Molte donne vorrebbero comprendere la psicologia maschile, così come molti uomini vorrebbero comprendere la psicologia femminile. Il bisogno di amore, di attenzione e di importanza sono così forti e potenti che portano con sé la convinzione che se si potesse “leggere nella mente” degli altri, la vita sarebbe molto più semplice, timidezza e insicurezza scomparirebbero e il mondo delle relazioni si trasformerebbe in un paradiso che regala incessanti gioie e soddisfazioni.
"Le parole sincere non sono belle, le belle parole non sono sincere. Lao Tzu"
Il desiderio di scoprire i segreti della psicologia maschile (così come quelli della psicologia femminile, o, in genere, la voglia di sapere come funziona la “mente” degli altri) contiene anche una volontà di potere sul prossimo. A che cosa serve conoscere la psicologia maschile se non un po’ anche a manipolare gli uomini che si vorrebbero nella propria vita? Non è che forse molte donne vorrebbero conoscere davvero la psicologia maschile per poter esercitare con più facilità la propria mania del controllo?
Questo però è un altro discorso. In questo articolo non parliamo né di potere, né di manipolazione. Ma di ingenuità, ancora una volta. E forse anche un po’ di superficialità. Tutto collegandolo alla psicologia maschile, dato che tanto interessa. Mi tocca constatare, con un po’ di amarezza, che tanti comportamenti improntati a un’eccessiva ingenuità sono comuni a molte donne, ahimé, e contribuiscono a rendere la vita di quelle molte donne difficile e più difficile anche quella delle altre donne, quelle un po’ meno ingenue.
Non per niente nel percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno) dedico ampio spazio a spiegare i meccanismi della mente maschile, ma anche a come diventare più astute, accorte e sicure per quel che riguarda le relazioni.
Perché alla faccia di quel che comunemente si crede relativamente ai tempi moderni, perdura una convinzione ben radicata nella mentalità maschile ed è che le donne siano meno intelligenti degli uomini (o più stupide, vedi tu). Per cui, anche i più stupidi degli uomini si sentono autorizzati a trattare le donne da stupide e l’aspetto peggiore di tutto questo è che, molto spesso, ottengono dei risultati soddisfacenti per loro: donne più intelligenti di loro – sulla carta – assumono comportamenti talmente ingenui da farle risultare stupide di fronte al più stupido degli uomini. Bingo! Allora, la convinzione maschile che le donne siano stupide si rafforza e perdura, di generazione in generazione. Per quello non è il caso di comportarsi da stupida: si danneggia se stesse e si danneggia tutto il genere femminile. Alla faccia della conoscenza della famosa psicologia maschile.
Psicologia maschile e donne divise per categorie
In ogni caso tieni presente che se anche non ti interessa minimamente fare buona pubblicità al genere femminile, facendo l’ingenua ci perdi. E moltissimo. Infatti, secondo una concezione della psicologia maschile molto diffusa, le donne molto ingenue meritano un trattamento che non contempla rispetto, valorizzazione, stima.
Detto in parole più chiare: per molti uomini la funzione della donna è quella di essere manipolata con facilità e senza problemi già di per sé, in quanto donna. Se è ingenua, tanto meglio, la si manipola con facilità (gli uomini mediocri non hanno molte risorse alle quali attingere, preferiscono i compiti facili, amano vincere facile). Con il tipo di donna ingenua ci si può permettere di tutto. Come dire, le donne sono valutate in base a categorie e a classificazioni: le giovani e le vecchie, le belle e le brutte, le disponibili e le meno disponibili, quelle con le quali si può (fare, chiedere e ottenere il peggio) e quello con le quali non si può. E’ terrificante, ma è così.
"Per gli uomini i film a luci rosse sono storie d’amore dove tutte le parti noiose sono state tagliate. R. Jeni"
A dirla tutta, un atteggiamento discriminatorio verso gli altri lo hanno anche le donne: vi sono persone che sono uguali, ma ve ne sono altre “più uguali”. Sono atteggiamenti molto umani, motivati dalla paura, dall’insicurezza, diciamo pure anche dalla codardia. E, si sa, gli esseri umani – indifferentemente uomini e donne – sono pavidi, insicuri e codardi. E questa non è psicologia maschile, è semplice psicologia. O, meglio, è semplice saper vivere, quel saper vivere di cui ho parlato ampiamente in due articoli molto discussi, quello sul cinismo e quello su come diventare stronza.
Psicologia maschile e richieste “strambe”
Torniamo però alla psicologia maschile, all’ingenuità femminile e ad alcuni atteggiamenti strambi che si riscontrano nelle relazioni contemporanee tra uomini e donne.
Pochi giorni fa una lettrice mi ha inviato questa email, dall’oggetto “Segreti col partner”. Ti riporto il testo del messaggio: “Vorrei raccontarti una breve storia e chiederti un consiglio: quest’estate ho conosciuto un uomo in chat e abbiamo cominciato a parlare quotidianamente, era molto simpatico e intelligente e ad un certo punto un giorno siamo entrati in discorsi un po’ “piccanti”, poi giorno dopo giorno lo erano diventati sempre di più. Ho fatto il tremendo errore di inviargli mie foto osé, e lui ricambiava…
Qualche settimana fa ho conosciuto un ragazzo e tra qualche giorno usciremo, io sto cominciando ad aver paura che quella precedente esperienza influisca parecchio sulle mie relazioni serie future. Io non sono una poco di buono, è stato solo un momento “pazzo”, e ora mi tocca pagare le conseguenze. Gli ho chiesto di cancellarle, ma lui ha rifiutato dicendo che sono cose sue e sono ricordi. Sono spaventata da questa cosa, premetto che nelle foto non c’è la mia faccia o nulla di specifico che possa risalire a me (es. tatuaggio..). Ora la mia domanda è: è meglio lasciarsi tutto questo alle spalle visto che è successo quando ero single e non frequentavo nessuno, o è giusto raccontare al partner di questa esperienza, pagandone eventualmente le conseguenze? Non so cosa fare! Grazie mille.”
"Quello che mi piace è fare sesso vero. Rocco Siffredi"
Quello della nostra lettrice è un messaggio che gronda ingenuità da ogni parola. Ed è quel genere di ingenuità che rischia davvero di rovinare la vita a colei che si muove nel mondo annegando nella propria ingenuità (che ne sappia di psicologia maschile oppure no).
Intanto consideriamo “la prospettiva d’insieme”. La prospettiva di insieme è che, prima, la nostra amica conosce un uomo in chat – quindi non lo conosce affatto – e, a questo illustre sconosciuto (ma molto simpatico e intelligente, eh! Ah, il potere dell’intelligenza, via chat, chi non lo conosce? Come si può non rimanere incantate dall’intelligenza di un uomo via chat, tanto da mandargli delle foto compromettenti e dal riceverne?), manda delle proprie foto osé. Ma perché?! A che scopo? Che cosa sperava di ottenere? Che cosa spinge una donna a mandare delle proprie foto osé a uno sconosciuto? Bisogno di attenzione? Bisogno di sentirsi attraente? Bisogno di essere rassicurata sulla propria capacità seduttiva? Noia? Bisogno di emozioni forti? Che cosa?
Psicologia maschile e donne che dicono sempre sì
Perché le motivazioni profonde possono essere comprensibili, ma se vogliamo vivere una vita piena e soddisfacente, dobbiamo imparare, prima o poi, prima che il lupo ci mangi, che ci sono modi e modi per soddisfare i propri bisogni e mandare delle proprie foto osé (anche senza il tatuaggio – aaargh!!! – ) a uno sconosciuto va nelle direzione dell’avvilimento di sé, non nella direzione della gratificazione, dell’appagamento e del’espansione di sé. Hai mai pensato che l’esistenza è una formidabile occasione per espanderti? Qui non c’entra e non serve la psicologia maschile, qui serve davvero un po’ di consapevolezza sul proprio essere nel mondo.
E io ho una risposta alla domanda: “Perché questa signora ha mandato le sue foto osé a uno sconosciuto?” E la risposta è che per alcune donne è davvero difficile non fare quel che un uomo vuole o chiede. E’ una risposta tragica, ma temo molto vera. E qui, ancora una volta, non serve conoscere la psicologia maschile, ma semplicemente avere un senso alto e grande della propria dignità.
Va bene. Stiamo sempre al messaggio della nostra eroina e alla visione d’insieme che ci offre. Dopo questa disavventura, la fanciulla, non paga di aver affidato la propria intimità a uno sconosciuto, zac!, è pronta lancia in resta ad affidare altri aspetti privati di sé alle confidenze con un altro sconosciuto e con l’aggravante di un doppio salto mortale della logica e del buon senso: già si immagina unita da un legame importante a questo secondo sconosciuto, tanto che il suo senso di colpa per la disavventura precedente hanno il sopravvento e la fanno sentire angosciata per questo nuovo incontro. Se non è rovinarsi la vita questo! E anche qui non serve tanto conoscere la psicologia maschile, quanto avere una minima considerazione di se stesse e non equipararsi a degli stracci da pavimento. E anche molto più semplicemente, basterebbe smetterla di fare le ingenue.
Psicologia maschile e tutela di sé
Errare è umano, perserverare diabolico. Questo è importante. Per venire agli aspetti pratici: tutti sbagliamo e commettiamo errori, durante tutto l’arco della nostra vita. Sarebbe bene evitare di perseverare e quindi sarebbe bello cambiare genere di errori. Insomma: dovremmo ambire a evitare di fare esattamente le stesse cose che ci hanno messo in difficoltà nel passato. Affidarsi a uno sconosciuto è stato un errore? Evitiamo di fare lo stesso identico errore. E anche per questo non serve la psicologia maschile. Serve autoconsapevolezza e attenzione ai propri comportamenti. Ai propri, non a quelli degli altri.
Poi: pare assodato che chi chiede foto osé a una donna lo faccia anche e soprattutto per mandarle alla cerchia di amici e di pubblicarle in qualche posto strano su internet. E’ orribile, dal mio punto di vista. C’è da dire, anche, che nel mare magnum di quel che è internet, delle foto non riconoscibili risultano foto “anonime”, “qualunque” e quindi ci si augura che, in genere, tale diffusione non abbia conseguenze negative sulla vita della nostra amica. Questo, ovviamente, lo dico per tranquillizzare, non per incoraggiare a diffondere le proprie foto.
Quanto allo sconosciuto guardone e pervertito che è in possesso delle foto, anche in questo caso ci auguriamo che si senta appagato delle sue private perversioni ed eviti di farsi vivo in futuro. E se anche lo facesse, non penso, stando ai fatti, che possa fare gran danno. Inoltre, come ho detto sopra, tutti commettiamo errori e abbiamo il diritto di perdonarci e di dimenticare e soprattutto nessuno ha il diritto di indagare sul nostro passato. Checché se ne pensi della psicologia maschile o femminile o altro ancora.
Psicologia maschile e senso di colpa femminile
Perché, dietro l’angoscia che sta vivendo la nostra amica che mi ha mandato il messaggio, si nascondono alcune convinzioni. La prima è quella di essere sempre sotto giudizio e anche di essere sempre colpevoli per qualcosa (è la famosa paura del giudizio); poi c’è la convinzione di aver fatto una stupidata (il che, nel caso, è anche vero, mandare delle foto al guardone in chat non è stato un colpo di genio, ma non ci si può mica crocifiggere) e poi c’è quella che un partner debba sapere tutto di noi, perché ci giudica, ci valuta e può decidere se passiamo l’esame o no. E’ un po’ la stessa motivazione per la quale non si è detto di “no” alla richiesta delle foto osé.
Gli altri – gli uomini in particolare – secondo le convinzioni profonde della nostra amica hanno diritto di chiedere e di ottenere tutto quello che desiderano. E questa è una visione distorta della psicologia maschile, in base alla quale “posso, chiedo, ottengo”. Ma questo è reciproco? Per esempio, se tu temi il giudizio degli altri e del tuo partner, saresti in grado di giudicare lui o loro con lo stesso metro che temi lui/loro usino per te? Perché, più di preoccuparti del tuo passato, dovresti preoccuparti del tuo presente e, soprattutto, del passato e del presente del tuo partner, prima di pensare di dovere “aprirti” totalmente con lui o di dovergli “confessare tutte le tue colpe”.
Psicologia maschile, sesso e sentimenti virtuali
Ora, dato che questo articolo è già lungo, e abbiamo fatto 30, facciamo anche 31. E parliamo dei simpaticoni che chiedono foto osé alle donne. Parliamo del tipo d’uomo che possiamo definire “Piccolo Pervertito” (un po’ come il “piccolo chimico” e il “piccolo chirurgo”). Hai presente quando ti chiedi: “Come faccio a riconoscere l’uomo giusto e a evitare l’uomo sbgaliato?” Hai presente quando abbiamo parlato di imparare a leggere i segnali che un uomo ti manda? Si tratta di conoscere la psicologia maschile, ma soprattutto di avere un minimo sindacale di astuzia.
Ebbene, ecco un piccolo prontuario in 5 punti per capire i contatti via internet.
1) chi ti contatta/corteggia via chat e – soprattutto – mantiene per lungo tempo il contatto solo o prevalentemente via chat, sms o altre modalità virtuali, nella migliore delle ipotesi è un broccolone perditempo che corteggia le donne in serie su internet; perché è il più disperato dei meschnini. Poi, in altri casi, non tanto remoti, può essere anche un pervertito con gravi problemi di relazioni e problematiche legate alla sessualità. Se tu credi che chi ti racconta la propria vita in chat e ti dice che sei bellissima, attraente e ti ama, sia minimamente interessato a te, ti sbagli di grosso e credi ancora al mondo delle favole. Non va bene. Credere nelle favole non va bene perché ti crea solo dei problemi e ti allontana dalla tua felicità.
2) Chi ti chiede l’invio di tue foto osé ha seri problemi di relazione. Ma, soprattutto, ti sta trattando come un quarto di bue, come carne da macello. Come una prostituta, lo possiamo dire? Qualche domanda per te: che cosa credi ci faccia con le tue foto, il nostro “Piccolo Pervertito”? Pensi che stia per aprire una mostra di foto artistiche in una galleria in un quartiere trendy di una città glamorous, tipo Soho a New York? O pensi invece che se la metta sul cruscotto della macchina accanto alla scritta “Non correre! Pensa a me…”? E poi: credi davvero che ti interessi mantenere un legame con uomo che coltiva certi passatempi e ha la faccia tosta di chiederti di contribuire? Davvero?!
3) I broccoloni seriali e i “piccoli pervertiti da internet” hanno trovato nel web il loro paradiso: si tratta di sfigati di prima categoria, morti di fame, affamati di attenzione (e anche di qualcosa d’altro, ma credo di essere stata abbastanza esplicita poco sopra), incapaci di relazioni vere. Probabilmente sposati, con problemi di relazione (e sessuali) o tutte le cose insieme, ti broccolano su internet perché non hanno di meglio da fare, sono annoiati e di solito trovano ascolto presso donne sole e affamate di attenzione che scambiano le loro attenzioni perverse per vero interesse (ma come si fa?!).
"Il sesso è più eccitante sullo schermo e tra le pagine che tra le lenzuola. A. Warhol"
4) L’anonimato, la segretezza e la distanza concesse dalle comunicazioni digitali possono trasformare il più codardo dei cretini e il più vigliacco degli impotenti in una specie di Rocco Siffredi delle chat. Molti uomini usano internet per provare – come fanno i bambini – delle tattiche di approccio che mai avrebbero il coraggio di usare di persona, dato che sono incapaci. Ed ecco allora che usano termini espliciti, fanno richieste “spinte” e intanto testano. E spesso, dall’altra parte, trovano la superingenua di turno che si sente lusingata da tante avances e tanto “spinte”. E’ squallido, non credi?
"La metà degli americani usa internet.L’altra metà fa sesso con partner reali.J.Leno"
5) Infine internet ha reso questi viscidi personaggi dei seduttori “scalabili”; cioè possono sedurre in serie, usando il copia e incolla e una serie di frasi fatte. Sai qual è la loro fortuna, cioè la fortuna dei viscidi seduttori da chat? Che, come loro, per sentirsi vivi, hanno bisogno di copia-incollare frasi “seduttive” in serie nelle chat, così tante donne, per sentirsi vive si attaccano anche a un corteggiatore da chat e gli rispondono, gli danno corda. Svilendo se stesse…
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Vicky 10 anni fa (27 Novembre 2014 11:29)
ilariacardani 10 anni fa (27 Novembre 2014 15:56)
Ecco, l'avevo sospettato infatti che le tu considerazioni non volessero andare a parare da nessuna parte.Paolo68 10 anni fa (27 Novembre 2014 18:42)
Sara 10 anni fa (27 Novembre 2014 21:58)
Cris83 10 anni fa (27 Novembre 2014 23:41)
@Paolo68...su con il morale! :)ilariacardani 10 anni fa (28 Novembre 2014 0:14)
paola 10 anni fa (28 Novembre 2014 1:00)
ilariacardani 10 anni fa (28 Novembre 2014 1:21)
damorapat 10 anni fa (28 Novembre 2014 17:19)
Michela2 10 anni fa (28 Novembre 2014 20:36)
Continua la tua vita! Non è utile x te! Passa oltre! Un bacione!!Cris83 10 anni fa (30 Novembre 2014 15:03)
Pachira 10 anni fa (30 Novembre 2014 18:42)
ilariacardani 10 anni fa (30 Novembre 2014 19:32)
Eh, Pachira, infatti, la storia e le storie che raccontano tu non hanno nulla a che vedere con le eterne e perverse relazioni online :).Valentina 10 anni fa (1 Dicembre 2014 1:45)
Vicky 10 anni fa (1 Dicembre 2014 11:30)
Cris83 10 anni fa (1 Dicembre 2014 14:29)
Vale 10 anni fa (1 Dicembre 2014 19:40)
Serena 10 anni fa (1 Dicembre 2014 20:03)
Lila-pat 10 anni fa (2 Dicembre 2014 11:36)
Vale 10 anni fa (2 Dicembre 2014 14:38)