E torniamo di nuovo al tema che per molte donne è centrale: come conquistare un uomo. Meglio: torniamo su uno degli errori più diffusi tra le donne, ahimé anche le più giovani. Perché mai sottolineo con dispiacere “anche le più giovani”? Perché mi rendo conto che alcune convinzioni inutili e dannose, appartenenti a un pensiero molto tradizionale e in qualche modo anche molto oppressivo, perdurano fortemente anche nel cuore e nell’anima delle donne delle nuove generazioni.
Quelle giovani generazioni di donne nella cui mente non avrebbero dovuto, in teoria, attecchire antiche stupidaggini sull’amore e i sentimenti.
"Amare non vuol dire impossessarsi di un altro per arricchire se stesso M.Quoist"
Lo dico onestamente, non posso non provare un interno senso di disagio quando ventenni che si credono spregiudicate e scafate mi scrivono dall’ I-pad, usando quelle terrificanti abbreviazioni che le fanno sentire tanto moderne (siete solo, per dirla letteralmente, “analfabete”, non sapete scrivere) e mi chiedono come conquistare il professore che ha venticinque anni più di loro, è sposato e ha una “fila” di studentesse-fan che manipola a suo piacimento. Non è tutto questo profondamente vecchio, ammuffito, offensivo per la dignità femminile? Invaghirsi del professore e pensare di sedurlo, senza rendersi conto che si è solo manipolate da un copione antichissimo (altro che modernità e internet e I-pad e I-phone e stupide abbreviazioni da sms) e distruttivo? Può davvero essere l’idea di conquistare un uomo che si crede potente e autorevole ancora un sogno per le donne del nuovo millennio? Pare proprio di sì. Esistono – eccome se esistono – ancora donne che subiscono il fascino della divisa o che pensano di accrescere la propria autostima o il proprio “valore di mercato” illudendosi di poter “sedurre” il dongiovanni. Non è tutto un po’ penoso, un po’ patetico?
Conquistare un uomo: soffrire è davvero stupido
So benissimo che leggendo i miei articoli sul blog dedicati a come conquistare un uomo e a tutto quel che ruota intorno al tema, in molte spesso provino come una scossa e talvolta si sentano sconcertate rispetto al modo “diretto” che ho di affrontare i temi. Il fatto è che questo modo diretto non solo è il mio stile, ma è frutto di molte analisi, di tanto studio, di tante ricerche. Di più: a “filtrare”, provare e verificare la teoria c’è anche molta esperienza personale e tanta altra accumulata attraverso il contatto diretto con le mie clienti di coaching e le lettrici che mi seguono ormai da qualche anno.
"L’amore vero, è il cammino in due verso la luce di un ideale comune. J. d’Hormoy"
Lo sconcerto che molte provano nel leggere quel che scrivo probabilmente nasce proprio dallo “scontro” e dalla dissonanza che c’è tra come io affronto i temi relativi ai sentimenti (conquistare un uomo e altro) e il modo in cui li affronta il “sapere comune e diffuso” (cioè, detto in poche parole, quel che trasmettono fonti ritenute “autorevoli” quali la famiglia, gli amici e i vari giornali, tv etc). E, ripeto, non che io esprima concetti “lunari”.
Mica me li sono inventati, sono il risultato, come dicevo sopra, di anni di studio sul tema, facendo riferimento a moltissimi autori tra i più qualificati sull’argomento e all’esperienza della mia attività, studio ed esperienza che non si sono conclusi e che non si concluderanno mai probabilmente, dato che viviamo in un mondo che evolve e in cui anche le problematiche umane – tra le quali quelle che concernono le relazioni – evolvono.
Conquistare un uomo: abbandonare i vecchi schemi
Torniamo allo sconcerto di molte lettrici nel leggermi. Lo sconcerto non è mica un atteggiamento mentale negativo. Anzi. E’ attraverso un primo momento di “sbandamento” che possiamo abbracciare nuove idee più utili per noi. E, per andare più a fondo riguardo lo sconcerto che molte sentono e che crea dubbi, mi rendo conto che spesso quel che scrivo fa sorgere degli interrogativi e anche delle paure. Detto in soldoni: siccome propongo alternative “contrastanti” rispetto al comune modo di pensare, alcune possono interpretare il mio pensiero come molto radicale. Un esempio su tutti? So bene che quando invito le donne a imparare a stare da sole, a essere indipendenti e autonome, molte credono che quell’”imparare” a stare da sole sia un “rassegnarsi” a stare da sole. E’ esattamente il contrario.
Quando invito a guardare la realtà con il necessario cinismo, quando dico che nella tua vita essere un po’ stronza non ti può certo far del male, quando titolo i miei articoli con frasi ovviamente ironiche e provocatorie del tipo: Come conquistare uno stronzo lo faccio proprio con l’intento di indicare una via utile a creare un rapporto di coppia che arrichisca la tua vita, sia gratificante, contribuisca davvero alla tua felicità e, soprattutto, non ti avvilisca e non ti penalizzi, come donna e come persona. Se, come fanno alcune, vieni su questo sito per scoprire davvero come conquistare uno stronzo (no, dico, e poi si lamentano anche perché io non spiego davvero come conquistarlo, accidenti accidentaccio, le astutissime fanciulle, prive del senso della propria dignità) prima ti devi interrogare quale pensiero distorto sull’amore e sul tuo valore ti è stato instillato, nel cuore e nella mente, nell’arco degli anni.
Vuoi un altro esempio tra quelli che sconvolgono le lettrici? Quando consiglio di valutare con attenzione il momento giusto per iniziare a fare sesso con uomo, in molte interpretano il consiglio come un invito alla castità e alla rinuncia. O a fare le “brave raggazze”. Figuriamoci! Si tratta semplicemente di un modo intelligente e maturo per autoproteggersi. “Autoproteggersi”, una parola che le donne dovrebbero stamparsi a carattere di fuoco nella loro mente.
Conquistare un uomo ed essere felici (per davvero)
Desiderare di conquistare un uomo che ti piace, desiderare di essere amata e amare, desiderare di avere accanto una persona con la quale con-dividere le gioie e le difficoltà dell’esistenza, desiderare di avere una vita sessuale appagante ed eccitante, non solo è umano e legittimo. E’ anche sano. Il nocciolo della questione qui è capire come tutti questi desideri, che hanno una spinta vitale e vivificante, non si trasformino in emozioni mal gestite – proprio a causa delle gran confusione che fin da subito, appena nati, si crea attorno a questi temi – che rischiano poi di avere un esito distruttivo invece che costruttivo e creativo.
"Amore è desiderio divenuto saggezza H. Hesse"
Per questo, come donne davvero moderne e donne che davvero vogliono realizzare se stesse (al di là degli stupidi slogan che dicono il contrario di quel che di fatto vendono) in amore e in tutto il resto, è importante togliersi di dosso quello che non serve, che è dannoso e che probabilmente ti è stato appiccicato in contesti, mondi e ambienti che non sono stati per te fonte di buona ispirazione (uhella, come misuro le parole oggi!).
Conquistare un uomo non è un sacrificio. Sveglia!
A questo punto tu diirai: “Ok Ilaria, oggi siamo in modalità predicone, ho capito. Dove vuoi arrivare con tutta ‘sta ramanzina?!”. Beh, intanto anch’io talvolta sento il bisogno di mettere i puntini sulle “i”, di fare chiarezza, di ritornare alle “basi”. E poi mi è stato lanciato uno spunto interessante da una lettrice che mi ha contattato attraverso Facebook, con un messaggio che, a invertarselo, non si sarebbe potuto rendere meglio nella sua disarmante sincerità. E allora ho colto la palla al balzo per sottolineare alcuni aspetti importanti sui temi conquistare un uomo e dintorni.
"L’amore non è un vestito già confezionato, ma stoffa da tagliare, preparare e cucire. M. Quoist"
Ecco il messaggio:
“Ho 37 anni e sono innamorata di un uomo di 43 anni.Quest’uomo mi ha trascinato in una relazione “senza impegno”. Siamo amanti/ amici da tre anni, lui l’anno scorso si vedeva pure con una ragazza più giovane con cui ora è finita.
Io sono stata malissimo, ma l’ho aspettato. Infatti poi si sono lasciati, io lo sapevo che era solo sesso. Solo che ancora quando la vede si comporta in maniera strana, dice che non vuole ferire i suoi sentimenti e noi non ci facciamo vedere accanto.Non ci salutiamo e non mi permette di avvicinarmi, anche se io non sempre rispetto i suoi limiti e mi avvicino, faccio come se lei non ci fosse. Lui non capisce che non posso vivere con il fantasma di questa donna.
In fondo, forse, non è lei il problema, ma il fatto che lui non mi fa sentire la sua donna. Sono sempre un’”amica”. Andiamo a cena parliamo tanto, ma poi non mi dà certezze….io voglio aspettarlo perchè lo amo, perchè penso che lui abbia solo paura di amare e forse con la mia pazienza e devozione le cose cambieranno….Spero di fare la scelta giusta ma non so perchè non raggiungo il risultato. Puoi aiutarmi a capire dove sbaglio?”
A proposito di sconcerto mi chiedo: sono più sconcertanti i miei articoli in cui suggerisco alle donne di mettere se stesse per prime, di proteggere se stesse, di esaltare se stesse e i propri talenti o sono più sconcertanti i messaggi di alcune lettrici? Quello che ho riportato, non è mica l’unico, si intenda: tanti sono i messaggi in cui mi tocca leggere termini e frasi che credevo stessero solo più nelle storie gotiche dell’inizio del secolo scorso: “aspettarlo”, “penso che lui abbia solo paura di amare”, “pazienza e devozione”.
Onestamente e sinceramente, è possibile che ancora oggi e a queste latitudini le donne pensino che amare sia soffrire, che l’amore di un uomo chieda e tolleri un sacrifico personale e un ridimensionamento tale delle proprie ambizioni di donne e di persone?
Davvero la paura di rimanere sola può giocare il brutto scherzo di pensare di potere annientarsi per un uomo?
Sono domande serie le mie, molto serie…
Michela2 10 anni fa (17 Novembre 2014 18:54)
luna 10 anni fa (17 Novembre 2014 20:05)
Assunta 10 anni fa (17 Novembre 2014 21:10)
Attila 10 anni fa (17 Novembre 2014 22:01)
Alessandra34 10 anni fa (17 Novembre 2014 22:05)
Rondine 10 anni fa (17 Novembre 2014 22:18)
Cris83 10 anni fa (18 Novembre 2014 0:26)
Michela2 10 anni fa (18 Novembre 2014 10:32)
Michela2 10 anni fa (18 Novembre 2014 10:36)
Michela2 10 anni fa (18 Novembre 2014 10:40)
Vicky 10 anni fa (18 Novembre 2014 11:34)
_al_ 10 anni fa (18 Novembre 2014 11:58)
Michela2 10 anni fa (18 Novembre 2014 12:52)
Giuly 10 anni fa (18 Novembre 2014 12:52)
_al_ 10 anni fa (18 Novembre 2014 14:47)
sì Michela2 era proprio quello che ho scritto, oltre le prime due righe...Vicky 10 anni fa (18 Novembre 2014 20:43)
Cris83 10 anni fa (18 Novembre 2014 22:28)
_al_ 10 anni fa (18 Novembre 2014 22:44)
Elbe 10 anni fa (18 Novembre 2014 22:58)
Un tenebroso che parla poco spesso è...una persona che ha ben poco da dire!Elbe 10 anni fa (18 Novembre 2014 23:00)