“Energia sessuale e tutto il resto… ma come faccio nella PRATICA?”

Se vuoi attrarre nella tua vita la persona e la relazione giuste per te è utile che tu applichi un metodo. E la prima regola di questo metodo è che tu disimpari quel che di inutile e di dannoso hai appreso sul tema e impari quello che di utile e produttivo hai bisogno di imparare in questo ambito.

Ho scritto “hai bisogno” perché mi riferisco a quello di cui hai bisogno tu, in particolare per te: non è detto, infatti, che quello di cui  hai bisogno tu ed è utile per te sia uguale a quello di cui ha bisogno un’altra persona o è utile per lei.

E’ importante, come spesso ribadisco qui sul blog, che tu diventi la “persona giusta per la persona giusta per te”. Nella tua unicità e nella tua particolarità.

Ma che cosa significa questo?

Tieni presente che quello che otteniamo in qualsiasi ambito della nostra esistenza è il risultato di quello che facciamo, cioè delle nostre azioni.

Pensa ad esempio a quando cucini: compi una serie di azioni che ti portano a un risultato. Se compi quelle azioni in modo diverso rispetto al solito, soprattutto se compi azioni diverse, ottieni risultati diversi rispetto al solito. Giusto?

Le nostre azioni sono frutto di decisioni. Le decisioni che prendiamo, a loro volta, hanno un’origine nella nostra mente, nella nostra emotività e – anche – nella nostra spiritualità.

Detto in sintesi, le decisioni provengono dalla nostra emotività, dalla nostra “psicologia”.

Quindi se, letteralmente, vai alla “radice” di ciò che crea la tua vita, dei risultati che ottieni, alla radice trovi la tua “psicologia”, cioè il tuo modo di pensare, il tuo modo di interpretare la realtà e quello di gestire il tuo rapporto con le tue emozioni e le tue emozioni stesse.

La settimana scorsa ho pubblicato un articolo dedicato all’importanza che ha il fatto di esprimere a pieno la tua energia sessuale. Quell’articolo nasceva da una domanda posta da un lettore, Neo, nell’articolo precedente, dedicato alla differenza fra amicizia, amore ed eros.

Nell’articolo della settimana scorsa io spiegavo come nella nostra esistenza siamo sottoposti a condizionamenti negativi. Molte persone sono limitate nella loro libera espressione da questi condizionamenti e in particolare nell’espressione piena della loro energia sessuale.

Quell’articolo ha generato tantissimi commenti molto interessanti e un confronto fruttuoso (come spesso accade tra i lettori di questo blog) e anche una domanda da parte di due lettori, Danilo e lo stesso Neo.

La domanda è: “come faccio nella pratica a risvegliare la mia energia sessuale?”.

La domanda che riguarda il “come faccio in pratica?” (relativamente ai più disparati argomenti) me la sento fare più volte al giorno dai miei clienti personali, via mail e anche nei feedback che ricevo dai lettori del blog quando chiedo la loro opinione.

Insomma, io mi rendo perfettamente conto che quando mi viene fatta la domanda: “come faccio in pratica?”,  la persona che me la pone intende dirmi: “Ok, Ilaria, va bene tutto quello che mi dici. Sono perfettamente d’accordo. Il fatto è che io voglio davvero ottenere risultati. Vuoi dirmi una volta per tutte che cosa fare nella mia vita di tutti i giorni?!”.

Calma e gesso: le indicazioni pratiche ci sono, eccome! E le persone con cui lavoro ben sanno che la “messa in pratica” è essenziale ed è l’origine e la causa concreta del vero cambiamento in positivo, per il meglio. E che questa “messa in pratica” diventa naturale e spontanea.

L’importante è che si segua un passo alla volta e che si applichi, come dicevo poco sopra, un metodo.

E che questo metodo si adatti alle necessità di ciascuno. Sia davvero utile, nella pratica, e porti i risultati realmente desiderati. Ti dia, insomma, quello che vuoi per te.

Primo passo. E siccome i tuoi risultati desiderati – quello che vuoi per te – provengono dalla tua “psicologia” nel metodo vi è di certo l’andare alla “radice”  dei tuoi risultati (cioè delle tue decisioni e delle tue azioni) e quindi alla comprensione della tua psicologia.

“Ok, ok…” dirai tu “e nella pratica?!”

Dato che il metodo suggerisce di andare alla radice, vai alla radice.

Esempio: nell’articolo della settimana scorsa abbiamo parlato dei condizionamenti.

Sei consapevole dei condizionamenti che hai subito?

Considerali e diventane consapevole.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Hai per esempio il condizionamento poco utile che non si deve essere eccessivamente aperte con gli uomini?

O quello poco utile per il quale non sta bene “fare i seduttori”?

Ok, questa è la “radice”.

Secondo passo. Considera quali sono i comportamenti  che assumi sotto l’influenza di questi condizionamenti. Ad esempio: eviti di invitare fuori a cena la ragazza che ti interessa o esiti così tanto e rimandi per così tanto tempo che alla fine lei esce con un altro?

Oppure: hai un atteggiamento trattenuto ed eccessivamente composto tale che gli altri addirittura ti considerano scostante e poco attraente?

Terzo passo. Considera se ti interessa continuare a seguire i condizionamenti che ti hanno influenzato finora o se ti interessa piuttosto cambiare convinzioni e comportamenti.

In che modo i condizionamenti che hai subito ti hanno impedito di esprimere la tua energia sessuale?

Quarto passo. Quali sono le convinzioni che, se tu adottassi da subito, ti permetterebbero di assumere i comportamenti che rendono possibile per te esprimere la tua energia sessuale al cento per cento?

Valuta che tutto quello che sai e che conosci è una delle tante interpretazioni della realtà e che molto spesso quello che è utile fare per muoversi verso un cambiamento davvero positivo è di “sovvertire” il modo di pensare e di comportarsi frutto di condizionamenti limitanti.

Quinto passo. Per questo spesso è essenziale disimparare quel che si è appreso e re-imparare un modo di comportarsi utile al raggiungimento dei risultati desiderati.

Insomma, ti è utile disimparare quel che di inutile ti è stato insegnato e re-imparare quel che di utile ti è stato “cancellato”.

Sesto passo. In che modo?  Per esempio – nella pratica – assumendo modi di pensare e di comportarsi “rivoluzionari”, che “sovvertono” del tutto quel che finora non si è dimostrato utile.

Sei abituato a parlare a bassa voce? Creati le occasioni per parlare a voce stentorea.

Ti vesti in modo castigato? Scegli di essere particolarmente attraente.

Hai sempre sognato di dipingere e non ti è stato mai concesso tanto che nemmeno tu te lo sei concesso?

Mettiti a dipingere!

Muoviti nella direzione di un “eccesso opposto” rispetto al comportamento non utile che hai mantenuto finora.

Questo è davvero ideale per far pratica.

E se ti sembra duro e difficile, tieni presente, per dirla con una battuta, che “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.”

Lasciami le tue opinioni e i tuoi commenti.

Cordialmente

Ilaria

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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135 Commenti

  1. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (21 Giugno 2011 16:17)

    @ Aliyah. Sempre a cercare il pelo nell'uovo. Vivi.
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  2. Avatar di joycejo

    joycejo 13 anni fa (21 Giugno 2011 16:42)

    Ottimo articolo Ilaria. In effetti per quel che mi riguarda il fatto di cambiare alcune cose nella mia vita mi hanno portato ad avere più occasioni . Anche solo il fatto di farmi consigliare per un nuovo guardaroba ‘più moderno’ , frequentare nuove persone con la stessa passione , cambiare l’atteggiamento verso gli altri in modo spontaneo e positivo ….. ecco sono solo alcuni esempi che mi hanno permesso di riscoprire proprio quella energia praticamente esaurita dalla mia ex relazione precedente. Certo ho ancora tanto da lavorare e soprattutto in quest’ultimo periodo che mi sto ancora ‘addormentando’ …. Ma è giusto iniziare a fare dei cambiamenti ….. anche perché se le cose non hanno funzionato probabilmente è proprio per una staticità dei comportamenti e del modo di proporsi. Un elemento però continuo a non capire nelle ex relazioni ….. molte volte mi capita che se non sono più interessato ad una persona o di proposito mi disinteresso … questa tende ad avvicinarsi ….. al contrario se sono io a farmi sentire … l’altra si allontana . Probabilmente nessuna di queste persone era la persona giusta e penso sia giusto continuare a lottare per riacquisire una totale sicurezza verso gli altri . P.S. Qualche giorno fa mi è capitato di rivedere la mia ex dopo più di 1 anno e dopo alcuni discorsi generici lei mi chiede di organizzare insieme un viaggio ….. ‘in amicizia’ …… Ho pensato subito al fatto che potevo essere il suo tappabuchi …. E che assolutamente mi sarei sentito a disagio ….. E’ vero che trovare le persone giuste anche solo per una vacanza non è sempre così semplice ma nella vita alcune decisioni vanno prese anche se con sofferenza …. E nel mio caso preferisco per ora viaggiare solo con tutti i pro e i contro  Auguro a tutti una buona serata . @Bice ….. Ottimo il tuo primo viaggio da sola ….. le prospettive cambiano e per quel che mi riguarda si aprono molte più possibilità di conoscere persone nuove.
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  3. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (21 Giugno 2011 16:52)

    @ Aliyah: interessante provocazione... ne parlavo oggi a pranzo con un'amica e le dicevo dell'altra amica (che vedrò per l'aperitivo) che ha trovato "un tipo per me"... le dicevo: senti ma io adesso però non lo voglio un uomo perché voglio provare a stare sola senza nemmeno essere innamorata di nessuno, perché - cavolo - deve fare un sacco di cose (viaggi, moto, benzina...) e non posso fossilizzarmi con un uomo proprio ora. Se sapessi che arriverà tra 2 anni, mi darei una gran mossa per migliorare me stessa ed essere pronta ma anche per fare tutto quello che dopo è più difficile fare, quando si è in coppia. Preciso però che so bene che pensarla così è limitante, come se io vedessi la coppia come una gabbia... diciamo che nelle storie che funzionavano, cioè con un uomo che non scappava, mi sono sempre sentita in gabbia... però capisco che è una mia visione distorta della realtà... Comunque voglio "prepararmi"... ma soprattutto, ciò che penso è che siamo tutti condannati a morte e quindi non ha senso vivere nella speranza e sperare di essere felici domani. Voglio esserlo oggi, perciò voglio godere di ogni secondo di vita e fare tutto quello che mi piace. Non significa non avere progetti e non saper investire nel futuro, solo non dimenticare di vivere il presente cercando di essere felici oggi. @ Elisa: "Single, non grazie"... l'ho letto anche io!!! @ Gio: grande, magari ci si incontra in giro!!! @ tutte: beh, io ho 37 anni e mezzo e ho sempre pensato che avrei fatto un figlio a 40. Prima no, è troppo presto... ci sono altre cose da fare. Per me non è mai stato un problema di persona giusta... non sono pronta io, basta. In vita mia ho sempre fatto tutto tardi - con calma - dalla laurea al lavoro. Però sono arrivata a fare ciò che davvero volevo, scelte ponderate e godute e molto molto libere. Sarà così anche per la vita sentimentale e un eventuale ruolo di mamma. I figli vanno fatti quando si è pronti, ovvero maturi... e l'età non è per forza significativa. Concordo con Eleonora...
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  4. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (21 Giugno 2011 17:13)

    è RARISSIMO che qualcuno(uomo/donna che sia)sveli il proprio cuore...sìììììì...:SI HA TROPPA PAURA DI DIVENTARE VULNERABILI...NELLE MANI,MAGARI,DI CHI NON HA LA NS.STESSA SENSIBILITà....è Lì IL PROBLEMA!!!!! :))))
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  5. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (21 Giugno 2011 17:51)

    @ Ele: per quel che mi riguarda, ho superato pur questo blocco. Ma è stata davvero dura, più di tutto il resto!
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  6. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (21 Giugno 2011 19:12)

    Riccardo, :D
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  7. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (21 Giugno 2011 19:18)

    ma come si fa a pensare che a 30/35/40 anni si sia troppo o troppo poco "qualcosa" per godere della vita che abbiamo a disposizione?? Io non capisco. Certo, ci sono momenti che mi dico "eeh a 36 anni sono ancora a casa dei miei..." e mi autosvaluto. Ma automaticamente so che è una condizione contingente, perchè altrimenti in realtà sarei ancora a casa del mio ex, infelicissima.
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  8. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (21 Giugno 2011 19:18)

    (2) Allora, io penso anche che non sia una questione di "atteggiamento mentale" , perchè il ripetersi che tutto va bene senza convinzione, o il ritenere di essere "adeguati" senza sentirlo profondamente non dura che lo spazio di qualche giorno. Al minimo segnale di contrarietà puf!, svanisce tutto il gran castello di convinzioni appiccicate con una colla scadente che avevamo. Eliminando le nostre convinzioni profonde, andando proprio a pescarle a mani nude, allora sì che possiamo guardare davanti a noi e godere di quel che abbiamo o fare spazio a quel che desideriamo. Vi faccio un esempio stupidissimo ma pertinente: l'ex di cui sopra mi diceva sempre che voleva che io abitassi da lui, ma non mi faceva spazio nell'armadio. La stessa cosa vale per i nostri desideri: come ottenerli se non facciamo loro spazio??
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  9. Avatar di Emanuela

    Emanuela 13 anni fa (21 Giugno 2011 21:40)

    Io un figlio l'ho fatto senza essere sposata, senza avere un compagno accanto perchè le cose si sono messe in maniera tale che sono diventata una mamma single. Io sono felicissima lo stesso, essere madre è un'esperienza bellissima che ti fa crescere e conoscere e scoprire ciò che un tempo era per me "un sentito dire". Ma dentro di me sono desiderosa di avere un compagno accanto che mi ami, che ami mio figlio! Che ami me e tutto il mio mondo! E certo non posso perdere tempo appresso a quegli uomini (o immaturi=bambini) che mi è capitato spesso di conoscere nell'ultimo periodo!
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  10. Avatar di Emanuela

    Emanuela 13 anni fa (21 Giugno 2011 23:23)

    Si, Aliyah, è vero quello che dici tu, per cambiare atteggiamento mentale dobbiamo aver sradicato vecchi condizionamenti, dobbiamo volere veramente il nostro cambiamento. A me è successo di ricadere tante volte e da lì ho capito che il mio atteggiamento mentale non era cambiato, era cambiato solo "teoricamente", non lo avevo interiorizzato. E' dura, davvero! Forse sono troppo pigra o non ho toccato ancora il fondo?
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  11. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (22 Giugno 2011 0:17)

    Io credo che per cambiare ci voglia tempo, non bisogna scoraggiarsi se capita di ricadere negli stessi errori di sempre qualche volta ancora... in realtà il cambiamento è in corso. Delle volte è prima esteriore, forzato, poi lo si interiorizza apprezzandone i vantaggi e finisce per diventare un nuovo stile di vita, naturale. Sono processi lunghi e può capitare di pensare di non essere cambiati per nulla, ma un giorno invece ci si accorge che è tutto diverso. Bisogna arrivare a ragionare e interpretare la realtà in modo diverso... solo allora si risponderà con atteggiamenti diversi. E in modo automatico. Ma finché non ne vediamo il vantaggio con la pratica o non è diventato un abitudine, la nuova modalità non sarà interiorizzata e naturale. Giusta quindi la domanda di chi ha chiesto come, nella pratica, si debba fare. Io aggiungerei che bisogna anche fare molta pratica! :-)
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  12. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (22 Giugno 2011 0:23)

    ottimo,BICE. IO,INVECE,NON MI FIDO...ho aspettato quasi un anno prima di manifestare i miei sentimenti...e cosa c'ho guadagnato???LASSAMO PERDE,VA... ;)))) ora,sto decisamente meglio e il mio amore lo tengo per me:non ne voglio sprecare manco una goccia...
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  13. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (22 Giugno 2011 0:59)

    @ Aliyah @ Emanuela Avere o non avere figli è una cosa, avere a fianco un uomo che vi ama è un'altra. L'uomo che ama veramente, non riuscirà mai a dirlo, in quanto il sentimento è talmente forte che pronunciarlo sarebbe come svalutarlo. Voi (e parlo delle donne in generale) preferite sentirvi dire "ti amo" invece che vederlo coi vostri occhi. Sapete che conosco I. e sta andando tutto a pezzi. Perchè? Semplice, ciò che provo non lo posso dire. Per pronunciare un sentimento, questo deve essere falso (torniamo alla domanda che feci "perchè è più facile dire "ti amo" che non "ti chiedo scusa"). Spero di essermi spiegato, ma non credo.
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  14. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (22 Giugno 2011 8:35)

    Mariangela Gualtieri da "Senza polvere senza peso": Chiedo la forza del tirarsi indietro la forza d'ogni rinunciante, la forza d'ogni digiunante e vegliante la forza somma del non fare del non dire del non avere del non sapere. La forza del non, è quella che chiedo. Non non non: che parola splendida questo non. :-)
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  15. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (22 Giugno 2011 11:07)

    @ Ele: anche io, apparentemente, non ci ho guadagnato nulla a dichiarare i miei sentimenti. Ma solo apparentemente. In realtà: ho fatto una cosa nuova ho affrontato una mia paura sono stata onesta con me stessa e con gli altri sono stata molto molto soddisfatta di me sono in pace con me stessa sono io, al 100%, me stessa. Con tutta questa soddisfazione e questi vantaggi, le reazioni altrui passano in secondo piano. E poi, comunque, sulle reazioni a lungo termine non puoi mai sapere. Mia madre mi ha baciato lunedì, di sua spontanea iniziativa :-)... non lo faceva da una vita e ricorderete cosa avevo scritto. Altre soddisfazioni sono arrivate nei giorni scorsi, per vie diverse... mai dire mai, ma senza fossilizzarsi su un risultao che non è tutto in mano nostra. Facciamo la nostra parte e saremo felici di quello, il resto conta davvero molto meno... Domani trasferta lavorativa e in mezzo tra due appuntamenti di lavoro sto cercando di infilarci qualcosa che se mi riesce darà "una man"o di blu alla giornata... e anche un po' di verde. E in più affronterò un'altra paura... ma che volere di più dalla vita... più che vivere...
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  16. Avatar di Emanuela

    Emanuela 13 anni fa (22 Giugno 2011 11:48)

    @Riccardo. Io mi sono sentita dire "ti amo" fino a poco tempo fa dal mio ex, che poi mi ha confessato che quello che mi diceva non lo pensava veramente, che non provava emozioni. Dunque: un bugiardo, per non dire un'altra parola...io mi domando: si può giocare con i sentimenti di una persona? Mica si tratta di una cosa da niente, per me i sentimenti vanno rispettati, se una persona usa i sentimenti come un giocattolo è una persona poco rispettosa, con i sentimenti non si gioca e neanche con le parole. "Ti amo" va detto quando si è realmente sicuri di sentirlo e dico sentirlo perchè i sentimenti non si pensano, ma si provano. Quando tu dici che un uomo "che ama veramente, non riuscirà mai a dirlo, in quanto il sentimento è talmente forte che pronunciarlo sarebbe come svalutarlo", rappresenta molto una maggioranza di uomini che hanno una grossa difficoltà a esprimere i propri sentimenti e a darne una "definizione", e su questo concordo con te, ma in parte, perchè ci sono uomini che lo sanno esprimere e lo fanno con sincerità e possiedono una emotività più consapevole e non hanno vergogna di mostrare e comunicare una parte di sè che in genere è più femminile. Secondo me si tratta di un problema di comunicazione e non d' altro. E' meno facile dire "ti chiedo scusa", e con questo mi permetto di rispondere alla tua domanda, perchè ci si mette in una posizione di vulnerabilità. Chiedere scusa non deve essere una vergogna, ma è un atto di umiltà che va apprezzato, è un mettersi in discussione rispetto ad un'azione che è stata compiuta (consapevolmente o inconsapevolmente) a torto nei confronti di un 'altra persona. @Bice, spero che tu abbia ragione, che sia tutto una questione di pratica. E' vero, il processo di cambiamento si attua gradualmente e occorre ancora sbagliare fin quando non si arriva al cambiamento, ad una mentalità nuova, purchè ci si sia arrivati con convinzione.
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  17. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (22 Giugno 2011 12:23)

    Io ritengo che il cambiamento sia sempre immediato quando è realmente voluto, e sicuramente ognuno ha in sè un'esperienza di ciò. Ma tanto spesso siamo così attaccati alle nostre stesse reazioni che abbiamo l'ansia a non sapere come reagiremo! Ho letto da qualche parte una frase bellissima "non diamo la nostra infelicità per scontata". :)
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  18. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (22 Giugno 2011 12:39)

    L'ho letto da qualche parte, Emanuela: si dice che sbagliando si impara... allora per imparare è utile anche sbagliare, no? :-)
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  19. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (22 Giugno 2011 14:24)

    @ Aliyah: a volte noi vogliamo, anche fortemente, qualcosa, ma la paura ci frena. Non è così facile andare sempre d'accordo con sé stessi e non sentirsi scissi tra opposte tendenze. Se per "realmente voluto" intendi con "tutto se stessi" ok, ma a volte se si aspetta che venga naturale si aspetta troppo. Io sono convinta che possa valere la pena ed essere utile sforzarsi quando una parte di sé tira indietro, provare a piccoli passi... poi via via che si prende coraggio, allora con la prativa diventa naturale perché la messa in pratica ha convinto la parte di te che resisteva che non c'è nulla di cui avere paura. Insomma, secondo me può anche essere che sia il comportamento ad influenzare il pensiero e non sempre il contrario. Ecco perché più che rimuginare, convincersi, farsi il lavaggio del cervello e leggere libri, alla fine mi sono convinta che, pur nella fondamentale consapevolezza che la riflessione e l'introspezione ti regalino, alla fine si cambia davvero solo agendo, provando, vivendo... allora di instaura un circolo virtuoso tra pensiero e azione e tutto l'ingranaggio si muove, con sempre minore sforzo. Ma non sottovaluterei, mai, l'importanza dell'agire. E lo scrive una che, chi è qui da un anno come me lo sa bene, ha sempre pensato troppo... senza partorire alcun nuovo comportamento se non negli ultimissimi mesi... Poi è evidente che questa è solo la mia esperienza, ma... ho visto fenomeni simili prodursi anche in altre persone... in fondo è quello che succede quando si è bambini e poi giovani e si cresce e si cambia, no? Poi chissà perché ci fossilizziamo... ma è come esser morti!
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  20. Avatar di Gio

    Gio 13 anni fa (22 Giugno 2011 15:14)

    Io la penso un pò come Bice riguardo i cambiamenti... Ci sono evoluzioni che richiedono tempo non solo per verificarsi ma per essere digerite e di conseguenza essere portate a compiersi. Cambiare vuol dire avere una piena conoscenza di se stessi e una grande consapevolezza di se, ogni persona sà di avere dentro un mondo e non è facile stravolgerlo solo perchè lo si vuole. Io mi rendo conto che negli anni sono cambiata moltissimo, in modo graduale e lento ma consapevolmente fiera ogni volta che raggiungo un nuovo traguardo. Come dice Bice può essere l'azione a condizionare il pensiero a volte e non necessariamente il contrario, l'essere introspettivi e provare a conoscersi è giusto ma ascoltarsi è un'altra cosa secondo me, crediamo che le soluzioni per noi siano irraggiungibili e lontane, poi invece spesso scopriamo che basta mettere in moto alcuni meccanismi che le soluzioni arrivano da sole e in modo spontaneo.
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