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Come lasciare un uomo (che non riesci a lasciare)

come lasciare un uomoCon tutta questa gran fatica che si fa a trovare uno straccio d’uomo a che serve capire come lasciare un uomo? Beh, tu non ci crederai: se è vero che ci sono tante donne single e uomini single poco contenti di esserlo, è vero anche che ci sono tantissime persone (uomini e donne) che sono in relazioni che non le soddisfano per niente, le impoversicono e le fanno star male, ma non riescono a darci un taglio. Io ripeto spesso un ritornello (facile in teoria, nella pratica un po’ meno, lo so): ogni minuto in una storia sbagliata è un minuto in meno in una storia giusta.

"Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. D. Grosmann"

Soprattutto, ogni minuto in una storia sbagliata, con l’uomo sbagliato, è un minuto tolto alla tua serenità e al tuo benessere, per il presente e per il futuro. Perché l’”onda lunga” negativa di una storia “tossica” si espande ben oltre la fine della relazione stessa. Anche se si tratta di una relazione non impegnativa o presunta tale. Pensa anche solo ai chili di delusione che macini quando con un tipo sei uscita una volta sola e poi lui non ti ha richiama più. Ecco perché è importante tutelare se stesse, selezionare molto bene le persone alle quali dedicare il proprio tempo e la propria attenzione. Perché, semplicemente, prima di tutto bisogna proteggersi. E proprio perché bisogna tutelare se stesse e la propria vita, bisogna decidersi a lasciare le storie che non funzionano e capire come lasciare un uomo o come lasciare un ragazzo che non si riesce a lasciare.

Come lasciare un uomo: gli ostacoli sul percorso

Intanto, calma e gesso: a proposito di relazioni serie e addirittura di matrimoni: una ricerca dell’Università della Carolina ha calcolato che due terzi dei matrimoni che finiscono con una separazione  e poi con un divorzio vengono conclusi per iniziativa della moglie. Cioè due volte su tre è lei che alla fine decide di lasciare un uomo con il quale non ha più nulla da condividere. Quindi, se sei incerta e ti senti troppo “spericolata” per prendere l’iniziativa di concludere una relazione e di lasciare un uomo o anche addirittura tuo marito, considera due aspetti: a) non sei la sola a trovarti in questa situazione; b) magari ti costa un sacco, adesso, anche solo pensarci, ma è una impresa nella quale puoi riuscire. Per realizzare il meglio per te.

"L’inizio è dolce, assurdo, felice. L’intreccio pieno di buona volontà, forte e carico di tensioni. La fine, una lacerazione. N.Barrios"

Okay, lo so perfettamente che il pensiero di lasciare un uomo, di lasciare il compagno di una vita, magari il padre dei propri figli, fa una gran paura. E può fare terrore anche lasciare un amore giovanile “improvvisato” e chiudere una storia che, all’inizio, non sembrava poi così importante. Le motivazioni possono essere moltissime, tutte valide. E attenzione: qualsiasi sia la tua motivazione è una motivazione importante, perché è tua e perché la senti forte. E devi imparare a dare valore a quello che “senti”, non per soccombere, ma per ottenere quello che vuoi.

Non solo: molto spesso le motivazioni razionali, quelle che si identificano con la “logica” e sulle quali si ragiona e si parla “esplicitamente”, nascondono motivazioni inconsapevoli e inconsce, che in realtà sono le più importanti, da considerare e anche da “smontare”. Perché, quali che siano le motivazioni, quello che va tenuto d’occhio e perseguito è l’obiettivo finale, cioè il raggiungimento della tua felicità, che spesso passa proprio dal lasciare un uomo con il quale non stai davvero bene.

7 ragioni che rendono complicato lasciare un uomo

Ora ti voglio elencare quali sono le ragioni più comuni per le quali è tanto dura lasciare un uomo e una relazione che non vanno bene per te.

1) La resistenza al cambiamento. Cambiare è eccitante. Eccome no! Solo se si tratta di vivere cambiamenti che pianifichiamo e desideriamo. Quelli “imposti” dalle circostanze sono sempre difficili. Di questa resistenza al cambiamento si parla soprattutto riguardo agli ambienti e alle procedure di lavoro, ma tu saprai certamente che è faticoso cambiare in ogni ambito della vita. Pensa un po’ quanto può creare resistenza l’idea di lasciare una storia d’amore e ritornare single con tutto quello che ne consegue: modificare le abitudini; privarsi di un appoggio; gestire la distanza da una persona che si è amata. “Spiegare” la nuova situazione a chi sta intorno. Eccetera, eccetera.

2) La dipendenza dalla persona amata. Alcuni studi hanno provato che quando a delle persone innamorate viene mostrata la foto dell’amato o dell’amata si attivano le stesse parti del cervello che vengono attivate nei cocainomani in crisi di astinenza. Il fatto è che se l’amore e l’innamoramento attraversano delle fasi cosi esaltanti che la presenza del partner è paragonabile a quella dell’assunzione di una droga, una relazione duratura deve fondarsi su altre caratteristiche, altri pilastri: rispetto, fiducia, impegno reciproco, per dirne alcuni. E, senti bene questa: proprio i partner più inaffidabili, quelli da “alti e bassi” risultano essere quelli che creano più dipendenza. Cioè, più gli uomini sono sbagliati, più si rischia di dipendere da loro. Eccolo qui spiegato il significato delle definizione relazioni disfunzionali. Prendi bene in considerazione questo concetto anche se non ti interessa come fare a lasciare un uomo perché hai deciso di stare dove sei e nessuno ti smuove.

3) Non avere chiari piani per il futuro. Fa paura eh? In particolare, quel che gioca sporco da questo punto di vista è il timore di non saper cosa fare nei momenti in cui – per mille e mille ragioni – si prova il “bisogno del contatto”. Che fare? Continua a leggere.

"È più facile capire quando l’amore comincia che quando finisce. Roberto Gervaso"

4) Non voler ammettere di aver sbagliato, di aver scelto male, di aver fallito. Si chiama fenomeno della dissonanza cognitiva: è un meccanismo inconscio per il quale rimaniamo legati e “fissati” su decisioni che abbiamo preso, continuando a difenderle con la logica e la razionalità, anche quando è evidente che non sono state giuste.

5) Il senso di solitudine rispetto a un’impresa che richiede molta forza ed energia e, aspetto ovvio e “inquietante”, ti vedrà sola proprio perché sarai distante dalla persona che ti è stata più vicina (almeno in teoria), finora.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

6) La paura per il “dopo”. Ecchecavolo. E se invece di stare con lui che ti mena e ti maltratta va a finire che ti tocca stare sola magari addirittura per un anno? E come fai con le tue amiche che sono tutte accoppiate? So’ problemi, eh!

7) Il senso di colpa nei confronti dell’amato bene che si sta per lasciare.

Come lasciare un uomo senza soffrire (più del necessario)

Un bel pasticcio, nevvero? Comunque, ribadisco il concetto: spesso ci si sente orrendamente sole, si tende a credere che questa “sfiga”, abbia colpito solo te e nessun’altra di tutti i miliardi di donne che hanno camminato sulla terra. Non è così: non sei la sola che si trova di fronte alla necssità di fare una scelta del genere. Questo concetto ti sia di sostegno quando credi di essere di fronte a un’impresa più grande di te e quando ti senti attanagliata dall’incertezza e dall’angoscia del “che cosa faccio?” “come faccio?” E anche quando ti senti una fallita senza speranza. Non sei la prima a essere preoccupata riguardo a come fare a lasciare un uomo che non riesci a lasciare.

Dico di più: siamo in un luogo e in un tempo privilegiato, dove le relazioni si possono lasciare, esistono separazione e divorzio e dopo aver vissuito diverse relazioni, lunghe o brevi che siano, se ne possono avere altre. Questo è un aspetto importante, riflettici. Si tratta di considerare la propria vita non secondo il principio del fallimento o della “sfiga”, ma dal punto di vista dell’opportunità. Ecco. Lasciare un uomo è una scelta, l’aprirsi di un’opportunità

Ora, tenendo in conto queste considerazioni come fai a superare tutti gli ostacoli che ho elencato e magari qualcun altro che un po’ ci assomiglia e un po’ no?

I) Per prima cosa prendi consapevolezza di qual è l’ostacolo più “difficile” per te. Nello stesso tempo considera che in molti casi si tratta di “trappole mentali” (per esempio quando intervengono la dipendenza o la dissonanza cognitiva o anche il senso di colpa) che puoi riconoscere come tali ed evitare, classificandoli come null’altro che “inganni mentali che ti bloccano” e superandoli proiettandoti nel futuro. Immaginati tra cinque anni. Davvero pensi di poter resistere per tutto questo tempo ancora con la persona con la quale sei, in un rapporto che non ti dà più quello di cui hai bisogno?

II) Quando pensi al tuo futuro e mentalmente ti ci proietti, considera tutti gli antidoti che puoi mettere in atto rispetto agli schemi mentali che ti ingannano e alle paure delle quali potresti diventare preda: per esempio, se tendi a tornare sui tuoi passi perché in fin de’ conti consideri che lui è una brava persona – anche se te ne ha fatte di cotte e di crude -, renditi conto che è la tua dissonanza cognitiva che sta lavorando “contro” di te. Quando hai l’impulso irrefrenabile di contattarlo e di riprovarci, inventati un’attività interessante e alternativa: dedicare mezz’ora all’attività fisica, al tuo hobby preferito o telefonare a un’amica che non hai mai tempo di sentire

III) Creati una rete – anche minima – di supporto, fatta di due/tre persone fidate con le quali puoi confrontarti lungo tutto il tuo percorso e che fanno, autenticamente il tifo per te.

IV) Approfitta di questo momento per approfondire la conoscenza di te e dei tuoi bisogni, per capire che cosa davvero vuoi e che cosa ti fa stare bene: di questo parlo nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione.

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145 Commenti

  1. Avatar di Angela

    Angela 9 anni fa (13 Febbraio 2016 21:13)

    Devo tanto a questo blog, al confronto che trovo tra i commenti e ad una mia amica (l'unica che in questo frangente si è dimostrata tale) che mi hanno dato la forza di fare la scelta giusta e, anche se i giorni difficili non mancano, mi ricordano quanto valgo.
    Rispondi a Angela Commenta l’articolo

  2. Avatar di Giusy

    Giusy 9 anni fa (13 Febbraio 2016 22:31)

    Bravissima Ilaria. Complimenti di cuore.... Grazie a te ho cambiato prospettiva.... Devo molto a questo blog..... E alla tua guida che letta attentamente e, facendo tesoro degli spunti e consigli che offre, cambia la tua vita positivamente..... Grazie....
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  3. Avatar di Claudine

    Claudine 9 anni fa (14 Febbraio 2016 1:31)

    Grazie Ilaria! Con questo articolo è una bomba: 'come lasciare un uomo' alla vigilia di San Valentino. Sei mitica! :-) Cade a proposito, perché se festa degli innamorati deve essere, che sia! Non il sopruso, non la dipendenza, non la farsa. Come tu dici: ogni minuto in una storia disfunzionale è un minuto in meno in una storia giusta. Direi anche qualche ora, visto i danni che fa. Proteggersi!? Grandissima verità. L'ho fatto da poco. ben piccola cosa, ma la voglio condividere. Un tipo con cui ho scambiato parole mi chiede il numero. Io gliel'ho dato, perché no per due chiacchiere, ma sapevo che non mi convinceva... a volte faccio cose così. Lui ha fatto i passi a regola. Mi chiede l'appuntamento. Ho pensato questo: se lo vedo, proprio perché non mi convince, mi conporterò in un modo per il quale sará poi lui a non cercarmi, risultato: situazione malsana che mina la mia autostima e mortifica il mio desiderio di piacere e provare piacere. Conclusione: l'uscita tanto per scambiare due chiacchiere l'ho tramutata in altri impegni. Non ho avuto alcun ripensamento al riguardo, mentre un tempo, prima di avvicinarmi a questo blog e approfondire, ne avrei avuto eccome. Ho declinato l'invito ed il tipo in questione è stato molto signore. Come dicevo non è nulla, ma per me è un piccolo passo che mi fa sentire fiera. Grazie a te Ilaria e a coloro che intervengono su questo blog passerò un San Valentino da Single veramente sereno e per me è una gran cosa. Grazie!!
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  4. Avatar di Licia

    Licia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 9:11)

    Non voglio essere ripetitiva.....ma è un articolo stupendo. Grazie. E fa pensare tanto, proprio in questo giorno di San Valentino. Grazie.
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  5. Avatar di Sole

    Sole 9 anni fa (14 Febbraio 2016 10:11)

    Ciao Ilaria e ciao a tutte! In passato mi sono trovata in questa situazione, ma poi mi sono fatta prendere dai sensi di colpa, provavo un dolore troppo forte per lui, e sono tornata sui miei passi. La storia è finita un anno e mezzo dopo ben peggio...per me. Al di là di questo, penso che su di me, oltre ad alcune delle ragioni che hai indicato, mi renderebbe difficile lasciare un uomo (che in questo momento non ho :-)) anche la paura di pretendere troppo dalla vita; penso che mi suonerebbe in testa una frase del tipo "beh un po' nella vita ci si deve accontentare, mica vorrei pretendere troppo'. Probabilmente un ritornello che mi è stato inculcato, e con cui devo lottare in tanti ambiti...un abbraccio, Sole.
    Rispondi a Sole Commenta l’articolo

  6. Avatar di Monichina

    Monichina 9 anni fa (14 Febbraio 2016 10:20)

    Ilaria, l'hai scritto per me l'articolo, dì la verità :) ;). Innanzitutto grazie per NON aver pubblicato il mio precedente post, la tua NON risposta è stato un bel motivo di riflessione, anche perché l'hai lasciato on moderazione ore in modo che io potessi rileggermi e capire. Comunque è successo questo; ieri il tipo mi ha lasciata, adducendo il fatto che il mio desiderio verso lui lo fa andare talmente in ansia che diventa impotente e LUI non ce la fa più a sopportare questa cosa, ah lui! Faccia esterrefatta. Devo dire che, questa è le altre scuse che ha trovato per uscire da questa storia malata, mi ha dato come uno schiaffo di risveglio che oggi mi sento un'altra, come se tutta la consapevolezza mi fosse arrivata al pari di uno tsunami e mi avesse travolta! Bella sensazione il risveglio, mi sento leggera, allegra, senza il solito nodo alla gola, l'ho sfangata insomma. Grazie Ilaria, grazie e ancora grazie, per tutto quello che fai per noi. Ti voglio bene. Un abbraccio alle ragazze!
    Rispondi a Monichina Commenta l’articolo

  7. Avatar di Stefano

    Stefano 9 anni fa (14 Febbraio 2016 8:35)

    Anche io sto uscendo piano piano dalla sofferenza di una relazione passata con una donna deleteria. L'esperienza che ho avuto è che come i problemi legati all'abbandono di una relazione sbagliata , cioè la paura del futuro ignoto , di affrontare il dolore e di cambiare ( cioè proseguire in autonomia ) sono problemi ( e domande ) che si trovano dentro di noi , così anche le risorse per superare queste situazioni sono dentro di noi e spesso la persona che si lascia è solo una occasione o un luogo ove trasferiamo queste nostre problematiche che si chiami Giovanna o Ugo o Artemide o che sia la fidanzata o il datore di lavoro od il cliente. Stare bene con noi stessi affrontando le nostre paure quindi ci rende più sereni e pieni di amore. È dura per me ma è l'unica strada , tra cadute e successi , che voglio percorrere. Stefano
    Rispondi a Stefano Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (14 Febbraio 2016 9:39)

      Ciao Stefano! Condivido in pieno le cose che hai scritto! Per me sei sulla strada giusta! Buon cammino allora! :-)
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (14 Febbraio 2016 10:28)

      Stefano non sai quanto questo tuo commento faccia bene al cuore. Ci sono uomini lucidi e maturi, esistono insomma. Avanti tutta.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

  8. Avatar di Livia

    Livia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 10:45)

    Anche a me e' capitato di non riuscire a lasciare qualcuno per paura di rimanere sola, perché mi sarei sentita una sfigata senza nessuno e perché non avrei avuto qualcuno su cui contare e compensare la mia mancanza d'affetto e crescendo sto imparando a stare da sola. Questo articolo lo paragono anche ai rapporti di amicizia e anche in questo ambito mi da la forza per ricaricarmi.
    Rispondi a Livia Commenta l’articolo

  9. Avatar di Silvia

    Silvia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 12:09)

    Cara Ilaria io mi trovo in una situazione ancora a monte del passaggio che descrivi tu, la decisione di lasciare un uomo. Sono in una relazione da quasi due anni con un mio coetaneo di circa 50 anni che da un lato mi dà sicurezza affettiva, comprensione nei momenti difficili e anche uno scambio intellettuale, dall'altro la relazione sembra essersi appiattita e non abbiamo progettualità comune nè molti interessi da condividere, tanto che spesso nel tempo libero mi organizzo per fare le cose che più mi piacciono, andare in montagna e viaggiare. Voglio bene a questa persona e sono ricambiata, ma non sembra una relazione molto appagante per molti aspetti. Il punto è che sono entrata nel modo di pensare spesso comune e diffuso anche tra le persone che frequento per cui la relazione è un compromesso e non si può "avere tutto dalla vita e che piuttosto che star soli è meglio avere un affetto" ,nonostante non sia una persona che ha paura della solitudine. La persona con cui sto è dolce e affettuosa, ma a lui sembra andare bene così, senza troppi slanci o progetti. Sembra che stiamo insieme da 20 anni invece che da due. Non so che cosa fare...
    Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

  10. Avatar di Enzo

    Enzo 9 anni fa (14 Febbraio 2016 13:25)

    Ho lasciato 6 anni addietro una donna bella, acculturata e purtroppo molto problematica che mi aveva distrutto psicologicamente; ho impiegato quasi 1 anno a ritornare "normale", sapevo che trovarne una altrettanto esteticamente bella/istruita era difficile, ma son rinato, son padrone di me stesso, posso andare a vedere una mostra, una città, o più semplicemente leggere un libro o ascoltare jazz in casa senza rendere conto a nessuno. Possiamo dire che essere soli è come essere in purgatorio, dipende dal singolo individuo cercare la situazione che porta al paradiso (da soli o con la/il giusta/o partner); di certo stare con la persona sbagliata è come stare all'inferno; e le cose possono solo peggiorare nel tempo. Per chi non riesce a prendere questa decisione, che magari non ha parenti o amici/he che li possano supportare, posso consigliare di prendere in esame l'idea di prendersi un animaletto da compagnia sul quale riversare attenzioni, cercare qualche corso (ballo, cucina, fotografia), giusto per essere costretti a far qualcosa; so benissimo che nei primi mesi la cosa i pensieri son focalizzati sulla fine della relazione, ma bisogna cominciare la nuova vita. Nel caso la/il ex-partner, facesse
    Rispondi a Enzo Commenta l’articolo

  11. Avatar di Enzo

    Enzo 9 anni fa (14 Febbraio 2016 13:33)

    il messaggio non era concluso. Nel caso la/il ex-partner, facesse telefonate o altro, dire chiaramente che verrà considerata/o una/o stalker e denunciato; non ascoltare le storie dell'altra persona che dice di essere cambiata/o, sono solo manipolazioni, quindi sbattere la porta in faccia ed attaccare (invece che essere succubi e stare ad ascoltare) è il miglior sistema di difesa. Consiglio inoltre di SCRIVERE su un foglio, tutte le manchevolezze dell'altra persona e quando per qualche motivo si vorrebbe tornare indietro, rileggersi cosa ha fatto; certo può far soffrire e sempre ti innervosirà ma almeno farà procedere sulla retta scelta; perché se una persona ti da una decina di sberle (si spera solo metaforicamente), noi possiamo deciderle di non riceverne più, se invece continuiamo si tratta di masochismo ed abbiamo bisogno di un aiuto, perlomeno di leggere un po' dio trattati di psicologia sull'autostima .
    Rispondi a Enzo Commenta l’articolo

  12. Avatar di Marina

    Marina 9 anni fa (14 Febbraio 2016 11:16)

    Articolo grandioso, che casca a fagiolo in questo momento della mia vita. Quanto è forte, in me, il senso di colpa. Dopo dieci mesi di non relazione con un ragazzo ho deciso di lasciarlo. È molto impegnato col lavoro, ed è in una fase di decollo professionale. Non c'è mai, non mi contatta mai, a meno che non sia io a stuzzicarlo. Gli chiedo supporto emotivo nei momenti duri (ho avuto lievi problemi di salute e il rischio di una gravidanza indesiderata, il tutto al mio ultimo anno di università con molti impegni extra per costruire il mio futuro post-laurea, per i quali impegni era importante presentarsi al massimo delle energie e della cura dell'aspetto fisico) e lui semplicemente NON C'È e non si fa sentire. Ho tutte le ragioni di lasciarlo, quando fantasticare su di lui e su di una vera relazione con lui è solo una perdita di tempo e risorse. Ogni qualvolta (quelle rare volte), però, che me lo trovò di fronte, in carne ed ossa, il coraggio mi abbandona. Penso a quando mi ha aiutato quando ero in difficoltà economiche, penso a quando mi ha aiutato a inscatolare il mio intero appartamento prima di un trasloco, a quando si è fatto chilometri di strada dal centro al sud dell'Inghilterra per venirmi a cercare (non sapeva in che casa vivessi). Penso alla sua diversa cultura, Tamil, che lo porta a vedere una relazione come assolutamente finalizzata al matrimonio e ai figli, purché la moglie rispetti le tradizioni e consuetudini locali ed essere sempre, in qualche modo, ivi compreso economicamente, dipendente dal marito. Per questo lui lavora così sodo. Per questo mi dice che nella sua giornata frenetica non ha neanche spazio mentale per pensare a me, e che non potrò aspettarmi una relazione "seria" (per me più vicinanza , per lui matrimonio) che fra tre anni circa, quando lui si sarà stabilizzato professionalmente. Tutto questo fa malissimo, e mi succhia altre energie. Talmente sono riflessiva, però, che so bene quanto, anche una volta lasciato non avrò pace per tanto tempo, pensando a lui. TANTO tempo.
    Rispondi a Marina Commenta l’articolo

    • Avatar di cindy

      cindy 9 anni fa (14 Febbraio 2016 14:26)

      Ma una relazione con un uomo che viene da una cultura che preveda un rapporto uomo-donna più evoluto? Che non preveda la donna come solo oggetto di procreazione e come massaia? Scusa ma siamo nel 2016..vogliamo aprire gli occhi su questi soggetti che hanno un'idea ancora della donna come essere inferiore e di conseguenza privi di sentimenti reali? Nemmeno mio padre che era nato nel 1935 la pensava così....
      Rispondi a cindy Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (14 Febbraio 2016 15:18)

      Ciao Marina. Pensa che prima ti ci accingi a lasciarlo e prima supererai la cosa è starai bene! Non farti premura delle cose che ha fatto per te, sono cose, non ti impegnano mica tutta la vita. È esserci l'importante. Il resto sono inganni mentali. Un abbraccio!
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Enzo

      Enzo 9 anni fa (14 Febbraio 2016 16:05)

      Se si parte già dal concetto che la donna deve comunque sottostare alla cultura Tamil (o qualunque altra), bisogna chiedersi se si è interessati a questa modalità o no; altrimenti dopo aver sfornato un paio di bambini (dovendoli accudire secondo la modalità imposta), starsene in casa a vedere la Tv (perchè non permette alla moglie di lavorare e far carriera, sempre che la moglie ne abbia voglia), scelto le amicizie, ecc... ci si ritroverà dopo decine d'anni ad avere buttato via la propria vita e gli anni non tornano più. Quindi vedere per bene le tradizioni Tamil e vedere se la cosa è in linea con le proprie convinzioni, altrimenti operare un taglio netto. Sul fatto che una persona si faccia centinaia di km, con questo non significa che bisogna sottostare ai suoi voleri; vuoi scegliere od essere scelta? Se ti invaghisci di un parigino o di un madrileno e parti per ricercarlo a casa sua, non credere che lui sia obbligato ad amarti per il viaggio. L'amore è un discorso, la riconoscenza un'altra.
      Rispondi a Enzo Commenta l’articolo

    • Avatar di Anonima

      Anonima 9 anni fa (14 Febbraio 2016 16:31)

      Marina, tu davvero vorresti questo per te?! Davvero pensi di meritare al massimo di essere dipendente da lui e assecondare i suoi desideri e bisogni senza battere ciglio? Pensa a te stessa, alla tua felicità, al tuo benessere. Mollalo senza ripensamenti prima di finire a fare la sua serva a gratis
      Rispondi a Anonima Commenta l’articolo

  13. Avatar di Nadia

    Nadia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 17:11)

    Io lo sto facendo. No contact da 12gg. Era l'unico modo per non continuare a farmi manipolare. Penso che il riuscire in questa impresa e resistere ai suoi tentativi sia una buona iniezione di autostima. Devo farcela questa volta. Grazie Ilaria.
    Rispondi a Nadia Commenta l’articolo

  14. Avatar di Clelia

    Clelia 9 anni fa (14 Febbraio 2016 17:31)

    Rispondo con cognizione di causa come donna che ha lasciato diverse volte, qualche volta lasciando chi preferiva farsi lasciare piuttosto che agire. Ma obietto che non è proprio vero che "ogni minuto in una storia sbagliata e' un minuto in meno in una storia giusta" perché, per quanto mi riguarda, a una storia seguono mesi o anni di singletudine da giovanissima e vera solitudine da donna adulta. Se si sta male conviene chiudere la storia e stare sole, ma siate consapevoli che poi potreste stare sole per davvero, e per sola intendo senza un'amica per un caffè una volta a settimana, non senza la confidente della vita. Io se tornassi indietro lascerei comunque, magari cercando di soffrirci meno. Piuttosto invece di dedicare la vita a un uomo avrei dovuto dedicarmi a costruire quella che Ilaria chiama "rete" di persone che mi accompagnino e sostengano nella vita.
    Rispondi a Clelia Commenta l’articolo

  15. Avatar di MERAVIGLIA

    MERAVIGLIA 9 anni fa (14 Febbraio 2016 19:47)

    Ciao ILARIA! ...sono straconvinta di una cosa: è sempre una questione di AUTOSTIMA! SE abbiamo imparato a riconoscerla ed a coltivarla non esiste ostacolo che ci impefisca di andare avanti...come non esistono uomini o/e donne sbagliati!…
    Rispondi a MERAVIGLIA Commenta l’articolo

  16. Avatar di Donatella

    Donatella 9 anni fa (14 Febbraio 2016 20:04)

    Mi piace l'articolo.. Ma vorrei che una volta si potesse leggere come lasciare una persona quando hai tre figli e sei senza lavoro....Anche questo e un ostacolo immenso...
    Rispondi a Donatella Commenta l’articolo

  17. Avatar di Rosa

    Rosa 9 anni fa (14 Febbraio 2016 21:58)

    Perchè non riesco a lasciarlio io? La mia età. Ho lasciato il mio primo marito a 30 anni, dopo 14 di matrimonio. Fu doloroso, ma ero piena di speranza cge avrei potuto rifarmi una vita. Ora, dopo altri trent anni di un secondo matrimonio, il problema mi si ripresenta. Ma io penso che, lasciandolo, metterò definitivamente fine alla mia vita sentimentale. Certo, ho amici, lavoro, interessi. Non sarei sola. Ma, basta sesso, ad esempio,che con lui è ancora soddisfacente e pieno. Ma basta una serie di emozioni. E non dite che ci si innamora anche da anziani, non ne ho voglia di ricominciare il giochino della seduzione a questa età
    Rispondi a Rosa Commenta l’articolo

  18. Avatar di Serena

    Serena 9 anni fa (14 Febbraio 2016 22:13)

    Caterina sei mitica! :-) :-D
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  19. Avatar di Sara

    Sara 9 anni fa (15 Febbraio 2016 8:48)

    Uno stimolo a fare un profonda riflessione e a dedicarci a noi stessi. Penso che spesso anche la educazione che abbiamo avuto influisca sulle nostre scelte: a me l'idea che bisogna sacrificarsi che è necessario il sacrificio per questo quell'altro ha schiacciato per tanto tempo a scapito dei desideri profondi. Uno fa il martire per la vita? Non esiste proprio
    Rispondi a Sara Commenta l’articolo

  20. Avatar di Michelle

    Michelle 9 anni fa (15 Febbraio 2016 13:07)

    "Ogni minuto in una storia disfunzionale è un minuto in meno in una storia giusta" E la storia giusta e` prima di tutto quella con sé stesse! A 29 anni finalmente l'ho capito.. E preferisco mille volte passare una giornata sola con me stessa, anche con le mie paure, le mie lacrime, le incertezze ecc piuttosto che un'ora in compagnia di qualcuno che non mi rende felice! Anni fa avrei fatto di tutto pur di non rimanere sola con me stessa a pensare, per paura di sentirmi sola e triste. Ora, invece, accetto tutto cio` che ne deriva, parlo a me stessa e mi dico quanto sono fortunata ad aver avuto la forza di uscire dall'ultima storia sbagliata, e mi riprometto di rispettare cio` che provo e sento davvero in futuro, invece di farmi andare bene qualcosa che non e` per me. Sono fiera di me stessa perché so che il percorso e` ancora lungo ma ce la sto facendo, con le mie forze e con l'aiuto di qualche persona cara, e non importa quante giornate buie affrontero`, perché so che alla fine tutto questo dara` i suoi frutti!
    Rispondi a Michelle Commenta l’articolo