Nella prima parte di quest’articolo dedicato a Conquistare un uomo, Biancaneve, i sette nani e le donne che giocano al ribasso (puoi leggerlo cliccando qui) mi sono concentrata su un atteggiamento molto comune fra le donne: il desiderio di conquistare un uomo “qualsiasi” pur di avere un compagno, un fidanzato o un corteggiatore in modo da soddisfare una convinzione che giunge dal mondo esterno, ma che molte hanno fatto propria. Si vale solo se si è in coppia. Soprattutto: una donna ha un qualche valore solo se ha un partner accanto.
"Ogni donna è una ribelle, e solitamente in violenta rivolta contro se stessa. Oscar Wilde"
Eccoli qui quindi gli insopportabili nani della detestabile Biancaneve, la fanciulla creata a immagine e somiglianza di un mito culturale immortale secondo il quale la donna deve sopportare con pazienza e spirito di sacrificio le peggio cose dalla vita, i compromessi più umilianti pur di dimostrare, dopo una lunghissima trafila di compiti onerosi e di sfide crudeli – da cui peraltro la sua immagine esce pregiudicata per sempre, dato che è lei a fare la figura della stupida, cadendo nell’inganno della strega ed essendo costretta all’esilio nella casa dei nani – di meritarsi il premio più ambito: il principe azzurro. Il quale, al pari di molti uomini del passato e del presente, sfide e fatiche non ne ha dovute affrontare e forse per questo non ha imparato nulla di speciale su se stesso e sulla vita. E tutto questo ha ben poco a che vedere con il conquistare un uomo.
Ed ecco che al pari di Biancaneve, che deve accudire i nani e fronteggiare gli attacchi della strega cattiva, molte fanciulle, donne giovani e donne nel pieno della maturità, si accontentano di nani, credono di innamorarsi di nani e spasimano per i nani. Molto spesso, metaforicamente o anche nella pratica, dai nani le prendono anche. Invece di conquistare un uomo, molte donne lo subiscono. E confondono il dolore che provoca la relazione con un uomo indadeguto e non all’altezza con le pene d’amore, credendo che siano eccitanti, mentre sono solo deludenti e umilianti.
Di confusione di ruoli, di fraintendimento nel comprendere le relazioni e di sovvertimento delle parti ho parlato tempo fa in un articolo dedicato agli errori delle donne, dove raccontavo la storia di una mia lettrice, caduta in pieno nella manipolazione di un cosidetto stronzo. Nella sfida che lei – e solo lei – credeva di aver ingaggiato con questo suo corteggiatore – che in realtà era un dongiovanni, un seduttore seriale, – di fatto la nostra amica rappresentava la pedina del gioco di lui. Peccato che fosse convinta all’inizio di poter sedurre il seduttore, uscendo indenne da una gara di seduzione con uno di quei personaggi che fanno della seduzione malefica la propria ragione di vita. Lei credeva di essere spregiudicata e di sapere stare al mondo. Invece, proprio in quel suo credersi spregiudicata e donna di mondo, si era semplicemente trasformata nella vittima del seduttore, che si diverte nel vedere la sua preda comportarsi da “pantera” e sottometterla, dato che questo lo eccita e lo fa sentire forte e vincente. Lo fa sentire potente, dominante. Lei pensava di poter conquistare un uomo, invece docilmente e volontariamente recitava solo la parte che lui aveva deciso per lei. Non che questa lettrice abbia una storia unica e irripetibile. Quante donne credono di fare le pantere e invece si fanno solo manipolare?
Conquistare un uomo e gli inganni dell’invenzione
Ecco dove conduce l’ipnosi del voler conquistare un uomo a tutti i costi. Perché di ipnosi, di condizionamento, di imbambolamento si deve parlare. Come possiamo spiegare diversamente le tante, tantissime storie di donne che stanno con uomini che incontrovertibilmente sono dei nani, di donne che si innamorano di nani e che insistono nella falsa pretesa di essere ricambiate (come onestà e correttezza per giunta) e che accettano le peggio umiliazioni inflitte loro da dei nani?
Quanti messaggi leggiamo anche qui: “Non mi chiama, ma non riesco a smettere di pensarlo”; “Mi ha offeso e mi ha mentito, ma voglio riconquistarlo”; “Sta con un’altra, ma io ne sono ancora innamorata”?
Di più: come possiamo spiegarci il fatto che molte donne, capaci e intelligenti, escono da relazioni a lungo termine, pesanti, conflittuali, che le hanno umiliate nel profondo e come prima idea, progetto o sogno hanno quello di conquistare un uomo (un altro, questa volta)? Sono donne che, per riscattarsi dal dolore passato e ritrovare – finalmente, vivaddio! – la propria identità, invece di sfoderare le proprie risorse e metterle all’opera – sfida, quella sì, che le renderebbe pantere forti e invincibili, donne affascinanti e attraenti per uomini di statura – per trovare equilibrio interiore ed esteriore, decidono ancora una volta di affidare il proprio futuro e destino, la propria vita, a un uomo. Che inevitabilmente sarà un uomo di bassa statura, considerati i presupposti dai quali si parte.
"Questo è naturale istinto nelle donne, sprezzar chi le ama, e amar chi le odia. Miguel de Cervantes"
Conquistare un uomo: l’ipnosi e le differenze
Non che abbia bisogno di spiegarlo: chi mi conosce perché mi legge su questo blog e ancora di più chi mi conosce di persona perché ha fatto coaching con me, sa benissimo che queste considerazioni le faccio con cuore partecipe e comprensivo verso questi atteggiamenti femminili, verso questa disperata fame d’amore e d’attenzione (verso questo tormentoso desiderio di conquistare un uomo), che viene nutrita sempre più spesso con atteggiamenti autolesionisti e controproducenti. In poche parole: capisco e il fatto di capire mi spinge ad essere ancora più veemente.
"L’immaginazione delle donne è molto rapida: balza dall’ammirazione all’amore, dall’amore al matrimonio. J. Austen"
Non è l’inseguimento continuo di un uomo, di una relazione, di un amore che risolve i problemi in sospeso dell’esistenza di una persona. Di più. Se è accaduto che sia stata proprio una relazione a creare problemi nella tua vita o ad accrescerli, non è una relazione – anche se con un altro uomo – che può aiutarti a risolvere quelle questioni e quei problemi e a uscire da un situazione di poco equilibrio interiore ed esteriore. Ok, va bene conquistare un uomo: per che cosa? Con quale progetto? Con quale obiettivo per sé e la propria vita?
Affrontare la vita da vincenti, con senso del proprio valore, con rispetto per sé e per il valore della propria esistenza significa davvero essere capaci di guardare alla propria vita con obiettività e farsi queste domande, appunto: che cosa voglio per me? Qual è il mio progetto di vita? Che cosa voglio realizzare per me?
Conquistare un uomo, uomini, donne e altro
Quando si parla di differenze tra uomini e donne non si insiste mai abbastanza su questo aspetto importante: donne e uomini danno una classifica di priorità completamente diversa alla loro vita sentimentale. Per la stragrande maggioranza delle donne, anche quelle più “fredde”, “calcolatrici” e “in carriera” la vita sentimentale, la realizzazione amorosa è prioritaria e intorno a quella si organizza l’esistenza. Certo, con maggiore o minore lucidità, con maggiore o minor calcolo.
"Nelle donne ogni cosa è cuore, anche la testa. Jean Paul Richter"
Per gli uomini, invece, una relazione d’amore è uno dei tanti aspetti della vita, probabilmente molto spesso importante, più frequentemente “accessorio” e di contorno.
Per riprendere l’esempio di cui sopra, difficile che un uomo, dopo la fine di una storia si butti tra le braccia di un’altra donna per ricevere un conferma di tipo esistenziale. Semmai lo fa per ricevere una conferma della propria virilità, della propria capacità di sedurre, della propria capacità di “rimediare” alle “sviste” precedenti.
Ecco perché le donne tendono a “disperarsi” di fronte al fallimento di una relazione: sono convinte di aver perso TUTTO, dato che come il giocatore che punta tutto il proprio patrimonio su quel numero, loro investono tutte le proprie risorse in una relazione, vera o inventata che sia.
Molto più difficile che questo lo faccia un uomo.
E questa rivelazione dovrebbe condurci a ulteriori considerazioni sul “perché” di certe differenze fra uomini e donne…
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Laura 10 anni fa (10 Ottobre 2014 21:11)
ilariacardani 10 anni fa (10 Ottobre 2014 21:29)
francy 10 anni fa (11 Ottobre 2014 11:35)
Valeria87 10 anni fa (11 Ottobre 2014 12:33)
Maria 10 anni fa (11 Ottobre 2014 20:40)
ilariacardani 10 anni fa (11 Ottobre 2014 21:25)
silvia 10 anni fa (12 Ottobre 2014 10:23)
ilariacardani 10 anni fa (12 Ottobre 2014 13:17)
silvia 10 anni fa (12 Ottobre 2014 13:26)
ilariacardani 10 anni fa (12 Ottobre 2014 14:44)
@Silvia, il nesso e' su dove si pone l'attenzione e sui filtri che si usano. Sulla prospettiva che si vuole avere.Martina 10 anni fa (13 Ottobre 2014 10:31)
Luigia 10 anni fa (16 Ottobre 2014 8:54)
francy 10 anni fa (16 Ottobre 2014 18:57)
Luigia 10 anni fa (17 Ottobre 2014 9:22)
francy 10 anni fa (17 Ottobre 2014 10:18)
Audrey 10 anni fa (17 Ottobre 2014 11:56)
Noemi 10 anni fa (17 Ottobre 2014 14:21)
Condivido le tue domande Audrey!!Michela2 10 anni fa (17 Ottobre 2014 14:38)
Luigia 10 anni fa (17 Ottobre 2014 15:09)
Michela2 10 anni fa (17 Ottobre 2014 15:10)