Una storia d’amore finita è stata (o è) sempre e comunque una storia sbagliata? Ogni volta che una storia d’amore si conclude, quando ci si lascia, quando c’è una separazione dobbiamo pensare di aver per forza sbagliato tutto? E’ una domanda intrigante – più comune di quanto si pensi – che molto spesso mi sono posta anch’io per rispondere sia a me stessa, sia alle persone con le quali mi confronto e anche per trarne qualcosa di utile in via “generale” sul rapporto di coppia.
"L’errore più grave è la certezza di non commetterne. Liomax D’Arrigo"
Una lettrice del blog, Minou, mi ha posto la domanda in un suo commento al mio articolo dedicato a come dimenticare una storia sbagliata. Minou chiede:
“Secondo te, Ilaria, una storia finita è comunque una storia sbagliata? Io non riesco a rispondere no. Perché a me non viene proprio in mente una (ma dico una) storia ben gestita e di equilibrio totale che mantenga questo equilibrio e questa intelligente gestione fino alla fine, compresa la rottura. Non mi sembra possibile. Forse è solo impossibile per me. Io comunque non ne ho mai riscontrata una, ovunque sia andata a guardare. Però, se rispondo sì, accidenti, e allora l’unica storia giusta è quella infinita. Ed è ancora più improbabile. Tu mi potresti dire: la storia giusta è tale solo finché è tale, cioè solo finché mantiene i caratteri non solo di sanità e rispetto assoluto, ma anche di perfetta armonia pur negli inevitabili attriti dell’umana natura. E ok. Ma allora a un certo punto la storia giusta, passando dalla rottura e dagli scompensi che comporta, si trasforma inevitabilmente in sbagliata. E’ più che probabile, è matematico. Sai perché mi viene la domanda. Perché in base alla risposta non c’è nessuno esente da storie sbagliate, manco la nonna che è rimasta felicemente sposata col nonno per 75 anni. E come ha fatto a rimanere non dico sposata, ma felicemente? Quella sarà stata una storia potenzialmente giusta con larghi margini di ingiustizia, sopportati con il solito encomiato spirito di “sacrifizio” dei tempi andati. E allora rassegniamoci e continuiamo a uscire dalle storie, tanto tempo un anno e già i caratteri di equilibrio cominciano a vacillare rovinosamente da una parte o dall’altra o da entrambe. Ma dov’è il punto di trasformazione? Dov’è che la storia giusta si trasforma in sbagliata? Non sono solo le persone sbagliate a fare una storia sbagliata.”
Una storia d’amore: quando è sbagliata
Allora, premetto che io non ho la verità in tasca e che il mio lavoro è un lavoro di ricerca continua, di analisi e di studio. E, poi, tengo a sottolineare: sai perché il tema “amore” è sempre di moda, in ogni tempo e in ogni luogo? Non solo perché è uno dei temi più cari agli esseri umani ed essendo così legato alle emozioni, sfuggente e indefinibile, ma anche perché il modo di amare e di amarsi cambia, evolve e si modifica secondo i luoghi e i tempi. E secondo le persone, ovviamente. In base alle loro età e alle loro scelte di vita in ogni momento dell’esistenza.
Per questo c’è sempre bisogno di “ri-vedere”, “ri-considerare”, “ri-pensare”.
E a proposito di tutto questo ri-pensamento, qual è l’utilità di porsi una domanda come quella che ci stiamo ponendo: ogni storia d’amore finita è una storia d’amore sbagliata o no?
Io credo che l’utilità di questa domanda possa essere considerata da tre punti di vista principali. 1) Molto spesso le persone vivono le separazioni e/o la fine di una storia d’amore come una “macchia” personale, un fallimento, una colpa. Rivedere con obiettività le proprie storie finite aiuta a dare una interpretazione meno drammatica a quanto è successo, evitando di colpevolizzarsi e di autopunirsi e probabilmente permettendosi di recuperare maggiore fiducia e una più alta autostima. 2) Approfondire il tema quanto basta – non troppo eh! – è utile per “fare tesoro dell’esperienza”, conoscere megli se stessi e quindi diventare persone più consapevoli dei propri bisogni e dei propri desideri, in modo da raggiungere una più compiuta serenità e maturità. 3) Infine, rispondere in modo sensato a questa domanda permette di capire meglio che cos’è una storia d’amore sbagliata e quindi fornisce strumenti efficaci per riconoscere una storia sbagliata ed evitarla. E per riconoscere un uomo giusto e non scoraggiarlo.
E questo mi sembra il punto centrale, quello più in linea con la mia missione personale e quella di questo blog: le storie sbagliate, quelle davvero sbagliate, vanno evitate a tutti i costi. Altre storie, quelle che finiscono, più o meno presto o più o meno tardi, possono essere sperimentate. Ma attenzione a quel che si dice a se stesse, ai “racconti” menzogneri e alle bugie che si ripetono nel segreto della propria mente.
"Forse sono i nostri errori a determinare il nostro destino. Senza, che senso avrebbe la nostra vita? Carrie Bradshaw"
Come faceva notare Minou, è ben difficile che qualcuno non abbia sperimentato mai una storia d’amore che prima o poi non sia finita.
Se proprio proprio vogliamo essere pignoli possiamo metterci dentro il piccolo “innamoramento” per il compagno delle scuole elementari o considerare anche le storie d’amore che sono finite senza mai iniziare. Quando avevo tra i quattro e i cinque anni mi piaceva tantissimo Massimo Ranieri, che vedevo in televisione, in uno sceneggiato in bianco e nero del quale non capivo nemmeno la trama. Quando sono diventata più grandicella, mi sono resa conto che all’epoca quell’uomo mi piaceva proprio come quando ci si sente innamorati. Ogni volta che vedo Massimo Ranieri mi viene da sorridere.
Una storia d’amore infinita è una bella storia?
Era una storia sbagliata la mia? E’ una storia che mi ha lasciato solo un ottimo ricordo, mi fa ancora riflettere su certe “pulsioni” delle quali spesso siamo inconsapevoli e non mi ha mai fatto soffrire. Forse, a modo suo, mi ha fatto crescere. Pur essendo infantile, non c’era legata nessuna fantasia: mai ho fantasticato su una “relazione” tra me e Ranieri. Ogni volta che lo vedevo, con il suo giubbotto di pelle, pensavo quanto fosse bello e quanto mi piacesse.
Ti pare un esempio un po’ banale? Probabilmente un po’ lo è, ma è anche utile per scaldare i motori.
"L’umanità crede di rimediare ai propri errori ripetendoli. Nicolás Gómez Dávila"
In realtà la nostra vita è fatta – tra gli altri molteplici aspetti – di un continuo sperimentare relazioni. Passiamo da una relazione all’altra, un po’ come si fa nei torrenti di montagna, saltando da un sasso all’altro, per attraversarli. Si tratta di relazioni con famigliari, compagni di scuola, amici, insegnanti, allenatori, colleghi, compagni di viaggio, fidanzati e fidanzate. Molte di queste “storie” sono più o meno amorevoli. Moltissime mutano, si interrompono, si concludono con dei distacchi. Alcune sono storie che ci hanno dato tantissimo. Altre sono state storie profondamente sbagliate.
"L’errore può andar bene finché siamo giovani; solo non bisogna trascinarselo dietro invecchiando. Johann Wolfgang Goethe"
Pensaci bene: quante relazioni hai avuto nella tua vita? Non considerare solo quelle che ritieni storie d’amore con un partner. Allarga i tuoi ricordi e le tue riflessioni. Se dobbiamo riflettere sulle nostre storie d’amore sbagliate, sulle nostre storie d’amore finite, tanto vale considerarle tutte, anche perché molte relazioni si assomigliano. Si assomigliano storie d’amore con partner (sentimentali) diversi e si assomigliano storie di coppia e rapporti madre-figlia o fratello-sorella o padre-figlia e via dicendo. Gli schemi si ripetono.
Lo schema delle relazioni d’amore
E a proposito di schemi e di ripetizioni continue, lo sai che ci sono storie sbagliate che non si interrompono mai (anche rapporti di coppia ahimé), vero?
Il che già potrebbe farci arrivare a una piccola e importante deduzione: molte storie che si interrompono e nel momento in cui si interrompono sono storie molto più giuste e molto più sane di tante storie sbagliate, che continuano, nonostante tutto e tutti.
E’ molto più sbagliato resistere-resistere-resistere invece che, a un certo punto, seppure a fatica, seppure con dolore, seppure con vergogna, lasciare una storia.
A volte sul blog mi è stato chiesto come poter fare leva sulla propria parte sana per ricominciare a vivere o per essere felici. Ricordati che, se per un motivo per l’altro, riesci a interrompere una storia sbagliata, significa che la tua parte sana, anche se messa nell’angolo, anche se provata e un po’ sminuita, è bella viva e pronta a fare di te una donna felice. Valuta tu se darle spazio :)
Già, ma che cosa significa davvero “storie sbagliate”? Le storie sbagliate sono quelle che ti diminuiscono come persona e diminuiscono tutto quello che sta intorno e riguarda la tua persona. Le storie sbagliate sono quelle in cui tu rinunci ai tuoi progetti di vita, di carriera e di realizzazione perché il tuo partner e la vostra relazione ti impediscono di realizzarli o anche perché tu ti convinci che siano il tuo partner e la vostra relazione che ti impediscono di realizzarli. Le storie sbagliate sono quelle in cui subisci violenza fisica o psicologica. Cioè quelle in cui qualcuno ti fa del male fisico (anche piccolo piccolo) e male psicologico (che non è mai piccolo). Che cos’è il male psicologico? Offendere te, quello che ti piace, coloro che ami, e/o usare te, quello che ami e coloro che ami per secondi fini. Il male psicologico è la manipolazione, anche.
Le storie sbagliate e la tua vita
Le storie sbagliate sono quelle in cui subisci un abuso finanziario. Che cosa significa? Significa che qualcuno sfrutta le tue risorse materiali (denaro, casa, auto etc) per i propri scopi senza ricambiare o contribuire in modo indipendente.
Le storie sbagliate sono quelle dopo le quali tu ti senti come una terra bella e ricca che è stata invasa e saccheggiata e i cui monumenti sono stati rasi al suolo…
Le storie sbagliate sono quelle che, quando sono in corso o quando sono finite, tu, stordita e confusa, ti chiedi: “Come è possibile che proprio io sia arrivata a tollerare tutto questo?”
Le storie d’amore sbagliate (io le chiamo storie d’odio, ma le potrei chiamare anche storie di distruzione) sono quelle che, quando sono in corso, le persone che ti sono vicine e ti conoscono da sempre ti chiedono più o meno timidamente: “Come è possibile che proprio tu sia arrivata a tollerare tutto questo?”
Ecco, queste di certo sono storie sbagliate. E vanno evitate, costi quel che costi. E vanno evitate a maggior ragione se ne abbiamo già sperimentate del genere.
Per le altre, serve sempre porsi le domande: “Sono sempre io al centro della mia vita? Sono sempre i miei desideri al centro della mia vita?”.
E anche: “Questa storia mi permette di essere sempre al centro della mia vita e di mettere la realizzazione dei miei desideri sempre al centro della mia vita?”
A queste domande devi rispondere sempre con la massima sincerità (questa è la sfida più grande) sia che tu sia in una relazione, sia che tu non lo sia, sia che tu abbia figli e famiglia, sia che tu non li abbia.
Perché le storie d’amore sbagliate sono quelle con persone (partner, famigliari, colleghi e amici) che ti fanno ripetere o rinforzano uno schema di comportamento distruttivo; le storie d’amore che vanno coltivate sono quelle che ti permettono di apprendere, ripetere e rinforzare uno schema di comportamento creativo, fertile, ricco, per te e per gli altri.
Lo scopo della vita di ciascuno è realizzare se stesso. Se questo non avviene, dobbiamo assumercene la responsabilità e agire di conseguenza.
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vale 11 anni fa (1 Febbraio 2014 12:37)
vale 11 anni fa (1 Febbraio 2014 13:00)
Paolaquellanuova 11 anni fa (2 Febbraio 2014 1:03)
@ Vale... eh, sì, da quello che scrivi mi sa che hai centrato il problema e il tipo di storia... e pure la soluzione! :-)Anna 11 anni fa (2 Febbraio 2014 11:35)
robi 11 anni fa (2 Febbraio 2014 17:44)
gioia 11 anni fa (3 Febbraio 2014 11:28)
petra 11 anni fa (3 Febbraio 2014 13:20)
Vicky 11 anni fa (3 Febbraio 2014 15:55)
Al 11 anni fa (3 Febbraio 2014 20:03)
andrea 10 anni fa (2 Dicembre 2014 14:30)
Simone 9 anni fa (31 Luglio 2015 23:25)
Andrea niente di personale, ma ominicchi come te sono la rovina delle ragazze in giro e delle già poche chanches di noi cosiddetti "bravi ragazzi".ilariacardani 10 anni fa (2 Dicembre 2014 17:40)
valentina.maidiremai 9 anni fa (31 Luglio 2015 16:18)
Ilaria Cardani 9 anni fa (31 Luglio 2015 22:56)
Eh, Valentina: non hai colpe. Convincertene è l'obiettivo.matteo 8 anni fa (29 Luglio 2016 9:48)
Difficile ..molto difficile comprenderlo.