Si sente ripetere spesso: uomini e donne sono diversi, tanto diversi che, per avere delle relazioni di coppia che funzionano, bisogna conoscere bene la psicologia maschile e quella femminile. Sono tanto diversi, che anche il modo di soffrire per amore è diverso tra uomini e donne. Vi sono molti esperti di psicologia e di relazioni che sostengono che soffrire per amore sia un’esclusiva femminile. Ce ne sono altri, invece, che pensano che soffrire per amore non sia una prerogativa solo femminile, qualcosa di riservato solo alle donne che amano troppo e che ci sono anche gli uomini che sanno che cosa significa soffrire per amore, anche se soffrono per motivi diversi.
"L’unico modo per non soffrire è non amare. O.Fallaci"
Io sono convinta che in effetti uomini e donne sono diversi, soprattutto per come interpretano e per come “sperimentano” emotivamente i sentimenti. Ma, c’è un ma… Se è vero che alcuni comportamenti sono più comuni tra le donne e altri sono più comuni tra gli uomini, è anche vero che sempre più spesso uomini e donne si scambiano i ruoli per cui vi sono uomini che assumono comportamenti di solito più frequenti tra le donne e viceversa.
Di sicuro è sempre stato così, ma ai nostri giorni questo “scambio” di atteggiamenti è più frequente che in passato. Perché? Perché, come dico spesso, viviamo in un mondo che offre sempre più possibilità di scelta e nel quale il “passaggio” da atteggiamenti, identità e definizioni “precostituite” è sempre più frequente.
Soffrire per amore: uomini e donne in difficoltà
"Chiunque abbia mai amato porta una cicatrice. Alfred de Musset"
All’inizio della settimana scorsa ho ricevuto una mail che aveva come intestazione: “Parliamo un po’ di uomini che non ci capiscono nulla?”
Ecco il messaggio: “Ciao Ilaria, mi chiamo Giuseppe e ho 35 anni. Da molto tempo leggo il tuo blog e trovo gli argomenti molto interessanti (anche se purtroppo praticamente esclusivamente dedicati alle donne…). Il fatto è che mi sono innamorato di una ragazza di 32 anni. Ci frequentiamo da un paio di mesi anche se è un rapporto a distanza e quindi ci siamo visti nei week-end e non tutti, tralaltro. Mi sento spesso in ansia e sento molto la sua mancanza. Non riesco a capire se lei ricambia il mio sentimento, oppure no. Alcuni comportamenti mi fanno capire che c’è un coinvolgimento:
- sino ad ora mi ha cercato per sms e per telefono quotidianamente – nelle conversazioni telefoniche tra noi emerge che parla di me alle sue amiche
- quando ci vediamo sembra “presa”: facciamo l’amore, usciamo, ridiamo, scherziamo, parliamo, ha dei gesti di affetto nei miei confronti fa apprezzamenti sul mio aspetto fisico e sulla mia persona
- mi ha invitato con lei in Germania, dove vivono i suoi genitori.
Soffrire per amore: attenti alle manipolazioni
Altri suoi comportamenti invece mi danno l’impressione che non sono il suo tipo e che si sta ancora guardando in giro:
- quando va in palestra o al bar, mi parla di altri uomini e, in particolare, del loro aspetto fisico, ad esempio del sedere del barista o del bel sedere degli altri. Me lo racconta ridendo e scherzando mi prende in giro per alcune mie caratteristiche fisiche mie forse mancanti, come il sedere (ma di cui io non ho mai sentito carenza)
- un weekend mi ha detto che non voleva vedere nessuno eccettuato il suo coinquilino che per lei è come un fratello (e con cui anni addietro ha avuto una relazione, poi terminata). Poi però è uscita con una sua amica e quindi ho dedotto che in fondo non volesse vedere me (nel ruolo di partner).
- quando ero in paranoia perchè mi vedeva giù e le esprimevo i miei,timori di essere “sganciato” lei diceva che se continuavo a fare la “pigna” in quel modo sarebbe successo (io cercavo rassicurazioni…)
- dopo che ci siamo conosciuti lei ha troncato una relazione che aveva precedentemente. Il tipo però continua a cercarla e lei continua a dargli corda. Dice che gli fa pena e che ha paura della reazione che potrebbe avere se sapesse che l’ha tradito mentre stavano insieme e che, magari, gli dirà più avanti che sta con un’altra persona del luogo (dove sta lei, anche il tipo di prima vive lontano da lei). Dice che ha già avuto un tipo che era ossessionato da lei e la perseguitava. Non so come interpretare questi comportamenti e non so che cosa fare. Mi dai un consiglio, per favore? Parliamo anche un po’ di uomini e delle difficoltà che hanno nei confronti delle donne? Grazie. Un saluto.”
"Il desiderio muovendo sempre verso ciò che ci è più contrario ci costringe ad amare quel che ci farà soffrire. Proust"
Soffrire per amore: come smettere
Ho pubblicato il messaggio di Giuseppe per almeno 3 ragioni: I) l’ho trovato profondamente sentito e genuino e credo che Giuseppe sta soffrendo molto e vuole davvero smettere; III) credo che questo messaggio sia utile a chi legge il blog per comprendere quanto è importante calarsi nei panni delle altre persone, che si tratti di uomini e di donne. Il mondo è pieno di persone che soffrono per amore e che cercano un modo di amare e di essere amate più vero ed autentico. E questo è da tenere sempre a mente. III) Giuseppe, poi, ha ben descritto ed elencato, raccontando la propria storia, quali sono gli elementi più comuni che fanno soffrire per amore e credo che sia pieno di spunti per molte lettrici e per molti lettori che possono raggiungere maggiore consapevolezza riguardo a questi elementi, per imparare a proteggersi e a smettere di soffrire per amore. Giuseppe, anche se sta soffrendo, vede con chiarezza quanto gli sta accadendo. Forse ha bisogno di comprenderlo un po’ più profondamente, per trovare la propria via ai sentimenti veri e all’amore gratificante.
"Amare. È come accettare di farsi scorticare sapendo che in qualunque momento l’altra persona può andarsene via con la tua pelle. S.Sontag"
Soffrire per amore: quali sono le ragioni?
Perché uomini e donne entrano in storie che li fanno soffrire per amore? Ma non dovrebbe essere l’amore una delle principali fonti di gioia, di rassicurazione e di consolazione e non di tristezza e di depressione? In realtà gli esseri umani spesso hanno comportamenti contradditori e “rovesciati” e si muovono, dal punto di vista emotivo, in base al paradosso. Cioè spesso fanno il contrario di quello che sarebbe “logico” fare. Perché l’emotività non funziona in base alle leggi della logica.
E così succede spesso che chi ha più bisogno di amore entra in storie dove con minore probabilità troverà l’amore che cerca. La mia prima impressione riguardo la storia di Giuseppe è che lui si trovi proprio in questo genere di situazione.
E perché una persona arriva a trovarsi in questo genere di situazione? Perché, forse, è in un momento di crisi personale, in cui non crede particolarmente in se stessa e forse non ha una così alta autostima. Per molte ragioni probabilmente legate alla sua storia personale.
Come mai la relazione di Giuseppe è una relazione ad alto tasso di sofferenza?
Perché, come dicevo sopra, ha una serie di caratteristiche “tipiche” di una storia “complicata”.
1) La distanza: scegliere di stare con una persona che è fisicamente lontano da noi non è una scelta immune da rischi. Essere lontani non solo è un problema, ma molto spesso può essere una comoda scusa per chi non vuole impegnarsi seriamente e vuole “gestire i propri spazi” in autonomia, senza impicci e obblicghi. Anche “fregandosene” dell’altra persona. Se scegli di stare con qualcuno che è lontano, devi sapere che è una scelta forte. Dovresti anche chiederti che cosa ti porta a complicarti la vita già in partenza, compiendo una scelta del genere.
2) I complimenti e le lusinghe alternati alle critiche e ai confronti (perdenti) con gli altri: si tratta di una sorta di doccia scozzese emotiva. Un po’ come i finlandesi che dopo aver fatto la sauna a cinquanta gradi si buttano, nudi e accaldati, nella neve a meno venti gradi. E’ un shock che dovrebbe “risvegliare” il corpo. Applicato ai sentimenti e alle emozioni deprime, sconcerta, fa sentire in colpa. Questa è manipolazione. (Anche il “ti presento i miei” è un gesto manipolatorio).
3) Lo svilimento, la presa in giro, la svalutazione: sono tutti atteggiamenti attraverso i quali l’altra persona “ti tiene in pugno”, facendoti sentire male, cioè facendoti soffrire per amore e mettendoti in posizione di debolezza. Rileggi il messaggio di Giuseppe: ci sono evidenti segnali di questo atteggiamento. La presa in giro, il parlare di altri uomini, lo svilire la sua sofferenza, addirittura ricattandolo al proposito etc etc.
4) Il non mettere il partner per primo: l’amica di Giuseppe “dà corda” a un altro uomo accampando scuse francamente ridicole
5) Il “curriculum” del partner. Ebbene ti dò un’informazione: le persone non hanno solo un curriculum scolastico o professionale. Hanno anche un curriculum sentimentale. Ed ecco qui che la signora in questione presenta il proprio: cita ben due uomini, che, a detta sua, erano ossessionati da lei e la “perseguitavano”. Non metto in dubbio – io proprio no – che vi siano uomini che perseguitano le donne e donne che perseguitano gli uomini. In questo caso, la mia impressione, considerando il quadro complessivo del comportamento della nostra astuta manipolatrice, è che la signora abbia l’abitudine di mettersi nelle condizioni di farsi perseguitare. E che si diverta un sacco a essere circondata da uomini che sono ossessionati da lei.
Va bene, per oggi basta. Di carne al fuoco ne abbiamo messa tantissima.
Secondo te, quali sono i segnali che di solito “indicano” se in una storia c’è alta probabilità di soffrire per amore? Quali sono le situazioni in cui questo rischio, invece, diminuisce drasticamente?
minou 11 anni fa (14 Ottobre 2013 14:10)
Grazie Al! Ne usciremo, vedrai :-)Al 11 anni fa (14 Ottobre 2013 14:26)
Speriamo. :DDAVIDE 11 anni fa (14 Ottobre 2013 18:47)
Rossana76 11 anni fa (14 Ottobre 2013 23:26)
Uhm..... Da come hai scritto, l'amore sembra più un film horror..Al 11 anni fa (15 Ottobre 2013 1:12)
Goldie 11 anni fa (15 Ottobre 2013 10:21)
Rachele 11 anni fa (15 Ottobre 2013 17:38)
ilariacardani 11 anni fa (15 Ottobre 2013 17:53)
VIVIAN 9 anni fa (5 Giugno 2015 11:54)
ops! ho messo un meno ma intendevo PIU'!!!Marika 11 anni fa (17 Ottobre 2013 20:29)
Goldie 11 anni fa (17 Ottobre 2013 22:38)
Marika 11 anni fa (18 Ottobre 2013 3:06)
antonella 11 anni fa (18 Ottobre 2013 8:20)
Ilaria, anch'io sarei molto interessata a sviluppare il tema proposto da Rachele...corrisponde alla mia ultima esperienza...graziedavide 11 anni fa (18 Ottobre 2013 15:43)
Goldie 11 anni fa (18 Ottobre 2013 17:40)
Fra 11 anni fa (20 Ottobre 2013 13:02)
Goldie 11 anni fa (20 Ottobre 2013 13:54)
No lo sfigato bruttino non puo' essere narciso scusa. Sarà altro ma non narciso. Sarebbe un controsensoMaria 11 anni fa (5 Gennaio 2014 17:11)
petra 11 anni fa (16 Febbraio 2014 12:52)
checoselamor 11 anni fa (26 Maggio 2014 14:42)
Marina 11 anni fa (26 Maggio 2014 17:53)