Cappuccetto Rosso, la giungla delle chat e il Piccolo Pervertito

psicologia maschileMolte donne vorrebbero comprendere la psicologia maschile, così come molti uomini vorrebbero comprendere la psicologia femminile. Il bisogno di amore, di attenzione e di importanza sono così forti e potenti che portano con sé la convinzione che se si potesse “leggere nella mente” degli altri, la vita sarebbe molto più semplice, timidezza e insicurezza scomparirebbero e il mondo delle relazioni si trasformerebbe in un paradiso che regala incessanti gioie e soddisfazioni.

"Le parole sincere non sono belle, le belle parole non sono sincere. Lao Tzu"

Il desiderio di scoprire i segreti della psicologia maschile (così come quelli della psicologia femminile, o, in genere, la voglia di sapere come funziona la “mente” degli altri) contiene anche una volontà di potere sul prossimo. A che cosa serve conoscere la psicologia maschile se non un po’ anche a manipolare gli uomini che si vorrebbero nella propria vita? Non è che forse molte donne vorrebbero conoscere davvero la psicologia maschile per poter esercitare con più facilità la propria mania del controllo?

Questo però è un altro discorso. In questo articolo non parliamo né di potere, né di manipolazione. Ma di ingenuità, ancora una volta. E forse anche un po’ di superficialità. Tutto collegandolo alla psicologia maschile, dato che tanto interessa. Mi tocca constatare, con un po’ di amarezza, che tanti comportamenti improntati a un’eccessiva ingenuità sono comuni a molte donne, ahimé, e contribuiscono a rendere la vita di quelle molte donne difficile e più difficile anche quella delle altre donne, quelle un po’ meno ingenue.

Non per niente nel percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno) dedico ampio spazio a spiegare i meccanismi della mente maschile, ma anche a come diventare più astute, accorte e sicure per quel che riguarda le relazioni.

Perché alla faccia di quel che comunemente si crede relativamente ai tempi moderni, perdura una convinzione ben radicata nella mentalità maschile ed è che le donne siano meno intelligenti degli uomini (o più stupide, vedi tu). Per cui, anche i più stupidi degli uomini si sentono autorizzati a trattare le donne da stupide e l’aspetto peggiore di tutto questo è che, molto spesso, ottengono dei risultati soddisfacenti per loro: donne più intelligenti di loro – sulla carta – assumono comportamenti talmente ingenui da farle risultare stupide di fronte al più stupido degli uomini. Bingo! Allora, la convinzione maschile che le donne siano stupide si rafforza e perdura, di generazione in generazione. Per quello non è il caso di comportarsi da stupida: si danneggia se stesse e si danneggia tutto il genere femminile. Alla faccia della conoscenza della famosa psicologia maschile.

Psicologia maschile e donne divise per categorie

In ogni caso tieni presente che se anche non ti interessa minimamente fare buona pubblicità al genere femminile, facendo l’ingenua ci perdi. E moltissimo. Infatti, secondo una concezione della psicologia maschile molto diffusa, le donne molto ingenue meritano un trattamento che non contempla rispetto, valorizzazione, stima.

Detto in parole più chiare: per molti uomini la funzione della donna è quella di essere manipolata con facilità e senza problemi già di per sé, in quanto donna. Se è ingenua, tanto meglio, la si manipola con facilità (gli uomini mediocri non hanno molte risorse alle quali attingere, preferiscono i compiti facili, amano vincere facile). Con il tipo di donna ingenua ci si può permettere di tutto. Come dire, le donne sono valutate in base a categorie e a classificazioni: le giovani e le vecchie, le belle e le brutte, le disponibili e le meno disponibili, quelle con le quali si può (fare, chiedere e ottenere il peggio) e quello con le quali non si può. E’ terrificante, ma è così.

"Per gli uomini i film a luci rosse sono storie d’amore dove tutte le parti  noiose sono state tagliate. R. Jeni"

A dirla tutta, un atteggiamento discriminatorio verso gli altri lo hanno anche le donne: vi sono persone che sono uguali, ma ve ne sono altre “più uguali”. Sono atteggiamenti molto umani, motivati dalla paura, dall’insicurezza, diciamo pure anche dalla codardia. E, si sa, gli esseri umani – indifferentemente uomini e donne – sono pavidi, insicuri e codardi. E questa non è psicologia maschile, è semplice psicologia. O, meglio, è semplice saper vivere, quel saper vivere di cui ho parlato ampiamente in due articoli molto discussi, quello sul cinismo e quello su come diventare stronza.

Psicologia maschile e richieste “strambe”

Torniamo però alla psicologia maschile, all’ingenuità femminile e ad alcuni atteggiamenti strambi che si riscontrano nelle relazioni contemporanee tra uomini e donne.

Pochi giorni fa una lettrice mi ha inviato questa email, dall’oggetto “Segreti col partner”. Ti riporto il testo del messaggio: “Vorrei raccontarti una breve storia e chiederti un consiglio: quest’estate ho conosciuto un uomo in chat e abbiamo cominciato a parlare quotidianamente, era molto simpatico e intelligente e ad un certo punto un giorno siamo entrati in discorsi un po’ “piccanti”, poi giorno dopo giorno lo erano diventati sempre di più. Ho fatto il tremendo errore di inviargli mie foto osé, e lui ricambiava…
Qualche settimana fa ho conosciuto un ragazzo e tra qualche giorno usciremo, io sto cominciando ad aver paura che quella precedente esperienza influisca parecchio sulle mie relazioni serie future. Io non sono una poco di buono, è stato solo un momento “pazzo”, e ora mi tocca pagare le conseguenze. Gli ho chiesto di cancellarle, ma lui ha rifiutato dicendo che sono cose sue e sono ricordi. Sono spaventata da questa cosa, premetto che nelle foto non c’è la mia faccia o nulla di specifico che possa risalire a me (es. tatuaggio..). Ora la mia domanda è: è meglio lasciarsi tutto questo alle spalle visto che è successo quando ero single e non frequentavo nessuno, o è giusto raccontare al partner di questa esperienza, pagandone eventualmente le conseguenze? Non so cosa fare! Grazie mille.”

"Quello che mi piace è fare sesso vero. Rocco Siffredi"

Quello della nostra lettrice è un messaggio che gronda ingenuità da ogni parola. Ed è quel genere di ingenuità che rischia davvero di rovinare la vita a colei che si muove nel mondo annegando nella propria ingenuità (che ne sappia di psicologia maschile oppure no).

Intanto consideriamo “la prospettiva d’insieme”. La prospettiva di insieme è che, prima, la nostra amica conosce un uomo in chat – quindi non lo conosce affatto – e, a questo illustre sconosciuto (ma molto simpatico e intelligente, eh! Ah, il potere dell’intelligenza, via chat, chi non lo conosce? Come si può non rimanere incantate dall’intelligenza di un uomo via chat, tanto da mandargli delle foto compromettenti e dal riceverne?), manda delle proprie foto osé. Ma perché?! A che scopo? Che cosa sperava di ottenere? Che cosa spinge una donna a mandare delle proprie foto osé a uno sconosciuto? Bisogno di attenzione? Bisogno di sentirsi attraente? Bisogno di essere rassicurata sulla propria capacità seduttiva? Noia? Bisogno di emozioni forti? Che cosa?

Psicologia maschile e donne che dicono sempre sì

Perché le motivazioni profonde possono essere comprensibili, ma se vogliamo vivere una vita piena e soddisfacente, dobbiamo imparare, prima o poi, prima che il lupo ci mangi, che ci sono modi e modi per soddisfare i propri bisogni e mandare delle proprie foto osé (anche senza il tatuaggio – aaargh!!! – ) a uno sconosciuto va nelle direzione dell’avvilimento di sé, non nella direzione della gratificazione, dell’appagamento e del’espansione di sé. Hai mai pensato che l’esistenza è una formidabile occasione per espanderti? Qui non c’entra e non serve la psicologia maschile, qui serve davvero un po’ di consapevolezza sul proprio essere nel mondo.

E io ho una risposta alla domanda: “Perché questa signora ha mandato le sue foto osé a uno sconosciuto?” E la risposta è che per alcune donne è davvero difficile non fare quel che un uomo vuole o chiede. E’ una risposta tragica, ma temo molto vera. E qui, ancora una volta, non serve conoscere la psicologia maschile, ma semplicemente avere un senso alto e grande della propria dignità.

Va bene. Stiamo sempre al messaggio della nostra eroina e alla visione d’insieme che ci offre. Dopo questa disavventura, la fanciulla, non paga di aver affidato la propria intimità a uno sconosciuto, zac!, è pronta lancia in resta ad affidare altri aspetti privati di sé alle confidenze con un altro sconosciuto e con l’aggravante di un doppio salto mortale della logica e del buon senso: già si immagina unita da un legame importante a questo secondo sconosciuto, tanto che il suo senso di colpa per la disavventura precedente hanno il sopravvento e la fanno sentire angosciata per questo nuovo incontro. Se non è rovinarsi la vita questo! E anche qui non serve tanto conoscere la psicologia maschile, quanto avere una minima considerazione di se stesse e non equipararsi a degli stracci da pavimento. E anche molto più semplicemente, basterebbe smetterla di fare le ingenue.

Non ti invita più fuori come prima? Ti sembra distaccato? Scopri perché non ti cerca!

Psicologia maschile e tutela di sé

Errare è umano, perserverare diabolico. Questo è importante. Per venire agli aspetti pratici: tutti sbagliamo e commettiamo errori, durante tutto l’arco della nostra vita. Sarebbe bene evitare di perseverare e quindi sarebbe bello cambiare genere di errori. Insomma: dovremmo ambire a evitare di fare esattamente le stesse cose che ci hanno messo in difficoltà nel passato. Affidarsi a uno sconosciuto è stato un errore? Evitiamo di fare lo stesso identico errore. E anche per questo non serve la psicologia maschile. Serve autoconsapevolezza e attenzione ai propri comportamenti. Ai propri, non a quelli degli altri.

Poi: pare assodato che chi chiede foto osé a una donna lo faccia anche e soprattutto per mandarle alla cerchia di amici e di pubblicarle in qualche posto strano su internet. E’ orribile, dal mio punto di vista. C’è da dire, anche, che nel mare magnum di quel che è internet, delle foto non riconoscibili risultano foto “anonime”, “qualunque” e quindi ci si augura che, in genere, tale diffusione non abbia conseguenze negative sulla vita della nostra amica. Questo, ovviamente, lo dico per tranquillizzare, non per incoraggiare a diffondere le proprie foto.

Quanto allo sconosciuto guardone e pervertito che è in possesso delle foto, anche in questo caso ci auguriamo che si senta appagato delle sue private perversioni ed eviti di farsi vivo in futuro. E se anche lo facesse, non penso, stando ai fatti, che possa fare gran danno. Inoltre, come ho detto sopra, tutti commettiamo errori e abbiamo il diritto di perdonarci e di dimenticare e soprattutto nessuno ha il diritto di indagare sul nostro passato. Checché se ne pensi della psicologia maschile o femminile o altro ancora.

Psicologia maschile e senso di colpa femminile

Perché, dietro l’angoscia che sta vivendo la nostra amica che mi ha mandato il messaggio, si nascondono alcune convinzioni. La prima è quella di essere sempre sotto giudizio e anche di essere sempre colpevoli per qualcosa (è la famosa paura del giudizio); poi c’è la convinzione di aver fatto una stupidata (il che, nel caso, è anche vero, mandare delle foto al guardone in chat non è stato un colpo di genio, ma non ci si può mica crocifiggere) e poi c’è quella che un partner debba sapere tutto di noi, perché ci giudica, ci valuta e può decidere se passiamo l’esame o no. E’ un po’ la stessa motivazione per la quale non si è detto di “no” alla richiesta delle foto osé.

Gli altri – gli uomini in particolare – secondo le convinzioni profonde della nostra amica hanno diritto di chiedere e di ottenere tutto quello che desiderano. E questa è una visione distorta della psicologia maschile, in base alla quale “posso, chiedo, ottengo”. Ma questo è reciproco? Per esempio, se tu temi il giudizio degli altri e del tuo partner, saresti in grado di giudicare lui o loro con lo stesso metro che temi lui/loro usino per te? Perché, più di preoccuparti del tuo passato, dovresti preoccuparti del tuo presente e, soprattutto, del passato e del presente del tuo partner, prima di pensare di dovere “aprirti” totalmente con lui o di dovergli “confessare tutte le tue colpe”.

Psicologia maschile, sesso e sentimenti virtuali

Ora, dato che questo articolo è già lungo, e abbiamo fatto 30, facciamo anche 31. E parliamo dei simpaticoni che chiedono foto osé alle donne. Parliamo del tipo d’uomo che possiamo definire “Piccolo Pervertito” (un po’ come il “piccolo chimico” e il “piccolo chirurgo”). Hai presente quando ti chiedi: “Come faccio a riconoscere l’uomo giusto e a evitare l’uomo sbgaliato?” Hai presente quando abbiamo parlato di imparare a leggere i segnali che un uomo ti manda? Si tratta di conoscere la psicologia maschile, ma soprattutto di avere un minimo sindacale di astuzia.

Ebbene, ecco un piccolo prontuario in 5 punti per capire i contatti via internet.

1) chi ti contatta/corteggia via chat e – soprattutto – mantiene per lungo tempo il contatto solo o prevalentemente via chat, sms o altre modalità virtuali, nella migliore delle ipotesi è un broccolone perditempo che corteggia le donne in serie su internet; perché è il più disperato dei meschnini. Poi, in altri casi, non tanto remoti, può essere anche un pervertito con gravi problemi di relazioni e problematiche legate alla sessualità. Se tu credi che chi ti racconta la propria vita in chat e ti dice che sei bellissima, attraente e ti ama, sia minimamente interessato a te, ti sbagli di grosso e credi ancora al mondo delle favole. Non va bene. Credere nelle favole non va bene perché ti crea solo dei problemi e ti allontana dalla tua felicità.

2) Chi ti chiede l’invio di tue foto osé ha seri problemi di relazione. Ma, soprattutto, ti sta trattando come un quarto di bue, come carne da macello. Come una prostituta, lo possiamo dire? Qualche domanda per te: che cosa credi ci faccia con le tue foto, il nostro “Piccolo Pervertito”? Pensi che stia per aprire una mostra di foto artistiche in una galleria in un quartiere trendy di una città glamorous, tipo Soho a New York? O pensi invece che se la metta sul cruscotto della macchina accanto alla scritta “Non correre! Pensa a me…”? E poi: credi davvero che ti interessi mantenere un legame con uomo che coltiva certi passatempi e ha la faccia tosta di chiederti di contribuire? Davvero?!

3) I broccoloni seriali e i “piccoli pervertiti da internet” hanno trovato nel web il loro paradiso: si tratta di sfigati di prima categoria, morti di fame, affamati di attenzione (e anche di qualcosa d’altro, ma credo di essere stata abbastanza esplicita poco sopra), incapaci di relazioni vere. Probabilmente sposati, con problemi di relazione (e sessuali) o tutte le cose insieme, ti broccolano su internet perché non hanno di meglio da fare, sono annoiati e di solito trovano ascolto presso donne sole e affamate di attenzione che scambiano le loro attenzioni perverse per vero interesse (ma come si fa?!).

"Il sesso è più eccitante sullo schermo e tra le pagine che tra le lenzuola. A. Warhol"

4) L’anonimato, la segretezza e la distanza concesse dalle comunicazioni digitali possono trasformare il più codardo dei cretini e il più vigliacco degli impotenti in una specie di Rocco Siffredi delle chat. Molti uomini usano internet per provare – come fanno i bambini – delle tattiche di approccio che mai avrebbero il coraggio di usare di persona, dato che sono incapaci. Ed ecco allora che usano termini espliciti, fanno richieste “spinte” e intanto testano. E spesso, dall’altra parte, trovano la superingenua di turno che si sente lusingata da tante avances e tanto “spinte”. E’ squallido, non credi?

"La metà degli americani usa internet.L’altra metà fa sesso con partner reali.J.Leno"

5) Infine internet ha reso questi viscidi personaggi dei seduttori “scalabili”; cioè possono sedurre in serie, usando il copia e incolla e una serie di frasi fatte. Sai qual è la loro fortuna, cioè la fortuna dei viscidi seduttori da chat? Che, come loro, per sentirsi vivi, hanno bisogno di copia-incollare frasi “seduttive” in serie nelle chat, così tante donne, per sentirsi vive si attaccano anche a un corteggiatore da chat e gli rispondono, gli danno corda. Svilendo se stesse…

Scopri di più sulla psicologia maschile e sulle relazioni che nascono online, guarda le anteprime video del percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno).

 

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165 Commenti

  1. Avatar di Francesca

    Francesca 10 anni fa (23 Novembre 2014 23:24)

    Ciao, il tuo articolo cade a fagiolo! Proprio nei giorni scorsi ho ricevuto una richiesta simile da un amico, collega che conoscevo da tanti anni professionalmente! Ha fatto benissimo a farmi questa richiesta così ho capito perché, alla sua veneranda età non sia ancora riuscito ad avere una relazione vera!
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  2. Avatar di Lilly

    Lilly 10 anni fa (24 Novembre 2014 0:05)

    Ciao. Io penso che bisogna distinguere...non tutti sono pervertiti. certo, se un uomo fa queste richieste la prima volta che chatta, allora senza dubbio è un maiale. Ma se uno si spinge un po' "più in là" dopo mesi di chiacchere normali, allora non è per forza un maniaco! Secondo me si riconosce se uno è serio dalle sue conversazioni: se dall'inizio parte già in quarta con certi argomenti, e parla solo di quello, disinteressandosi a quello che dice la donna, sicuramente è in malafede Ma se un uomo invece si interessa della tua vita, del tuo lavoro, ecc.. e dopo mesi e mesi diventa un pochino più sciolto, può anche essere capito. E inoltre ci sono tante coppie che si sono conosciute proprio chattando, e poi si sono sposate. Io ne conosco personalmente: hanno messo su famiglia e figli e sono felici. ( ma appunto bisogna prima capire se l'uomo è serio o no)
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  3. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Novembre 2014 0:57)

    Chiacchiere normali? Si spinge un po' più in là? Ma che cosa vuol dire? Si riconosce se uno è serio dalla sue conversazioni? Su una chat?! Ma di che cosa stiamo parlando? No, davvero...:D
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  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Novembre 2014 1:00)

    @ Ecco, ho scritto il mio commento prima di leggere Valeria87. E che ci vuoi fare Valeria87, ci sono anche le "talebane del farsi prendere in giro", convinte contro ogni buon senso, contro ogni logica e contro ogni rispetto di sé.
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  5. Avatar di Cris83

    Cris83 10 anni fa (24 Novembre 2014 1:28)

    Concordo con Ilaria IN PIENO. Quando avevo 16 anni chattavo (le cavolate dell'adolescenza)e i peggio sociopatici li ho trovati li. Uno di questi(all'epoca lo vidi una volta sola,sembrava a posto...poi per anni ci siamo persi e ritrovati su facebook)l'ho frequentato un paio di anni fa.. e' saltato fuori che oltre al continuare a chattare anche se in relazione, frequentava chat erotiche con videocamere,proponendomi cose che mi turbavano. Piu' avanti e'uscito fuori il lato aggressivo,i suoi attacchi facevano paura..i suoi occhi erano "indemoniati". Aveva atteggiamenti di chiusura e faceva fatica a relazionarsi con gli altri. Viveva in un mondo virtuale. Sono stata ingenua e stupida. Oggi se voglio conoscere qualcuno non andrei mai piu' su chat o siti d'incontri...
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  6. Avatar di Claudia

    Claudia 10 anni fa (24 Novembre 2014 8:48)

    Mi e' piaciuto moltissimo questo articolo! Personalmente Ilaria penso sia uno dei piu' belli e chiari che hai scritto sul tuo blog. "Piccolo pervertito" come il "piccolo chirurgo" Ahahahahah questa e' eccezionale! E sano cinismo puro. Grazie per questo articolo.
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  7. Avatar di Federica

    Federica 10 anni fa (24 Novembre 2014 9:04)

    Prima cercavo molte attenzioni su chat, facebook, senza però inviare nessuna foto, ma ci passavo molte ore. Poi crescendo per fortuna ho avuto delle lezioni importanti sulle relazioni, lezioni a me stessa, ho smesso di elemosinare attenzioni dagli altri (uomini ma anche amicizie femminili), ho preso consapevolezza di me, ho iniziato a rispettarmi e pensare alla mia dignità, con il risultato di riuscire a stare molto bene con me stessa. Ho meno amicizie (non sincere) e ho capito quali sono le persone che per me ci sono nella quotidianità. E poi ho incontrato l'amore... di persona. Un saluto a tutti.
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  8. Avatar di Serena

    Serena 10 anni fa (24 Novembre 2014 9:21)

    C'è stato un momento della mia vita... non ne vado per nulla fiera e lo racconto per offrire un ulteriore spunto. Sentivo il desiderio di esplorare un "lato oscuro" di me che non avevo mai indagato. So di aver giocato con il fuoco e che negli uomini che ho frequentato (dico "frequentato" non a caso, perché dalla chat siamo sempre passati quasi subito all'incontro vero e proprio) sentivo la presenza di un potenziale "pericolo". Ma era proprio questo brivido a spingermi a cercare rapporti così morbosi. Tengo a precisare che per me è stato un breve intermezzo e che l'ho vissuto come una specie di "esperimento". Non ne vado fiera ma nemmeno mi flagello per questo. Mi è capitato di ridere di qualche episodio con un'amica dietro a una birra. Ma arrivo al nocciolo: è possibile che dietro a comportamenti apparentemente autodistruttivi si celi una qualche ricerca di sé? Un disperato tentativo di trovare se stessi nel vuoto cosmico dell'assenza di rapporti umani? Un po' come attaccarsi alla bottiglia, insomma. Un po' come deprimersi in un letto fissando il soffitto. A volte sentiamo l'urgenza di gettarci in un baratro. E non lo propongo mica come soluzione, sia chiaro, ma capita di dover toccare il fondo di noi per capire chi siamo veramente.
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  9. Avatar di Sara

    Sara 10 anni fa (24 Novembre 2014 12:01)

    Qualche mese fa, in un momento per nulla sereno della mia vita (principalmente a causa del mio lavoro che mi risucchiava 12 ore al giorno, non lasciandomi il tempo di avere una vita sociale sana), ho provato a utilizzare un sito di incontri, arrivando anche ad uscire con un paio di ragazzi. Esperienza trumatica da troppi punti di vista, psicopatici in abbondanza, e dei due con cui sono uscita uno mi dava proprio l'idea di essere completamente andato di testa, mi ha raccontato di aver avuto una serie di relazioni nate in chat e di usare sistematicamente quel metodo per approcciare (suppongo in numero infinito) nuove donne. L'altro era invece il tipico "inzerbinito" in condizione di disagio/bisogno/disperazione/voglio una fidanzata a tutti i costi. Sono fuggita sia da questi ragazzi che dal sito, ovviamente. Io credo che noi stesse andiamo a cercare questo tipo di contatti quando siamo a nostra volta molto insicure e poco equilibrate, perché se stiamo bene con noi stesse e conduciamo una vita SANA nemmeno noi abbiamo bisogno di nasconderci dietro a un monitor e a un profilo virtuale. Questo articolo è utile perché ci ricorda ancora una volta di volerci bene e di stare lontane da stupide trappole!!!!
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  10. Avatar di Cristina

    Cristina 10 anni fa (24 Novembre 2014 12:52)

    ciao a tutte le amiche sono Cristina bell' articolo Ilaria complimenti come sempre calza a pennello per il mio caso condivido tutto un uomo che corteggia una donna esclusivamente tramite pc o anche telefono ha seri problemi affettivi e comportamentali. purtroppo noi donne quasi sempre cediamo alle lusinghe perche' affamate d' affetto con le conseguenze che immagini ci si resta male .la conoscenza cari uomini abbiate il coraggio di farla di persona perche' e' cosi' che ci si conosce veramente .per me lo schermo di un pc non fa testo .....
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  11. Avatar di sab_sab

    sab_sab 10 anni fa (24 Novembre 2014 13:17)

    Ciao a tutte! A dire il vero io sono piuttosto allergica a queste cose; ho eliminato facebook da 2 anni, ed è stata la cosa migliore che ho fatto. Foto osè non ne ho mai inviate, ma ne ho ricevute alcune veramente ridicole. Dai tipici insospettabili. :) Che poi... cos'è "osè"? L'altra sera stavo cenando con mia cugina. lei, guardando il telefono, scoppia a ridere e mi fa vedere una foto di una sua conoscente appena postata su facebook. Soggetto del selfie: la tizia immersa nella vasca da bagno fino al limite del seno, con espressione ammiccante e candele sullo sfondo. Sul momento ho riso, poi sono stata assalita da una profonda tristezza, pensando che nemmeno un bagno riposante possa più rimanere cosa privata per una donna di 35 anni (o giù di lì). Dietro a queste cose c'è lo stesso bisogno di attenzione/considerazione misto a noia? Scusate lo sfogo :((
    Rispondi a sab_sab Commenta l’articolo

  12. Avatar di Maria

    Maria 10 anni fa (24 Novembre 2014 14:39)

    Sono pienamente d'accordo con te Ilaria, hai tratteggiato a meraviglia la gran parte dei chattanti. E' vero il web ha fatto la fortuna di tanti poveri frustrati e frustrate. Magari ci può essere una persona equilibrata, ma questa massa di gentucola ormai ha confuso le idee a tutti. Purtroppo, cara Ilaria, arrivo alla conclusione che i rapporti tra uomo e donna sono pari ad una partita a scacchi, in cui si è persa (o forse non c'è mai stata) ogni spontaneità. Che tristezza!
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  13. Avatar di Denny

    Denny 10 anni fa (24 Novembre 2014 16:31)

    Facebook lo potrei concepire solo per il contatto e la ricerca di persone che vivono lontano nel mondo e che si è incontrata nei viaggi o in certi contesti, e quindi per mantenere il contatto con "amici" lontani, per il resto, oggi viene usato davvero in modo dannoso...ma la privacy dov'è? ma la riservatezza? a parte che fa sprecare un sacco di tempo ed energie che la gente potrebbe usare in modo migliore e produttivo per la propria vita invece che starsene li davanti ad un monitor (si perchè non ci si sta già abbastanza per lavoro???)....e le chat di incontri? ancora più ridicole...soprattutto a me farebbero paura...al momento dell'incontro di persona con il soggetto, uno in chat può davvero raccontare di tutto e di più e poi all'incontro si presenta l'opposto, sia fisicamente che mentalmente!!! sta diventando molto pericoloso, soprattutto per i più giovani!!! per quanto riguarda le foto osè, anche a me è capitato di riceverne da un uomo...senza chiaramente che venisse richiesto...a me faceva abbastanza pena...cosa vuole dimostrare un uomo quando invia foto osè....del suo corpo ...con parti intime più o meno nascoste? una donna cosa dovrebbe pensare? questo era un uomo adulto....e chiaramente mi aveva chiesto più volte di fare altrettanto....richiesta bocciata!!! ma che senso ha???? bo, lo devo ancora capire...forse ha a che fare con qualche insicurezza anche se si ostenta l'opposto! ....
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  14. Avatar di Talebana

    Talebana 10 anni fa (24 Novembre 2014 17:21)

    ciao a tutte, colpita in pieno dall'articolo, io sono talebana del farsi prendere in giro, direbbe ilaria. A me la storia di chat con un tipo è durata 7 anni, con interruzioni di qualche mese ogni tanto. A volte le giornate prevedevano ore e ore di chat, intere giornate passate a chattare. Lui mi corteggiava , ma in modo molto platonico, velato, sottile. A me piaceva avere una persona che mi adorava, salvo poi che negli incontri dal vivo non mi piaceva come in chat, era un ragazzetto normale.. Nella vita reale non programmavamo incontri perchè entrambi impegnati sentimentalmente. Io avrei voluto lo stesso che lui mi avesse chiesto qualche incontro, ma l'ha fatto una volta sola, di invitarmi a cena fuori, ma io ho rifiutato. Qualche volta sono andata a casa sua per farmi riparare il computer, ma niente di più. Capitava a volte di incontarsi casualmente perchè vivevamo nella stessa città e si parlava assai, ma ripeto, non mi faceva impazzire. Poi ha iniziato a latitare e a ricomparire, mesi di latitanza, e rmesi in cui ricompariva. Nel frattempo ci eravamo trasferiti entrambi, lui all'estero e io in un'altra città. Iniziavo a sentirmi frustrata di questa storia platonica e dopo tanti anni, essendo giunti a conversazioni piccanti, io ho preso l'iniziativa di inviare foto hot. Non ne potevo più. E' vero che ero impegnata ma mi ero annoiata di questo corteggiamento. Altre 2 o 3 occasioni ho di nuovo inviato qualche foto. Lui mi ha fatto notare che io a lui non le ho mai chieste nè le volevo, anche dato che fisicamente non era il mio sogno erotico. Due volte mi ha inviato foto sue e le ho subito eliminate, sentendomi in profondo imbarazzo e provando quasi schifo a vederle. Un pò mi faceva anche pena, perchè pensavo tra me: "ma cosa invii a me, tu che sei anche bruttino". A seguito di questa svolta hot nella relazione di chat, lui ha iniziato a dire che mi amava e bla bla. Siccome però non mi chiedeva mai di vederlo, ( è vero che abitavamo in nazioni diverse, ma il modo se uno vuole lo trova sempre) io non ci credevo. Dopo qualche mese mi ha detto che se davvero io avessi ricambiato i sentimenti per lui avrei lasciato il mio uomo, ma siccome non lo lasciavo vuol dire che mentivo. Io però il mio ragazzo per uno visto quasi sempre in chat non lo avrei lasciato. Una delle ultime volte in cui ci siamo visti siamo andati a letto. Niente di eccezionale. Dopo di che è latitato per mesi, nel senso che si faceva si sentire con meno entusiasmo. Poi di nuovo il ritorno di fiamma con foto e dichiarazioni. Poi risparito per 4 mesi. Poi è ritornato tempestandomi di messaggi, ma a quel punto io non gli ho mai più risposto, grazie a questo blog e grazie alla psico terapia iniziata nel frattempo. Spero che la mia storia serva di non esempio ad altre donne. Sembra assurda ma è pieno purtroppo di storie così. E' molto bello leggere i vostri commenti, aiuta molto a non essere più ingenue. Fiera del cambiamento che sto facendo, vi saluto a tutte! e un grazie ad Ilaria che è sempre più attuale!
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  15. Avatar di Talebana

    Talebana 10 anni fa (24 Novembre 2014 17:30)

    comunque nel mio caso è stato lui che ha detto che poichè non mi lasciavo dal mio ragazzo dovevo smettere di inviargli foto, e che entrambi dovevamo smettere di dirci ti amo vari, ecc. Cioè iniziativa presa da me e stoppata da lui.
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  16. Avatar di Vicky

    Vicky 10 anni fa (24 Novembre 2014 19:01)

    Io credo che chat e social network non siano il male in sé, ma siano i nostri comportamenti a fare la differenza. Posso sentirmi con persone distanti o fare nuove conoscenze, ma non posso avere una "relazione" esclusivamente via internet. Conosco una persona quando questa persona la vedo, la tocco, le parlo faccia a faccia; una persona che non vuole incontrarmi e che preferisce relazionarsi solo e solamente via chat o Facebook è una persona che, secondo me, ha qualche problema. Tenendo conto che, dietro uno schermo, ci può essere veramente di tutto, e noi non possiamo avere la certezza di chi ci sta parlando. Perché abbiamo paura di uno sconosciuto per strada, ma non ci facciamo problemi a mandare foto intime a uno sconosciuto via internet? Il fatto che sia virtuale non lo rende meno reale... Quanto alle foto "hot", è vero che, se non si vede il nostro volto, si perdono nel mare grande di internet; ma è anche vero che il riconoscimento facciale delle foto sta diventando sempre più accurato: da foto casuali si arriva ai profili Facebook o alle foto postate da amici, mentre con Google è molto facile verificare se una certa foto è già stata online. Ricordate: una volta che finisce su internet è per sempre (più a lungo di qualsiasi relazione o matrimonio).
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  17. Avatar di Paolo68

    Paolo68 10 anni fa (24 Novembre 2014 20:08)

    Ciao a tutti. Io sono convinto che le donne sono meno stupide di come vengono descritte da questo articolo. Secondo me il problema è nel fatto che gli uomini rispettosi, educati, gentili non vengono presi in considerazione perchè queste virtù vengono viste come fragilità, insicurezza. Così si preferiscono quelli che appaiono un po' strafottenti, il che li fa sembrare più sicuri di se stessi. Poi ci si meraviglia se gli uomini si comportano in un certo modo... Se i valori di riferimento sono questi... Ho dovuto generalizzare ma qualche donna con delle virtù credo che ci sia, anche se è quasi come cercare un ago in un pagliaio ma questo vale anche per gli uomini
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  18. Avatar di Ariel

    Ariel 10 anni fa (24 Novembre 2014 20:34)

    Cara Ilaria, ti ringrazio per questo articolo. 57 anni, separata in casa, rapporto abbastanza amichevole e ormai fraterno con mio marito, che ha perso ogni interesse per me come donna, sto cercando di avere una nuova relazione e ho proprio iniziato con un sito di incontri, finora con scarso successo. Già mi sono fatta manipolare abbastanza, mandando mie foto su Whatsapp a un tizio che avevo però poi incontrato di persona e dal quale ero rimasta molto attratta. Odio decisamente i rapporti virtuali e considero il virtuale solo un mezzo per arrivare a incontri reali. Foto non ne manderò più, e soprattutto sto "studiando" il tipo, 54 anni, sedicente separato, che mi manda messaggi bollenti poi sparisce e dice invece che sono sparita io, arrabbiandosi anche. Secondo me il personaggio nasconde una grande insicurezza, tempo fa mi ha chiesto se sarei disposta a passare un fine settimana con lui e gli ho risposto di sì, dato che nei pochi incontri dal vivo ( non sessuali ancora), mi è sembrato intelligente e simpatico nella conversazione. Da quel momento non si è fatto più sentire. Mi piacerebbe sentire il tuo parere in proposito.
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  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Novembre 2014 20:54)

    Ariel, sei sicura di avere bisogno del mio parere? Secondo me ne sai già abbastanza :)
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  20. Avatar di Lavinia

    Lavinia 10 anni fa (24 Novembre 2014 21:35)

    Mai più Facebook. A me...... non so se si può dire - al limite Ilaria non pubblicherà il mio commento - è capitato un bel guaio. Mi sono "inguaiata " da sola, non solo virtualmente ma, ahimè, molto realmente, con un agente della polizia postale. Pensate un pò. Il lupo in divisa blu. Rapita dalle belle parole e dal pressing di questo seduttore seriale e da strapazzo, stavo per rovinarmi la vita, gettare alle ortiche 12 anni di matrimonio e tutto ciò per cui ho combattuto finora. Appena in tempo. Ne sono uscita grazie all'appoggio di mio marito (che mi ha costretta ad aprire gli occhi), alla psicoterapia ed anche al blog di Ilaria. Attenzione ai cattivi incontri.
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