiamo di mettere tutto in un unico calderone, di mettere tutto insieme.

Mettere insieme questioni diverse è tipico di chi è in difficoltà e tende ad affastellare i problemi: un po’ come quando non si trova il bandolo della matassa e nel tentativo di districare il filo lo si annoda ancora di più. A me capita con il filo dell’auricolare del cellulare.

Un pressuposto di partenza importante è, dunque: non mettere tutte  insieme le varie questioni che vuoi risolvere.

Se vuoi risolvere gli aspetti critici della tua vita, separali uno dall’altro, affrontali uno a uno, passo passo.

***

Quindi, partiamo dal tema: “non ho passioni, non so quali sono le mie passioni”. Ok. E allora? Dove è il problema? Non hai passioni, va bene, ma sono certa che ci sono delle cose che ti piacciono e ti fanno stare bene, mentre ci sono delle cose che non ti piacciono e non ti fanno stare bene.

Giusto?

La tua felicità la costruisci facendo le prime e riempiendo la tua vita delle prime e non facendo le seconde, cioè svuotando la tua vita delle seconde.

Non solo: se riempi la tua vita facendo le cose che ti piacciono e non facendo le cose che non ti piacciono, sai che succede? Che magicamente incontrerai sulla tua strada persone con le quali hai molto da condividere, con le quali ti trovi in sintonia e che, probabilmente, ti piacciono e alle quali piaci. Operi una selezione, non facendo nessuna fatica. E indirizzi la tua vita nella direzione migliore per te.

E questa è una risposta pratica che diventa: fai quello che ti piace e non fare quello che non ti piace.

Ancora, da un altro angolo visuale: ma non è che pensi di non avere passioni semplicemente perché pensi che “avere passioni” sia chissà che cosa, sia qualcosa di grande, importante, esaltante ma così tanto che non è possibile che la passione sia qualcosa che ti possa appartenere?

Ci hai mai pensato?

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

E questa è una considerazione che in pratica diventa: vivi la tua vita, segui quello che ti piace, ascolta le tue sensazioni e smettila di farti domande e di misurarti.

***

Ora passiamo al tema: per me è molto difficile conoscere persone nuove, figurati, alla mia età mi è difficile fare incontri e poi, anche se incontro qualcuno si tratta di persone deluse, disilluse, spaventate, che non hanno voglia di impegnarsi… (riguardo questo tema ricevo moltissime mail che arrivano da persone che vanno dai 20 ai 40 anni, in ugual misura…).

Ok, partiamo dal presupposto che, per noi esseri umani civilizzati, che vivono in una società molto (ben) organizzata (troppo?), ci sono percorsi di vita “preparati” e “predisposti” dall’esterno: dall’età di tre anni (e anche prima, negli asili nido) veniamo incanalat i in un itinerario di crescita – costituito dalla scuola innazittutto e poi da tutto quello che le ruota intorno, come l’educazione religiosa, lo sport, le attività ricreative etc. etc. – per il quale succede che legami, amicizie e anche storie sentimentali si creino in modo semplice, “spontaneo” e “naturale”.

Cioè: la scuola e tutto quello che succede durante il naturale percorso di crescita di una persona, rende piuttosto naturale socializzare con persone della stessa età e anche con caratteristiche simili.

Poi, a un certo punto della vita, questo percorso “preorganizzato”,  si conclude. E con esso si conclude anche una modalità di socializzare, che, per molti, – forse per la maggioranza – , ha regolato la loro esistenza.

In relazione a questo, dunque, si può dire che in effetti – a una certa età J – i modi di socializzare si modificano.

Diventa più difficile socializzare? Dipende.

Da che cosa dipende?

Da come consideri la cosa. Se pensi che conoscere persone nuove a 20, 30, 40 anni sia lo stesso che conoscere persone nuove a 10 o a 15 anni, di sicuro ti può sembrare difficile.

Se invece pensi che conoscere persone nuove sia semplicemente diverso da com’era quando eri giovane o molto giovane, di sicuro, alla lunga non ti sembrerà affatto difficile incontrare gente interessante.

Di certo c’è una considerazione da tenere bene a mente: è importante che tu ti attivi per conoscere gente nuova. E’ essenziale che tu passi dall’imobilità al movimento: il solo metterti in movimento ti permette di restare in movimento. E il movimento crea eventi, dai quali puoi ottenere i risultati che desideri.

Restare immobile ti costringe a… restare immobile, in un circolo vizioso che si autoalimenta. Anche nei tuoi pensieri e nei tuoi modi di pensare.

Per questo, anche, il fatto che i tuoi amici siano accoppiati o siano lontani potrebbe non essere un aspetto critico, ma un’opportunità per te: se tu continui a frequentare i tuoi amici, ti viene difficile conoscere gente nuova. Giusto?

Dunque come si traducono in pratica queste considerazioni? Io credo in questo modo: smetti di concentrare i tuoi pensieri e la tua attenzione sul fatto che è “difficile”.

Concentrati sul fatto che conoscere gente nuova – e incontrare la persona giusta per te – richiede che tu trovi delle modalità diverse.

Insomma: è facile, basta che tu ti concentri a pensare qual è il modo più giusto per farlo.

Lasciami le tue opinioni, i tuoi commenti e le tue domande.

Cordialmente

Ilaria

 

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111 Commenti

  1. Avatar di dania

    dania 14 anni fa (21 Maggio 2011 0:13)

    Buona sera a tutti...è la prima volta che lascio un commento spero di riuscire a comunicare in modo corretto il mio stato d'animo... ...da meno di un mese ho concluso un rapporto di 3 anni...oggi mi ritrovo con una casa vuota cresciuta insieme a una persona nella mia città natale e con un lavoro in un altra città (vita da pendolare iniziata in prospettiva di una convivenza che non ha fatto in tempo ad essere vissuta...)... qui mi ritrovo la sera con mia madre (dopo una vita passata fuori casa)... ho solo una coppia di amici che dolcemente si presta ad accogliermi amorevolmente...ma mi rendo conto che a 35 anni forse ho trascurato un pò troppo me stessa per un idea di rapporto di coppia e di famiglia che forse esisteva solo nella mia testa... Sono una donna Gay intrappolata nella visione di un rapporto vissuto come normalità e non come ghettizazzione... Per me è molto difficile trovare persone come me Gay "normali" che aspirano a una vita normale.... che vogliono condividere degli interessi senza necessariamente combinare delle situazioni.... Dei locali ormai ho la nausea...come dei mille siti ricettacolo di perversioni o individui ambigui... Sono in un momento di stasi....dove non so come muovermi....trasferirmi nella città del mio lavoro? (vorrei anche cambiare lavoro che si trova un ora di strada da casa mia)...rimanere qui e cercare nuova gente? (ma sarebbero sempre le stesse persone)... Penso sia giusto rimettersi in movimento...ma dove?...in questo momento la confusione mista al dolore non riesce a farmi vedere la strada giusta...eppure in 3 anni nel mio cuore ho sempre saputo che c'era qualcosa che non mi tornava nella relazione che stavo vivendo...NON HO VOLUTO VEDERE....ho preferito credere alle sue belle parole che mi hanno stravolto i pensieri... Volevo ringraziare Ilaria e le persone che scrivono i loro pensieri....i primi giorni sono stati confortati da voi anche se non lo sapevate... Io ho il terrore di non vivere quell'amore...che ti fa star bene....quello che non riesco a fare è vivere solo per me (ho paura di chiudermi dentro il mio mondo perfetto come ho già fatto fino ai 20 anni...poi una serie di relazioni sbagliate fino ad oggi).. tutto mi sembra importante solo se condiviso con una persona al mio fianco... Premetto che ho un lavoro che mi appassiona....e sono molto gratificata...a volte penso che se sarò destino la incontrerò magari per strada o in uno dei miei viaggi per lavoro... Non appartengo a quel mondo che ci vede come un gruppo di persone che devono manifestare la diversità...perchè per me è la mia normalità... Grazie per questo momento di sfogo...
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  2. Avatar di Stefano

    Stefano 14 anni fa (21 Maggio 2011 8:57)

    Per quanto sia solo un aspetto secondario dell'articolo, mi è molto piaciuta la prima parte sulle proprie passioni: che non sono individuate come categorie fisse, bensì con la semplice definizione del "quello che ti piace fare". Vorrei inoltre condividere un esperimento fatto da non mi ricordo chi, che mi è venuto in mente quando ho letto il titolo del post: secondo gli studi, il cervello attribuisce i successi alle proprie capacità, mentre i fallimenti sono automaticamente colpa di fattori esterni e difficoltà incontrollabili. Secondo me è buona cosa liberarsi da queste errate convinzioni, e assumersi la responsabilità dei propri fallimenti per riuscire a migliorare sempre di più.
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  3. Avatar di raffaella

    raffaella 14 anni fa (21 Maggio 2011 9:07)

    ehi...stai parlando con me?? :-) che ti dico Ilaria? Tutto talmente giusto da non sapere nemmeno come replicare...solo che sono per natura pigrissima e dunque non avevo più voglia di faticare per rimettermi in gioco e cercare strade nuove...lo so lo so che la pigrizia non esiste ma significa solo mancanza di motivazione reale, ma sono sempre stata poco capace di organizzare le cose, ho sempre lasciato fare ad altri con più volontà di azione...(e anche qui ritornano gli esempi della mia famiglia, questo il modello che ho avuto, questo ho imparato); ed ora che l'iniziativa tocca a me sono in grande difficoltà :-(
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  4. Avatar di Umberto

    Umberto 14 anni fa (21 Maggio 2011 9:09)

    Il paradosso più frequente è che spesso siamo bravissimi a dare consigli (di ogni tipo) agli altri, ma non riusciamo a darli per niente a noi stessi, come se ci importasse di più della vita di altre persone che della nostra. Dici bene Ilaria, non bisogna pensare che le cose siano difficili, altrimenti non si iniziano mai. Io ho notato che l'unico modo per cambiare una determinata situazione è fare qualcosa che inizialmente ci mette a disagio. Un pò come guidare....a 18 anni nessuno sa guidare, eppure ci sono milioni di persone che hanno la patente. Quando sei dentro la scuola guida hai l'impressione che ci siano troppe cose da sapere e a cui fare attenzione.....poi col tempo ti rendi conto che erano solamente paure create dalla tua mente, e adesso quelle cose ti vengono addirittura in automatico.
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  5. Avatar di occhiverdi

    occhiverdi 14 anni fa (21 Maggio 2011 9:10)

    più ci penso ma queste nuove modalità mi sfuggono, a 35 anni sembra che ł' unica alternativa sia cedere alle sfacciate proposte di uomini straimpegnati, gli uomini liberi dove sono? e poi una volta trovato, non è detto che scatti la chimica necessaria per l' inizio di una relazione/ frequentazione. forse bisogna solo accettare che non tutti abbiamo lo stesso destino ,mi sento fra quelle persone che non hanno l' anima gemella.
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  6. Avatar di Aliyah

    Aliyah 14 anni fa (21 Maggio 2011 10:17)

    Ciao Ilaria, prima di scrivere la mia opinione ci ho riflettuto un po': è decisamente vero che le modalità per conoscere persone "nuove" debba essere "diverso" da quello proprio dell'adolescenza o degli anni degli studi. Non trovo però la soluzione nel focalizzarmi sulla qualità "diverso". Certo, venire a contatto con persone nuove può anche essere relativamente semplice, è proprio il conoscerle, poter frequentare, avere la possibilità di ampliare le proprie conoscenze in modo altro da una fuggevole chiacchierata davanti alle casse del supermercato che risulta complesso (vedi? non ho detto "difficile" ! :) ). Non parlo solo di uomini-donne in quanto "persone giuste" potenziali, parlo di conoscenze per amicizie. Sul luogo di lavoro è ben difficile poter approfondire le conoscenze, e a volte è più appropriato rimanere sul superficiale. Comunque, grazie delle spunto, rifletterò su queste modalità "diverse". E oggi mi aspetta uscita con coppie ed io unica single :-/
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  7. Avatar di joycejo

    joycejo 14 anni fa (21 Maggio 2011 10:41)

    Condivido pienamente !!! Io sono riuscito a conoscere un bel po' di persone nuove iscrivendomi a determinati corsi .... palestra e ballo .... e frequentando lo stesso locale tutte le settimane. Ultimamente riesco anche ad organizzare uscite extra. Certo non è facile coltivare queste nuove conoscenze .... e ci vorrà tempo prima di riuscire a trovare delle vere amicizie .... però ho 'cambiato giro' rispetto alle solite persone che frequentavo tempo fa e questo per me è già un buon punto di partenza.
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  8. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 14 anni fa (21 Maggio 2011 11:03)

    @ Dania: grazie per il tuo commento e benvenuta! @Margherita: l'esempio che porti riguardo te e la palestra è centratissimo. Se non ne hai voglia, non farlo! Anche perché qual è il tuo stato d'animo, l'espressione del tuo viso oppure come ti muovi nel tuo corpo quando fai qualcosa controvoglia e che non ti piace? :) ;) Che messaggi mandi al tuo corpo e alla tua mente? @ Raffaella in effetti parlo anche a te, :) mi hai dato degli spunti interessanti e continui a darmene. Anche perché mi pare che tu abbia circoscritto molto bene la tua "area di difficoltà". Non credo proprio che tu intenda rimanere ferma lì. @ Occhiverdi: e se tu facessi semplicemente un passo per volta, cominciando proprio a dedicarti a quello che ti piace, vivendo e basta, senza costruire pensieri sul futuro? @ Aliyah: ok per la riflessione e divertiti con le tue amiche coppie, potrebbero venirti ulteriori spunti.
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  9. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 14 anni fa (21 Maggio 2011 13:11)

    non è il mio caso:incontro sempre gente nuova...tutti i santi giorni...e sto benissimo.non è affatto vero che sia difficile trovarne...anzi,personalmente abbondano di tutti i tipi!! il bello del mio lavoro...chi poi,fa palestra,fa corsi vari,va a ballare ...non dovrebbe averne affatto! che poi siano per la maggior parte accoppiati,che problema c'è?? sembra quasi che frequentare il prossimo sia solo per lo stesso identico scopo:accoppiarsi. grande errore che commettono tutti...quasi come se il piacere di frequentare gente del sesso opposto fosse finalizzato solo a quello. son in molti a pensarlo...ho notato! d'accordo,qui,si parla della persona giusta da incontrare dunque ha un senso;fuori di qui,meno... io,amo la gente:son curiosa di sapere come ragiona,di come vive e vede la vita...non mi curo se sia o meno in coppia perchè non cerco storie. poi,certo,c'è chi ,malizioso come sempre,vedendomi parlare con tanti uomini,pensa MALE...ma la cosa non mi tange+di tanto. la mia coscienza VALE MOLTO DI+...di 4 gossip.:))) ora,leggo gli altri commenti...non ho altro da aggiungere.
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  10. Avatar di raffaella

    raffaella 14 anni fa (21 Maggio 2011 13:14)

    io circoscrivo sempre molto bene le mie arre di difficoltà....è che ne rimango spesso "invischiata" come dentro ad una ragnatela!!! :-) Forse la persona giusta è SPIDERMAN!!!! :-)
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  11. Avatar di Riccardo

    Riccardo 14 anni fa (21 Maggio 2011 13:16)

    Abito, in macchina, ad un'ora di viaggio dal mio posto di lavoro. Vado in macchina? No. Uso i mezzi: treno, metropolitane, pullman. Il viaggio dura, tra andata e ritorno, 5 ore. Perchè? Semplice. Gli orari sono quelli e le persone che si incontrano sono più o meno sempre le stesse. Se si è una persona socievole, basta, in presenza di gruppi che parlano tra di loro, lanciare qualche parola per conoscere nuove persone. Se si è asociali, come il sottoscritto, si osserva sino a scegliere quella che sembra la persona adatta. Non si sa cosa dire? Bel problema, vero? Per risolverlo è sufficiente scaricarlo all'altra persona, che in genere sarà contenta di aver l'occasione di parlare. Difatti, mentre continuavo a chiedermi cosa dire, sono andato li ed ho detto: "Salve! Come va?". Si, effettivamente è un pò da str..., però ha funzionato. Ah, vorrei aggiungere che mi sovrasta di almeno 10 cm, se non di più, il che dovrebbe aumentare la dose di disagio. Ora, se sono riuscito io, asociale, introverso e timido, perchè non dovreste riuscire voi?
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  12. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 14 anni fa (21 Maggio 2011 13:32)

    occhiverdi:siamo sulla stessa barca,mi sa... io,c'ho GIà rinunciato. pur sapendo che potrei avere chiunque...è questo il punto!! finchè non trovo chi dico IO devo frenarmi. questo significa SOFFRIRE ma cerco di ripiegare in altro: lavoro matto e disperatissimo oltre che adorato,sport,amicizie interessanti virtuali,visto che live qui son un pò "piatte"... ora sto pensando di iscrivermi in piscina per aquagym...ma nelle ore dove non trovo nessuno al massimo l'istruttore. intanto,a partire da domani...sveglia alle6...e alle7,MARE:30' in perfetta solitudine,mi auguro almeno...poi,rientro e riprendo le mie attività:casa,lavoro,cucina...;)) strano vero???mentre in questo post si consiglia come trovare nuove persone,io cerco la solitudine. già...un controsenso vivente,lo so...:)) il fatto è che curiosamente(ma non per me)io amo la mia solitudine perchè,in realtà,non mi sento mai sola. non saprei come spiegarlo...:)))))))))) stasera,invece,piccolo rinfresco organizzato dal mio amico per un ultimo saluto prima di tornare nella sua ROMA... ci sarò.
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  13. Avatar di tamy

    tamy 14 anni fa (21 Maggio 2011 16:27)

    Ciao Dania benvenuta mi ha colpito molto cio che hai scritto e hai tutta la mia comprensione. Posso capire benissimo cio che senti è normale dopo una relazione finita sentirsi svuotati soli non vedere un futuro oltre l'oggi..e sopratutto la paura piu grande: quella di non riuscire a trovare piu un altra persona come quella che ci ha lasciati a ristabilire quel rapporto d'intimità e confidenza che c'era con lei. Posso solo dirti che le difficoltà che stai incontrando non sono dovute al fatto di essere omosessuale percio non vivere questa cosa come un fattore limitante. Io sono eterossessuale ho 30 anni ed incontro le tue stesse difficoltà e sento il tuo stesso disagio.
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  14. Avatar di tamy

    tamy 14 anni fa (21 Maggio 2011 16:28)

    Purtroppo il mondo non è solo vario ma anche avariato a volte e diventa sempre più difficile trovare qualcuno per noi o costruire conoscenze e legami più profondi che vadano oltre l'USARSI..Quello che hai incontrato tu nei locali purtroppo lo abbiamo incontrato tutti perchè non credere che tra uomo-donna non possano innescarsi determinate dinamiche un pò squallide. Questo dipende dalle singole persone e non da una categoria credo che stia nella scelta di un individuo se vivere la sua scelta con normalità o esasperare un personaggio. Io ti consigliodi non abbatterti ma di allargare il piu possibile le tue amicizie sia etero che omo perchè ki ti dice che o per conoscenze di amici o per parenti incontri la ragazza giusta per te che già è consapevole di questa cosa o magari incontri una persona che non ha ancora preso consapevolezza di questo suo lato ed incontrandoti lo scopre? Ad un mio amico omosessuale è proprio successo cosi.. Quindi non ti arrendere in bokka al lupo ^_^
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  15. Avatar di occhiverdi

    occhiverdi 14 anni fa (21 Maggio 2011 23:07)

    @Ilaria è da tempo che mi chiedo "cosa mi piace fare"?e scopro che di fatto non mi piace fare nulla tranne vedere la tv , stare su internet, parlare con le mie amiche, cenare con gli amici o starmene per conto mio, con questa partenza non vedo grandi possibilità di "svolta!" ...possibile che non riesco proprio a darmi una possibilità per essere felice? ma gli altri come fanno? mah
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  16. Avatar di Siri

    Siri 14 anni fa (22 Maggio 2011 9:50)

    Ciao Ilaria e ciao a tutti voi commentatori, vi scrivo per la prima volta anche se vi leggo da un pò di più. Questo articolo mi ha molto colpita e vi chiedo (soprattutto ad Ilaria): cosa succede se ciò che mi piace fare sono passioni "solitarie"? Mi spiego: amo leggere, scrivere poesie, curare i miei animali, imparare la cosmetica eco-bio... tutte attività che non so come condividere con altre persone sui trent'anni come me, in una piccola cittadina, soprattutto se uomini. Voi cosa consigliereste, di abbonarmi allo stadio? :-) Scherzo, ovviamente! Buona domenica a tutti!
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  17. Avatar di Aliyah

    Aliyah 14 anni fa (22 Maggio 2011 11:02)

    Eccomi qua! Ieri come dicevo ho passato una bella serata con due coppie sposate, e una ha annunciato l'arrivo di un bebè :) Molto emozionante e bello partecipare della felicità altrui! Tutto sommato sono stata bene, anche se....anche se ovviamente pensavo al fatto di poter avere anch'io un'opportunità del genere prima o poi ;-) Ma invece di appesantirmi con considerazioni che tanto in quel contesto mi avrebbero solamente distratto dal vivere il momento, mi sono goduta la compagnia e l'affetto dei miei amici :)
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  18. Avatar di rosadelmare

    rosadelmare 14 anni fa (22 Maggio 2011 11:30)

    Ho trascorso una fase della vita di grande solitudine. Non avevo nessuno con cui uscire nel week end e dopo la passaggiata in centro del sabato mattina con relativo shopping, passavo il resto del fine settimana in casa a studiare.Studiavo argomenti che mi piacevano moltissimo ma soffrivo per la carenza di contatti umani. La sera non uscivo mai. Un giorno ho incontrato una ex collega e abbiamo preso l'abitudine di vederci la domenica mattina. Era l'unica conoscente con cui uscire, aveva una vita sociale più attiva e non mi presentava i suoi amici; dopo un pò è sparita dalla mia vita e mi sono ritrovata di nuovo isolata. Ma ormai avevo preso l'abitudine a uscire anche se poco e non mi sono voluta rassegnare a ritornare alla vita di prima. Piuttoso andavao a mangiare fuori da sola, poi sono accorta che vicino a me c'erano altre persone con le quali potevo fare delle cose, bastava solo guardare le cose con occhi diversi e non chiudersi nelle proprie convinzioni rigide. Così si è innescato un circolo vizioso, le oppurtunità si sono moltiplicate, e ora esco spesso e con piacere. Si, penso che sia proprio importante fare le cose che piacciono, ma senza adagiarsi. Quando la vita che facciamo non ci soddisfa, è bene fare qualcosa in più, non solo le cose che ci piaccione e che abbiamo sempre fatto, ma anche cose che piacciono ma che implicano anche qualche rischio e cambiamento di abitudini.
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  19. Avatar di Crazymilk

    Crazymilk 14 anni fa (22 Maggio 2011 11:39)

    Buongiorno a tutti. Visito questo sito gia da tanto tempo. Pero vi vorrei raccontare un po la mia storia. Allora ultimamente ho problemi di umore nel senso non riesco a realizzarmi, cioe da parecchio tempo frequento le stesse persone, ma vorrei conoscerne nuove, vorrei divertirmi ma non so con chi perche ultimamente la gente con cui esco è occupata. Lei Ilaria dice che "per conoscere le nuove persone bisogna pensare in un modo doverso" eh si ma quale :D? Questa è una bella domanda. Il punto che sono timido, faccio fatica a fare nuove amicizie anche se lo voglio. Poi abito in una città dove la gente piu meno è chiusa. Qualche consiglio =)?
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  20. Avatar di kate

    kate 14 anni fa (22 Maggio 2011 14:52)

    Verissimo! ho passato una vita ad adattarmi a fare cio' che desideravano altri,le cose che facevano star bene me a loro non interessavano,ed il risultato e' stato proprio quello di ritrovarmi senza accorgermene a 40 anni con una vita semivuota.l'abitudine di addattarmi alle situazioni ed il continuo rinunciare ai miei sogni per aiutare a realizzare quelli degli altri,ha fatto si che anche quando potevo sceglere,non mi sentivo in grado io di farlo, chiedevo quindi agli amici conferme per ogni scelta da prendere.Questo senso di vuoto pero'non era piu' tollerabile e mi son detta che dovevo cambiare pagina e cominciare da zero a costruire la mia vita! E' dura! devo forzare tante mie azioni,ma da quando ho cominciato a vedere risultati positivi l'energia sembra uscire da sola.Per questi risultati devo ringraziare sicuramente un amico che mi ha stimolato al cambiamento senza mai sostituirsi a me,Ilaria con i suoi spunti di riflessione,tutti coloro che partecipano al blog ed.... anche a me,per l'impegno e la volonta' di mettermi in discussione.
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