Con tutta questa gran fatica che si fa a trovare uno straccio d’uomo a che serve capire come lasciare un uomo? Beh, tu non ci crederai: se è vero che ci sono tante donne single e uomini single poco contenti di esserlo, è vero anche che ci sono tantissime persone (uomini e donne) che sono in relazioni che non le soddisfano per niente, le impoversicono e le fanno star male, ma non riescono a darci un taglio. Io ripeto spesso un ritornello (facile in teoria, nella pratica un po’ meno, lo so): ogni minuto in una storia sbagliata è un minuto in meno in una storia giusta.
"Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. D. Grosmann"
Soprattutto, ogni minuto in una storia sbagliata, con l’uomo sbagliato, è un minuto tolto alla tua serenità e al tuo benessere, per il presente e per il futuro. Perché l’”onda lunga” negativa di una storia “tossica” si espande ben oltre la fine della relazione stessa. Anche se si tratta di una relazione non impegnativa o presunta tale. Pensa anche solo ai chili di delusione che macini quando con un tipo sei uscita una volta sola e poi lui non ti ha richiama più. Ecco perché è importante tutelare se stesse, selezionare molto bene le persone alle quali dedicare il proprio tempo e la propria attenzione. Perché, semplicemente, prima di tutto bisogna proteggersi. E proprio perché bisogna tutelare se stesse e la propria vita, bisogna decidersi a lasciare le storie che non funzionano e capire come lasciare un uomo o come lasciare un ragazzo che non si riesce a lasciare.
Come lasciare un uomo: gli ostacoli sul percorso
Intanto, calma e gesso: a proposito di relazioni serie e addirittura di matrimoni: una ricerca dell’Università della Carolina ha calcolato che due terzi dei matrimoni che finiscono con una separazione e poi con un divorzio vengono conclusi per iniziativa della moglie. Cioè due volte su tre è lei che alla fine decide di lasciare un uomo con il quale non ha più nulla da condividere. Quindi, se sei incerta e ti senti troppo “spericolata” per prendere l’iniziativa di concludere una relazione e di lasciare un uomo o anche addirittura tuo marito, considera due aspetti: a) non sei la sola a trovarti in questa situazione; b) magari ti costa un sacco, adesso, anche solo pensarci, ma è una impresa nella quale puoi riuscire. Per realizzare il meglio per te.
"L’inizio è dolce, assurdo, felice. L’intreccio pieno di buona volontà, forte e carico di tensioni. La fine, una lacerazione. N.Barrios"
Okay, lo so perfettamente che il pensiero di lasciare un uomo, di lasciare il compagno di una vita, magari il padre dei propri figli, fa una gran paura. E può fare terrore anche lasciare un amore giovanile “improvvisato” e chiudere una storia che, all’inizio, non sembrava poi così importante. Le motivazioni possono essere moltissime, tutte valide. E attenzione: qualsiasi sia la tua motivazione è una motivazione importante, perché è tua e perché la senti forte. E devi imparare a dare valore a quello che “senti”, non per soccombere, ma per ottenere quello che vuoi.
Non solo: molto spesso le motivazioni razionali, quelle che si identificano con la “logica” e sulle quali si ragiona e si parla “esplicitamente”, nascondono motivazioni inconsapevoli e inconsce, che in realtà sono le più importanti, da considerare e anche da “smontare”. Perché, quali che siano le motivazioni, quello che va tenuto d’occhio e perseguito è l’obiettivo finale, cioè il raggiungimento della tua felicità, che spesso passa proprio dal lasciare un uomo con il quale non stai davvero bene.
7 ragioni che rendono complicato lasciare un uomo
Ora ti voglio elencare quali sono le ragioni più comuni per le quali è tanto dura lasciare un uomo e una relazione che non vanno bene per te.
1) La resistenza al cambiamento. Cambiare è eccitante. Eccome no! Solo se si tratta di vivere cambiamenti che pianifichiamo e desideriamo. Quelli “imposti” dalle circostanze sono sempre difficili. Di questa resistenza al cambiamento si parla soprattutto riguardo agli ambienti e alle procedure di lavoro, ma tu saprai certamente che è faticoso cambiare in ogni ambito della vita. Pensa un po’ quanto può creare resistenza l’idea di lasciare una storia d’amore e ritornare single con tutto quello che ne consegue: modificare le abitudini; privarsi di un appoggio; gestire la distanza da una persona che si è amata. “Spiegare” la nuova situazione a chi sta intorno. Eccetera, eccetera.
2) La dipendenza dalla persona amata. Alcuni studi hanno provato che quando a delle persone innamorate viene mostrata la foto dell’amato o dell’amata si attivano le stesse parti del cervello che vengono attivate nei cocainomani in crisi di astinenza. Il fatto è che se l’amore e l’innamoramento attraversano delle fasi cosi esaltanti che la presenza del partner è paragonabile a quella dell’assunzione di una droga, una relazione duratura deve fondarsi su altre caratteristiche, altri pilastri: rispetto, fiducia, impegno reciproco, per dirne alcuni. E, senti bene questa: proprio i partner più inaffidabili, quelli da “alti e bassi” risultano essere quelli che creano più dipendenza. Cioè, più gli uomini sono sbagliati, più si rischia di dipendere da loro. Eccolo qui spiegato il significato delle definizione relazioni disfunzionali. Prendi bene in considerazione questo concetto anche se non ti interessa come fare a lasciare un uomo perché hai deciso di stare dove sei e nessuno ti smuove.
3) Non avere chiari piani per il futuro. Fa paura eh? In particolare, quel che gioca sporco da questo punto di vista è il timore di non saper cosa fare nei momenti in cui – per mille e mille ragioni – si prova il “bisogno del contatto”. Che fare? Continua a leggere.
"È più facile capire quando l’amore comincia che quando finisce. Roberto Gervaso"
4) Non voler ammettere di aver sbagliato, di aver scelto male, di aver fallito. Si chiama fenomeno della dissonanza cognitiva: è un meccanismo inconscio per il quale rimaniamo legati e “fissati” su decisioni che abbiamo preso, continuando a difenderle con la logica e la razionalità, anche quando è evidente che non sono state giuste.
5) Il senso di solitudine rispetto a un’impresa che richiede molta forza ed energia e, aspetto ovvio e “inquietante”, ti vedrà sola proprio perché sarai distante dalla persona che ti è stata più vicina (almeno in teoria), finora.
6) La paura per il “dopo”. Ecchecavolo. E se invece di stare con lui che ti mena e ti maltratta va a finire che ti tocca stare sola magari addirittura per un anno? E come fai con le tue amiche che sono tutte accoppiate? So’ problemi, eh!
7) Il senso di colpa nei confronti dell’amato bene che si sta per lasciare.
Come lasciare un uomo senza soffrire (più del necessario)
Un bel pasticcio, nevvero? Comunque, ribadisco il concetto: spesso ci si sente orrendamente sole, si tende a credere che questa “sfiga”, abbia colpito solo te e nessun’altra di tutti i miliardi di donne che hanno camminato sulla terra. Non è così: non sei la sola che si trova di fronte alla necssità di fare una scelta del genere. Questo concetto ti sia di sostegno quando credi di essere di fronte a un’impresa più grande di te e quando ti senti attanagliata dall’incertezza e dall’angoscia del “che cosa faccio?” “come faccio?” E anche quando ti senti una fallita senza speranza. Non sei la prima a essere preoccupata riguardo a come fare a lasciare un uomo che non riesci a lasciare.
Dico di più: siamo in un luogo e in un tempo privilegiato, dove le relazioni si possono lasciare, esistono separazione e divorzio e dopo aver vissuito diverse relazioni, lunghe o brevi che siano, se ne possono avere altre. Questo è un aspetto importante, riflettici. Si tratta di considerare la propria vita non secondo il principio del fallimento o della “sfiga”, ma dal punto di vista dell’opportunità. Ecco. Lasciare un uomo è una scelta, l’aprirsi di un’opportunità
Ora, tenendo in conto queste considerazioni come fai a superare tutti gli ostacoli che ho elencato e magari qualcun altro che un po’ ci assomiglia e un po’ no?
I) Per prima cosa prendi consapevolezza di qual è l’ostacolo più “difficile” per te. Nello stesso tempo considera che in molti casi si tratta di “trappole mentali” (per esempio quando intervengono la dipendenza o la dissonanza cognitiva o anche il senso di colpa) che puoi riconoscere come tali ed evitare, classificandoli come null’altro che “inganni mentali che ti bloccano” e superandoli proiettandoti nel futuro. Immaginati tra cinque anni. Davvero pensi di poter resistere per tutto questo tempo ancora con la persona con la quale sei, in un rapporto che non ti dà più quello di cui hai bisogno?
II) Quando pensi al tuo futuro e mentalmente ti ci proietti, considera tutti gli antidoti che puoi mettere in atto rispetto agli schemi mentali che ti ingannano e alle paure delle quali potresti diventare preda: per esempio, se tendi a tornare sui tuoi passi perché in fin de’ conti consideri che lui è una brava persona – anche se te ne ha fatte di cotte e di crude -, renditi conto che è la tua dissonanza cognitiva che sta lavorando “contro” di te. Quando hai l’impulso irrefrenabile di contattarlo e di riprovarci, inventati un’attività interessante e alternativa: dedicare mezz’ora all’attività fisica, al tuo hobby preferito o telefonare a un’amica che non hai mai tempo di sentire
III) Creati una rete – anche minima – di supporto, fatta di due/tre persone fidate con le quali puoi confrontarti lungo tutto il tuo percorso e che fanno, autenticamente il tifo per te.
IV) Approfitta di questo momento per approfondire la conoscenza di te e dei tuoi bisogni, per capire che cosa davvero vuoi e che cosa ti fa stare bene: di questo parlo nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione.
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Angela 9 anni fa (13 Febbraio 2016 21:13)
Ilaria Cardani 9 anni fa (13 Febbraio 2016 21:23)
Giusy 9 anni fa (13 Febbraio 2016 22:31)
Ilaria Cardani 9 anni fa (13 Febbraio 2016 22:38)
;)Claudine 9 anni fa (14 Febbraio 2016 1:31)
Licia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 9:11)
Non voglio essere ripetitiva.....ma è un articolo stupendo. Grazie. E fa pensare tanto, proprio in questo giorno di San Valentino. Grazie.Sole 9 anni fa (14 Febbraio 2016 10:11)
Monichina 9 anni fa (14 Febbraio 2016 10:20)
Stefano 9 anni fa (14 Febbraio 2016 8:35)
Claudine 9 anni fa (14 Febbraio 2016 9:39)
Ciao Stefano! Condivido in pieno le cose che hai scritto! Per me sei sulla strada giusta! Buon cammino allora! :-)helen 9 anni fa (14 Febbraio 2016 10:28)
Stefano non sai quanto questo tuo commento faccia bene al cuore. Ci sono uomini lucidi e maturi, esistono insomma. Avanti tutta.Livia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 10:45)
Silvia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 12:09)
Enzo 9 anni fa (14 Febbraio 2016 13:25)
Enzo 9 anni fa (14 Febbraio 2016 13:33)
Marina 9 anni fa (14 Febbraio 2016 11:16)
cindy 9 anni fa (14 Febbraio 2016 14:26)
Claudine 9 anni fa (14 Febbraio 2016 15:18)
Enzo 9 anni fa (14 Febbraio 2016 16:05)
Anonima 9 anni fa (14 Febbraio 2016 16:31)
Nadia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 17:11)
Clelia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 17:31)
MERAVIGLIA 9 anni fa (14 Febbraio 2016 19:47)
Donatella 9 anni fa (14 Febbraio 2016 20:04)
Mi piace l'articolo.. Ma vorrei che una volta si potesse leggere come lasciare una persona quando hai tre figli e sei senza lavoro....Anche questo e un ostacolo immenso...Rosa 9 anni fa (14 Febbraio 2016 21:58)
Serena 9 anni fa (14 Febbraio 2016 22:13)
Caterina sei mitica! :-) :-DSara 9 anni fa (15 Febbraio 2016 8:48)
Michelle 9 anni fa (15 Febbraio 2016 13:07)