Capire un uomo: è davvero così importante? Certamente sì, senza dubbio e senza esitazione. Bene, mi esprimo con una dichiarazione lapidaria: la via alla felicità è prima di tutto nel capire se stessi – il famoso “conosci te stesso” che piaceva tanto agli antichi” – e, subito dopo, capire gli altri.
Il desiderio di capire te stessa nasce da un atteggiamento mentale che esprime amore, considerazione e attenzione. Ti permette di stare bene, di darti quello di cui hai bisogno, di aumentare la tua autostima. Di percepire davvero tutto il tuo valore. E anche di superare l’insicurezza e di raggiungere la serenità. La comprensione di sé arriva nel momento in cui si smette di giudicarsi severamente e di rimproverarsi per gli errori che si commettono. Ci hai mai pensato a questo?
"La tendenza a giudicare gli altri è la più grande barriera alla comunicazione e alla comprensione. Carl Rogers"
Capire un uomo significa desiderare di conoscerlo, di scoprire un territorio sconosciuto e diverso (gli altri sono tutti diversi da noi, che siano uomini o donne!) e anche di andargli incontro, incontrarsi con lui a metà strada. Questo è il succo delle vere storie d’amore, di un rapporto di coppia che funziona per davvero. E anche delle relazioni che danno soddisfazione, comprese quelle che non sono relazioni sentimentali.
Capire un uomo: attenzione alle intenzioni troppo buone
Attenzione signore mie, perché so già che mentre avete letto le parole di cui sopra, uno sbarluccicchìo vi è comparso nelle pupille degli occhi. So che molte si sono sentite autorizzate a moltiplicare i propri sforzi di comprensione totale, tacita e sacrificale verso un partner o verso un partner potenziale. No, care, non vi sto dicendo affatto che voi dovete usare la vecchia tecnica di comunicazione tecnicamente definita dello “zerbino”. Non dovete annullare voi stesse per capire la delicata psicologia di Sua Maestà il Maschio.
Questo non c’entra nulla. Avere una relazione sana e – soprattutto – appagante, significa rapportarsi alla pari, non secondo un meccanismo di dipendenza e di manipolazione. Chiaro?
Una relazione deve essere soprattutto soddisfacente, piacevole, portare ricchezza interiore. Lo dico spesso che, per una storia d’amore bisogna pensarla come la pensava il famosissimo slogan del caffé: “Il caffé è un piacere. Se non è buono, che piacere è?”
Ecco, una relazione è un piacere, se non è buona, che piacere è?
Questo bisognerebbe stamparselo a caratteri di fuoco nel cuore e soprattutto nella testa, non credi?
Lo stesso, guarda un po’, vale quel che riguarda capire un uomo. Capire un uomo è un piacere, dato che capire un uomo ed essere capita da lui significa sostanzialmente amarsi. L’amore non può esserci senza comprensione reciproca e senza la costante volontà di capire se stessi e poi l’altro.
"Vera comunicazione ha luogo soltanto fra persone di uguali sentimenti, di uguale pensiero. Novalis"
Ma capire un uomo non si significa “sforzarsi”, “diminuirsi”, mettersi nelle sue mani e soprattutto essere alla mercé dei suoi capricci, cattivi umori o prepotenze. Chiara la differenza?
E’ per questo che gli uomini sbagliati vanno evitati come la peste e così pure tutti i “fenomeni” che rientrano nella categoria di uomo sbagliato: il dongiovanni, il perditempo, l’indeciso, l’irresponsabile, il confuso, il rospo, il bambinone, il cretino e lo stronzo.
Capire un uomo: è importante comunicare bene
Capire un uomo, dunque, significa soprattutto decidere di crescere come persone e decidere di crescere insieme. E’ un po’ come instaurare un circolo virtuoso: tu comprendi meglio te stessa, ti metti sul suo stesso piano, comprendi meglio lui e la comprensione dell’altro ti porta a una migliore comprensione di te stessa, ancora. E così è anche per lui, in uno scambio che ha come base il desiderio di conoscere e di amare. Se stessi, l’altro, la relazione. E’ in questo senso che una relazione arrichisce la vita.
Ecco perché è importante comunicare efficacemente.
"La sincerità non consiste nel dire, ma nell’intenzione di comunicare la verità. Samuel Taylor Coleridge"
Se non c’è questo, meglio lasciarla stare la relazione e dedicarsi ad altro. Meglio preservare le propri energie per qualcuno che è disposto a ricambiare il tuo desiderio di capirti, di farti capire e di capire. Meglio non affossare te stessa in un rapporto che ti “diseduca” rispetto a una comunicazione sana e gratificante. Meglio cercare un uomo – o altre compagnie – con il quale parlare e confrontarsi alla pari.
Credo infatti che una dei maggiori benefici dell’essere in una relazione sia quello di accelerare l’appassionante processo di scoperta di sé e del mondo che poi è l’essenza della vita.
Avere un compagno accanto, un partner innamorato e interessato ed essere tu innamorata e interessata ti permette di approfondire le tue varie sfaccettature, di mettere in gioco i tuoi molti insospettabili talenti.
Tutti noi siamo un po’ simili a degli iceberg: vi è una parte emergente e visibile, che è la nostra parte più piccola. E poi vi è una parte sommersa e invisibile che la nostra parte più grande.
"Parlare è la peggiore forma di comunicazione. L’uomo non si esprime pienamente che attraverso i suoi silenzi. Frédéric Dard"
La metafora dell’iceberg viene spesso usata per spiegare la differenza tra mente conscia (quella attraversata da pensieri e intenzioni che ci appaiono in tutta la loro chiarezza) e la mente inconscia (quella nella quale si celano, invisibili, desideri, atteggiamenti e imperativi dei quali non siamo consapevoli e che ciononostante e proprio per questo determinano potentemente i nostri comportamenti e le nostre reazioni: l’inconscio, per l’appunto).
Penso che in modo un po’ diverso l’esempio dell’iceberg possa rappresentare per noi l’immagine di quel che ancora non abbiamo messo in gioco di noi stessi e degli altri. Una vera comprensione di sé e dell’altro dovrebbe disvelare con delicatezza e rispetto proprio questi nostri talenti nascosti e sopiti.
Che dici, ti sembra un buon criterio per capire te stessa, capire un uomo e costruire una bella relazione d’amore?
Secondo te, quali sono le parti dell’iceberg che sarebbe più interessante “svelare” di te e quali quelle che ti piacerebbe “svelare” di un uomo?
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minou 11 anni fa (14 Febbraio 2014 10:25)
Gio_1098 11 anni fa (14 Febbraio 2014 12:06)
Michela91 11 anni fa (14 Febbraio 2014 14:18)
cris 11 anni fa (14 Febbraio 2014 15:08)
Al 11 anni fa (14 Febbraio 2014 17:07)
Vicky 11 anni fa (14 Febbraio 2014 16:07)
Al 11 anni fa (14 Febbraio 2014 16:27)
minou 11 anni fa (14 Febbraio 2014 17:13)
Nooo… che testimonianza desolante! Non resisto. Cris, bello di casa, e leggiti pure una grammatica oltre i blog. Fai sto favore all’umanità!cris 11 anni fa (14 Febbraio 2014 18:15)
Emanuela 11 anni fa (14 Febbraio 2014 18:32)
petra 11 anni fa (14 Febbraio 2014 18:53)
ilariacardani 11 anni fa (14 Febbraio 2014 19:21)
Ci si può concentrare e sforzarsi di volare alto o continuare a volare basso (a volare basso son capaci tutti, come si vede). E' una scelta, eh.Goldie 11 anni fa (14 Febbraio 2014 21:45)
beh a volte capita di essere schietti eh ?! ;-)petra 11 anni fa (14 Febbraio 2014 22:08)
Emanuela 11 anni fa (14 Febbraio 2014 23:09)
Ecco, ho scritto ed inviato il mio commento quando ancora non era comparso il chiarimento di Ilaria a Petra.Marzia 11 anni fa (14 Febbraio 2014 23:12)
ilariacardani 11 anni fa (14 Febbraio 2014 22:20)
petra 11 anni fa (14 Febbraio 2014 23:46)
Grazie Ilaria per la tua delucidazione. Si ho letto su, in effetti....spero in un risveglio collettivo di coscienze. Un abbraccio a tutti/eEmanuela 11 anni fa (14 Febbraio 2014 23:06)
Marzia 11 anni fa (14 Febbraio 2014 23:33)