Psicologia maschile, Toy Story e semplicità

psicologia maschileParliamo di psicologia maschile e ribadiamo: quando le donne sentono parlare di psicologia maschile, aprono le orecchie, spalancano gli occhi e si mettono sull’attenti. E perbacco, se si parla di psicologia maschile, chissà che grandi scoperte si faranno mai. La psicologia maschile sarà di certo lo strumento per chiarire tutto, per leggere nella mente di un uomo (degli uomini), per riuscire a capire il proprio partner e sedurre un uomo che piace e che interessa.

Come le donne sono interessate alla psicologia maschile, così gli uomini sono interessati alla psicologia femminile. Così come le donne sono interessate a temi del tipo come capire gli uomini, capire un uomo o capire se gli piaci, allo stesso modo gli uomini sono interessantissimi a capire una donna, capire la mente femminile e a sedurre una donna.

"Gli egoisti sono poveri maestri nell’arte di godere, ignorando la gioia del dare e del darsi. Arturo Graf"

Un po’ come se la “lettura nella mente” e la comprensione della psicologia maschile (nel caso delle donne) fosse la soluzione di tutte le questioni calde che riguardano la comunicazione e la relazione, o di tutti i problemi di cuore e di amore. Un po’ come se, una volta che si fosse in grado di leggere nel segreto della mente altrui allora sì che sarebbe possibile risolvere conflitti, divergenze e incomprensioni e si eviterebbe di soffrire. In che modo? Forse riuscendo a prevenire i desideri del partner e potendo compiacerlo per tempo e perfettamente (ma compiacere gli altri è il più grande errore di relazione che si può commettere, sempre e con chiunque)? O forse la comprensione della psicologia maschile permetterebbe di conoscere i punti “sensibili” dell’altro, le corde da toccare per sedurlo, conquistarlo e tenerelo legato a sé? O magari, ancora, una perfetta conoscenza della psicologia maschile concederebbe il fantastico privilegio di comprendere “per magia” se gli piaci o non gli piaci, eviterebbe di esporsi e di subire l’ignominosa e, per molte, intollerabile onta del rifiuto?

Già, perché mai gli uomini sono tanto ossessionati dal comprendere la psicologia femminile, le donne la psicologia maschile e gli esseri umani in generale quella umana? Come se le persone conoscessero se stesse così bene da potersi spingere tanto oltre da leggere la mente e la psiche altrui… Misteri dell’animo umano, appunto.

Gli esseri umani hanno la fantastica prerogativa di sprecare tempo, energie e risorse in cose inutili e dannose e di non dedicarsi e concentarsi su quel che è davvero importante, significativo e può portare risultati utili e concreti. Pensiamo alle tante signore e signorine che stanno per anni a rovinarsi la vita a nel vano tentativo di cambiare uno stronzo in santo, un rospo in principe, un bambinone in persona responsabile. Ma nessuna di loro si comprerebbe un vestito di due misure più grandi e immettibile con l’intenzione di portarselo a casa e modificarlo. Alla faccia della psicologia maschile.

Psicologia maschile: che cosa ti serve fare e sapere

E qui abbiamo un piccolo indizio: se vuoi capire di più della psicologia umana, della mente altrui e della psicologia maschile, un buon punto di partenza è partire da te. Cerca di conoscere te stessa, come funziona la tua mente, quali sono i bisogni che ti spingono a comportarti in un certo modo, in amore e nella vita. Non per niente il mio percorso base, I 7 Pilastri dell’Attrazione, è proprio dedicato a comprendere i propri bisogni – e di conseguenza quelli altrui – per poter sedurre e attrarre la persona giusta, senza soffrire, senza perdere tempo ed energie preziose.

E qui c’è una cautela da considerare (che tu devi considerare) e che è molto importante: comprendere se stesse è fondamentale per instaurare buone relazioni, per molti motivi, ed è fondamantale per capire gli altri, ma, allo stesso tempo, non bisogna commettere l’errore di identificare se stesse con gli altri. Le persone sono diverse, vivono fasi diverse della propria vita, hanno bisogni diversi (spesso che si incastrano perfettamente, come nelle coppie molto affiatate o come nelle coppie molto disfunzionali) e prioirtà diverse. Per cui è molto utile partire da se stesse per comprendere gli altri e totalmente sbagliato partire dalla posizione che gli altri la pensino come noi e che abbiano comportamenti e risposte analoghi ai nostri. Ci vuole molto, molto equilibrio. Ma con l’attenzione, l’esercizio e la pratica si riesce a crescere in tremini di competenza relazionale e di comprensione della psicologia maschile, oltre che della psicologia in generale.

"I pensieri di certe persone sono così piatti da non arrivargli neppure alla testa. Stanislaw Jerzy Lec"

Riepiloghiamo. I due punti di partenza essenziali per comprendere gli altri e per conoscere la psicologia maschile sono 1) conoscere se stesse, i propri bisogni, i propri comportamenti 2) togliersi dalla testa il pregiudizio/presupposto che gli altri si comportino come faremmo noi.

Psicologia maschile e paturnie femminili

Infatti, basandosi sul pregiudizio che: “Siccome io la penso così e in questa situazione farei così, non mi capacito che lui non faccia e pensi come farei io” discende che: “questo vuol dire che c’è qualcosa di strano insolito e soprattutto misterioso nel comportamento di un uomo.” E dunque: “la mente maschile e la psicologia maschile sono incomprensibili.”

E non è affatto vero. Per carità, è notorio che la mente umana sia uno dei grandi misteri della vita, ma non esageriamo eh! Non facciamo della psicologia maschile un mistero, quando non lo è per niente! Per capire come funzionano gli umani, e gli uomini – cioè gli umani di sesso maschile -, per quel che riguarda l’ordinaria amministrazione e dunque anche tanti aspetti “basilari” delle relazioni – non è che ci voglia ‘sta grande scienza e ‘sta grande fatica. Tutt’altro.

La piscologia maschile non è poi tanto difficile da comprendere, se ci si tolgono le fette di salame dagli occhi e le fantasie di eroi, cavalieri e principi azzurri dalla testa. Oltre ai punti di cui sopra, serve molto disincanto, tanta osservazione, un po’ di acume (ma non tantissimo) e di obiettività. Il fatto è che, spesso nella mente femminile l’uomo viene rappresentato sempre come se fosse almeno quel paio di gradini più in alto della norma, solo perché in quanto uomo; l’amore viene rappresentato spesso come drammatico, avventuroso e complicato e le relazioni sempre come passionali, coinvolgenti e intricate.

"La gente si circonda di persone superficiali e crea rapporti di facciata perché è più facile, punto. osmin_"

Ora, se sei una sognatrice incantata, che crede nel romanticisimo, nella cavalleria e nel principe azzurro, smetti di leggere perché sennò rischi il trauma. Siamo nel 2015, i tempi sono cambiati: è ora che anche tu smetta di pensarla come la tua bisnonna, anche se l’unica cultura sentimentale di facile fruizione al giorno d’oggi è aggiornata al 1800. E idem i “preconcetti” sulla psicologia maschile.

Sto per farti una serie di rivelazioni sconvolgenti: la stragrande maggioranza degli uomini – come la stragrande maggioranza delle donne, mica siamo tanto diversi in questo – sono di una mediocrità imbarazzante; l’amore passionale e tormentato è un’invenzione dell’industria dell’intrattenimento, che ci ha creato la propria fortuna dal giorno che il primo essere umano è apparso sulla terra; molte relazioni sono governate da regole e meccanismi banalissimi. Il fatto è che per vedere le cose come stanno bisogna avere lo sguardo lucido e non offuscato da miti e leggende (sull’amore in particolare). Quindi, poche paturnie sulla psicologia maschile.

Vuoi sapere come comprendere la psicologia maschile? Ripeto e amplio un concetto già espresso nella mia guida gratuita Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi (se non ce l’hai, scaricala adesso): osserva gli uomini. Osserva i bambini che giocano al parco (gli adulti sono bambini cresciuti di statura e di età, mica tanto di diverso), i politici che parlano in tv, i gruppi di impiegati al bar in pausa pranzo. Ascolta cosa dicono, guarda cosa fanno, cogli le loro battute. Leggi i romanzi da “uomini”, guarda le pubblicità rivolte agli uomini e il film rivolti a un pubblico maschile, ascolta le interviste a calciatori, corridori, allenatori etc: la mitologia maschile si dispiega chiaramente in tutte queste manifestazioni. Se osservi con obiettività in breve diventerai espertissima e non ti farai più mettere nel sacco.

Se osservi con intelligenza, acquisirai velocemente il giusto livello di cinismo e avrai ben chiaro con chi hai a che fare, nella maggioranza dei casi. Togliti dalla testa la “tua” mitologia sull’ideale maschile e guarda fuori: guarda quello che fanno i calciatori in una partita di calcio. Poi, se proprio vuoi diventare scafata, approfondisci anche le letture delle cronache quotidiane: se si legge con senso critico, si scoprono aspetti affascinanti sui comportamenti umani. Sulla psicologia maschile, come sulla psicologia femminile, peraltro.

E’ di questi giorni il racconto (inquietante e coperto da omertà) di un branco di giovanotti, tutti maggiorenni, che in gita (scusa, si chiama: “viaggio di istruzione”) si sono messi a fare gare di ca**a usando i corridoi di un hotel come gabinetto. Un’eccezione? Ma no, la norma, solo che in questo “viaggio di istruzione”, uno di loro ci ha lasciato le penne e allora qualcosina si è venuto a sapere. Ecco, cioè, quando gli occhi languidi del tuo compagno di corso all’università ti incantano e tu vorresti tanto capire perché lui un po’ ti cerca, un po’ non ti cerca, non farti tante domande sulla psicologia maschile. Tieni presente che probabilmente il soggetto in questione ha la profondità emotiva di un campione di cacche che fa l’eroe svuotando l’intestino sul pavimento del corridoio di un albergo. E tieni in considerazione che questa profondità emotiva e intellettuale se la trascina dietro fino alla tomba, morisse anche a 100 anni.

Questaa è la verità della psicologia maschile, della media del maschio medio. E da lì (dalla competenza che acquisisci lasciando perdere i miti e confrontandoti con la realtà) parti e impara a distinguere, a selezionare, a riconoscere l’uomo giusto dagli uomini sbagliati. Prima di innamorarti, invaghirti, “partire per la tangente”, metti un filtro e usalo. Perché non tutti hanno il cervellone del campione di calcio o di defecazione, ma la maggioranza si aggira su quei livelli, grado più, grado meno. Ti consiglio di evitare i cervelloni cacatori e simili e di concentrarti sugli altri, più rari, ma più preziosi. Ed è un consiglio serio, dato che il cervellone cacatore può essere davvero un uomo molto pericoloso. Anche quando diventato “grande” e “maturo”.

Psicologia maschile: il cestino dei giocattoli

E ora veniamo al più insondabile dei misteri della mente dell’uomo medio, il più segreto dei segreti della psicologia maschile. Sul tema ricevo almeno tre domande al giorno, con piccole varianti: le lettrici mi scrivono sorprese e stupite come se ogni volta si trovassero di fronte alla scoperta dell’acqua calda. La domanda in questione, sempre uguale, anche se formulata con parole diverse è stata sintetizzata magistralmente da una lettrice in un commento di pochi giorni fa sul blog: “… io vorrei capire perchè dopo due appuntamenti andati benissimo, mi ha chiesto di uscire di nuovo lunedì scorso per la terza volta e…..non si è fatto più sentire….:( dovevamo uscire insieme giovedì scorso…..;    (nessun messaggio niente di niente). Come posso fare per fare sì che mi cerchi di nuovo?” Le frasi sconfortanti di questo messaggio sono “io vorrei capire” (non c’è niente da capire) e “come posso fare sì che mi cerchi di nuovo?” (ma davvero, ci si può ridurre così per un cervellone di uomo di tal fatta?).

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...
"Stava cercando di costruire una vita che avesse senso con cose che aveva trovato nei negozi di articoli da regalo. K.Vonnegut"

Ora, come dicevamo sopra, la medesima questione assume talvolta contorni drammatici e creativi. Giovanotti sessantenni scompaiono dalla sera alla mattina dopo corteggiamenti e frequentazioni pluriennali, altri, magari anche un po’ più giovani, perfino dopo aver figliato. Diciamo che la media del comportamento più diffuso è il corteggiamento breve ma intenso (da una settimana a due mesi) e poi la sparizione. Tipico della psicologia maschile.

Quello che irrita di più, in tutto questo, sono le donne che se la prendono e fanno le madonnine in attesa disperata e amorevole del loro cervellone. Giocano alle sedotte e abbandonate, con il partner spaventapasseri. Cioè, qui un po’ di autocritica femminile non guasterebbe, care le mie romantiche Biancaneve. Fatevi furbe, fatevi la vostra vita e cominciate a considerare gli uomini un po’ meno di quanto loro considerano voi. Vedrete che l’amore vero non si farà attendere.

Alle mie clienti di coaching alla medesima domanda, quella sulla sparizione “inspiegabile” (e anche ad altre relative alla psicologia maschile) rispondo con un esempio che poche colgono al volo. Ma che poi, quando, colgono, beh, non ce n’è più per nessuno. Le porte alla comprensione della psicologia maschile si spalancano.

Si tratta di Toy Story (il primo della serie). Toy Story è un fim d’animazione considerato unanimemente un capolavoro.. E’ un film per bambini, molto “avventuroso”, che dice molto dei bambini e della psicologia maschile, dato che i personaggi importanti sono tutti “maschi” e si muovono in una narrazione tipicamente maschile.

La trama vede come protagonisti i giocattoli di un bambino (sono loro i personaggi della storia) e in particolare Woody, l’eroe della vicenda, che, come tutti gli eroi, ha luci e ombre. Ebbene il “pretesto” narrativo è – pare strano – il bisogno di amore e di attenzione.

In particolare il bisogno di amore e di attenzione che Woody sente nei confronti del bambino (Andy) che è il suo “padroncino”. Woody è il giocattolo preferito di Andy e non vuole rinunciare a essere al centro dell’interesse quando Andy dovesse avere giocattoli più belli e più interessanti. Va beh, la trama e lo spunto sono di per sé curiosi e degni di essere approfonditi. Ma il punto non è questo. Il punto è che nel film viene mirabilmente descritto l’interesse potente e istantaneo e poi il disinteresse altrettanto potente e istantaneo che il bimbetto ha per i suoi giocattoli. In un momento, Woody è tutto per lui, cinque minuti dopo, è nulla. Ecco, la psicologia umana e la psicologia maschile non è molto diversa da quella di Andy.

Una settimana fa il tuo conoscente – di cui, pur non sapendo nemmeno chi è tu sei già pazzamente innamorata – ti tempestava di messaggi e ti ha perfino mandato un mazzo di rose rosse in ufficio e oggi non si ricorda nemmeno il tuo nome? Avrà qualcos’altro per la testa. Esattamente come Andy. Non c’è da farla molto complicata, è davvero semplice. Per la stragrande maggioranza degli uomini contemporanei, la stragrande maggioranza delle donne ha meno importanza della cravatta che indossano. Cose e persone, nella loro percezione, non sono diverse. Tutto qui. Prima te ne fai una ragione, prima trovi l’equilibrio che cerchi in amore.

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326 Commenti

  1. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (24 Maggio 2015 16:48)

    Beh ci sei andata giù pesante. ..
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  2. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Maggio 2015 16:51)

    Eh, sì, volevo metterlo in premessa, ma poi, che dire? Avrei dovuto? :)
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  3. Avatar di federica

    federica 10 anni fa (24 Maggio 2015 17:00)

    Grazie! L'avevo sempre intuito, ma non avevo mai voluto accertarlo!
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  4. Avatar di zoe

    zoe 10 anni fa (24 Maggio 2015 17:16)

    Ilaria a me piace molto il tuo blog ma questo post mi ha messo una gran tristezza. Se non si può neanche sognare di incontrare un uomo degno di questo nome allora boh. Sono d'accordo col fatto che è pieno di celebrolesi e allora tanto vale stare da sole e stare bene, ma il modo in cui hai espresso questo pensiero mi è sembrato totalmente privo di speranza. Ma questa è un'opinione mia. Sono d'accordo con ciò che dici ma non col modo in cui lo dici. Il messaggio è: gli uomini non sono perfetti, non illudetevi, ma cercatene uno che vi ami e rispetti, uno compatibile con voi.
    Rispondi a zoe Commenta l’articolo

  5. Avatar di Giulia

    Giulia 10 anni fa (24 Maggio 2015 17:27)

    Desolante ma sincero...questa è la volta buona che ci estinguiamo.
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  6. Avatar di Sara

    Sara 10 anni fa (24 Maggio 2015 17:31)

    Davvero un bellissimo articolo! Grande Ilaria! In effetti molto spesso noi donne non vogliamo vedere le cose per come sono realmente ma preferiamo sognare ad occhi aperti. Spesso ci facciamo dei film solo nostri e ci aspettiamo chissà cosa dal maschio in questione.. Se davvero ci fermassimo ad osservare un po' di più, ci renderemmo conto che la psicologia maschile è di una semplicità disarmante e che la realtà è diversa dall'immaginazione! Non è facile e richiede un certo sforzo, ma se non ci vogliamo fare del male dovremmo mettercelo in testa...
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  7. Avatar di Chiara

    Chiara 10 anni fa (24 Maggio 2015 17:36)

    Ciao Ilaria...bellissimo anche questo articolo. .molto vero. Progressivamente negli ultimi tempi ho maturato (ma non ancora interiorizzaro del tutto) quanto dici...le favole non esistono gli uomini e le donne che vivono di superficialità e appaiono mediocri sono la maggioranza. Averlo compreso prima mi avrebbe risparmiato un sacco di energie disperse inutilmente in amicizie e amori sbagliati. Confesso però che fatico ad accettare questa mancanza di spessore emotivo diffusa... sarà che mi sono sempre considerata "profonda d'animo" che mi sono anche sempre sentita "fuori posto". So che è una ricchezza esserlo...e che le aquile non volano in stormi..per usare una frase celebre... Ma mi arrabbio se penso a quante menzogne ci sono state inculcate nella testa sin da piccole. Quanti falsi miti. Quante false idee che la felicità e il valore stiano solo lì. .con un uomo accanto..costi quel che costi....adesso la penso quasi all'opposto..che di partenza non ne valga la pena di confondersi con un uomo più di tanto...salvo avere dimostrazione concreta del contrario...questo razionalmente...emotivamente mi auguro di tenere botta al prossimo incontro che farò senza crollare sotto il romanticismo idealista nel quale ho vissuto...grazie dell'articolo!
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  8. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (24 Maggio 2015 17:39)

    No dai... stavo guardando i miei due mostr......cioè volevo dire i miei due figli maschi e pensavo : ma se mi dicono che han conosciuto una donzella e a un certo punto han fatto PUFF come Houdini io che devo dire? Maleducati? Bifolchi? Oppure vabbe si sa che c avete il cervello di toystory?
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  9. Avatar di gattaraffa

    gattaraffa 10 anni fa (24 Maggio 2015 17:41)

    Ciao Ilaria, trovo molto utile e, talvolta, divertente il tuo sito :) Questo tuo articolo mi ha strappato un sorriso - amaro, ma pur sempre un sorriso. Mi permetto di raccontarti qui la mia storia, nella speranza tu possa consigliarmi in qualche modo ( e sì, è un po' da fotoromanzo di serie z! ) Tre anni fa ho conosciuto un uomo meraviglioso,A., ma al limite della sociopatia, con cui ho avuto una storia fino a poche settimane fa. Lo stesso giorno in cui ho conosciuto A., ho conosciuto anche B., grande amico di A., ma geloso della sua bellezza e del suo “successo con le donne”. Io e B siamo diventati grandissimi amici, e seppur senza vederci mai – città distanti – è nato e cresciuto un bellissimo rapporto – casto. Questo capodanno sono stata invitata a passarlo da lui assieme ad A., che ha declinato l’invito per motivi di studio (per la sociopatia di cui sopra). Siamo stati benissimo ed è stato bellissimo, tanto che abbiamo cominciato a farci delle domande (ciascuno nella sua testa). Tornata a casa, ho messo in chiaro le cose con A., dicendo che non ero più sicura del nostro rapporto e mi sentivo inquieta. A febbraio, un mese dopo capodanno, sono tornata nella città di B., dormendo a casa sua (in stanze separate). E’ stato bellissimo e sono stata felice. Ho provato a parlare con B. della diversità del nostro rapporto, ma lui non ha voluto saperne: “Ho bisogno di quello che ho tanto di quello che mi manca”, leggasi ho bisogno che tu mi stia accanto tanto quanto ho bisogno di essere il tuo ragazzo. Tornata a casa, confusa, molto presa da B., ma ancora innamorata – credevo – di A., chiedo del tempo a B. per chiarire le cose con A. B. sembra acconsentire, ma dopo nemmeno 48h si presenta nella mia città a dirmi che mi ama, di sorpresa e senza avvertirmi, dopo che gli avevo detto di aver bisogno di riflettere da sola e non fare le cose affrettatamente. Presa alla sprovvista, ometto con A. “è venuto B a trovarmi e dirmi che mi ama” – anziché dirgli anche “e forse sento qualcosa per lui” – che scopre la verità da amici in comune, si arrabbia moltissimo, mi tratta malissimo ma decide di restare con me, perché mi ama e non concepisce l’idea di perdermi. Intanto, io e B ci siamo detti addio e lui ha totalmente perso la stima – prima grandissima – nei miei confronti. Lo chiamo una sola volta per provare a chiarire, e chiariamo, dicendoci addio seppur con grande desiderio reciproco. Passano tre mesi pieni in cui non c’è nessun contatto da parte mia verso B., e io nel frattempo lascio A. Dopo questi tre mesi, decido di andare nella città di B. per riallacciare un qualsiasi tipo di rapporto. Non lo avverto, non sapendo nemmeno se fosse effettivamente in quella città o meno (fuorisede per studio). C’è. Mi apre la porta furente, ma dopo un’oretta si scioglie, prova a baciarmi, mi prende le mani. Dice che non sa cosa vuole e si sente vulnerabile e mi trova egoista nel mio essere andata da lui – me lo dice abbracciandomi e tirandomi a sé. Stiamo molto bene, nessuno lascia andar via l’altro. Mi chiede di restare un’altra notte, e mi dice che ci saremmo rivisti la mattina dopo. Dormo da amiche e non mi scrive. La mattina torno da lui e lo ritrovo incazzato peggio di prima. Dice chiaramente che è stanco di me, che non vuole più avere niente a che fare con me e che con me non potrà essere mai felice. Mi tratta male, molto peggio di quanto si tratterebbe chiunque con cui si volesse chiudere la storia. Si scusa di avermi trattato male. Mi prenoto un treno per tornare a casa, quasi scappando da casa sua. Mi segue per accompagnarmi in stazione. Ci prendiamo un gelato, ridiamo scherziamo ci teniamo le mani. Provo a baciarlo e mi respinge – dandomi della “ricattatrice”. Poi torna lui da me e mi bacia. Ci baciamo a lungo. In stazione, gli chiedo se potrebbe mai pentirsi. Dice che la parte di sé che mi mette sul treno è quella che si sta già pentendo. Che gli mancherò da morire. Che pensa di amarmi. Che la sua decisione, tuttavia, è irrevocabile e definitiva, perché qualsiasi cosa io possa mai fare per lui non sarebbe abbastanza. Che non è sereno. In tutto questo mi bacia e resta con me fino alla partenza del treno. Parte il treno. Addio per sempre. Al mio ritorno, mi scrive A., chiedendomi se mi fosse “passata l’infatuazione per B.” e volessi finalmente mettere a posto le cose con lui. Non voglio. Voglio che B. capisca che possiamo stare bene insieme in qualsiasi modo, anche se mi volesse solo come amica, come prima, insomma io vorrei solo ci fosse nella mia vita. Concludo aggiungendo piccoli particolari alla storia: B. ha 25 anni, è vergine (non di segno zodiacale) e non ha mai avuto una ragazza. Penso possa influire sul giudizio. Grazie in ogni caso! Raffa
    Rispondi a gattaraffa Commenta l’articolo

  10. Avatar di Dalila

    Dalila 10 anni fa (24 Maggio 2015 17:57)

    Cara Ilaria, adoro tutti i tuoi post e stimo la tua schiettezza, ma credo che in quest'articolo tu abbia generalizzato eccessivamente: non tutti gli uomini sono uguali tra loro, ne conosco alcuni che hanno una "profondità emotiva" ben superiore di quella di alcune donne. Dalle tue parole trapela un che di aggressivo, per nulla sereno (come vorrebbe sembrare) e anche un po' superbo. Purtroppo ergersi a giudici onniscienti delle vite e dei sentimenti altrui non è mai dimostrazione di saggezza o di intelligenza...probabilmente avrò anch'io avrò avuto un'impressione sbagliata, lo spero, ma non riesco proprio a non esprimere ciò che penso. Ti saluto
    Rispondi a Dalila Commenta l’articolo

  11. Avatar di Rosina Di Leo

    Rosina Di Leo 10 anni fa (24 Maggio 2015 17:59)

    Ciao Ilaria :-) Con gli anni fortunatamente si comprende quali sono le dinamiche, gli errori in fondo servono a fortificare. Amo poco generalizzare, occorre comunque ammettere che ormai dalla notte dei tempi le donne tendono a cercare il principe azzurro e si lasciano incantare dal primo uomo che le dice ciò che vogliono sentirsi dire...."IL COPIONE " ... sei speciale, sei unica... mi perdo nei tuoi occhi... ecc. ecc... La donna parte con la speranza di trovare il principe azzurro e l'uomo ... l'avventura! Lavorare sulla propria autostima, riconoscere i propri pregi e i propri limiti è importante, i limiti quando si osservano e si riconoscono, possono essere modificati e diventare addirittura punti di forza. Personalmente ho lavorato molto sui pensieri limitanti, su ciò che a livello emozionale ho ereditato da mia madre... ed ho capito molte cose di me... oggi ho deciso di avvalermi del diritto alla felicità. Evito di giudicare gli uomini dotati di copione .. mi basta avere la consapevolezza che esistono e che la persona che sto cercando ha caratteristiche diverse :-) Grazie Ilaria, un abbraccio
    Rispondi a Rosina Di Leo Commenta l’articolo

  12. Avatar di francesca

    francesca 10 anni fa (24 Maggio 2015 18:06)

    Grandeeee! Questo articolo lo stamperò a caratteri di fuoco nella mia mente!
    Rispondi a francesca Commenta l’articolo

  13. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Maggio 2015 18:11)

    @ Helen. tu non devi dire niente ai tuoi figli. Loro si saranno comportati come si saranno sentiti di comportarsi. Sono le donzelle che non devono pensare che uno sguardo, un complimento o un invito a cena sono una dichiarazione d'amore e di impegno eterno. E come si vede, questo è un concetto duro ad attecchire. Eppoi Helen, se non rompi loro le palle e non li tratti, tu per prima, come i Re del Mondo, probabile che i tuoi figlioli siano uomini di valore fin da subito. Di uomini di valore ne esistono, senza che si debba "sognarli" o senza che si debba evidenziare che hanno una sensibilità ben superiore a quella delle donne (ma che vuol dire? :D).
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  14. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (24 Maggio 2015 18:18)

    No no non è così semplice. A me non spiazza l avventura a me spiazza chi ti dice luce dei miei occhi, sei la cosa più bella che ho incontrato ecc e poi si stacca di colpo ,magari il giorno dopo. Basta essere chiari poi se è solo una bella scopata a me va benissimo. Apprezzo la chiarezza tutto qui.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

  15. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Maggio 2015 18:24)

    @ Helen tra te che fai la cinicona e poi scrivi queste cose e la Bella Addormentata non c'è nessuna differenza, sai? E poi, scusa, ma non ti scappa da ridere quando uno ti dice "sei la luce dei miei occhi"? Chiedigli di portare giù la pattumiera all'amico, la prossima volta e vediamo come sta con il romanticismo e come reagisce alla suprema prova d'amore.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  16. Avatar di valentina.maidiremai

    valentina.maidiremai 10 anni fa (24 Maggio 2015 18:53)

    beh, direi tosto ma vale la pena di stamparselo, sottolineare alcuni passi ed appenderlo al muro come promemoria. buona serata a tutte :)
    Rispondi a valentina.maidiremai Commenta l’articolo

  17. Avatar di Chiara

    Chiara 10 anni fa (24 Maggio 2015 19:03)

    Helen posso dirti una cosa? Ho una storia di sesso con uno che mi ha detto dal principio che non vuole llegami . È stato onesto.Abbiamo una bellissima intesa sessuale. Lui è il classico (penso) narciso semi anafettivo poco empatico e spaventato dai legami profondi.La superficialità costa molto meno . È più semplice.Quando però lo tratto come lui stesso chiede ..cioè un accessorio...si offende. Malgrado io sappia tutto ciò e lui sua stato onesto non nego che talvolta il desiderio di condivisione che ho a prescindere da lui mi fa proiettare su di lui aspettative irrealistiche e mi perdo in film di romanticherie che da lui non avrò mai. .ma razionalmente manco mi interessa...non lo vedo capace di reggere una storia dive ci si mette in gioco sul serio...sicché credo che...siccome un pò tutte siamo qui perché speriamo di fare un buon incontro..non siamo immuni dal desiderio di sognare...che lui sia onesto o meno..le aspettative ci fregano...e credo che Ilaria dica questo...perché credere a delle parole...loro dicono quello che gli torna comodo che sanno che lusinga e fa capitolare una donna...se poi spariscono..ecco chiarito il vero senso di quelle parole futili... Che poi...anche li. .nel mio caso...si è onesto..ma loi si stizzisce se lo metto all ultimo posto...o peggio...finge di stizzirsi..ma non perché gli interesso io...solo perché gli rode nell'ego...
    Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

  18. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (24 Maggio 2015 19:13)

    Era un esempio ironico... lo sai benissimo che ci sono molti uomini che sembrano sinceramente coinvolti e che poi sono tutt'altro. Io non credo di essermi mai comportata così, in fondo che c è di male nello scopare insieme in allegria?
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

  19. Avatar di Filo

    Filo 10 anni fa (24 Maggio 2015 19:16)

    Cara Ilaria ti leggo da un bel pò e mi sono iscritta da poco. Complimenti per tutto. Oggi mi hai fatto ridere di gusto per questo ti scrivo, perchè ho apprezzato la tua grande ironia. Voglio dirti, ma soprattutto voglio dire a tutte le tue fan, che è normale arrabbiarsi quando qualcuno ci sbatte in faccia la verità come fai tu con i tuoi articoli ma non bisogna rifugiarsi nella negazione per paura di soffrire. Bisogna essere più forti di questa difesa, seppure naturale. Acquisire la consapevolezza di cui parli tu fa molto molto male, è un dolore secco, ma si può superare, da sole o con l'aiuto di professionisti. Perchè solo se si supera il dolore che questa consapevolezza ci dà potremo poi ragionare diversamente, soffrire il giusto e vivere la vita al pieno delle nostre potenzialità. Tanti saluti affettuosi, Filo
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  20. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (24 Maggio 2015 19:28)

    Non ci stiamo capendo. Se io non credo che a questo mondo almeno qualcuno è in grado di agire in buona fede in senso generale per me non vale la pena vivere. Prendere per il culo è immorale. Rimane un punto fermo.
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