Psicologia maschile, Toy Story e semplicità

psicologia maschileParliamo di psicologia maschile e ribadiamo: quando le donne sentono parlare di psicologia maschile, aprono le orecchie, spalancano gli occhi e si mettono sull’attenti. E perbacco, se si parla di psicologia maschile, chissà che grandi scoperte si faranno mai. La psicologia maschile sarà di certo lo strumento per chiarire tutto, per leggere nella mente di un uomo (degli uomini), per riuscire a capire il proprio partner e sedurre un uomo che piace e che interessa.

Come le donne sono interessate alla psicologia maschile, così gli uomini sono interessati alla psicologia femminile. Così come le donne sono interessate a temi del tipo come capire gli uomini, capire un uomo o capire se gli piaci, allo stesso modo gli uomini sono interessantissimi a capire una donna, capire la mente femminile e a sedurre una donna.

"Gli egoisti sono poveri maestri nell’arte di godere, ignorando la gioia del dare e del darsi. Arturo Graf"

Un po’ come se la “lettura nella mente” e la comprensione della psicologia maschile (nel caso delle donne) fosse la soluzione di tutte le questioni calde che riguardano la comunicazione e la relazione, o di tutti i problemi di cuore e di amore. Un po’ come se, una volta che si fosse in grado di leggere nel segreto della mente altrui allora sì che sarebbe possibile risolvere conflitti, divergenze e incomprensioni e si eviterebbe di soffrire. In che modo? Forse riuscendo a prevenire i desideri del partner e potendo compiacerlo per tempo e perfettamente (ma compiacere gli altri è il più grande errore di relazione che si può commettere, sempre e con chiunque)? O forse la comprensione della psicologia maschile permetterebbe di conoscere i punti “sensibili” dell’altro, le corde da toccare per sedurlo, conquistarlo e tenerelo legato a sé? O magari, ancora, una perfetta conoscenza della psicologia maschile concederebbe il fantastico privilegio di comprendere “per magia” se gli piaci o non gli piaci, eviterebbe di esporsi e di subire l’ignominosa e, per molte, intollerabile onta del rifiuto?

Già, perché mai gli uomini sono tanto ossessionati dal comprendere la psicologia femminile, le donne la psicologia maschile e gli esseri umani in generale quella umana? Come se le persone conoscessero se stesse così bene da potersi spingere tanto oltre da leggere la mente e la psiche altrui… Misteri dell’animo umano, appunto.

Gli esseri umani hanno la fantastica prerogativa di sprecare tempo, energie e risorse in cose inutili e dannose e di non dedicarsi e concentarsi su quel che è davvero importante, significativo e può portare risultati utili e concreti. Pensiamo alle tante signore e signorine che stanno per anni a rovinarsi la vita a nel vano tentativo di cambiare uno stronzo in santo, un rospo in principe, un bambinone in persona responsabile. Ma nessuna di loro si comprerebbe un vestito di due misure più grandi e immettibile con l’intenzione di portarselo a casa e modificarlo. Alla faccia della psicologia maschile.

Psicologia maschile: che cosa ti serve fare e sapere

E qui abbiamo un piccolo indizio: se vuoi capire di più della psicologia umana, della mente altrui e della psicologia maschile, un buon punto di partenza è partire da te. Cerca di conoscere te stessa, come funziona la tua mente, quali sono i bisogni che ti spingono a comportarti in un certo modo, in amore e nella vita. Non per niente il mio percorso base, I 7 Pilastri dell’Attrazione, è proprio dedicato a comprendere i propri bisogni – e di conseguenza quelli altrui – per poter sedurre e attrarre la persona giusta, senza soffrire, senza perdere tempo ed energie preziose.

E qui c’è una cautela da considerare (che tu devi considerare) e che è molto importante: comprendere se stesse è fondamentale per instaurare buone relazioni, per molti motivi, ed è fondamantale per capire gli altri, ma, allo stesso tempo, non bisogna commettere l’errore di identificare se stesse con gli altri. Le persone sono diverse, vivono fasi diverse della propria vita, hanno bisogni diversi (spesso che si incastrano perfettamente, come nelle coppie molto affiatate o come nelle coppie molto disfunzionali) e prioirtà diverse. Per cui è molto utile partire da se stesse per comprendere gli altri e totalmente sbagliato partire dalla posizione che gli altri la pensino come noi e che abbiano comportamenti e risposte analoghi ai nostri. Ci vuole molto, molto equilibrio. Ma con l’attenzione, l’esercizio e la pratica si riesce a crescere in tremini di competenza relazionale e di comprensione della psicologia maschile, oltre che della psicologia in generale.

"I pensieri di certe persone sono così piatti da non arrivargli neppure alla testa. Stanislaw Jerzy Lec"

Riepiloghiamo. I due punti di partenza essenziali per comprendere gli altri e per conoscere la psicologia maschile sono 1) conoscere se stesse, i propri bisogni, i propri comportamenti 2) togliersi dalla testa il pregiudizio/presupposto che gli altri si comportino come faremmo noi.

Psicologia maschile e paturnie femminili

Infatti, basandosi sul pregiudizio che: “Siccome io la penso così e in questa situazione farei così, non mi capacito che lui non faccia e pensi come farei io” discende che: “questo vuol dire che c’è qualcosa di strano insolito e soprattutto misterioso nel comportamento di un uomo.” E dunque: “la mente maschile e la psicologia maschile sono incomprensibili.”

E non è affatto vero. Per carità, è notorio che la mente umana sia uno dei grandi misteri della vita, ma non esageriamo eh! Non facciamo della psicologia maschile un mistero, quando non lo è per niente! Per capire come funzionano gli umani, e gli uomini – cioè gli umani di sesso maschile -, per quel che riguarda l’ordinaria amministrazione e dunque anche tanti aspetti “basilari” delle relazioni – non è che ci voglia ‘sta grande scienza e ‘sta grande fatica. Tutt’altro.

La piscologia maschile non è poi tanto difficile da comprendere, se ci si tolgono le fette di salame dagli occhi e le fantasie di eroi, cavalieri e principi azzurri dalla testa. Oltre ai punti di cui sopra, serve molto disincanto, tanta osservazione, un po’ di acume (ma non tantissimo) e di obiettività. Il fatto è che, spesso nella mente femminile l’uomo viene rappresentato sempre come se fosse almeno quel paio di gradini più in alto della norma, solo perché in quanto uomo; l’amore viene rappresentato spesso come drammatico, avventuroso e complicato e le relazioni sempre come passionali, coinvolgenti e intricate.

"La gente si circonda di persone superficiali e crea rapporti di facciata perché è più facile, punto. osmin_"

Ora, se sei una sognatrice incantata, che crede nel romanticisimo, nella cavalleria e nel principe azzurro, smetti di leggere perché sennò rischi il trauma. Siamo nel 2015, i tempi sono cambiati: è ora che anche tu smetta di pensarla come la tua bisnonna, anche se l’unica cultura sentimentale di facile fruizione al giorno d’oggi è aggiornata al 1800. E idem i “preconcetti” sulla psicologia maschile.

Sto per farti una serie di rivelazioni sconvolgenti: la stragrande maggioranza degli uomini – come la stragrande maggioranza delle donne, mica siamo tanto diversi in questo – sono di una mediocrità imbarazzante; l’amore passionale e tormentato è un’invenzione dell’industria dell’intrattenimento, che ci ha creato la propria fortuna dal giorno che il primo essere umano è apparso sulla terra; molte relazioni sono governate da regole e meccanismi banalissimi. Il fatto è che per vedere le cose come stanno bisogna avere lo sguardo lucido e non offuscato da miti e leggende (sull’amore in particolare). Quindi, poche paturnie sulla psicologia maschile.

Vuoi sapere come comprendere la psicologia maschile? Ripeto e amplio un concetto già espresso nella mia guida gratuita Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi (se non ce l’hai, scaricala adesso): osserva gli uomini. Osserva i bambini che giocano al parco (gli adulti sono bambini cresciuti di statura e di età, mica tanto di diverso), i politici che parlano in tv, i gruppi di impiegati al bar in pausa pranzo. Ascolta cosa dicono, guarda cosa fanno, cogli le loro battute. Leggi i romanzi da “uomini”, guarda le pubblicità rivolte agli uomini e il film rivolti a un pubblico maschile, ascolta le interviste a calciatori, corridori, allenatori etc: la mitologia maschile si dispiega chiaramente in tutte queste manifestazioni. Se osservi con obiettività in breve diventerai espertissima e non ti farai più mettere nel sacco.

Se osservi con intelligenza, acquisirai velocemente il giusto livello di cinismo e avrai ben chiaro con chi hai a che fare, nella maggioranza dei casi. Togliti dalla testa la “tua” mitologia sull’ideale maschile e guarda fuori: guarda quello che fanno i calciatori in una partita di calcio. Poi, se proprio vuoi diventare scafata, approfondisci anche le letture delle cronache quotidiane: se si legge con senso critico, si scoprono aspetti affascinanti sui comportamenti umani. Sulla psicologia maschile, come sulla psicologia femminile, peraltro.

E’ di questi giorni il racconto (inquietante e coperto da omertà) di un branco di giovanotti, tutti maggiorenni, che in gita (scusa, si chiama: “viaggio di istruzione”) si sono messi a fare gare di ca**a usando i corridoi di un hotel come gabinetto. Un’eccezione? Ma no, la norma, solo che in questo “viaggio di istruzione”, uno di loro ci ha lasciato le penne e allora qualcosina si è venuto a sapere. Ecco, cioè, quando gli occhi languidi del tuo compagno di corso all’università ti incantano e tu vorresti tanto capire perché lui un po’ ti cerca, un po’ non ti cerca, non farti tante domande sulla psicologia maschile. Tieni presente che probabilmente il soggetto in questione ha la profondità emotiva di un campione di cacche che fa l’eroe svuotando l’intestino sul pavimento del corridoio di un albergo. E tieni in considerazione che questa profondità emotiva e intellettuale se la trascina dietro fino alla tomba, morisse anche a 100 anni.

Questaa è la verità della psicologia maschile, della media del maschio medio. E da lì (dalla competenza che acquisisci lasciando perdere i miti e confrontandoti con la realtà) parti e impara a distinguere, a selezionare, a riconoscere l’uomo giusto dagli uomini sbagliati. Prima di innamorarti, invaghirti, “partire per la tangente”, metti un filtro e usalo. Perché non tutti hanno il cervellone del campione di calcio o di defecazione, ma la maggioranza si aggira su quei livelli, grado più, grado meno. Ti consiglio di evitare i cervelloni cacatori e simili e di concentrarti sugli altri, più rari, ma più preziosi. Ed è un consiglio serio, dato che il cervellone cacatore può essere davvero un uomo molto pericoloso. Anche quando diventato “grande” e “maturo”.

Psicologia maschile: il cestino dei giocattoli

E ora veniamo al più insondabile dei misteri della mente dell’uomo medio, il più segreto dei segreti della psicologia maschile. Sul tema ricevo almeno tre domande al giorno, con piccole varianti: le lettrici mi scrivono sorprese e stupite come se ogni volta si trovassero di fronte alla scoperta dell’acqua calda. La domanda in questione, sempre uguale, anche se formulata con parole diverse è stata sintetizzata magistralmente da una lettrice in un commento di pochi giorni fa sul blog: “… io vorrei capire perchè dopo due appuntamenti andati benissimo, mi ha chiesto di uscire di nuovo lunedì scorso per la terza volta e…..non si è fatto più sentire….:( dovevamo uscire insieme giovedì scorso…..;    (nessun messaggio niente di niente). Come posso fare per fare sì che mi cerchi di nuovo?” Le frasi sconfortanti di questo messaggio sono “io vorrei capire” (non c’è niente da capire) e “come posso fare sì che mi cerchi di nuovo?” (ma davvero, ci si può ridurre così per un cervellone di uomo di tal fatta?).

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...
"Stava cercando di costruire una vita che avesse senso con cose che aveva trovato nei negozi di articoli da regalo. K.Vonnegut"

Ora, come dicevamo sopra, la medesima questione assume talvolta contorni drammatici e creativi. Giovanotti sessantenni scompaiono dalla sera alla mattina dopo corteggiamenti e frequentazioni pluriennali, altri, magari anche un po’ più giovani, perfino dopo aver figliato. Diciamo che la media del comportamento più diffuso è il corteggiamento breve ma intenso (da una settimana a due mesi) e poi la sparizione. Tipico della psicologia maschile.

Quello che irrita di più, in tutto questo, sono le donne che se la prendono e fanno le madonnine in attesa disperata e amorevole del loro cervellone. Giocano alle sedotte e abbandonate, con il partner spaventapasseri. Cioè, qui un po’ di autocritica femminile non guasterebbe, care le mie romantiche Biancaneve. Fatevi furbe, fatevi la vostra vita e cominciate a considerare gli uomini un po’ meno di quanto loro considerano voi. Vedrete che l’amore vero non si farà attendere.

Alle mie clienti di coaching alla medesima domanda, quella sulla sparizione “inspiegabile” (e anche ad altre relative alla psicologia maschile) rispondo con un esempio che poche colgono al volo. Ma che poi, quando, colgono, beh, non ce n’è più per nessuno. Le porte alla comprensione della psicologia maschile si spalancano.

Si tratta di Toy Story (il primo della serie). Toy Story è un fim d’animazione considerato unanimemente un capolavoro.. E’ un film per bambini, molto “avventuroso”, che dice molto dei bambini e della psicologia maschile, dato che i personaggi importanti sono tutti “maschi” e si muovono in una narrazione tipicamente maschile.

La trama vede come protagonisti i giocattoli di un bambino (sono loro i personaggi della storia) e in particolare Woody, l’eroe della vicenda, che, come tutti gli eroi, ha luci e ombre. Ebbene il “pretesto” narrativo è – pare strano – il bisogno di amore e di attenzione.

In particolare il bisogno di amore e di attenzione che Woody sente nei confronti del bambino (Andy) che è il suo “padroncino”. Woody è il giocattolo preferito di Andy e non vuole rinunciare a essere al centro dell’interesse quando Andy dovesse avere giocattoli più belli e più interessanti. Va beh, la trama e lo spunto sono di per sé curiosi e degni di essere approfonditi. Ma il punto non è questo. Il punto è che nel film viene mirabilmente descritto l’interesse potente e istantaneo e poi il disinteresse altrettanto potente e istantaneo che il bimbetto ha per i suoi giocattoli. In un momento, Woody è tutto per lui, cinque minuti dopo, è nulla. Ecco, la psicologia umana e la psicologia maschile non è molto diversa da quella di Andy.

Una settimana fa il tuo conoscente – di cui, pur non sapendo nemmeno chi è tu sei già pazzamente innamorata – ti tempestava di messaggi e ti ha perfino mandato un mazzo di rose rosse in ufficio e oggi non si ricorda nemmeno il tuo nome? Avrà qualcos’altro per la testa. Esattamente come Andy. Non c’è da farla molto complicata, è davvero semplice. Per la stragrande maggioranza degli uomini contemporanei, la stragrande maggioranza delle donne ha meno importanza della cravatta che indossano. Cose e persone, nella loro percezione, non sono diverse. Tutto qui. Prima te ne fai una ragione, prima trovi l’equilibrio che cerchi in amore.

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326 Commenti

  1. Avatar di Denny

    Denny 10 anni fa (24 Maggio 2015 19:37)

    Ottimo articolo, ottimo riferimento... Che rimane ben impresso... È utile tenerlo presente anche quando, in una relazione già avviata, lui ha momenti di calo e apparente perdita di interesse?
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  2. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (24 Maggio 2015 19:53)

    Poi per la verità a me personalmente non è andata nemmeno così. È nata come un avventura, si è rinforzata (ci si vedeva più volte a settimana, dormivo da lui spesso, progetti di vacanze assieme con prenotazione ecc) e poi vedendo che lui comunque preferiva stare con madre e c. mi sono stufata e ho dato lo stop. Tempo 4 mesi.
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  3. Avatar di fid

    fid 10 anni fa (24 Maggio 2015 20:11)

    Mamma che post! Ti adoro quando 6 così cinica, dura e vai dritto al sodo. Brava!
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  4. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (24 Maggio 2015 20:13)

    insomma, gli uomini hanno la cacca al posto del cervello : desolante. e i nostri padri erano extraterrestri. voilààààààààà
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  5. Avatar di Tina

    Tina 10 anni fa (24 Maggio 2015 20:27)

    E cosa dire degli uomini che chiedono di non usare precauzioni in caso di rapporti occasionali? La salute prima di tutto...prima di tutto quella mentale direi!!!!!!!!!! :)
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  6. Avatar di Penelope

    Penelope 10 anni fa (24 Maggio 2015 20:47)

    Come mai oggi nessun uomo che commenta? :-)
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  7. Avatar di Chiara

    Chiara 10 anni fa (24 Maggio 2015 20:55)

    Helen ....proprio stronzo questo. Non mi riesce ancora ma sentendo tutte queste storie vorrei essere capace di debellare definitivamente da testa e cuore tutto intero "il capitolo uomini" intesi come compagni. Buono a chi ha avuto la fortuna di incontrarne uno senza accontentarsi...è questione di fortuna secondo me. Una può fare tutti i percorsi di crescita e consapevolizzazione che vuole...ma conta anche un pò di fortuna nella vita. Ho avuto storie sempre tribolate...ho sempre lasciato io il più delle volte perché passati gli entusiasmi iniziali mi rendevo conto che più che uomini erano figli. Da un lato posso dirmi soddisfatta.Ho avuto la forza di non accontentarmi e rimettermi in gioco e penso meglio soli che male accompagnati.Sta di fatto che ogni tanto invece che dover sempre fare i conti con la disillusione sarebbe meglio sperimentare relazioni dove...col passare dei giorni..invece che cascare le mascelle si potessero fare belle scoperte...con qualcuno che sia di sprono a tirare fuori il meglio di noi...e noi il meglio di loro.. Penso che la mia vita sarebbe decisamente migliore se accantonassi definitivamente la speranza e le aspettative...se non mi trovassi ciclicamente a fare i conti con il fatto che il tempo passa e nulla cambia....guardando come miracolate quelle che vedo serene e appagate in coppia (poche).Poi torna il sereno le mie cose impegni etc...e si avanti.
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  8. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Maggio 2015 20:56)

    @ Goldie: a parte che non c'è scritto quello, in realtà quel che c'è scritto è che uomini E donne sono capaci di immense mediocrità. Qui mi pare che non so se ci escono meglio certi tipi di uomini o certi tipi di donne che considerano quegli uomini come fantastici :)
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  9. Avatar di Gea

    Gea 10 anni fa (24 Maggio 2015 20:57)

    @ gattaraffa: lascia perdere sia A sia B (che bell'amico, peraltro...) e pensa a te stessa, alla tua vita vera, senza trasformarla in un polpettone melodrammatico.
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  10. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:00)

    @ Helen, non importa se non hai capito il riferimento alla sensibilità, in effetti non era rivolto a te. Quanto alla buona fede: ci sono persone che agiscono in buonafede, eccome, ma non tutte. E comunque, per tutte coloro che si scandalizzano: io non parlo di buona o cattiva fede quando parlo dell'atteggiamento da "Toy Story": prendo atto e descrivo un atteggiamento comune e diffuso.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  11. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:03)

    @ Gattaraffa: concordo con te (sembra un fotoromanzo di serie z) e con Gea (rischia di sembrare un polpettone melodrammatico): ma alla tua età, una bella storia semplice e sana di cotta e di sesso ti fa così schifo?
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  12. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:06)

    Potrebbe commentare mio figlio...dopo glielo chiedo. Lo intervisto. Così avete la fascia d età 20.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

  13. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:16)

    credo io per prima che forse è bene tenere un uomo di valore come amico, senza pensare per forza ad averlo come partner. è una persona che può condividere con noi tante cose e se non c'è il sentimento amoroso, pazienza. le storie di sesso durano il tempo che vogliamo noi donne o che vogliono gli uomini. non so se il mio pensiero è chiaro. dopo anni e tentativi, forse mi sono resa conto che è più importante relazionarsi con persone con cui ci sentiamo bene, uomini o donne che siano, perché ad un certo punto della vita e ad una certa età ci sono davvero cose piu' importanti che non vediamo perché ci siamo fissate col fatto che non abbiamo un compagno.
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:16)

    @ Helen i ventenni maschi sono i principali "responsabili" del bombardamento di messaggi in serie che ricevo del tipo: "Vado all'università, nel mio corso c'è un ragazzo carino, mio coetaneo che mi lancia sempre degli sguardi intensi. Sono 6 mesi, ma non mi avvicina e non mi rivolge la parola. Come faccio? Secondo te è veramente interessato a me? Io ho cominciato a sognarmelo di notte. Forse è solo un po' timido? Diversamente non mi spiego quegli sguardi insistenti". Forse che il tuo ragazzo ci possa illuminare sul tema? Che significato mai avranno gli sguardi di un ventenne all'indirizzo di una coetanea? Qualcuna ne ha idea? :)
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  15. Avatar di Alessia

    Alessia 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:17)

    Grazie Ilaria, ho apprezzato molto la schiettezza di questo articolo e concordo sul consiglio di puntare in primis al proprio benessere e realizzazione personale e di approcciarsi agli uomini in modo totalmente disincantato.
    Rispondi a Alessia Commenta l’articolo

  16. Avatar di Ilaria Guasco

    Ilaria Guasco 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:20)

    Alla mia tenera etå (52 anni) grandi illusioni sugli uomini della mia generazione non me ne faccio più. Ma c'è una cosa che ho capito frequentandone un paio apparentemente opposti fra loro. Quelli che ti cercano di continuo e ti mandano tre messaggi al giorno, forse li per li ti lusingano ma in realtà sono dei grandi insicuri che hanno bisogno di continue conferme e rassicurazioni, proprio come lo siamo noi donne quando diventiamo rompiscatole e li riempiamo di messaggini rodendoci poi in attesa di una risposta, che magari non arriva o non arriva come vorremmo. Io li chiamo i "centometristi" danno tutto e subito ma dopo poco non hanno più niente da dare e si eclissano per sempre. Invece a me piacciono i "maratoneti" vanno più piano, a volte sono poco espansivi, a volte sembrano troppo presi dal lavoro e rischi di sentirti trascurata (problema solo nostro), ma resistono sulla lunga distanza, ci sono e restano. Solo che essendo persone solide, risolte, equilibrate non hanno bisogno di continue rassicurazioni e quindi non possono capire le nostre sindromi abbandoniche e trovano le nostre richieste di continue attenzioni inspiegabili e fastidiose. Ne sto frequentando uno così e non è sempre facile, ma lui c'è anche quando non mi bersaglia di messaggini. E c'è da tanto tempo. E stare senza sentirsi anche per più giorni (al momento è all'estero per lavoro) serve solo a rendere più stimolante, intenso e profondo il dialogo quando ci sentiamo. Senza tante smancerie da Baci Perugina ma con una intesa adulta e matura che ti riempie la vita molto più di qualche frase sdolcinata o di qualche gesto spettacolare copiato dai troppi film romantici che noi tutte abbiamo visto e sognamo di vivere. Ma sono solo film, appunto...
    Rispondi a Ilaria Guasco Commenta l’articolo

  17. Avatar di Ele

    Ele 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:21)

    Quando un uomo parte bene chiedendomi di uscire e chiamandomi x primo e si esce 3 volte in una settimana mi bacia e mi cerca sempre lui.La settimana dopo rallenta e mi chiede meno di uscire mi chiama meno e mi manda meno SMS.Andiamo al cinema e si sta bene ma dopo che ci salutiamo non si fa sentire.2 GG dopo lo chiamo x fargli gli auguri del compleanno non mi risponde e poi mi manda un lungo sms dicendo che è confuso che io sono bella e simpatica e non dipende da me che con me sta bene ma é troppo presto x lui...(si é lasciato da solo 2 mesi dopo una lunghissima convivenza io ho 11 anni di meno.) Ci saranno speranze per il futuro? Sono bugie le sue parole? Perché uscire con me se non pronto per conoscermi?
    Rispondi a Ele Commenta l’articolo

  18. Avatar di rocksinger

    rocksinger 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:25)

    Cara Ilaria, grazie! Ti seguo da un anno ma fino ad ora non avevo fatto il login. Io credo che le tue verità nude e crude servano a toglierci millenni di retaggi, condizionamenti. E' assolutamente vero, la maggior parte degli uomini considera le donne come dei monili. Tocca a noi donne ribaltare la situazione non facendoci illudere da tipi che si riempiono la bocca di grandi parole o che ti riempiono il cellulare di messaggi, ma che non fanno seguito a nulla di quello che dicono e scrivono. Serve molto amor proprio e la certezza che per vivere, non per forza si deve essere accoppiati. Cercare di non innamorarsi se dall'altra parte non ci sono gesti e intenzioni significative, fatti inequivocabili. Mai accontentarsi di meno di quello che vorremmo per noi stesse. Io a più di 40 anni sto iniziando a farlo; meglio tardi che mai. Appena avverto una nota stonata...sparisco per non apparire mai più.
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  19. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:29)

    Gattaraffa " la parte di me che ti sta mettendo sul treno è quella che si sta pentendo" devo dire che mi ha colpito.
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  20. Avatar di _al_

    _al_ 10 anni fa (24 Maggio 2015 21:37)

    Sapete sto continuando a vedermi con la persona che mi aveva fatto inalberare. Devo dire che non mi capitava da anni (nonostante io sia giovane) di fare sesso continuativamente con una persona e di conoscerla meglio. Da questa cosa che sto vivendo mi sto accorgendo di alcune cose. Per esempio, lui non mi ripete ogni nanosecondo cose stucchevoli del tipo: sei bellissima, fantastica, meravigliosa. Ooooh sei così bbella, mi hai fatto una magia :/ E penso cavoli, perché non mi dice ogni minuto che gli piaccio? Eppure se gli racconto qualcosa se la ricorda, mi chiede come sto, si comporta in modo affettuoso. E quindi grande verità numero 1: a noi donne ( a me in primis) ci piace chi ce la racconta e ci solletica l'ego. Giusto per sentirci un po' come nella famosa canzone della Mannoia se non sbaglio scritta da Fossati. Grande verità numero 2 che mi sembra di stare scoprendo: le relazioni mi spingono ad affrontare me stessa. Da quelle terribili in cui ti senti sempre non abbastanza a quelle in cui è anche l'ora di fare un piccolo passo per andare incontro ad una persona. Le relazioni mi spingono a vedere il fatto che sono possessiva e tendo a riversare i miei luoghi preconcetti sulla realtà sugli altri. Altra grande cosa che sto vedendo. Mi sento una specie di adolescente. Quando mi dà la mano e mi bacia e poi mi metto a ridere con un po' di imbarazzo. E poi rido, delle volte a crepapelle. E per il resto non dico più niente, solo che questa è una simpatica novità.
    Rispondi a _al_ Commenta l’articolo