Stronzi, stronze, uomini e donne

stronziParliamo ancora di stronzi, di uomini sbagliati, di carogne e di bastardi. Ma non come al solito. O forse sì. Ne parliamo per fare dei distinguo e delle precisazioni importanti. Questo è un articolo che non avrei mai pensato di dover scrivere e invece mai dire mai. Mai dare nulla per scontato. Mai sottovalutare le diverse percezioni della realtà sperimentate da diverse persone. Ricordarsi sempre di puntualizzare – se è il caso e se gli altri chiedono, fanno domande –, di fare chiarezza, di spiegare. Mai tirarsi indietro e insieme, se è richiesto e opportuno, essere umili e ritornare sui propri passi. Soprattutto quando si parla di un tema tanto delicato – sì, è un tema molto delicato – come quello delle relazioni e dei rapporti di coppia.

"Io non penso a tutta le miserie, ma a tutta la bellezza che ancora rimane. Anna Frank"

So benissimo che quello che scrivo può spesso non risultare chiaro. Anche perché, come ho spiegato altre volte, non è che io canto e suono la solita musica sulle relazioni. Racconto storie un po’ diverse. Dò interpretazioni che sono “inusuali” e vanno contro il “sapere comune”. Per cui sconcertano (e per questo sono efficaci), spesso illuminano (proprio perché sconcertano, l’ho appena detto) e talvolta respingono. Si sa, davanti al “nuovo” e al “diverso” spesso è più facile scappare. E’ un meccanismo psicologico molto comune: invece che affrontare le questioni e risolverle (che costa fatica e sforzo) meglio non vedere, non sentire e non capire. E stare nella solita melma. Che significa stare con l’uomo sbagliato, continuare ad avere storie sbagliate o mettere (e lasciare) la propria vita in mano a uno stronzo (o a stronzi diversi, dato che di solito chi ha un partner stronzo, facilmente ha anche un capo stronzo, amici stronzi etc).

Ora, una primo chiarimento importante. Questo è un blog e un sito che si occupa di relazioni, di relazioni uomo donna ed è un sito che si rivolge alle donne. Maddài?! All’origine ero partita con l’idea di rivolgermi sia a uomini, sia a donne (se leggi i primi articoli che ho scritto sono scritti contemporaneamente al maschile e al femminile e così pure la guida gratuita Come Attrarre la Persona Giusta per Te in 11 Passi). Poi mi sono sempre più focalizzata sul pubblico femminile. Perché? Beh, intanto perché così mi andava, poi per una questione di tempo ed energie (non si può fare tutto bene e per far tutto bene intendo non solo fare ricerca e divulgazione – che è il 90% del mio lavoro – ma anche comunicare efficacemente col target scelto e avere risorse importanti da dedicare al coaching individuale con i clienti).

Stronzi, stronze e che ci facciamo noi qui

Rivolgermi alle donne e solo a loro mi permette di “affilare”, “affinare”, “approfondire” il più possibile gli argomenti e di essere efficace. Di non annacquare, insomma. Perché, se mi segui da un po’ e se segui il sito – e se vivi la vita vera – hai ben chiaro che quello delle relazioni è un ambito vastissimo, esteso, complicato (ci sono sempre più domande e casi diversi che mi si presentano, spesso superiori alla mia possibilità di rispondere attraverso il blog. In teoria dovrei scrivere due articoli al giorno, non uno alla settimana. Poi avendo a che fare con donne, mi capisci… ;))

C’è di più: come avrai capito questo non è un sito in cui si parla di attrazione e di seduzione come comunemente comunemente intese: rimorchio, cucco, faccio strage di cuori. Ce n’è pieno di siti come quelli, rivolti alle donne, quasi – se non tutti – siti/pattumiera, in Italia, molti seri e validissimi, all’estero. Qui si parla, per dirla volgarmente, di relazioni dal punto di vista della crescita personale al femminile. Uso le parole seduzione e attrazione, conquistare un uomo, sedurre un uomo, perché se non le usassi, neanche la donna più intelligente e sgamata mi si canterebbe di striscio. Il desiderio di sedurre, di attrarre e di piacere è così forte in ciascun essere umano di essere lui (quel desiderio, o meglio, la speranza di soddisfarlo) la vera attrattiva. Altro che cuore e amore. Le persone cercano il potere… Anche le donne che amano troppo, eh.

E usare quelle parole trite e ritrire (conquistare un uomo, sedurre un uomo) mi serve per attuare lo shock, utile a cambiare schemi negativi. C’è qualche irriducibile ingenua (più faccio esperienza in questo lavoro più mi accorgo che il mondo è pieno di irriducibili ingenue, una vera pacchia anche per i bastardi di serie C) che osa protestare per il fatto che alcuni miei articoli tipo Come conquistare uno stronzo alla fine non spiegano davvero come si conquista uno stronzo… Ma guarda un po’! Così mi prendo giuoco della buona fede delle lettrici, ansiose di stare con uno stronzo?! Meno male che non si può piacere a tutti. Peccato che internet permetta a tutti di smascherare la propria ingenuità, che straborda nella perdita di dignità, esattamente come è perdita di dignità voler conquistare uno stronzo. O desiderare di piacere agli stronzi. Che è un concetto duro a passare, eh.Torniamo a noi e su che cosa ci facciamo qui.

Dicevamo che io mi rivolgo alle donne e mi occupo di crescita personale, rivolgendomi a loro. E siccome uno degli aspetti fondamentali della vita delle persone è quello delle relazioni, io ho scelto di occuparmi di questo. Per una passione e un coinvolgimento personale, prima di tutto. Passione e coinvolgimento personale che sono nate da una constatazione di esperienza pratica, poi suffragata da infiniti studi e ricerche: anche in pieno XXI secolo – anzi, forse, soprattutto adesso – er mejo delle energie femminili viene “buttato nel cesso” per questioni legate all’ambito sentimentale. Milioni di donne, nei cosiddetti paesi “avanzati” (il resto ci tocca lasciarlo, stare, così va il mondo, purtroppo) quando va bene hanno storie insoddisfacenti, quando va male perdono anni di vita (e denaro, salute e opportunità) in storie sbagliate, in non storie o, perfino e purtroppo, in storie abusive.

"Le mosche non riposano mai perché la merda è davvero tanta. Alda Merini"

Certo, ci sono un sacco di donne felici in amore. Non c’è dubbio. Che stanno con uomini di valore e hanno relazioni sane. E sanno evitare gli stronzi, “naturalmente”, d’istinto, attraverso una coonsapevolezza e un rispetto di sé che hanno bevuto con il latte. Rimane il fatto che per una serie di ragioni ci sono un sacco di donne che soffrono per amore, soffrono in modo spropositato, inutile, insensato. Perché? Beh, se segui il blog le risposte (le mie risposte) già le conosci: contesto culturale, educazione, “lavaggio del cervello”; tutte cose che hanno riempito la testa di molte signore e signorine di oggi, di idee pessime e dannose sull’amore e sugli uomini.

In più, udite, udite, per una serie di ragioni – molte evidenti, altre meno evidenti – spesso sono proprio le donne più intelligenti, ricche di talenti e di potenziale a essere vittime degli “inganni” dell’amore. E dei tanti stronzi che affollano il pianeta.

Stronzi e stronze: negatività o realismo?

Tutti questi dati per me sono dati interessanti, che mi smuovono dentro, mi incuriosiscono. Ognuno ha le proprie peferenze, giusto? Magari ha anche preferenze ben motivate, giusto?
Ora: ci sono altre questioni importanti nella vita? Eccome! Ce ne sono a quintalate: la questione ambientale, i migranti, la corruzione. Ci sono anche altre questioni meno “rilevanti” e molto interessanti e anche fondamentali per la qualità della vita delle persone. La cucina naturale, il dimagrimento sano, la gestione del denaro. E mi fermo qui. Il fatto è che io non mi occupo di queste questioni, non sono un’esperta, non ho un blog su questi temi. Questo non significa che io non le consideri importanti o non so che esistono. Nei limiti delle mie capacità so che esistono e cerco di dare sempre la giusta importanza alle questioni che mi sono intorno (ho detto “giusta”). Ma non sono il tema del mio blog, di questo sito. Punto.

Tu a questo punto (se hai retto finora) avresti voglia di dirmi: “Ilaria, davvero, spiegami dove vuoi andare a parare…”. Ora mi spiego. Spesso ricevo messaggi – tipo gli acuti e arguti commenti del genere di cui sopra, che quando scivo di come conquistare uno stronzo in realtà non lo spiego per davvero – in cui mi viene detto da donne mooolto consapevoli “Qui mi sembra che che tu criminalizzi (!?) gli uomini”. Oppure mi scrivono alcuni uomini che cercano un confronto costruttivo con me e mi dicono in sostanza: “A leggere il tuo blog sembra che ci siano solo uomini stronzi in giro, e che quindi gli uomini siano tutti stronzi, ma ti assicuro che io non mi sono mai comportato da stronzo e ho invece incontrato donne stronze che mi hanno davvero fatto soffrire molto.”

Ce ne sono altri che mi scrivono anche considerazioni del tipo: “Sembra che tu consideri solo le donne. In realtà molto di quello che scrivi lo trovo utile anche per me e in risonanza con i miei bisogni. Perché non dedichi degli articoli anche agli uomini che soffrono per amore e incontrano solo stronze o fanno fatica a relazionarsi con donne di valore?”

Ok, partiamo dal fondo: ci sono uomini stronzi e ci sono donne stronze. Grosso modo nella stessa misura. Probabilmente la stronzaggine maschile nelle relazioni si manifesta in modo molto diverso da come si manifesta quella femminile.

Io come ho detto prima, per ora mi rivolgo a un pubblico femminile – nel futuro non so cosa farò – e, uno dei problemi principali di molte donne che non riescono a trovare una relazione che le soddisfi (oppure che non le avvilisca) è che incappano in uomini sbagliati e in relazioni sbagliate. Probabilmente più per ragioni legate a loro stesse che agli stronzi in sé (i quali il loro sporco lavoro lo fanno egregiamente, peraltro). Ci sono donne che sono “magneti” per gli stronzi. E di stronzi ce ne sono molti. Per cui l’aritmetica domina sovrana.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

Molte donne, spesso anche proprio le più intelligenti e armate culturalmente, intanto hanno un problema a riconoscere gli stronzi come tali e a riconoscere quegli schemi che le portano a mettersi sempre con uno stronzo. A parte le intelligenti, illuminate e luminose eccezioni che addirittura interrogano internet con la frase “come conquistare uno stronzo”, la più parte di chi si mette con uno stronzo non lo fa apposta. Quando inizia la storia con uno stronzo è davvero convinta di stare con un uomo d’oro. E perfino mentre le sta prendendo – in senso reale o figurato – o dopo che le ha prese, fatica ad ammettere che l’idiota con cui sta o stava fosse tale. Preferisce pensare di essere lei responsabile delle stronzaggini di quel sant’uomo che le ha rovinato la vita.

Siccome io mi rivolgo a queste lettrici, che pur avendo (e questo fa riflettere, è parte della questione e mi rafforza nella mia convinzione) intelligenza e cultura non riescono a smascherare l’inganno, ho bisogno di insistere pesantemente su un concetto, che a molte cambia davvero la vita. Il concetto è: “Il mondo è pieno di stronzi; gli stronzi sanno riconoscere una loro preda perfetta a cento km di distanza; gli stronzi sono fatti in un certo modo e se tu hai certi schemi, probabilmente rientri nella categoria “preda preferita degli stronzi”. Se cambi i TUOI schemi cambi la tua vita.”

"Smettila di pensare a cosa potrebbe andare male e inizia a pensare a cosa potrebbe andare bene. R.Benigni"

Quando parlo di stronzo o parlo di stronzi, con riferimento alle relazioni sentimentali e rivolgedomi a un pubblico di donne, ovviamente mi riferisco a “uomini stronzi” o a “uomo stronzo”. Ma questo non significa che pensi che gli uomini come genere e categoria siano tutti stronzi. Dal punto di vista dell’insiemistica, esiste il grande insieme degli uomini al cui interno c’è il sottoinsieme degli stronzi.

Che cosa serve per proteggersi e per stare bene

Le stronze ci sono anche tra le donne? Epperbacco se ci sono (e se leggi bene io parlo di e stigmatizzo molti odiosi comportamenti femminili, spesso al limite della stronzaggine e comunissimi presso le donne che sono magneti per gli stronzi). Il fatto è che io non ne parlo come argomento di preferenza perché, semplicemente, non è centrale nel mio lavoro, non è quello che serve a chi mi legge. A una che ha il problema di mettersi con uno stronzo via l’altro, a che scopo mi metto a parlare di stronze, scusa? Non parlo di stronze, così come non parlo di prevenzione del diabete o di come gestire i propri risparmi. Non è funzionale a quello che faccio (anche se tutti e tre questi argomenti, non certo nello specifico, quando è il caso, li sfioro, ma non certo come temi centrali).

Poi, se proprio dobbiamo essere precise precise, quando per esempio faccio un titolo di un articolo o uno “slogan” per Facebook che dice cose del tipo: “ricordati che il tuo valore non è legato alla presenza di un uomo nella tua vita” non sto significando che le donne devono evitare gli uomini tout court, del tutto, (in quanto tutti stronzi) ma semplicemente che devono evitare gli stronzi. O anche relazioni così così, che alla lunga avviliscono, spengono, deprimono.

E, siccome le donne che hanno la brutta abitudine di attirare stronzi o di mettersi in storie sbagliate molto spesso hanno la convinzione poco utile che senza un uomo al fianco valgono meno di niente, batto su questo tasto, dato che essere consapevoli che si vale a prescindere dall’essere in coppia/single/vedove/separate/divorziate/sposate/al settimo matrimonio è una convinzione basilare per evitare di stare con uno stronzo o di perdere tempo in storie così così che pregiudicano la riuscita della propria esistenza.

"Nessuno è nato sotto una cattiva stella; ci sono semmai uomini che guardano male il cielo. Dalai Lama"

Tu dirai: “Scusa Ilaria, ma a me che cosa interessa tutto questo discorso? Che cosa mi porto a casa, per me?” Beh, ti porti a casa che oggi, soprattutto nel mondo in cui viviamo, per vivere una buona vita è necessario dotarsi di molte competenze e la prima competenza è la capacità di comprendere la realtà in cui siamo. Non serve a niente vivere nell’illusione o nella convinzione che tutti siano buoni e onesti – perché tu sei buona e onesta e/o, peggio, hai vissuto nella bambagia di una vita troppo potretta o, disgraziatamente, troppo esposta, per cui o per una ragione o per un’altra hai dovuto evadere creandoti un mondo immaginario ideale, dove la fantasia ha scalzato la realtà -.

Serve essere realisti, capire come funziona il gioco e chi sono i giocatori. Nello specifico per le mie lettrici: serve capire gli schemi che metti in atto tu e dove ti portano, così come sono, oppure se li modifichi; serve capire chi hai di fronte, come si comporta e perché. Sognare il principe azzurro, pensare a un intervento benefico del “destino”, alla “fortuna” o all’”arrivo dell’anima gemella” non serve a nulla. Anzi. Ti porta dritta dritta nella melma.

Su che cosa mettere l’attenzione

Quindi se sei una donna che non è pienamente realizzata, pur avendo un sacco di potenzialità, anche superiori alla media e che, soprattutto soffre e a ha sofferto per storie sbagliate e uomini sbagliati e vuoi smettere e dare una svolta alla tua vita sentimentale, continua a seguirmi, stai qui, leggi e sopporta i piccoli shock alle tue convinzioni radicate. Intervieni con commenti che siano utili a te.

Se sei un uomo puoi trarre molto giovamento e consigli utili da quel che scrivo io e da quel che scrivono le lettrici nei commenti: puoi imparare anche tu come proteggerti dalle storie disfunzionali e dalle donne che amano in modo disfunzionale e che vogliono abusare di te, sfruttarti, sedurti per manipolarti. Perché moltissimo di quello che scrivo su come difendersi dagli stronzi, dagli uomini sbagliati e dalla manipolazione vale anche per le donne sbagliate. Tieni presente che io mi rivolgo alle donne e uso un tono e un linguaggio che possano essere utili alla mia lettrice tipo – quella davvero in cerca di soluzioni efficaci per sé – non a chiunque.

Non solo, se sei uscita dal mondo delle favole e ti stai avviando a vivere una vita adulta – indipendentemente da quale è la tua età – e quindi godere di molte soddisfazioni, sai bene che la capacità di osservare la realtà per quella che è (togliendosi gli occhiali rosa del vestito di tulle della mascherata di carnevale della seconda elementare) e di assumere comportamenti utili per sé è fondamentale.

Tra i comportamenti utili per sé c’è la capacità di riconoscere e sapersi difendere (o addirittura evitare) le persone tossiche, le carogne, i bastardi di ogni tipo che agiscono e si muovono non solo nell’ambito delle relazioni a due, ma nel mondo del lavoro, degli affari e anche nelle cerchie di amici.

Se assumi la consapevolezza che queste persone esistono e che tu sei in grado di difendertene è molto più utile che vivere in un mondo di frutta candita in cui tutti sono bravi e buoni e se fanno i cattivoni hanno solo tanto bisogno di essere compresi. Perché questa è la posizione migliore per non ottenere nulla di buono per te…

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269 Commenti

  1. Avatar di Vitiana Paola Montana

    Vitiana Paola Montana 9 anni fa (8 Febbraio 2016 15:19)

    Ilaria ha affrontato in modo "egregio" questo argomento, sfatandolo di molti luoghi comuni e riportandolo ad una dimensione importante: quella della conoscenza di se stesse e del proprio "potere personale" che noi donne dobbiamo imparare ad usare nel modo corretto per costruire relazioni sane, sia sentimentali che più in generale. Un abbraccio a tutte/i ! :) Vitiana
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  2. Avatar di Ele

    Ele 9 anni fa (6 Febbraio 2016 21:17)

    Dato che lavoro a 30km da dove vivo e l'azienda grande ha una sede nel mio paese mi ė stato detto se volevo iniziare lo stesso lavoro che facevo nella sede centrale nella sede del mio paese, a partita iva.Il fatto ė che alla sede centrale ho iniziato quel business io 7anni fa da zero ed ora e c'è un bel po di portafoglio clienti mentre nel mio paese dovrei partire da zero...Della serie, ripartire di nuovo da zero come 7anni fa ma al posto di uno stage con rimborso spese a 24 anni, una partita iva con spese a 31anni.I miei clienti nati con me affidati ad un'altra... Sono carogne e ci sto male ed ho una figlia di 4mesi...Grazie Ilaria!
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  3. Avatar di Romina

    Romina 9 anni fa (28 Febbraio 2016 0:48)

    Chiara ed efficace. Grazie
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  4. Avatar di Licia

    Licia 9 anni fa (23 Gennaio 2016 22:26)

    Cara Ilaria, ho una curiosità: tra le varie tipologie di uomini stronzi non trovo una categoria: il troppo serio, quello che non si lascia mai andare, che non coglie le occasioni di divertimento, che, insomma, non si gode le gioie della vita e non le fa godere neanche a te.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (24 Gennaio 2016 0:16)

      Licia, tu mi sa che confondi un uomo che non fa quello che vuoi tu con uno stronzo. Non giochiamo sporco :)
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    • Avatar di Licia

      Licia 9 anni fa (24 Gennaio 2016 13:33)

      Come sempre hai ragione. E riflettendo sono convinta che l'uomo non è troppo serio ma semplicemente non gli interessa lasciarsi andare con Te e, quindi, non gli interessi Tu, non solo quella che fai e, quindi, è meglio essere realiste e lasciar perdere.
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    • Avatar di Alice

      Alice 9 anni fa (9 Marzo 2016 13:21)

      Ciao Licia, sono incappata anche io nello stesso meccanismo. Nei primi anni di relazione tutto andava bene, tempo dopo però ogni volta che si decideva cosa fare ci trovavamo spesso a discutere. A me sembrava sempre che non fosse mai entusiasta delle mie proposte oppure quando poi si mettevano in pratica, non sembrava mai lasciarsi andare. Allora la volta dopo lo spingevo a fare lui una proposta e in risposta si lamentava del sentirsi obbligato a decidere anche per me. Ammetto di essere stata prepotente in qualche occasione, ma la sua remissività m'innervosiva. Quindi è probabile che invece di lottare e farsi valere nella coppia, abbia optato per la chiusura. Siamo andati avanti così per anni finchè io sono arrivata a pensare che fosse il suo carattere, dimenticando che all'inizio della relazione invece era diverso. Ora che la storia è finita ho il dubbio che quei comportamenti fossero dettati dal fatto che lui non era più interessato a me, non riusciva a divertirsi e lasciarsi andare con me ma non aveva il coraggio di chiudere. Quindi credo che valga sia quello che dici tu, che spesso la mancanza d'entusiasmo nel condividere sia un sintomo di mancanza d'interesse nella persona. E vale anche quello che dice Ilaria, che spesso siamo noi ad obbligare l'altro a fare quello che vogliamo e ce ne risentiamo pure se poi questi non partecipa con enfasi.
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    • Avatar di bianca

      bianca 9 anni fa (24 Gennaio 2016 19:18)

      brava Ilaria... stessa cosa quando mi è stato criticato di non lasciarmi andare... la verità è che non facevo quello che volevano.
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  5. Avatar di Ele

    Ele 9 anni fa (6 Febbraio 2016 17:48)

    Ciao Ilaria, a proposito di stronzi, dopo 7 anni di lavoro in un'azienda rimango incinta. Ho ancora un contratto a termine.Lavoro per 8 mesi di gravidanza mai un giorno di malattia.Durante i mesi di mia assenza al mio posto arriva una signora con partita iva. Rientro a lavoro e mi viene comunicato che il mio contratto non sarà rinnovato. Non so da dove ricominciare...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Febbraio 2016 18:32)

      Ciao Ele, è una storia drammatica, me ne rendo conto e mi dispiace immensamente. Immagino che dal punto di vista legale ben poco possa essere fatto dato che tu eri stata assunta (e probabilmente continuamente riassunta) con un contratto a termine. Stronzi, lo hai detto bene. Ho la convinzione che la gravidanza e il conseguente arrivo dell'altra signora (un'altra vittima, ancora carne da macello) siano stati solo un pretesto: diversamente avrebbero chiesto anche a te di aprire una partita iva o di cambiare il tuo contratto. Da dove ricominciare? Da una breve analisi della situazione sulla possibilità di ottenere qualcosa da questi datori di lavoro, anche per vie legali (anche se come ho detto dubito). Poi, esclusa questa via, turandoti il naso, se ti trovi in una situazione di grande emergenza personale chiedere se ci sono altri spazi per te adattandoti tu a maggiore flessibilità (fa orrore e può essere una situazione temporanea) dato che conosci il lavoro e l'azienda e poi, certo, mettersi a cercare un altro lavoro.
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    • Avatar di Ele

      Ele 9 anni fa (6 Febbraio 2016 19:34)

      Sí,sui contratti hai detto bene, ora mi finiva l'apprendistato anche se ho più di 30 anni, già Ilaria, perché non mi hanno proposto di continuare aprendomi la partita iva? Me lo sono domandata anch'io, ho un bel rapporto con tutti, ho sempre lavorato senza assenze ė un'azienda singola all'interno di un'azienda più grande e nella mia ho fatto sempre tutto io, persino l'accesso ai cc, maneggiavo soldi...Posso dire di essere brava nel mio lavoro eppure non mi hanno proposto la p.iva e mi domando perché.La signora al mio posto ha 45 anni e non ha una famiglia, può essere quello?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Febbraio 2016 19:49)

      @ Ele come posso saperlo io, con le informazioni che ho? Loro dovevano sostituirti per la maternità e hanno giocato al ribasso, proponendo a una persona di lavorare con la partita iva. Per loro è tutto risparmio. Quando tu sei tornata hanno deciso di non rinnovarti il contratto dato che ti hanno già sostituita con lei. E' un passo che gli è venuto facile facile: tu il contratto in scadenza, lei già "assunta" a partita iva. Questi signori non solo non hanno nessuna correttezza (te ne rendi conto, vero?) ma mi sembrano non avere molte risorse e nemmeno grande slancio e progetti per il futuro. Tirano a campare, quindi meglio non investire su di loro, prima perché sono delle carogne e con le carogne non si va molto lontano, poi perché hanno una visione miope e poco futuro. Detto questo se come penso tu hai bisogno di guadagnare proponi loro la partita iva, ben sapendo che ti stai svendendo ed è terribilmente ingiusto sottomettersi a tanto e intanto ti metti a cercare alternative, come priorità assoluta.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Titania M.

      Titania M. 9 anni fa (14 Marzo 2016 8:03)

      Buongiorno a tutte, entro a gamba tesa per dire che sì, nel mondo del lavoro le madri (specialmente le neo-madri) sono considerate come fumo negli occhi. Il fatto di avere a casa un bambino di cui prendersi cura viene visto come una potenziale sottrazione di tempo/energie/attenzione all'attività lavorativa (con eventuali richieste di permessi/assenze perché il pupo sta poco bene ecc.). Molte neo-mamme rinunciano ufficiosamente a godere dei diritti di maternità/allattamento per conservare il lavoro, specialmente se tenute sotto ricatto da contratti a termine. Altre vengono semplicemente lasciate a casa. Lo dice una che deve il suo attuale posto di lavoro al fatto di essere single e senza figli. Prima domanda del colloquio. Complimenti Ilaria per l'ottimo lavoro e per aver creato uno spazio di confronto e consapevolezza per tutte noi.
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  6. Avatar di Andre

    Andre 8 anni fa (9 Giugno 2016 19:47)

    Ciao Ilaria,voglio raccontare la mia storia riguardo agli uomini stronzi! Da molti anni,circa 12,conosco sul lavoro un ragazzo intelligente,colto,educato...per tutti questi anni siamo stati colleghi e amici,ci trovavamo bene insieme,sembrava di conoscersi,c'é sempre stato cosi tra noi, da sempre,ma essendo entrambi fidanzati non c'é mai stato niente(io non ho mai voluto perché non mi fidavo e sapevo gia che lui non era molto affidabile)...circa a gennaio 2015 il mio ragazzo mi ha lasciato e lui ha cominciato a corteggiarmi ancora più del solito,fino a quando ho ceduto (io non avevo niente da perdere e volevo metterlo alla prova x vedere se tutto quello che mi ha detto x 10 anni era vero)abbiamo iniziato una relazione parallela alla sua perché lui non voleva fare un salto nel buio,dopo pochi mesi lui voleva convivere con me portare via la roba da casa della ex ma io non ho voluto...la nostra"relazione"dall'inizio non era mai stata serena,vista la sua situazione e la sua gelosia !!!!da li....è cominciato l'incubo...ha iniziato a dirmi bugie,di aver lasciato la fidanzata definitivamente e non era vero(me ne sono accorta aprendo gli occhi),a screditarmi,criticarmi per qualsiasi cosa dicevo o facevo,a dirmi che guardavo gli altri uomini e non era vero,non ha mai saputo affrontare una discussione e mi ha lasciato 1000 volte,per cose che vedeva lui, sempre x telefono,per poi tornare da me come nulla fosse....io ero innamorata e ogni volta accettavo le sue scuse...ma sbagliavo...abbiamo continuato cosi x un anno....fino a quando mi sono stufata e gli ho detto che sapevo che lui stava con me e con l'altra e l'ho messo alle strette....!dopo settimane di litigi e discussioni si decide a portare via tutto,quando il giorno prima mi ha accusato di essere andata ad una riunione di lavoro x farmi vedere,sganzare e fare la civetta e molto altro.....io gli ho ridetto no alla convivenza,lui ha cominciato ad offendermi dirmi che io non valgo niente e che non lo devo più cercare...bloccando il telefono e non facendosi più sentire ignorandomi completamente....ha sempre detto di essere innamorato di me da anni,dalla prima volta che mi ha visto, e poi,una volta che mi ha avuto non ha fatto altro che farmi soffrire e accusare ingiustamente,non capendo che per me c'era solo lui e nessun altro....non credevo esistesse un uomo così stronzo e falso come é stato lui con me....non credo sia stato mai davvero innamorato,voleva solo che io facessi tutto quello cHe voleva lui,lo vedessi quando voleva lui e se dicevo di no scoppiava il finimondo...credo che stare senza lui sia la soluzione migliore....
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (10 Giugno 2016 9:13)

      "Intelligente, colto, educato"... Chi? Dove? Non solo devi stare SENZA un mentecatto simile, ma, visto che ormai la frittata é fatta, lo devi tenere alla larga il più possibile.
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  7. Avatar di Livia

    Livia 8 anni fa (11 Luglio 2016 21:46)

    Cara Ilaria e cari utenti, sono cresciuta in un mondo ovattato, mio padre, un uomo buonissimo e amato da tutti e che ora non c'è più, mi ha protetta troppo e mi coccolava, quando è morto ho dovuto fare i conti con la realtà: non tutti sono buoni. Ne sto pagando le conseguenze e attendo con ansia di saldare tutti i miei debiti. Mi sento molto in colpa per questo. Vorrei potergli dire scusa, che avrei voluto severità da lui e che non avrebbe dovuto coccolarmi così tanto. Spero almeno (o meglio dire lavorarci sopra) di farmi valere e mettere stronzi e stronze al loro posto.
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    • Avatar di max

      max 8 anni fa (12 Luglio 2016 1:34)

      È la prima volta che sento qualcuno che si lamenta di un padre troppo affettuoso...ad ogni modo nel bene o nel male i genitori fanno del loro meglio con ciò di cui dispongono, e tutto sommato anche i figli fanno altrettanto cercando di crescere...gli stronzi esistono indipendentemente dalle nostre singole educazioni ricevute..sta sempre a noi soprattutto da adulti decidere chi frequentare.
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    • Avatar di Livia

      Livia 8 anni fa (12 Luglio 2016 9:34)

      Caro Max, io amo mio padre più della mia stessa vita ma ho incontrato tantissime persone che mi hanno rinfacciato questa cosa che lui era troppo permissivo e coccolone con me. Avrei voluto più botte da lui ma non è mai troppo tardi per cavarsela da soli. Sto imparando e nel bene e nel male, comunque lui sarebbe orgoglioso di me e dei miei successi.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (12 Luglio 2016 9:43)

      Botte?! (Poi amare i propri genitori più della propria vita... i termini vanno usati con equilibrio).
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    • Avatar di Livia

      Livia 8 anni fa (12 Luglio 2016 10:53)

      Ilaria, una volta si usavano più gli schiaffi e le sculacciate per educare, forse avrei dovuto riceverne. Riguardo il fatto che amo mio padre più della mia stessa vita è vero, mi manca e lo porto sempre nel mio cuore. I miei genitori e i miei famigliari sono le persone che meritano queste parole perchè più di loro nessuno ti vuole bene.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (12 Luglio 2016 11:10)

      Eh va beh...
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    • Avatar di max

      max 8 anni fa (12 Luglio 2016 15:20)

      Sono il primo a dire che qualche scapaccione in più ai certi bimbi di oggi farebbe bene a dare un contenitore, a fare loro capire ad un certo punto quali sono i loro confini (il tutto con molta moderazione, in casi assolutamente estremi, perché lo schiaffo non dev'essere il surrogato, o la via facile, di qualcosa che il genitore non sa trasmettere con altri mezzi più giusti), ma da qui a dire che uno fa delle scelte sbagliate nelle relazioni sentimentali e sociali, perché ha ricevuto poche botte, mi sembra un non assumersi le proprie responsabilità nel momento presente, cara livia, la vita ce la scriviamo da soli
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (12 Luglio 2016 15:44)

      La violenza mai in nessun caso.
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    • Avatar di max

      max 8 anni fa (12 Luglio 2016 18:42)

      Beh, ma la violenza è ben altro, dai Ilaria...avrò preso gli schiaffi (solo da mia madre) una decina di volte proprio quando la tiravo fuori dagli stracci, e col senno di poi la capisco anche, erano altri tempi...poi io non ho figli, ma se li avessi, sarei il primo a non alzare un dito, cercando in ogni modo la comunicazione
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (12 Luglio 2016 23:10)

      No. Non è ben altro.
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    • Avatar di Livia

      Livia 8 anni fa (12 Luglio 2016 17:09)

      Le mie responsabilità le sto imparando ad assumere, ho solo avuto troppi sensi di colpa e troppe critiche sulle spalle che mi hanno fatta sentire inadeguata nelle mie relazioni sociali e con il mio adorato papà. Per questo sono qui, per questo sto imparando a levare i sensi di colpa, per questo ascolto Ilaria e cerco di dare il meglio di me stessa perchè voglio volermi bene e pensare che ho un futuro bellissimo da iniziare a scrivere e con persone che meritano.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di frank

      frank 8 anni fa (12 Luglio 2016 23:50)

      La violenza fisica sono come le scorie radioattive, i loro danni si percepiscono anche a distanza di tempo. La violenza fisica mina l'autostima e invece ai figli bisogna dare amore: i famosi "no"! Il no ha un potere quasi magico. Forse era di questi no che la ragazza di nome Livia aveva bisogno (è solo una mia opinione)
      Rispondi a frank Commenta l’articolo

  8. Avatar di Diamante

    Diamante 8 anni fa (16 Febbraio 2017 21:10)

    Stronze? Stronzi? Il mondo è pieno e dove lavoro si sono concentrati tutti li, con maggioranza donne (super stronze). Ecco, il problema è che avevo chiesto ed ottenuto un cambio di mansione a lavoro per cui mi ero allontanata da 5 super stronze che mi ruotavano attorno e da otto ore di contatto col pubblico (tra cui molti stronzi che sommati alle stronze diventano stronzi al cubo), poi cos'è successo, i miei datori che mi vogliono tanto bene, pur sapendo che li stavo male, hanno pensato bene di rimettermi li dove ero prima perché io sono tanto brava li e con la gente... E non potevano fare diversamente. Peccato che io mi sto esaurendo, ho chiesto part time, manco quello, allora tutti mi dicono che devo resistere... Perché il lavoro è buono, perché è fisso. Intanto le mie giornate le passo tra stronze camuffate che fanno le amiche poi appena ti giri si sparlano alle spalle. Io non so se riesco a resistere perché mi accorgo che questo ambiente tossico mi sta intossicando, incattivendo. Domanda, è possibile riuscire a viversela bene in un ambiente tossico senza farsi influenzare? Mi sento bloccata nella melma e sogno di licenziarmi da un giorno all'altro..
    Rispondi a Diamante Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (17 Febbraio 2017 8:58)

      Si, Diamante, é difficile ma si puo'. Da quanto leggo, sembra che le tue colleghe siano le tipiche stronze ipocrite e malelingue, ma mi pare di capire che non subisci mobbing e che vada tutto bene con i capi e i clienti. Se il tuo lavoro ti piace sul serio, e non solo per la stabilità economica e per lo stipendio buono, focalizzati su quello che fai tu e sul rapporto con i clienti. Le persone tossiche hanno potere perché gli si dà importanza. Che importa se fanno le amiche e poi sparlano? Al lavoro, fatte rarissime eccezioni, l'Amicizia non esiste. Tre anni fa ero in un liceo pieno zeppo di stronzi e stronze, il cui sport preferito era farsi i caLLi altrui e sputar veleno. Me ne sono fregata dal primo all'ultimo giorno, e ti assicuro che non vivevo un gran bel periodo per altre cose, ma mi sono impegnata a restare impermeabile alla loro tossicità. Come ci sono riuscita? Con grandi sorrisi, sempre, non per loro ma per me stessa, e con l'ironia sana, non con il sarcasmo che mi avrebbe resa uguale a loro. Osservavo il teatrino con occhio pirandelliano e poi tornavo a casa tranquilla. E faccio lo stesso ora che da due anni sono in un liceo dove la sala prof é un po' meglio, ma comunque di stronzaggine e ipocrisia ce n'è sempre. Discuto lo stretto necessario (alcuni passano le ore di buco a blaterare), se possibile solo con chi mi aggrada, poi preparo le lezioni, il materiale didattico, i compiti da fare, le fotocopie, e sono contenta quando sono in classe con i ragazzi, i quali se ne accorgono e me lo dicono anche. Recentemente, una ragazza dell'ultimo anno mi ha detto che é un piacere far lezione con me perché sono l'unica insegnante sempre sorridente, mentre gli altri fanno sempre il muso. E per andare in questo liceo mi faccio quasi due ore di tragitto fra metro, treno e bus. Scusa per essermi dilungata con una testimonianza di un lavoro diverso dal tuo: l'ho fatto solo per dirti che, se ti trovi bene con i capi e i clienti e se ti piace il lavoro che fai, e se non subisci mobbing da parte dei colleghi, coltiva il tuo giardino interiore, focalizzati su cio' che é piacevole e ricordati sempre che il lavoro fa parte della vita, ma non é la vita, e che gli stronzi sono solo dei mentecatti da lasciare nel loro brodo. Buona giornata.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Diamante

      Diamante 8 anni fa (17 Febbraio 2017 17:57)

      Grazie mille per i preziosi consigli Gea, ma anche a Max e Anna. Ecco, il problema grosso è che il lavoro non mi fa impazzire sia per il lavoro in sè, molto stressante, sia per l'orario stile negozio, ecco che fino alle 19 tutti i giorni ho a che fare con la gente e i loro problemi, che comunque devo sorbirmi in un ambiente di stronze chiacchierone. Il problema è che ho capito, nel tempo, che la stronzaggine appartiene anche ai titolari e ritengo che quello che mi è successo, avermi rimesso in un posto dove avevo palesemente detto loro che non mi trovavo bene, che era pesante per me e che non sopportavo più tutto quel chiacchiericcio inutile, sia molto simile ad un mobbing. Ecco che posso anche sorridere ma alla lunga è la stanchezza che prevale perchè la vedo come un tunnel senza luce, perchè il lavoro fisso è un'arma a doppio taglio se non ti trovi bene, dovrebbe essere a vita?? oh my God. Nel senso, se sapessi che è a termine, si prova a resistere , ma sono solo le ferie o il sabato e la domenica la luce nel tunnel e quindi, come dicevi ben tu "il lavoro fa parte della vita, ma non é la vita" non so se sia un bene resistere per la mia salute. Farò tesoro dei vostri ottimi consigli comunque, grazie :)
      Rispondi a Diamante Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (17 Febbraio 2017 22:19)

      Cara Diamante, non c'è di che. Purtroppo il lavoro ideale, nelle condizioni ideali al 100%, é più unico che raro. Riguardo ai tuoi capi, più che mobbing é opportunismo: gli servi e dunque ti mettono dove hanno bisogno. Nel liceo dove sono da due anni, preside e vicepreside mi apprezzano, ma mi hanno messo a lavorare dalla mattina presto perché sanno che, pur abitando lontanissimo dal liceo, arrivo puntuale, anzi pure in anticipo. Pero', come contropartita, quest'anno mi hanno concentrato le ore di lezione su tre giorni, come avevo chiesto. Penso che puoi trovare anche tu dei compromessi per avere, non dico la situazione perfetta, ma almeno abbastanza buona. Per finire, non si tratta di resistere o di sopportare, ma di fregarsene. Ci vuol tempo per imparare, ma quando ci riesci ti assicuro che ci guadagni in serenità e dunque anche in salute. In bocca al lupo! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (17 Febbraio 2017 10:25)

      Certo che è possibile licenziarsi, ma di questi tempi solo se prima trovi un' altro posto di lavoro...con il precariato non si scherza, sennò si rischia poi di esaurirsi perché il lavoro non arriva...e calcola che gli stronzi ci sono un po' in tutti i posti di lavoro con più di 2 persone (a volte anche in 2)...dipende da te quanto riesci a fartele scivolare ed a staccare la spina al di fuori dell' orario lavorativo
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    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (17 Febbraio 2017 13:36)

      In linea di massima, secondo me, è difficile. Però si possono ridurre al minimo le interazioni e le aspettative, fino a far diventare queste persone invisibili o giù di lì. Se fanno le amiche, mica sei obbligata a prenderci il caffè. Purtroppo non c'è molto da fare.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  9. Avatar di Irene

    Irene 7 anni fa (25 Luglio 2017 9:20)

    Cara Ilaria, ormai sono una tua assidua seguitrice. Vorrei chiederti un consiglio, ma questa volta parlo di amicizia. Da un po' di tempo esco con un gruppo di ragazzi e ragazze, in prevalenza ragazzi, ma inizio a essere poco tollerante verso alcune dinamiche che vi si creano (e che, agli occhi dei più, sembrano invisibili): percepisco un velato maschilismo nella loro esigenza di volersi riunire spesso solo 'tra uomini', fare discorsi 'da uomini', non dare troppa retta a noi donzelle dal punto di vista organizzativo a meno che (come faccio io) questo non venga portato chiaramente all'attenzione (e io non ho peli sulla lingua, ma sono stufa di fare la parte della pignola a volte acida o rompib..voglio rilassarmi un po' ). È a livello di sensazioni che sento come se ci sia qualcosa che non va, al di là dell'affetto che nutro per molti di loro. Le spiegazioni credo siano due (sulla base anche delle tue letture): o non se ne rendono proprio conto, o non se ne fregano nulla. Non riesco a scegliere e a decidermi su quale sia il comportamento migliore che io possa adottare (ah, ieri parlavo con uno di loro e lui si è distratto da una tipa che passava, non continuando più il discorso. A volte mi sento davvero lontana da loro) Ti ringrazio tanto per avermi letto, ti saluto con un sorriso Irene
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (25 Luglio 2017 9:35)

      Che termine è "donzelle", scusa? Non capisco. Mi spiace ci sono alcune parole che non conosco. Non capisco quanti anni abbiate mi sembrate molto giovani. Ciò detto, se queste persone non ti piacciono e non condividi i loro valori smetti di frequentarle anziché di fare l'ancella rancorosa. E' davvero molto, molto semplice.
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    • Avatar di Irene

      Irene 7 anni fa (4 Agosto 2017 19:15)

      E' un termine ironico Ilaria!!!!! Si rifà al Medio Evo, ma è stato studiato. Così come Cavaliere, Signore, Ancella rancorosa, ecc. E non offendermi, ti prego, ti ho già scritto di avere ben 28 anni. Semplicemente non sopporto aver a che fare troppo spesso con gente infantile. Lì sù a Novara non si usa, ma ad esempio, da me non si usa ''menate'', o ''veh''. Dai su, che ti ho chiesto solo un consiglio, metto sempre in discussione i miei eventuali rancori.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (4 Agosto 2017 19:34)

      Non sopporti di aver a che fare troppo spesso con gente infantile? Come ti capisco, cara, come ti capisco... E inizio anche ad avere qualche seria difficoltà con gli analfabeti funzionali.
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  10. Avatar di ro.sa

    ro.sa 9 anni fa (28 Gennaio 2016 12:31)

    Ciao Ilaria ho dato un'occhiata al tuo blog. Molto interessante, ora ti racconto cosa è successo a me... Due mesi fa ho conosciuto un ragazzo . Lui fa cabaret ed venuto nella mia città. Da come ha iniziato ad esibirsi io a ridere mi ha notata subito e a fine serata si è avvicinato per conoscermie darmi un suo recapito... Abbiamo incominciato a sentirci. vederci un po di meno visto che siamo distanti... scriveva continuamente mi ha raccontato che da poco era uscito da una fortissima depressione e mi ha detto sono molto timido.. Una sera e venuto a prendermi e mi ha portato nella sua citta... Sembrava una favola poi improvvisamente sparisce. Gli scrivo per un caffe e mi dice che non ha tempo allora gli faccio presente del suo cambiamento e lui mi risponde che è instabile e incoerente che non si è allontanato da me e tanto meno che non vuole vedermi ma che ora non può che deve capire alcune cose sue.. Domenica sono due settimane che è sparito che fare? Lo devo scrivere? Lui non mi vuole sentire più? Premetto di averlo visto una settimana prima d tutto ciò ed è stato dolcissimo... Non vuole più sentirmi? Ti prego aiutami. Grazie
    Rispondi a ro.sa Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (28 Gennaio 2016 12:34)

      Se non ti chiama evidentemente non vuole più sentirti. Ti dice (lui, lui in persona, di sé stesso medesimo) che è instabile e incoerente (due orride caratteristcihe per chiunque) e tu ti struggi per lui? In ultimo: non ti viene il dubbio, che, molto semplicemente, ti abbia usata (o che tu ti sia fatta usare)?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di ro.sa

      ro.sa 9 anni fa (28 Gennaio 2016 12:43)

      Usata non direi perché io non ci sono andata a letto...
      Rispondi a ro.sa Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (28 Gennaio 2016 12:47)

      Ah, ecco. Il tuo struggimento per lui è tutto gratis... Se pensi che non ti abbia usata (e può essere) non si fa sentire, ti ha detto che è instabile e incoerente (forse anche per tenerti a distanza), datti pace e lascialo in pace. Che bisogno c'è di ritenersi presa da costui?
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    • Avatar di ro.sa

      ro.sa 9 anni fa (28 Gennaio 2016 12:56)

      Ho sbagliato ho riletto il messaggio non è incoerente ma incostante e instabile. Va bene comunque . Non era questione di struggersi era semplicemente un parere... E uno può rispondere anche con più tatto e delicatezza. Se uno avesse una risposta di certo non starebbe qui a scrivere...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (28 Gennaio 2016 13:08)

      Incostante: una bella differenza. Sul tatto e la delicatezza: a che titolo sembri esigerli, scusa? Qual è la tua pretesa? Si ricevono risposte in base alle domande che si fanno e rimane curioso il fatto che ritieni di valore un rapporto con una persona che non ne vuole sapere di te, piuttosto che la risposta di qualcuno che cerca di mostrarti la realtà obiettiva. Molte capitano qui cadendo dal loro "mondo delle favole" nel quale si relazionano con orridi idioti e credono che il mondo sia tutto fatto in quel modo. Se non ti stai struggendo, non usare termini come "ti prego aiutami". Le parole, anche se tu sembri ignorarlo, hanno un significato. E un atteggiamento insistente, prepotente e lamentoso come il tuo non solo dà fastidio a me, ma anche a uomini che abbiano un minimo di spessore. Questo per veicolare del contenuto che non sembri una sterile polemica con te (che sembri non voler recepire), ma sia di valore per tutte quelle che leggono. Le persone si comportano con voi come voi vi comportate con loro. Gli uomini si comportano con voi come voi vi comportate con loro, e in base ai sentimenti e alle sensazioni che suscitate in loro. Un'oca giuliva troverà pane per i suoi denti in un idiota gigantesco (che magari, poretto, sta solo tentando di proteggere i propri confini). Più chiaro di così...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di ro.sa

      ro.sa 9 anni fa (28 Gennaio 2016 13:11)

      Grazie.
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    • Avatar di Cloe

      Cloe 9 anni fa (30 Gennaio 2016 9:23)

      Ilaria, un passaggio del tuo commento mi ha fatto riflettere: "Gli uomini si comportano con voi [...] e in base ai sentimenti e alle sensazioni che suscitate in loro" Ma sai che io mi sono resa conto ( magari erroneamente) che i sentimenti e le sensazioni che suscitiamo negli uomini inconsapevolmente, sono più forti di qualsiasi comportamento studiato a "tavolino"( e di qualsiasi dialogo, ed espressioni verbali")?. E allora, qui, mi domando: come si fa a comprendere cosa di sbagliato sto trasmettendo? E come non trasmetterlo più? Il primo passo penso che sia dedicarsi a se stessi autenticamente, per essere più felici e avere più autostima. Ma ci sono, secondo me, sentimenti trasmessi a livello inconscio (creati da schemi) di cui non ci accorgiamo.. E allora lì diventa più problematico..
      Rispondi a Cloe Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (30 Gennaio 2016 12:32)

      Bella scoperta! I messaggi che lanciamo agli altri li lanciamo dalla parte "inconscia" e dalla parte inconscia degli altri vengono interpretati. Non per niente io faccio un razzo così a spiegare che quando si tratta di valutare chi abbiamo di fronte bisogna ascoltare l'inconscio e l'intuito e se questo, davvero, non rivela nulla di strano quando poi qualcosa di strano effettivamente si mostra (nel prosieguo della storia) è perché parte lo schema disfunzionale. Fingere o camuffarsi è la cosa peggiore che possiamo fare per instaurare delle buone relazioni. Sono sicura che a molte capita di incontrare degli "stronzi conclamati" (uomini e donne, non facciamo differenza, parliamo di persone, di relazioni in genere): spesso costoro (se ci sono estranei soprattutto), pur avendoli classificati con chiarezza, anzi, proprio per questo, ci risultano nell'immediato più simpatici e accettabili di coloro "innappuntabili" esteriormente e per i quali proviamo sensazioni del tipo: "uhm, mi sembra un po' falso...", "non so, non mi convince, carino, gentile, ma...", "mi pare viscido". "Dedicarsi a se stessi autenticamente" non deve essere una formuletta appresa a memoria per fare quelle che si mettono d'impegno e poter partecipare a discussioni: deve accadere sul serio - auntenticamente, appunto - di modo che l'autenticità vada nell'inconscio (il proprio) e si rispecchi in uno stile di vita, in un modo di pensare e in un linguaggio del corpo positivo, in modo "autentico".
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    • Avatar di Irene

      Irene 7 anni fa (4 Agosto 2017 23:30)

      Vero. Se uno avesse una risposta, non starebbe qui a scrivere. Verissimo. A volte ci viene l'ansia della ''risposta secca'' o della ''non risposta'' di Ilaria, ammettiamolo. A me in primis, che ho sempre detestato le ''non risposte''. Ma Ilaria rimane fantastica. A me ha recentemente dato dell'infantile e dell'analfabeta funzionale, ma lo ha fatto per spronarmi. Forse Ilaria è l'unica persona che se ''ci tratta male'' dobbiamo giustificare, e leggere tra le righe di ciò che ci dice. L'unica però! :)
      Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di ro.sa

      ro.sa 9 anni fa (28 Gennaio 2016 12:48)

      Non mi ha usata perché non ci sono andata a letto... È un rapporto che stava nascendo...
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    • Avatar di London

      London 9 anni fa (28 Gennaio 2016 14:09)

      Ro.sa, leggendoti mi è venuta in mente la canzone di Mina: Se telefonando io potessi dirti addio ti chiamerei. Se io rivedendoti fossi certa che non soffri ti rivedrei. Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta ti guarderei. Ma non so spiegarti che il nostro amore appena nato è già finito.......
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (28 Gennaio 2016 15:02)

      E' incredibile come per ciascun atteggiamento umano in fatto di sentimenti (anche i più disfunzionali) ci sia almeno una canzone, una poesia, una citazione da film/romanzo/serie tv che ne parla. Questo dice quanto sia lo scollamento tra la realtà dei fatti e la fantasia che in molti vivono e quanto la "fantasia" impedisca di vivere la vera realtà (con le gioie che essa comporta).
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    • Avatar di Irene

      Irene 7 anni fa (8 Marzo 2018 12:47)

      Ci pensavo l'altro giorno a sta cosa..ed è una cosa melensa!tra i generi musicali l'unico "pane al pane" è il metal.
      Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 7 anni fa (8 Marzo 2018 14:37)

      Mah detta così potrei essere d' accordo, ma dipende a che tipo di metal ti riferisci, sono talmente sfaccettati i sotto-generi...un certo tipo di metal è molto simile alla classica o al pop e incanala emozioni positive (in rete si trovano diversi studi al riguardo), altri generi più estremi sono adatti a entrare in contatto con emozioni aggressive, ma spesso le persone che lo ascoltano o hanno un panorama emozionale limitato (tanto quanto chi ascolta solo dance, solo pop, solo jazz, sempre e solo lo stesso genere musicale) o sono musicisti che guardano il lato tecnico, perché nel metal estremo i musicisti sono tutti bravissimi e ipertecnici (con tanto studio alle spalle), ma anche loro ingabbiati nel loro genere cerebrale e incapaci di variare tanto quanto un musicista classico/jazz.... https://youtu.be/4w_58CQWHFQ https://youtu.be/5f6aQMq3Y0g Due esempi che -ne approfitto- dedico a tutte le donne del blog in questo 8 marzo!
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  11. Avatar di Indy

    Indy 7 anni fa (7 Marzo 2018 18:15)

    Ciao Ilaria, non so più come fare, sono circondata nell'ambiente di lavoro e cioè nell'ambiente dove passo tutta la mia giornata, con un orario tristissimo tipo 8.30 12.30 pausa lunga e uscita alle 19, attorniata da gente che parla di continuo, soffrono di diarrea verbale (detta alla Bridget Jones), molte donne. Il ruolo che ricopro da troppi anni ha a che fare con la gente, telefonate continue (tutto il giorno con gente che ha mille problemi), gente di continuo, insomma da impazzire. Io sono al limite e due anni fa mi sono lamentata con il datore, sono stata spostata momentaneamente poi sono tornata li. Alla frutta dopo pochi mesi sono tornata a chiedere un part time, questa volta ho fatto capire che ero davvero al limite e sembra che mi abbiano preso in considerazione optando per alcuni cambiamenti e spostamenti di certi soggetti malsani che ho di fianco ma a distanza di un mese e mezzo ancora nulla. Capisco che la cosa non sia fattibile subito, devono fare proprio cambiamenti di arredamento, assumere una ragazza che avevano lasciato a casa etc, quindi gli ho fatto fare un po’ di rivoluzione, cosa che non avrebbero fatto se nessuno si andava a lamentare, pur sapendo che l’ambiente è malsano. Il problema mio è che, lì per lì mi è sembrato di vedere un po’ di luce, in realtà da un mese e mezzo nulla è cambiato e io sono sempre circondata da stronze e stronzi che non sopporto più. Davvero un ambiente malsano. L’unica luce in fondo al tunnel per me sono le due settimane di ferie che ho a breve ma ho paura di far fatica ad arrivarci. Il bello che tutti sembrano “felici” di stare qui come se fossi la strana io ma non lo sono, questo lo so per certo. E’ fattibile uscire da un ambiente così? E’ da matti licenziarsi senza avere altro?
    Rispondi a Indy Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 7 anni fa (7 Marzo 2018 22:14)

      Non puoi cercare un altro lavoro rimanendo lì fino a quando non l’avrai trovato?
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (7 Marzo 2018 22:28)

      Licenziarsi senza avere altro NON VA FATTO. Ora fatti le ferie. Ci sono anche altre soluzioni per assentarsi temporaneamente. E cerca un altro lavoro. Leggi anche qui: https://www.lapersonagiusta.com/essere-felici/come-difendersi-dalle-persone-cattive/
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Indy

      Indy 7 anni fa (8 Marzo 2018 14:38)

      Grazie Ilaria per la risposta, grazie per i consigli. Le altre soluzioni per assentarsi intendi malattia ? Ora spero di staccare con le prossime ferie, ti ringrazio davvero. Ringrazio anche Carlotta. Si, è vero, cercare altro lavoro ma nella mia vita credo di non essermi mai sentita così, cioè arrivare a non avere neanche la forza per dire, cerco un altro lavoro, tanto sono stanca e smagata.
      Rispondi a Indy Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (8 Marzo 2018 14:44)

      Io non ho detto nulla, lascio solo intendere che bisogna proteggersi. E tu devi farlo con tutti gli strumenti che hai a disposizione. E poi si sa che certe situazioni fanno ammalare e non escludo che tu rientri in una certa casistica. E' importante che tu te ne vada da lì, trovandoti un altro impiego.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Indy

      Indy 7 anni fa (8 Marzo 2018 16:41)

      Ho capito cosa intendi, non ho capito in quale casistica rientro, delle esaurite? :D ;)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (8 Marzo 2018 17:15)

      Se per "esaurite" intendi le persone che dopo aver vissuto a lungo in un ambiente tossico cominciano ad accusare, malessere, sì.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Indy

      Indy 7 anni fa (8 Marzo 2018 17:33)

      Allora si, sono io. Faccio fatica a credere, dopo varie esperienze da dipendente, che esistano luoghi di lavoro sani se non in una attività in proprio. E questo è davvero triste.
      Rispondi a Indy Commenta l’articolo

    • Avatar di Indy

      Indy 7 anni fa (19 Aprile 2018 10:11)

      Ilaria, ciao. Ho fatto le ferie, viaggio bellissimo ma stancante, sono tornata con una bella influenza. Totale sono stata assente 3 settimane, è stato pesantissimo rientrare anche perché accuso ancora malessere. Sto inviando cv ad alcune aziende e ho avuto la conferma da quella st…della titolare, che mi vuole far credere che tengono al mio benessere, che non potranno darmi il part time che ho chiesto per tre volte e che mi hanno fatto credere per mesi che lo stavano valutando, ma mi sposteranno una persona molto tossica che ho al fianco. Quindi il lavoro sarà sempre quello, anche come orario e , a parte la super tossica che allontaneranno da me, ci sono comunque le altre tossiche più in là che parlano di stupidità tutto il giorno. Io mi sento esaurita. La mattina alzarmi e pensare di passare tutto il giorno qui dentro mi fa venire male e mi sembra un macigno. Credi che conti molto il mio atteggiamento mentale? Credi che con un atteggiamento mentale diverso riesca a resistere fino a giugno per vedere che effetti farà questo spostamento / cambiamento? Loro mi chiedono questo, io sono alla frutta……
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (19 Aprile 2018 14:50)

      Ciao Indy, ti ringrazio della fiducia. Tu mi parli del tuo atteggiamento mentale. Onestamente non riesco a capire quale sia la situazione. Mi pare che la dirigenza ti stia dando una mano, immagino con le lentezze e anche gli ostacoli che queste situazioni comportano sempre. I datori di lavoro non sono entità plenipotenziarie e libere di muoversi a piacimento. E per fortuna. Tu parli di una collega particolarmente tossica che verrà spostata. Parli anche di altre persone tossiche, in altri uffici, che hanno la sola "colpa" di parlare di stupidaggini. Ora, la gran parte degli ambienti di lavoro ha tra i dipendenti e la dirigenza persone tossiche. Poiché la perfezione non è di questo mondo e i colleghi non ce li scegliamo, abbiamo l'obbligo - come in tutte le relazioni umane - di valutare se la "tossicità" delle persone è data da una mancanza di simpatia e stima che abbiamo nei loro confronti o dal fatto che sono persone che ci danneggiano. Nel primo caso la cosa giusta da fare è riderci sopra e tollerare, così va il mondo e per ogni persona che non ci piace ce ne sarà una alla quale siamo noi a non piacere, ma non vi è nulla di male in questo. Se le persone ci danneggiano, e volutamente per giunta, bisogna prendere provvedimenti e rivolgersi alle autorità competenti (sindacati, avvocati del lavoro etc). Da quel che dici non mi pare che la tua titolare abbia un atteggiamento maligno e persecutorio nei tuoi confronti, anzi. Mi dà da pensare anche il tuo malessere. Il mio consiglio è che tu ti rivolga al tuo medico curante, gli parli della situazione e delle tue condizioni di salute e che ti faccia consigliare da lui un modo efficace per riacquistare energia fisica o emotiva o che ti indirizzi a uno specialista che ti sappia ascoltare, valuti la situazione e ti proponga il modo migliore di procedere per stare bene ed eventualmente affrontare le questioni professionali in modo formale.
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    • Avatar di Indy

      Indy 7 anni fa (19 Aprile 2018 16:50)

      Ti ringrazio per la risposta Ilaria. Sì, la dirigenza mi sta dando una mano dopo due anni, quando la situazione è degenerata, e spostano la collega particolarmente tossica. E’ vero, molte non godono della mia stima e sono tutte in zone per cui sento tutto, tutto il giorno. E riderci sopra mi è diventato difficile quando ci si passa tutta la giornata, in più, la tossica credo che mi abbia danneggiato essendo molto aggressiva, una che urla e infama la gente, io mi so difendere e con me non lo fa, ma sentire tutto il giorno sto tono maligno e sto tono alto non credo che faccia bene. A me non l’ha fatto, me ne rendo conto. Concordo comunque che molti ambienti di lavoro siano tossici, ne ho le prove. Grazie.
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    • Avatar di Indy

      Indy 7 anni fa (24 Aprile 2018 11:54)

      Ciao Ilaria, oggi ho avuto la conferma che stronzi sono anche i titolari o dirigenza, come la vogliamo chiamare. Non che avessi dei dubbi... Ho beccato una email dove dialogavano tra di loro. Premesso che l’ambiente è malsano da sempre perché hanno impiegati che si possono permettere di parlare tutto il giorno e alcuni che trattano male anche la clientela perché loro, essendo professionisti affermati, gli interessa solo di fare bella figura ed essere considerati, soprattutto lui, dei Personaggi. Avere prestigio. Essere al top. E incassare. Quindi gliene frega relativamente di come stanno i dipendenti e su di me ne ho avuto la prova. Ora, leggendo questa email, mentre di persona fanno tutti i carini, sparlavano di varie situazioni con un modo menefreghista assurdo. A una dipendente lui dava della donna non intelligente. Mentre di me, lei gli raccontava che ero tornata alla carica chiedendo il part time e lei mi ha detto/fatto capire che non me lo daranno mai e che lei ha intuito che forse potrei andarmene e lui, se va meglio. E che la differenza tra me e una ragazzina nuova che hanno assunto che è carichissima di venire qui è, secondo lui, che lei sa cosa vuol dire non avere il lavoro mentre io che ce l’ho da molto e ho perso il senso delle cose. A parte il fatto, si dimenticano, che io ho 15 anni in più di sta ragazzina che hanno assunto e lei è al primo vero lavoro mentre io sono 10 anni che sono qui e sopporto questo ambiente stressante. Però ho sempre fatto il mio lavoro e credo di farlo bene e soprattutto di essere gentile con la gente, mi sembra il minimo, a differenza di certi soggetti qui dentro. Quindi il messaggio qua dentro è che uno può infamare la gente allegramente ? ma come sono messi? In più parlavano di un eventuale cliente se aveva bisogno di me, tipo che lui glielo chiedeva per mandarmi da lui. Ma stiamo scherzando?? Cosa ne pensi? Cioè secondo loro mi cercano il lavoro per sbolognarmi, senza chiedere neanche a me, perché con le mie richieste di aiuto fondamentalmente gli ho rotto i c…..i. Leggere queste cose mi ha disturbato. Secondo te come dovrei comportarmi. Io continuo a fare il mio lavoro e a cercarne un altro…
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  12. Avatar di Mononoke

    Mononoke 6 anni fa (19 Settembre 2018 13:45)

    Ciao a tutte, vorrei condividere con voi lettrici e Ilaria una situazione che sto vivendo riguardo al lavoro. Lo scrivo qui perché per comprendere tale situazione lavorativa sto utilizzando la stessa chiave di lettura che ho imparato ad usare nelle relazioni grazie a questo blog. Sono freelance da poco meno di un anno dopo aver lavorato per 9 anni, ad alti livelli, per una delle più prestigiose aziende del mio settore. Mi sto a poco a poco e con sudore creando una mia clientela, è difficile ma al momento sono felice della mia scelta perché mi dà la possibilità di esprimere al meglio i miei talenti, di fare il mio lavoro con passione, senza tralasciare altri aspetti altrettanto importanti della mia vita. Per farla breve, due mesi fa incontro una persona molto importante e conosciuta nel mio settore che immediatamente si mette a farmi una "corte serratissima" dal punto di vista lavorativo prospettandomi un futuro di grandi imprese (fichissime) di cui solo io sarei stata all'altezza al contrario del resto del mondo che non capisce una cippa, e lì a tentare di denigrare tutto e tutti anche persone che collaborano con me da tempo. Io cerco di tenere il punto e di non farmi travolgere da queste proposte molto fighe quanto inconsistenti rispondendo con ipotesi e progetti concreti da sviluppare e presentandogli anche altri interlocutori per realizzarli (errore) che ovviamente si sono subito interessati visto il nome importante in ballo. Alla fine propostone: "tu devi fare una scelta di vita e lavorare solo per me perché abbiamo troppe cose importanti da fare, i tuoi clienti li integriamo nei nostri progetti, io sono o bianco o nero e sono possessivo etc..." con un atteggiamento a metà strada tra il viscido puttaniere e il vecchio capomafia (e fidatevi che è una realtà quest'ultima che conosco piuttosto bene essendo cresciuta in uno dei paesi con la più radicata cultura mafiosa della Sicilia). La mia strategia col Fenomeno in questione è al momento prendere tempo negoziando una collaborazione solo su alcuni progetti e nel frattempo cercare altrove e con ancora più tenacia altri interlocutori magari non così "fighi" ma che abbiano rispetto di me e del mio lavoro e con cui lavorare sia divertente e appassionante. Ad esempio ho già chiuso un accordo con uno di quelli che il Fenomeno mi denigrava. So in cuor mio che sto facendo la scelta giusta per me ma ho dei dubbi e sono preoccupata per le conseguenze che potrei avere abbandonando la grande nave di un simile personaggio, io piccolo marinaio, e che possa in qualche modo danneggiarmi. Che ne pensate? Vi siete mai trovate in una situazione simile? Grazie a tutte.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (19 Settembre 2018 15:58)

      Credo che sia una situazione molto comune, anche se io non l'ho mai sperimentata sulla mia pelle semplicemente perché le nostre storie sono diverse. Tu non devi scappare di corsa, tu devi eclissarti lentamente, dissolverti piano piano come la nebbia, magari dimostrandoti incompetente. Lui ha cercato di giocare con te su due piani e di sfruttarti sugli stessi due piani: dal punto di vista professionale e dal punto di vista della possibile relazione sessuale. Credo che lui non navighi in buone acque e sia lui ad avere un disperato bisogno di te che, invece, evidentemente hai forti potenzialità che non ti sei ancora riconosciuta completamente. Non avere paura, fidati di te. Spero di averti dato qualche spunto. Probabilmente ci sono altre lettrici più esperte nello specifico.
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    • Avatar di Mononoke

      Mononoke 6 anni fa (19 Settembre 2018 16:12)

      Grazie Ilaria, hai centrato in pieno e non mi vergogno ad ammettere che leggendo il tuo commento mi sono spuntate due lacrimucce, di orgoglio per me e di gratitudine verso di te. Adesso mi ricompongo, barra dritta e seguo i tuoi preziosi consigli. Grazie ancora di cuore.
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    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 6 anni fa (19 Settembre 2018 21:24)

      Ciao Monoke, per quanto comprenda che la situazione offerta dal nome influente possa sembrare allettante, il mio consiglio è di non dare nemmeno l’idea di essere interessata ad una progettualità lavorativa con lui. Il signore mi pare molto vendicativo, pertanto la possibilità che ottenuto da te ciò cui mira oppure non ottenutolo possa farti terra bruciata attorno grazie alla sua influenza non è idea peregrina. Prosegui come stai facendo, ossia creandoti un tuo giro di contatti.
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    • Avatar di Mononoke

      Mononoke 6 anni fa (19 Settembre 2018 21:49)

      Grazie mille del consiglio Emanuela T, condivido e proseguo con la mia strada.
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  13. Avatar di Dani

    Dani 6 anni fa (12 Novembre 2018 16:16)

    Ciao Ilaria, come si sopravvive a un ambiente di lavoro di stronze, stupide e chiacchierone? c'è un modo per staccare la mente da loro? stesso ambiente...troppe persone...troppo tempo...troppa confusione...
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  14. Avatar di carla

    carla 5 anni fa (8 Gennaio 2020 18:08)

    Ciao Ilaria... da poco sto sentendo due uomini, e ci sto uscendo, mi sento un po' stronza con uno dei due ma voglio capire come mi sento davvero con entrambi... premetto che ho avuto una storia sbagliata precedente, che mi ha segnato e non voglio stare male... per quello ora spero di sapere fare selezione, anche se alle volte è difficile avere le idee chiare sulle persone. E dentro di me sento interesse per conoscere meglio entrambi anche se non vorrei "vivere in un mondo di frutta candita in cui tutti sono bravi e buoni e se fanno i cattivoni hanno solo tanto bisogno di essere compresi". Secondo la tua esperienza quanto tempo occorre a fare selezione? essere veloci sicuramente scioglie la situazione, ma nemmeno essere avventata mi aiuterebbe... una delle due persone la conosco da appena un mese... magari è una domanda stupida, non mi aspetto una risposta come "2 mesi e la ricetta è pronta", forse voglio solo capire come gestire una conoscenza senza correre a caso verso traguardi che non esistono...grazie!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (8 Gennaio 2020 18:45)

      Cara Carla, non è il tempo che conta, ma le informazioni che si possiedono e la capacità di considerarle con obiettività. E' necessario osservare e non lasciare indietro nessun dettaglio. La mia impressione è che per conoscere uno di costoro da un mese, ti stai preoccupando eccessivamente. Dopo un mese di conoscenza non è plausibile che ci sia tanta tensione. Non solo, tanto più se si tratta di due persone che stai frequentando contemporaneamente: sei incerta tra i due. Evidentemente non sei certa su nessuno dei due e quello che ti sta spingendo verso di loro non è un interesse alle persone, agli individui, ma probabilmente solo la voglia di avere un partner. E' questa è la ragione principale per la quale poi ci si fa del male.
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    • Avatar di carla

      carla 5 anni fa (8 Gennaio 2020 20:06)

      che non sono certa è evidente, comunque non sono tesa...solo non mi è mai capitato di valutare bene una persona che mi "piace" (a mie amare spese) e non credo sia esattamente lo stesso che dire "voglio un partner a tutti i costi". E grazie per il consiglio, osserverò un po' alla volta... senza perdermi i dettagli. Con le persone non ho dimestichezza, ma si impara tutto (quello che fa bene)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (8 Gennaio 2020 21:21)

      Mi hai attribuito affermazioni diverse da quelle che ho fatto io. Ecco perché ho sottolineato che è importante osservare (considerare) i dettagli.
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  15. Avatar di Vic

    Vic 5 anni fa (8 Gennaio 2020 22:49)

    Comunque questo articolo è diventato di colpo il mio preferito. "Il sottoinsieme degli stronzi"... geniale XD
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  16. Avatar di AnnaV

    AnnaV 5 anni fa (9 Gennaio 2020 12:25)

    Capita a fagiolo. Mi chiedevo qualche giorno fa: “Elimina la conquista, la seduzione e il bisogno di conferma personale: che resta?”. Al di là di questi nostri bisogni naturali ma infantili, c’è l’altro, e quindi l’eros e l’amore. Il resto è stronzaggine e/o poraccitudine e/o bisognosità. Siamo noi che giriamo per il mondo in compagnia sempre e solo di noi stess* e dei nostri bisogni irrisolti, sperando che qualcuno li risolva, che ci renda felici, e pure mettendosi a nostra esclusiva disposizione 24/7. Come no.
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    • Avatar di Vic

      Vic 5 anni fa (9 Gennaio 2020 15:28)

      @AnnaV, ci sono coppie che si vedono poco, perché magari abitano lontano o fanno lavori impegnativi, eppure sono innamorate. Rendere felice qualcuno per il fatto di esserci non significa dover risolvere i suoi bisogni irrisolti. La felicità vera, e non la parvenza, la dà la presenza dell'altro, fisica e mentale, soprattutto. Avere qualcuno che ti pensi e a cui pensare, di cui prenderti cura a tuo modo, da coinvolgere nelle tue cose e farti coinvolgere dalle sue, con cui condividere i successi e le batoste. L'amore è presenza ed è quella che dà la felicità. Non deve salvarci, ma deve farci sentire più leggere e fortunate. Che male c'è a desiderarla?
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (9 Gennaio 2020 17:15)

      Nessun male. Certamente l’amore rende felici. Parlavo dei bisogni di conquista, seduzione e validazione (o conferma/rassicurazione), che però ci portano in tutt’altra direzione. Ci pensavo dopo avere letto il post “Bella, brava e ... felice”.
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  17. Avatar di Daniela

    Daniela 9 mesi fa (27 Febbraio 2024 11:09)

    Ciao, ti scrivo per un parere, lavoro in questo studio (ambiente tossico) da 15 anni, negli anni sempre stessa posizione con colleghe tossiche attorno a rotazione, Ho chiesto part time, anche perché mi sono allontanata di casa, e dopo molto per venirmi incontro mi hanno dato una riduzione oraria, non un vero part time, ma, anche se me l’hanno concessa sono diventata un problema per loro Perché per coprire le ore di riduzione viene un’altra collega e a loro andrebbe meglio una che per loro faccia meno problemi per orario. Stamattina mi chiama il titolare e mi butta la, come se fosse una cosa positiva per me, visto che avevo chiesto il part time (due anni fa – ero consapevole che la mia situazione fosse questa e non potessi + chiedere nulla) Che stanno cercando un’impiegata in un’azienda part time, e hanno chiesto a lui, essendo un pezzo grosso, se conosceva qualcuno di affidabile, allora lui avrebbe pensato di dirmelo visto che io cercavo un part time e ribadendo che loro più di così non possono concedermi. Ma non sa altro (trattamento economico orari ambiente, etc). A parte il fatto che è sempre nella stessa zona di questo lavoro (centro città quindi scomodo) , lo dovrei ringraziare? O leggerlo come un “vorremmo che ti togliessi dal mezzo perché per noi sei diventata un problema?” Gli devo fare sapere. Ma questo tra le righe potrebbe rientrare come mobbing? Nel senso di farmi capire che loro mi vogliono fuori? Ci sono un po’ rimasta ma ho fatto finta di niente, anche perché essendo un ambiente tossico, negli anni, ne ho viste di tutte qui dentro, zero meritocrazia, molte differenze facendolo passare un ambiente sano, quando non lo è affatto. Secondo te potrei prendere al volo l’occasione per dire che se vogliono possono licenziarmi loro e io, nel periodo di naspi, posso guardarmi attorno. Non so come comportarmi. Grazie mille se mi risponderai con il tuo prezioso punto di vista. D.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 mesi fa (18 Marzo 2024 21:18)

      In tutta franchezza io non metterei a costoro sul piatto di argento la possibilità di licenziarti. Per niente. Semmai fai un simpatico e sereno quiet quitting, cioè il minimo indispensabile e ti guardi attorno prendendo lo stipendio da loro ed evitando di avere un licenziamento nel curriculum. Attenzione, il mio non è un invito a imbrogliare, ma a saper vivere, adattandosi alle regole di un gioco che non ci deve mai vedere comportaci in maniera scorretta ma adattarci alle distorsioni del reale, che ogni tanto richiede una sottile arte della guerra non violenta.
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    • Avatar di Daniela

      Daniela 8 mesi fa (19 Marzo 2024 11:46)

      Grazie mille Ilaria della tua risposta, i tuoi consigli sempre super preziosi. Con riferimento all'arte della guerra, c'è per caso un riferimento al libro di "L'arte della guerra" di Sun Tzu? Grazie ancora
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 mesi fa (19 Marzo 2024 18:38)

      Il mio non era un riferimento diretto, ma il testo è superconsigliabile!
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