Conquistare l’uomo giusto: astenersi perditempo

Il corteggiatore perditempoUn momento, un momento so già che cosa stai pensando…. Se sei una donna nella fascia d’età che va dai 14 agli 84 anni dovresti avere già capito di che cosa sto parlando. Credo che non ci sia essere umano di genere femminile sulla faccia della terra che non si sia imbattutto almeno una volta nella più diffusa tipologia di corteggiatore, il perditempo.

Colui che inizia a compiere tutti i più classici passi del corteggiamento e della seduzione, si spinge a qualche genere di dichiarazione e di atteggiamento che può dimostrare un qualche genere di interesse da parte sua e poi, silenziosamente e misteriosamente come è arrivato, se ne va dalla tua vita…

Cioè: avete avuto degli scambi, a te interessava conoscerlo meglio, siete magari anche usciti insieme.

E poi, zac, di colpo, il tipo scompare.

Tu rimani un po’ stranita, magari non ci stai a pensare più di cinque minuti, magari ci rimani un po’ male perché un po’ di castelli in aria te li stavi costruendo. Dipende…

Fatto sta che hai una sensazione un po’ sgradevole, che è quella di aver perso tempo e tempo prezioso.

E anche che ti abbiano un po’ presa in giro.

E che noia, accidenti!

Se per caso non sei proprio alle tue prime esperienze sentimentali e magari hai avuto delle storie davvero molto serie (magari addirittura un matrimonio) per un attimo ti sfiora anche il pensiero negativo che “gli uomini sono tutti uguali… sono inaffidabili” e “io non troverò mai più qualcuno deglo di essere amato…”.

Ok, ok. Tutto chiaro. So bene di che cosa stiamo parlando.

Che cosa hanno in testa i corteggiatori perditempo?

Ora, un piccolo inciso. Non è questo il momento per fare un’analisi delle ragioni psicologiche per cui gli uomini si comportano così: hanno delle buone ragioni per farlo e di sicuro mi dedicherò al tema.

Poi, c’è sempre da considerare che non è affatto vero che “gli uomini sono tutti superficiali e inaffidabili” ma è anche vero che il mondo è pieno di uomini superficiali e inaffidabili che ti corteggiano perché in quel momento non hanno di meglio da fare o sperano di ottenere da te molto (indovina un po’ in quale ambito!) dandoti pochissimo in cambio.

Fatte queste premesse, veniamo però alle modalità che riguardano l’attrarre e il conquistare l’uomo giusto per te e la questione “tempo”.

Intanto: per uscire, conoscere e frequentare persone nuove, uomini interessanti e potenziali partner bisogna investire anche la risorsa tempo.

Se hai un lavoro che ti impegna, una vita piena e magari addirittura dei figli, anche trovare un’ora, un’ora e mezza per un caffé o un aperitivo non è così facile.

Sopratutto se pensi che non ne vale la pena.

Me ne rendo perfettamente conto: è un tema che affronto spesso anche con le mie clienti di coaching individuale.

Fatto sta che questo tipo di atteggiamento mentale riduce significativamente le tue possibilità di trovare l’uomo giusto.

Anche per un fatto pratico: pur di risparmiare tempo decidi di uscire solo con pochissimi uomini, accuratamente “selezionati”.

E qui peggio mi sento.

In base a che cosa li selezioni questi uomini, se ancora non li conosci?

Ti dico una cosa: spesso queste pre-selezioni sono la fonte dei tuoi guai peggiori, perché, senza rendertene conto, tu le compi in base a una serie di pregiudizi tuoi personali, duri a morire e che finora non ti sono stati utili.

Bene, ora ascolta questa mia importante considerazione: ogni uomo che conosci ti porta più vicino all’uomo giusto per te.

E’ come se tu compissi un passo in più verso la direzione giusta per te.

E’ vero: tanti uomini con i quali esci ti danno solo del materiale per raccontare una storia divertente alle tue amiche.

Ma, come spiego bene nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”, ogni volta che esci con uomo, hai la fantastica opportunità di fare pratica in conversazione e in attrazione.

E, cosa molto interessante, puoi imparare a comprendere sempre meglio la psicologia maschile, soprattutto se assumi un atteggiamento di vero ascolto e osservi con attenzione, senza mettere sempre per primi i tuoi bisogni e le tue paure.

Insomma, tutti gli uomini con cui esci sono tuoi eccellenti maestri.

Questa si chiama pratica sul campo e non c’è nessun sostituto per l’esperienza diretta.

Non ti invita più fuori come prima? Ti sembra distaccato? Scopri perché non ti cerca!

Ergo: non stai affatto perdendo tempo.

Quando invece sei troppo selettiva rispetto agli uomini con i quali vuoi uscire, succede che non ti capita di uscire molto spesso. Quindi vuol dire che fai davvero poca pratica di come si “flirta”.

Quindi non solo riduci – statisticamente – le tue possibilità di conoscere uomini interessanti ma, soprattutto, perdi l’abitudine e l’esercizio al gioco dell’attrazione.

E anche qui entri in un circolo vizioso: meno esci con gli uomini, più ti succede che ogni uscita ti risulta insoddisfacente.

Quindi, dopo ogni uscita, ti lamenti di “tutti gli uomini” e accomuni anche l’ultimo malcapitato all’insieme degli uomini mediocri in mezzo ai quali non troverai l’uomo giusto per te. A quel punto tutto il processo del corteggiamento e il gioco dell’attrazione, invece di essere un piacere per te, lo vivi con fastidio e anche con paura.

E via così, in una spirale “tossica” di negatività.

Insomma, se parti dal presupposto e dalla convinzione negativa che il gioco del corteggiamento è una perdita di tempo, come fai a diventare sempre più brava nella relazione e nella comunicazione con un uomo?

Non pensare che le tue capacità di relazione e di comprensione dell’altro si accendano a mille per magia solo quando tu dovessi incontrare l’uomo giusto.

Non è così che funziona.

I perditempo e come fare esperienza nelle relazioni

Sia ben chiaro: io non dico affatto che da stasera ti è utile uscire con tutti tutti tutti gli uomini che incontri. E’ ovvio che tu debba applicare un minimo di selezione in base ai tuoi gusti ed è giusto che tu lo faccia, se no cadi in un altro estremo e in un circolo vizioso di “dipendenza dal corteggiamento” che non porta a nulla di buono.

Io ti sto solo invitando a considerare il fatto che essere troppo selettiva e che nascondersi dietro la giustificazione della “perdita di tempo” possono essere scuse per sabotare la tua vita sentimentale.

In sintesi: non vi sono scorciatoie nel percorso che ti porta a incontrare e ad attrarre l’uomo giusto per te.

La verità, invece è che non saprai mai se hai incontrato l’uomo giusto per te se non dài a te e a lui la possibilità e il modo di verificarlo.

E sai perché?

Perché le donne in genere sono convinte di sapere perfettamente il tipo di uomo che vogliono avere al loro fianco, ma non fanno i conti con il mondo reale che spesso può rivelare loro delle sorprese davvero molto piacevoli.

L’uomo come lo vuoi tu esiste o è una tua costruzione mentale?

Lo puoi verificare solo confrontandoti con più uomini possibile.

Di certo l’uomo giusto per te esiste, anche se ha un aspetto e un carattere completamente diversi da quelli che ti immagini.

Ma l’uomo giusto per te non può venire a scovarti se tu non ti metti sulla sua strada e fai il tuo pezzo di cammino.

Questo io lo spiego bene anche alle mie clienti di coaching personale.

Ogni uomo che frequenti è un grande maestro, in ogni modo.

Tutte le volte che esci con qualcuno, mettiti nella posizione di cogliere l’opportunità di rilassarti, essere te stessa e divertirti.

Sentiti orgogliosa di fare la tua parte nel gioco dell’attrazione senza minimamente pensare a perdite di tempo.

E’ questo atteggiamento che ti porta a trovare l’uomo giusto e a realizzare la relazione giusta per te.

Lasciami i tuoi commenti e dopo che lo hai letto, per favore ricordati di condividere questo articolo sui social (Facebook, Twitter etc.) attraverso i pulsanti che trovi qui sotto.

Cordialmente

Ilaria

P.S. Se ti interessa diventare davvero più attraente partendo da te stessa, rafforzandoti dall’”interno” superando le tue paure e le tue insicurezze, ho preparato per te il percorso “I 7 Pilastri dell’Attrazione”. E’ molto semplice ed è pratico, studiato apposta per farti procedere al ritmo che va bene per te, senza paura e senza sforzo.

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307 Commenti

  1. Avatar di nana

    nana 13 anni fa (19 Maggio 2012 16:09)

    secondo me,il problema piu grande nella ricerca dell'uomo giusto,è che quando una donna ha una carenza di affetto,gli uomini lo captano e se ne aprofittano,perchè pensano che quella donna ,a causa del suo bisogno di affetto,sia cosi vulnerabile da poter essere manipolata per ottenere quello che vogliono. E questa è la trappola piu grande
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  2. Avatar di lorena

    lorena 13 anni fa (20 Maggio 2012 9:10)

    Quanto è verooooooooo! Intendo che l'aspetto e una buona parte di carattere della persona interessante che conosciamo sono diversi da quelli che definiamo "ideali"
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  3. Avatar di Anna Chiara

    Anna Chiara 13 anni fa (20 Maggio 2012 9:18)

    ooooohhhhh ... l'articolo che mi serviva .... ecco lo stato in cui mi trovo!!!! in un anno mi è capitato due volte di iniziare un corteggiamento ... entrare nel gioco e poi ... e poi di punto in bianco questi fantomatici uomini sono scomparsi ... ma così volatilizzati... fantasmi !! l'ultimo mi ha fatto molto male, perchè si era sbilanciato,perchè quasi mi aveva convinta che poteva nascere una storia, una conoscenza più approfondita, un ' amicizia .. insomma si stava bene insieme ... e poi è scomparso... in un modo orribile, lasciando tutto in bilico !! io sono convinta che gli addii ci debbano pure essere, ma devono essere urlati, motivati, me lo devi dire che te ne vai e perchè , come devo essere io libera di dirtelo ,non puoi andartene e basta, lasciare una frase che indica un " arrivederci"ma non un addio ...perchè poi il peso di tutto sta su di me .. e non è giusto!! pur avendo solo 23 anni ... mi rendo conto che queste cose fanno male .. forse anche di più .. perchè hai 23 anni ... e forse anche di più perchè non esci tutti i week end in discoteca , perchè hai pochi amici, ma tante conoscenze, perchè sei ( forse ) eccessivamente seria , educata e tranquilla .... e ti fanno male queste azioni perchè diventi vulnerabile.... io non so se si possa migliorare ... dicono che ogni storia è un ' esperienza, che quello che non ti uccide ti fortifica ... ma io ad oggi dico .. che ho pianto per tanto tempo, sono stata male perchè delusa ... delusa da lui , delusa da me stessa perchè mi ero ripromessa di non farmi castelli ... poi sono arrivata ad incazzarmi, perchè credevo di essere l'errore, di aver sbagliato io ,,,, di essere sbagliata...non saprei !!! solo che oggi anche io non riesco più a flirtare .... ecco mi è stato presentato un ragazzo, è carino , simpatico, molto allegro ... una parte di me vorrebbe conoscerlo senza fare troppi progetti ... giusto per vedere chi sia , giusto per vedere se posso ancora ridere con qualcuno e divertirmi senza dover mettere subito in gioco la parola sentimento ... giusto per vedere se sono capace .. e invece mille pensieri ...forse non considero, come detto nell' articolo, che sia un perdita di tempo conoscere nuovi ragazzi e flirtare.... ma peggio mi rendo conto di non saperlo fare ... è possibile ?? si può non saper flirtare...??? quando entrano tutti quei pensieri ... che forse un tipo così non si può interessare a te, che non sei capace, che iniziare a chiacchierare tramite un social network ... ti farebbe sembrare una stupida .... quando inizi a pensare che non sai cosa dire e come e se devi iniziare tu una conversazione .... ecco dico ma a questo ci portano gli uomini che ci hanno fatto male in passato?? mi rendo conto da sola che sono frasi forse dettate più da una mia insicurezza ... ma poi perchè so parlare con chi non conosco ... in modo molto tranquillo, perché riesco ad essere me stessa e ironica e brillante tenendo una conversazione con un ragazzo che più o meno ha lo stesso livello di non conoscenza dell' altro, e che come l'altro potrebbe essere una possibilità ?? cosa determina il nostro modo di agire ??? e allora come si inizia questo gioco ?? non pensare alla perdita di tempo ... ma non pensare in assoluto e fare quello che l'istinto ti porta a fare ???
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  4. Avatar di Fabio

    Fabio 13 anni fa (20 Maggio 2012 9:43)

    Leggendo quel che scrivi mi rendo sempre più conto che il tempo è galantuomo. Le intenzioni, le paure, le incertezze, il possibile cadere in trappole, il ripetersi di errori del passato occorre metterle da parte. Vivere pienamente il contatto che si stabilisce, nel senso, di esserci presente e reale. L'attenzione, l'essere appieno se stessi e l'osservazione ci aiuta alla comprensione. Concludo con un grazie a coleii che ha condiviso il nostro tempo per la conoscenza di noi stessi.
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  5. Avatar di Elisa

    Elisa 13 anni fa (20 Maggio 2012 11:16)

    Io ero molto più selettiva anni fa, tra i 20 e i 27 anni circa, uscivo soltanto con quei ragazzi che davvero mi piacevano e che immaginavo a priori come eventuali partner; altri, invece, li ho scartati in anticipo per paura di confrontarmi con loro e svelare la mia personalità, per una generale insicurezza di me se stessa. Poi, maturando e acquistando maggior sicurezza in me stessa, ho gestito le uscite con gli uomini con maggior rilassatezza e spontaneità e da lì sono nate le due storie sentimentali che ho vissuto fino ad ora. Sono d'accordo con Ilaria che ogni incontro, al di là dell'esito, sia comunque una ricchezza, un'occasione per sperimentarci e capire un sacco di cose di noi e dell'altra persona. Anch'io ho iniziato davvero a crescere e a maturare quando mi sono messa in gioco e ho tentato di rischiare, senza trincerarmi dentro una "campana di vetro"..
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  6. Avatar di pulpfiction

    pulpfiction 13 anni fa (20 Maggio 2012 14:15)

    Condivido pienamente: le nostre convinzioni personali, che vanno dall'aspetto fisico a quello sociale e culturale o caratteriale, ci fanno scartare a priori tante persone che poi rivalutiamo magari nel corso del tempo e non sono più disponibili quando noi ce ne accorgiamo.
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  7. Avatar di simona

    simona 13 anni fa (20 Maggio 2012 15:42)

    questo articolo è caduto a fagiolo, settimana scorsa la persona con cui sono riuscita a trascorrere 2 appuntamenti si è dileguato ho chiesto spiegazioni, risultato silenzio piu totale, e lui che diceva di volere dialogo con la sua possibile partner, diceva di essere una persona rispettosa, ma secondo te ilaria è giusto sparire cosi?? alcuni possono pensare che tanto ci stavamo frequentando quindi non ero la sua ragazza, ma secondo me non è una questione di frequentazione è una questione di correttezza, e ci vorrebbe sempre sbaglio??
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  8. Avatar di Silvia

    Silvia 13 anni fa (20 Maggio 2012 15:48)

    Per quanto mi riguarda ho dato fiducia ad una persona dopo che il mio matrimonio è finito. Questa persona mi ha fatto credere di amarmi veramente e io ci ho creduto. Fatto sta che dopo qualche mese, circa un anno, mi ha scritto un sms liquidandomi in questo modo "gira definitivamente pagina" e da lì è sparito...Che dire? Ho sofferto molto per la fine di questa relazione, inizialmente ho pianto, mi sono arrabbiata, ho cercato di farmi dare delle spiegazioni, ma nulla è servito per recuperare quello che pensavo di aver costruito insieme a lui. Certo quest'uomo è stato un eccellente maestro...mi ha insegnato a non fidarmi più degli uomini..Ora io non so esattamente che tipo di uomo vorrei avere al mio fianco, non ho mai neanche preteso la perfezione. Ma a questo punto mi chiedo perchè mai non dovrei essere selettiva, visto l'esperienza avuta..E a 49 anni. non sono più disposta a farmi prendere in giro..
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  9. Avatar di sere

    sere 13 anni fa (21 Maggio 2012 0:14)

    Non ho mai esitato un attimo a lanciarmi quando la persona mi incuriosiva, mi piaceva, incurante di differenze abissali. Però mi irrigidisco sempre molto quando sento la parola "selettivo". Alcune (troppe) persone, senza conoscermi nemmeno troppo bene, non hanno esistato a definirmi "troppo selettiva" perché pur essendo single non accettavo inviti o opportunità di conoscere degli uomini. Il fatto è che se una persona non ti incuriosisce, non c'è niente da fare: l'appuntamento sarà una delusione comunque col risultato che ti biasimerai per aver detto sì quando il tuo istinto già ti aveva suggerito il da farsi. Detto questo, al momento la mia situazione è diversa e cioè il problema sta a monte: non ci sono uomini con cui uscire, nemmeno per annoiarsi o per avere conferma che l'istinto non sbagliava. Anche se esco, non c'è alcun contatto con gli uomini, non riesco a stabilire un contatto per avvicinarli e loro non mi avvicinano...forse sono diventata selettiva "a priori"? Sembra che ci siano solo uomini impegnati e, per i pochi liberi, io non riesca a catturare la loro attenzione...
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  10. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (21 Maggio 2012 23:57)

    I miei ex "corteggiatori" non sparivano... o meglio, sparivano e poi tornavano. Insomma, non mi prendevano sul serio e mi tiravano fuori dal cassetto quando volevano. Così la vivelo. Sarebbe stato facile concluderne che gli uomini vogliono solo "quello" e non si vogliono impegnare... Invece qui qualcuno mi fece notare come io per prima non lanciassi messaggi chiari su quel che volevo. Anzi, no: con le mie smanie di indipendenza lanciavo proprio messaggi opposti. E attraevo uomini di un certo tipo... che restavano anche stupiti quando poi tiravo fuori esigenze diverse. Preciso: io non mi atteggiavo semplicemente da donna indipendente ai massimi livelli... io dicevo proprio di non avere bisogno di nessuno. In realtà non volevo ammettere quella che consideravo una mia debolezza. Temevo il rifiuto. Era tutta insicurezza mascherata da altro. Poi un giorno sono finalmente riuscita a guardarmi davvero dentro e a tirare fuori tutto. E l'uomo che non scappa è arrivato. Ma ancora adesso, dopo mesi di relazione, mi capita di scappare un po' da lui, di avere smanie di indipendenza. E succede sempre quando mi sento trascurata. Invece di dirgli che mi sento trascurata, fuggo e fingo che non mi importi. Per mia fortuna, poi mi rendo conto... e dico le cose come stanno. E siccome è già capitato diverse volte, ora non si spaventa e sa come riprendermi. Però vorrei davvero piantarla con queste mie paure e reazioni. Prima di tutto per me stessa, che sto male per niente e finisco per allontanarmi da chi più vorrei accanto. Mi ha detto che sembro voler far succedere quel che più temo. E che a lui piacerebbe molto invece sentire che ho bisogno di lui e che ho voglia di vederlo... Mi ha chiesto cosa desidero di più dalla vita. Vorrei non avere più la sensazione di non essere abbastanza amata. Il che certo non dipende, se non in minima parte da lui. E' una cosa che mi porto dietro da tantissimo tempo. Voglio dire che è un mio problema. Certo, lui può aiutarmi: a interpretare correttamente le cose. E a reagire in modo diverso a certe dinamiche. E anche a volermi bene. Il confronto con lui è importante! Ma prima, e per arrivare a questo punto, lo è stato anche il confronto con tanti altri con cui sono uscita negli anni... si capiscono tante cose, alla fine non è mai tempo perso. Certo, qualche sofferenza me la potevo risparmiare. Ma si tratta anche di saper interpretare il proprio agire... e credo sia vero quel che dice Ilaria, che magari sbagli il bersaglio mille volte ma ogni volta ti avvicini di più, prendi la mira meglio. Solo che - secondo me - è con te stessa che prendi meglio la mira, cioè capisci tu cosa è meglio per te, chi sei, cosa vuoi. Insomma, serve per capirsi, il che è fondamentale per darsi la persona giusta. Perciò concordo che selezionare troppo a priori può essere svantaggioso, almeno fino a che non hai davvero le idee molto chiare. Poi, quando le hai, ti accorgi che la platea dei papabili diventa molto più vasta. Forse perché smetti di ritenere imprescindibili certe qualità a favore di altre, più importanti ma anche diffuse. E cominci a trovare affascinante l'uomo che ha voglia di conoscerti e amarti, prima di tutto. Guarda caso, questi uomini sono tanti... Non sto dicendo che ci si deve accontentare e si deve uscire con qualcuno che ci ripugna. Ma io prenderei più alla leggera il fatto di avere un appuntamento o conoscere un uomo, sarei più di bocca buona, considerando che occorre dare opportunità e impratichirsi nelle relazioni uomo-donna più di quel che si crede (per me anche con l'umanità in generale, ma questa è un'esigenza mia) e che in fondo è piacevole anche solo fare un'uscita, avere un amico, parlare con qualcuno... Poi col tempo si capisce a chi dare un'opportunità di un livello superiore e a chi no. Vabbeh, questa è stata la mia esperienza personale... In ogni caso: partire da sé stessi, sempre.
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  11. Avatar di Elisa

    Elisa 13 anni fa (22 Maggio 2012 18:56)

    Brava, Bice, le tue parole sono illuminanti: con lucidità e consapevolezza dai un quadro preciso di come stanno le cose e come si devono vivere per stare bene e per trovare la persona giusta. Anche io, come te, sono stanca di non sentirmi amata come voglio, di non sentirmi pienamente compresa e capita dai miei partner. Purtroppo ho avuto due storie (l'ultima, qualche mese fa) dove, in entrambe, il mio lui mancava totalmente di quell'intelligenza affettiva che, al contrario, sembra possedere il tuo attuale compagno, e che non capisco se sia una dote che solo pochi uomini abbiano o che tutti, alla fine, possano acquisire se compiuto un certo cammino di crescita e maturazione. Con i miei ex ero quasi sempre io quella che doveva capire, mettermi nei panni dell'altro, comprendere, intuire i suoi bisogni e poi, all'occorrenza, "metterci la pezza" sulle sue mancanze; mai che loro abbiano provato a capire cosa sentivo e provavo io, che cosa muoveva il mio essere. Con il primo ho avanzato "pretese"ero più bisognosa e dipendente e questo (forse giustamente) lo ha allontanato da me; con il secondo (memore dell'esperienza del primo) ho voluto dimostrarmi e dimostrargli che non stavo con lui per bisogno o per "hobby" ma per scelta (anche se alla fine ho capito di aver sbagliato il bersaglio!) ma quando gli ho fatto capire che, al di là di non volerlo imbrigliare a me, certi atteggiamenti di noncuranza nei miei confronti a me non andavano giù, non ha fatto poi più di tanto per rimediare e recuperare ai miei occhi. E' che con gli uomini sembra di andare sempre avanti a tentativi ed errori e non si sa mai se si farà la cosa giusta: se si è troppo chiare e da subito si fa capire che si vuole qualcosa di vero e serio, c'è il pericolo che se la diano a gambe; se si fa troppo le autonome e indipendenti allora possono iniziare a pensare che a quel punto va bene anche una storia "vissuta alla giornata"senza se e senza ma..Non è facile calibrare il bisogno di mettere le cose in chiaro, con fermezza, e contemporaneamente non caricare in modo eccessivo la relazione di aspettative..Poi, ovviamente, dipende da chi abbiamo davanti: un conto è un uomo innamorato (ma anche maturo e con le idee chiare) capace di gestire un discorso affettivo, un conto è un "ragazzino" con tanta confusione in testa che da una relazione si aspetta di prendere 70 e dare 30.. Ma tutto questo lo si capisce vivendo e mi auguro che la prossima volta che avrò una relazione tutto questo, che ancora talvolta mi fa soffrire nel ricordo, sia soltanto una bussola per orientare le mie scelte e i miei comportamenti..
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  12. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (22 Maggio 2012 21:32)

    Ciao Elisa, vorrei chiarire una cosa che forse può aiutarti: se non mi sono mai sentita amata come avrei voluto (dai miei genitori e poi via via dai vari uomini incontrati) non è perché ho incontrato persone che non avevano "voglia di dare" o immature. Così è troppo semplice ed è un dare troppa responsabilità agli altri. Ci sono due concetti che voglio chiarire. Il primo è che nel mio non sentirmi amata ci metto tanto di mio. Ovvero: è una paura che io ho e che mi fa interpretare i fatti in quella direzione. Ho, insomma, un pre-giudizio, una sensazione che "non possa essere vero", di non essere all'altezza... e una iper-sensibilità. Dall'altra parte ho sicuramente incontrato molte persone prese dai propri problemi psicologici o altro, magari un po' infantili su alcuni aspetti (qui ho raccontato ampiamente di loro negli ultimi 2 anni ormai)... e in questo ci metto anche i miei genitori che - certo senza volerlo - hanno rappresentato una prima esperienza affettiva in parte "negativa". Ma oggi mi rendo conto di quanto a loro volta siano figli di situazioni famigliari ed esistenziali che non li hanno messi in grado di stare in equilibrio e "dare" ai loro figli. Lo stesso per molti uomini incontrati. E questi uomini li ho in un certo senso cercati o attratti io... Altrimenti non si spiega perché io abbia collezionato tutta una serie di storie, ciascuna la fotocopia dell'altra, delle quali mi sono lamentata sempre per gli stessi motivi, che poi sono le stesse cose che rimproveravo ai miei genitori. Anche quando queste storie sembrano diverse (uno era sposato, l'altro preso dal lavoro, l'altro da se steso...), in realtà era sempre lo stesso meccanismo a partire: io mi sentivo all'ultimo posto... Tutto questo per dire che ci ho messo molto del mio, sia a livello di interpretazione sia nel "far succedere" certe cose. Ciascuno ha le sue responsabilità (e non colpe) in quanto accaduto: i miei, gli uomini, io. Ma di nessuno è tutta la responsabilità e nessuno lo ha fatto con cattiveria, quanto piuttosto rispondendo a stimoli molto forti e spesso inconsci, credendo di essere dalla parte del giusto o non rendendosi conto del male fatto. Capito questo, ho fatto pace con tutti e con me stessa. Ho anche smesso di essere tanto esigente e perfezionista... so per certo che sbaglierò una volta o l'altra, ma questa consapevolezza mi permette di agire con più leggerezza e spontaneità. Sbaglierò sicuramente, è umano,, ma sto meglio con me stessa e con gli altri ora che pretendo meno. Il mio compagno non è certo pefetto e anche lui ha le sue insicurezze che spesso si presentano mascherate da altro. E anche io, quindi, faccio un lavoro per smascherarle e capirlo profondamente, in modo da non arrabbiarmi ma di aiutarlo davvero. Perché per quanto consapevoli, è così facile ricadere in certe cose! All'inizio ci eravamo detti di vigilare l'un l'altro sull'attivarsi di certi schemi. Poi però abbiamo cambiato idea: entrambi dobbiamo continuare il nostro individuale percorso di crescita (per entrambi iniziato singolarmente ormai anni fa) e quello che possiamo fare insieme è principalmente e più utilmente volerci un gran bene! :-) Sì, ho incontrato un uomo consapevole, intelligente, sensibile e abbastanza maturo. Ma non sapevo che fosse così la prima volta che sono uscita con lui... anche se, a pensarci ora, c'erano molti segnali che potesse essere così. Di sicuro, quando ho accettato il primo invito, non l'ho fatto perché mi aveva colpita o sedotta come gli altri. Era diverso e mi incuriosiva per quello, era qualcosa di inesplorato, una via nuova in tutta la dinamica di quei primi incontri (e anche dopo a quanto pare). In lui c'erano e ci sono equilibrio, pacatezza, ampiezza di vedute, serenità, nessun o poco rancore e molta, moltissima consapevolezza. E' stato sincero con me sulle sue paure, i bisogni, gli errori fatti, qualche rimorso. E io ho fatto altrettanto. In effetti, se a volte mi capita ancora di non sentirmi amata come vorrei, sicuramente però non mi capita di non sentirmi capita. La comunicazione è una delle forze della nostra relazione. Ma lo è anche perché abbiamo imparato prima di tutto a dialogare con noi stessi. Con quanto più amore e accettazione possibili.
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  13. Avatar di Erick

    Erick 13 anni fa (23 Maggio 2012 13:39)

    Questo argomento mi è un po' nuovo e comunque mi incuriosisce. A me qualche volta è capitato il contrario, cioè che conosci una, cominci a frequentarla, sembra interessata ad approfondire, va tutto bene e poi di colpo sparisce lei, senza spiegazioni o accuse o quant'altro. Chiaramente uno resta disorientato ed il più delle volte non hai nemmeno avuto la possibilità di arrivare a corteggiarla. E' preferibile che una ti dica che non gli vai o che non si trova bene, ma invece accade senza apparenti problemi...Altrimenti più spesso capita che la mettono subito sull'amicizia e quindi sei impossibilitato a corteggiare già in principio, quindi: prendere o lasciare. A me è capitato di lasciare perdere, ma mai quando corteggio e la donna è interessata, piantandola in asso - lo trovo illogico !!!!! Ho lasciato perdere scomparendo silenziosamente quando mi interessava qualche persona che però non mi ha dato feedback positivi da permettermi il corteggiamento. In questo caso sono io che rinuncio perchè se l'obbiettivo è fidanzarmi sono io a perdere tempo. In questo caso si cerca di conoscere altre persone. Sarò rinunciatario, ma io la vedo così...
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  14. Avatar di Emanuela

    Emanuela 13 anni fa (24 Maggio 2012 1:26)

    Quanti uomini mediorcri in giro...ma qualuno che si salva c'è...occorre mettersi sulla sua strda! Grazie Ilaria!
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  15. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 13 anni fa (24 Maggio 2012 9:52)

    @ Bice ho letto con molto interesse i tuoi post perchè mi sono ritrovata in gran parte del tuo vissuto... al momento però io mi trovo in pieno panico...esco con una persona da quasi due mesi, ne avevo anche scritto qui definendolo "un alieno" per essere così diverso dalle ultime persone incontrate, ma come avevamo già detto è anche questione di come mi ponevo io, su questo non c'è dubbio. Il panico viene dal fatto che ora ho paura di non saper gestire una relazione equilibrata, ho paura di soffrire, ho paura che questa bella favola finisca e in pratica tutte queste sono solo paranoie derivanti da una mia insicurezza costruita mattone dopo mattone in questi anni ma che pensavo di aver debellato finalmente, e invece si riaffaccia all'improvviso e mi mette in crisi, come si può vivere male un presente stupendo per paura del futuro? è da stupidi lo so...un abbraccio
    Rispondi a Gio_1098 Commenta l’articolo

  16. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (24 Maggio 2012 15:01)

    Qua la mano, Gio, so di cosa parli! Penso che, dal momento che sappiamo da dove viene questa cosa, possiamo tenerla un po' sotto controllo... :-) Mal che vada, l'unica è accettarla... evitando di starci male pure perché non riusciamo a farci niente...
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  17. Avatar di gold

    gold 13 anni fa (24 Maggio 2012 23:11)

    @ Bice, mi ritrovo in buona parte delle cose di cui parli tu. mi riferisco alle paure, alle incertezze che abbiamo un po' tutti, ed a certi segnali, che sono autodistruttivi. Questo mio atteggiamento da persona distaccata e che basta a se stessa mi ha portato tanti problemi. Da ragazzina ero semplicemente troppo timida. Da adulta è ormai un modo d'essere, che mi mette "al sicuro" dal timore di essere rifiutata. Ma ora ho bisogno di un vostro consiglio. Vi prego di rispondermi spassionatamente. Anni fa ho conosciuto una persona, per me strraordinaria. Ho potuto conoscere tanto i suoi pregi quanto i difetti, ed eravamo molto presi, ma lui cercava di farmelo capire in ogni modo. Io invece, bloccata da tante cose, gioivo della sua presenza, ma nn mi lasciavo sfuggire nessuna parola, nessun gesto, ed anzi mi trattenevo...Dentro di me pensavo che lui capisse.....che sentisse la reciprocità. Mah!! ke dire....Cmq lui si staancò e si fidanzò con un'altra (che colpo per me!!) In breve mi allontanai da lui definitivamente, anche se lui per un po' cercò diparlarmi, di mantenere amichevolmente i contatti....
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  18. Avatar di gold

    gold 13 anni fa (24 Maggio 2012 23:12)

    Veniamo ad oggi: lui è tornato nella mia vita, ancora fidanzato, e mi dice rivedendomi "tu però sai...non ti sei mai fatta capire...." e mi cerca. A me piace comeprima, come se questi anni nonfossero mai passati. Scusate se mi sn dilungata: vivo la consapevolezza di essere + chiara nei miei sentimenti, la seconda possibilità da afferrare, e il disagio di interessarmi ad una persona impegnata. Ilaria....che mi dici?
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  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (24 Maggio 2012 23:35)

    Cara Gold, ho l'impressione che la tua paura del rifiuto ti faccia "trattenere" a tal punto che il ragazzo in questione non può fare a meno di dirti "non ti sei mai fatta capire". Nella relazione, prima di aspettarsi che l'altra persona faccia la sua parte, è necessario fare la propria. A te interessa fare la tua? Che cosa ti serve per metterti in gioco, per quel che ti riguarda? Tenendo in gran conto il fatto che un uomo impegnato non è mai un partner da ricercare.
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  20. Avatar di gold

    gold 13 anni fa (24 Maggio 2012 23:50)

    A te interessa fare la tua? Che cosa ti serve per metterti in gioco, per quel che ti riguarda? Tenendo in gran conto il fatto che un uomo impegnato non è mai un partner da ricercare Credo che siano le domande giuste su cui rifletere ...si, m'interessa fare la mia parte. Si, m'interessa vivere le mie emozioni ed i miei sentimenti. ...si, ma in modo pulito. Ecco, è questo che gli dirò quando lo vedrò. In modo pulito e non alle spalle della sua ragazza. E poi io non mi merito un uomo già impegnato: con tutti i miei sbagli e le mie fissazioni, almeno l'onestà, me la devo.....(grazie Ilaria, in questi mesi con te e con tutti voi ho potuto osservare tante cose di me, e leggere le storie degli altri....a presto)
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