Il senso di colpa, gli uomini di valore e altre storie

senso di colpaSenso di colpa. Alzi la mano chi è sicura di non averlo mai provato. Né in famiglia, né al lavoro, né in una relazione. Oppure anche in niente e per niente. Ci sono un sacco di non-motivi per i quali le persone – e in particolare le donne – si sentono in colpa. Uno dei non-motivi principali per i quali le donne si sentono in colpa sono le diete non rispettate (per quello i giornali femminili pullulano di diete: permettono alle donne di sentirsi in colpa e quando si fa sentire in colpa qualcuno, la manipolazione che si attua su di lui/lei è infinitamente più efficace).

"Le donne sono le peggiori nemiche di sé stesse. Erica Jong"

Un altro dei non-motivi principali per i quali le donne si sentono in colpa sono i pensieri: pensare di mangiare una fetta di torta è già di per sé fonte di senso di colpa. Mangiarla è una tragedia di colpa, altroché.

Pensare di uscire mezz’ora prima del solito dal lavoro (non mezz’ora prima sull’orario normale, ma sullo straordnario!) è un’ottima ragione per sentire un senso di colpa fortissimo.

Il solo pensare di non rispondere alla chiamata della mamma, mentre lei sta chiamando insistentemente sul cellulare e tu sei a un rilassante aperitivo con le amiche, è causa di un tale senso di colpa che preferisci rinunciare al tuo cocktail e alle tue tartine abbandonando il tuo tavolo e slanciandoti fuori per sentire bene le solite cose che lei ha da dirti.

Il senso di colpa e i motivi a senso zero

Un altro dei non-motivi per i quali le donne si sentono sempre terribilmente in colpa è il “no”. Molte donne non vogliono mai dire di no, a niente e a nessuno. Non vogliono dire di no al capo, alla mamma (ancora lei) e nemmeno a quel ragazzo che hanno appena conosciuto, che non le convince troppo e ha già tentato di portarle a letto un paio di volte.

Il “no” è micidiale: ti fa sentire in colpa se lo dici e ti fa sentire in colpa se NON lo dici. Perché, a quel punto ti senti in colpa o con te stessa o per le cose che il fatto di non avere detto no ti ha impedito di fare.

Insomma ci sono un sacco di motivi e soprattutto di non-motivi per i quali le donne si sentono in colpa. Per i quali tu provi il senso di colpa.

"I sensi di colpa sono il principale strumento della tortura che si autoinfliggono le donne. E. Jong"

Ne vuoi un altro di non-motivo? Il sesso. Aver fatto sesso con un uomo solo per il fatto che ti andava di farlo è un motivo eccellente per provare un rovinoso senso di colpa. Se poi il sesso è stato anche divertente (cosa che non sempre accade), peggio è. La dimensione del senso di colpa è proporzionale alla dimensione del divertimento.

Dato che il divertimento fine a se stesso non è contemplato e non è un’ottima ragione per fare quello che ti pare.

Senso di colpa, uomini di valore e rapporto di coppia

In fatto di relazioni sentimentali credo che la Palma d’Oro del senso di colpa più insensato e più potente vada senza dubbio alla sensanzione di “non fare abbastanza”, “non aver fatto abbastanza” o “aver sbagliato” nel rapporto di coppia, che si tratti del suo inizio – il momento del corteggiamento – o della sua “tenuta” nel corso del tempo. Le donne si sentono in colpa anche quando si tratta di affrontare una separazione e le hanno prese di brutto o le stanno prendendo di brutto dal loro partner (parlo in senso reale e anche metaforico).

"Il senso di colpa non va mai a spasso da solo: si fa accompagnare dai suoi amici, il dubbio e l’insicurezza. Meredith Grey"

Come ti giri, hai un senso di colpa. Il problema del “che cosa mi metto” non si pone mai in fatti di senso di colpa. Ce n’è sempre uno adatto a ogni occasione della vita, e anche più di uno.

Il mondo è pieno di esperti di senso di colpa: ci sono specialisti che non fanno altro che sentirsi in colpa e superspecialisti che sanno far sentire in colpa gli altri. Come dicevamo sopra, per manipolarli meglio.

"I sensi di colpa sono come un sacco pieno di mattoni, non devi fare altro che scaricarli. L’Avvocato del Diavolo (film)"

Tra i secondi, le categorie più folte sono quelle delle madri (questa già la sapevi) e degli uomini sbagliati: i perversi narcisisti, i dongiovanni, l’uomo indeciso, il confuso, il perditempo, il rospo, sono tutti dei manipolatori in grado di far provare micidiali sensi di colpa alle donne che li amano troppo.

E sai dov’è il trucco? Il trucco è che loro sono incapaci di provare senso di colpa. Il perverso narcisista è incapace di provare senso di colpa. Per questo si chiama perverso, oltre che narcisista.

Perchè,  giusto per puntualizzare, provare un po’ di senso di colpa è umano ed è sano. Non è più umano e non è più sano quando non si prova per niente senso di colpa o quando lo si prova troppo. Chiaro? Si tratta, anche in questo caso, di equilibrio.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

Senso di colpa e uomo giusto per te

Ti ricordi l’articolo di pochi giorni fa dedicato all’uomo di valore? Ti ricordi la lettera della lettrice che è alla ricerca di un “partner decente”? (Se non te la ricordi o non hai visto l’articolo, clicca qui). Bene, ho pensato al senso di colpa proprio mentre leggevo il messaggio di Loredana e tutti i commenti alla sua lettera e al mio articolo: la mia impressione è che Loredana sia schiacciata dai sensi di colpa. Credo che provi, per esempio, un senso di colpa perché non trova un uomo di valore; un altro senso di colpa lo prova perché ha avuto una storia da amici di letto; un altro probabilmente perché con questo amico di letto non è riuscita a instaurare una relazione “seria” e via così…

Ecco: il senso di colpa non aiuta a trovare un uomo di valore; il senso di colpa non aiuta a realizzare una relazione sana e soddisfacente. Il senso di colpa è intrinsecamente legato a una bassa autostima, a un basso concetto del valore di sé, il senso di colpa causa insicurezza e a sua volta è causato dall’insicurezza.

E tu, che cosa pensi riguardo il senso di colpa? In quali altri casi ci si fa prendere dal “senso di colpa” e come il senso di colpa può rovinare le relazioni?

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107 Commenti

  1. Avatar di Phoe

    Phoe 11 anni fa (8 Aprile 2014 19:28)

    Grazie per la risposta Ilaria! L'ho mollato...ma secondo me sono scema: mi manca. Ma perché noi donne stamo ad analizzarci così tanto??? Io dalle pippe mentali mi tronco! Però guarda come siamo carine...tutte a scervellarci per cambiare in meglio :)))) Bacini primaverosi
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  2. Avatar di alessia

    alessia 9 anni fa (6 Luglio 2015 18:14)

    Colpito nel segno Ilaria. La difficolta' e' liberarsene. Almeno per me, faccio fatica a non autoflagellarmi.
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  3. Avatar di Barbara

    Barbara 9 anni fa (16 Settembre 2015 18:39)

    Io sono piena di sensi di colpa da sempre! Ne ho come madre, come figlia, come sorella, come donna incapace di smettere di cercare l'uomo "inadeguato", "stronzo" e tale in tutte le sue sfaccettature (narcisista, manipolatore, ecc...). Eppure, razionalmente, so di non avere nulla da rimproverarmi e di essere in gamba e forte. Ma, evidentemente, non riesco, in certi frangenti, a farmi valere, desiderare, rispettare. Eppure, io sono molto esigente riguardo all'educazione, al rispetto, all'intelligenza, ecc... Non so dire NO e, proverei un enorme senso di colpa se lo dicessi. Nè mi viene automatico dirlo, nè tantomeno dirlo subito, quando invece vorrei dirlo. Le mie esigenze vengono sempre ...dopo. Interessantissimi tutti i tuoi articoli che continuerò a seguire sul blog.
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  4. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (4 Aprile 2014 12:25)

    Però non è che le donne provano il senso di colpa per sport... la famiglia e la società hanno instillato il tarlo malefico. Come si fa ad uscirne???
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    • Avatar di Llm80

      Llm80 9 anni fa (6 Gennaio 2016 17:39)

      Concordo in pieno...il senso di colpa e figlio del luogo comune e di un educazione basata su pregiudizi, luoghi comuni e finto perbenismo che non lascia spazio al vero sentire delle persone...tutto cio che non corrisponde all ideale di "brava ragazza/ragazza onesta" che ci inculcano fin da piccole: Le brave ragazze non fanno/dicono questo o quest altro...o sei santa o sei zoccola (scusate la volgarita)...senza pensare che siamo tutti sia buoni che cattivi... e che l ideale sarebbe essere semplicemente se stessi con responsabilita ma senza sensi di colpa
      Rispondi a Llm80 Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 9 anni fa (7 Gennaio 2016 13:30)

      Con tanto amore verso se stessi, con tanta introspezione e buon senso, Buon Senso, non quello che ti rifila la società o l'ambiente come ad esempio di rispondere a qualsiasi persona per educazione altrimenti non hai buon senso, o dell'amico e dell'amica che dicono di volerti bene e che devi fare in un certo modo, "buon senso" nel verso di un senso di te, della tua persona, un verso buono, positivo, in primis per te stessa. Una volta adulta, la famiglia non dovrebbe più esercitare il potere del senso di colpa, anche se la maggior parte delle volte, la famiglia o il "fantasma" della famiglia diventa ingombrante da portarselo addosso per anni, per decenni o addirittura per tutta una vita intera. Dalla società non devi prendere tutto, adesso gira una nuova moda sui capelli ultracolorati, alcune ragazze si fanno prendere dall'angoscia che devono tingersi i capelli con mille nuance perché senno' perdono qualche fantomatico "status" di sentirsi dentro, in, ovviamente non tutte la pensano allo stesso modo. Questo esempio è un po' soggettivo, il discorso dei sensi di colpa è oggettivo, nel senso non bisogna decidere se sentirsi in colpa o meno per essere felici, di sentirsi in colpa un pochino di più o un pochino di meno. Bisogna individuare quando ci sentiamo in colpa- perché così ci hanno insegnato, bisogna capire se ha una logica e se porta qualcosa di buono a noi, se porta qualche insegnamento, o qualche valore. Io sono del parere che i sensi di colpa, se sono sani, fondati sul vero buon senso, paradossalmente portano, non tolgono (a differenza degli altri che portano frustrazione, senso di inferiorità, bassa autostima quindi tolgono), portano di buono nella tua vita, di danno una carica in più, un po' di consapevolezza in più e quindi più energia per creare la tua vita in serenità.
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  5. Avatar di Malika75

    Malika75 8 anni fa (1 Giugno 2016 21:56)

    Ciao Ilaria, ogni tuo nuovo articolo supera il precedente ?! Sn contenta di averti conosciuta, perche' hai fatto molto per la mia ricerca verso la consapevolezza! Vorrei guarire dal senso di colpa...o per lo meno permettermi di poter sbagliare...in ogni campo eh! Non solo in quello affettivo. Ti chiedo questo perche' la mia incapacita' nel difendermi verbalmente dipende da questo..dal fatto che pretendo la me il non commettere di errori..e questo purtroppo fa si che permetto a gente incompetente al lavoro di trovarmi da dire. Se fossi piu sicura di me stessa, credo avrei piu capacita' nel difendermi. Qui e in ogni campo della vita. Cosa ne pensi? E cosa dici sul senso di colpa?
    Rispondi a Malika75 Commenta l’articolo

  6. Avatar di Sophie

    Sophie 8 anni fa (8 Novembre 2016 16:08)

    Ha perfettamente ragione Ilaria in questo articolo, e lo posso affermare in quanto io sono la prova vivente di quanto sia distruttivo il senso di colpa, di come sia elemento che non ci faccia trovare l’uomo giusto per noi. Ho passato la mia vita matrimoniale a autoinfliggermi colpe perché le cose non andavano, il metodo per risolvere era quello di compiacere il più possibile, sperando che, continuando a dare, a dare, a dire sempre di sì, a stemperare, a fare diplomazia, ad accondiscendere, avrei ottenuto la soluzione ad ogni problema. Invece non bastava mai, più davo, più veniva reclamato, e se poi le cose andavano male, non solo io mi sentivo in colpa, ma lui mi additava il torto. Non sono mai riuscita a dire no a nessuno: oltre al marito che voleva plasmarmi a sua immagine e somiglianza soffocando ogni mia individualità, ho sempre detto sì alle capricciose pressioni di mia mamma, alle lunatiche richieste di mio padre, al capo misogino, alla collega prepotente, all’amico opportunista: i miei sensi di colpa hanno sempre avuto azione calamita, attirando tutta una schiera di persone che hanno avuto un’incredibile abilità a riconoscere le mie debolezze. La bassa autostima che mi ha sempre accompagnato mi ha reso debole e facile vittima, e così ne ho pagate le conseguenze, incontrando nella mia strada un marito narcisista, egoista, traditore seriale, psicologicamente violento, perverso sporcaccione. E nonostante avessi raggiunto la consapevolezza di questo, sono riuscita a cacciarlo di casa sentendomi in colpa.
    Rispondi a Sophie Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (8 Novembre 2016 16:33)

      Ciao Sophie, sempre mi commuovo quando leggo commenti come i tuoi. Come alcune altre lettrici "che ci sono passate" hanno fatto sul blog, racconti il fenomeno che hai sperimentato con una chiarezza, una veridicità e un'attinenza alla problematica che nessuno studioso potrebbe lontanamente sognarsi.Ti assicuro che la tua vita può diventare meravigliosamente bella. Oltrettutto il passo importante da compiere - cacciare di casa il narcisista perverso abusante e violento - l'hai compiuto. Il senso di colpa passerà e tu lo sai. Ora ci sei solo tu. Basta. Si inizia tutta un'altra storia.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di DIDI

      DIDI 8 anni fa (8 Novembre 2016 18:13)

      Sottoscrivo in pieno il commento di Ilaria: la vita diventerà meravigliosamente bella, o anche solo "bella". Ma ne sarà sempre e comunque valsa la pena. Grande vittoria e butta via i sensi di colpa, servono solo a farti rimuginare sul passato. Ma il passato è, per l'appunto, passato. E' il qui e adesso e il domani su cui bisogna investire.
      Rispondi a DIDI Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (8 Novembre 2016 23:05)

      Carissima Sophie, é il quadro familiare che ti ha creato una predisposizione al senso di colpa e all'incontro e alla relazione con gentaglia della peggior specie. Tu non hai niente di sbagliato: hai solo recitato il copione che ti era stato imposto. Ma adesso, come ti ha già detto Ilaria, buttando fuori di casa tuo marito hai fatto una cosa importantissima per la tua rinascita. Sei stata bravissima e puoi, anzi devi ripertelo ogni giorno, perché uscire da anni di sudditanza psicologica non é cosa da poco! Io sono stata quasi otto anni con un narcisista perverso. Quando sono scappata sono letteralmente rinata. Proprio due settimane fa un'amica, rivedendomi dopo tempo, e ricordandosi com'ero allora, mi ha detto che sono letteralmente risorta. E anche tu ce la farai! ;-) Un grande abbraccio!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (8 Novembre 2016 23:40)

      Confermo. Dimostro dieci anni meno di prima, ho ancora alti e bassi, ma me la cavo molto meglio, ed ho momenti di autentica e quasi insperata serenità. Questi personaggi ti distruggono psicologicamente, ci vuole tempo, ma ogni giorno che passa ci si riabitua a respirare a pieni polmoni, a pensare e a vivere liberamente. E questo pian piano ci ricostruisce, perché vivere viene spontaneo. Un bacio
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di pamela

      pamela 8 anni fa (9 Novembre 2016 11:52)

      SOPHIE, siamo in tante, credimi, e per fortuna la vita ( come stai dimostrando tu ) ci da una nuova occasione di essere felici, di rinascere, e finalmente sapremo cosa non vorremo mai più per noi stesse. Non siamo sole, e sicuramente questo blog aiuta e tanto davvero. Io leggo Ilaria ogni giorno, e imparo, e soprattutto vedo che siamo in tante a vivere identiche situazioni, donne intelligenti, brillanti, anche estremamente piacevoli eppure da qualche parte ci perdiamo e necessitiamo di una guida . Mi sono commossa a leggere te e anche la risposta di Ilaria....doppiamente bello quando poi si impara e ci si emoziona
      Rispondi a pamela Commenta l’articolo

    • Avatar di Sophie

      Sophie 8 anni fa (10 Novembre 2016 13:22)

      Non nego di essermi emozionata e fortemente commossa da tutti gli interventi, soprattutto da quello di Ilaria, che ringrazio per questo luogo così prezioso che ha creato, con analisi e consigli genuini, a volte sconvolgenti ma reali, veri, schietti, come non se ne leggono da nessun’altra parte. Grazie a tutte per il supporto e incoraggiamento, parole preziose per me.
      Rispondi a Sophie Commenta l’articolo

  7. Avatar di Vittoria

    Vittoria 6 anni fa (26 Novembre 2018 14:43)

    Cara Ilaria ma questa nel video sei tu? Che bello vederti. Associare un volto a una persona che in tutti questi anni ha aiutato me e tante altre ragazze! Sei preziosa, quello che fai tu per molte di noi non lo fa nessuno. Grazie Ilaria.
    Rispondi a Vittoria Commenta l’articolo

  8. Avatar di Irene

    Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 9:24)

    La cosa perversa è che da un lato percepisco manipolazione da parte sua (una roba del tipo:”o mi prendi così o niente”) e dall’altro mi sono sentita manipolatoria io.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Dicembre 2018 9:36)

      Ascolta, brava, hai capito tutto. "Io sono fatto così" è un bel ricatto. Ma chi se ne frega se lui è fatto così. Trovatene un altro migliore. Mantieni la calma: questo ti sta insegnando un sacco di cose. Sorridi, sorridi, sorridi. Sii lucida. Ti stai creando gli anticorpi con uno che va giù leggero, così ti eviti i grandi stronzi e soprattutto ti trovi uno che non ha bisogno di cretineggiare a destra e a manca.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 9:46)

      Grazie Ilaria.
      Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 9:53)

      Grazie Ilaria,il mio ex era così,cioè riconosco dei tratti simili e ne ho una paura fottuta,davvero coi peli dritti sulla schiena e il mal di pancia come quando guardi un film horror.Ho iniziato il no contact.
      Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Dicembre 2018 10:06)

      Tranquilla. Ce la faremo. Sei sulla strada giusta. Poi perdi il vizio, eh. Ora fai qualcosa di divertente/gratificante. Basta una bella canzone.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 11:51)

      Mi sento molto strana,un po’ triste ma risoluta,prima l’ho chiamato dicendogli che è meglio se ognuno va per la propria strada e che non mi sentivo felice in una relazione così,mi ha risposto che andava bene e dovevo fare ciò che mi faceva felice.Scrivo qui perché non ho voglia di raccontare a nessuno sta cosa,è come se avessi un seme dentro che tengo al caldo,voglio credere di aver fatto il mio bene.Ieri notte ho anche riletto per bene l’ultimo articolo che hai scritto,quello sugli uomini che usano le donne e ho colto molti spunti e fatti che sono successi in questi mesi in cui l’ho frequentato,mi diceva di essere rigida perchè mi incavolavo se arrivava in ritardo ad un appuntamento con me,ora come ora la sensazione che emerge è quella di aver avuto delle briciole e di essere stata “usata”come compagna di arrampicata,sfogatoio,compagna di sesso.Tempo fa gli chiesi se era innamorato di me e mi disse:”ma che domanda è?”,di recente gli ho chiesto se nella sua vita aveva obiettivi come convivenza e figli e mi ha risposto:”io so solo che domani vado in montagna”..voglio credere di aver fatto il mio bene.questo disagio passerà.
      Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Dicembre 2018 12:40)

      Ti sono vicina. E' veramente una melma costui. Quello che scrivi può essere usato per un trattato scientifico, fidati. Una melma. Ha detto cose terribili. Te ne rendi conto, vero?
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (3 Dicembre 2018 12:06)

      Ah ecco. A maggior ragione ti consiglierei di non guardare i cellulari e di ascoltare direttamente la pancia, senza bisogno di avere riscontri. Sti soggetti noi li fiutiamo talmente bene (e ce li pigliamo), che basta ascoltare l'istinto subito.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 12:56)

      Hai ragione:sono sensazioni che senti serpeggiare dentro,sensazioni di disagio.Sono uscita a fare la spesa e mi venivano in mente frasi come:”voglio il meglio come uomo vicino a me/sono una donna con le palle/è meglio essere felici piuttosto che innamorate”tutti concetti che sto masticando da quando leggo il blog.Comunque @Ilaria io ti ho mandato una mail volevo acquistare il corso”come conquistare un uomo...”tramite bonifico e non ho più il vs iban. Grazie e buona giornata
      Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Dicembre 2018 13:25)

      Ciao Irene, la mail non è arrivata, dovresti reinviarla. Grazie.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 13:13)

      Guarda io non sono una maniaca del controllo,però penso che anche se tu parli con un amica/o e critichi il tuo fidanzato/a senza parlarne direttamente con lui ecco penso che anche quello sia tradimento e segno di codardia.Mesi fa lui me lo aveva detto che ogni tanto si sentivano e ho glissato sulla cosa ma l’ho annotata mentalmente,ieri non so cosa mi abbia spinto a guardare,non è nelle mie abitudine ci mancherebbe,sarà stato che ero già molto nervosa perchè avevamo un appuntamento e si era presentato con 15 minuti di ritardo per l’ennesima volta e quando ha visto che stavo andandomene mi ha detto :”e vai”..ecco ,già mi sentivo parecchio irritata e poco rispettata ...Qualcosa dovevo fare per avere una conferma di queste sensazioni che avevo di poco rispetto e manipolazione e codardia.Io ne ho le palle piene di queste persone che si lasciano vivere e non voglio farmi rovinare la vita da loro e dalle loro indecisioni e dalle loro lamentele,anche perché quando gli va tutto bene e tu sei in difficoltà,col cavolo che ti stanno vicino.Mi stanno sulle palle anche donne come la sua ex ,che dovrebbe pure sposarsi tra poco,donne così rovinano la figura della donna e io ammiro le donne sia chiaro perché sono cresciuta con una madre single,ma davvero ammiro quelle con le palle non quelle stronze bisognose di stronzate da parte di un uomo che sta con un’altra.
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (3 Dicembre 2018 16:14)

      Io intendevo dire: il senso di colpa è segno del fatto che di base hai un atteggiamento corretto. Da quel che dici, è evidente che non avevi neanche bisogno di guardare il cellulare, perché il fatto che chiacchierasse con la sua ex sembrerebbe l’ultimo dei problemi. In quanto a “penso che anche se tu parli con un amica/o e critichi il tuo fidanzato/a senza parlarne direttamente con lui ecco penso che anche quello sia tradimento e segno di codardia”, io non sono d’accordo. Ecco questo mi sembra proprio bisogno di controllo. Si parla e certe volte ci si sfoga, e si dicono cose che non si vogliono dire o non si vogliono dire allo stesso modo al proprio partner. Se le signore dicessero al marito quel che dicono alla parrucchiera, nessun matrimonio resisterebbe un anno. Ma nel 90% dei casi sono sciocchezze. Il tuo caso non so, ma veramente non è il caso di guardare email, telefonate, sms, chat e posta della gente. Se cerchi segni di tradimento, e li definisci come dici tu, li troverai sicuramente, sempre, anche quando non c’è nessun tradimento. E poi che fai? Terzo grado, investigazioni? Se uno non ti ama, lo vedi, come lo vedevi tu a prescindere
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    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 17:14)

      Terzo grado no assolutamente. Per quanto riguarda le chiacchiere con la parrucchiera ecco io non apprezzo quel tipo di persone:sono le stesse che ti inquinano la vita il lunedì mattina al lavoro perché non sanno affrontare i problemi in prima persona con il diretto interessato. È mancanza di rispetto verso il partner/amico/collega.
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  9. Avatar di Irene

    Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 9:17)

    Sono venuta proprio a ricercare questo articolo per via di una cosa che mi è successa ieri sera:ho sbirciato il telefono del ragazzo che frequento e ho visto che si scambia messaggi con ua ragazza che vedeva l’anno scorso.Lo so:non avrei dovuto sbirciare ma mi aveva già detto mesi fa che ogni tanto continuava a sentirla via sms ed ero curiosa;niente di che:gli auguri per il compleanno di lei e lei che gli chiedeva di telefonarle ...mi sono incavolata parecchio proprio per le richieste da gattamorta di lei e lui mi ha deluso:mi ha dato l’impressione di essere una di quelle persone che cercano l’approvazione altrui a tutti i costi,persone pericolose..abbiamo discusso ed è finita che lui si è alterato e mi ha detto che potevo andarmene.La cosa che mi ha ricondotto qui è che alla fine mi sono sentita io in colpa per aver guardato il cellulare,mi sono sentita io l’insicura...dopo ci siamo risentiti al telefono e il mio senso di colpa era molto opprimente addirittura una voce dentro di me mi diceva:”certo che ora lui come può fidarsi di te che gli hai guardato il telefono?”È brutta questa cosa,sto lottando dentro di me da 2 ore per iniziare una bella giornata e andare avanti.ora che so che c’entra l’insicurezza voglio buttarmi a capofitto nelle mie cose,parlare a me stessa.sono incazzata nera.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Dicembre 2018 9:28)

      Cioè, magnifico. Invece di dire. "Brutto doppiogiochista che tiene il piede in due scarpe e fa il cascamorto con lei (perché mai dare la colpa a lei di fare la gattamorta? E lui? Un uomo con un po' di palle non si fa incantare dalla gattamorta, che dici?), con il cavolo che mi rivede" si prende la colpa dell'altro e si dice: "Come farà lui a fidarsi di me?" Ma a fidarsi di che? Capisco che lui è il tuo amore, però scegliamoci un po' meglio gli amori. Che il mondo all'incontrario ("tu sei lo stronzo, io mi sento in colpa") è la magia della manipolazione.
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (3 Dicembre 2018 12:01)

      Scusa Ilaria, ma non sono d'accordo: se uno mi guardasse il cellulare, penso che finirei in commissariato dopo averglielo tirato indietro. Oltretutto, che senso ha? C'è gente che ha il doppio o il triplo cellulare, che facciamo? Chiamiamo una agenzia di investigazione privata? Fa benissimo invece ad avere sensi di colpa anche lei, ma non nei confronti di lui, nei confronti di se stessa e della propria integrità. Questi comportamenti controllanti non fanno che peggiorare l'ansia. Rispettare i confini degli altri serve anche a stabilire i propri. E poi due torti non fanno una ragione: se la pancia ti dice che non ti puoi fidare e che devi guardare il cellulare, penso che la cosa più sana sia a) lasciar cadere l'idea insana di guardare il cellulare; b) affrontare la cosa con te stessa e con lui, ed eventualmente chiudere la relazione perché qualcosa non va, e alla fine non importa neanche tanto cosa.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Dicembre 2018 12:37)

      Non ho detto che due torti fanno una ragione e non ho detto che lei abbia fatto bene a guardare il cellulare come non ho detto che non abbia fatto bene: dove le hai sentite e dove le hai lette tutte queste cose? Tanto meno ho incitato a controllare il cellulare suo e di altri. Intanto, sia chiaro, perfino i magistrati italiani (perfino loro, pensa un po') considerano tradimento lo scambiarsi messaggi o il chattare con persone a destra e a sinistra e hanno ragione: è una violazione del patto, una umiliazione che si subisce. Certo, parliamo di relazioni significative e importanti. Che non mi sembra il caso di questa storia. Mi pare che in questo caso specifico l'unico dato che non salta all'occhio sia un atteggiamento controllante da parte sua. Premesso che non entro nel merito del giusto o sbagliato riguardo al cellulare (ma ti dico che quando è il caso di proteggersi e di aprire gli occhi o di portare avanti una causa, può essere molto utile e molto giusto verso se stessi), il fatto è capitato e il disonesto è lui. Sei d'accordo, vero? Quanto al sentirsi in colpa, no, nemmeno verso se stesse: qui ci sono mazzi di donne che si stanno rovinando la vita una seconda o terza volta a furia di colpevolizzarsi, bisogna andare oltre e dimenticare e lasciare andare il concetto di colpa. Certo, la cosa più sana è sapere chi si è e che cosa si vuole e chiudere la relazione: ma quante sono in grado di farlo? Quante OGNI GIORNO scrivono qui di storie impossibili dalle quali tutti cerchiamo di dissuaderle e caparbiamente insistono accampando le giustificazioni interne ed esterne più inverosimili ma alle quali loro vogliono credere? Sai quante mail ricevo ogni giorno da clienti che mi scrivono: "Tu me l'hai detto, ma io non ho voluto ascoltare"? Forse non ci crederai, per me sono le più dolorose. Se serve trovare lui a letto con un'altra, ben venga. E per favore non farmi dire cose che nemmeno penso, ché questo atteggiamento lo trovo poco intelligente e fastidioso.
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (3 Dicembre 2018 13:56)

      Scusami Ilaria, lo so che non pensi e non hai detto quelle cose... Intendevo dire che se lei si sente in colpa non è certo perché lui ha tradito lei e lei lo ha scoperto, ma perché lei ha guardato il cellulare. Un segnale importante da ascoltare pure quello, perché sta dicendo: centrati, ti sei comportata da stupida (a frequentarlo, a stare nella dinamica e a spiarlo). Poi si certo a volte questo genere di cose scorrette si fanno ed evitano anche il peggio. Ma fanno parte di quel gioco lì, quindi bene che dopo ci si senta a disagio a con se stesse, vuol dire che si è “sane”.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Dicembre 2018 14:30)

      Ho la sensazione che lei si sentisse in colpa per aver commesso una scorrettezza nei confronti di lui. E non va bene affatto, in questo contesto.
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    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 15:07)

      Sì esatto per quello mi sentivo in colpa,e mi sono sentita manipolatrice a fargli notare che non mi andava bene la cosa.io non voglio cambiare nessuno.meglio passare oltre.non mi fido di uno così.
      Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (3 Dicembre 2018 16:20)

      Va’ che ora passo per moralista ... se una persona è corretta, si sente in colpa quando commette una scorrettezza. Non c’entra nei confronti di chi. La morale è una cosa nostra, mica vale per A si e per B no perché è stronzo. La gara a chi è più stronzo non è bella da vincere, te lo dico perché ne ho fatte di cotte e di crude e ancora me ne vergogno. E lui non merita certo che io mi faccia il problema. Anzi probabilmente era parte del gioco manipolatorio. Ma non aiuta l’autostima... per fortuna non ho vinto, ecco.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Dicembre 2018 20:21)

      Dunque, vedo che stai ripetendo lo schema di attribuirmi opinioni, consigli e posizioni che non ho espresso e che non ho nemmeno. Il senso di colpa se esiste ha un scopo ed è quello di permetterci una convivenza responsabile con gli altri, senza ammazzarli e senza fare loro troppo male se no ne pagano loro, noi, la comunità tutta. Ci siamo? Come tutte le emozioni (la paura, la vergogna etc) ha un suo senso, entro certi limiti e certi contesti. I narcisisti perversi e una serie infinita di soggetti con personalità disfunzionali non provano senso di colpa e questo fa parte del loro essere insani. Ci siamo? Bene. Sarebbe utile attenersi al contesto del quale stiamo trattando che è: lui la "micro-tradiva" come dicono gli anglosassoni che prima di noi danno un nome a qualsiasi fenomeno (micro-cheating), lei, compiendo una presunta scorrettezza, ne ha avuta conferma. Lei si sente in colpa perché, secondo lei, sarà lui a non potersi/doversi più fidare di lei, dato che ora ne è anche legittimato. Da vittima lei si trasforma in carnefice. Che è il risultato e lo scopo della manipolazione. A te sembra che si debba mettere l'accento sulla (per me presunta) scorrettezza di lei e sul (per te giusto e opportuno) senso di colpa di lei. Io questa posizione non l'accetto dato che da posizioni come queste nascono le peggiori manipolazioni, non per la teoria - sulla quale si potrebbe discettare all'infinito - ma sul concreto, sulla pratica. La mia esperienza mi dice che quel senso di colpa non è sano, ma è frutto di esperienze svalutanti e colpevolizzanti ripetute incessantemente, le stesse che hanno condotto la persona nella condizione negativa - il rapporto con un bugiardo manipolatore - in cui si trova adesso. Quindi insisto io e dico che bisogna chiuderla qui: non va bene quel senso di colpa, me ne frego se lei è stata scorretta o meno, punto la mia attenzione sul fatto che lei soffra, che da questa sofferenza è bene che esca e che indiscutibilmente lui fosse un uomo sbagliato. Punto.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Dicembre 2018 20:40)

      Mi spingo un filo oltre. A proposito di discettazioni alle quali sono prontissima (e che non ho nessuna voglia di fare, dato che i concetti importanti li ho già espressi). Se sei nelle mani di un rapinatore che ti tiene in ostaggio (situazione estrema nella quale molti miei conoscenti si sono peraltro trovati), per salvarti la pelle menti e inganni? Io dico di sì e dico che fai bene e che si chiama legittima difesa e istinto di autoconservazione. E che il senso di colpa sarebbe una cagxxata pazzesca. Se voglio andare oltre, direi che la nostra eroina si sta svegliando e ne ha piene le scatole, tanto da prendere l'iniziativa e fare una mossa verso la direzione di aprire gli occhi. E io dico che questo va bene, non il senso di colpa. Magari anche ha ascoltato il suo inconscio, che ha deciso che è ora di smetterla di autosabotarla e che è ora di muoversi verso l'uscita di sicurezza, per cui a lei è venuto in mente di compiere un primo passo salvifico, guardare il cellulare di lui. E qui io mi fermo. Altri potrebbero dirti che si è messo in gioco anche l'inconscio di lui, che magari voleva dare una smossa alla situazione e così lui ha lasciato il cellulare incustodito, di modo che lei lo scoprisse e se ne andasse, liberandolo da un conflitto interiore o da una seccatura...
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    • Avatar di Mononoke

      Mononoke 6 anni fa (3 Dicembre 2018 21:27)

      La storia di Irene e quest'ultimo commento di Ilaria mi spingono a condividere una brutta storia che ho vissuto tanti anni fa. Ero giovane e sprovveduta, innamoratissima di un ragazzo tedesco. Storia vissuta a distanza perlopiù, stavamo progettando di riunirci o meglio io stavo pensando di trasferirmi a Berlino da lui, anche se da parte sua c'erano sempre mille incertezze. La faccio breve, lo vado a trovare (andavo quasi sempre io) e un giorno in cui io ero a casa da sola e lui mi aveva lasciato il suo laptop, in un raptus comincio a "rovistare" tra i suoi file e scopro (vado ad elencare): che non aveva mai lasciato la sua ex e di fatto stava conducendo una doppia vita, con una donna in Italia e una in Germania, che intratteneva nel frattempo due storielle con donne con cui faceva sesso in chat e che diversi viaggi che lui mi aveva giustificato per lavoro in realtà erano con l'altra, mi aveva mandato le foto di paesaggi mentre era in vacanza con un'altra! Evidentemente la mente perversa di lui voleva che io scoprissi la verità forse perché non riusciva più a gestire la situazione ma sarò sempre grata a quella piccolissima parte di me ancora lucida che mi fece guardare su quel pc per avere la conferma di una cosa che in cuor mio avevo capito e non volevo accettare. Un caro saluto a tutte!
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (4 Dicembre 2018 12:13)

      Che vi devo dire? Io sono stata educata così. E ho passato anni a nascondere il diario e persino la musica che sentivo (perché senti questo? quando la sentivi? che ti ricorda?), a tenere in silenzioso o a schermo in basso il cellulare (cosa che faccio ancora, cambio password, manco fossi nei servizi segreti), mentre se avessi semplicemente aperto la posta altrui mi sarei risparmiata una citazione in tribunale.
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    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (3 Dicembre 2018 22:37)

      Non ha mai custodito il suo cellulare,era sempre a portata di mano volendo avrei potuto guardarlo sempre e non l’ho mai fatto .Mi aveva già detto che questa ragazza la sentiva ogni tanto come un’amica e niente più.grazie a tutte.
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    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (4 Dicembre 2018 9:58)

      Basta farsi sensi di colpa! Mandiamoli via sto stronzi.
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    • Avatar di LallaC

      LallaC 6 anni fa (4 Dicembre 2018 10:16)

      Al giorno d’oggi il cellulare in una coppia non può essere considerato spazio privato. Troppo facile usarlo a sproposito. Quindi il mio a sua disposizione e il suo alla mia. Poi ovvio che non ci si possa frugare dentro ogni 5 minuti, ma se il mio compagno mi dicesse che guardare i suoi messaggi non è corretto non credo che la storia durerebbe molto.
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  10. Avatar di Silvia

    Silvia 5 anni fa (6 Febbraio 2020 23:37)

    Inizio della breve storia. Mia madre si trova a dover fare un intervento dentistico che va per il meglio, ma comporta un certo dolore post-operatorio. Questo è un esempio a cui potete sostituire altri tipi di situazioni che comportano stress che riguardano la salute, il lavoro, lo studio universitario etc. L'aspettativa è che la figlia (la sottoscritta) la chiami mattina e sera per informarsi sul suo stato di salute. Siccome la figlia chiama, ma non nei tempi prestabiliti dalla madre, e per di più osa andare a serate divertenti con i colleghi, allora scattano rintuzzi e discussioni. In cui la figlia, alle volte, cade a pesce incazzandosi :D Ora, siccome la figlia sono io e a mia mamma voglio bene, vi chiedo una mano. Nei momenti di rintuzzo, voi cosa fareste? a) Mi racconto una barzelletta per distrarmi; b) Lascio il telefono sul termosifone e intanto mi phono i capelli; c) [aggiungere un'altra opzione a piacere]. Ovviamente le battute di vario genere, l'ironia e la sdrammatizzazione con mia madre non sono permesse! A parte gli scherzi, voi come reagireste in modo positivo ad una costante (e secondo me eccessiva) richiesta di attenzioni che, se non date nei tempi e modi voluti, vi vengo sottolineate in grassetto? Per positiva, intendo con leggerezza, con serenità, in modo da evitare scontri verbali diretti, che credo non portino che a un irrigidimento.
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (6 Febbraio 2020 23:59)

      Decidi qual è l’attenzione che ritieni giusto darle, dalle quella, e vedrai che i suoi rintuzzi non ti toccheranno più. Il problema è che tu la consideri ancora come la persona che detta le regole unilateralmente e stabilisce anche le punizioni. Credo che quel tempo sia passato.
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (7 Febbraio 2020 8:18)

      Passatissimo, in teoria e anche in pratica. Su certi aspetti ho definito confini chiari e infatti mi sento serena; su altri ho ancora i piedi in due scarpe. Grazie mille, AnnaV!
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    • Avatar di Doris

      Doris 5 anni fa (7 Febbraio 2020 13:34)

      Mi piace questo consiglio. Lo adotto.
      Rispondi a Doris Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 5 anni fa (7 Febbraio 2020 8:35)

      Dagli ragione su tutto, e poi fai come prima, continua ad uscire e fare la tua vita, se sei a posto con la tua coscienza, se hai fatto ciò che serviva per la sua salute, lascia correre le sue fisime senza impuntarti, non cercare di spiegarti con chi non vuol sentire ragione, vivi e lascia vivere, ad ognuno la propria vita.
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (7 Febbraio 2020 9:17)

      Ciao Silvia, cerca di parlarle con gentilezza dicendo che hai diversi impegni durante la giornata e quindi la chiami quando puoi.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (7 Febbraio 2020 13:38)

      @Fabio, ma la ragione non si da(va) ai matti? :D A parte gli scherzi, ricorro al consenso di facciata per non entrare in conflitto ogni volta. Ci sono pero' degli scambi in cui serve un po' piu' di fermezza da parte mia, ma soprattutto consapevolezza del supporto e la presenza che gia' le garantisco. Se no, e' tutto uno spostare i confini sempre piu' in la', ed e' la fine. @Emilia, sono d'accordo con te che la cortesia e gentilezza vada messa in campo in tutti i rapporti, soprattutto con i nostri cari. Nel momento in cui parlo con mia mamma, alle volte veramente mi altero; in altre, invece, il suo bisogno prende talmente il sopravvento, anche se uso il tono piu' neutro e gentile sulla terra. Al punto che ieri sera mi sono sentita rimbrottare che 'evidentemente la mia serata era stata divertente', con il retromessaggio che invece la sua era stata sofferente. Spesso questi atteggiamenti puntano ad evidenziare come io non sia stata sufficientemente presente.
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 5 anni fa (7 Febbraio 2020 15:52)

      Senzaltro mi sono spiegato poco, darle sempre ragione non significa fare ciò che vuole tua madre, significa eliminare ogni appiglio per innescare una sterile discussione che ti toglie energie e ti innervosisce, e intanto, tu fai quello che pensi sia meglio, senza badare alle critiche, vai avanti e non preoccuparti, si stancherà di parlare al vento, ma dalle attenzione quando fà un discorso serio e sorvola, ignorala, sulle osservazioni futili o innopportune, come se non avesse nemmeno fiatato. Col tempo capirà come interfacciarsi con tè e sopratutto, i confini da non oltrepassare, non cedere mai la gestione della tua vita a nessuno, solo suggerimenti, poi decidi tu. Ti scrivo questo per esperienza, è snervante avere una persona che ti critica a prescindere, vuole controllarti sempre e cerca di condizionare le tue scelte, un conflitto continuo, arrabbiature e scoramento, poi, basta, ho capito che era tempo perso, e ho cominciato a comunicare solo se ne valeva la pena, altrimenti ognuno nel suo brodo, decisamente più rilassante.
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (7 Febbraio 2020 16:08)

      E' sua madre, Fabio. E' sua madre.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 5 anni fa (7 Febbraio 2020 16:32)

      Lo so, ma non può trascinarti in sterili discussioni, ho avuto anch'io problemi con i miei genitori e pure con i suoceri, ma quando superano certi limiti, quando vogliono dirigere loro la tua vita, dico basta, li tratto comunque e sempre con amore indipendentemente da come mi considerano, ma con l'amore che hai per tuo figlio piccolo quando fà i capricci, lo ami tantissimo ma non condiziona le tue scelte, dolcezza e fermezza, accudirli sempre e comunque, ma i miei genitori hanno fatto la loro vita, le loro scelte, e io decido della mia, le figlie decidono per la loro, al massimo posso dare loro qualche consiglio aiutarle come posso, ma poi ognuno deve essere responsabile di sè stesso.
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (7 Febbraio 2020 16:53)

      Fabio, hai una tendenza a vedere la vita o bianca o nera. Non è così, spesso vi sono delle sfumature e vi è della complessità.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 5 anni fa (7 Febbraio 2020 17:29)

      Può essere un mio difetto, non mi piace risultare sgradevole, non voglio imporre niente a nessuno, non penso di avere la verità in tasca, cerco sempre di arrivare ad un compromesso, di mediare di capire l'altro, con le sue mille sfumature, vorrei essere in armonia con tutti, ma quando si supera il limite dico basta, ed è basta sul serio, non torno indietro a meno che non capisca di essermi sbagliato, può succedere. La pazienza non mi manca, figurati che ho cercato di aggiustare un rapporto per più di trent'anni senza risultati, ma poi quando decido, decido, altrimenti siamo sempre nella stessa situazione e non ne veniamo più fuori, e, il tempo passa, e i problemi si ingigantiscono, e ti tolgono energie, e ti fanno stare male, molto male. Và messo un punto e poi guardare avanti, proseguire, c'è sempre tanta strada da fare ed il tempo non è infinito.
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (7 Febbraio 2020 16:53)

      E tu sii gentile con la te stessa che si irrita, Silvia. Alla fine vedila così: lei sta facendo i capricci e tu ti irriti. Non è niente per cui sentirsi in colpa, è naturale. Ti irriteresti anche con i tuoi figli. È oggettivamente irritante, E non succede niente.
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (8 Febbraio 2020 10:47)

      Ciao @Fabio, il rapporto con mia madre mi suscita molte emozioni contraddittorie. Sono anch'io dell'idea che il periodo delle decisioni unilaterali da parte sua sia finito e che io ho certamente tutti i diritti di gestire la mia vita come meglio credo. Ne sono consapevole razionalmente. Emotivamente, invece, oscillo; vado a momenti. Sai quanti limiti, se così vogliamo chiamarli, sono stati superati da entrambe le parti. Ciò che sto cercando è di vivermela meglio (quindi partendo da me, non cambiando lei), anche quando esco da alcune discussioni 'sbattendo la porta'. In certi casi, ho preso decisioni ferme e ne sono ben contenta, ma rimane comunque mia mamma, anche se continua e continuerà a superare certi limiti. @AnnaV, grazie mille per il supporto! Spesso esprimi concetti per me complessi con una tale semplicità che prendo nota ;)
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    • Avatar di Ally

      Ally 5 anni fa (8 Febbraio 2020 19:22)

      Ti ho letto ora Silvia ed innanzitutto ti abbraccio 🤗. Mia madre è malata da tanti anni e capisco quello che provi: stai facendo per lei ma in cambio ricevi un non é abbastanza, pensavo meglio o di più. Ho capito che il dolore, sia esso fisico che psicologico, é personale e la resistenza a questo è variabile. Tutti però desideriamo in quei momenti essere coccolati e al centro Dell attenzione (usando un po' tutti i mezzi, dalla mia esperienza 😅). Ti dico quello che faccio io: cerco di essere ancora più comprensiva, sto accanto come posso, non reagisco alle provocazioni ma parlo con lei cercando anche di allontanarmi dall argomento, trovando qualcosa di carino di cui parlare. Quando le passa il momento clou, concludo rassicurandola e ribadendole il mio affetto. Non darti addosso, siamo anche noi emotive, a volte più stanche, deboli.. È normale oscillare, è umano preoccuparsi. Come ha detto Annav, prenditi cura di te e di lei, accogliendo anche questo disagio. Il rapporto con i propri genitori e la nostra autonomia a volte non sono facili da gestire, lo metto in conto. Ci provo! Un altro abbraccio forte 🤗
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    • Avatar di Fabio

      Fabio 5 anni fa (8 Febbraio 2020 22:40)

      Ciao Silvia, comprendo quello che provi, l'ho passato anch'io, e non è piacevole. Da una parte l'amore per i genitori, dall'altra il desiderio che capiscano le tue necessità, e poi la sensazione di essere ingrati, il sentirsi impantanati in una situazione che ti imprigiona con ragionamenti assurdi, che non avresti mai pensato di sentire, e ancora la tua vita con i mille problemi che la mamma non sa, che devi risolvere da sola perché sei l'unica che può farlo. Non è facile, no, è dura; io ho trovato questa soluzione che senz'altro non è perfetta, ma mi ha aiutato a prendere fiato, a smetterla di correre da una parte all'altra come una trottola e a pensare anche ai miei problemi. Un abbraccio Fabio
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  11. Avatar di Emilia

    Emilia 3 anni fa (5 Agosto 2021 14:07)

    Mi sento in colpa per aver fatto sesso con persone che definire "feccia" sarebbe riduttivo... Mi fanno schifo e di conseguenza mi faccio un po' schifo ogni volta che mi capita di pensarci. Buona giornata a tutti 😅
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (5 Agosto 2021 14:51)

      Ah ecco, abbiamo anche questo motivo per fustigarci. Giusto. Mi raccomando, ricordati che è sempre colpa tua, sei onnipotente ma proprio incapace di natura. (Scherzo. Un abbraccione)
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 3 anni fa (5 Agosto 2021 18:42)

      Grazie AnnaV, ci voleva una botta di autostima ❤🤣 Un abbraccione anche a te!
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  12. Avatar di gloglo

    gloglo 3 anni fa (24 Agosto 2021 18:24)

    narcisista e per di più immaturo emotivo. per 6 mesi mi ha fatto vivere sulle montagne russe nel continuo confronto con le altre, facendomi sentire sempre piena di dubbi e mai all'altezza di chissà quali standard. è arrivato a corteggiare chiunque davanti ai miei occhi, ad uscire a cena con me e amici comuni portandosi appresso la ex per una settimana. la mio compleanno è andato via con un'altra. e poi ho detto stop. ho semplicemente provato a dire che iniziava a darmi un leggero fastidio tutto ciò.. .. e si è chiuso a riccio, ha rigirato al frittata ed ha cominciato ad offendermi ed insultarmi dicendo che IO ho rovinato tutto. io?? ogni tanto quasi ci credo, ma poi per fortuna rinsavisco! è lui ad essere arido, privo di empatia, vuoto, immaturo. pare che gli piaceva la mia passione però. e le mie attenzioni. adesso andrà sicuramente a cercarle da qualche altra parte. io ho solo bisogno di sapere che emozionarsi, affezionarsi, appassionarsi ecc sono cose belle e positive e che io sono quella normale. mentre è lui quello che ha qualcosa che non va nel rapportarsi alle altre persone. non lo invidio perchè in vita sua a questo punto non sa neppure cosa voglia dire la parola amore. se a 43 anni non è mai restato a dormire a casa di nessuna delle sue ragazze vuol dire che ha qualche freno interno che non voglio provare neppure a cercare. voglio solo riappropriarmi della mia vecchia e spensierata me, che non teme confronti con nessuno e che ama la vita.
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