In questo articolo parlo di amici, parenti, colleghi, compagni di calcetto, amiche di shopping, ex partner, corteggiatori, corteggiatrici e via dicendo: insomma di tutte quelle persone che per amore, per amicizia o per forza frequenti (o hai frequentato) con regolarità.
Gli ambienti nei quali vivi e le persone con le quali stai influenzano pesantemente il tuo atteggiamento mentale e la tua autostima. E di conseguenza anche la tua capacità di attrarre la persona giusta per te.
E’ importante frequentare persone positive.
“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” dice il proverbio.
E’ essenziale che tu sappia selezionare le persone che frequenti.
Tra le mie conoscenze recenti c’è Daniela, una donna molto carina e attraente con una caratteristica particolare che è impossibile non notare: ha una bellissima voce. Femminile, corposa, musicale. E lei la sa usare istintivamente molto bene, modulandola in modo efficace ed estremamente carismatico.
Appena ho conosciuto Daniela non ho potuto fare a meno di dirle che la sua voce è bellissima, che mi piace e che ammiro moltissimo il suo modo di usarla. Lei è rimasta quasi scioccata: non pensa di avere una bella voce e nessuno glielo ha mai detto prima; o, meglio, da quel che può ricordare, qualcuno le ha detto che ha una bella voce, ma nessuno le ha fatto i complimenti e l’ha incorraggiata a fare leva su questo suo punto di forza.
Aggiungo che Daniela ha circa trentacinque anni, quindi di occasioni per sentirselo dire immagino ne abbia avute molte…
Non è la prima volta che mi rendo conto che la maggioranza delle persone non sa riconoscere quanto vale davvero perché non è abituata a veder riconosciuti i propri punti di forza e quindi li ignora o li sminuisce.
La nostra cultura trasmette in malo modo i concetti di umiltà e di modestia: pensare bene di sé non sta bene ed è addirittura “peccato”; si usa dire che “chi si loda si imbroda” e né a scuola, né in famiglia, né nello sport vi è la buona abitudine di individuare e incoraggiare i tratti positivi e le caratteristiche vincenti dei bambini e dei ragazzi.
Il fatto è che questo modo di pensare e di rapportarsi agli altri è cosi radicato che tu, da una parte, non sai riconoscerti i tuoi meriti. Dall’altra c’è il grosso rischio che le persone con cui stai non sanno riconoscerli né a se stesse, né agli altri (quindi nemmeno ate) e tendono a essere negative, a evidenziare i punti deboli e a sminuire qualsiasi risultato o successo, proprio o altrui.
E questo distrugge ogni possibilità di crescita.
Che cosa puoi fare dunque?
Segui questi quattro semplici passi:
1 . considera in modo autonomo ed elenca i tuoi punti di forza, non solo quelli evidenti, ma soprattutto quelli meno evidenti che per in cuor tuo sai di avere.
2. elenca i punti di forza che ti sono stati riconosciuti dagli altri: ripensa anche al tuo passato, a quel che facevi da bambino/a, a tutte quelle cose positive che ti sono state dette e alle quali hai dato poca importanza magari perché le hai sentite una volta sola o erano state buttate lì “distrattamente” e di “sfuggita”.
3. rifletti sulle persone che frequenti o hai frequentato: ascolta attentamente i discorsi che fanno e le cose che ti dicono. Quale atteggiamento dimostrano di avere verso se stesse e verso di te? Coloro che ti sono più vicini ti incoraggiano, ti apprezzano, sono positivi nei tuoi confronti? Sono sufficientemente sinceri e obiettivi con te in modo da permetterti di migliorare, di crescere, di dare il meglio di te? O esprimono solo giudizi distruttivi e scoraggianti?
4. concentrati su un pensiero “creativo”: quale tipo di persone e di ambienti ti sarebbe utile frequentare per raggiungere i risultati che vuoi dalla vita?
Lasciami un commento qui sotto con le idee e i pensieri che ti ha fatto venire in mente questa nuova esplorazione.
Cordialmente
Ilaria
Antonella 14 anni fa (30 Maggio 2010 12:11)
Andrea 14 anni fa (30 Maggio 2010 13:27)
Giandomenico 14 anni fa (30 Maggio 2010 14:44)
Ciao Ilaria E' difficile volare con le aquile quando lavori coi tacchini. L'aquila vola alto non per scelta ma per natura. Credo sintetizzi il tuo bel post Complimeti Giandomenicoemicrania 14 anni fa (30 Maggio 2010 15:36)
Roberta ASHAN 14 anni fa (30 Maggio 2010 16:20)
Andrea 14 anni fa (31 Maggio 2010 0:16)
Monica 14 anni fa (31 Maggio 2010 2:49)
maria laura 14 anni fa (31 Maggio 2010 12:30)
Sissi 14 anni fa (31 Maggio 2010 16:21)
Cristina 14 anni fa (31 Maggio 2010 17:49)
Andrea 14 anni fa (31 Maggio 2010 18:02)
meryem 14 anni fa (31 Maggio 2010 23:03)
Eleonora 14 anni fa (1 Giugno 2010 0:52)
marco 14 anni fa (2 Giugno 2010 1:09)
Andrea 14 anni fa (3 Giugno 2010 17:19)
Stefania 14 anni fa (7 Giugno 2010 22:42)
Ilaria Cardani 14 anni fa (8 Giugno 2010 18:18)
Erminia 14 anni fa (19 Giugno 2010 18:47)
Roberta 10 anni fa (23 Aprile 2015 9:49)
Livia 9 anni fa (2 Marzo 2016 14:19)
Eleonora 9 anni fa (4 Maggio 2016 16:18)
Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Maggio 2016 16:23)
London 9 anni fa (4 Maggio 2016 17:14)
Si, te ne devi andare assolutamente da casa. Non riesci a trovare un appoggio momentaneo da qualcuno (di fidato) mentre ti cerchi un'occupazione? gli studi li finirai, intanto ti salvi ...Eleonora 9 anni fa (5 Maggio 2016 18:05)
Gea 9 anni fa (5 Maggio 2016 20:14)
Ciao Eleonora, ma davvero sei disposta a sopportare le angherie di tuo padre per un eventuale futuro sostegno economico in caso di bisogno? Meglio maltrattata che diseredata?London 9 anni fa (5 Maggio 2016 21:40)
Eleonora 9 anni fa (6 Maggio 2016 14:55)
Si sono d' accordo con voi ragazze, è il caso me ne vada a prescindere dagli inconvenienti futuri..